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Antropologia museale. Ediz. multilingue. Vol. 43: Oggetti fuori posto, oggetti che parlano.
Questo incontro tra arte, antropologia e scienze sociali propone una riflessione sugli oggetti ""fuori posto"""" che possono diventare supporti di creazione basati sull'accumulazione, la derisione, l'appropriazione indebita o la sovversione. Gli artisti e i ricercatori che analizzano, creano, fanno prendere la parola a degli oggetti, ricorrono a volte a nuove strategie narrative. Deteriorabili, esposti all'usura del tempo, gli oggetti diventano tracce o frammenti, interrogano la memoria - la vita, la morte e la rinascita - e sollecitano l'immaginazione. Se gli oggetti industriali - dettati da mode effimere e destinati a un'obsolescenza programmata - sarebbero destinati ad essere distrutti, i manufatti delle società tradizionali esposti nei musei subiscono una morte simbolica e in alcuni casi una rinascita che provoca malintesi, disturba... Non possiamo descrivere le società senza preoccuparci degli oggetti con i quali viviamo. Spostarli implica rimodellarli, trapiantarli, caricarli di nuovi significati. Gli oggetti intrattengono un dialogo con chi li possiede. Secondo alcune religioni e tradizioni terapeutiche, certuni esercitano un potere di vita e di morte sui loro proprietari."" -
Não consigo ser moçambicana. Arti, antropologie e patrimoni culturali a partire da Maputo
Il volume, sulla base di un periodo di ricerca a Maputo pone in luce strategie, politiche e poetiche di artisti, curatori, storici, esperti d’arte, museologi e funzionari impegnati a reinterpretare e localizzare non solo le composite eredità storiche del sistema museale mozambicano, il cui impianto iniziale fu dato in epoca coloniale, ma anche gli attuali sistemi globali di classificazione, interpretazione e gestione dell’arte e della cultura. A partire da Maputo, guarda a quei sistemi come a villaggi multisituati ed esplora con sensibilità etnografica le loro tradizioni, credenze e rituali, così come questi si disvelano nella letteratura e presso alcune delle principali sedi delle performance pubbliche dei loro abitanti: la Biennale Internazionale d’arte di Venezia e i musei - etnologici, ma non solo (2006-2019). Restituisce, in particolare, la storia di famiglia, tra arte e antropologia, che ha gettato le basi del concetto/gabbia di “arte primitiva” nel quale tanti artisti nel mondo sono ancora costretti e le strategie consapevoli con cui - in Mozambico ma non solo - artisti ed altri rigeneratori di presente interagiscono con gli abitanti di quei villaggi. -
Carota sulla luna
Ogni volta che può, Carota e la zia Agata passano del tempo insieme e tutto diventa straordinario. Con la zia, la bimba condivide la passione per i racconti, per il parco, per i cuscini morbidi e per la bicicletta, con cui vanno in giro per la città. E, naturalmente, anche il colore dei capelli. Un giorno, però, la bambina si ritrova a un noiosissimo convegno, ""trascinata"""" dalla zia Agata, e si mette a girare per la stanza. Non si tratta di una stanza come tutte le altre, perché è popolata da pupi e marionette. Lì, Carota incontra Astolfo, e questa volta è lui a dovere essere aiutato. Soffre di vuoti di memoria, e si sa che esiste un solo luogo dove trovare quello che si è perso: sulla luna (dove il valente duca era peraltro già stato, alla ricerca del senno di Orlando). Così, Carota parte a bordo del fido Ippogrifo sulle tracce della memoria di Astolfo. E, insieme a questa, troverà, sulla luna, una valanga di emozioni da restituire agli abitanti della Terra. Emozioni non utilizzate da così tanto tempo che gli uomini hanno finito per dimenticarsene, pur essendo indispensabili. Età di lettura: da 8 anni."" -
L' albero della memoria. Scritture e immagini
Per oltre quarant'anni, l'intera durata della sua esperienza scientifica e accademica, Francesco Faeta ha redatto note dedicate ad aspetti salienti della sua ricerca e a snodi centrali della vicenda sociale e del percorso intellettuale contemporaneo. Spesso la scrittura si è accompagnata alle fotografie, a volte da lui eseguite nel corso del suo girovagare per il mondo o nell'ambito dei progetti d'indagine cui ha dedicato attenzione, altre volte realizzate da amici, compagni di strada, venerati o ignoti autori. Dalla scelta antologica di tale esteso lavoro, attraverso una scrittura di elevata qualità letteraria e fotografie di puntuale efficacia comunicativa, scaturisce un complesso ritratto d'autore, una serrata rassegna di personaggi di rilievo della scena culturale odierna, un illuminante backstage di un peculiare approccio alla realtà (quello antropologico), una vigile coscienza critica, un amaro affresco di un'epoca, in anni di caotica e contraddittoria regressione della società occidentale. -
Il filo e la cruna. Saggi di storia dell'antropologia italiana
Il volume ""Il Filo e la Cruna"""", da una parte richiama il lavorio che gli individui e le comunità compiono per intrecciare reti di significato che diano orizzonte di senso al vissuto umano, dall'altra rinvia all'attività di ri-tessitura semantica che gli antropologi compiono su queste reti, nel tentativo di renderle comprensibili. Attraverso l'impiego di una metodologia di ricerca basata sull'analisi comparativa di un vasto corpus documentario e archivistico, il libro non cerca di annodare le fila di un discorso mai concluso sullo svolgimento degli studi demoetnoantropologici italiani. Piuttosto, concentrandosi su autori conosciuti come Mantegazza, Pitrè, Loria, de Martino, Tentori, Cirese, ecc., e su figure poco note e scarsamente investigate, esso è proteso ad evidenziare come si sia operata nel campo antropologico quella delicata calibratura tra obiettivi conoscitivi e strumenti di studio e di analisi. Più precisamente, il libro permette di cogliere, mediante l'anamnesi storiografica, le strategie di codificazione dell'ordine del discorso che inevitabilmente ruotano intorno a criteri ritenuti di volta in volta validi per riconoscere e agevolare il passaggio del filo nella cruna."" -
Macchine vive. Dalle marionette agli umanoidi
Questo volume riporta gli esiti del seminario Macchine vive: dalle marionette agli umanoidi, organizzato al Museo delle marionette “Antonio Pasqualino” di Palermo nel 2011 con la collaborazione del gruppo di ricerca internazionale (GDRI) Anthropologie et histoires des arts del Museo del Quai Branly di Parigi. Alcuni antropologi, un artista e uno storico dell’arte hanno studiato le relazioni singolari che alcuni individui stabiliscono con degli esseri inanimati: santi portati in processione, marionette, meccanismi animati inventati da artisti, robot ecc. I saggi raccolti in questo volume studiano le condizioni in cui si può sviluppare, davanti ai nostri occhi un nuovo tipo di animismo che vada al di là delle distinzioni tra umano e non umano. Marionette, statue, automi, robot sono macchine semoventi che hanno in comune il fatto di essere dei sostituti dell’uomo. Come vedono gli esseri umani questi oggetti così particolari? Quali strategie adottano per fare sì che queste macchine siano identificate come esseri umani, animali o entità divine? -
Osservatorio outsider art. Vol. 21
Un ampio ventaglio di temi e problematiche attuali per gli appassionati di Outsider Art: dall’Australia al Belgio le pratiche artistiche inclusive che delineano l’evoluzione contemporanea del concetto di Art Brut; un dossier dedicato alla difficile tutela dei ‘patrimoni controversi’, come le grandi opere ambientali, con un focus sulle Torri di Rodia a Watts; umorismo e grafomania tra follia ed eccentricità; l’ipertrofia decorativa di artisti riconosciuti internazionalmente come Paul Amar e Giovanni Battista Podestà; cronache pittoriche dalla Padania di Ligabue; il concetto pop di “arte modesta” e ancora molto altro. -
Il corpo della parola. Inni, poemi e performance nell'India antica e contemporanea
Nella storia culturale dell'India la riflessione sulla Parola e sui suoi molteplici significati attraversa ambiti e discipline diversi, intersecantisi a loro volta tra loro, nelle riflessioni che riguardano il mito, il rituale, la poesia, la scienza, la storia, il teatro, in una serie incessante di implicazioni e di allusioni che potremmo descrivere come un albero, le cui vertiginose ramificazioni abbracciano un arco di tempo che si estende dal corpus vedico all'India contemporanea. I diversi aspetti e i vari usi della parola investono sia il contesto pubblico sia quello privato, la sfera politica così come quella religiosa, dove performance, dottrine, riti e speculazioni fissano i confini tra ambiti ordinari ed extra-ordinari, creando una rete di corrispondenze che spesso mettono a dura prova lo studioso che intende cogliere i molteplici aspetti della Parola, soprattutto quando tali aspetti accompagnano e giustificano una dimensione di indicibilità e inesprimibilità, di cui solo gli dèi custodiscono la complessità. Questo universo di parole, nelle descrizioni degli autori antichi, fornisce a noi lettori moderni una ricchezza culturale difficile da dominare, dove le parole prodotte sono state tramandate, dibattute, difese, credute, un universo di parole dove la verità si mescola sempre con la menzogna. Su questo regno del verosimile, ingannevole e al tempo stesso rivelativo delle verità più profonde, la Parola in persona rivendica la sua sovranità: «io sono la regina [...] la prima tra coloro a cui si deve offrire». -
Il valore delle differenze. Tipicità e terroir nella cultura alimentare
DOP, IGP, tipico, tradizionale, a chilometro zero, terroir, identità: negli ultimi decenni il cibo è entrato prepotentemente nelle nostre vite come fenomeno geografico e sociale, ancor prima che alimentare. Questo lavoro propone un'analisi semiotica del fenomeno attraverso quattro casi emblematici di costruzione della tipicità alimentare: quello del sistema dei marchi di qualità europei DOP, IGP e STG e del problema dell'origine; quello di un relais in Sicilia dove l'esperienza di permanenza è incentrata sull'apprendimento della cucina tradizionale; quello del linguaggio dei ristoranti ""stellati"""" e della loro evoluzione - ormai d'obbligo - in templi dell'alta cucina locale; quello relativo alla vicenda italiana americana e il contributo dei ristoranti italiani a New York City nella definizione di stereotipi culturali complessi e in conflitto reciproco. Da nuovo genius loci, il cibo tipico trasforma i luoghi in origine o destinazione, e i loro abitanti in eredi e popolazione. È la cifra contemporanea del nostro essere autoctoni."" -
Dendrolatrie. Miti e pratiche dell'immaginario arboreo
L'Antropocene è l'epoca in cui l'essere umano, diventato una forza geologica, spariglia le carte del sapere tra scienze umane e naturali. È quanto invita a fare anche il fenomeno delle dendrolatrie. Diffuso in ogni luogo e in ogni epoca, il culto degli alberi testimonia come il mondo arboreo abbia plasmato modi di vivere e di pensare, venendone a sua volta trasformato. Per scavare nella complessità di questo scambio, il volume raccoglie i frutti del dialogo tra un gruppo interdisciplinare di ricercatrici e ricercatori che esplorano l'immaginario arboreo in tre direzioni: quella degli studi sulla memoria e sul patrimonio contemporaneo; quella dell'antropologia e della storia delle religioni antiche; e quella della critica estetica, marxiana e decoloniale dei cultural studies. In questi studi, non troviamo una natura dimenticata che si tratta di riscoprire. Troviamo invece un assemblaggio di nature-culture da riarticolare: mentre la crisi ecologica erode le nostre certezze e la terra sembra sfilarsi da sotto i nostri piedi, gli alberi, con il loro sostrato di miti, memorie, figurazioni e paesaggi, ci aiutano a trovare un pensiero comune. -
Scuola e divorzio
Il presente libro è frutto di una esperienza nell'insegnamento di oltre vent'anni, durante i quali si sono troppo spesso riscontrati negli allievi, soprattutto adolescenti, disturbi della sfera cognitiva e problemi di apprendimento legati ad instabilità emotive generate da situazioni famigliari non positive. -
Forex freedom. Ediz. italiana
Chi si avvicina al forex o al trading in generale lo fa aspettandosi di vivere le scene di un film su Wall Street: sguardo fisso sul monitor su postazioni con 10 monitor e 10 ore al giorno per cogliere ogni minimo movimento del mercato. E se invece le strategie più importanti fossero quelle a lungo termine anche nel forex? L'autore spiega come il trading possa essere usato per creare delle entrate semi automatiche guardando lo schermo del pc pochissime volte la settimana. I link contenuti nel libro consentono di visionare un video corso gratuito e fare dei test online per verificare la comprensione del soggetto. -
Dove danzano gli angeli
Un canto d'amore, un urlo soffocato, un lungo viaggio senza risposte che ci trascina con forza nel mondo dei giovani d'oggi, fatto di feste fino all'alba ma anche alloggi di fortuna, di sogni TV e lavori precari, di fatui progetti e dolci abbandoni, un mondo dove tutto corre e il futuro è ancora da cercare.""Non c'era più un posto per noi. Lo sapevamo. Ma non ne avevamo ancora parlato seriamente. Troppe domande ci avrebbero assalito, troppi dubbi. Era meglio rimanersene lì, a cullarsi nel presente divagando sui nostri sogni. Quelli, nessuno ce li poteva portare via."""""" -
Piccoli pittori
Il libro è stato pensato per un pubblico finora scarsamente sensibilizzato all'argomento: i genitori, la cerchia familiare allargata e gli stessi educatori. La lettura del libro non insegna a quantificare, a diagnosticare, a testare; invita a prestare attenzione alle straordinarie capacità espressive dei più piccoli, pittori per grazia innata, che usano spontaneamente quest'arte per comunicare in modo simbolico e non convenzionale con i ""grandi"""". I bambini """"parlano"""" disegnando; utilizzando matite e colori, riversano sulla carta la loro visione della realtà: come vivono le relazioni, come percepiscono e interpretano il loro mondo interno, come vedono sé stessi e gli altri. Se considerato in quest'ottica, il libro si giustifica da sé. Occorre accostarsi alle opere dei bambini con stupore, meraviglia e umiltà. Le verità più significative, quelle che diventano argomento-problema sul lettino dell'analisi, sono già patrimonio formato nelle menti dei più piccoli. Dopo questa lettura i grandi possono riaprire un vecchio cassetto, estrarre qualche loro disegno custodito negli anni e provare a rivedersi con occhi più nuovi e avvertiti. Le scoperte non mancheranno."" -
Vuoti a perdere
Dodici racconti metropolitani vanno a comporre una raccolta che ha per filo conduttore il malessere contemporaneo con il suo corredo di sofferenza. La sofferenza degli stranieri senza diritti e quella dei giovani privati del futuro, il malessere nascosto nella vita di coppia, nelle dinamiche familiari, nella difficoltà dell'invecchiamento. La sofferenza che si nasconde fra le pieghe di una vita normale in cui ristagna il dramma della solitudine, magari lucidato da un filo di frivolezza, da una punta di ironia, talvolta da uno sguardo aperto alla speranza. Pervinca Paccini varia con stile il registro narrativo e il linguaggio, ricorrendo ora alla spietata crudezza ora alla poetica levità, per raccontare percorsi umani che diventano, pur nella loro unicità, esemplarmente significativi delle angosce e dei sogni delle donne e degli uomini che vivono nelle nostre metropoli. -
La bicicletta volante
La Palermo dei primi anni novanta, dove, accanto alla decadente magnificenza delle ville gattopardesche brulica l'infima miseria dei ghetti, tra il degrado e l'oppressione, la prostituzione e l'incesto. Poi l'approdo alla terra promessa della ricca Milano del nuovo millennio, che diventa speranza di rinascita, fede nel riscatto, ma anche il luogo dove i fantasmi del passato riaffiorano intatti, ancora più subdoli e minacciosi. La lettera d'amore di Gaspare Traina al proprio figlio Salvatore apre un baratro sulla storia italiana degli ultimi venti anni, sugli intrecci tra mafia e politica, sul rapporto fra il riciclaggio del denaro e gli affari nella sanità. Una lettera che diventa il racconto di una saga familiare intrisa di passione e paura, di disperazione e gioia di vivere, dove la primitiva semplicità del gioco del calcio si fa metafora di un'utopia possibile, di uno slancio vitale attraverso cui tentare di sfuggire a un sistema tentacolare. -
Maledetta università. Fantasie e realtà sul sistema della ricerca in Italia
L'Italia si trova oggi in una situazione economica, culturale e scientifica che volge rapidamente al peggio; assistiamo a un arretramento uniformemente accelerato in quasi tutte le classifiche degli organismi internazionali che monitorano lo stato dell'innovazione, della ricerca e della cultura. E tuttavia, in un clima di crescente plebeismo culturale, si è avviata negli ultimi anni una politica di finanziamento alla ricerca e all'educazione sempre più restrittiva e una controversa riforma universitaria. Questo volume cerca di dare dell'università italiana un quadro disincantato ma al tempo stesso mostrare come i dati a disposizione della comunità internazionale facciano giustizia dei molti luoghi comuni su cui si regge buona parte del dibattito nazionale. -
Presidi da bocciare?
Con le nuove normative sull'autonomia scolastica, i dirigenti (noti anche con la classica denominazione di 'presidi') detengono notevoli poteri e condizionano fortemente l'efficienza di un istituto. Quando sono preparati, onesti e capaci di relazionarsi civilmente con i docenti, gli alunni e le famiglie, costituiscono davvero un patrimonio professionale e civile; ma cosa succede quando sono diventati presidi perché troppo ignoranti o imbranati per fare gli insegnanti? Nel libro sono raccolti episodi veri e documentati che accusano numerosi esponenti della categoria, ma si dà voce anche a dirigenti in carica che espongono le loro ragioni in difesa. Così, dalla dialettica di punti di vista differenti, emerge il risultato più desiderabile: progettare dei percorsi di formazione per i presidi di domani. -
Una toga amara. Giangiacomo Ciaccio Montalto la tenacia e la solitudine di un magistrato scomodo
Giangiacomo Ciaccio Montalto, sostituto procuratore presso il Tribunale di Trapani a partire dal 1971, fu tra i primi magistrati a cadere sotto i colpi della feroce mafia dei 'Corleonesi'. Un giudice schivo e intelligente, colto e coraggioso, che operò a Trapani in un contesto difficile, dove non mancavano figure di magistrati abulici e opachi. Un magistrato che aveva condotto inchieste clamorose e che, soprattutto, era considerato la 'memoria storica' degli uffici giudiziari trapanesi. Fu assassinato il 25 gennaio del 1983 davanti alla sua casa di Valderice, a tarda notte, nell'indifferenza e nel silenzio del vicinato. -
La mafia come soggetto politico
Le cronache parlano di ""trattativa"""" tra mafia e Stato come di un fatto eccezionale. In realtà il rapporto tra mafia e istituzioni è una costante della storia del nostro Paese. In questo scritto la mafia viene analizzata alla luce delle riflessioni dei maestri della sociologia e la sua soggettività politica si dispiega con un duplice profilo: essa come associazione criminale si può definire """"gruppo politico"""", avendo un suo ordinamento, una sua dimensione territoriale e un apparato in grado di assicurare l'osservanza delle sue norme; con il suo sistema di rapporti concorre alla produzione della politica, determinando le decisioni e le scelte relative alla gestione del potere e alla distribuzione delle risorse. Se si può dire che finora non c'è stato Stato senza mafia e mafia senza Stato, un cambiamento di rotta si potrà avere solo se si incrociano due percorsi: la de-criminalizzazione del potere, attraverso una profonda democratizzazione, e la de-istituzionalizzazione della mafia. Una sfida aperta, un'ipoteca sul presente e sul futuro.""