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Le escluse
Dimenticate dal mondo, La Varienne e Luce, la sua bambina, vivono nel silenzio, nel torpore soffocante dell'indifferenza più ostinata. Unite da un legame viscerale, le due creature fuggono i giudizi del mondo, schivano l'Altrove perché ciò che è straniero, è nemico: rannicchiate in una casupola umida e scura come le loro esistenze appannate, vivono di abitudini, rituali immodificabili che, nella loro ripetitività, assicurano protezione e riparo. Seppellite per anni dentro quella cuccia calda e buia come un ventre materno, La Varienne e Luce saranno costrette a perforare la spessa cortina che le separa dagli altri a causa di un evento imprevisto: la piccola ha sei anni e deve andare a scuola. Obbligata ad accettare quest'odiosa imposizione, la donna si separa, per la prima volta, dalla sua bambina. -
L' uomo contro gli uomini, la donna contro le donne. La grande causa
"Se le donne fossero libere, se fossero così sagge da sviluppare a pieno la forza e la bellezza propria, non desidererebbero mai essere uomini o come gli uomini. La luna ben istruita non abbandona la propria orbita per sfruttare la gloria del suo compagno. No, perché essa sa che una legge sola li governa, un cielo solo li contiene e un universo solo risponde a entrambi nello stesso modo. Maschile e femminile rappresentano i due lati del grande dualismo radicale. Ma, in realtà, essi si fondono di continuo l'uno nell'altro. Ciò che è fluido si solidifica, ciò che è solido si fluidifica. Non esiste un uomo completamente maschile, né una donna puramente femminile.""""" -
La conoscenza suprema del Buddha. I testi della Prajnaparamita
L'azione meritoria (karma positivo) e l'azione illecita (karma negativo) sono frutto dell'illusorietà del ciclo di nascita e morte: un ostacolo alla Liberazione. Essere e non essere, bene e male, esistenza e non-esistenza sono categorie dalla mente. La via che il Buddha indica negli antichi testi - qui per la prima volta in italiano - sta nel superamento delle due tesi in opposizione fino al raggiungimento di uno stato di 'vacuità', che è piena consapevolezza. Ovvero l'estinzione della mente individuale e dell'ego fonte di questo conflitto dualistico, e causa originaria del dolore dell'esistenza umana. -
La filosofia dell'egoismo
Gli uomini sono fin dall'infanzia indottrinati e portati a diffidare della propria natura; viene loro insegnato a credere, a obbedire e a considerare l'egoismo come il peggiore dei difetti. In realtà l'egoista compie atti genuini non dettati dalla morale o dalla religione ma dalla sua natura individuale. Dice a se stesso: ""Io sono il padrone di me stesso"""". La resistenza contro ogni autorità può nascere solo quando l'idea del dovere di obbedire viene rimossa; l'egoismo fornisce la condizione per l'eliminazione di ogni dominazione e di ogni autorità morale e materiale. Per l'egoista il dovere morale è nemico della sua libertà. Il moralista acconsente a essere il carceriere di se stesso, l'egoista no."" -
Allegra
Il protagonista, Abdel Ifflisen, figlio di macellai musulmani algerini, ci mostra uno scorcio della realtà europea dove fallimenti esistenziali e sociali possono trasformare un buon padre di famiglia in un potenziale terrorista. Siamo nella Londra che si prepara ai Giochi Olimpici del 2012 e Abdel vaga per la capitale con uno scatolone in mano. Cacciato di casa dalla moglie Lizzie, dopo essere stato licenziato e costretto a subire le quotidiane forme di razzismo strisciante, Abdel non ha più nulla da perdere, decide di dare una risposta al baratro esistenziale che si è aperto davanti a lui: si farà esplodere durante la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici. Abdel inizia allora la preparazione fisica e psicologica finalizzata a quell'atto: si fa crescere la barba, impara a costruire bombe e inizia a vedere il mondo attraverso nuove lenti di ispirazione islamista. Ma all'improvviso il velo cade, la follia omicida si spezza ed ecco lo svelamento della realtà rimossa. Abdel sceglie di vivere, o meglio di sopravvivere. -
La società morente e l'anarchia
Nel combattere l'autorità, gli anarchici hanno da sempre attaccato tutte le istituzioni di cui il potere si serve per legittimare la propria esistenza; ne hanno da sempre messo a nudo le contraddizioni e le falsificazioni che impediscono la piena e libera realizzazione dell'uomo. Le istituzioni contemporanee, apparentemente neutrali (Stato, famiglia, religione, proprietà, autorità, giustizia, legge, patria, democrazia parlamentare e suffragio universale), vengono smascherate dall'autore che ne mostra il vero volto: fondate su un'uguaglianza solo formale dei diritti garantiscono, al contrario, il mantenimento di uno status quo ingiusto, iniquo e dispotico. Alla società attuale viene contrapposta l'idea di una società basata sulla solidarietà, sull'uguaglianza e sull'autonomia dell'individuo, senza autorità, senza leggi, né coercizioni. -
Perché gli anarchici non votano. Vota Antonio
I montoni vanno al mattatoio: essi non dicono niente e non sperano niente, ma per lo meno non votano per il macellaio che li colpirà, né per il borghese che se li mangerà. L'elettore elegge il suo boia e sceglie il suo borghese: egli ha fatto delle rivoluzioni, per conquistare questo diritto! -
La ribellione degli animali. Ediz. illustrata
Un racconto sulla Natura per bambini dai 9 ai 90 anni... La mucca Bella rinchiusa in un allevamento, insieme alle sue compagne, è maltrattata da uno stalliere. Pino, il topolino, le incita a ribellarsi e organizza la loro fuga e quella degli altri animali rinchiusi negli allevamenti della zona: galline, conigli, maiali. Api, colombi, gabbiani, lombrichi e talpe li aiuteranno a liberarsi. Età di lettura: da 9 anni. -
Lo zen e l'arte di uccidere la mente. Il ciclo dei canti della mente suprema
In questa antologia sono raccolte le principali opere del ciclo dei ""Canti della mente"""", scritte tra il VI e il IX secolo d.C. in Cina. Origine e sintesi dell'antica dottrina Ch'an (Zen), questi versi presentano gli elementi che ne caratterizzeranno l'evoluzione successiva. L'esperienza della non-dualità e della morte del senso dell'ego - l'estinzione della mente individuale - è qui mostrata chiaramente come verità centrale di ogni realizzazione, anche quando rivelata attraverso simboli diversi. Perché la vera realtà rifulge sempre, e solo una logica raffinata può consentire alla mente di risalire alla propria nudità, e uscire dal labirinto del pensiero duale, fino alla comprensione della sua autentica natura."" -
Le avventure di Pantagruele
Il gigante Pantagruele decide di partire alla scoperta del mondo. Lo accompagna il curioso Tokei. I due amici affrontano una raffica di avventure: visitano paesi favolosi, dove incontrano mangiatori e bevitori d'aria, animali fantapaurosi, inventori di strumenti senza senso, gente che compie solo azioni inutili e altre stranezze. Un adattamento per bambini di ""Gargantua e Pantagruele"""" di Francois Rabelais. Età di lettura: da 9 anni."" -
Ishmael
"Maestro cerca allievo. Si richiede un sincero desiderio di salvare il mondo. Presentarsi di persona."""" È con questo enigmatico annuncio che Ishmael, un gorilla di immensa saggezza, fa la sua apparizione nella vita di un uomo come tanti, animato da un grande desiderio di conoscenza. Ishmael racconta al suo discepolo la storia stessa dell'uomo, non limitata entro i confini di una breve esistenza, ma estesa a tutto l'arco temporale della vita della terra. Ishmael pone domande esistenziali al suo allievo che lo conducono a comprendere se stesso e il mito della """"civiltà del progresso"""", che l'uomo si racconta da millenni e che è alla base della folle corsa che lo sta portando all'autodistruzione: è destino dell'uomo governare il mondo? O c'è un destino più alto che possa portarlo a vivere in armonia con la Natura?" -
Il mattino interiore
Se le nostre vite fossero più conformi alla natura non avremmo bisogno di difenderci dal caldo e dal freddo, ma troveremmo in lei una leale nutrice ed amica, come già fanno le piante e i quadrupedi. Se i nostri corpi si nutrissero di elementi puri e semplici non avrebbero bisogno di più nutrimento di quanto ne necessita un ramoscello senza foglie, e prospererebbero come gli alberi, che trovano persino l'inverno favorevole per la loro crescita. Un'intensa riflessione del giovane Thoreau sull'armonia del mondo naturale e sul rapporto che l'uomo deve recuperare con questo, resistendo al richiamo delle sirene della ""civiltà"""". Raccolta di scritti del giovane Thoreau pubblicati sulla rivista del movimento trascendentalista """"The Dial"""" (1840-1844). Questi primi semi letterari ne testimoniano la capacità di guardare alla natura non come fuga dalla società, ma come esempio per abbracciare una vita più adatta alla natura umana."" -
I limoni non possono entrare. Storie di donne dal carcere
Tredici storie di donne ospiti nel carcere romano di Rebibbia, raccontano la loro quotidianità: il ""blindo"""", la """"battitura"""", l'affettività e l'amore, la paura e la solidarietà, le piccole conquiste e le grandi emozioni. Storie di donne che si sono messe a nudo, che si sono commosse ed emozionate pensando ai loro figli e ai loro cari, unite da esperienze sempre troppo simili. Ricordi, episodi, aneddoti, stati d'animo: una rappresentazione della vita in carcere emozionante e coinvolgente."" -
Senza rotta, senza scopo
Individualista forsennato, Zo d'Axa si preoccupò poco di Stirner e di Nietzsche, di Ibsen e di Schopenhauer, libero da ogni etichetta, restio persino ad accettare quella d'anarchico, visse la propria libertà non come una chimera intellettuale ma con la naturalezza di una fiera. Indolente e indifferente non credeva a nulla. Ribelle, refrattario, aspro e appassionato non si accontentò di parole e di scritti, ma conobbe la prigione e l'esilio. Al-di-Fuori (Endehors) da tutto ciò che ostacola e impedisce lo scorrere della vita. Snidò e denunciò le menzogne e le ingiustizie sociali, in toni insolenti e sferzanti nelle sue riviste, l'Endehors e La Feuille. Questo gli costò pestaggi, vessazioni, prigionia ed evasioni narrate nel suo unico romanzo ""Da Mazas a Gerusalemme"""". Visse e morì fuori dalle legge e dai pregiudizi, fuori dai partiti e dalle loro parole d'ordine, fuori dalle masse gregarie e disciplinate, fuori dal gregge. Lottò senza bandiera, senza dottrina, senza gerarchia, senza etichetta, scomunicato, magnifico, terribile, solo, se stesso. Introduzione di Victor Méric."" -
L' elogio dell'anarchia di due eccentrici cinesi III sec.
Se non vi fossero lucchetti e chiavistelli, non vi sarebbero ladri, poiché nulla essendo protetto e nascosto sarebbe prezioso e desiderato, e non vi sarebbero dunque neppure i ricchi. Se non vi fossero ladri e ricchi, non vi sarebbero né prìncipi né sudditi, perché non servirebbero leggi per punire e onoranze per premiare. Non vi sarebbero allora le gerarchie, perché non ci sarebbe gloria per il nobile e infamia per il vile, e quindi la Società, prima e massima forma di corruzione e pervicace superstizione, sarebbe essa stessa del tutto vana. L'uomo allora ritroverebbe quel suo naturale stato di noncuranza, simile all'animale, all'acqua e al vento che scorre, contento del necessario, ossia del suo conformarsi al Tao nella non-azione, senza più nessuna distinzione tra intelligenza e stupidità, bene e male, bello e brutto, nel movimento spontaneo del proprio istinto, senza neppure l'intralcio dell'io. -
Messaggi rivoluzionari
Per me, non vi è rivoluzione senza rivoluzione nella cultura, ovvero nel nostro modo universale, nel nostro modo, a noi tutti, gli uomini, di comprendere la vita e di porre il problema della vita. Spossessare coloro che possiedono è bene, ma mi sembra meglio togliere ad ogni uomo il gusto della proprietà. In un mondo in cui la «cultura razionalista dell'Europa» ha portato la civiltà allo sfacelo, in cui persino chi pretende resistere è preda della «disperazione del macchinismo», Antonin Artaud fa le valigie, lascia l'Europa e s'imbarca per il Messico, in cerca di una cultura rossa, primitiva, indigena, magica, viva di un nucleo pulsante su cui possa fondarsi la Rivoluzione, che prima ancora d'essere una rivoluzione sociale deve essere una rivoluzione della mente poiché «la Rivoluzione più urgente da compiere è una sorta di regressione nel tempo». -
Pam e Jim. Una preghiera americana
Jim Morrison era un poeta e viveva in simbiosi con la sua ispirazione. Le sue canzoni lo spingevano a indagare percezioni profonde, per questo nascono prima di tutto come testi scritti, flussi di energia trascendente fissati sulla pagina. Sarà Pamela Courson a insistere affinché Morrison riordinasse taccuini e carte per iniziare la sua produzione. Pam conosceva il lato più autentico di Jim e il poeta Morrison doveva proprio a lei buona parte della sua ispirazione. Questo incontro fu in grado di far deflagrare l'amore dei due amanti selvaggi, l'amore cosmico di Pam e Jim. ""La poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità. Apre tutte le porte. E voi potete passare per quella che preferite."""" (Jim Morrison)"" -
L' inferno del politico. Del vuoto, dell'ozio e della non azione
Per occultare la sua violenza originaria il Potere si presenta come fenomeno naturale, ed in sostegno a questa menzogna si edifica la struttura psichica dell'«io». Se non vi fosse un «io» da plasmare con onoranze e castighi, si spezzerebbe, fin dalle fondamenta, quel rapporto duale tra il dominatore e il dominato. Perché senza sudditi non si danno padroni. Via suprema è dunque sottrarsi alla truffa del Potere distruggendo gli artifici e le protesi del proprio ego, per liberare l'individuo asservito, ridotto a «mezzo» in vista dei «fini» della Macchina. E questa distruzione si opera attraverso un ritorno alla ""vita selvaggia"""", alla serenità del non-agire persa a causa delle farneticazioni del pensiero che hanno messo il mondo a ferro e fuoco, perché il pensare è diventato volontà raziocinante di «nominare» e di «qualificare», di conoscere ciò che non si potrà mai conoscere, invece di restare quel «chinarsi su ciò che già conosce»."" -
L' ultimo scodinzolio. La morte degli animali
È solo un cane. È come se fosse morto un familiare. Queste due opposte reazioni alla morte di un essere vivente sono alla base delle domande che si pone questo libro. Come reagisce l'uomo al dolore e alla morte degli animali? E perché le reazioni umane sono tanto differenti? Partendo dallo stereotipo dell'animale sano e forte, si indaga sulle ragioni e sulla natura del legame che unisce l'uomo con un animale vecchio e debole. Si esaminano poi le cause e le ragioni del male che l'uomo provoca agli animali; ed infine, attraverso interviste a veterinari e visite a cimiteri per animali, ci si sofferma sul dolore dell'uomo causato dalla morte dell'animale e sulle strategie per elaborarlo e superarlo (dai riti più o meno religiosi alla decisione di adottare un altro animale) rivolgendo particolare attenzione alle difficoltà dei bambini. -
La danza del peyote
Sbarcato in Messico ed entrato in contatto con la rivoluzione sociale, Artaud, sentendo ben presto il bisogno di basi più profonde su cui poggiare lo «sconvolgimento universale delle anime», si inoltrò nelle montagne del centro del paese verso il popolo indigeno dei Tarahumara, in cerca delle fonti di una vera rivoluzione, quella che sappesse guarire l'uomo dalla malattia moderna del progresso e della tecnica. Iniziato al culto del Peyote, sarà per mezzo dei riti che riaccendono le forze generatrici dei Miti, nella dimensione onirica e allucinatoria della «Visione interna dell'Essere», che il segreto della Vera cultura, sotto il manto delle apparenze della realtà, gli verrà svelato. Artaud, come un profeta la cui voce stride ad orecchie impreparate, tornato in un'Europa malata, incapace di accogliere il suo messaggio di rivoluzione totale dello Spirito, verrà da essa suicidato in manicomio.