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Un matrimonio benedetto
Kenya, Seconda Guerra Mondiale: Wariuki è un giovane con pochi soldi e un sacco di fascino, che gira per il suo villaggio con una bici mezza scassata e coloratissima, si esibisce in danze scatenate e in irriverenti imitazioni dei ""padroni bianchi"""" e dei neri che accettano di diventarne servi. E così facendo """"conquista il cuore di Miriamu"""", ragazza di buona famiglia dell'alta borghesia kenyota, figlia minuta e obbediente di Douglas Jones, ricco imprenditore che naturalmente per la figlia desidera """"il meglio"""". Convoca così l'aspirante genero e gli fa presente che anche se """"la famiglia non si opporrà al matrimonio, esso dovrà svolgersi sotto la Croce, un matrimonio in chiesa"""". I due innamorati (lui """"pagano"""", lei con un cristianesimo fatto di misericordia e canzoni), scappano e si amano, ma dal giorno di quel """"processo"""" Wariuki vivrà con un tarlo dentro che alla lunga li porterà alla fine: non è felice, e per lavare l'onta di quel giorno fa di tutto: mette su un'impresa che commercia legname, inglesizza il suo nome, studia all'occidentale e diviene ricco e cristiano. Per tornare infine dai suoceri e lavare l'onta, con un matrimonio riparatore e benedetto finalmente dalla Croce."" -
Cronache da un'impossibilità
È possibile ridursi a telefonare a se stessi sperando di ottenere risposta? Si può partire per l'ultimo viaggio preparando prima ogni cosa, come se si trattasse di uno dei tanti? In questo libro di Mia Lecomte sì: qui tutto è possibile, realizzato, e tutto insieme tecnicamente impossibile. ""Sono episodi della nostra vita più reale, quella che non abbiamo mai vissuto e non ci ' somiglia per niente"""", è costretto ad ammettere, a nome di tutti gli altri personaggi della raccolta, il protagonista di uno dei racconti. """"Drammi sentimentali ed economici, tragedie personali ed epocali. Con le inevitabili commedie della quotidianità più trita e sofferente, anche esilarante"""". Epicentro di tutto è l'amore. Un amore spaesato e necessario che si insinua tenacemente dove non è voluto, manifesta la sua forza inevitabile nelle forme più inopportune, incurante della morale e dell'estetica, dei corpi e delle anime, e che rende tutti """"come felici, intanto"""". In un passaggio squisitamente autobiografico, distillato del senso di estraneità che affligge gli autori quando si riconfrontano con le proprie opere, Mia Lecomte affida a una delle sue creature il compito di comunicarci una verità che riguarda tutti: """"Non è semplice, niente. E non piace quasi mai, non può piacere""""."" -
Clandestini
Fratelli perduti e ritrovati, giornate esemplari di educatori generosi e runner in ipossia, madonne frignanti di Civitavecchia e trisavoli perseguitati dal Fascismo. Questo e (molto) altro si può trovare tra le pagine di questi ""Clandestini"""" che dopo un'ora (cronometrata) di lettura ti lasciano stranito, fuori asse, in equilibrio precario e, forse, non più in grado di riconoscere i consueti orizzonti."" -
Melting point
"Melting point"""": dieci racconti che, come altrettante sostanze, arrivano in questa raccolta a fondersi in una sola miscela, unica e plurale. Generi e trame che precipitano verso un centro, come uno sciame di stelle inghiottite dall'orizzonte degli eventi: melodramma, thriller, confessione, enigma, qui si incontra la vita narrata in tutte le sue forme; un mercante di frutta (non propriamente intelligente) rivela lampi di genio; una donna, che in un indimenticabile notturno greco, smette le vesti del giorno per svelare la sua verità a una verdeggiante veste d'acqua; un lussuoso resort nel Pacifico, che piomba dalla mitezza del Buddhismo al crimine più brutale... Il reale si fonde e sprofonda nel sogno, che poi - come disse qualcuno - è proprio la mistura di cui siamo fatti." -
Un posto chiamato Plutone. Dentro la mente dell'Alzheimer
Un posto chiamato Plutone è il coraggioso e toccante memoir di Greg O'Brien: un resoconto in prima persona del proprio declino, fisico e mentale, causato dall'Alzheimer, a cui un uomo ironico e brillante assiste con forza e incredulità. Greg vuole continuare a essere ciò che è, un giornalista investigativo, e così inizia - con il metodo consueto - a indagare e a spiare la mente dell'Alzheimer, che poi, guarda caso ora è anche la sua. ""Vulnerabile, ma ancora in piedi"""" allora continua. A correre, studiare e scrivere, """"per sentirsi di nuovo tutto intero"""", in attesa di essere """"sparato come con una fionda"""" nel buio più assoluto, sul """"pianeta Plutone"""". Greg O'Brien si ostina, in quell'attesa, a vivere con l'Alzheimer, e ce lo racconta in questo manuale di sopravvivenza: liste infinite di promemoria nel tentativo di ricordare, dentifrici e saponi etichettati per non sbagliare, discorsi imparati a memoria come un copione e continue corse notturne nel tentativo di arginare quella maledetta confusione che si risveglia sempre al calar del sole. Non c'è rassegnazione, nemmeno un po', né autocommiserazione, ma saggia accettazione di ciò che è, ci piaccia o meno."" -
Malgrado tutto
Senza memoria, non c'è visione. Senza visione, è impossibile decodificare la realtà. I due fatti, inevitabilmente, danno corpo alla miscela di conformismo e oblio che rende la vita tecnicamente non-comprensibile a chi la vive. Con strumenti raffinati e rari (conoscenza, lucidità e coraggio), Julián Fuks tenta di vederci un po' più chiaro, malgrado il dolore che ciò comporta - inevitabilmente - per lui, e ci consegna con questo romanzo tecnicamente post-finzionale il suo flusso di ricordi. Le dolorose vicende, private ed emotive, della sua famiglia si intrecciano allora con quelle politiche e universali del Paese di origine dei genitori, l'Argentina travolta dal golpe militare del 1976. Malgrado tutto diventa così il ritratto intimo di una famiglia che si va formando in circostanze straordinarie, e insieme la storia delle diverse forme che l'esilio può assumere. Frammenti della Storia sociale e politica di una Nazione, poveri resti cui l'autore ""insiste a dar forma di parole"""". Perché """"questa non è una storia. Questa è la storia"""", dove emozioni e intelligenza si tengono per mano e si danno reciprocamente forza e forma."" -
Alla tavola di Giovanni Arpino. Sapori e colori di Piemonte
Il libro è un percorso attraverso le opere di Giovanni Arpino alla ricerca di sapori, profumi, sollecitazioni sensoriali. La Langa appare gloriosa nel trionfo dei colori e delle portate che l'hanno resa famosa nel modo. Torino si confonde con i suoi caffé e gusti dolci. Queste atmosfere, legate alla campagna e alla città sono per Arpino linfa per le sue storie e i suoi personaggi che assaggiano, gustano, si inebriano di portate succulenti,""Cibo da re"""", si può ben dire. L'autrice scandaglia romanzi, racconti, fiabe, articoli dello scrittore alla ricerca del gusto e del profumo del cibo, """"assaggia"""" metaforicamente le storie, secondo un percorso mentale, che rende il cibo elemento importante ai fini dell'intreccio."" -
La casa delle ortiche
In una ricerca dolce e angosciata dei propri cari ormai morti, durante una solitaria estate parigina la voce narrante di una donna dialoga con la madre, il fratello, il marito, il pittore geniale che ha cercato di strapparla alla solitudine. La presenza-assenza delle persone amate entra nella sua vita quotidiana, si intreccia con i gesti della sopravvivenza. La ricerca delle loro voci, quando sembrano scomparire, trascina l'autrice protagonista in atmosfere surreali e magiche. Così per frammenti visionari intessuti nel trascorrere dei giorni, si ricostruisce l'unità di un passato che ha radici nell'infanzia dolorosa. La pace dell'accettazione della morte conclude il libro, con un evento simbolicamente potente nella sua naturale semplicità. -
Il bene e il bello. L'uomo e la bellezza
La ricerca della Bellezza è il primo motore dell'esistenza umana, secondo varie ottave. Questo libro tratta della Bellezza tentando un approccio comparato e il più possibile vicino alla Filosofia tradizionale e perenne. Il leit motiv è nella ricerca di uno spiraglio che conduca verso le arcaiche e sempre attuali strade alla oggettività della Bellezza e, con questo, al Bene. -
Sempre con lui. I vantaggi di essere un genitore a tempo pieno
Un saggio di una riconosciuta studiosa americana di psicologia infantile che squarcia la coltre di ipocrisie che circonda il modello attuale di crescita dei bambini, a base di baby sitter, nidi d'infanzia, asili ad età precoci. Le ultimissime evidenze, di natura psicologica e sociale, dimostrano il grande disagio che viene riversato sul bimbo piccolo, o neonato, dalla mancanza di una figura parentale costante nei primi 3 anni di vita. Molte soluzioni sono suggerite, ma fondamentale è il richiamo alla presa di coscienza effettiva delle ragioni emotive gravi e indiscutibili per cui il bambino ha diritto a una presenza vicina di un genitore. Prefazione di Elena Balsamo. -
Orchidee a tavola. Le ricette di Nero Wolfe
A differenza del commissario Montalbano, non mangia quasi mai al ristorante né tanto meno in trattoria; ama e apprezza però la cucina raffinata e non preparerebbe mai un piatto senza l'aiuto del suo fidato cuoco Fritz Brenner. Appassionato lettore, non userebbe mai un libro per accendere il fuoco come fa invece Pepe Carvalho e non concluderebbe mai un pranzo accendendosi la pipa come il commissario Maigret. Nero Wolfe può dunque definirsi una sorta di moderno Sherlock Holmes, con al fianco il fidato Archie Goodwin nei panni di un dottor Watson certamente più atletico, più intraprendente e sicuramente più sensibile al fascino femminile. Detective tra i più originali della letteratura gialla essenzialmente per due motivi: il modo con cui conduce le indagini, non uscendo ""quasi"""" mai dalla sua grande casa in arenaria di Manhattan e la passione con cui cura le sue diecimila orchidee. Resta però un elemento che lo accomuna ad alcuni famosi investigatori: l'amore per il cibo. Sei proposte di menù, sei come il numero massimo di persone che Wolfe sopporta a tavola. Un itinerario gastronomico che vuole non solo suggerire alcune delle ricette più amate dal genio investigativo del n. 918 della 35ª Strada, ma provare a raccontare anche i lati più affascinanti della sua complessa personalità."" -
Il pipistrello e il sole. Livelli di conoscenza ed esperienza mistica nel pensiero di Tommaso d'Aquino
Nella notte, cattura minuscoli invisibili insetti, come se il buio per lui non avesse segreti. Gli antichi, che non potevano conoscere il sistema ad ultrasuoni donato dalla natura al pipistrello, pensavano che avesse occhi sensibilissimi per la visione notturna ma inutili di giorno, ciechi all'eccesso di splendore della luce del sole. Gli stessi antichi, dalla mente pronta a interpretare il simbolo della natura, pensavano che anche all'uomo fosse toccata la sorte del pipistrello: una sensibilità adattata alla notte del mondo materiale, ma cieca nei confronti del mondo spirituale, che ne è la luce. Per Tommaso d'Aquino la felicità degli uomini consiste proprio nell'entrare in rapporto con il mondo spirituale. -
Venasca
Questa monografia riguarda il patrimonio toponimico del comune di Venasca e contiene: i toponimi in ordine alfabetico, con le annotazioni e i riferimenti relativi, trascritti in uno specifico sistema ortografico e, a cura della Redazione, in grafia fonetica secondo il sistema dell'I.P.A. (International Phonetic Association); le carte topografiche, precedentemente predisposte e digitalizzate, completate dai toponimi e contenute in Appendice o in cofanetto separato. Corredano il volume, oltre alla presentazione generale, i testi informativi sulla località toccata dall'inchiesta (caratteristiche ambientali, demografiche, socioeconomiche e culturali), sulle modalità e i tempi della raccolta, la nota bibliografica, l'elenco alfabetico dei raccoglitori e degli informatori, le avvertenze per la lettura e le norme di consultazione (sul risvolto della copertina), nonché alcune fotografie dei luoghi più significativi. -
Sapore di mamma. Allattare dopo i primi mesi
La pratica dell'allattamento si sta diffondendo grazie a iniziative e interventi per la sua promozione; sono quindi sempre di più le donne che allattano secondo le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero fino a due anni di vita del bambino e anche oltre. C'è una bella differenza fra allattare un neonato e allattare un bambino di uno, due o più anni ma non sempre si riesce a trovare su questo argomento specifico informazioni coerenti e aggiornate. Oltre a non trovare risposte soddisfacenti ai tanti, inevitabili dubbi, le madri che allattano un bambino di età intorno o superiore all'anno spesso si sentono isolate e non hanno occasione di scambiare opinioni ed esperienze sull'argomento. Spesso si scontrano con la disapprovazione e l'ignoranza di chi le circonda, fatta di luoghi comuni come quello secondo cui ad un certo punto ""il latte diventa acqua"""". Chi ha il diritto di decidere sulla sua durata? Su quali basi? Cosa vuol dire, oggi, allattare fino all'anno e molto oltre, e cosa comporta per la madre, per il padre e per il bambino? È vero che un allattamento prolungato rende le madri succubi dei figli, e questi ultimi dipendenti, viziati e mammoni? Prefazione di Maria Ersilia Armeni."" -
Donne Sûfî. La santità islamica al femminile
Il lettore non pensi di sfogliare pagine di noiosa dottrina islamica medievale, perché gli ingredienti di questo testo sono sorprendenti: un libro per le donne, un libro per gli amanti della poesia, un libro per gli studiosi di sufismo. L'opera, che si è posta all'attenzione degli orientalisti solo in epoca recente, regala la biografia di oltre 80 sante sûfî, raccolte da uno dei più importanti trasmettitori dei detti e fatti degli antichi maestri del sufismo, Sulamî di Nîshâbûr. Il matn, ovvero la sentenza, la citazione esposta da ogni illustre figura presente nel testo, è intriso di poesia e le frasi ""il lume si spegneva ma continuava a illuminarela sua casa fino al mattino"""", o """"non ho mai guardato la neve cadere senza pensare allo sparpagliarsi delle pagine del destino"""" sono i binari su cui procederà la lettura, attenta, romantica, profonda."" -
I vostri figli hanno bisogno di voi. Perché i genitori oggi contano più che mai
Uno psicologo e un medico uniscono le proprie forze per affrontare una delle tendenze più allarmanti e fraintese del nostro tempo: i coetanei che prendono il posto dei genitori nella vita dei figli. Il dottor Neufeld ha dato a questo fenomeno il nome di ""orientamento ai coetanei"""", riferendosi con esso al fatto che bambini e ragazzi tendono a rivolgersi ai coetanei peravere indicazioni rispetto ai valori, al senso di ciò che è giusto osbagliato, all'identità e ai codici di comportamento. Ma questo orientarsi ai coetanei deteriora la coesione familiare, impedisce un sano sviluppo del bambino, avvelena l'atmosfera scolastica, e favorisce la crescita di una cultura giovanile aggressiva, ostile e sessualizzata. Questo libro aiuta i genitori - insieme con gli insegnanti e gli operatori sociali - a comprendere la natura inquietante del fenomeno e fornisce soluzioni per ristabilire la giusta preminenza del legame spontaneo che unisce genitori e figli. I concetti, i princìpi, e i consigli pratici in esso contenuti daranno ai genitori il potere e la forza di essere per i propri figli ciò che la natura ha inteso: la fonte vera di contatto, sicurezza e calore."" -
Colazione con un centauro. Cibo e cucina nelle «Cronache di Narnia» di C.S Lewis
Le ""Cronache di Narnia"""" sono un grande classico per bambini, nel quale al fascino del meraviglioso e al chiaro intento educativo si aggiunge un insolito scopo apologetico. Lo scrittore confidò agli amici che le storia voleva rispondere alla domanda: """"Che aspetto potrebbe avere Cristo se ci fosse davvero un mondo come Narnia ed egli scegliesse di incarnarsi, morire e risorgere di nuovo in quel mondo, come effettivamente ha fatto nel nostro?"""". Il leone Aslan, creatore di Narnia, che si lascia uccidere per salvare uno dei protagonisti e poi risorge, che aiuta e sostiene i bambini in difficoltà e infine appare come Giudice universale, è allegoria di Cristo. Quanto al cibo, la tematica è frequente, ed è collegata sia al realismo del racconto, sia ai protagonisti bambini, sia al pubblico infantile. E l'intrecciarsi del gesto quotidiano del mangiare con il continuo stupore dello straordinario è una delle cause della suggestione che il libro esercita sul lettore bambino o su chi nella maturità ha saputo conservare nel cuore un po' di sana """"fanciullaggine""""."" -
Libertà e amore. L'approccio Montessori per un'educazione secondo natura
In questo libro la pediatra Elena Balsamo ci conduce in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio per scoprire un nuovo modo di approcciarsi al bambino, dalla vita prenatale all'adolescenza: è la visione di Maria Montessori, che ha dato origine a un sistema educativo rivoluzionario diffuso in tutto il mondo. Le sue scuole sono un vero e proprio laboratorio creativo in cui, in un ambiente ricco di amore, rispetto e autentica libertà di scelta, le potenzialità del bambino possono svilupparsi e sbocciare in tutta la loro forza e bellezza. Ma quello montessoriano non è solo un metodo educativo, è molto di più: è un modo di guardare il mondo e le creature che lo abitano con gentilezza e amore, nella consapevolezza che siamo tutti parte della stessa grande ragnatela. Prefazione di Piero Ferrucci. -
La cucina del piccolo principe. Taccuino di volo nella mia cucina, da Antoine de Saint-Exupéry
Il Piccolo Principe, il personaggio e la fiaba moderna più famosi al mondo, un elogio poetico all'infanzia e una piccola educazione sentimentale. Che cosa mangia un piccolo principe? Poco. Lui non ha mai né fame né sete, gli basta un po' di sole... Proprio da questa diversità scaturisce una nuova riflessione sul significato del cibo. Un percorso alternativo nel capolavoro di Saint-Exupéry. Cucina dei semi, cucina delle stelle, cucina dei fiori... attenzione, però: non a base di fiori, bensì per i fiori, come il caffè e latte per il fiore che si è appena svegliato: E il piccolo principe, tutto confuso, andò acercare un innaffiatoio di acqua fresca e servì al fiore la sua colazione. Anche il nutrimento, in questo piccolo mondo fatato e filosofico, assume più significati, sapori diversi, seducenti e inaspettati. -
Perennia verba. Il deposito sacro della tradizione. Vol. 11
Contributi di: Ananda K. Coomaraswamy, Franco Galletti, Francesco Barone, Nuccio D'Anna, Marco Toti.