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Una rosa rossa per Carolyn
È una storia breve che scorre parallela tra realtà e fantasia. Il ritorno alla vita di una giovane ragazza di quindici anni che in seguito ad un arresto cardiaco vive sei lunghi anni di coma. Tramite l'immaginazione la protagonista rimane in contatto con la realtà che la circonda; la sua famiglia, i suoi compagni di scuola e il suo fidanzato. Al momento opportuno troverà in se stessa la forza di tornare indietro e riemergere dal baratro. Il tutto viene raccontato attraverso un viaggio fantastico. Lentamente le verranno insegnati poteri nascosti che la porteranno a superare ostacoli e prove, passando così di livello in livello fino ad essere ammessa ad un torneo finale che non sarà altro che la lotta ultima tra la vita e la morte. La conoscenza progressiva di sé, il valore dell'amicizia e dell'amore, insieme alla bellezza della natura e alla forza motrice dell'immaginazione compiranno il miracolo del ritorno alla vita. In questo breve romanzo la realtà che vive questa ragazza verrà scoperta solo al termine della storia. -
Farà nebbia
Milano. La seconda guerra mondiale imperversa sulla città e il nord Italia. Mentre la follia nazifascista è accentuata dalla pressione degli alleati e dei partigiani, due giovani uomini vivono dedicando le loro energie ai rispettivi gruppi, una squadra di camicie nere e un cenacolo di artisti omosessuali. Agli opposti per carattere ed estrazione sociale, l'incontro-scontro tra i due rivela il clima sociale e la fragilità della Milano sull'orlo del baratro, finché un incidente obbliga alla fuga il fascista. La sua cattura da parte di un gruppo partigiano sulle Alpi lascia temere il peggio. Tra colpi di scena, personaggi che terrorizzano la città e pulsioni affettive lontane dagli schemi canonici dell'epoca, queste pagine raccontano una realtà affrontata raramente nella storia della Resistenza italiana. -
Il paese delle nuvole
Due donne e un uomo fuggono dall'Italia: Costanza, 28enne biologa veneziana, per le scarse possibilità nell'università e nella ricerca, Glykò, 35enne pasticciera napoletana, per il degrado dei rapporti umani, Livio, 38enne esperto di giardini, per la difficile accoglienza alla propria omosessualità. In Nuova Zelanda, nella pasticceria di Glykò ""1799"""", tra le due donne nascerà un'amicizia che crescerà al fuoco di rischiose avventure conseguenti alle scoperte della biologa. Anche Livio ne sarà pericolosamente coinvolto. Le avventure e i destini dei tre amici si concluderanno in Scozia in un progetto di vita che raggrupperà scienziati e artigiani nel segno di un'utopia concreta."" -
L' americano!
Funzione testamentaria della scrittura, espressione originaria del dominio, ordine della traccia e progressiva eliminazione del discorso approssimativo dall'ambito della ragione geometrica come movimento logico caratterizzante le fasi remote della crescita della civiltà. Non è necessario che il sistema di questi elementi decostruzionisti riesca ad esaurire le possibilità storiche della scrittura. I greci hanno attribuito alla lettera scritta una funzione differente rispetto all'ideografia che li ha preceduti. Una funzione che non sembra corretto ridurre ad una mera espressione del potere, né allo strumento per memorizzarne il palinsesto ideologico. -
Ottavio il timido
La sensibile timidezza di Ottavio cerca una via di riscatto ad una vita grigia condotta fra casa e azienda in deprimente solitudine. Gli piace scrivere, ma è mortificato dagli editori che gli bocciano tutto ciò che scrive. Gli piacciono le donne, ma è così impacciato che in loro presenza si paralizza. Suona la batteria in un gruppo rock, ma è un gruppo talmente scalcinato da non riuscire mai a trovare uno straccio di scrittura. È buono d'animo e ""di Sinistra"""", ma viene continuamente deluso dalla quotidianità e dalla politica. Solo in pensione riesce a coronare uno dei sogni della sua vita: avere una casa di proprietà. Ma subirà una dolorosa ingiustizia. Il finale amaro e surreale non riscatta la vita di un uomo ordinariamente speciale."" -
Vaghi presagi e misteriose certezze di Arturo Coiba
Perché Arturo Coiba sia finito a vivere in un lembo della costa ionica calabrese per una di quelle vie storte che ogni tanto prende la vita, e perché in tanti si ostinino a chiamarlo il Puro malgrado condotte e amicizie non esattamente adeguate, restano misteri insondabili le cui vere ragioni sono ormai sbiadite dal tempo. Perché, poi, si sia ritrovato a scalare le gerarchie di un'organizzazione 'ndranghetista, lui estraneo a legami di sangue e parentela, è un fatto che non può ricondursi al caso, ma nemmeno alla sua volontà. Almeno così gli sembra, mentre si inoltra in quel mondo che non sente suo, ma dal quale non riesce a prendere le distanze, riconoscendone i vantaggi che gli sono derivati. Ma anche i legacci che gli serrano i polsi e gli tolgono il respiro. Procede così, l'esistenza di Arturo, fra scelte incompiute, lucide visioni e deboli moti di reazione, intanto che percorre rapidamente i gradi del sodalizio criminale fino a insediarsi ai vertici dell'associazione. Ma è proprio quando è giunto all'apice del potere, che i significati più autentici della vita, che pure non gli si erano mai celati, prendono forma e concretezza restituendogli la pienezza delle sue azioni. -
Macaroni
Una storia che prende le mosse da tempi lontani. Il commissario De Felice si ritrova alle prese con una presunta truffa avvenuta cinquecento anni prima, e per la quale l'ultimo discendente del truffato pretende giustizia, ma un delitto renderà la vicenda ingarbugliata. Un ""giallo"""", però ammantato di spunti umoristici che ne rendono più gradevole la lettura, con l'ineffabile commissario De Felice e personaggi che animano, ciascuno a modo proprio, la vicenda."" -
Rendere feconde le piante selvatiche
Una perversa forma previdenziale fa incontrare due sessantenni unici superstiti di un gruppo di teste assicurate. Due passati diversi a confronto, ma anche l'eventualità che il loro futuro possa macchiarsi di un macabro delitto. -
Cinque colpi sulla foglia di platano
In una ex scuola elementare, ora comunità alloggio per minori in stato di disagio, due fratelli della congregazione delle scuole cristiane vengono assassinati a revolverate da un individuo camuffato con cappotto, sciarpa e cappello, che subito dopo si dilegua misteriosamente. Gli inquirenti inciampano all'inizio in un macroscopico errore giudiziario, creando un capro espiatorio nella figura di un giovane educatore, che presto sono costretti a scagionare. In seconda battuta, viene richiamato a capo delle indagini Giorgio Capurro, emarginato in un commissariato periferico. Capurro si trova a rimestare in una situazione investigativa già inquinata dagli errori dei colleghi e della Procura, da un lato morso dalla nostalgia di quando da bambino frequentava lo stesso istituto, dall'altro turbato da un oscuro episodio avvenuto in quella scuola cinquant'anni prima, che potrebbe costituire l'antefatto degli attuali delitti. Non solo. Il modus operandi dell'assassino presenta sconcertanti analogie con le gesta criminali compiute nel 1937, all'età di 14 anni, da Giorgio William Vizzardelli, denominato il mostro di Sarzana, il più giovane serial killer italiano. Per individuare le radici del male bisogna percorrere un viaggio a ritroso nel tempo, dove si sedimentano le paure che ci accompagneranno tutta la vita. All'insegna del totale disincanto, Capurro si misurerà col crollo dell'ultima illusione: il giardino dell'Eden dell'infanzia. -
E il motivo lo sa il cielo
Questo libro è un diario dell'anima. Racconta un percorso intimo e doloroso: la ricostruzione di un'identità personale e familiare dopo un'esperienza tragica, che ha spazzato via tanto di ciò che credevi far parte della tua vita. Racconta un viaggio che vuole e cerca l'amore, nonostante tutto: amore per chi parte e amore per chi resta. È un amore difficile che deve imparare a lasciare andare. È un amore che deve imparare a rinnovarsi, per continuare a vivere, per trovare ancora qualcosa di bello. Sì, ancora. Perché la vita non è altro che ricerca: continua, incessante, a volte estenuante. Ma misteriosamente bella, nonostante il dolore crudo e nero della perdita di un figlio. -
La bustaia. La terza indagine di Nunziata
In una Roma che vive l'effimero entusiasmo per l'elezione di Pio IX e l'orribile devastazione di una rovinosa piena, si intrecciano le vicende di uno stravagante cardinale, di un giovane istitutore e di una nobildonna che si rifiuta di invecchiare. Con l'aiuto del carmelitano Firmino, Nunziata, ora divenuta bustaia, mette ancora una volta alla prova la sua generosità e il suo acume arrivando a una conclusione niente affatto scontata. -
Colore nel buio
Secondo la teoria dei sei gradi di separazione, in un dato ambiente tutti gli individui sono collegati tra di loro da una media di sei passaggi: è il punto di partenza di questo romanzo ambientato fra gli anni '80 e i giorni nostri. Tutto inizia con i ricordi di Bruna, ricca e stimata manager milanese, nonché personaggio-filo conduttore dell'intera storia. È lei a introdurre il lettore al mistero iniziale: la fuga del fratellastro Cesar in India. Alla sua improvvisa scomparsa è legato un secondo mistero: Lorenzo, figlio adolescente di Bruna e nipote adorato da Cesar, è stato trovato morto in circostanze inspiegabili. Su questo nucleo centrale si innestano le vite di tutti gli altri personaggi: diverse voci, diverse storie, differenti punti di vista di una trama comune fatta di vita quotidiana, di amori, tradimenti, disperazione, ma anche forza di affrontare la propria sorte e cambiare situazioni consolidate in favore di un futuro più insicuro, ma certamente più vero. -
Anatomia di un sentimento
"Anatomia di un sentimento"""" è una raccolta di poesie che amplia la tematica della pubblicazione precedente intitolata """"Le stanze di Eros"""" (Robin, 2012). L'autrice mantiene il suo stile raffinato ed elegante cantando l'amore nelle sue molteplici sfaccettature e sublimandolo tramite richiami psicologici, panici, filosofici e religiosi. La raccolta viene suddivisa in tre sezioni: nell'ultima, sono pubblicate alcune poesie scritte con il Poeta Jacopo Serafinelli." -
A nord del 45º parallelo nord
Raccontare un viaggio non è cosa difficile: lo fanno in tanti e le librerie sono piene di libri e di guide che descrivono con precisione ogni angolo della terra. Tentare invece di trasmettere anche la passione con cui - è lecito presumere - si dovrebbe viaggiare, è cosa decisamente più ardua. Nel fotografare e annotare, in presa diretta, tutto ciò che mi ha sorpreso ed emozionato, e nel completare e poi comporre il complesso sistema espressivo che ho voluto utilizzare in questo libro - coordinando fra loro cronaca, riflessioni, considerazioni, note, schemi planimetrici di inquadramento territoriale e immagini fotografiche - ho dedicato la stessa, identica passione che mi ha accompagnato nell'intero viaggio a nord del 45° parallelo nord. -
Uno squarcio tra le mura
Chi è Emanuelle Rouden? Perché Archimede Rigoni possiede un castello di cui nessuno è a conoscenza? Cosa si cela dietro le mura di Forte di Rocca? Quando Leandra ascolta le ultime volontà testamentarie di suo nonno queste e molte altre domande inizieranno a tormentarla costringendola a intraprendere un viaggio verso la verità, in cui la giovane ereditiera abbatterà mura ben più solide di quelle di un castello, quelle del silenzio di un intero paese ostile a tutto ciò che ha a che vedere con la sua famiglia. Le risposte che troverà andranno ben oltre le sue aspettative, portandola a scontrarsi col fosco passato del nonno e con se stessa. Una donna chiusa all'interno di mura costruite attraverso crisi di panico pilotate e la negazione di sé. Grazie alla lettura delle pagine di un diario, da suo nonno lasciate in giro qua e là in una sorta di caccia al tesoro, e con l'aiuto più o meno consapevole di più persone, troverà alla fine ciò che non sapeva di possedere, ciò che credeva di non volere: la capacità di provare emozioni e di condividerle con altri. Solleverà inoltre un velo sulle vicende passate del paese di Forte di Rocca che girano tutte attorno al castello e ai loro proprietari originari, permettendo ai fantasmi del passato di riposare in pace. -
Il bambino con gli occhi vuoti
La vita di Giulia e Daniel sembra perfetta e felice, come l'amore che vivono, nato in modo inaspettato e travolgente. Daniel è uno scrittore e scrivere è per lui l'unico modo per entrare in contatto con il resto del mondo e per mantenere l'equilibrio tra la luce e il buio della sua anima, tra passato e presente. Giulia sa di essere profondamente diversa da Daniel, senz'altro più 'normale', e rispetta le sue stranezze e i suoi silenzi. Un giorno, nel quartiere dove abitava da bambino, Daniel incontra Amanda, una donna misteriosa, che conduce la propria esistenza ai margini. È una prostituta, un'artista che realizza murales in un magazzino abbandonato e vive sola in una vecchia casa vittoriana. Daniel è fortemente attratto da Amanda e dalla sua vita, tanto da trasformarla nel personaggio di un suo libro e da cominciare a frequentarla, giorno dopo giorno, durante un autunno londinese. Questo lo porta a mentire a Giulia, allontanandosi da lei e riavvicinandosi al proprio passato e al male fatto e ricevuto. Tra i due si crea un legame potente, un'affinità tra esseri simili, che hanno sofferto e sperimentato il male; ma Amanda è entrata in contatto con Daniel per un motivo preciso. Giulia vede Daniel allontanarsi da lei proprio nel momento in cui le loro esistenze stanno per cambiare e vuole conoscere il suo passato, per aiutarlo e riportarlo a casa. I personaggi intraprendono un percorso di rinascita e riscatto, per potere vivere e amare ancora o chiudere la propria vita. -
E quindi
Quella che stai per leggere, se leggere la vorrai, è la storia di un gruppo di amici pressoché coetanei - sui venti, venticinque anni - che si affacciano come meglio possono a quella vita che gli adulti si ostinano a considerare vera senza tema di smentita. Ed è una storia che scorre tra speranze emozioni amori ricordi paure incertezze riflessioni e qui ci si potrebbe fermare, se non fosse che la storia va oltre il suo finale, va più lontano, conficcandosi dritta nell'anima di chi la leggerà. È stata scritta lasciandola sgorgare come più le piaceva man mano che da sola prendeva forma, senza la pretesa di contenerla dentro poche pagine, ma in cambio, adesso, chiede che se ne parli usando poche parole. E ti parlerò, dunque, del fatto che ti imbatterai in personaggi tra i più disparati e disperati: in ordine sparso citerò un Lele sgrammaticato, una Franci di fronte a mille caramelle, una Zsuzsanna amante dell'alcol, un Samo campione di problem solving, un analista che a sua volta avrebbe bisogno di un analista... E ti dirò che tutti questi personaggi, assieme ad altri, ruotano, più o meno a loro insaputa, attorno a un quadro che a sua volta ruota su se stesso. -
Gioco, giocattoli, robot e macchine umane
Indagando l'essenza del giocattolo, la sua dignità ontologica, il suo statuto d'essere, è possibile formulare più ipotesi e restituire al gioco in quanto tale (e non per caratteristiche più o meno utilitarie) il valore che un certo tipo di pensiero aveva invece marginalizzato. Capire lo statuto del giocattolo è anche un modo di indagare gli apparati di gerarchizzazione dei comportamenti, smascherando anche ideologie che, apparentemente neutre, agiscono condizionando la percezione di oggetti ed eventi, non facendo emergere od occultando per esempio gli effetti secondari di una loro applicazione alle cose del mondo. I diritti umani sono un possibile esempio. Il meccanismo ruota sulla possibilità di definire e circoscrivere gli aventi diritto, creando volta volta la possibilità di esclusioni. Ma se troviamo che automi, macchine, giocattoli, animali e quant'altro abbiano una loro dignità (una loro collocazione ontologica) allora il discorso potrà divenire interessante... Ecco allora il primo Androide: Eva futura di Villiers de L'Isle-Adam; primo nel senso che è la prima volta che il termine viene usato, così come per i ""Robots"""" (anch'essi al debutto letterario) di RUR (Rossum's Universal Robots) di Capek o alla bambola meccanica di Hoffmann, all'Odradek di Kafka, ai gatti di Coetzee o a quelli ancora di Hoffmann. Ecco il ludico di Caillois che si confronta con quello di Huizinga e quello di Fink."" -
Raccontami la mia storia
Una storia che sembrerebbe generata dal mito greco o da un sogno o da pura follia, popolata da un mondo di uomini e donne che potrebbero essere veramente esistiti, il sole e il mare della costiera amalfitana, le cittadine di Ravello e di Scala, luoghi delle vicende avventurose e toccanti, che avvolgono e travolgono la vita di una contadina del Sud, che si trasforma sotto l'esperienza delle due guerre mondiali e il dolore di tante perdite in una donna coraggiosa, capace di lottare per i suoi sogni... questa è la vita di Marittella, che rivive tutta la sua esistenza sulle rive del torrente Canneto, suggestionata dalle ombre del suo passato che affiorano tra i flutti inquieti. -
Lettere aperte ai surrealisti
Preceduti dal saggio introduttivo Drieu la Rochelle e i Surrealisti, sono tradotti per la prima volta in italiano gli scritti del saggista e romanziere francese relativi alla polemica con i Surrealisti provocata dalla Lettre ouverte à M. Paul Claudel. Le traduzioni sono state condotte sulle edizioni originali: La véritable erreur des Surréalistes (""La Nouvelle Revue Française"""", 1° agosto 1925); Deuxième lettre aux Surréalistes e Troisième lettre aux Surréalistes sur l'Amitié et la Solitude (""""Les Derniers Jours"""", 15 febbraio e 8 luglio 1927); Aux temps des Surréalistes (""""Je suis partout"""", 3 settembre 1938). Corredano il volume i testi originali in francese e il dossier Intorno alla querelle tra Drieu la Rochelle e i Surrealisti.""