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Q.B.
Mangiare è necessario per vivere. A questo pensa Paolo mentre meccanicamente prepara i pasti, troppo occupato com'è a raggiungere i suoi obiettivi: un lavoro prestigioso all'estero e il matrimonio con Deborah. Ma il destino si compie per vie insolite e Paolo vede infrangersi i suoi sogni uno a uno, ritrovandosi, a trentadue anni, single e a lavorare come agente di vendita per le strade di Roma. Sarà una pausa estiva tra pentole e fornelli, nella quale Paolo imparerà i rudimenti dell'arte culinaria nella cucina di Luisa, chef brillante e affabile, che gli farà ritrovare la voglia di mettersi in gioco di nuovo. E all'improvviso la sua vita acquista un nuovo sapore. Le banali attività quotidiane, come fare la spesa o preparare la colazione, diventano un'esperienza unica per godere di profumi e colori. Uova, zucchero e farina non sono più semplici ingredienti, ma diventano un modo per regalarsi un momento importante per sé o da condividere con qualcuno di speciale. A poco a poco, Paolo inizia a comprendere che nella sua vita non conta solo il risultato finale ma che, come in una ricetta perfetta, agli ingredienti vanno sempre aggiunti amore e coraggio... quanto basta. Il suo percorso continuerà a essere frenetico e a metterlo alla prova, dentro e fuori il posto di lavoro, ma una nuova consapevolezza di sé e delle proprie capacità gli permetterà di imparare a seguire il corso degli eventi. A riprendersi ciò che gli appartiene. E a fare le sue scelte finali. -
La casa bianca al cinema. JFK, Nixon, W. I presidenti nella storia e nei film di Oliver Stone
Oliver Stone è stato capace di firmare tre pellicole, caso unico nel genere, su tre presidenti emblematici, in grado di simboleggiare tre momenti diversi ma estremamente importanti della storia americana recente. JFK, Richard Nixon e George W. Bush. Per ognuno dei tre film sono state analizzate le scelte cinematografiche, il cast e la filosofia del regista, cui sono state affiancate considerazioni storiche a proposito dei tre presidenti desunte dall'impostazione data ad ogni pellicola. Per JFK, sono state sviluppate le diverse tematiche del complotto riguardo il suo assassinio; per Nixon è stato evidenziato il suo rapporto con Henry Kissinger e in generale le sue ossessioni personali, al limite del patologico. Nel caso di George W. Bush l'attenzione è stata rivolta al controverso rapporto con il padre, George H.W. Bush, alla sua fede evangelica, all'influenza nelle sue scelte di vita e alle mistificazioni politiche su cui si è basato l'impegno americano in Iraq. -
Babbo Natale
22 dicembre 1946: una data storica, molto importante per Limone Piemonte. Una locandina annuncia infatti la ripresa delle comunicazioni ferroviarie e la riapertura della stagione turistica dopo i cinque anni bui della guerra. L'atmosfera festosa e mondana viene tuttavia funestata da una serie di morti improvvise: prima il colonnello Attilio Gerbaudo, eroe della Resistenza locale, dopo lunga e penosa malattia, poi la nipote di quest'ultimo, Giulia, diabetica e sotto psicofarmaci, apparentemente suicida. E se invece si trattasse di omicidi? Quale potrebbe essere il movente? Il maresciallo Giulio Alberti, comandante della stazione dei carabinieri di Limone, e il commissario Luigi Grosso della squadra omicidi di Torino, compagni di molte avventure investigative e amici di lunga data, indagano sull'accaduto. Le indagini riporteranno alla luce un giallo che affonda le sue radici nei lontani anni Venti, all'epoca dei primi violenti scontri tra squadre fasciste e comunisti. -
Pilar degli invisibili
Tre storie che si intersecano a Basilea: quella di Pilar, in fuga dalla Spagna e da una vita che non le appartiene più, quella di Gülcan, figlia di immigrati turchi, e quella di Nicola Vaccarella, un ambiguo ex immigrato italiano. Paolo Veronese è chiamato a sciogliere i nodi che legano queste vite e si ritrova immerso nella realtà magica della Svizzera nord-occidentale, ma anche nel mondo degli Invisibili e nei misteri delle foreste del Giura. -
La favola del mercante Docibile e della principessa siriana
Paolo Veronese indaga nel mondo dei pescatori, in una Gaeta trasognata e livida, distesa sul Tirreno ma prigioniera di un'atmosfera degna dei mari del nord. L'incontro con una studentessa in vacanza apre squarci inattesi su altri crimini. Una favola medioevale, che narra la storia di un crudele mercante e di una bellissima principessa mediorientale, riemerge dal passato sovrapponendosi all'investigazione. -
Il ring degli angeli
In queste pagine ci sono innanzitutto delle vite. Esistenze che scorrono attraverso il tempo e attraverso i luoghi, dove alcune persone sono accomunate dal vivere la propria sessualità non uniformandosi agli schemi rigidi di una presunta maggioranza ma seguendo il cuore e l'istinto. Ne escono personaggi attinti alla fantasia, ma anche all'esperienza diretta dell'autore, per mostrare che non ci sono limiti alla declinazione degli affetti, a prescindere dalla condizione sociale e dalle circostanze. Sono storie di pugili, minatori, soldati, c'è lo scienziato, il tranviere, la manager. Gente comune, esattamente come quella che ha sostenuto questo libro, realizzato con il primo crowdfunding italiano dedicato a una raccolta di racconti LGBT. In un paese sulle cui piazze qualcuno dimostra di essere omofobo tenendo in mano un libro, altri hanno deciso di dire ""No all'omofobia!"""" proprio diffondendo queste pagine, a sostegno dell'idea che l'omofobia è incompatibile con una società che si definisce civile."" -
Cane crudo
John Lee, un giovane e quotatissimo artista americano, a Milano per allestire una personale, accidentalmente, nell'ex casa della madre, trova una fotografia, con quattro personaggi che sembrano i Beatles, che lo porta a conoscere il cuoco Paolo Marcianò: il ""Paul McCartney"""" ritratto nella fotografia, un vecchio schivo e intransigente, come lo sono i meridionali più fieri, il numero uno della ristorazione mondiale, il proprietario del colosso del lusso 4 Cani, che negli ultimi cinquant'anni, macchiandosi di colpe incancellabili, ha tagliato trasversalmente la storia della 'ndrangheta e non solo. Inspiegabilmente il """"Ringo Starr"""" ritratto nella fotografia cambia aspetto e i due si ritrovano subito a cercare i """"pezzi"""", mancanti di logica, dell'enigma che riportano Paolo nel cuore dell'Aspromonte, che aveva lasciato da giovane per andare a lavorare a Milano, a percorrere a ritroso i labirinti della misteriosa fotografia, a scavare nelle parecchie zone d'ombra dell'immenso oceano della sua vita... e John in un viaggio imprevedibile nel cuore oscuro di un sogno."" -
L' Angelus
Gustavo è uno che non dimentica, perché ha una memoria formidabile che nella sua vita di critico letterario gli ha permesso di raggiungere altissime cime, e in quella personale, abissi senza fondo. I ricordi lo tengono avvinghiato ad un'esistenza dolorosa da cui non riesce ad emergere. È tornato nel suo paese d'origine, nel seno caldo della Val d'Orcia toscana, e dall'appagante anonimato di un ospizio cerca di tirare le fila degli eventi alle sue spalle. Lo accompagna in questo viaggio la giovane volontaria Sofia, innamorata di un giornalista free-lance, con cui ha intessuto una relazione virtuale fatta di e-mail e telefonate, in cui ella non riesce a dipanarsi. Tra Gustavo, cinico e dolorante, e Sofia, disincantata e fieramente romantica, s'impenna un'amicizia improbabile che porterà, per entrambi, risvolti inaspettati e sorprendenti. Accanto a lei la reminiscenza torna ad indossare l'abito cucitole da Platone, secondo cui essa era il risveglio delle idee innate e conservate nella memoria, che attraverso un processo di ricostruzione operato dalla nostra sensibilità, prendono nuova vita. Il quadro di Millet, l'Angelus, che evocava in Gustavo un lontano ricordo, verrà tolto dalla sua cornice infantile e ridotto così a reminiscenza archeologica, secondo i suggerimenti di Salvador Dalì. -
L'albergo delle 5 stelle
"L'albergo delle 5 stelle"""" è un apologo sul mondo di oggi, un mondo in cui, come affermava un personaggio di Ibsen, nella sua opera più famosa """"Rosmersholm"""", c'è """"miseria nera"""", assenza completa di ideali. In questo albergo isolato, fuori dal mondo, si ritrovano quattro personaggi e una coppia: un trader, chiuso tutto il giorno e parte della notte (o viceversa) a vegliare sui diversi flussi di capitali oscillanti da un continente all'altro; un reduce da una guerra o da una rivoluzione - poco importa - a testimonianza della violenza che ogni guerra produce; una coppia di amanti sadomaso, che hanno trasformato un sentimento nobile come l'amore in qualcosa di squallido e innaturale; un pastore evangelico che non crede più di poter convertire il mondo e si rifugia in una forma di radicalismo eretico, anch'esso pericoloso. Infine un'attrice - l'unico personaggio positivo - che si ritira in questo albergo per non mostrare al suo pubblico i segni della incipiente vecchiaia. A rompere l'apparente equilibrio è l'omicidio di uno degli ospiti. Scatta così la ricerca dell'assassino e con esso il meccanismo del giallo con le sue regole, ormai consolidate. Un romanzo che pone alla fine al lettore una domanda, la stessa che si fa il commissario a conclusione della sua indagine: """"il denaro contamina anche le cose più sane: anche la misericordia mostra un volto spregevole, e allora?"""" Appunto, allora?" -
Ogni giorno è quel giorno
"Si tratta di poesia """"civile""""... Di una poesia non tripudiante, in cui la prospettiva politica deve non dico ammettere, ma semplicemente constatare il fallimento e la sconfitta degli ideali che hanno animato l'operare della sinistra. In questo, il bilancio di Quattrucci è forse fin troppo drastico nella diagnosi di una perdita totale ('abbiamo perso tutto', è l'ultima frase del libro). È vero che per chi 'voleva tutto' non ci sono vie di mezzo, ma la storia dovrebbe per l'appunto insegnare che non c'è mai esito definitivo. (...) Quattrucci appare ben consapevole del rischio della nostalgia e del rammarico, ne discute apertamente e animatamente, rivendicando il fatto che il lavoro della memoria deve necessariamente contenere un risvolto doloroso ('dolore non è colpa tanto meno del ritorno: e rimpianto non è fuga o rifugio dopo il crollo: sentimento non è 'sentimentale'...'). Ma non sarà mai neppure un semplice 'come eravamo' sui bei tempi della giovinezza."""" (dalla prefazione di Francesco Muzzioli)" -
I fiori rubati
Per l'ennesima volta, Mario non trova i fiori che aveva portato sulla tomba di suo padre, scomparso pochi mesi prima. Per puro caso, scopre che sono stati oggetto di furto da parte di una donna a lui sconosciuta. Inizia una piccola indagine la cui portata assume ben presto proporzioni enormi; la sua vita si riempirà improvvisamente di personaggi mai visti prima, di scenari lontani. -
Amina o le limitate possibilità dell'azione
Il romanzo ""Amina"""", settimo del suo autore, ne continua le ricerche nelle ambiguità del """"vero"""". I luoghi sono principalmente l'Egitto e il Libano, il momento storico quello tra la guerra dei Sei Giorni e l'offensiva """"Pace in Galilea"""" di Israele. Nello sfondo l'Italia, incancellabile riferimento e memoria. Scalìa, giornalista o forse spia, cercando di definire chi mai fosse Fausto, misterioso marito di Amina di cui è diventato l'amante, cela la propria identità con menzogne. La realtà in cui si trova a operare, però, elusiva e contraddittoria, così i diversi personaggi e narratori della storia, non gli daranno il conforto di una credibile versione dei fatti e menzogna e verità finiranno per avere la stessa valenza, la medesima autorevolezza. Una corrente di erotismo percorre il romanzo, la ricerca di Fausto un'indagine nelle angosce, i desideri, le frustrazioni, il corpo stesso di Amina. Centrale, tra i personaggi, è il cavaliere De Maria: maschera, deux ex machina, sinistro interprete delle voci altrui, depositario delle risposte non-risposte (ipotesi?) alle domande che Scalia - e forse il lettore con lui - si pone."" -
Lo scrittore di romanzi rosa
Chi era Sebastiano Filippi? Un famoso scrittore in declino o piuttosto un genio capace di reinventarsi in età già avanzata in un genere a lui non famigliare? Un marito, compagno e amante attento oppure uno sciupafemmine senza alcun rispetto per i sentimenti altrui? Un amico fedele e generoso o un uomo cinico pronto a voltare le spalle a chi ha bisogno d'aiuto? Difficile per il commissario Zarotti e l'ispettore Disanzio farsi un'idea della personalità della vittima interrogando tanto la moglie e i figli quanto i collaboratori e gli amici. Come se la sua forte personalità rifiutasse qualsiasi tipo di classificazione e stereotipo da parte di chi ha avuto modo di conoscerlo. Pochi allora i punti fissi nell'inchiesta sul suo omicidio che vede impegnata la squadra omicidi e Alessandra Federichi, il magistrato preferito di Zarotti: il luogo, l'ora presunta e le cause della morte. Nessun sospetto, invece, né un indizio o un movente. Parte allora come di consueto in salita l'indagine sulla morte dello scrittore, la cui immagine e il cui destino verranno ricostruiti con pazienza, un tassello alla volta, da parte del medico legale, degli uomini della scientifica, questa volta particolarmente ispirati, nonché dai componenti della squadra omicidi, determinati a non lasciare il crimine e il suo responsabile impuniti. Nonostante qualche piccolo colpo di scena capace di rimescolare le carte. -
Un dilettevole gustoso piacere
Se non fosse stato per l'omicidio nel bosco, che esperienze emozionanti si sarebbe negato in seguito? O si sarebbe salvato dall'inevitabile caducità del nuovo progetto? Flavio Arzino sgobba da quarant'anni nella fattoria di famiglia, una vita da subito lontana dai libri e dedita orgogliosamente alla terra, all'irrinunciabile trattore, alla felicità della stanchezza di fine giornata. L'unico diversivo, la caccia, che pratica da diverso tempo. Flavio, da sempre immerso con entusiasmo nei suoi campi agricoli, giunge a detestarli e decide di vendere terreni, macchinari e attività, liberandosi persino della moglie e del figlio. Nelle successive giornate scandite da monotoni gesti si avvicina alla consultazione di un dizionario dal quale si sente immediatamente attratto, tanto da voler imparare le parole più bizzarre. Un passatempo che lo rende apparentemente più colto e che lo riscatta dai pessimi risultati conseguiti a scuola. È grazie alla conoscenza del vocabolario che estrae dalla sua materia encefalica la ridondante frase ""Un dilettevole gustoso piacere"""", la quale definisce una rinnovata fase di vita le cui azioni, andare, mangiare, sparare, guidare, leggere, viaggiare, fermarsi, sperimentare, urlare, piangere e gioire sono svolte in piena autonomia, senza privazioni, subito, tra un giorno, forse mai. Azioni sempre più pregne di fervore e determinazione che non compirebbe se non fossero alimentate da altri omicidi."" -
Scimmie dagli occhi di burro
Se ha ancora corso la formula di Bildungsroman, questo romanzo di Mario Lunetta - a contrasto - potrebbe definirsi ""romanzo di deformazione"""". In effetti il protagonista 'malgré soi' Catullo Marani, che agisce (e soprattutto viene agito in """"Scimmie dagli occhi di burro"""") assiste fin quasi al termine della sua vicenda di perenne sconfitto a un susseguirsi di incubi che ne stravolgono la curva psico-comportamentale fino a farlo sentire un clandestino tra i suoi simili, dentro una totale mancanza di ragioni. La sua vita di seminarista fallito, segnata da un delitto per errore, sembra prendere un minimo di quota grazie al rapporto con l'enigmatico Elpidio Rustico, che gli si presenta come un'ancora di salvezza. Non sarà esattamente così. In breve, Catullo si ritroverà all'interno di un groviglio di menzogne, frustrazioni, equivoci, delusioni, che lo porteranno a un passo dalla fine, in tutti i possibili sensi. Come sempre, questo libro di Lunetta non racconta: costruisce soltanto con stile sarcasticamente decostruttivo frammenti di storie montate al modo di un puzzle stupido o drammatico sul filo del nonsense dell'esistenza. La scrittura guarda se stessa, in una sorta di miroir lacaniano: e, dietro lo specchio, rumoreggia il piccolo e grande caos del mondo."" -
Teste di storia
Tratteggiando figure illustri, o apparentemente secondarie, non si intende riproporre una schematica anagrafe biografica, ma una lettura a quattro occhi per ricostruire essenziali dettagli di esperienza e rilevarne la grandezza complessiva. Quanto spiegherebbe più di mille descrizioni l'espressione angosciata di Cesare sul Rubicone? O di Copernico con la bozza tra le mani della sua esplosiva teoria? Chissà che vigore dal profilo paffuto e armigero di Giovanni dalle Bande nere o la fissità pseudomistica di Torquemada davanti un rogo umano! Sicuramente inimmaginabili il tragico volto di Crasso abbeverato d'oro fuso o il pallore sanguinario di Fredegonda. E ancora Solimano e la fine della ""magnifica"""" onnipotenza alle porte di Vienna, i tratti garibaldini di ika, Ramesse II dall'oltretomba, il visionario e strategico Marshall. Sono comunque innumerevoli i personaggi senza volto della storia o dalle immagini inattendibili. Tuttavia non avere una riconoscibilità nella memoria collettiva non significa anonimato. Ciò vale per un semplice atto di valore, vittoria in battaglia o riforme che hanno mutato il corso degli eventi di cui però non si celebrano né si ricordano i protagonisti. Ecco il senso di una galleria di teste storiche, l'immedesimazione visiva verso chiunque abbia lasciato una traccia ben più profonda del ricordo delle generazioni."" -
Il labirinto del delitto
La moglie di un noto commerciante di Bergamo si suicida, gettandosi dalla finestra. Massimo viene contattato dalla sorella della vittima che non crede al suicidio, ma ad un omicidio, commesso dal marito. Poco dopo avere iniziato le indagini, Massimo scopre che il commerciante ha un carattere manesco e violento e che maltrattava sua moglie. Si convince sempre di più che il marito della vittima sia il colpevole. Dopo qualche giorno, un colpo di scena mette in crisi le sue indagini, in quanto viene trovato un cadavere completamente carbonizzato, vicino all'auto intestata al commerciante, la cui identità viene confermata dal ritrovamento di un anello sicuramente suo. Massimo è scettico e ipotizza che possa essere una messinscena, preparata ad arte dall'assassino, per sparire dalla circolazione. Scopre infatti che è vivo e intende fuggire all'estero. Dopo averlo assicurato alla giustizia poco prima che espatriasse, deve ricredersi sulla sua colpevolezza e inizia a indagare sul fratello gemello che, alla fine, risulta estraneo all'omicidio. Massimo entra in crisi ma la sua intuizione e la determinazione lo rimettono in carreggiata, alla caccia dell'assassino che, questa volta, non avrà scampo. -
La fondazione
Sulle rive del Tagliamento, nel territorio di San Vito al Tagliamento, viene ritrovato il cadavere di un cittadino argentino, Pablo Enrique Ruiz, professore di fisica nucleare presso l'Università di Buenos Aires. Le indagini, coordinate dal commissario Casi, portano alla scoperta del reale motivo del viaggio del professore in Italia: la ricerca del padre naturale. Infatti la madre, morente, in una lettera gli rivela l'identità del vero padre, un geniale fisico italiano scomparso misteriosamente prima della seconda guerra mondiale. Dopo lungo peregrinare per la penisola, il professor giunge infine alla Certosa di Farneta, in Toscana, dove il padre si era rifugiato sotto il nome di fra Celestino. Qui il priore lo informa della sua morte avvenuta anni prima e gli consegna una scatola, che questi gli ha lasciato. All'interno sono contenuti tre quaderni con formule fisiche e calcoli matematici ed una lettera con le direttive sull'utilizzo degli stessi. Pertanto Ruiz prende contatti con una fantomatica ""Fondazione Internazionale per il Progresso dell'Umanità"""", con sede a Budapest, per la consegna dei quaderni. Non fidandosi, però, degli emissari inviati, si presenta all'appuntamento portando con sé soltanto alcune fotocopie. Ma quali importanti segreti contengono questi quaderni? E che cosa o chi si cela dietro la misteriosa Fondazione decisa, a qualunque costo, ad impadronirsene? E per quali motivi anche Cohen, amico di Casi, si interessa al caso?"" -
Naufragio
È nel nome di un bene superiore, lo sviluppo della conoscenza umana, che un gruppo di gerarchi a capo della popolazione mondiale agisce, perpetrando continue ingiustizie. Non sarà però facile accettare gli ordini per il caparbio Jason Joke, un cosmonauta esperto in viaggi nello spazio. La nuova richiesta del Consiglio, basata su un innovativo progetto di ricerca del famoso neurobiologo Seymour Steiner, riguarda un pericoloso viaggio dal quale Joke potrebbe non fare ritorno. Non esiste infatti alcuna possibilità di rifiutarsi. Dov'è che finisce il desiderio di conoscere? Come si concilia la volontà del bene superiore e quella del singolo? Quale importanza sarà data ai sentimenti messi in gioco? Joke sarà costretto ad abbandonare la propria famiglia, rinunciando a moglie e figlio per gettarsi in un'avventura dalla quale probabilmente non tornerà mai più. Una cosa è certa, non potrà affrontare questo viaggio da solo... -
Le insidie celesti. Otto racconti neogotici italiani
Otto racconti fantastici in cui le categorie di spazio e di tempo travalicano i confini del reale per condurci nel regno del perturbante e nella dimensione della sincronicità junghiana.