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Yuki
"È buio, qui nessuno mi vede. Nessuno sa dove sono, sono al sicuro. Mi raggomitolo. Non sto impazzendo, mi dico. Sono solo disperata. Tutto qui"""": così la protagonista, lacerata da una crisi personale, va a cercare pace e risposte tra le nevi lapponi. Pochi i riti quotidiani per curare le sue ferite: cibo, kung fu, e la scrittura di un romanzo; così la vita inquieta di Diana, il suo personaggio, andrà a intrecciarsi sempre più strettamente alla sua. Ma sarà soprattutto grazie a un'insolita maestra che uscirà, più temprata e più pura, dal fuoco del dolore: Yuki, la lince bianca." -
La semplicità del gioco
Teseo è un giocatore di bridge professionista, un vincente, un uomo invidiato da molti, che crede di aver già pagato un prezzo molto salato per la sua fortuna, mentre il saldo effettivo del conto gli è appena stato presentato. Sotto ricatto, arruolato dallo Stato per evitare un'incriminazione, avrà la missione di giocare d'azzardo con uno scienziato stregone, un mostro divoratore di fanciulli, un nemico dell'umanità da tenere sotto controllo, cercando di non finirne controllato. Arianna, una donna bella, intelligente e dalla personalità evanescente, vorrà fornirgli il filo rosso della sua comprensione per venir fuori dal labirinto. Con quale esito? Eroi inconsapevoli, animati da un'epica che emerge dagli eventi bui della loro infanzia, in un parallelismo che li vede tanto distanti quanto sintonici, in una clinica abitata da inquietanti segreti, poggiata fra montagne da cartolina, i due lottano contro un'arcaica, barbarica e disumana volontà, determinata a 'sbranare' l'umanità intera, con un antipasto a base di bambini indotti all'adolescenza e nutriti di odio. Tra manipolazioni neuro-tecnologiche, attentati terroristici e riti esoterici, La semplicità del gioco gioca con il mito, riscrivendo la leggenda del Minotauro nella chiave di un thriller-noir dei giorni nostri. -
Nessuna notizia dalla notte
Una banda, un capo, un amore. La città eterna. La Roma di mafia capitale, della Suburra, dell'Aventino. Gli eroi criminali di questo noir vivono sulla strada e ne rispettano il codice. Un insieme di regole sanguinarie quanto ingenue. Spietate ma leali. Corrado Mauri, il Khan, comanda un gruppo di uomini decisi e pericolosi. Il suo sogno è il colpo di una vita. La rapina più grande di sempre. Sono agguerriti e preparati. Sono professionisti. Un solo ostacolo: il cuore. Sullo sfondo di una città dalla struggente bellezza, una storia appassionante di crimine e sentimento, di tenerezza e violenza. -
Diario doppio
Tra il 2 maggio e il 22 agosto del 1959 un anziano e celebre scrittore giapponese, in viaggio fra le terme di Yuzawa e l'Italia, affida al proprio journal intime la confessione, fra realtà e delirio, fra realtà e letteratura, della sua inadeguatezza amorosa. Tra il 20 luglio e il 10 agosto dello stesso anno una donna italiana affida a un diario le sue note di viaggio, sulle tracce del sentiero di montagna che percorreva da giovane con il padre anaffettivo, che solo in quell'occasione sembrava sereno. I loro destini si incrociano casualmente nell'ospedale di Aosta. -
I giocolieri delle bolle di sapone. Viaggi ed esperienze su questa terra
I Giocolieri delle Bolle di Sapone racconta di viaggi che incominciano non appena si varca la soglia di casa. Descrive minuziosamente luoghi e incontri con folli personaggi da ogni angolo del mondo, senza tralasciare lo sconforto che alle volte può assalire, la disperazione dell'essere soli e la vittoria di aver portato a casa un'altra giornata. Il contesto culturale e storico dei popoli ospitanti è in primo piano al fine di offrire un quadro completo tra le moltitudini di diversità che, in fondo, ci accomunano. I Giocolieri delle Bolle di Sapone sono in mezzo a noi e sono esattamente come tutti noi. Né più, né meno. I Giocolieri perdono la via e sono schiavi della Luna. Lei impone la direzione delle loro creazioni e quando vuole può decidere di spazzarle via, portandole nell'Ovunque. C'è un alone magico e fuorviante attorno alla parola viaggio che la fa apparire più importante di quanto in realtà essa sia. È l'attitudine con la quale ci poniamo verso noi stessi e con l'ambiente che ci circonda a fare la fondamentale differenza. Le interazioni fisiche e spirituali sono i veri cardini sui quali i Giocolieri si poggiano. La curiosità e la ricerca sono le ruote che muovono il loro mondo. Un viaggio fisico e interiore che parte dalle Ande dove la scia bianca della Via Lattea attraversa la volta celeste, da orizzonte a orizzonte, spina dorsale delle stelle. Il viaggio prosegue in Medio Oriente, partendo dalla Istanbul città di una moltitudine di colori, rumori e odori. Una corriera, lunga trentasei ore e millecinquecento chilometri, collega il Bosforo a Damasco e presto al Monastero Mar Musa al-Habashi. L'Estremo Oriente apre riflessioni che portano allo smarrimento della strada, l'accettazione di nuove sfide. Un incontro con i monaci del Myanmar, le fondamenta di una casa in terra cruda in Thailandia, un piccolo e isolato appezzamento di terreno in Cambogia. Il Laos scalda tra le sue curve verdi mentre una Cina rurale e inaspettata offre una pedalata lunga duemila chilometri. -
Di José e della foglia che lo incontrò
Un viaggio in Chiapas. Il cammino di un ragazzo incrocia quello di un vecchio stregone Totzil. Il primo, squassato da una profonda crisi interiore, crede di trovare nella partenza una temporanea via di fuga; l’altro, per quanto in possesso di un’antica saggezza, conduce la propria esistenza roso da un segreto rimorso. Il loro incontro potrà rappresentare una nuova opportunità: l’acquisizione di una rinnovata consapevolezza, l’accettazione di una lacerazione mai guarita. Intanto una foglia è strappata al proprio albero da un vento maligno e ignoto. Derubata della sua splendida ma ripetitiva vita, è costretta, suo malgrado, a dover fare i conti con sentimenti fino ad allora sconosciuti. Primo fra tutti, la paura. Come potrà vivere lontana dal suo ramo, dalle sue sorelle, dal suo albero? Cosa ha in serbo per lei il suo più grande nemico, il vento? Sarà proprio questo distacco, forse, che le consentirà di oltrepassare la soglia di un’esistenza comoda e limitata, e scoprire così nuove e possibili strade, fuori e dentro di sé. -
Il peso della rugiada
L’andatura di questi racconti, costruzione sfuggente e perplessa in alternativa alla rigidità della logica maschile, è un camminare di traverso, infilarsi nelle brecce, guardare di lato, spogliarsi del guscio per dare alla ragione un contatto vivo con le emozioni. Sono storie di insospettabile verosimiglianza, che s’appoggiano su dettagli concreti, il flusso del dialogo o esperienze intime per saltare a una dimensione onirica. Sanno di segreto svelato e di bufera elettrica, in un intrecciarsi di voci narranti che si completano e si smentiscono, patendo irresistibili trasporti e crudeli disincontri. Una intensa carrellata di bambine, sorelle, amanti, spose, amiche, madri, nonne, capaci di vedere quel che nessuno vede, men che mai gli uomini ingabbiati nei loro pregiudizi. Donne in grado di captare la luce soprannaturale della carità come di sprofondare senza paura nelle tenebre taglienti di una passione, negando sempre la polverosa opacità con lo scintillio umido della loro immaginazione. -
Lo scrittore di notte
Uno scrittore che soffre d'insonnia, un matrimonio in frantumi, gli incontri occasionali in lunghe passeggiate nella sera... conoscenze e amicizie che nascono, piccole storie di vita che ruotano intorno a sentimenti ed emozioni. Spunti che lo scrittore trasforma in racconti, ma che soprattutto lo fanno riflettere tra il piccolo piacere di farsi coinvolgere e l'osservare con sguardo scettico il mondo intorno. Pillole di vita quotidiana, gente qualunque ma luci nel notturno grigiore dell'umanità. -
Introduzione alla kabalah
«La kabalah (chiamata anche kabbalah, qabbalah, cabala, cabalà) è il sistema più importante e più completo dell'esoterismo occidentale. La sua origine è antichissima e si dice che provenga addirittura dagli Angeli». Così l'autrice spiega nella premessa. Al di là della leggenda, chiarisce Silvagni, la Kabalah «è un reale strumento attivo» per tutti coloro che non si accontentano delle Religioni, ma intendono «aumentare il livello della propria consapevolezza» usando metodi operativi diversi dalle tecniche orientali, non sempre adatte al fisico e alla mente occidentali. La kabalah, non a caso definita lo yoga dell'occidente, risulta più consona «al nostro temperamento e alla nostra tradizione». Il suo glifo è l'albero della vita, a cui sono appese dieci sfere, le sephiroth, unite da ventidue linee, i sentieri, «simboli dinamici» che costituiscono altrettanti «metodi di vita». «Per scoprire i loro segreti,» afferma Silvagni «dobbiamo percorrerli nella realtà, viverli nelle prove della quotidianità». Ma è necessario anche capire cos'è il simbolo e a cosa serve. Questo libro lo spiega. -
Fantasie italiane
Il saggio “Fantasie italiane” (“Italian Fantasies”, London - New York, 1910), rappresenta la summa del pensiero di Israel Zangwill. Il lettore troverà, racchiuse nella dimensione ideale del travelogue, non solo sorprendenti fantasie odeporiche ma, riverberate in un medium poetico e letterario, intuizioni in straordinaria coincidenza con il pensiero scientifico e critico più all'avanguardia del tempo, dagli studi sull'ambiente del biologo Jakob von Uexküll, alla critica d’arte di Bernard Berenson. Il punto di partenza per questa agnizione ideale con la modernità va ritrovato in un luogo ben preciso, l’acquario di Napoli, la stazione zoologica fondata da Anton Dohrn che Zangwill visitò nel 1901, durante uno dei non pochi soggiorni italiani. Presentate in traduzione integrale, le “Fantasie italiane” sono precedute dal saggio introduttivo “Italian Fantasies tra Bernard Berenson e Jakob von Uexküll”, e corredate dagli articoli in lingua inglese pubblicati da Zangwill sullo “Harper’s Montly Magazine” tra il 1903 e il 1904 con le illustrazioni di Louis Loeb. Con un saggio introduttivo di Marco Catucci. -
Caduta libera
Da Persefone (la dea in trono) a Penelope, dalla Tosca di Puccini alla Rosina di Paisiello, dalla giovane Ghirlanda, uccisa dal marito, alla passionale Koibe, da Isabella di Belcastro (che el Hedi vede solo ritratta in un quadro) alle misteriose Lycia e Bettina, dall'attrice Francesca alla rassegnata adolescente Maria: le donne dominano la scena. E là dove non ci sono (Mare nostrum), covano nella mente e nel cuore dei marinai. Al fianco di questo universo femminile interagiscono letterati come Choderlos de Laclos, pittori come Piero della Francesca, e qualcuno riconoscerà grandi uomini che hanno fatto la storia e i piccoli che si sono concessi solo alle cronache dei giornali. Altri potrebbero riconoscere, nell'ultimo racconto, persino il mesto lombardo, inserito a sua insaputa nella giuria, la quale deve votare per il 'salto nel vuoto' del protagonista. Un'umanità sempre in bilico tra l'autodistruzione e il rinnovamento, che in una pirotecnica fantasia finale, dove tutto è vero e falso ad un tempo, l'autore prende in giro, ma finisce per amarla così com'è. -
C'è vita su Google Maps? E altre storie quasi inverosimili
Un ladro d'appartamento spaventato dall'altezza, il capo di un call center ossessionato dai vestiti, un laureato precario vittima della dermatite e soggiogato dalla furia iconoclasta della Rete. Donne e uomini alla ricerca di una svolta, di una sicurezza, un'emozione, un riconoscimento, di un qualche posto in una realtà in cui vivono senza sentire di farne parte. Un bisogno che alcuni incontrano quasi casualmente per strada come la romantica autista di un bus, e che altri invece perseguono come obiettivo famigliare obbligando i propri cari appena deceduti a continuare a vivere su Facebook. Oppure costruendo comunità artificiali attorno al tavolo di un buffet. Storie che appaiono quasi inverosimili come i due amanti in ""loop"""" di Google Maps. Ma solo quasi."" -
Le donne di Hopper. Ottava indagine per il commissario Capurro
Nel profondo di una notte di gennaio, risalendo le scale del suo condominio, uno scrittore reduce da una festa tra amici, si accorge che la porta dell'interno 16 non è stata chiusa. Cerca di richiamare l'attenzione degli inquilini, ma nessuno gli risponde. Sulla spinta di pulsioni ambigue e misteriose, esplora l'appartamento, in apparenza disabitato e in ordine, non sapendo di innescare un ingranaggio diabolico. Decide di uscire, ma la porta viene richiusa a chiave dall'esterno. Chi può essere stato e perché? Non gli resta che telefonare alla polizia, che interviene e lo libera dalla temporanea prigionia, ma presto scopre sotto il letto di una delle camere il cadavere di una donna strangolata. Lo scrittore si sente in trappola, sospettato di omicidio. Le circostanze congiurano contro di lui, senza contare l'inquietante analogia fra la sua vicenda e quella vissuta dal protagonista di un suo romanzo di grande successo edito sette anni prima. Incaricato delle indagini, il commissario Capurro instaura da subito un rapporto di collaborazione con lo scrittore, che da indiziato diventa potenziale testimone. Chi frequentava quella casa, dal momento che non era stata né locata né venduta dalla proprietaria, la stessa donna assassinata, che d'altra parte non vi abitava e non si vedeva mai nei paraggi? Le soluzioni del caso aprono ad altre soluzioni e ad altre ancora, in un labirinto di specchi in cui i personaggi appaiono e scompaiono, si dissolvono e ricompongono, dibattendo ciascuno la propria verità e follia. Un intrigo insondabile, una caccia febbrile a un assassino fantasma, un commissario ostinato in preda a una crisi di valori, una storia che appassiona e avvince, lastricata di indicibili orrori. -
Vanilla scent
Un giornalista talentuoso e pieno di fascino, e un tourbillon di donne, alcool, sigarette, in situazioni improbabili ed estreme. Questi i principali ingredienti di ""Vanilla Scent"""". Questi e la feroce, quasi totale, indifferenza del protagonista, un cinismo acido e surreale che corrode ogni sua esperienza, fino a renderla un mero fastidio quotidiano da annegare nell'ennesimo bicchiere di birra, vino o whisky. In uno """"stream of consciousness"""" in spola continua tra lo stile forbito e il gergo da strada, nella nuvola effimera di un costante e sempre nuovo tiro di sigaretta, si avvicendano via via musiciste sexy, pittrici sopra le righe, capo redattrici di riviste patinate, bariste di periferia e attrici: un catalogo di veneri di varia guisa, tutte inevitabilmente attratte dal fascino noir del protagonista, che tuttavia, non riuscendo a vincere la profonda noia che lo avvolge, non fa che trascinarsi da un letto all'altro, un po' tiranno e un po' vittima, ancora irrimediabilmente legato a un passato insuperato. """"Spleen"""", apatia e male di vivere, ma anche evanescenza, ironia e umorismo, da situazioni surreali, assurde e tragicomiche, fino a un finale capace forse di sorprenderci, noi e lui."" -
L' antiquario
Parigi, 1955. Nel magazzino di un antiquario si crea una situazione surreale: alcuni oggetti iniziano a parlare con il proprietario, raccontandogli la loro storia e quella di molti personaggi della prima metà del secolo, figure che hanno illuminato il mondo degli artisti e della belle époque; piccoli salti nel passato con personaggi, luoghi e vicende spesso poco note, che hanno caratterizzato la storia di Parigi. Avvenimenti surreali, da leggere col sorriso, le conversazioni tra oggetti apparentemente inanimati e il loro proprietario, avvenimenti che lo coinvolgono in una delicata storia d'amore sull'aria delle canzoni del tempo; Parigi è il palcoscenico, e le sue storie il fondale. Solo alla fine l'antiquario potrà capire perché udiva le voci degli oggetti. Una storia di sentimenti in un romanzo dedicato a Parigi, città il cui fascino non ha eguali, città che fa sognare gli innamorati. -
Indissolubili
Milano, il lago di Como, Taormina, Venezia e Napoli. In questi luoghi s'intrecciano e si snodano due storie. Raggiungono attraenti angoli di Parigi e Londra. Tra loro un'incredibile sorpresa: Claudio trova alcuni fogli su cui è scritta una storia. Una storia che conosce bene. La persona alla quale più ha voluto bene l'ha scritta per lui. Claudio la ricorda felice quando le aveva raccontato proprio quella storia. Non ha potuto finire di scriverla. Ora deve decidersi a farlo lui. Deve vincere l'apatia che lo frena. Cosa ne farà di quei personaggi? Sono entrambi a un bivio. Devono incontrare qualcuno. Incontri che potrebbero cambiare la loro vita. Forse anche la sua? -
Delitti inquietanti
La vita di un investigatore privato particolarmente attivo come Massimo Caliari non è mai stata priva di rischi, ma ciò che non aveva previsto era che la criminalità arrivasse a insidiarsi tra le sue stesse mura domestiche, minacciando anche l’incolumità dell’adorata compagna Patrizia. E poi, chi ha detto che le città di provincia siano località tranquille? Nel breve volgere di 48 ore, Bergamo viene funestata dagli efferati omicidi di due professionisti, molto noti in città. Massimo dovrà mettere da parte le sue personali ansie per indagare sui delitti e si troverà costretto ad affrontare vicende umane complesse, spesso anche dolorose per i protagonisti, tra cui un bimbo strappato alla madre al momento della nascita e portato chissà dove, smarrito nei meandri di vite diverse, eppure mai dimenticato. Con la solita maestria e l’aiuto dei suoi fidi collaboratori, Massimo riuscirà a sollevare il velo del tempo, del lungo tempo trascorso e riporterà alla luce quel bambino, ormai diventato uomo. Le indagini che consentono il suo ritrovamento si intrecceranno con quelle relative agli omicidi e la tenacia, l’intelligenza e l’intuito di Massimo slegheranno nodi, incertezze e dubbi, portandolo dritto dritto sulle tracce dei colpevoli. -
La figlia
Paolo Saliani è un avvocato d'affari di grido, a Milano. Ma un rapido susseguirsi di eventi dolorosi lo conduce alla depressione. Così decide di dare una drastica svolta alla propria esistenza. Ritorna a vivere nella sua città natale, Bari, dove avvia una nuova attività professionale da avvocato penalista. Come era nelle sue intenzioni di liceale e nei desideri di suo padre, commissario di polizia, morto senza che si fosse stabilito tra loro un vero rapporto affettivo da adulti. Paolo, nonostante le frequenti crisi emotive, riesce ad affermarsi nella nuova veste di penalista ed è a lui che si rivolge un frivolo professionista di paese, accusato di un delitto efferato. Il magistrato pensa a un ennesimo caso di femminicidio e, confortato da elementi indiziari, ne ordina l'arresto ma Paolo, convinto della sua innocenza, si lancia a testa bassa nel tentativo di scoprire il vero assassino. Perché certo che l'accusato non possa reggere la carcerazione per tutto il tempo del processo e poi perché teme che l'assassino uccida ancora. Questa inconsueta decisione viene appoggiata da un enigmatico personaggio, un anziano ufficiale dei Servizi a riposo, che conosceva e stimava il defunto commissario Saliani. Al tempo stesso, Paolo si apre a una nuova situazione sentimentale con una donna bella e innamorata, storia che allenta la morsa della depressione. Per indagare, Paolo si muoverà in un ambiente dove - dietro le apparenze - si agitano odi e vendette, ipocrisie e compromessi. Tra fortune accumulate illecitamente, gravi soprusi, pettegolezzi, omertà, perbenismo e depravazione, emergerà il meccanismo che ha generato il delitto e gli altri che seguiranno. E che si rivolgerà contro lo stesso Saliani, fino al rischio della vita. Dentro il formale telaio di una trama noir, la narrazione affronta gli aspetti umani e sociali che, compressi nell'ambito ristretto della provincia, fanno esplodere le tante contraddizioni della società postmoderna. La mercificazione della donna, l'intreccio tra affari e malaffare, la corruzione, il pregiudizio, il disagio giovanile, la condizione degli anziani, la precarietà dei nuovi valori collettivi che sostituiscono la decaduta civiltà agricola, sono tutti temi che attraversano il romanzo, incarnati nei personaggi che ruotano attorno all'indagine. -
Non c'è ombra in South Dakota
Tra sbuffi di vapore e crepitare di carbone, l’America di fine Ottocento galoppa sfrenata verso il nuovo secolo. Il tempo del progresso vola rapido e chi vuole cavalcarlo deve affrettarsi così tanto da rischiare di dimenticare le cose più importanti. Ma nel verde mare della grande prateria occidentale c’è un’isola in cui l’orologio si è cristallizzato, un posto dove ciò che conta si misura con un metro diverso, dove la vita, strappata alla morte giorno per giorno, forse può davvero avere un significato: La Calahorra. È possibile vivere fuori dal proprio tempo, nella speranza di afferrare qualcosa di più puro? Con un cavallo sotto di sé e due cani al fianco, un ragazzo sfiderà l’immensità senz’ombra e senza bussola della prateria, alla ricerca del proprio sentiero e della propria meta, in un mondo che sembra ormai pronto, in nome del denaro, a dimenticare cosa voglia dire essere umani. -
Esistenze
Cosa lega le persone tra loro? Amicizia? Amore? Disavventure condivise? ""Esistenze"""" è la storia di otto esseri umani legati tra loro da fili diversi, amicizia, amore, a volte odio, a volte semplice casualità. Ogni capitolo è un punto di vista, parte di una storia che sembra non avere un filo conduttore, tra successi e fallimenti, conquiste e regressioni, felicità e dolore, come nell'esperienza comune. Una vita normale.""