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Fatale influsso
"Lascia andare!"""" fece Blesio, vedendo impallidire tutto a un tratto il suo amico Raimondo Palli, che aveva cessato di parlare quasi interrotto da un groppo di singhiozzi. """"Mi racconterai il resto un'altra volta"""". """"Delia non rispose,"""" proseguì Raimondo dopo qualche secondo di pausa. """"Mi fissò con grandi occhi neri scrutatori che da un pezzo non potevo più sostenere, e sorrise tristamente. Quegli sguardi mi scendevano nella più riposta profondità del cuore come raggi luminosi, e ne rivelavano a lei e a me stesso i più intimi segreti. Giacché mi accadeva spesso di non avere piena coscienza dello stato dell'animo mio verso di lei, e di sentirmi invadere da brividi di terrore ogni volta che la luminosità delle sue vividissime pupille mi faceva scorgere quanto vana fosse la lusinga di poter illudere lei e me." -
La fattoria globale
George Orwell scrisse di una fattoria in cui tutti gli animali erano uguali, salvo alcuni più uguali degli altri; Marshall McLuhan descrisse un mondo trasformato in villaggio globale grazie alle comunicazioni satellitari: entrambi esempi di uno scenario che, sostenuto da una tecnologia piena di buone premesse, è lanciato verso obiettivi la cui interpretazione è ambigua e le cui conseguenze sono imprevedibili. ""La fattoria globale"""" rivela come questi postulati possano concorrere a realizzare un futuro in cui un lato oscuro della natura umana si combina e si alimenta di un lato oscuro della tecnologia per dar vita a un sistema micidiale. E' un quadro agghiacciante, seppur ricco di fascino, un tourbillon di personaggi e situazioni che sembrano ma non sono, e dove apparenti normalità nascondono risvolti impensabili. Indagini poco ortodosse, cronaca nera e gente comune contribuiscono a svelare poco a poco una rete occulta che pare avvolgere tutto e tutti senza possibilità di salvezza. Pare, appunto. Ma ci sarà scampo per qualcuno?"" -
Individuo, famiglia e società. Salute, fisco e diritto
In un mondo che è in continuo divenire è diventata una necessità migliorare la vita di relazione, dare spazio ai sentimenti, rivalutare il significato della cultura e delle culture, e comprendere ciò che condiziona e dà luogo a comportamenti di singoli o gruppi. Nella quotidianità frenetica e incalzante manca spesso l'opportunità di soffermarsi a riflettere su quello che accade intorno a noi, di darne un'interpretazione che poggi su un'analisi approfondita e non banale delle cause e degli effetti di ciascun evento. L'autrice cerca di offrire una duplice lettura della casistica presentata e delle problematiche connesse, tanto da un punto di vista psico-pedagogico che giuridico-fiscale. Ne nasce un manuale facilmente fruibile, ricco di spunti che permettano di elaborare visioni più oggettive, e di capire meglio la persona in sé e alcuni dei rapporti che intrattiene con l'ambiente sociale e fiscale. -
Un amore nella bufera
C'è qualcosa di eterno, immutabile, che va oltre la guerra, la rovina, l'avidità: è la forza dell'amore, ma ancor più dell'ideale, dello slancio verso mete alte, forse impossibili da raggiungere, ma proprio per questo ancora più desiderabili. Due giovani vite, spinte da un convincimento profondo, condannato oggi dalla storia, ma che hanno lo slancio di chi accoglie in sé una profonda ragione di vita, popolano questo racconto. Con stile secco e incisivo, l'Autore ci conduce verso l'epilogo, forse inevitabile, ma che lascia nel lettore un senso di profonda amarezza e di ingiustizia. Una vicenda su cui riflettere, soprattutto da parte di chi con troppa facilità esprime condanne irrevocabili, dimenticando che dietro gli avvenimenti della storia ci sono le vite di uomini e donne che, pur nella diversità dei convincimenti, non possiamo che chiamare fratelli e sorelle. -
La signora dai capelli rossi. Racconti, poesie, bambole e costumi
Quel che colpisce nei versi di Maura è che ""affondano le loro radici parte nel divino e parte nell'umano"""", come lei stessa scrive riferendosi a """"certe particolari predisposizioni"""", nella introduzione a Le angelitudini (2003). E così da una parte ci possono essere le sue Liriche erotiche in """"Manifattura"""" (2002) dove si assiste ad una specie di trasfigurazione dell'eros nei simboli della Natura, e dall'altra gli empiti lirico-spirituali delle """"Angelitudini"""", oppure una mescolanza di entrambi gli aspetti nei versi """"impegnati"""" de """"Le Veneri"""" (2003) e di """"Canto alle donne"""" (2005). Se c'è qualcosa di comune in tutte queste sfaccettature della poesia di Maura è quello che non riesco a definire altrimenti se non come un senso panico della Natura, un sovrapporsi, compenetrarsi, assimilarsi dell'essere umano e delle sue componenti con i vari aspetti della Natura che ci circonda: acqua, aria, terra, fuoco. Un po' come fosse un ritorno alle origini quando il rapporto tra l'uomo e l'ambiente in cui viveva era diretto e non mediato come al giorno d'oggi."" -
Voci per una enciclopedia della musica
A volte, svolgendo ricerche musicologiche o anche solo consultando lessici musicali, ci si imbatte in voci o articoli inquietanti nella loro redazione, se non addirittura involontariamente paradossali. Perché allora non giocare fino in fondo proprio la carta del paradosso, creando biografie immaginarie ma plausibili, soprattutto se a volte si servono di materiali critici davvero esistenti, o fanno allusione a situazioni e personaggi reali? Un esplicito riferimento nel testo all'opera di Borges rimanda a illustri antecedenti letterari di questa operazione: ecco qui raccolte 31 (o forse 32?) serissime ed divertenti voci per una ipotetica Enciclopedia della Musica, redatte da un musicista e saggista che ama l'ironia. -
Confessioni rupestri
Colpisce, in un autore giovane come Fabrizio De Gregorio (18 anni), la naturale pratica - che non sarebbe sbagliato definire padronanza - di forme, ritmi e soluzioni quali la poesia ispira di norma solo a chi è più avanti negli anni. Scorrendo questa snella raccolta del 2012, ""Confessioni rupestri"""", se non si conosce personalmente o attraverso una nota biobibliografica l'autore, si pensa a un poeta più grande d'età, per la dimestichezza con la pagina che vi si coglie e per la brillantezza delle immagini in essa presenti. O forse no. Forse tutto ciò non è vero. Forse Fabrizio De Gregorio ci ricorda che solo alla sua età l'eruzione poetica può fluire così magmaticamente, senza mediazioni, su carta; che Rimbaud ha scritto """"Le illuminazioni"""" prima dei vent'anni con un nitore e una violenza emotiva quali non avrebbe più ritrovato con la maturità."" -
Non me ne frego più
Negli anni Novanta uscirono alcuni quaderni che raccontavano il dietro le quinte di una qualunque federazione del Movimento Sociale Italiano della penisola. Tali appunti erano scritti in forma ironica e tagliente ed anticiparono un'analoga letteratura che ebbe una certa diffusione qualche anno più tardi, quando altre penne scrissero di quel periodo. In effetti si trattava di una zona grigia, spesso mal descritta dai media o - ancora peggio - volutamente forzata da avversari politici: i ""neofascisti"""" erano e dovevano restare teppaglia senza faccia né sentimento Forse per dare equilibrio o per fare luce su quella zona d'ombra, ecco che allora vari protagonisti di quei giorni decisero di lasciare memoria di come fosse la realtà, descrivendo così persone, azioni e luoghi."" -
Una leggenda del Titanic
"Una leggenda del Titanic"""" è un racconto lungo che mischia sapientemente il dato storico con quello fantastico, ricreando l'atmosfera tenebrosa in cui un Mefistofele decadente attenta alla virtù di un'innocente per i suoi scopi diabolici. Sorpresa e incredulità attraversano la folla accalcata sul molo di Southampton all'alba del 10 aprile 1912: il maestoso transatlantico pare non temere nulla, colossale e quasi sfrontato scivola con energia sulle scure acque dell'oceano. Fra i passeggeri, anche Carmelina Lococo, in arte Carmen Lokò, smaniosa di trovare affermazione sui palcoscenici scintillanti di una Brodway sognata e agognata da ogni soubrette della Vecchia Europa. Avvenente e scaltra, ma a volte ingenua come una ragazzetta di campagna quale è sotto il trucco e l'abbigliamento appariscente, sembrerebbe disposta a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo, se una sorta di 'angelo custode' emerso dal suo passato più recente non le mostrasse che nulla può intaccare la purezza del suo cuore." -
Sciamana
Velati, meandrici versi intarsiano il legno maturo; di vita, di terra, di cieli distanti, di ricordi perenni, di sussulti di amante, di strade percorse, di flebili speranze di pace. Parlano del tempo che scorre, del debole incanto della natura, che urla il suo posto. Gridano dal cuore frammenti d'amore per genti e destini, che scavano rughe profonde nei solchi lasciati dalla vita. Parlano di mare, di libertà, di passione, di tenero abbandono e di sfogo legittimo: di dolore. Affondano nel silenzio della solitudine, nella distrazione volubile, e divengono ombra, spettro, anima. Si ritagliano uno scenario malinconico, dipinto con pennelli a tinte naturali. Permeati di sensazioni sottili, di immagini rarefatte, di sonorità essenziali. Si cela nelle parole un canto smorzato, singhiozzato, a strati sovrapposto nelle peripezie del reale. -
Dalla marcia al marcio
Il grido di rabbia di chi vede attorno a sé una società fragile, votata alla mediocrità, al compromesso, alla disonestà, all'effimero, priva di valori tali da stringere in un unico nodo i cittadini della Nazione. Tutto ciò appare minare alla base la nostra stessa libertà, garantita a parole, ma troppo spesso negata nei fatti. Un libro forte, di denuncia, ma anche di speranza. Dalla corruzione e dalla decadenza ci si potrà salvare se si saprà riconoscere che esistono punti fermi, principi e valori non effimeri, sui quali riuscire a edificare un nuovo futuro. Un sogno? L'autrice stessa termina il libro con questa parola, ma solo coloro che sono capaci di sognare possono, forse, indicare una via nuova. -
Mondo sottospra
Popola questo libro un'umanità apparentemente comune e banale, messa sotto la lente da un linguaggio colloquiale ma deciso, incalzante, capace di rivelare l'essenza stessa di tale umanità. Il quadro che ne deriva è denso di fragilità, incoerenze, timori, velleità, piccoli egoismi, con una visione negativa del mondo, tra personaggi che vivono nel loro guscio e, quando si aprono all'esterno, offrono di sé un quadro decisamente desolante. L'autrice non giudica, se non indirettamente. Nessun personaggio è ortodosso, nonostante il lavoro che fa, sia egli impiegato, gestore di un'agenzia di viaggi, notaio, uomo politico, commerciante di frutta e verdura o perfino insospettabile serial killer. -
La polvere sul cucù
I racconti di questo libro tracciano il profilo di una comunità osservata con gli occhi di un giovane che scopre intorno a sé le dinamiche della vita, i capricci del destino, le risorse della volontà e delle passioni: una piccola comunità, dunque, che si anima di fatti e di momenti in cui ciascuno è messo alla prova del giudizio e della storia e nei quali gli individui - uomini e donne, vincitori e perdenti - trovano la verità del loro essere, la rivelazione che li fa crescere e i modi che consentono ai loro passi di restare sulla strada dei lunghi cammini. I racconti si avvalgono, peraltro, di un dettato narrativo esemplare, esposto agli impulsi di una parola che si impone con le sue energie memoriali e liriche e che riversa sulla pagina le sue molte giaciture, le sue espressività psicologiche e i suoi legami con i grandi fuochi che danno il diritto all'io di esprimere la propria individualità e le proprie insegne umane e ideali, ed anche la facoltà di ricomporre esistenze e di interloquire con esse, prima che tutto svapori lontano e si cancelli. -
Nekropolis
Sembra che l'autore voglia invitare il lettore al suo gioco, grazie a un linguaggio insolito, spesso inattuale. Ne deriva un curioso spiazzamento, ostacolo continuo all'immedesimazione. I registri di tono e di lingua sono molteplici, c'è un linguaggio formale, articolato, con punte di arcaismo, che produce uno straniante effetto umoristico, e che è la cifra di tutto il libro. Straniante perché consente al lettore un punto di vista privilegiato, con il rifiuto, anzi l'impossibilità, di essere davvero partecipe della storia. Prevale una sorta di stupita curiosità intellettuale... E ciò garantisce la libertà del lettore. Un libro insolito, dunque, in cui il lettore non è accarezzato ma provocato. La sfida è aperta. Fino all'ultima pagina. In fondo, il protagonista dell'ultimo racconto non si chiama forse ""Unico""""?"" -
Poesia e amore
Poesia alta, quella che è andata ad ordinarsi nelle pagine di ""Poesia e Amore"""" del poeta Nicolae Dabija, e tradotte in italiano da Varvara-Valentina Corcodel. Poesia sospesa in una sorta di nobiltà luminosa, che cavalca l'immaginario dei cittadini di Moldova, e ne scalpella nomenclature dello spirito, anche attraverso reviviscenze celebranti il canto poetico che affonda nel mito e nel dramma storico definito dalla sorte di questo Popolo. Va da se, quindi, che i temi espressi, nell'interpretazione e lettura dei Moldavi, si dilatano sino ad assumerne il canto e la sofferenza che attraversa e denota l'umanità tutta e ne digitano la severità e la verità della storia che essa ha tessuto. Il Poeta, nel suo profanare i meandri dello spirito, s'insinua nei ripostigli più obsoleti con la sua mente, con la sua sorprendente sensibilità, con la sua percezione sensoriale, con l'essere integrale. Egli coglie il senso della realtà, che evoca nel verso, esaltandone la sua consistenza materiale e formale, fino a penetrarne la concretezza peculiare del suo esistere, il valore di cui gli stessi versi sono portatori, ed a definirne la seduzione esistenziale che emanano."" -
Duttile argilla
La lettura della silloge ci trasporta in un viaggio attraverso l'amore e il tempo, costanti dell'immaginario poetico, che attraverso la poesia vengono scandagliati e schiudono porte dalle quali filtra un sommerso che consente all'io lirico di individuare i suoi interlocutori privilegiati nella Natura e nella Donna, che sembrano a tratti sovrapporsi e identificarsi. -
La scimmietta Verina
Nella mente di ognuno vive il ricordo di una favola. Le immagini della fantasia sono i colori della vita: una storia, una favola, un'avventura. La grande vallata resta fissata nella mente di Verina per la sua bellezza, i suoi spazi immensi, per la sua magia. Ma la grande vallata è anche il luogo dei suoi affetti, quelli che porta nel cuore anche quando è lontana dal suo mondo. -
I vampiri della trignina. Fatti e misfatti degli autovelox in Italia
Il libro tratta degli strumenti di controllo elettronici della velocità sulle strade italiane e delle principali norme e disposizioni legislative in materia, come stabilite dal Codice della Strada. Presenta una panoramica a partire dagli Autovelox classici e primordiali e fino a ""Vergilius"""", l'ultimo ritrovato, un mix tra Autovelox e Tutor. La parte riguardante le disposizioni di legge e gli obblighi relativi a taratura e omologazione è anche un'esposizione critica dell'uso che di tali dispositivi viene fatto. Approfondendo le principali inchieste, da Sala Consilina a Riparbella, che certificano in misura maggiore l'abuso degli strumenti, si rilevano casi di diffusa illegittimità proprio da parte degli amministratori pubblici, non tanto interessati a questioni di sicurezza o prevenzione quanto a trasformarli in modalità di riscossione di """"gabelle"""" a uso esclusivo delle esigenze degli Enti locali."" -
Chiaro di fiore
Il libro è percorso da una tensione che attinge a territori e orizzonti lontani e ritrova nella memoria le radici della propria individualità, del proprio rapporto con il mondo, con persone, cose, eventi. La realtà incombe, impone inquietudini profonde, costringe a conoscere il dolore e la sofferenza, ma l'autrice trova la forza dell'impegno, della passione e con sguardo lucido ci conduce attraverso una profonda e coinvolgente esperienza di vita. La guida l'amore, la capacità di dar voce ai sentimenti, fino a trovare in sé la forza della speranza. Non una speranza basata sul nulla, ma sulla consapevolezza di possedere valori forti, che bontà e giustizia valgono ben più di ogni egoismo o vano interesse, nel cammino verso quella felicità che ci è stata destinata da Dio. -
Voci per una enciclopedia della musica. Vol. 2
Il successo incontrato dalla pubblicazione delle ""Voci per una Enciclopedia della musica"""" di Adriano Glans, anche presso un pubblico di non """"addetti ai lavori"""", ha incoraggiato la pubblicazione di questo secondo volume che riunisce altre 24 voci ritrovate nell'archivio dell'insigne musicologo italo-belga scomparso nel 2011. Negli ultimi anni della sua vita, infatti, l'autore aveva dato inizio a un ambizioso progetto rimasto incompiuto: una Enciclopedia della musica e dei musicisti completamente redatta da lui solo. Si deve alla curatela di Sandro Naglia, interprete musicale e saggista da tempo impegnato nello spoglio degli inediti di Glans, la pubblicazione di queste voci, molte delle quali appaiono già perfettamente concluse ed esaustive.""