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La fabbrica dei sogni. Il «Bel san Francesco» di Alfonso Rubbiani
Nel centenario della morte, la mostra vuole ricordare quello che fu il più grande impegno di Alfonso Rubbiani, ""il punto di partenza e quello d'arrivo del suo viaggio spirituale"""", il restauro della Chiesa di San Francesco che egli diresse dal 1886 fino al suo ultimo giorno, il 26 settembre 1913. L'idea, nata dalla conoscenza dei documenti conservati nella Biblioteca dei Frati Minori Conventuali, vuole dare la giusta evidenza ai materiali che costituiscono forse la più sistematica e organica raccolta di documenti relativa a uno dei cantieri di Alfonso Rubbiani. La mostra illustra inoltre l'eredità che Rubbiani ha lasciato a coloro che hanno proseguito l'opera dopo la sua scomparsa. L'evoluzione del gusto e il progressivo definirsi della regolamentazione nel campo del restauro e della conservazione sono attestati, nell'ultima sezione, dagli interventi di ricostruzione operati dal Soprintendente Alfredo Barbacci in seguito ai bombardamenti subiti dalla chiesa nel 1943 e 1944."" -
Le cose del quotidiano. Testimonianze su usi e costumi (Bologna, secolo XIV)
Le cose del quotidiano sono oggetti, beni mobili con valori intrinseci ben definiti, osservati attraverso i loro movimenti nei circuiti di una realtà cittadina, quella bolognese del Trecento, all'interno di case, conventi e botteghe, nelle piazze e nelle vie del commercio, nei luoghi dei comparti amministrativi deputati al controllo delle finanze pubbliche e del prelievo fiscale. Conservati grazie a fonti scritte, dunque con la mediazione di un sistema comunicativo che, per certi aspetti, ne trascende la concretezza e anche la raffigurazione, hanno potuto resistere agli assalti del tempo nel riparo sicuro offerto dagli archivi. È proprio dall'Archivio di Stato di Bologna che un gruppo di giovani ricercatori li ha fatti emergere, trascrivendo e analizzando, nel loro contesto e con sicuro approccio critico, i documenti che li contengono. Viene proposto all'attenzione di studiosi e lettori uno squarcio di vitalità cittadina che costituisce autentica traccia di riferimento e comparazione per altre realtà, oltre a segnalare molteplici e centralissimi nodi d'approfondimento. -
Rettori in camicia nera, studenti partigiani
Il 20 ottobre 1944, le Brigate nere guidate dal responsabile dell'Ufficio politico della Questura circondarono l'edificio dell'Istituto di Geografia dell'Università di Bologna, ove l'VIII brigata di Giustizia e Libertà aveva stabilito la propria base operativa per preparare l'insurrezione della città contro i nazifascisti. Il combattimento si protrasse per alcune ore e si concluse con la fucilazione di sei giovani partigiani. Avvalendosi di nuovi studi, l'episodio è qui ricostruito tracciando un quadro che, partendo dall'asservimento al regime fascista dei responsabili dell'Ateneo, iscrive l'episodio della battaglia dell'Università nella volontà di riscatto spirituale e politico delle nuove generazioni. -
I filologi e gli angeli. È di Eugenio Montale il Diario postumo?
"All'angelo Annalisa"""", cioè all'amica Annalisa Cima, Montale dedicò, fra il 1969 e il 1979, 84 poesie segrete, racchiuse in undici buste. """"All'angelo Annalisa"""" Montale affidò disposizioni testamentarie sensazionali: le poesie dovevano uscire postume, sei alla volta, per undici anni consecutivi. """"All'angelo Annalisa"""" Montale affidò numerosi altri inediti: traduzioni, disegni, conversazioni registrate. A lei, infine, Montale lasciò tutto: l'ultimo dei suoi testamenti la proclama addirittura erede universale. Questa è la storia del Diario postumo, l'ottava e ultima raccolta poetica di Eugenio Montale. Una storia affascinante che ha incantato i lettori di Montale dal 1986, quando le prime poesie hanno visto la luce, fino al 1996, quando il Diario postumo è stato edito in forma completa da Mondadori. La storia, tanto affascinante, è anche vera? Nel 1997 il filologo Dante Isella lanciò una coraggiosa accusa: il Diario postumo è un falso. Contro Isella si schierò gran parte dell'accademia italiana, e l'autenticità del Diario postumo sembrò definitivamente sancita. Dopo anni di silenzio, questo libro torna ad affrontare il giallo filologico del Diario postumo e consiglia di riaprire con urgenza il dibattito: perché dati e analisi dimostrano che nulla, ad oggi, consente di attribuire a Eugenio Montale la misteriosa raccolta." -
I confini d'Italia. Geografie della nazione dall'unità alla grande guerra
La geografia ha contribuito a definire il territorio dello Stato e a convogliare il sentimento patrio sia con l'elaborazione di specifici concetti spaziali che attraverso le mappe, strumenti di grande valore strategico, didattico e propagandistico. L'apporto dei geografi è risultato cruciale nel processo di consolidamento e allargamento dell'orizzonte nazionale in concomitanza con le guerre e le campagne coloniali che hanno interessato la storia contemporanea d'Europa e d'Italia. ""I confini d'Italia"""" ricostruisce il contributo delle scienze geografiche alla causa della nazione e colma un significativo vuoto della storiografia sugli anni cruciali successivi all'Unità e fino al primo dopoguerra. Terre irredente, colonie, regioni di confine sono gli ambiti di indagine esplorati dai geografi per definire dall'interno e dall'esterno lo spazio fisico e culturale dello Stato-nazione. I protagonisti di questa fase storica, come Giovanni e Olinto Marinelli, Cesare Battisti e Ettore Tolomei, sono indagati sulla base del contesto formativo, dell'approccio teorico e metodologico, della produzione scientifica e dei mezzi di divulgazione. La cartografia rappresenta il cuore della riflessione, interpretata quale strumento mediatico per l'educazione e la propaganda."" -
Il cielo sopra Varramista. Autobiografia di una Vespa
Non è un libro sulla Vespa, di quelli classici, dove si alternano testi e foto in uno spesso noioso ripetersi di dati tecnici e notizie di vario genere. ""Il cielo sopra Varramista"""" penetra con delicatezza nell'essenza del fenomeno Piaggio attraverso citazioni, testimonianze, ricordi personali: non è una storia di fatti, è una storia che nasce attraverso i fatti interni alla fabbrica e alla vita di operai e impiegati partendo da Enrico Piaggio e Corradino D'Ascanio per arrivare ai giorni nostri passando per il purtroppo breve periodo guidato da Giovanni Alberto Agnelli. La Piaggio e la Vespa hanno messo Pontedera e la Valdera sulla cartina geografica del mondo: un risultato ottenuto grazie alla lungimiranza, al lavoro visibile e a quello oscuro, alla perseveranza, alla consapevolezza di possedere tutte le carte in regola per guadagnarsi un posto di rilievo nell'industria e nella società. Lando Testi e Giuseppe Cecconi, gli autori di questo volo d'angelo, contemplano l'azzurro che bacia la storica tenuta e continuano a sognare un cielo terso, pulito, luminoso."" -
Il mio amico Pippo. Una storia di Chanukkà
Una storia di Chanukkà dal sapore antico, un ricordo d'infanzia di Rav Elia Enrico Richetti Z'ZL che vede un sé stesso bambino e il suo rapporto speciale con... un manico di scopa! Solo le mani sapienti del nonno potranno salvarlo da un triste finale. Età di lettura: da 4 anni. -
La crociata dei bambini
"La crociata dei bambini"""" è la rivisitazione di un Medioevo fucina del nostro presente. Secoli non bui, ma di rinascita basata sull'individualismo dell'uomo-eroe, che domina sulla rassegnazione fideistica delle masse soggiogate da un potere superstizioso negativo. Nei bambini della """"Crociata"""" vengono racchiuse tutte le qualità: purezza d'animo, onestà intellettuale, entusiasmo e, soprattutto, fiducia in se stessi: Dio confida solo in loro, solo a loro si rivela affinché ridestino la fatalista rinuncia degli adulti." -
Non chiederti perché...
Cosa accomuna l'ex detenuto Michele Lino, l'avvocato Marco Bonanni e il giovane N.? Chi si nasconde dietro i ricordi di una voce narrante che parla al cuore del Mediterraneo? Tre storie costruite su piani paralleli s'intrecciano intorno ai protagonisti: da Bologna a Pescara, Roma, Marsiglia, Madrid. Mescolando i generi Luca Molinini plasma in questo romanzo d'esordio un testo sospeso tra romanzo giallo, sentimentale e d'introspezione psicologica. -
Cara Ada
"Ogni parola che scende sulla carta rimarrà nel tempo, sarà letta numerose volte, riletta, custodita negli anni, incisa nella mente della persona cui capiterà sotto gli occhi. Sarà una scultura della mente, una fotografia del pensiero: Cara Ada. Quante volte Ada avrà riletto queste due lettere che ho di fronte a me? Quanti sogni avranno prodotto all'inizio quelle parole, scelte con cura, con attenzione, da chi ben sapeva quanto una lettera allora fosse importante, ponderosa, memorabile? Quante lacrime avrà versato successivamente pensando all'amore perduto, all'occasione mancata, al destino sfuggito chissà dove?"""". È un destino beffardo a giocare con il nome e la vita di due donne negli anni del fascismo in un paesino della Valsesia. Il cielo, da paradiso, diventa l'inferno rovesciato dal quale piovono fuoco di granate e qualche lettera indirizzata ad Ada." -
Senza corpo non c'è reato
Molto prima che in Italia il termine ""serial killer"""" diventasse di uso comune, in un apparentemente tranquillo paese di provincia scompaiono in pochi mesi quattro belle e bionde ragazze che lavoravano presso il castello dei Conti Labei, famiglia potente e rispettata da tutti. Paola, amica di una di loro e giornalista alle prime armi in cerca di scoop, decide di indagare coinvolgendo suo malgrado l'amico Marco, il quale è convinto che queste sparizioni non nascondano nulla di misterioso. Insieme porteranno alla luce verità scomode che i loro compaesani preferiscono occultare piuttosto che affrontare, perdendo così l'immagine perfetta che hanno della loro vita, privata e non. Anche se otterranno giustizia, i due investigatori improvvisati ne usciranno perciò più delusi che soddisfatti."" -
Impulso di verso
Parole in poesia, impulsi che spingono il pensiero a lasciarsi raccontare dalle sensazioni. La vertigine del sentire si lascia revitalizzare e invadere da un flusso che travolge, sia pure nello spazio di un verso, di una strofa, di una rima. Poesie diverse, sguardi incrociati sul macrocosmo dei grandi problemi e sul microcosmo delle passioni personali. A tratti, nelle poesie di Gianfranco Contini, s'intravede e si staglia lo spiraglio di un pensiero - il pensiero - quasi fosse in agguato nel vortice di un'euforia tentata ma effimera: quella del vivere intensamente il proprio passaggio nel tunnel veloce del tempo, pur così lungo da trascorrere. -
Luce sopra le cime
La vera protagonista della poesia di Gaetano Lanzetta - contenuta in questa breve raccolta, sceltissima e corrente nella linea di sviluppo secondo una direttiva che indica da sola un preciso arco spirituale - è sempre la natura, e il sentimento del poeta di fronte a rivelazioni inattese, nuove, pur se remote come l'infanzia lontana, passa per una gamma infinita di sensazioni. Queste non si staticizzano in un interrogativo sgomento e smarrito di fronte al mistero, ma, dopo qualche attimo di sospensione, si eleva oltre il dramma della vita e della morte per assaporare il valore degli ideali più alti, usciti intatti dalle tempeste e dalle lotte per rafforzare una fede che la voce possente del Tutto ha destato. -
Il filo d'inchiostro. Piccolo manuale per l'aspirante autore che non vuol essere un pollo da spennare
Scrivere un libro è un'esperienza straordinaria ma, una volta messo a punto il manoscritto, che fare? Come trovare l'editore giusto? Come mettersi in contatto con lui? Come evitare di cadere nella trappola di un contratto-capestro? A cosa servono le agenzie letterarie? Che cosa sono un ISBN o un bollino SIAE? Come e dove reperire le informazioni utili, anche legali, per orientarsi nel mondo dell'editoria? E poi, la pubblicazione cartacea è davvero l'unica possibilità? Sono queste, e molte altre, le domande alle quali questo vademecum si propone di dare una risposta. Perché una cosa è essere dilettanti, un'altra è farsi trattare da sprovveduti! Questo manuale è frutto dell'esperienza pluriennale acquisita dai suoi autori nella gestione dei siti internet Il Rifugio degli Esordienti e DANAE, veri punti di riferimento in rete per ""scrittori non ancora famosi""""."" -
L' albero delle conchiglie
Con questo racconto Donato Altomare ammannisce un intreccio fantastico, rielaborando, con parecchie aggiunte personali, il plot di una leggenda marinara fiorita a Molfetta sulla cosiddetta Scogliera delle Monacelle e che non sarebbe certo dispiaciuta a Jack La Bolina (Angelo Vittorio Vecchj), il dimenticato autore di ""Leggende di mare e altre scritture"""" (1921). Le aggiunte personali riguardano in particolare invenzioni come quella della Malombra d'Acqua e dell'Albero delle Conchiglie, che evoca il biblico Albero della Conoscenza del Bene e del Male e che giustamente dà il titolo all'opera, risolta in una narrazione ora divertita, ora incalzante e appassionata come certe trame d'appendice."" -
Gli scorridori infernali
Questa è la storia dei terribili fatti di sangue che sul finire dell'Anno del Signore 1475 sconvolsero il contado bergamasco. Le cronache del tempo narrarono fatti misteriosi e di tal segno quali mai si videro: l'inferno sembrò aprire le sue porte e le campagne sonnolente vennero battute da demoni infernali. Chi sono le misteriose creature che la notte di Ognissanti si aggirano nei dintorni del castello di Malpaga seminando panico e morte? Riuscirà il Capitano di Terra della Serenissima Repubblica, Bartolomeo Colleoni, aiutato da Costanzo da Gandino, frate e suo fedele amico, a fermare questa diabolica serie di delitti? Lasciatevi condurre per mano attraverso le nebbie di questo Autunno del Medioevo per scoprire che ogni cosa non è in realtà ciò che sembra. -
NGF. L'ultimo trapianto
In una remota località dell'Inghilterra, un gruppo di scienziati sta mettendo a punto l'intervento chirurgico che segnerà una svolta epocale nella storia della Medicina. Perché l'operazione vada a buon fine, tuttavia, non sono sufficienti attrezzature scientifiche d'avanguardia e collaboratori spregiudicati, ma neppure il genio di colui che ha concepito il progetto, un chirurgo di fama mondiale disposto ad oltrepassare i limiti delle umane possibilità: la chiave di tutto è una sostanza sperimentata da Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la medicina nel 1986, chiamata NGF (Nerve Groving Factor), capace di ripristinare l'integrità delle fibre nervose. Basterà tutto questo a realizzare il sogno ambizioso del professor Varaldi? -
Giallo in TV. Dizionario dei telefilm stranieri trasmessi in Italia dal 2000 in poi
Esiste un prodotto televisivo commercialmente più vitale del telefilm? Sembrerebbe proprio di no. Nemmeno la grande produzione cinematografica è più in grado di competere sulle cifre. Siamo nell'era del culto del telefilm e dei suoi protagonisti, grazie alla massiccia produzione statunitense che ha saputo creare un vero e proprio mercato, imitato (male) dal resto del mondo. Negli ultimi anni si è assistito in televisione a una vera e propria invasione di nuovi ""serial"""" per la maggior parte americani, di genere giallo/noir/poliziesco/investigativo (negli USA: mystery/hardboiled/thriller/detection). Ne deriva una nuova letteratura che, anche in Italia, ha stimolato analisti, studiosi e critici a versare fiumi d'inchiostro di teorie e ricerche. Ma per conoscere meglio il prodotto in questione c'è bisogno almeno di un dizionario essenziale come questo."" -
Stop rewind replay. La vera storia del più conosciuto, tra gli autori sconosciuti
"Stop Rewind Replay"""" si presenta come un monologo interiore, un continuo flusso di coscienza. Ancor prima di essere rivolto all'esterno, ad un ipotetico lettore, il libro sembra parlare all'autore stesso e si presenta, quindi, come una riflessione sincera, accorata (e ambivalente, come sanno esserlo solamente i pensieri e le emozioni) che affascina e conquista per la sua spontaneità ed immediatezza, per la sua intensità, per il continuo, magmatico divenire del discorso." -
Italiae medievalis historiae II. Premio letterario Philobiblon 2007
Quando arriva la notte e i sogni ritornano dal viaggio, tutto, ogni minuto vissuto nel giorno alla luce del sole sembra lontano, quasi che a segnare la linea del tempo ci fosse un fossato profondo e per un istante completamente buio... È solo un attimo quanto basta per varcarlo, poi tutto ritorna com'è, com'era prima eppure diverso, ammantato di una luce che fa sembrare chiaro anche il nero, e lascia intravedere solo i colori più tenui. Ci sono tanti modi per ricordare che dietro i nostri passi sono stati solcati milioni di sentieri, tante le immagini che ritornano alla mente quando con un colpo d'occhio rientriamo dal viaggio intrapreso, anche mille e mille anni fa, nel passaggio del tempo dal presente al passato e ritorno. Forse a tutti noi è capitato almeno una volta di alzare lo sguardo verso le volte di una cattedrale o di soffermarci sugli archi romanici di un'abbazia; di varcare l'arco d'ingresso ad un borgo e sentire, lontano, il ferro del maniscalco.