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Pensieri sospesi
In un tempo drammatico e inesorabile come il nostro, i tempi lunghi della storia appaiono infinitamente accorciati, fino a far convergere i destini del singolo con quelli dell'umanità. La poesia di Patrizia Tirabassi, in fondo, si interroga su questo movimento e coinvolge nella riflessione gli uomini e le donne di ogni giorno, veri protagonisti della storia. È in questa microstoria degli uomini che l'Universale si fa presente, svolgendo in un unico continuum l'io disgregato del mondo contemporaneo per riannodare i fili di un'umanità atomizzata. Sono pensieri sospesi che non rinunciano a sbalordire il lettore attraverso una franchezza immediata. I pensieri rimarranno sospesi, ma ognuno di noi potrà accoglierli e donarli alla sua stessa vita, prima che la morte ci colga aridi. -
Risalire il vento
In questa nuova raccolta di Gianfranco Contini, si avverte subito un cambiamento, un'evoluzione formale, quasi una maturazione dello stile. Dopo moduli discontinui di ermetismo postmontaliano, il poeta sembra orientarsi verso la discorsività narrativa di ascendenza crepuscolare, o, più vicina nel tempo, verso la ""poesia-racconto"""" di Cesare Pavese, il suo oggettivismo realistico o """"virile oggettività"""", con la differenza che nel poeta di """"Lavorare stanca"""" il ductus riempiva """"un bisogno, tutto istintivo, di righe lunghe"""", mentre in Contini prevale il verso breve, il gusto brachilogico, il testo a struttura informale, l'estenuazione delle convenzioni letterarie. Inoltre così come Pavese attingeva la sua dimensione narrativa dapprima dalla """"rabbiosa passione per Shakespeare e altri elisabettiani"""" e poi """"dagli studi letterari nordamericani"""", appare evidente che anche Contini, nel suo piglio a ricavare spunti dal reale e a disporli in modi narrativi, ha presente modelli di scrittori in prosa, a volte di autori del noir, con il raccapricciante finale."" -
Lettere non spedite. 50 missive ai nemici ma anche agli amici
Il turbinio della vita pubblica italiana all'inizio degli anni Duemila è stato molto prodigo di spunti e di occasioni: se ne ricava uno spaccato politico-culturale del nostro Paese da far venire i brividi: figuracce, errori, sputtanamenti, faziosità, proposte demenziali, accanimenti polemici, leccaculismi di ogni tipo, luogocomunismi hanno dato il ""là"""" alla vis polemica del nostro autore che, prendendo spunto da questa situazione, durante cinque anni ha pubblicato sul quotidiano """"Linea"""" una cinquantina di """"lettere non spedite"""" che qui si riuniscono. Messe però da parte invettive e ironie resta in ogni modo lo sfondo miserevole e miserabile della nostra classe dirigente: partitica, intellettuale, giornalistica; la mappa incredibile di una cultura pressappochista, di una malafede disarmante, di una politica stracciona, di un giornalismo pezzente e ignorante. Ci si diverte pure, spesso e volentieri, ma il risultato è lo specchio di una nazione sulla via della decadenza, dove non si salva proprio nessuno: né a sinistra, né al centro, né tantomeno a destra."" -
Chaaba e il salto generazionale
Come la prenderesti, tu madre napoletana, se tua figlia, come in un film non molto famoso, parlasse milanese, le piacesse null'altro che il panettone e l'ossobuco e rimanesse estasiata davanti alla foto del duomo di Milano e della Madunina? E se avessi sognato di avere un figlio osannato da folle festanti come il nuovo Kakà, e invece scoprissi che il tuo ama smontare e riparare gli orologi? Ci potremmo divertire a immaginare le più svariate situazioni paradossali e le conseguenze che potrebbero concretizzarsi sia per il deluso genitore che per il malcapitato figlio, reo di non aver soddisfatto le aspettative dei genitori. In questo libro si è cercato di spiegare in modo semplice quelle che, secondo l'autore, sono le tecniche per plasmare il carattere dell'individuo e quindi la metodologia per individuare i talenti di un essere umano, e in particolare della propria prole. Un prezioso manuale educativo per genitori e figli, utile anche per la sopravvivenza dell'azienda di famiglia. -
La giovinezza non muore
Le poesie di Francesco Baldassi sono d'arrendevole grazia e tuttavia potenti, fino a sembrare tragiche. Ma ""l'illimite follia della Passione"""" dà senso ad ogni cosa, al dolore e al disfacimento, perfettamente scrutati e consumati, cui si aggiungono, con oscillazioni all'indietro e in avanti, uno spaesamento, una stanchezza """"... della carne / indurita nella terra del patire"""". Ed è il senso religioso che dà senso alle cose, il Mistero tra i misteri del totalmente Altro che pervade le esistenze creaturali, patria ed esilio che Dio ha voluto condividere nella pazzia della croce. Poesie mature, colte e insieme colloquiali, coniugate con la sapienza di una vena che pare elegantemente narrativa e che si traduce in versi risoluti, capaci di portare gli oggetti del cielo sulla terra e viceversa, in uno scambio vitale e necessario al vivere. Su tutto, svetta una sorprendente capacità di """"far vedere"""" l'intimità dell'essere che ricerca e non si stanca e, alla fine, trova una tenera carezza."" -
Caos ipermetrico
Dagli orizzonti filosofici e alchemici in cui si muovevano le sue sillogi precedenti, Giancarlo Giuliani giunge in questa raccolta a un nuovo respiro poetico, che dall'ampiezza sinfonica del poemetto iniziale, attraverso una discesa (umana e stilistica) ""ad Inferos"""", perviene a un canto corale finale, in cui viene celebrata una nuova consapevolezza. È la coscienza che il viaggio non ha mai fine, che le scelte di percorso hanno senso per se stesse, non perché si possa sperare in una mèta pacificatoria. L'inquietudine non ha mèta, e il viaggio è il senso. Ma la consapevolezza della vanità delle cose permette la conoscenza. E la poesia di Giancarlo Giuliani osa raccontarci il viaggio nel labirinto."" -
Magnolia
Magnolia, ragazza di diciannove anni, afflitta da obesità e bulimia, si sente profondamente infelice. L'incontro con Diego Marsella, medico di fama, sembra restituirle la speranza. L'uomo la prende in cura e, colpito dalla purezza del suo animo, se ne innamora. Ma l'amore tra i due sembra osteggiato da un destino avverso: il medico, dietro un aspetto gentile e premuroso, nasconde un oscuro passato che affiora attraverso le sue perverse inclinazioni sessuali. Il sentimento che la lega a Diego sarà per Magnolia l'unica guida attraverso le difficili prove che il futuro ha in serbo per lei, in una storia d'amore che, ricca di intrighi e colpi di scena, conduce ad un inaspettato finale. -
Montacuto, 8 febbraio 2008
Uscire di prigione, non sempre significa riacquistare la libertà, se la prigione un uomo se la porta dentro. Le sbarre del rimorso, le serrature del pentimento, i cancelli delle angosce e dell.impotenza, nessuno riuscirà più ad aprirli. Solo il perdono delle persone cui si è fatto del male, forse, potrebbe. Ma per Corrado non c'è spazio per il perdono. E allora scrive. Una lunga lettera a Tiziano, suo figlio, per tentare di spiegargli che cosa lo ha spinto a diventare un assassino. Si accontenta di questo. Che Tiziano sappia come sono andate le cose. Non può sperare altro. Ma Tiziano non sembra disposto a credergli. Legge quelle righe con repulsa, mentre spia la luce accesa nella camera della madre che sta morendo per colpa dell.uomo che ora gli scrive. Che era stato, un tempo, suo padre. L'esito finale è per tutti lo stesso: solitudine. La solitudine di chi non riesce a perdonare e quella di chi sa di non poter essere perdonato perché ha distrutto tutto ciò che gli apparteneva. -
Opera narrativa. Fantascienza & fantasy
I sei racconti in questa antologia ci dimostrano come un oggetto semplice come un libro possa diventare protagonista di storie futuristiche e al limite del fantastico. -
Fermentazione. Ipotesi di ricerca
Perché scrivere un libro? Si può scrivere ovviamente per un'enorme quantità di motivi. C'è chi scrive romanzi per puro piacere di raccontare o scrive storie vere in stile romanzato e c'è chi scrive libri di storia per offrire il proprio punto di vista. Poi ci sono libri tecnici che un esperto scrive per portare a conoscenza di altri le proprie esperienze; e che dire degli utilissimi manuali che danno consigli e regole su di un numero svariato di argomenti? Sono giunto alla fine della mia carriera di microbiologo, trascorsa tra fermentazioni di antibiotici e altri temi sempre inerenti alla microbiologia, ho per molti anni svolto la funzione di consulente ricercatore per diverse società, compresa la FAO, in Italia Africa e Centro America. Ma non scrivo per fare l'elenco del mio curriculum, ovviamente, ma finalmente per realizzare il desiderio di presentare a giovani e meno giovani un'idea di ricerca nata a poco a poco tra bocce, provette, termostati e impianti di fermentazione. Una idea che con il tempo è diventata assillo e pensiero abituale: sul lavoro, in vacanza in montagna o al mare, tra silenzi assoluti o tra gente inutilmente rumorosa. -
La firma del diavolo
Triora, 1588. Il commissario Giulio Scribani, grazie a testimonianze raccolte sotto tortura, ha fatto incarcerare numerose donne. Nella sua feroce ottusità, è convinto di avere individuato nelle streghe le responsabili della carestia che da due anni flagella la zona. Ma la strega più pericolosa, la favorita del diavolo, colei che addirittura ne conosce la firma, non è ancora finita sul rogo purificatore. Unica a essersi autodenunciata, la bella Magdalena è davvero una strega? E chi le ha suggerito la stupefacente confessione che renderà nel corso dell'ultimo interrogatorio? In bilico tra realtà e fantasia, ricco di colpi di scena, ""La firma del diavolo"""" non è solo lo spaccato di un.epoca corrotta da superstizioni e fanatismo religioso, ma è anche un.appassionata, commovente storia d'amore."" -
La città che voleva volare
Una forte vena intimistica, un continuo pensoso ripiegarsi dentro di sé, uno scrutarsi attento sono le linee guida della scrittura della Tocci in questo suo ultimo volume di poèmes en prose (una prosa scarna e limpida). Lo animano ancora la tormentosa coscienza dello scorrere e svanire di tutto, dell'irrimediabile trasformarsi di costruzioni e paesaggi, e la sfiducia nel mondo storico costruito dagli uomini. Unico rifugio, unica consolazione o correttivo a un bilancio così amaro si offrono i sogni e la poesia che li esprime, ovvero lo scrivere. Allo scrivere sono dedicate appunto alcune prose. Si può scrivere la sera quando tutto si sospende per un attimo, quando il silenzio permette di ascoltarsi, di strappare parole all'incuria e alla fretta dei giorni. -
Il grande tulipano
Tato vive serenamente la sua vita di piccolo topo di bosco, sostenuto dall'affetto tenero e attento di mamma e papà. Una notte un violento temporale strappa tutta la sua famiglia alla tranquilla intimità della loro comoda tana. Ben presto il piccolo si ritrova solo in balia dell'acqua e del freddo, costretto a sfuggire alle insidie degli animali del bosco, affamati e privi di scrupoli. Trascinato dalla foga dell'acquazzone che ha trasformato la terra del bosco in un ruscello, Tato sta per essere inghiottito da un mulinello di fango e perde coscienza... Età di lettura: da 9 anni. -
Mozart era il mio preferito
"Mozart era il mio preferito"""": titolo icona di un racconto, di un inchiostro nero che non ha pietà di dire, di confessare una storia tra due storie insieme. Una scrittura greve, indolenzita da sofferenza e lacrime, che hanno il solo sfogo di restare dentro la pagina. Una storia che scorre tra note musicali e riflessioni sulla vita, sul mondo, sulle relazioni familiari, attraverso i pensieri misteriosi di un coma irreversibile, che vagano, ignari di ciò che accade intorno ad un corpo che si indebolisce sempre di più. Un corpo che si fa condurre, dalla musica, attraverso i deserti, le dune, le schiavitù, le guerre, di un'anima fragile." -
Sinfonia fantastica
Un romanzo, questo di Silvana Cellucci, che lascia l'amaro in bocca e che, nel contempo, fa riflettere mettendo bene in luce quanto avveniva, più o meno scopertamente, in molte piccole realtà comunitarie nell'Ottocento anche se in questo caso, e non poteva essere altrimenti, la fantasia della scrittrice abruzzese ha aggiunto non poche sfaccettature a quelli che erano dei semplici dati storici. Una vicenda che ha come centro l'Abruzzo Citra, le vecchie usanze delle donne, i poveri contadini dell'epoca (i ""cafoni"""") e la nobiltà che faceva il bello e il cattivo tempo, tenendo in pugno ogni possibile movimento di quanti aveva alle sue dipendenze."" -
Il vento e la rosa
In poesia vige il principio magico, l'atto della trasmutazione, per cui non è un paradosso se proprio un movimento aereo proclama la consistenza di questi versi - limpidi nella loro testimonianza di un oltrepassato traguardo esistenziale. Il vento sembra davvero spargere un vivido profumo di rosa, nel dialogo amoroso tra sposa e sposo peraltro sottratto alle norme della coerenza e della consequenzialità. Ma siamo forse in presenza di un odore più antico di quello naturale, c'è tutta una Letteratura - in parte anche segreta - a testimonianza e lode della feconda problematica della rosa spirituale nell'esperienza umana. Per una volta l'Altro a cui si appella il sottotitolo questo personaggio troppo spesso abusato - ha valore di quoziente di un sentimento d'amore aperto a nuove ipotesi di conoscenza. In fondo le voci del racconto in versi di Baldassi parlano di una nostalgia che si attiva, si prende cura di ogni dettaglio pur di formalizzare un percorso di conoscenza e di vita. -
Un bugiardo gentiluomo
Un romanzo che è tutto nel titolo, storia di un personaggio impegnato continuamente a mascherare la propria identità, tanto che l'agnizione, il riconoscimento che riporta i fatti narrativi ad una situazione di equilibrio, è l'elemento narrativo più ricorrente nell'intera opera; un'agnizione che però è continuamente tradita, perché sempre falsa e sempre dunque aperta alla scoperta di nuove identità, le tante appunto del nobiluomo menzognero. -
Le nuove avventure di Cappuccetto Rosso. Ediz. illustrata
Cappuccetto Rosso e il Lupo Cattivo, da buoni e vecchi amici, sono stanchi della solita fiaba, che li vede protagonisti da sempre della stessa ed ormai monotona avventura. Decidono pertanto di chiedere a Mago Merlino di creare per loro l'occasione per una nuova storia. Un bel giorno, inaspettatamente, si trovano coinvolti in un'avventura che li porta a conoscere il mondo al di fuori del solito bosco, e ad apprezzare nuovi amici che incontrano strada facendo. La loro vita si arricchisce di luminose esperienze. Dopo alterne e magiche vicende, comprendono che la sola cosa che conti nella vita è un'amicizia vera e sincera, il dono più bello, da coltivare e alimentare con nobili sentimenti. -
Amicizia fra le dune
Come possono due ingombranti ventose diventare la maggiore attrattiva di un gamberetto? Il dilemma di Jimmy è evidente e gigantesco. Non c'è posto per lui in fondo al mare, dove lo scherno e l'incomprensione lo costringono in un angolo. Approdato in superficie, si imbatte in Joe, un goffo e bizzarro fenicottero rosa. Diversi, ma con problemi simili, i due si piacciono subito, e s'incamminano insieme verso un'avventura straordinaria. Sfondo dell'amicizia improbabile, le dune paludose di Camargue diventano lo scenario di una serie di peripezie, che coinvolgono i due e i loro fantastici compagni d'avventura. -
Il caso Mendel
Distrazione di fondi pubblici: questa l'accusa che pende sulla famiglia F., titolare della Mendel, fabbrica di dolci, rinomatissima in tutto il Sudamerica. Il verdetto di estraneità ai fatti non convince, come non convincono le strane manovre all'interno di una regione europea isolata dal resto del mondo, in cui una fabbrica di articoli di cui non è data conoscere la natura si erge come una costruzione aliena. Là, fra monti scoscesi e acque limpide, vive una popolazione di uomini e donne semplici e ancora legati al passato. Giulio Solinas, noto giornalista di umili origini, apprende dello strano legame fra la famiglia F. e questo luogo, denominato Penisola di Grum. L'idea dell'ennesima abiezione della classe dirigente, che sarà ancora una volta la classe operaia a dover pagare, lo spingerà a cercare una spiegazione. In un giallo che è sempre più cronaca ordinaria, si intrecciano le vite di Matilde, Giulio ed Enrica, e delle loro coscienze, che saranno costrette a fare i conti con un mondo sempre meno disponibile ad accogliere i 'puri di cuore'.