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A luce radente
La quinta opera in versi di Roberto Fumagalli: ""A luce radente"""". Il titolo è ispirato dai mille e più colori, dipinti dall'autore con grande rispondenza, che si manifestano grazie alla luce, dai mille e più profili da essa forgiati. Quasi sempre libera di sprigionare, senza schemi, tutta la sua energia, talvolta costretta, guidata, dai pertugi che infila in modo capillare, la luce, è notoriamente il più veloce e dinamico ingrediente della vita. Ecco, la poesia di Fumagalli raggiunge i centri emozionali del lettore all'istante. E prendendo spunto dai suoi ricorrenti ossimori si potrebbe scegliere, per assaporare appieno la raccolta, di divorarla lentamente. Prefazione di Hans Tuzzi."" -
Parco giochi. Un business divertente. Tutte le tipologie di parco e le strategie vincenti
Carlo Di Rico, professionista nel settore dell'intrattenimento da oltre quindici anni, espone in questa guida tutti i passaggi necessari per l'avvio e la gestione di un parco giochi. Si tratta di un'attività molto attraente, ma con una certa dose di complessità, per via del tortuoso iter burocratico e della scarsa conoscenza riguardo l'effettivo investimento e i possibili finanziamenti pubblici. L'intento del volume è proprio quello di accompagnare il futuro imprenditore, passo dopo passo, con una serie di consigli pratici che chiariscano le caratteristiche principali dell'impresa. La prospettiva del guadagno deve però andare di pari passo con la soddisfazione di poter offrire qualcosa di bello, e questo richiede molta creatività e attitudine nel prevedere bisogni e tendenze. -
Bels amics ben ensenhatz. Studi in memoria di Luigi Milone
Nel decennale della scomparsa di Luigi Milone alcuni dei suoi più stretti amici e colleghi hanno voluto dedicargli un volume di studi, per il quale è stato scelto il titolo di Bels amics ben ensenhatz, una delle espressioni con cui Giraut de Borneil si rivolge a Raimbaut d'Aurenga nel compianto funebre composto per la sua morte. Dopo un primo contributo di Mario Mancini, che rievoca l'impresa - progettata assieme a Milone ma mai portata a termine - di una Antologia dei trovatori, offrendone alcuni materiali inediti, la prima parte del volume è dedicata al trovatore cui Milone ha dedicato quasi tutti i suoi studi, Raimbaut d'Aurenga, con saggi di Eduard Vilella, Costanzo Di Girolamo, Gerardo Larghi, Francesco Zambon, Luciana Borghi Cedrini e Walter Meliga. Seguono i contributi di Saverio Guida e di Fabio Barberini su altri due importanti trovatori, Raimon de Miraval e Bertran de Born, e alcuni lavori (di Sergio Vatteroni, Ivano Paccagnella e Rolando Damiani) riguardanti temi in qualche modo attinenti al medioevo in autori italiani antichi e moderni, fino a giungere al saggio finale di Silvana Tamiozzo Goldmann, dedicato a un altro poeta amato da Milone, Andrea Zanzotto. Il libro si presenta così come un ideale simposio in cui si intrecciano dialoghi con l'amico scomparso intorno ai temi che a lui erano cari. -
Miscellanea di studi trobadorici e provenzali in onore di Saverio Guida
La Miscellanea raccoglie 25 contributi sulla letteratura provenzale del Medioevo, presentati da altrettanti affermati studiosi del settore. In primo luogo si pongono vari lavori sulla poesia dei trovatori, della quale sono presenti edizioni e commenti di testi (C. Alvar, P. Canettieri, P. Gresti), interpretazioni e studi metrici con indagini storiche su singoli autori (P.G. Beltrami, D. Billy, R. Harvey, G. Larghi, R. Lug) e sulla presenza trobadorica nelle corti (V. Beltran), ricerche sulla retorica e la poetica del trobar (M.G. Capusso, M. Simó), osservazioni sulla tradizione manoscritta (F. Barberini, L. Borghi Cedini-W. Meliga), con anche lavori sull'espansione e l'imitazione della lirica d'oc in terra catalana (P. Di Luca, A. Radaelli). I 'commenti' delle vidas e delle razos (W. Pfeffer, O. Scarpati) e la 'sopravvivenza' dei trovatori attraverso l'opera di Jean de Nostredame (G. Noto) sono altri due argomenti di questa ampia presenza trobadorica nella Miscellanea. La parte non-lirica - minoritaria ma di grande quando non grandissima qualità letteraria - della produzione provenzale è ugualmente rappresentata, in primo luogo quella dell'«eccezione narrativa» dei romanzi di Flamenca e di Jaufre (L. Lazzerini, F. Zufferey) e dell'epica della Canzone della crociata albigese (F. Zambon); accanto si collocano casi molto interessanti di letteratura didattica (F. Cigni), religiosa (S. Vatteroni) e pratica (J.-P. Chambon, F. Pic). La Miscellanea disegna in questo modo un quadro significativamente comprensivo della letteratura medievale in lingua d'oc e si propone come raccolta di sintesi più aggiornata per gli argomenti considerati, con questo rappresentando il migliore omaggio allo studioso in onore del quale è stata concepita e che da anni è uno dei protagonisti della ricerca nel settore. -
La giustizia penale di Alessandro Manzoni
La figura di Alessandro Manzoni giganteggia da due secoli nella cultura della nazione italiana avendone accompagnato la stessa formazione e nella sua opera un posto è occupato anche dal tema della giustizia penale, che peraltro fu oggetto di riforma proprio ad opera del neonato Regno d'Italia. A questo proposito, l'attenzione si è concentrata principalmente sugli spunti rinvenibili nei trentotto capitoli de I promessi sposi, uscito a puntate tra il 1840 e il 1845, e sulla Storia della colonna infame, pubblicato come appendice storica del romanzo ed oggetto di specifica attenzione solo nello scorcio temporale più recente, dagli ultimi decenni del Novecento in avanti. Gaetano Insolera ripercorre tale processo di rivalutazione soffermandosi anche sulle critiche espresse da Franco Cordero ne La fabbrica della peste (Bari, Laterza, 1985) e conduce il lettore in alcuni passaggi della cronaca dei processi milanesi contro gli untori per individuare il nucleo delle idee manzoniane sul dolente operare della violenza punitiva nonché su regole, prassi, inganni e semplici malvagità dei suoi attori, che possono essere considerate uno specchio dell'immoralità del sistema dei castighi in ogni tempo e sotto ogni cielo, anche dopo gli orrori del secolo di ferro. -
Psicologia della sicurezza. Una introduzione
Contribuire a migliorare la sicurezza negli ambienti di lavoro, in casa e in luoghi come gli ospedali, o sulle strade è un obiettivo condiviso da molte discipline. La psicologia ha dimostrato di poter dare un contributo decisivo al problema della sicurezza intervenendo a differenti livelli e su diversi aspetti. Il perfezionamento delle previsioni e degli strumenti di misurazione, grazie ai progressi della tecnologia, è straordinario: l'introduzione di controlli attraverso dispositivi meccanici, elettronici, computazionali ha permesso di raggiungere standard di sicurezza impensabili fino a pochi anni fa. Il ruolo della psicologia della sicurezza tuttavia si fa evidente proprio quando entra in gioco il fattore umano e si analizzano i contesti di insorgenza degli errori comportamentali. In questo libro l'autore offre una sintesi degli studi psicologici che possono contribuire a migliorare la sicurezza, gli spunti più importanti per lo sviluppo della ricerca e indicazioni operative - frutto di anni di esperienza sul campo e di indagini empiriche condotte con scrupolo e sensibilità - che rendono la lettura di particolare interesse. Inoltre, il carattere manualistico del testo ne fa un riferimento per studenti e operatori che in esso troveranno strumenti di indagine e di intervento efficaci e collaudati. -
Araba fenice. Valutazione dei risultati nella psicoterapia psicodinamica breve di gruppo
L'araba fenice è l'uccello mitico in grado di rinascere a nuova vita dalle sue ceneri, e si presta a essere una vivida metafora per illustrare il cambiamento in psicoterapia. Questo volume descrive l'esperienza di una psicoterapia psicodinamica breve di gruppo condotta secondo il modello analitico-transazionale integrato con gli approcci gestaltico, psicoanalitico e della programmazione neurolinguistica. Il trattamento è osservato sia dalla prospettiva della didattica sia da quella della ricerca. La descrizione degli incontri, le riflessioni diagnostiche e quelle sul processo psicoterapeutico in atto sono condotte da specializzandi all'inizio della formazione clinica, fornendo così un esempio concreto e realistico del farsi dell'esperienza clinica attraverso modelli teorici e strumenti diagnostici diversi. L'analisi dell'esito e del processo è attuata da ricercatori in psicoterapia, che applicano al gruppo sia strumenti derivati dalla valutazione nel setting individuale provenienti da consolidate tradizioni di ricerca sia strumenti costruiti appositamente per descrivere e operazionalizzare concetti analitico-transazionali. Completa il testo un follow-up condotto a cinque anni di distanza, che mostra la persistenza del cambiamento e la traccia positiva che l'esperienza di una psicoterapia breve di gruppo può lasciare nella vita dei partecipanti. -
Amor loci. Suolo, ambiente, cultura civile
Se il modo in cui una società si prende cura della terra è indice della sua cultura civile, in Italia non mancano segnali d'allarme. Negli ultimi vent'anni il suolo e il paesaggio sono stati minacciati in forme senza precedenti, con grave perdita di risorse agricole, di cibo, di paesaggi e di beni comuni. Un cambio di rotta appare urgente. Dal suolo dipende il destino della nostra cultura e la qualità del nostro futuro. La dissipazione degli spazi aperti è da leggersi come l'esito di una profonda crisi culturale che affonda le sue radici nell'incuria e nella mercificazione del suolo e dell'ambiente. Prendersi cura della terra deve diventare tensione irrinunciabile che sostanzia ogni progetto ambientale e sociale. Un'attitudine che abbiamo chiamato amor loci. Il suolo è la questione intorno a cui si intende richiamare a impegno e responsabilità le scienze, la politica e l'urbanistica, a lungo distratte e silenti di fronte alla rovina del bel paese. Cambiare rotta richiede la convergenza di saperi diversi, nuove sintesi tra pensiero ecologico e prassi politica entro un processo vitale che sappia tradurre le conoscenze scientifiche in atti politici concreti e coraggiosi. Per questo, il libro vuole proporre al lettore alcune riflessioni che, mentre denunciano la gravità dei problemi, non rinunciano a indicare possibili soluzioni. -
Alle frontiere dell'occulto. Scritti esoterici (1907-1952)
Cabala e alchimia, yoga e spiritismo, teosofia ed occultismo, sogni e fantasie letterarie: ecco alcuni dei temi affrontati in ""Alle frontiere dell'occulto"""", raccolta degli scritti esoterici di Gustav Meyrink (1868-1931), autore di romanzi come """"Il Golem"""", """"La notte di Valpurga"""" e """"L'angelo della finestra d'Occidente"""". Raccolta che fonde """"Alle frontiere dell'Aldilà"""" (tradotto da Julius Evola) e """"Il diagramma magico"""". Per capire la narrativa di Meyrink, come hanno scritto i suoi più acuti interpreti (da Jung a Zolla, da Scaligero a Evola), occorre affrontare anche la sua visione del mondo, antimaterialista e antiprogressista, a favore dell'immaginazione creatrice. Un viaggio andata e ritorno nell'ignoto, in quel mistero che è il cuore della nostra vita. Introduzioni di Gianfranco de Turris e Andrea Scarabelli."" -
Ecumene augustea. Una politica per il consenso
Un libro che parla di conquiste, ma non di battaglie, di vittorie più rappresentate che combattute, di conflitti e di epurazioni politiche più che di scontri militari, di astuzie propagandistiche più che di tattiche belliche. Eppure i suoi documenti sono esaltanti bollettini di vittoria, imponenti monumenti celebrativi, rituali parate evocative, trionfali bilanci testamentari. Nell'ambiguità e nel contrasto fra ciò che è rappresentato e ciò che è accaduto sta, dunque, la cifra dell'ideologia di Augusto. Questo volume è quindi sul cammino di un'idea: quella della conquista romana di tutto il mondo conosciuto. -
Studi di archeologia della X Regio in ricordo di Michele Tombolani
Una raccolta di studi relativi a problematiche storico-archeologiche della X Regio, Venetia e Histria, che coprono un arco cronologico compreso tra la Preistoria e il Rinascimento. Il legame con l'ambito territoriale veneto, la varietà delle tematiche proposte, proiettate in un vasto orizzonte storico, riflettono l'ampiezza degli interessi e degli studi di Michele Tombolani, alla memoria del quale il volume è dedicato. -
L' atleta di Fano
L'atleta di Fano rappresenta probabilmente uno dei 1500 bronzi fusi da Lisippo tali da renderci diretta testimonianza della grande arte dello scultore. Con questo aristocratico adolescente, così arrogante nel proporsi, Lisippo delinea il primo modello figurativo della nuova stirpe di conquistatori che, guidati dal giovane Alessandro, rivendicheranno alla Grecia la supremazia sulle civiltà mediterranee del passato. Il nobile atleta, vincitore nelle gare, preannuncia il condottiero vittorioso in battaglia e nella sua esemplarità servirà a indicare Agone stesso, simbolo di gloria. -
Lo stile severo in Grecia e in Occidente. Aspetti e problemi
Contributi di diversi studiosi affrontano gli aspetti storico-politici e i problemi tecnici, iconografici, stilistici e ideologici del grande fenomeno artistico e culturale dello stile severo in Grecia e in Occidente. Ai protagonisti della tavola rotonda che ha accompagnato l'inaugurazione della mostra ""Lo stile severo in Sicilia. Dall'apogeo della tirannide alla prima democrazia"""" (Palermo 1990), si sono aggiunti, affrontando un più ampio spettro di interessi, i contributi originali di altri illustri studiosi italiani e stranieri."" -
Ripostiglio della Venèra. Nuovo catalogo illustrato. Vol. 2: Aureliano.
Nel ripostiglio della Venèra una moneta su cinque reca l'effige dell'imperatore Aureliano (270-275 d.C.) e della consorte Severina: si tratta di ben 10.843 monete che rappresentano la più completa documentazione su questo regno ""cerniera"""" che segna la fine dei disordini monetali del terzo secolo e preannuncia le grandi riforme della Tetrarchia e del quarto secolo. L'opera non si limita a una catalogazione del ripostiglio, ma vuole rinnovare la visione del regno di Aureliano e dei suoi principali avvenimenti. Grazie alla ricostruzione cronologica e geografica riesce ad attribuire le monete alle loro zecche di produzione, dividerle per sequenze di emissione, datarle, valutare il volume e la metrologia della serie come pure la loro diffusione nell'Impero."" -
Il guerriero di Agrigento. Una probabile scultura frontonale del museo di Agrigento e alcune questioni di archeologia siceliota
Scultura probabilmente concepita per il frontone di un tempio arcaico agrigentino, il Guerriero di Agrigento (490-480 a.C.) viene presentato in questo studio secondo una nuova ipotesi ricostruttiva che lo interpreta come un gigante caduto in combattimento e che si appoggia allo scudo. Marcello Barbanera inoltre prende spunto dallo studio di quest'opera, eseguita verosimilmente da un artista non di formazione siceliota, per riproporre, su nuove basi euristiche, questioni importanti sulla scultura dei centri greci occidentali e sul significato della gigantomachia sui templi greci in Sicilia. -
Scritti di antichità. In memoria di Sandro Stucchi. Vol. 1-2: La Cirenaica, la Grecia e l'Oriente Mediterraneo-La Tripolitania, l'Italia e l'Occidente
L'opera, in due tomi, raccoglie gli studi con cui 63 esperti di diverse nazioni hanno voluto onorare Sandro Stucchi. I contributi prendono in esame problemi storici e archeologici delle aree geografiche a cui lo Stucchi ha dedicato la sua attività di studioso, la Grecia, la Tripolitania, l'Italia e l'Occidente e particolarmente la Cirenaica, dove dal 1957 al 1991 è stato Direttore della Missione archeologica italiana. -
Tombe tarquiniesi di età ellenistica. Catalogo di 26 tombe a camera scoperte dalla Fondazione Lerici in località Calvario. Ediz. illustrata
Il catalogo comprende una parte dei corredi delle tombe a camera individuate e scavate negli anni fra il 1966 e il 1977 dalla Fondazione Lerici, nella zona della necropoli di Tarquinia detta Calvario. Nella maggior parte essi provengono da tombe già violate e sono composti da una notevole quantità di oggetti sia ceramici che di altri materiali, databili per lo più fra il IV e il I secolo a.C. -
La terra sigillata tardo-italica decorata nel Museo nazionale romano
Il volume costituisce l'edizione completa della cospicua collezione di terra sigillata tardo-italica decorata a matrice, conservata nei magazzini del Museo Nazionale Romano. Lo studio di questa raccolta ha consentito di approfondire gli aspetti relativi alla morfologia delle coppe e del loro repertorio decorativo, alle officine produttrici, alla diffusione e alla cronologia di questa importante classe ceramica. -
La storia epitomata. Introduzione a Floro
Una rilettura di Floro alla luce della problematica recente, dalla quale scaturiscono alcune novità sul metodo di composizione e sull'uso delle fonti, che portano alla rivalutazione di un autore spesso a torto sottovalutato, da identificarsi con il retore-poeta maturato negli anni da Domiziano ad Adriano, ma artefice dell'""opus magnum"""" sotto Antonino Pio, in vista della solenne celebrazione del nono centenario di Roma."" -
La storia delle religioni nella scuola italiana. Un progetto di didattica storico-religiosa
A partire dalla fine degli anni Settanta è stato realizzato in collaborazione fra scuola e università un progetto che costituisce un significativo esempio di come una disciplina già affermata a livello universitario potrebbe fare il suo ingresso nella scuola italiana. Questo volume si prefigge il compito di offrire un materiale di base per studiare il progetto, a partire dai presupposti rintracciabili nell'opera di Raffaele Pettazzoni, ed approda ad una descrizione entro cui si esplica l'attività didattica sperimentale dal punto di vista di uno studente universitario.