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Qu.Bi International Miniprint Exchange 2020
Il nostro interesse per il mondo della grafica d'arte continua e ""Qu.Bi International Miniprint Exchange"""" ed Esposizione compie il suo secondo anno. Anno che è stato particolarmente difficile per tutti e che ha condizionato molto anche l'organizzazione di questo progetto, ma la volontà di concluderlo era forte e, con molto impegno da parte di tutti, siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo. Evento e progetto organizzato da Qu.Bi Gallery e venetArt, e curato da Valeria Bertesina. Novantanove artisti, italiani e stranieri, di 20 paesi diversi, hanno partecipano a questa seconda esposizione di miniprint e scambio di stampe, presso Qu.Bi Gallery a Vicenza. L'idea del progetto nasce dalla volontà di far conoscere e valorizzare questo ambito artistico. Le stampe sono a tema libero, a volte in rigorosa tecnica tradizionale (calcografia, xilografia, linoleografia, litografia. serigrafia, ecc.) e altre volte in combinazioni di tecniche sperimentali. L'insieme delle opere costituisce una grande varietà di tecniche e di stili e l'esposizione rappresenta una stimolante occasione di incontro e confronto tra gli artisti."" -
Mirror-face to face-2021. Italian and portuguese artists exhibition. Ediz. illustrata
Il Club for UNESCO di Vicenza presenta il catalogo dell'edizione 2021 di Mirror - Face to face, in questo ulteriore anno particolare a causa di ciò che l'umanità sta vivendo per la pandemia. Nella sesta edizione di Mirror - Face to face sono gli artisti italiani e gli artisti serbi a confrontarsi, gli uni di fronte agli altri come davanti a uno specchio, per proporre al pubblico opere di grafica d'arte realizzate con temi, tecniche e prospettive di interpretazione variamente modulati. Con questa occasione di ""dialogo artistico"""" viene rinnovato il senso di fratellanza e di unione fra culture, che rappresenta uno dei pilastri fondamentali dei principi UNESCO. La rassegna Mirror - Face to face rientra infatti a pieno titolo nelle iniziative auspicate dalla Convenzione UNESCO 2005 sulla Diversità delle Espressioni Culturali, considerata patrimonio dell'umanità e precondizione per la pace e l'armonia sociale, a beneficio di tutti."" -
Non(a)rte. Ediz. a colori
Dopo più di trent'anni di presenza sul territorio vicentino, di pubblicazioni professionali diffuse in tutto il mondo, di attività didattica e di promozione della lettura delle immagini, Giuliano Piccininno espone per la prima volta presso Qu.Bi Gallery di Vicenza una selezione delle proprie illustrazioni. Si tratta di una mostra atipica a partire dal titolo, in cui l'autore rivendica con orgoglio (nonostante i meriti riconosciuti in campo artistico) la collocazione del proprio lavoro nell'ambito delle arti applicate. Altra caratteristica particolare di questa esposizione è la compresenza di tecniche e stili, cangianti e mutevoli, che ne fanno una paradossale ""mostra collettiva di un unico autore""""."" -
Mirror-face to face-2022. Ediz. illustrata
Italian and Macedonian Artists exhibition Mirror - face to face Esposizione grafica d'arte internazionale di artisti italiani e macedoni Organizzazione Club for UNESCO Vicenza Realizzazione Qu.Bi media Progetto e cura di Valeria Bertesina. -
Emersione. Ediz. illustrata
Catalogo che raccoglie le xilografie di Leonardo Marenghi. -
Pasolini ti ricordo ancora
Centrale nella formazione umana e artistica di Pasolini è stato il periodo friulano in cui ha pubblicato le prime poesie, ha dato dignità letteraria alla lingua di Casarsa, si è dedicato alla politica attiva, ha vissuto intensamente la vita di paese con i suoi contrasti e le sue contraddizioni. I contributi di Otello Bosari, Angela Felice, Giuseppe Mariuz e Nino Roman, raccolti da Giacinto Bevilacqua, ricostruiscono le fasi salienti della giovinezza di Pier Paolo Pasolini, uno degli intellettuali più lucidi e acuti del Novecento europeo. Prefazione del giornalista Paolo Medeossi. -
Appunti di un volontario
Il volontario ospedaliero non ha nessuna competenza sanitaria e il suo obiettivo principale è quello di portare il proprio contributo destinando un po' di tempo alla presenza, all'ascolto, al servizio. Un servizio semplice ma di primaria importanza, come quello della somministrazione di un pasto a pazienti non autosufficienti e alle persone sole. I brani qui raccolti provengono da una esperienza protrattasi nell'arco di cinque anni. -
Vite al bivio. Quindici fili di esistenza
Una raccolta di quindici brevi racconti. Tredici più due. Figure postmoderne alla ricerca di un'immagine, di una speranza, di una coscienza. Figure accomunate dall'esistere in luoghi diversi ma ugualmente caratterizzanti la nostra contemporaneità o il nostro futuro prossimo. Figure che riflettono una parte del Vero. Quindici persone che incontrano una via. E quando la smarriscono non smettono di cercarla. Il termine di ogni racconto non è mai la sua fine. -
La guarigione
Un politico italiano, sul punto di raggiungere l'apice della sua carriera, precipita. Prima perdendo elezioni dall'esito apparentemente scontato, poi - a distanza di qualche mese - rischiando di perdere anche la vita. La malattia cambia la prospettiva del protagonista, dei familiari, di due suoi ex collaboratori (divisi tra chi è immerso ancora nel fallimento e chi ha provato a farsene una ragione senza esagerare con gli scrupoli). Il ricovero del ""vecchio segretario"""" inaugura per tutti il tempo dei bilanci. Sullo sfondo il clima che accompagna la decadenza della sinistra ex comunista del nostro Paese e la ferocia che caratterizza il nuovo corso. Il declino di un'intera classe dirigente, in qualche modo di una generazione, trascina con sé anche una parte della generazione successiva. È la storia di un mondo nella sua fase morente. La vicenda reale da cui prende le mosse è per molti aspetti emblematica, una vicenda in cui coincidono la sconfitta e la malattia. Quanto brusca è la caduta dalla soglia di Palazzo Chigi a una camera operatoria nella quale si entra senza certezze?"" -
I luoghi di Sebastiano
Una studentessa, accompagnata dai suoi nonni, va alla scoperta dei luoghi che hanno visto operare Sebastiano Schiavon, sindacalista e politico tra i fondatori del Partito Popolare, nei primi due decenni del XX Secolo. Boccon, Calaone, Ponte San Nicolò, Cittadella, Firenze, Praglia, Roma, Asiago, Padova rivivono attraverso la ricostruzione di storiche lotte sindacali e l'ausilio di numerose foto d'epoca. -
Fasin di Bessoi? Il terremoto del Friuli 40 anni dopo
È auspicabile che le celebrazioni del quarantennale dei sismi del 1976 non si esauriscano nella soddisfazione per la ricostruzione riuscita e nella legittima constatazione dell'importanza del patrimonio ambientale e culturale salvaguardato e valorizzato. Superata la data canonica del 6 maggio 2016, con i suoi discorsi ufficiali, ci possiamo avviare a una riflessione sui sismi del 1976 orientata a valutare una ricostruzione riuscita assumendo l'ottica della lunga durata delle tendenze economiche, sociali, politiche emerse con la catastrofe. -
Luigi Tenco, il ragazzo che sapeva sognare
Emozioni e pensieri su Luigi Tenco (nel 50° della prematura scomparsa) narrando i suoi anni, i suoi sogni, i suoi tormenti, i suoi entusiasmi, le sue delusioni, la sua grande e piccola avventura attraverso le sue canzoni che già sapevano tanto di lui e del mondo che, giorno dopo giorno, aveva vissuto. -
Triangolo rosso. Storia di Gabriele Puiatti, internato politico a Dachau
La tragica storia di Gabriele Puiatti, giovane di Prata di Pordenone, imprigionato dai fascisti il 2 dicembre 1944 in un rastrellamento in quanto renitente alla leva. Classificato come prigioniero politico, viene deportato nel campo di sterminio di Dachau. Sopravvissuto all'esperienza, sebbene minato nel fisico e nello spirito, Puiatti ha lasciato un diario realistico e agghiacciante in cui ha annotato le tappe della sua prigionia. -
Stancamamà e il terribile drago. Quaderno da colorare. Ediz. integrale
Due principesse in lotta contro un drago, imprigionate dal timore dopo un forte temporale. Per loro scoprire che i problemi si risolvono e le paure si superano quando si è convinti di poterlo fare, con la forza dell'amore, e senza aspettare altro, si chiama coraggio. Età di lettura: da 4 anni. -
Dal Friuli al Transvaal e ritorno
La storia del friulano Benito Quattrin, emigrato in Sudafrica dove ha lavorato nelle miniere di carbone, e poi rientrato nella natia Zoppola. -
Padova di piombo. Lo scontro tra PCI e Autonomia operaia negli anni '70
Lo scontro aspro tra il PCI (pur con tutte le sue contraddizioni e divisioni interne) e i movimenti della sinistra extraparlamentare, in particolare Autonomia operaia, è stato emblematico a Padova, città culla e laboratorio politico di Autonomia e sede di partenza dell'inchiesta del 7 aprile, che ha dato vita a una catena di arresti e indagini in tutta Italia. -
A est, oltre il mare
Aforismi e racconti sulla vita espressi da un collaboratore scolastico affetto da poliomelite. -
Erika nella bolla
Due bambine, due storie diverse, due anime delicate unite dal fatto di essere state colpite dalla malattia che non fa rumore: la solitudine. Poi un incontro improvviso e la nascita di un'amicizia speciale, sincera, presente, disinteressata e generosa. Proprio ciò che serviva per cambiare il loro destino. -
Ciuffina: Una bella giornata di primavera-Luna-Arf. Ediz. illustrata
Le straordinarie avventure della farfalla Ciuffina in viaggio attraverso le quotidiane meraviglie della natura. Età di lettura: da 4 anni. -
Profugo a 15 anni. La grande guerra di Giuseppe Rigo
A seguito del Bando Cadorna, che, di conseguenza alla rotta di Caporetto, obbligava tutti i cittadini maschi di età compresa fra i 15 e i 60 anni e residenti fra i fiumi Tagliamento e Piave a mettersi a disposizione dell'autorità militare, anche il quindicenne Giuseppe Rigo si incamminò verso il distretto militare di Oderzo. Non vi trovò nessuno così a piedi raggiunse Treviso dove la confusione regnava sovrana. Consigliato di prendere il primo treno senza curarsi della destinazione, con i compaesani l'11 novembre 1917 approdò ad Aci Castello, in Sicilia. Vi rimase profugo un paio di mesi, quindi chiese di rendersi utile e, come operaio militarizzato, venne trasferito a lavorare in svariate località del Bresciano, del Mantovano e del Ferrarese. Fece rientro a casa, a Ghirano (allora provincia di Udine) il 21 novembre 1918. Nel 1982, 65 anni dopo l'inizio della sua esperienza di profugo, stese una dettagliata ed emozionante memoria.