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La metamorfosi dell'angelo
Un caso professionale all'apparenza banale diventa per Caterina Novelli, avvocato di mezza età della provincia del Nord-Est, occasione di indagine per decifrare cosa si nasconde davvero dietro i motivi di un atroce delitto compiuto fra le mura di casa. Con uno stile asciutto che tiene sempre in tensione e attraverso la ricerca di significati esoterici, si è coinvolti in un susseguirsi di colpi di scena, poiché nella vicenda narrata, come nell'animo umano dei suoi protagonisti, nulla di ciò che appare è come sembra. -
Veni vidi... Friuli in bici. Itinerari e percorsi in bici
Una guida ciclo-turistica alla scoperta del territorio friulano con 20 itinerari e tante proposte culturali, storiche, architettoniche e naturalistiche. 900 km di strade da pedalare, o da affrontare anche a piedi, immersi nella natura tra ville storiche, castelli e borghi rurali e rese più piacevoli dai numerosi aneddoti, dalle storie e dai consigli di esperti per apprezzare una terra di rara bellezza. -
Mazzini (rist. anast.)
La sanguinosa repressione del generale Bava Beccaris ai moti di Milano del 1898 spinse il giovane socialista Salvemini a spostare i propri interessi dalla storia medievale verso la storia contemporanea. Interrogandosi sulle origini della crisi che lo Stato italiano stava attraversando Salvemini individua le fragilità e gli errori nella democrazia risorgimentale e in alcune ambiguità e contraddizioni di uno dei fondatori dell'Italia unita e indipendente: Giuseppe Mazzini. Se da una parte i principi di libertà e unità, l'ideale repubblicano e l'attenzione alla questione sociale rendevano Mazzini una figura fondante del movimento democratico, altri aspetti del suo pensiero e della sua opera non meno rilevanti ma spesso trascurati - come la centralità del riferimento a Dio e alcuni tratti dogmatici - si sarebbero dimostrati terreno fertile per successive istanze autoritarie. Analizzando la vita e le opere di Mazzini, e in particolare i suoi Doveri dell'uomo, Salvemini mette in luce sia il messaggio di libertà sia le ambiguità teoriche del padre della patria, grazie alle quali del pensiero mazziniano ""ciascuno attingeva e adottava quelle parti che corrispondevano al proprio stato d'animo, e trascurava o non comprendeva il resto"""". La riflessione di Salvemini si sposta quindi sulla fortuna di Mazzini e sui suoi diversi usi politici, culminati nell'utilizzo che ne avrebbe fatto il fascismo preparando, un quarto di secolo dopo le cannonate di Bava Beccaris, la propria svolta dittatoriale."" -
Ucraina terra di confine. Viaggi nell'Europa sconosciuta
«Massimiliano Di Pasquale fa parte da anni di quello sparuto gruppo di esperti italiani che l'Ucraina l'hanno studiata e presa sul serio, convinti che sarebbe stata un Paese cruciale per le sorti europee, e che nel laboratorio politico di Kyiv si stava elaborando quell'antidoto alle dittature postsovietiche che non a caso Vladimir Putin ha ritenuto necessario annientare prima che venisse esportato a Est. Il suo libro propone al lettore un viaggio in un Paese che era sorprendente ancora prima di sorprendere tutti. È un libro di viaggio, in una tradizione piacevolmente classica, che diventa oggi un documento prezioso per capire l'attualità. Perché Di Pasquale racconta l'Ucraina non come un luogo ""esotico"""", ma come una terra che, seppure """"di confine"""", appartiene alla nostra storia, ha condiviso con noi pezzi di passato, dai greci antichi ai genovesi». (Anna Zafesova)"" -
Trieste, gli Asburgo e il 97 reggimento I.e.R. Il racconto di 140 anni di personaggi, divise e oggetti
Questo nuovo libro sul complesso tema dell'identità e dell'esperienza della guerra vissuta dai sudditi del Litorale Austriaco è un racconto anche per immagini della nuova guerra che vide l'ultimo scontro di cavalleria della storia. Essa generò quasi contemporaneamente i primi assi dell'aviazione e della guerra sottomarina mentre a terra si riscoprivano le corazze, le mazze ferrate, le bombarde e la vita nel fango delle caverne. Gli ultimi italiani d'Austria conobbero l'ingiustificata diffidenza dei comandi militari, il disprezzo e talvolta l'offesa diretta dei loro stessi comandanti. Tutto il contrario di quanto era espresso dalle leggi asburgiche; lo stesso imperatore dovette intervenire per raddrizzare un torto o per rimediare a un palese errore. Il volume contiene anche un breve studio sui soldati ebrei del reggimento 97°. Introduzione di Paolo Rumiz. -
Alla maniera dei briganti. La Grande Guerra del capitano Ettore Cavalli
Dalla Parma rossa dell’anteguerra e delle battaglie interventiste fi no all’esperienza di guerra nel Veneto e poi nel Carso, si dipana l’odissea di una generazione partita con grandi speranze di rinnovamento e poi gettata nella crisi del dopoguerra. Parma è città emblematica di questo cerchio che si chiuderà sul fascismo tradendo le aspettative di molti. Le parole asciutte e antiretoriche del protagonista s’intrecciano con la voce narrante che come in un fi lm ci porta fi n dentro la trincea, ad altezza d’uomo, fi no a respirare con lui l’odore acre del combattimento. La Grande Guerra ne esce a colori, romanzo di formazione di una generazione. -
Architetture di ultima generazione
Un volume che tratta dell’impiego dei materiali fibrorinforzati FRP (Fiber Reinforced Polymer) nel campo delle costruzioni e dell’architettura. Informazioni tecniche di base e progetti realizzati con i materiali FRP presentati al lettore – sia esso ricercatore, progettista o studente – in forma di scheda tecnica e con alcuni approfondimenti progettuali. La pubblicazione fornisce anche un abaco semplificato per i calcoli di base. I materiali fibrorinforzati provengono dall’ingegneria navale e aerea, ove la leggerezza accoppiata alla resistenza rappresenta la combinazione essenziale. Nell’edilizia hanno un campo di grande interesse applicativo anche da un punto di vista del ridotto impatto ambientale, della sostenibilità e della resilienza. -
Bordeggiare tra acque mosse. La vicenda di Arturo Bressan nella Marina Militare Italiana 1936-1974
"Bordeggiare tra acque mosse"""" è la metafora marinaresca che meglio riassume l’esperienza nella Marina Militare di Arturo Bressan, che ha vissuto nei riflessi personali rilevanti fatti storici del periodo della seconda guerra mondiale e del dopoguerra. Una traversata attenta, adattandosi al meglio a situazioni difficili, talvolta drammatiche, per superare con il minimo dei danni per sé e per altri i momenti critici. Le vicende di Arturo Bressan si snodano attraverso episodi di guerra nel Mar Mediterraneo, l’esperienza negli incursori della Regia Marina della X Flottiglia MAS, l’adesione alla Resistenza nella Carnia occupata dai cosacchi, singolare vicenda storica nota a pochi. Nel dopoguerra poi, ha dovuto affrontare la dura esperienza dello sminamento subacqueo in diversi approdi dell’Italia settentrionale fino a incrociare, suo malgrado, le trame del piano “Solo”, disegno eversivo dai contorni di colpo di stato." -
I miei primi cinquant'anni su quattro ruote
Ci sono momenti della vita in cui, dopo tanto correre, ci si ferma, ci si volta indietro, si rivivono i ricordi e si maturano nuove riflessioni. Questo libro non è un bilancio, ma il racconto di un uomo che guarda il mondo fuori e dentro di sé da una prospettiva diversa, quella delle quattro ruote su cui è costretto dalla nascita. Maurizio Scolari nasce nel 1970 a Caserta dove i genitori si trovavano per gli impegni professionali del padre, militare di carriera, e si trasferisce ben presto con la famiglia in Friuli, prima a Palmanova e poi a Udine. Frequenta l'istituto ""La Nostra Famiglia"""" di San Vito al Tagliamento e poi le scuole statali a Udine. Conclusi gli studi, dopo un periodo trascorso a casa, alla fine degli anni Ottanta su invito del fondatore don Onelio Ciani comincia a frequentare come """"diurno"""" la Comunità Piergiorgio dove vive a tutti gli effetti come """"comunitario"""" dal maggio 2016. È appassionato dei film di don Camillo, della buona musica e frequenta assiduamente le sale da concerto."" -
Alle origini del simbolo indennitario all'Altare della Patria. La madre popolana Maria Bergamas e il figlio Antonio
La Grande Guerra fu dichiarata con il proposito di ""liberare"""" dal giogo degli Asburgo gli italiani """"irredenti"""", intendendo con questo termine quelli che vivevano ancora nelle terre """"occupate"""". Quando nel 1921 si trattò di far scegliere la salma da traslare all'Altare della patria, come simbolo dell'ultimo sacrificio degli italiani per aver completato l'unità nazionale, fu scelta la madre di un soldato irredento la cui salma era dispersa, Antonio Bergamas. Maria Bergamas è raffigurata in quasi tutti i libri di testo, ma del figlio Antonio ben poco è stato detto. Questo libro racconta la storia di Antonio e della madre."" -
Dopo Venezia: verso altre «patrie». I Savorgnan d’Osoppo tra Friuli, Piemonte, Egitto
Dopo la caduta nel 1797 della Repubblica di Venezia viene meno anche la fortuna economica e politica dei Savorgnan, una famiglia che dal Duecento si era imposta in Friuli e nel 1385 era stata aggregata al patriziato veneto. Mentre alcune linee della casata si estinguono, l’eredità del nome e dei titoli viene riconosciuta dal governo austriaco al ramo superstite della linea dei Savorgnan del Monte, che si qualifica come Savorgnan d’Osoppo. Il volume descrive le vicende degli ultimi Savorgnan tra Ottocento e Novecento, segue tra storia e cronaca i loro percorsi. Alcuni continuano a guardare al passato, altri si preoccupano di trovare nuovi spazi, nuove finalità e nuove ‘patrie’ in cui identificarsi. L’identità si ricompone nel Novecento, quando idealmente viene ricostruita e ritrovata la memoria della casata insieme con i simboli di un passato, primi tra tutti il colle e la fortezza di Osoppo, luogo in cui il loro antenato Girolamo nel 1514 aveva difeso Venezia contro l’esercito imperiale. -
Ottocento. Il Congresso di Vienna e l'Adriatico tra Venezia e Ragusa
La vicenda è ambientata negli anni tra la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna e il successivo assestamento del continente europeo. La storia prende avvio nel nord-est, specialmente tra Friuli e Veneto, per continuare a Vienna e a Dubrovnik e altresì percorre la vita di Lorenzo Natali, protagonista immaginario che a tali avvenimenti partecipa. La raffinata penna dell'autore, ci riporta tra la dissoluzione della repubblica veneziana e i fasti della Vienna dei concerti e dei balli di gala. -
L' ultima messa del gastaldo
La Notte di Natale del 1843, dopo la messa di mezzanotte, a Buttrio fu assassinato Girolamo Zecchini, gastaldo del conte d'Attimis Maniago. Il Commissario distrettuale del Regno Lombardo-Veneto a?dò le indagini al capitano della gendarmeria Valerio Rotario. Furono analizzate la pista massonica, quella della vendetta passionale, ma anche della rappresaglia politica, date le frequentazioni della vittima con gli ambienti risorgimentali. Furono persino rievocate passate vicende ereticali e stregonesche. Ma il capitano Rotario disponeva di risorse intuitive, grandi riserve di logica e di una notevole dose di pragmatismo, saranno sufficienti per districare questo ginepraio? -
Il paese degli scherzi
Il diario di prigionia di Giuseppe Pinzani riguarda il periodo di internamento nel Campo di concentramento ""Stalag-Oflag 83"""" di Wietzendorf e in altri luoghi di detenzione nel nord della Germania, dall'8 settembre 1943 fino al 4 luglio 1945. La narrazione fornisce uno spaccato raro, quasi quotidiano ed interessante della vita degli I.M.I. (Internati Militari Italiani) durante quegli anni. Nello stesso periodo in cui scrive Giuseppe Pinzani, altri ufficiali o soldati internati, divenuti poi personaggi importanti, erano rinchiusi a Wietzendorf, tra cui Guido Carli (poi Governatore della Banca d'Italia), lo scrittore Giovanni Guareschi, l'attore Gianrico Tedeschi, il politico Alessandro Natta e il pittore Mario Moretti."" -
Qui pro qui
Un percorso per mettere a nudo i problemi d'incomunicabilità presenti nei vari ambiti della società attuale: dalle aule di tribunale, alle percezioni errate che si hanno delle vite degli altri. Queste difficoltà di comunicazione, che generano come effetto finale equivoci, malintesi, rancori, incomprensioni, fraintendimenti, qui pro quo appunto, derivano da pregiudizi che attingono da presupposti molto spesso non razionali, ma legati a deviazioni di più varia specie. Con Pillole di Omar Monestier e contributi di Ernesto Gianoli. Prefazione di Massimo D. Mascolo. Postfazione letteraria di Antonio Armano. Postfazione filosofica di Franco Fabbro. -
Io sono Mentina
«Per niente facile parlare di Maurizio Gaier detto Mentina. E da qui si inizia: perché questo soprannome? Negli anni settanta, la voglia di andare controcorrente, tra insorti, hyppies, libertari, ti portava allo sballo, e le esperienze con droghe leggere e allucinogeni ti facevano accedere al gruppo. A quel tempo Maurizio era un ragazzetto con desideri di emulazione, senza peraltro voler entrare nel labirinto dello spaccio né del consumo. Fatto sta che per essere come loro, inventò una finzione scenica: avendo osservato in qualche vetrina pasticche e cristalli di saccarina, si recò in farmacia ad acquistare il dolcificante per chi aveva problemi con lo zucchero. Si trattava di aspartame, che il nostro confezionò con carta stagnola e si spostò in piazza per lo ""spaccio"""". Fu così che gli acquirenti si """"fecero"""" con la saccarina che, dichiararono, era veramente """"roba buona"""". Grazie all'effetto placebo, si sballarono con le caramelle. Da quella volta, dopo che la notizia si sparse, Maurizio Gaier fu per tutti Mentina. Il mondo di Mentina fu per lungo tempo quello dei drogati, degli sbandati, degli ultimi di turoldiana memoria, un mondo che però non scalfirà la sua resistenza ideologica, ma che incuriosirà il poeta, lo scrutatore, il ficcanaso. E un altro mondo, forse parallelo, fu quello del teatro, in cui Mentina esprimeva tutta la sua carica dadaista, esibendosi in gag che divennero memorabili. Ma il vero palcoscenico che appassionò Mentina, fu la piazza. Il suo pubblico era composto da... ma l'abbiamo già scritto. [...]» Introduzione di Rocco Burtone."" -
Pagine antiche
Mariano Sargentelli vive a Trivignano Udinese. È nato a Lucca nel 1954 e dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, entra nel mondo del lavoro. A 24 anni lascia il lavoro ed inizia un cammino nel seminario arcivescovile di Lucca, dove per tre anni si dedica allo studio dei testi sacri, teologia e filosofia. A 27 anni decide di non proseguire negli studi intrapresi e torna nel mondo del lavoro. Conosce una ragazza friulana, si sposa, si trasferisce in Friuli e ha due figli. Lavora per molti anni presso una importante azienda vitivinicola dei colli orientali. Nel 2017 consegue il diploma di sommelier A.I.S. FVG (Associazione Italiana Sommelier) con la quale collabora nei servizi durante manifestazioni, eventi, master e nei corsi di studio per la formazione dei nuovi sommelier. Con Gaspari Editore ha pubblicato la raccolta di poesie ""Recinti d'acqua"""" (2020)."" -
Stragi e Foibe. Balcani in fiamme. Un percorso per immagini. Ediz. illustrata
Deportazione di civili e stragi italiane sono il drammatico punto d’arrivo della politica guerrafondaia dello stato fascista nei Balcani; i tribunali del popolo e le foibe sono la tragica risposta dei partigiani di Tito. Il libro evidenzia attraverso le immagini eventi e situazioni che hanno portato in guerra l’Italia di Mussolini. Il confine orientale italiano diventa uno dei territori più cruenti della seconda guerra mondiale. -
Nel tempo del coraggio e del dolore. La popolazione di Pozzuolo del Friuli e il prezzo della Grande Guerra
Come fa una comunità a sopperire alle carenze delle Istituzioni pubbliche e a sopravvivere in periodi di grandi sconvolgimenti storici? Il racconto di quanto accadde in un paese durante la prima guerra totale dove la popolazione si scoprì non solo obiettivo diretto, ma anche vittima di un sistema impreparato e inefficace che portò disgregazione, morte e miseria nelle famiglie. Il libro dà volto e voce ai combattenti , ai prigionieri, alle vittime civili, ai condannati nei tribunali militari, ai mutilati e invalidi di guerra, ai profughi friulani e del Piave, alle madri e alle vedove di guerra e agli orfani, dimostrando che la comunità riuscì a sopravvivere e rinascere grazie al quotidiano sacrificio delle donne, dei bambini e degli anziani che politicamente non avevano voce. -
Messa Rosa Mystica. Vol. 1-2
Giovanni Battista Marzuttini (Udine, 1863 - Fauglis, 1943) è stato una delle figure più rappresentative del Friuli, ingegno dalla poliedrica attività che lo fa rassomigliare a quegli artisti del Rinascimento i quali sapevano trattare con eguale bravura il pennello e la musica, lo scalpello e la penna, la spada e la meccanica, la scienza e la politica. Artista enciclopedico, dall’avventurosa vita, egli trascorreva i suoi ultimi anni nella tranquilla dimora di Fauglis, queste palustri lande, com’egli amava definire il suo ritiro da vecchio eremita, schivo di onori e lungi dai rumori della moderna civiltà. Il saggio ripercorre la vita del maestro, il corpus delle sue opere e i suoi contributi nell’ambito del processo di restaurazione della musica sacra. Viene poi presentata, per la prima volta in edizione moderna, la partitura della Messa Rosa Mystica, tratta dal manoscritto conservato presso la Biblioteca del Conservatorio di musica «Jacopo Tomadini» di Udine (Fondo Giovanni Battista Marzuttini, 1983) e seguita da un accurato quanto necessario apparato critico.