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Paesaggi retorici. Immagini e figure del territorio
Il paesaggio si offre, nel suo articolarsi stratificato, a essere osservato e descritto attraverso vari mezzi che ne declinino tipicità e aporie, qualità e problematiche. I testi raccolti i in questo libro tentano di fornire alcune coordinate su come l'immaginario letterario, scientifico e artistico si sia occupato di una nozione di paesaggio allargata, coincidente con quella fornita dal saggista Barry Lopez, per il quale il ""paesaggio è quella cultura che abbraccia tutte le culture"""". Gli autori dei saggi qui presentati affrontano l'esegesi di un paesaggio o di un modo di descriverlo, delineando come storicamente sia andata definendosi l'idea di uno spazio liminare, il paesaggio appunto, a cui partecipano plurime dimensioni in continuo rapporto dialettico."" -
Il palazzo di mezzanotte. Testo originale a fronte
Se negli scritti d'esordio di Sepideh Siy?vashi raccolti in ""Ridi in persiano"""" il tema centrale è l'esplorazione delle potenzialità insite nelle relazioni umane e il ruolo cruciale che con tutte le sue ambiguità vi riveste la comunicazione, anche quando è immersa nelle segrete profondità del dialogo interiore, nella sua seconda raccolta qui tradotta, """"Il palazzo di mezzanotte"""", l'autrice allarga la prospettiva, prestando particolare attenzione allo spazio che circonda l'uomo e in cui esso costruisce le proprie fragilissime relazioni. Uno spazio che non è confinato alle angustie del presente, del semplice vissuto quotidiano - immancabile sfondo, peraltro, della narrazione - ma che si dilata a """"comprendere"""" anche dimensioni altre, che tendono a prendere forma attraverso la rievocazione operatane dai protagonisti sulla scorta di suggestioni interiori che sfiorano lo stato onirico, la visione. Le storie e le vicende narrate sono pervase da un sotterraneo, profondo senso di inquietudine che trova le proprie radici nel vissuto dei personaggi e si espande fino a permeare oniricamente il presente, condizionandone i rapporti."" -
Poesia epica della Corea
Quando si discute di poesia epica l'Estremo Oriente (e la Corea in particolare) non è certo la prima regione del mondo alla quale si pensa. Eppure l'epica in Corea non è stata sconosciuta: per esempio, il solo periodo Kory? (9181392), detto anche ""Medioevo coreano"""", ci ha consegnato due autentiche perle di questo particolare genere poetico: il """"Tongmy?ngwang-p'y?n"""" (Poema di re Tongmy?ng) e il """"Chewang un'gi"""" (Registro in versi di re e d'imperatori). Proprio il """"Chewang un'gi"""" è presentato in questo volume nella sua prima traduzione assoluta in una lingua occidentale e ci sono ottime ragioni per una tale pionieristica scelta editoriale: scritto da Yi S?nghyu e completato nel 1287, in un periodo storico assai travagliato per il Paese, il Chewang un'gi si rivela opera di raro eclettismo che, illustrando in versi le storie parallele della Cina e della Corea, è nel contempo didattica e edificante, oltre che di eccezionale originalità mitografica e storico-politica. Un libro d'altri tempi, ma ancora straordinariamente attuale e soprattutto indispensabile e insostituibile nello studio della storia e della letteratura della Corea."" -
Il pudore dei giusti
Chi è giusto? I Giusti sono i protagonisti di un'antica leggenda ebraica che trae spunto da un passo della Bibbia che vede protagonista il patriarca Abramo. Essi fanno da garanti e impediscono la distruzione del mondo. La Shoah e le terribili vicende del Novecento hanno restituito ai Giusti una drammatica attualità. -
Oltre la collina e altri racconti. Testo originale a fronte
Trattando il tema della morte da più angolature - morte in guerra, morte accidentale, morte presagita, morte desiderata - Amir Alagic in questi sei racconti offre immagini di un mondo antico, segnato dalle privazioni e dagli affetti familiari, che trovano riscontro nel suo stile, ora essenziale e conciso ora elaborato e quasi barocco. L'intimità dei rapporti umani lega i racconti ambientati in epoche diverse del secolo scorso e luoghi che si estendono da Banja Luka, città natale, a Pola, città di elezione dell'autore. Qui come in altri suoi testi Alagic è interessato alle storie individuali piuttosto che alla Storia collettiva, sia quando descrive gli orrori della Seconda guerra mondiale, sia quando schernisce il patriottismo dei profittatori della guerra nel conflitto jugoslavo degli anni Novanta. -
Il sistema informativo-contabile delle aziende minori
Il sistema informativo-contabile per le aziende di ridotta complessità. -
Modelli di rendicontazione dell'attività museale
Il museo che nessuno visita è ancora un museo? -
Easy hania 500. Per la lingua coreana
Questo libro è stato scritto pensando ai lettori, tra coloro che studiano coreano in Italia, che vogliono studiare gli hanja e i caratteri cinesi per raggiungere una più ampia conoscenza linguistica. -
I viaggi di Ibrahim al-Khiyari. Vol. 2: Da Costantinopoli in Grecia e ritorno.
Nel 1669, Ibr?h?m al-Khiy?r?, giurista e letterato arabo (m. 1672), inizia un lungo viaggio che, nell'arco di quasi due anni, lo porta a visitare una buona parte dei territori dell'Impero ottomano (Siria, Turchia, Grecia, Palestina, Egitto) e le sue grandi città (Damasco, Costantinopoli, Gerusalemme, Il Cairo). Di questa sua esperienza egli produce un voluminoso resoconto letterario dal titolo ""Tu?fa al-udab?' wa salwa al ghurab?'"""" [L'Omaggio per i letterati e la consolazione per chi è lontano da casa]. Il presente volume, il secondo di una serie, è dedicato alle peregrinazioni di al-Khiy?r? nella Grecia continentale (in particolare a Larissa/Yeni Shehir), alla ricerca di un incontro con il Sultano dell'epoca (Me?med IV) e con i grandi dignitari dell'Impero. Modellata sul ritmico incedere delle carovane, la sua narrazione, integrata con estratti da altre fonti del periodo, costruisce un fascinoso quadro del cangiante e policromo mondo ottomano che rimane uno dei momenti più vitali e fecondi di tutta la storia islamica."" -
La scrittura thai. Sistema e cultura
Questo libro costituisce la prima trattazione completa in lingua italiana interamente dedicata alla scrittura thailandese. Si prefigge di delineare in modo chiaro e dettagliato tutti gli aspetti relativi al sistema di scrittura, quali trascrizione, ortografia e calligrafia, e di proporre un metodo di romanizzazione sviluppato per lettori di lingua italiana. L'autore intende la scrittura come una pratica sociale, in continua trasformazione e contesa tra molteplici attori. Affianca dunque all'analisi del sistema di scrittura nelle sue configurazioni più normative l'esplorazione di innovazioni ortografiche, calligrafiche e tipografiche caratteristiche di specifici contesti generazionali, politici, religiosi e commerciali. La scrittura thai è uno strumento fondamentale per approfondire la conoscenza di una delle lingue chiave del sudest asiatico. -
Arcipelago delle maree. Esplorare gli incerti confini della Venezia anfibia
Il contesto geografico di Venezia e della sua laguna, con le peculiari fisionomie insulari, è tra i sistemi ambientali e urbani più studiati al mondo. Le zone umide costiere, le lagune e le isole sono state a lungo considerate spazi soglia in cui terra, cielo e acqua si incontrano in dinamiche condizioni di materialità. Per apprezzare la molteplicità di significati e la produzione di conoscenza ricavate da questi ambienti anfibi, dobbiamo comprendere non solo la politica e le grandi narrazioni, ma anche memorie personali, riflessioni, tradizioni locali e pratiche vernacolari. Il libro raccoglie la traduzione dall'inglese di un numero speciale dedicato a Venezia e laguna, uscito nel 2021, per la rivista scientifica internazionale di studi insulari Shima. L'argomento affrontato prendeva in considerazione Venezia e il suo intorno lagunare, come un congiunto territoriale ibrido in cui la continua mutazione, trasformazione e negoziazione ne fanno il carattere distintivo. Un 'cyborg-paesaggio' dove i limiti tra natura e cultura, acqua e terra, assenze e presenze, affollamento e desolazione sono precari e incerti, nonché continuamente da negoziare e discutere. Questo è il punto di partenza per cogliere la complessità locale e la marginalità di queste aree di transizione, comunque in grado di richiamare ed evocare temi globali e opportunità transdisciplinari. -
I viaggi di Ibrahim al-Khiyari. Vol. 3: Costantinopoli, Damasco, Gerusalemme (1670).
Nel 1669, Ibr?h?m al-Khiy?r? (m. 1672), giurista e letterato arabo di Medina, spinto dalla volontà di incon-trare il Sultano del tempo, inizia un lungo viaggio che, nell'arco di quasi due anni, lo porta a visitare una buona parte dei territori dell'Impero ottomano (Siria, Turchia, Grecia, Palestina, Egitto) e le sue grandi città (Damasco, Costantinopoli, Gerusalemme, Il Cairo). Di questa sua esperienza egli produce un voluminoso resoconto letterario dal titolo Tu?fa al-udab?' wa salw? al ghurab?' [L'Omaggio per i letterati e la conso-lazione per chi è lontano da casa]. Il presente volume, il terzo di una serie, è dedicato al lungo soggiorno di al-Khiy?r? nella capitale ottomana e al graduale ritorno verso casa. Una volta arrivato a Damasco, egli decide di visitare Gerusalemme, la terza città santa dell'Isl?m. La sua narrazione, integrata con estratti da altre fonti del periodo, costruisce un fascinoso quadro del cangiante e policromo mondo ottomano che ri-mane uno dei momenti più vitali e fecondi di tutta la storia islamica. -
Telegramma a Fatima e altri racconti
L'amore, la religione, l'attualità, i rapporti fra uomo e donna, il ruolo della donna nella società sono fra i temi principali della prosa della scrittrice armena Diana Hambardzumyan. L'autrice ironizza sull'invidia, sull'odio, sull'inganno, sull'ingiustizia, sulla solitudine, contrapponendoli all'amore, a volte sensuale, alla fede e alla lealtà che sempre trionfano nei suoi racconti. La dimensione psicologica si estrinseca in un'inquietudine interiore, nella ricerca e nella rivelazione dei vari aspetti della personalità dell'autrice. Diana Hambardzumyan sfida a volte il lettore tessendo trame parallele che stimolano l'immaginazione. -
Nel mio cuore un altro paese. Una donna ebrea ai tempi di Goethe
Nella Berlino di fine Settecento ebrei privilegiati, commercianti, ma anche principi, diplomatici e intellettuali si incontrano nel salotto dell'ebrea assimilata Rahel Levin: da Friedrich Schlegel e Schleiermacher a Wilhelm e Alexander von Humboldt, da Reine a Cari Maria von Weber. Ma la ""maledizione"""" di essere nata donna ed ebrea le preclude accettazione e amore. Per uscire dall'isolamento interiore deve dunque forzare lo spazio fisico e limitato del """"salotto"""", intrattenendo da pari a pari fittissimi rapporti espistolari con centinaia di interlocutori. Ricostruiti prima dal marito e poi dagli studiosi, questi scritti sono finalmente reperibili."" -
Giacomo fratello di Gesù. Una inedita visione degli albori della Chiesa
Un'indagine per tracciare il profilo di un personaggio troppo a lungo ignorato, simbolo autorevole - ancor più di Pietro - di una Chiesa primitiva, fortemente ancorata al giudaismo del suo tempo. Un'inedita visione degli albori della Chiesa, non di quella dell'ortodossia che più tardi trionferà, ma di quella - inizialmente dominante - di coloro che non andavano nel senso della Storia. Giacomo si oppose a Paolo, le cui idee trionfarono e portarono inevitabilmente alla separazione del cristianesimo dal giudaismo. -
Mio padre. Lev Nikolaevic Tolstoj
"Sono vissuta in una casa un po' speciale: la nostra era una casa di vetro, aperta a chiunque. Chiunque poteva vedere tutto quello che si svolgeva tra noi, poteva penetrare nel segreto della vita di famiglia e riferire al pubblico il risultato più o meno corrispondente a verità delle sue osservazioni. È venuto il momento che riveli a quanti dimostrano interesse per Tolstoj, quello che io ho provato vivendo quasi tutta la mia vita accanto a lui. Dirò tutto e se non dirò tutto quello che potrei dire sul dramma della vita dei miei genitori, questo dipende dal fatto che troppe persone sono state coinvolte in questa tragedia e per alcune di loro è ancora troppo presto perché si possa parlarne"""". (Dalla prefazione di Tatjana Tolstaja)." -
Le radici della scienza moderna. Alla ricerca di una nuova identità per l'uomo di scienza del III millennio
La scienza moderna è in crisi, nonostante molti cerchino di nascondercelo, e di nasconderselo. Lo dice il sottile malessere che serpeggia da anni fra gli uomini di scienza. Lo dice lo stridente contrasto fra le migliaia di lavori scientifici sfornati quotidianamente e le poche vere grandi scoperte degli ultimi anni. Lo dice la sfiducia crescente dei pazienti nei confronti della medicina ufficiale. Qiesto libro propone una tesi provocatoria: forse possiamo trovare le soluzioni ai problemi di oggi percorrendo un viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta del pensiero dimenticato di quegli Uomini che, dal nulla, hanno costruito i pilastri su cui poggia la cultura scientifica moderna. -
Spinadesco 2.0. Storia, ambiente e tradizioni
La storia evolve rapidamente e con essa la comunità di Spinadesco che tuttavia non dimentica le sue radici, il contesto che la circonda, i fatti drammatici o emblematici che hanno segnato la vita del paese e così l’amministrazione comunale consegna alla memoria dei suoi cittadini e delle future generazioni un compendio di fatti e notizie geografiche, storiche, ambientali e culturali che hanno segnato, nel passato, o contraddistinguono, nel presente, la vita del paese. -
Bevi come ami
"Bevi come ami"""" è un saggio scientifico-divulgativo inerente all'enologia e all'assaggio del vino; può essere paragonato, per gli argomenti trattati (non per il taglio stilistico), a un primo corso di sommelier. Il libro, prendendo come spunti esperienze di vita vissuta in campo enologico dall'autore, enologo e comunicatore di vino, accompagna il lettore attraverso la conoscenza di quest'ultimo, della sua produzione e delle tecniche di assaggio. Marco Razzauti ci parla di tutto questo mantenendo sempre lo stesso brillante metro stilistico e presentando concetti tecnico-scientifici intervallati da esperienze personali e da parallelismi amorosi; nei tanti anni in cui ha insegnato ai corsi di sommelier in tutta Italia, infatti, l'autore ha notato che il parallelismo vino-amore accende l'attenzione, facilita la comprensione e aiuta a memorizzare quello che si ascolta. Questo libro è un approccio nuovo e divertente per imparare ad assaggiare un vino senza annoiarsi, trovando sempre nuovi stimoli: c'è indubbiamente qualcosa di sensuale nell'assaggio di un vino, e l'autore ce lo racconta finalmente senza reticenze e senza tabù." -
Il dolce navigar dei mosti. Giancarlo Vason e la storia delle tecniche enologiche
Vino. In questa parola si racchiude una storia lunga secoli, anzi, millenni. Ciò che noi oggi diamo per scontato è il frutto di un'evoluzione che parte da molto lontano. La bevanda che accompagna molti di noi quotidianamente ha affrontato negli ultimi cinquant'anni un passaggio evolutivo fondamentale, che ha visto la valorizzazione dell'aspetto scientifico nell'esaltare le tradizioni che la connotano da sempre. Questo passaggio è stato possibile anche grazie all'importantissimo contributo di Giancarlo Vason che, spinto da innata passione, ha colto l'essenza di ciò che era fondamentale preservare, ma ha anche saputo guardare oltre, intuendo che cosa fosse necessario migliorare. Il suo grande contributo ha permesso ai vini italiani di affrontare al meglio anche i mercati internazionali e il suo know-how ha portato alla diffusione di tecniche produttive ad altissimi livelli. Questa lettura vi accompagnerà non solo attraverso aneddoti estremamente interessanti, ma è soprattutto un viaggio nella storia della vinificazione. È proprio il caso di dire che dopo aver letto questo libro un bicchiere di vino avrà tutto un altro sapore.