Sfoglia il Catalogo ibs035
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6161-6180 di 10000 Articoli:
-
La guerra degli ospedali. Il principe e i comitati nella città Valdichiana 1951-2001
«Con la ""Guerra degli ospedali"""", Gino Serafini racconta le lunghe tensioni che precedettero la nascita, nel 2001, di un ospedale unico e moderno e la chiusura di quelli preesistenti: ben sei ospedali comunali, con una lontana tradizione ma oramai tecnicamente superati. Uno scontro tra modernizzatori e tradizionalisti, durato almeno un quarto di secolo, che ha per teatro la Val di Chiana senese, territorio dove le trasformazioni degli anni '50-60, localmente radicali, avevano generato squilibri e rivalità, poi esplose, appunto, sulla questione ospedaliera. Per i molti incarichi ricoperti nella zona (dove è stato anche presidente dell'Usi) l'autore è osservatore privilegiato dei decisori locali e delle loro scelte, che vengono perciò spiegate nella loro logica più intima. Interessato a ricercare le motivazioni profonde degli avvenimenti, è tuttavia orientato ad evidenziare le contraddittorie ragioni dei molti attori in campo, tutti studiati nello specifico profilo sociale e culturale e nella dinamica delle azioni. Anzi, come già nel suo precedente libro """"I ribelli della montagna"""", è proprio lo studio psicologico e comportamentale delle classi e delle folle ad interessarlo principalmente. Senza con ciò trascurare il contesto territoriale obiettivo, di cui Serafini analizza strutture, cambiamenti e contraddizioni. Ne è dunque derivata un'opera di ampio respiro, in cui le vicende ospedaliere movimentano un più generale affresco sociale, disegnato con il rigore dello storico e reso vivo e coinvolgente da una scrittura fantasiosa e a tratti epica, per quanto sorvegliata e venata d'ironia.» (Dalla presentazione di Tommaso Detti)"" -
Vita di guerra. Le straordinarie avventure dell'«ardito del Grappa»
Ettore Viola fu un vero eroe della Grande Guerra. Soprannominato ""L'ardito del Grappa"""", combatte su tutti i principali fronti di guerra: sul Carso nel '15, a Tolmino nel '17 e sul Grappa nel '18 come capitano del glorioso vi reparto d'assalto, si è sempre distinto per valore e coraggio. Parlamentare fino al 1926, si oppose all'adesione al fascismo. Questo è il suo diario di guerra."" -
Un alpino in guerra. Enea Guarneri dalla Carnia all'Isonzo. Vol. 1: 1915-1916.
Enea Guarneri, bresciano, allievo del liceo Parini, medaglia d'oro al valor militare, è uno dei combattenti mitici della Grande Guerra. In questo primo volume si raccontano con una ricca documentazione fotografica, i combattimenti in Carnia e sull'alto Isonzo. Prefazione di Giorgio Bettoni. -
La battaglia dei gentiluomini. Pozzuolo e Mortegliano il 30 ottobre 1917
Le cariche della cavalleria a Pozzuolo del Friuli sono state nell'immaginario collettivo l'epica della grande guerra. In questa nuova collana la storia raccontata e illustrata quei combattimenti sono ricostruiti e narrati in tutti i dettagli. Un grande mosaico in cui finalmente si scopre come si svolsero i fatti. -
Bombe a mano e da fucile tedesche 1915-1918
Dalla prima bomba sperimentale del 1907 alle bombe a mano contro i tank, il libro definitivo sulle bombe a mano tedesche impiegate durante la Prima guerra mondiale con informazioni, documenti e foto inedite, discriminando il materiale effettivamente usato sul fronte italiano. Una guida essenziale, utile ai collezionisti, ai musei e agli storici. -
La fede e la guerra. Cappellani militari e preti soldati 1915-1919
Un libro fondamentale per comprendere il problema del consenso alla guerra nelle trincee. Centinaia di cappellani e di preti-soldati coetanei dei fanti provenienti dai ceti rurali condivisero per tre anni il sacrificio sui campi di battaglia e portarono conforto ai feriti e ai morenti. Le loro testimonianze e le loro biografie sono una componente essenziale per la conoscenza della Grande Guerra. -
I generali italiani della grande guerra. Atlante biografico. Vol. 2: C-Z.
Il volume conclusivo delle biografie degli oltre 600 generali della prima guerra mondiale, con la foto e la bibliografia di ciascuno, copre una profonda lacuna della storiografia italiana. -
Il ballo di Castano. La goccia che cade non si spegne
"Il ballo di Castano"""" è una singolare raccolta di esperienze, vissute o immaginate dal personaggio di Castano Dittongo, che ci trasporta in un viaggio che è formazione sentimentale, è avventura, è immaginario, è racconto psicologico e molto altro. La narrazione si dipana nel corso di molti anni, durante i quali l'autore ha scritto ed elaborato le avventure di Castano e le ha poi raccolte e catalogate a formare questo singolare romanzo di formazione. Il personaggio vive una serie di situazioni grottesche, singolari, fantasiose e piene di suggestioni attraverso le quali l'autore esplora molti aspetti del vivere quotidiano. In particolare Ponti ha strutturato il romanzo come un percorso che parte dalla concezione del tempo e della propria esistenza in divenire passando attraverso diversi specchi, ovvero le situazioni che Castano affronta, che rimandano a riflessioni più specifiche sul senso della verità e dell'apparenza, sulla capacità di comunicare, sull'inganno e l'autoinganno, sul significato del proprio lavoro, sulle aspettative degli altri, sulle proprie paure, i fantasmi, le zone oscure della nostra mente, le ossessioni, le perversioni, le cattive abitudini di cui facciamo fatica a liberarci e di cui forse non dovremmo liberarci affatto, l'ipocrisia nei rapporti, la paura dell'altro da sé, il dolore." -
La leggenda dei mitraglieri incatenati
Per i recuperanti impegnati lungo il vecchio fronte dell'Isonzo dissotterrare una mitragliatrice Schwarzlose rappresentava una vincita al lotto, il compenso per mesi di fatica. Nei loro racconti quel lavoro pericoloso vedeva intrecciare la storia della Grande Guerra con le leggende maturate dopo il conflitto. A volte un colpo di piccone poteva svelare un osso imprigionato ad una catena, e allora la leggenda diventava realtà... o incubo? -
Le bugie di Caporetto. La fine della memoria dannata
"Un buon piano d'attacco non può essere grossolano. Un buon piano deve essere precisato a regola d'arte. Carte è quella della guerra.""""" -
Il diritto di parlare. Paola Del Din, una vita in prima linea dalla Resistenza alla guerra fredda
Paola Del Din (Pieve di Cadore, 1923), Medaglia d'Oro al Valor Militare, già insegnante di lettere, paracadutista, patriota militante nelle file della brigata Osoppo dal 1943 al 1945, figlia, sorella e moglie di alpini, racconta un pezzo di storia italiana vista attraverso gli ideali e con gli occhi di una famiglia che amava l'Italia più di se stessa. -
La realtà è strabica. (Alice brum brum - nella riserva metropolitana)
"Alice Brum Brum"""" nella prima edizione del '77 aveva come sottotitolo: """"Nella riserva metropolitana"""", e ci piace segnalarlo, perché riporta ai termini allora ricorrenti di indiani metropolitani e di una giungla, dove si rincorrevano ideali, sogni, utopie che si sono vanificati con il brutale passaggio negli anni di piombo, quelli del terrorismo. È in questo spazio-tempo che sembra ora distante anni luce che facciamo rivivere la storia di Alice, assorbita nella sua dimensione """"strabica"""", un po' come Alice nel Paese delle Meraviglie, dimentica del peso che attanaglia invece i due veri protagonisti, Lucio e Sergio. I due ragazzi ci vedono benissimo e sono ben consapevoli che i problemi sono la grave disoccupazione, lo sfruttamento delle classi operaie, l'emarginazione degli emigranti, la crisi energetica. Allora come oggi il potenziale riscatto sta nel confrontare le reciproche esperienze, nel ritrovare il contatto con la realtà quella vera, non """"alienata"""" o virtuale, e nel saperla e volerla modificare a misura dei propri sogni, delle aspirazioni, e sulla base di bisogni e necessità non artefatte o indotte, perché crediamo davvero come in quel 1977 che il potere della collettività e della cultura e, certo, anche dell'amore sia rivoluzionario. Edito in occasione della mostra """"Mattotti - Primi lavori"""" presso il Museo d'arte moderna e contemporanea di Udine Casa Cavazzini (Udine, 25 febbraio-5 giugno 2017). Postfazione di Federico Pirone, Furio Honsell, Vania Gransinigh, Paola Bistrot." -
Il fronte russo nelle lettere di un alpino della Julia
Enorme è il tributo pagato dai figli della nostra Terra in questa immane sciagura, che Papa Benedetto XV definì inutile strage. Tanti giovani hanno perso la vita e non sono più tornati alle loro famiglie; hanno lasciato i loro affetti, le loro mamme, le loro spose. Stelio è uno di questi, ed è anche dalle sue lettere raccolte in questo piccolo lavoro che deve partire un messaggio forte e deciso: basta con le guerre! Prefazione di Dante Soravito de Franceschi. -
La carestia del 1813-1817 in Friuli. L'ultima grande crisi di sussistenza del mondo occidentale
"L'ultima grande crisi di sussistenza del mondo occidentale"""", così la definì lo storico John Post. Tuttavia sulla carestia causata dall'eruzione del vulcano Tambora, che colpì una buona parte del pianeta negli anni 1816-1817, la storiografia italiana a differenza di quella di altri paesi ha prodotto una serie limitata di studi. Questo è il primo libro che documenta gli effetti di tale accadimento in Friuli: il risultato è che la regione fu vittima di una catastrofe demografica di tale portata che neppure le due guerre mondiali sommate assieme sono riuscite ad eguagliare. Il racconto di questo evento epocale prende l'avvio dai registri parrocchiali e passa ad analizzare i movimenti demografici di oltre 200 paesi dell'Italia del Nord Est in un racconto che porta il lettore a una piena consapevolezza della vicenda storica che segnò l'Ottocento, soprattutto dell'emigrazione. Prefazione di Gianni Oliva." -
La damnatio ad metalla. Storie dei prigionieri dell'impero austro-ungarico nella Sardegna della prima guerra mondiale
Se il trattamento riservato ai prigionieri italiani nei campi di concentramento dell'impero asburgico, fu brutale e oppressivo, quello subito dai prigionieri austro-ungarici in Sardegna fu altrettanto impietoso. Dall'Asinara a Monte Narba, da Monteponi a Terras de Collu, questo libro lo racconta con dati ed episodi legati allo sfruttamento del lavoro da parte delle Società minerarie e delle Imprese agricole, paese per paese: una ricerca che copre una lacuna della storia di una guerra che cambiò il volto dell'Europa. -
Un ragazzo ebreo nelle retrovie dopo l’8 settembre 1943
All’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943 i Fleischmann, ebrei di origine mitteleuropea internati in Abruzzo, devono nascondersi dai rastrellamenti nazisti, ma il figlio Luigi, di quindici anni, trova anche il modo di partecipare ad azioni partigiane. Tre anni dopo egli fissò in forma di diario, autentico ma differito, quanto aveva vissuto in quei mesi. Il manoscritto, che è rimasto in un cassetto per cinquant’anni, testimonia in una prosa avvincente episodi della Resistenza, visti con occhi di ragazzo, arricchiti da incontri umani e da riflessioni personali. Presentazione di Paolo Gaspari. -
Una vita con la SLA
È una vita che, a partire da un preciso evento successivo, diventa anche il frutto di una scelta, terribile ma illuminata dalla fede e sorretta dall'amore. Valnea sceglie, consapevolmente e con determinazione, di accettare tutto ciò che da quel momento arriverà: ulteriori sofferenze, anche fisiche, nuove lacrime e nuove gioie che ancora possono scaturire da una quotidianità sublimata dal dolore; emozioni intense, manifestate attraverso il volto e il pensiero, con la stessa dignità di quando tutto il suo corpo collaborava; perché Valnea è la stessa persona di allora, le relazioni e gli affetti che continua a coltivare sono autentici. La nuova vita di Valnea, raccolta in questo libro, è al tempo stesso una toccante testimonianza e un paradigma per chi legge; non si può fare a meno, dopo, di riconsiderare le proprie scelte, di riflettere sui valori che ci danno significato, di rimettere in ordine le priorità. Insomma, questo libro è per noi. Noi, i cosiddetti «sani». -
Martiri di carta. I giornalisti caduti nella grande guerra
Gli intellettuali in guerra erano giovani ventenni che avevano cominciato a scrivere su giornali e riviste. Sono 264, i loro nomi sono Stuparich, Serra, Battisti, Gallardi, Boccioni, Niccolai, Umerini ecc. Tutti gli scritti sono corredati da note esplicative, fotografie d'epoca, ritratti dei protagonisti e mappe dei luoghi delle battaglie. Nel panorama storiografico e giornalistico mancava un lavoro capace di unire biografie, storia sociale, storia militare e storia politica. Si tratta di un contributo capace di interessare, storici, giornalisti, appassionati e semplici lettori, anche in virtù della categoria dei giornalisti: storie vere, di uomini in carne in ossa, restituite grazie a una sistematica ricerca storica basata su un'ampia bibliografia, su centinaia di articoli di giornali e su documenti d'archivio. -
Arditi, cavalieri e fanti epopea battaglia del solstizio
Nell'estate del 1918, incoraggiata dal successo di Caporetto, Vienna tentò il tutto per tutto, ma sul Piave le armate italiane si erano ben riorganizzate e arrestarono l'esercito asburgico. L'offensiva fu bloccata in pochi giorni, anche grazie ai «ragazzi del '99». Questo è il libro che racconta la battaglia del Solstizio per il lettore di oggi, con aneddoti, personaggi e mappe che lo rendono semplice e ""narrato"""" come fosse la sceneggiatura di un film."" -
Guida storico artistica di Udine
Una guida di taglio divulgativo per scoprire Udine come città d’arte, partendo dai suoi Musei per attraversarla in sedici itinerari tra suggestioni di visita e approfondimenti che indagano l’evoluzione della sua stessa immagine. Filo conduttore è l’opera degli artisti e architetti qui attivi, da Vitale da Bologna a Giovanni da Udine, dal Pordenone a Giambattista Tiepolo, da Andrea Palladio ai Basaldella, a Getulio Alviani e Gino Valle.