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Alto Adige segreto
Le raffinate prose di Alto Adige segreto furono pubblicate sullo scorcio del 1963, in uno dei periodi più ""caldi"""" della questione altoatesina, tra crisi diplomatiche, ricorsi all'ONU e azioni terroristiche. Due aspetti distinguevano il volumetto di Manfredi dai contemporanei reportage giornalistici: la profonda conoscenza che l'autore (dal 1939 meranese d'adozione) aveva di questa provincia """"ribelle"""" e il taglio artistico del suo racconto. A briglia sciolta, con la licenza di un poeta, Manfredi si concentra sugli aspetti culturali e sentimentali del problema di fondo, ovvero l'incomprensione tra i due gruppi linguistici conviventi - tema che ancora oggi, a sessant'anni di distanza, mantiene la sua attualità. I quarantasei brevi, talora brevissimi capitoli - ciascuno un quadretto, un elzeviro in sé compiuto -, oltrepassano, confondendoli, i confini tra diversi generi di scrittura e trascorrono fluidi dalla descrizione etnografica alla riflessione politica, dall'evocazione storica alla suggestione intima. E in tutti emerge l'attenzione pittorica al dettaglio, alla sfumatura psicologica, col risultato che in questi ritratti a mano libera di personaggi, usanze e paesaggi ogni minima pennellata assume una risonanza metaforica ed esistenziale. Alto Adige segreto è un piccolo gioiello della letteratura altoatesina, un """"sempreverde"""" riproposto con un'ampia introduzione critica e un prezioso ricordo personale in appendice."" -
Haga Zussa. L'amante del caso
Una donna alla ricerca di sé, che vive di relazioni evanescenti e si arrangia con lavori saltuari, distribuisce questionari porta a porta per conto di un'azienda di giocattoli, ponendo a sconosciuti domande all'apparenza assurde. Un giorno si accorge di aver smarrito le chiavi di casa, e così torna in uno degli appartamenti che ha visitato, dove riconosce, nella donna invalida che l'ha già accolta in precedenza, una persona che mai avrebbe voluto rivedere in vita sua. Passato e presente iniziano così a intrecciarsi in una danza di progressivo e reciproco disvelamento, in cui la trappola del caso è sempre pronta a scattare. E sul confine tra memoria e realtà emerge la figura di Haga Zussa, creatura mitologica che contiene in sé, nel suo stesso etimo germanico, l'immagine della strega, ma che al contempo è colei che scaccia le streghe: una donna letteralmente ""a cavallo"""" tra due mondi, quello logico-razionale da una parte e intuitivo-emotivo dall'altra. Anita Pichler si interroga sulle """"coincidenze"""", ossia su quegli eventi casuali senza i quali nessuna sopravvivenza è possibile, e modella una lingua capace di esprimere al massimo grado trame percettive e frammenti onirici. In una raffinatissima prosa poetica - quasi un componimento musicale con variazioni, ripetizioni e potenti modulazioni - crea, tra atmosfere perennemente sospese, uno scenario polifonico dove storie personali e universi interiori vengono smembrati e ricombinati per cerchi concentrici via via più stretti."" -
La convivenza in Alto Adige 1920-2020–Zusammenleben in Südtirol 1920-2020
A differenza della frontiera orientale, i molteplici eventi che hanno interessato il confine settentrionale d'Italia lungo tutto il Novecento costituiscono un patrimonio ancora oggi poco conosciuto, nonostante vi siano contenuti capitoli importanti della storia contemporanea del nostro Paese. A un secolo dall'annessione ufficiale dell'Alto Adige/Südtirol al Regno d'Italia (1920), questo volume collettaneo ripercorre una lunga e complessa vicenda storico-politica che ha prodotto tensioni etniche e atavico risentimento, ma anche un particolare modello di convivenza. Dall'italianizzazione forzata alle Opzioni, dal primo Statuto di autonomia alla Proporzionale, fino alle recenti trasformazioni di un tessuto sociale ed economico sempre più multiforme, i vari contributi propongono un ampio spettro di analisi storiche, sociologiche, politiche e letterarie nonché un modello di indagine applicabile anche ad altre realtà di confine in Europa e nel bacino mediterraneo. Vengono approfonditi in particolare il tema delle minoranze e il legame con la ""piccola patria"""", da cui prendono spunto riflessioni e indicazioni circa possibili forme di convivenza pacifica tra gruppi linguistico-nazionali diversi con una precedente esperienza di conflitto. Argomenti di grande attualità in un mondo lacerato da nazionalismi, regionalismi e populismi dilaganti. Con contributi di: Rut Bernardi, Mauro Cereghini, Alessandro Costazza, Ferruccio Delle Cave, Giorgio Delle Donne, Andrea Di Michele, Maurizio Ferrandi, Hans-Georg Grüning, Ulrike Kindl, Magda Martini, Hannes Obermair, Giorgio Mezzalira, Luciana Palla, Werner Pescosta, Hans Karl Peterlini, Luca Renzi, Patrick Rina, Carlo Romeo, Oswald Überegger, Paolo Valente"" -
Scorci di un confine. L'Alto Adige in un secolo di letteratura italiana
Porta e vallo d'Italia, provincia anomala, luogo di incontri e chiusure, di conflitti e coesistenze, paradiso turistico, sereno idillio, angolo oscuro di selvagge passioni. Tante immagini, reali e simboliche, si rincorrono in questo viaggio storico intorno ai ritratti dell'Alto Adige fissati nelle pagine di narratori, poeti, giornalisti e letterati di lingua italiana. Emerge così un nutrito repertorio di autori, storie, testimonianze e descrizioni di un variegato paesaggio naturale e umano, delle popolazioni che vi convivono, del loro ""radicamento"""" e senso di appartenenza. Entrata nei confini nazionali poco più di un secolo fa, questa contesa terra di transizione è stata oggetto inizialmente di rappresentazioni esogene e convenzionali, sbiadite o deformate, e di ordinarie polarizzazioni (tradizione/modernità, natura/cultura, tedesco/italiano e così via). Nel corso del tempo anch'esse si sono modificate, come sempre accade con l'approfondirsi di un rapporto. Si sono arricchite e meglio focalizzate in un confronto diretto e sempre più ampio con il vissuto del territorio, con i problemi di convivenza tra i gruppi linguistici e le metamorfosi della società, dell'economia e del tessuto culturale. Per questo Scorci di un confine intreccia molti fili che accompagnano quello letterario - la storia, la politica, il discorso pubblico - offrendo un'estesa panoramica sulla ricezione """"italiana"""" di un lembo di frontiera pieno di fascino e contraddizioni."" -
Copula mundi
Estate 2016. Dopo una condanna per guida in stato d'ebbrezza, Marco Cicoli - prossimo ai cinquant'anni, un presente indefinito e un passato di tossicodipen¬denza ancora da metabolizzare - sceglie di scontare la pena con un lavoro di pubblica utilità presso un CAS, una delle tante strutture improvvisate che le prefet¬ture autorizzano per fronteggiare la cosiddetta emer¬genza migranti. Assegnato alla supervisione di Gian¬piero - un ragazzo disabile di insospettabile efficienza professionale - Marco approda così al Casolare, un vecchio motel riadattato e «avvolto da una patina di sporcizia e malaffare che gli dà tutta l'aria di un set cinematografico». Fin dal suo arrivo viene travolto da un'umanità densa e pulsante di vita, traboccante di storie segnate dall'urgenza di essere raccontate. Storie drammatiche e divertenti, talvolta ambigue e parados¬sali, ma sempre molto lontane dalle narrazioni tossiche che media e politica offrono sul famigerato popolo dei barconi. La comunità locale è nel frattempo sconvolta da un tragico fatto di sangue consumatosi a poca distanza dal Casolare, di cui viene accusato un immi¬grato, e reagisce con violenza. Ma ancor più sconvol¬gente si rivelerà per Marco un incontro totalmente imprevisto, una scheggia dolorosa di passato che lo costringe a fare i conti con se stesso in un momento di particolare vulnerabilità. Tra finzione narrativa e preziosa testimonianza, Carlo Miccio ci racconta una vicenda cruda e spiazzante, gettando uno squarcio di luce su uno dei tanti, piccoli universi di marginalità sociale, dove si annidano i di ¬sagi, i conflitti e le contraddizioni degli ""ultimi""""."" -
Stella aliena. La Südtiroler Volkspartei spiegata agli italiani
Dal 1945, anno della sua fondazione, la Südtiroler Volkspartei è la protagonista assoluta della politica in Alto Adige/Südtirol. Nel panorama nazionale risulta invece il partito nettamente più longevo, non avendo mai cambiato nome e avendo conservato più o meno lo stesso numero di deputati e senatori dal 1948 a oggi, mentre a livello europeo pochi schieramenti la eguagliano quanto a permanenza al potere e radicamento sul territorio. Malgrado l'evidente crisi e il calo elettorale degli ultimi anni, il partito della ""stella alpina"""" resterà ancora per molto tempo interlocutore decisivo della politica locale e non solo. Tuttavia, se tra gli altoatesini italiani i suoi meccanismi interni restano ancora in certa misura incomprensibili, nel resto del Paese la SVP è generalmente percepita come un fenomeno poco più che folkloristico: sono quelli dal buffo accento tedesco che intervengono in Parlamento solo sulle questioni riguardanti il loro territorio o le autonomie locali, che sanno far pesare i loro voti e, quando possono, """"ricattare"""" governi traballanti. Diventa dunque necessario raccontare la storia, le dinamiche e le articolazioni di questa singolare formazione, a suo modo un'eccezione nel contesto di diffuso discredito che caratterizza la politica attuale - non solo in Italia. Superando pregiudizi e luoghi comuni, e sollevando il manto di retorica che spesso avvolge il passato, questo libro intende spiegare al pubblico nazionale le ragioni di un'egemonia conquistata in nome della tutela della minoranza sudtirolese in uno Stato sentito come straniero. L'attualità impone altresì di gettar luce sulla lenta erosione di questa egemonia, indagandone le cause al di là delle sfumature enfaticamente sottolineate dalla cronaca scandalistica. Non una storia della SVP, dunque, ma un saggio critico, trasversale alla cronologia, concentrato sugli aspetti che caratterizzano la sua natura di """"partito di raccolta"""", moderato, confessionale, interclassista e rigidamente etnico."" -
Un pensiero in movimento. Scritti scelti (1959-2019)
Nelle diverse stagioni della sua lunga e appassionata vita, all'opera di studiosa Lidia Menapace ha sempre affiancato l'impegno sociale e la militanza politica. Femminista, pacifista, ambientalista e, prima di tutto, partigiana («partigiani si è per la vita»), dopo aver preso parte, giovanissima, alla Resistenza nella natia Novara, nel dopoguerra si trasferisce a Bolzano, dove è assessora provinciale – prima donna eletta in Consiglio – per la Democrazia cristiana. Membro della FUCI e successivamente docente all'Università cattolica di Milano nonché convinta sostenitrice delle istanze di rinnovamento portate dal Concilio Vaticano II, dopo il Sessantotto abbraccia la ""scelta marxista"""" ed entra nel gruppo del """"Manifesto"""". Ha così inizio un'instancabile e poliedrica attività di giornalista, saggista, conferenziera in Italia e all'estero. Vicina al movimento operaio e sindacale, la sua parabola politica la vede dapprima nella dirigenza nazionale del PDUP, quindi nelle nascenti formazioni ecologiste, infine senatrice tra le fila di Rifondazione comunista. Il suo è stato un """"pensiero in movimento"""", un costante sviluppo e confronto dialettico di idee e prospettive con uno sguardo sempre curioso, mai dogmatico. La selezione degli scritti qui pubblicati si basa su un'ampia ricognizione tra contributi di vario genere usciti nell'arco di sessant'anni: saggi su riviste, articoli di giornale, libri, interviste, prefazioni e postfazioni. Essi sono suddivisi in aree tematiche: la Resistenza e la guerra, la convivenza in Sudtirolo, il distacco dalla DC, la critica letteraria, la differenza di genere, l'azione non violenta, la prospettiva rivoluzionaria. Una ricca antologia che restituisce il ritratto di una donna coraggiosa, ironica e anticonformista, capace di collegare, spesso in modo sorprendente, il pensiero critico alla vita quotidiana e alle occasioni che essa riserva. Prefazione di Dacia Maraini."" -
La farmacia del linguaggio. Parole che feriscono, parole che curano
Il linguaggio come pharmakon, veleno e medicina al contempo; le parole come veicolo di odio o somministratrici di cura. La discussione pubblica contemporanea, che trova nelle piattaforme social uno spazio privilegiato quanto illimitato, sembra elevare al massimo grado questa intrinseca dicotomia. Il linguaggio può ferire, alimentare contrasti, ricalcare stereotipi, estremizzare posizioni; ma anche costituire una risorsa di consapevolezza e riflessione, e dunque risanare, generare alleanze, tessere relazioni costruttive. Quest'ultima funzione appare però sempre più ostacolata dalla distorsione del concetto di ""libertà d'espressione"""" e da una tendenza generale a fare delle parole strumenti di discriminazione e di esclusione, spesso in maniera subdola e trasversale. In questo breve e agile saggio, ricco di riferimenti multidisciplinari, il linguista e sociologo Federico Faloppa si misura con uno dei temi più """"caldi"""" del nostro presente, approfondendo schemi di comunicazione, dinamiche sociali e meccanismi psicologici che hanno elevato, in certi casi istituzionalizzato, l'hate speech a mezzo pervasivo e al tempo stesso sfuggente e polimorfico."" -
Il velo
Alex è un trentenne copywriter che si sente ingabbiato in un lavoro ripetitivo e insoddisfacente. A rendere più acuta la sua insofferenza è il percepire nettamente intorno a sé i segni del collasso ambientale a cui il pianeta appare destinato, mentre tutti, nella ricca quanto claustrofobica provincia in cui è nato ed è tornato a vivere, sembrano ignorarli. Quando un'editrice locale gli propone di scrivere un reportage sul nuovo volto che sta assumendo l'Alto Adige, egli accetta senza indugi, convinto che quell'incarico possa riscattarlo dalla mediocrità e al tempo stesso contribuire a rimuovere un velo: uno schermo ingannevole di benessere e armonia, un matrimonio mistico con la tradizione di cui si nutrono l'iconografia turistica e gli spettri del passato che infestano la sua terra, ipotecandone il futuro. La dedizione assoluta con cui affronta il compito, tuttavia, gli fa perdere di vista i bisogni di Serena, che per amore lo ha seguito a Bolzano e che più di ogni altra cosa desidera diventare madre. Quella di Alex diventa ben presto un'autentica ossessione, nella quale si rinnova un'antica maledizione che grava sulla sua famiglia e che finisce per perseguitarlo con il suo carico di rimossi e sinistre presenze simboliche. Solo specchiandosi in Manfred, un indecifrabile fotografo giunto ad affiancarlo nella realizzazione del reportage, proverà a inquadrare in una nuova prospettiva i frammenti della sua vita e a ricomporli. E a sciogliere il dilemma tra le ambizioni dello scrittore e le responsabilità del futuro padre. -
Un ngolo di paradiso. Novelle altoatesine del Ventennio
L'antologia raccoglie una dozzina di novelle tratte dalla rivista ""Atesia Augusta"""" (marzo 1939-giugno 1943). Fondata dal prefetto di Bolzano Giuseppe Mastromattei, questa rassegna mensile celebrava i successi del regime fascista nei diversi settori economici della nuova provincia: opere pubbliche, grandi industrie, centrali idroelettriche, infrastrutture, sviluppo turistico. Ironia della sorte, i suoi quattro anni di vita coincisero con i segnali di una crisi sempre più celere e drammatica: l'entrata dell'Italia nel conflitto, la mobilitazione e, su scala locale, il disastroso esito delle Opzioni della popolazione tedesca e ladina, massicciamente a favore della Germania. Tale cupo sfondo storico rende straniante la lettura di queste novelle d'occasione. Nel breve giro di un racconto, affermati scrittori oppure giovani esordienti inseriscono le loro trame nello scenario di un sereno angolo di paradiso a ridosso dei confini nazionali, rivelando un'estrema varietà di toni e accenti: da quelli retorici e affettati a quelli """"leggeri"""" e spensierati, fino a quelli lirici e intimisti. Vicende d'amore, scoperte esistenziali, aneddoti storici e letterari, ricordi di guerra si rincorrono sullo sfondo di un ambiente naturale presentato come imprescindibile elemento di confronto sentimentale e valoriale. Accompagnate da un puntuale apparato esplicativo e di contestualizzazione, le novelle sono a firma di Alessandro Varaldo, Ulderico Tegani, Gino Cornali, Goffredo Ginocchio, Vincenzo Filippone, Giorgio Pellini, Rosaria Rocco, Sandro Caputo e di un giovane Gianni Brera, allora paracadutista di stanza a Bolzano."" -
Vegagenda 2019
Dal 1º gennaio al 31 dicembre la Vegagenda ti accompagna con i migliori consigli, ricette, sorprese e informazioni. Lasciati ispirare! -
Kaizen Vol.2 Inverno 2018
Un libro-rivista trimestrale a tema monografico che si rivolge a quanti vogliono cambiare in meglio il mondo. Tocca tutti i temi di stretta attualità: il clima, la qualità della vita, la sostenibilità ambientale, l’economia, i rapporti familiari e sociali.rnAffronta il tema della individualità umana e animale, attraverso la felicità, con approfondimenti su: rn- Il peperoncino, il cibo della passione rn- L’arte immersa nella natura di Ami Vitale rn- Il lato oscuro della felicità nei Paesi del Nord Europa… rn- Quando un gatto o un cavallo sono veramente felici. -
Gli occhiali da sogno
A casa della nonna Emma ha trovato un paio di occhiali molto speciali perché chi li indossa riesce a vedere i sogni degli altri. Senza sapere bene come, a 10 anni si trova coinvolta in una missione top secret: impedire che gli occhiali da sogno cadanonnelle mani sbagliate. Avventure e risate con una bambina che combatte i cattivi armata di gentilezza e di una buona dose di curiosità e di testardaggine. Età di lettura: da 7 anni. -
La mia ombra è rosa. Ediz. a colori
"Tra le ombre in famiglia non c'è varietà: ce l'hanno in azzurro zio, nonno e papà. La mia è un po' diversa, è un'altra cosa. Perché non è azzurra... La mia ombra è rosa!"""". Un libro rasserenante e poetico sul coraggio di essere diversi e sinceri con sé stessi e con gli altri. Età di lettura: da 4 anni." -
Trova il lavoro giusto per te! Come cercarlo, cambiarlo, crearlo e mantenerlo
Questa edizione, completamente rinnovata, contiene le risorse, le strategie e le prospettive più aggiornate riguardo all’attuale mercato del lavoro e fornisce consigli sorprendenti su ciò che funziona - e ciò che non funziona - per permetterti di concentrare i tuoi sforzi sulle azioni davvero vincenti.rnAl centro di tutto si trova il famoso Esercizio del Fiore di Richard N. Bolles. Questo manuale pratico ti fornirà anche dei consigli essenziali per scrivere il tuo cv e lettere di presentazione davvero efficaci, gestire al meglio la tua rete di contatti e le tue conoscenze professionali, affrontare con fiducia i colloqui di lavoro e negoziare il miglior salario possibile.Introduzione di Fabiana Andreani -
Nemiche per la pelle. Cathy la catsitter
Cathy è tornata! Sfreccia sul suo skate insieme alle Skater Sisters ed è il braccio destro di una supereroina, finché… WonderMouse viene incolpata di crimini che non ha commesso. La sua migliore amica, Beth, è tornata in città e il suo ragazzo le ronza sempre intorno (bleah!). E come se non bastasse, tutte le amiche sono furiose con lei. Far tornare tutto alla normalità sarà più difficile di qualsiasi acrobazia con lo skateboard, ma Cathy ha un'arma segreta dalla sua parte: 217 gatti leggermente fuori dal comune pronti a darle una mano! -
Dopo il diluvio. Bamboo Kingdom
Per le tre giovani creature nate nel giorno in cui un terribile diluvio ha sconvolto la vita a Bamboo Kingdom non è semplice trovare il proprio posto nel mondo. Leaf, cresciuta nella spoglia Foresta del Nord, lavora senza sosta per trovare il bambù con cui sfamare la famiglia; Rain, dal temperamento impulsivo, non accetta il ruolo ambiguo del nuovo leader della Foresta del Sud; e Ghost, goffo e impacciato, sulle Montagne dal Dorso Bianco si chiede se sarà mai all'altezza della sua famiglia di predatori. Nessuno di loro sa dell'esistenza degli altri né che si incontreranno presto, avverando un'antica profezia. Una nuova adrenalinica saga, perfetta per gli amanti dell'avventura, dei fantasy e... dei panda. -
Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche. Ediz. ampliata
Per la maggior parte di noi mangiare carne è naturale, normale e necessario, secondo la logica del «si è sempre fatto così». Questa visione si chiama carnismo, il sistema invisibile di credenze, o l'ideologia, che condiziona le persone nel mangiare certi animali. La psicologa sociale Melanie Joy è stata la prima a definire questaideologia e nel suo saggio ne analizza le motivazioni interiori e culturali, mostrando come è diventata pervasiva grazie all'industria della carne, una delle più insalubri e inquinanti. E punta il dito sulle sue vittime:non solo miliardi di animali allevati e macellati ogni anno, ma chi lavora negli allevamenti intensivi e nei mattatoi, i consumatori e l'ambiente. Considerato una pietra miliare della letteratura sui diritti animali, questo saggio ha innescato una causa sociale che sta diventando rapidamente un movimento globale. L'edizione aggiornata e ampliata del saggio che da 10 anni guida chi vuole comprendere i meccanismi psicologici e sociali delle nostre scelte alimentari. -
Gioca con le tue emozioni
Vuoi essere una persona che gestisce bene le emozioni, padrona di sé, che affronta le variesituazioni con determinazione ed empatia, senza aggressività, ponendosi dei limiti e rispettando quelli degli altri? Insomma, vuoi essere una persona che coltiva la propria intelligenza emotiva? Sono tante le situazioni quotidiane in cui è necessario saper gestire le proprie emozioni. E dato che a scuola non ci insegnano a farlo, l'autrice ti presenta in questa guida tutto quello che devi sapere.rnTroverai:• Una serie di test in «modalità coaching» per capire come te la cavi con la rabbia, la paura, la tristezza e la gioia.• Tutte le informazioni e i concetti di base per padroneggiare le dinamiche psicologiche nelle relazioni.• Test di autovalutazione per comprendere come vivi di solito le emozioni e riconoscere il «colore» della loro intensità nelle diverse situazioni della vita familiare, professionale e quotidiana.Con le testimonianze di Daphne Bohémien, Martina Ferrari, Alessandro Sahebi, Carlotta Vagnoli. -
Questo libro ha solo buone notizie. 10 tappe per vincere nel gioco della vita
Cambia il modo in cui pensi a te stesso e al mondo: sembra che ci siano solo cattive notizie e la vita può sembrare, beh, un po' spaventosa. Scopri storie incredibili e lasciati ispirare da personaggi straordinari provenienti da tutto il mondo, che mostrano che non è mai troppo tardi per rialzarsi e per far sì che le cose vadano sempre meglio. Scopri il modo di dare sempre il meglio di te! Questo libro è come una una cassetta degli attrezzi da usare per rimettersi in piedi dopo una caduta o un fallimento. Nella speranza che, una volta terminata la lettura, ogni lettore riuscirà a: Indossare con orgoglio il «mantello della fiducia in te stesso»; Avere in ogni situazione una grande determinazione; Fare della pazienza il proprio superpotere; Preparare una torta di gentilezza! Età di lettura: da 10 anni.