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Dal tuo al mio (teatro). Ediz. critica
«Non intendo fare un lavoro a tesi pro o contro il socialismo. Voglio rappresentare francamente e sinceramente degli uomini che agiscono in tali condizioni - e se vi riesco avrò fatto, quel che desidero, opera d'arte». Nel dramma Dal tuo al mio (1903) Verga ribadisce la teoria verista al di là delle posizioni ideologiche. È un ritorno al teatro importante, ma sofferto, per lo scrittore che non rinuncia alla sperimentazione più ardua puntando a una creazione artistica animata da spirito umanitario. -
La grande festa della pace. Pensieri per il tempo di Natale
Del ""papa buono"""", ora santo, le più belle pagine, alcune inedite, scritte e pronunciate nel periodo di Natale durante un pontificato tanto breve quanto intenso. La festività del 25 dicembre è lo sfondo più adatto per trasmettere i valori essenziali della chiesa secondo Giovanni XXIII, il papa che inaugurò il Concilio Vaticano II: sono i valori di unità, giustizia e, primo fra tutti, fratellanza, nell'idea che """"la vera pace è tranquillità nella libertà""""."" -
Il nascimento di Tònine Jesus
"Il Natale fa rinascere in me l'idea della porta nera che mi attende"""" confessa Laura Pariani in questo piccolo libro di grande speranza e insieme malinconia in cui la scrittrice si volta indietro. Sono due i piani e le prospettive che racconta: da un lato """"subito mi invade il ricordo degli allegri risvegli dei Natali della mia prima infanzia"""" tra regali modesti, presepi con la stagnola e le storie del nonno; dall'altro lato ci sono i poveri pellegrini della fine del Seicento al Sacro Monte di Orta dedicato a san Francesco, """"per prime le donne, i visi ossuti fasciati in pezzuole nere"""". Tra queste Gaudenzia, venticinquenne incinta, piena di timori per il nascituro, s'intenerisce per la bellezza degli angioletti affrescati ma si agita davanti alla raffigurazione dei diavoli. La scrittrice, riflettendo anche su come si crea un racconto, offre un canto e controcanto natalizio in forma di ballata, in cui vita e morte si mischiano lasciando sul fondo """"uno di quei sogni che nel momento in cui ci si è immersi non capisci se vuoi farli finire o continuare""""." -
Il canto dei presepi. Poesie di Natale
Poesie di Natale e sul Natale che evocano sentimenti religiosamente antichi e infantili, secondo sonorità e immagini che stanno tra Alfonso Maria De' Lguori e Guido Gozzano. Non senza fondersi con le suggestioni dialettali piemontesi e terragne di una tradizione a un tempo squisita e corporale tra nino costa e Pinin Pacòt. Ingenuità sapiente e consapevolezza letteraria - quantunque dissimulata - in un ""canto di Natale"""" di grande raffinatezza che diciotto artisti commentano e accompagnano con le loro tavole originali e inedite: """"il Natale ha guizzi di pace... il Natale ha ali di luce, bianca come un volo di cometa""""."" -
Il marito di Elena
Nella nuova serie dell'Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga esce ora il romanzo ""Il marito di Elena"""", nell'edizione critica a cura di Francesca Puliafito, un romanzo nodale che si pone strategicamente tra """"I Malavoglia"""" e """"Mastro don Gesualdo"""". Il lavoro sul testo permette di entrare nel vivo di uno degli episodi più alti e originali dello sperimentalismo narrativo del tardo Ottocento italiano."" -
Filippo Marignoli. Retrospettive
Il volume è il catalogo della mostra allestita a Milano nell'ambito della rassegna ""Arte Antologica"""" (Palazzo delle Stelline, 6-28 febbraio 2004) dedicata all'artista Filippo Marignoli (1926-1995). Le opere permettono di ricostruire il percorso creativo di Marignoli, dalle prime prove della fine degli anni Cinquanta, ispirate a un linguaggio lirico e informale, alla stagione astratta del decennio successivo, caratterizzata da lavori materici in cui sabbia, colori e tele si sovrappongono a creare inconsueti spessori. Appartiene all'ultima produzione degli anni Settanta, la serie di paesaggi dallo spiccato andamento verticale e segnati da tagli trasversali, con cui Marignoli si è imposto all'attenzione della critica europea."" -
Perez. Sculture. Catalogo della mostra (Brescia, 22 ottobre 2005-19 marzo 2006)
Il lavoro di Augusto Perez (Messina, 1929 - Napoli, 2000) ha riscosso un notevole interesse da parte della critica - famoso lo scritto di Cesare Brandi del 1959 e il testo di Renato Guttuso del 1958 - che ha sottolineato l'originalità della sua ricerca volta a superare il formalismo attraverso un accurato studio della forma. Partito da una cultura figurativa influenzata da Marini e Manzù, Perez ha via via conferito alle sue figure un'inconfondibile tipizzazione, realizzando in gesso, bronzo e cemento - il suo materiale più audace - sculture incentrate sostanzialmente sulla natura umana. Il volume è il catalogo della mostra (Brescia, Giardini del Castello, 22 ottobre 2005-19 marzo 2006). -
Storia del popolo romeno
In questa felice sintesi Georges Castellan traccia la storia complessa e travagliata del popolo romeno, che lo storico G.I. Bratianu non esitava a definire ""un enigma e un miracolo storico"""". A partire dalle origini romane si snodano così le vicende di questo grande popolo che, anche quando è stato costretto a subire quattro secoli di """"protettorato"""" ottomano, oppure, in anni recenti, quando la Romania era un satellite dell'impero sovietico, non ha inteso rinunciare alla propria identità, e persino durante la paranoica dittatura di Ceausescu ha voluto e saputo rimanere ostinatamente europeo. Oggi, i romeni, unico popolo neolatino dell'area balcanica, sono finalmente in Europa. Grazie al lucido saggio di Castellan il tormentato percorso di questi 'fratelli separati' ci diviene più familiare."" -
Griko dizionario. Ediz. bilingue
Se si considera che il griko in Terra d'Otranto è una lingua che, anno più anno meno, si parla da qualche millennio, la fatica di Salvatore Tommasi a qualcuno potrebbe addirittura apparire superflua. Ma lo studioso di Calimera giunge buon ultimo dopo una lunga teoria di figure addirittura leggendarie, Rohlfs, Karanastasis, Parlangeli, Cassoni, Sicuro, Stomeo, a fare il punto, con rigore scientifico e senza alcun cedimento sentimentalistico, sullo stato della lingua nel territorio di quella che viene considerata la capitale della Grecìa salentina. -
Trattato di pace et accommodamento
Il Trattato di pace et accommodamento, composto tra 1619 e 1620, ci consegna l'interpretazione di più ampio respiro che Paolo Sarpi diede sui pirati uscocchi, problema lungamente studiato attraverso una mole di materiale documentario diligentemente raccolto. Con vivo gusto dell'indagine il servita ripercorre gli anni dalla fine del 1615 all'estate del 1619, destinando la narrazione a quanti desideravano essere «minutamente informati» sulla complessa e discussa questione dell'egemonia adriatica di Venezia. Così il Trattato, con la dettagliata rappresentazione dell'occulta tela di maneggi e di ostilità che corre da Madrid a Milano e a Napoli, disvela la ramificazione dell'unitaria trama intessuta contro la Repubblica di Venezia e addita nella Spagna con i suoi inquieti rappresentanti (dal duca di Ossuna al marchese di Bedmar, a don Pedro di Toledo) l'artefice principale della minaccia incombente sui destini della Serenissima. Ma l'improvviso precipitare degli avvenimenti tra il 1620 e il 1621 indusse Sarpi ad abbandonare il Trattato, che non ottenne mai l' autorizzazione alla stampa. -
Il suonatore di nuvole
Nabil fa il violoncellista a Baghdad, in uno scenario decisamente poco favorevole alla musica sinfonica: incompreso dai più, preso di mira dai salafiti, sente di essere un corpo estraneo al proprio paese. Decide perciò di fuggire, di andarsene in Europa. La sua fuga, però, prima di essere il solito odissiaco viaggio verso la libertà e la modernità, è il tentativo, sia pur solitario, di rimediare a una disarmonia: nella visione del giovane musicista spicca, infatti, luminosa, la costruzione della Città ideale vagheggiata da al-Farabi, il filosofo arabo del X secolo, ove lo stesso senso di giustizia ha come base fondante l'armonia musicale. A Bruxelles, nel cuore dell'Europa, Nabil incontra Fanny, una ragazza bella e disinibita che pare quasi avere il compito di introdurlo nella modernità e affrancarlo dalle angosce che gli hanno impedito di fare il musicista. Ma il passato di Nabil non è rimasto a Baghdad: anche a Bruxelles noti fantasmi vigilano sulla moralità delle fanciulle, controllano il rispetto del digiuno nel mese di Ramadan, raccolgono fondi per costruire nuove moschee e, soprattutto, riducono in frantumi i violoncelli, strumenti degli infedeli... -
Then an alley, Orfeo 9. Storia di due spettacoli. Nella storia di due spettacoli musicali, una via alla rifondazione italiana dell'opera popolare
Candidato al Premio Strega 2017rnPresentato da Paolo Ferruzzi e Marcello Panni.rnrnrnUn adolescente melomane, la scoperta di Bob Dylan, l'invenzione dell'Opera Rock, l'evento epocale al Piper Club di Roma, il progetto mancato su Porgyand Bess, la serie di incredibili coincidenze che portarono a Orfeo 9, la ""rivoluzione di velluto"""", l'azzardo psichedelico, la palude discografica, il cast stellare, la lotta contro la censura radiotelevisiva, gli anni dell'oblio, la rinascita e la consacrazione di un culto dello spettacolo musicale italiano di fine secolo."" -
Da Micene a Venezia. Storie greche vicine e lontane
In questo volumetto, Caterina Carpinato ha assemblato alcuni tra i più interessanti racconti di Ilias Venezis, accorpandoli attorno a due sezioni: una, in cui spicca il noto racconto Micene, e l'altra, interamente tratta dal libro di viaggi Autunno in Italia. Si tratta di storie minime, ai margini della storia ufficiale, ai confini in tutti i sensi. Storie che grondano di crudeltà pubblica e privata, vite minori, che si dipanano in luoghi secondari o in grandi centri carichi di storia, ma divenuti solo lo scheletro della gloria trascorsa. Una rassegna estremamente rappresentativa della prosa asciutta e dolente dello scrittore anatolico. -
Ospiti illustri a Gallipoli. Guida culturale alla città bella
Sono qui raccolte le voci di alcuni viaggiatori eccellenti che nei tre secoli della Modernità visitarono e soggiornarono a Gallipoli, lasciandone tracce scritte in diari e appunti di viaggio. Nella cornice introduttiva, queste voci vengono concertate con quelle dei gallipolini, che dall'interno dei bastioni di fortificazione riflettevano e agivano per conservare e sviluppare i prodotti di pregio della terra e del mare. Difficilmente la città si sarebbe caratterizzata per capacità imprenditoriali e commerciali se non avesse conservato ancora nei secoli della Modernità le virtù fondative di un'antica colonia di Magna Grecia. Furono proprio quei tratti fieri e pugnaci di un popolo di pescatori, contadini e bottai a salvarla dalle miopie di un potere in ogni tempo distante. La presenza discreta di un ceto illuminato vive ancora nella pietra e nelle arti, di cui la parte fotografica di questa ""guida"""" offre una significativa campionatura, segnalando i tratti di signorilità di un passato gentilizio, vissuto tra utopie e filosofie del buon vivere, e di un devozionale ben radicato nei ceti medi e popolari. Un patrimonio di Storia e storie che consentirebbe di fronteggiare il tempo globalizzato con le risorse culturali di cui la città bella è ricca."" -
L' adesione della Cina alla WTO. Implicazioni giuridiche
L'11 settembre 2001 la Repubblica Popolare Cinese (RPC) è entrata a far parte dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organization, WTO), divenendone il 143° stato membro. Tra gli argomenti trattati: Gli impegni assunti dalla RPC; Gli impegni relativi alla regolamentazione del commercio in generale; Gli impegni relativi agli investimenti esteri; Alcuni impegni specifici relativi al commercio internazionale; Gli impegni relativi al settore dei servizi; Gli impegni relativi al diritto industriale e alla proprietà intellettuale; Meccanismi di controllo, salvaguardia e risoluzione delle controversie; Le altre Cine e la WTO: Hong Kong, Macao e Taiwan. -
Viaggi in Armenia, Kurdistan e Lazistan
Un ""giornale di viaggio"""" steso a Costantinopoli nel 1859 da un patriota italiano riparato in terre ottomane per sfuggire alla repressione austriaca e che, alla testa di un drappello della guardia imperiale turca, ha percorso per qualche anno le misteriose province asiatiche dell'impero. Oggi tutto è mutato: l'impero ottomano non esiste più, la diaspora di molte genti che De Bianchi incontrò nel suo viaggio ha sospinto intere popolazioni entro confini artificiali ma, proprio per questo, riappropriarsi del fondale geo-politico da cui hanno avuto origine molte delle tragedie che continuano a insanguinare quelle terre, rende almeno più comprensibile la complessità dei conflitti che attraversano un'area cruciale del nostro mondo."" -
Dizionario di mitologia germanica. Ediz. illustrata
Il ""Dizionario"""" di Lecouteux, fondandosi sulle saghe medioevali, su leggende e tradizioni popolari, consente di conoscere la mitologia germanica, o meglio la mitologia germanico-scandinava) in tutta la sua ricchezza. Un dizionario di dèi ma anche di fate, elfi, folletti, spiriti, nani e giganti."" -
Le ragazze single non parlano al plurale
Bersagliando con verve e ironia tutti i cliché dell'uomo e della coppia, il libro ci parla delle trentenni di oggi: autonome ma un po' confuse, stufe delle convenzioni sociali e con un tocco di impudenza. E allora, se non credi che sia giunto per forza il momento di sposarti, e i tuoi conoscenti si dannano a trovarti un fidanzato, ti può capitare di dovertene inventare uno immaginario. Ma se poi gli amici decidono improvvisamente di invitarti con lui fuori a cena, sei costretta a ricorrere a tutto il tuo charme per districarti dalla situazione e non perdere la faccia. E la soluzione migliore può essere quella di assoldare una comparsa. -
Chiamate a freddo
Upper East Side, Manhattan: il quartiere dei colletti bianchi, dove se non sei un avvocato o un medico non sei nessuno. Bill Moss è solo un addetto al telemarketing per una delle tante società del sottobosco della Big Apple e annaspa per restare a galla nell'inferno quotidiano di una città sbranata dalla competitività. Frustrato nelle aspettative da un lavoro che non gli risparmia umiliazioni, con una fidanzata più in carriera di lui, un amore che va consumandosi come un conto alla rovescia, e la fantasia repressa di donne volgari e pronte a farsi dominare, Bill Moss è una bomba caricata a mille, pronta a scoppiare. Così, quando finalmente Ed, il suo capo, gli propone una promozione, Bill vede la luce alla fine del tunnel. Ma gli artigli del destino sono in agguato. Durante un controllo casuale, Ed scopre qualcosa di marcio nella vita di Bill, che potrebbe catapultarlo verso l'incubo del licenziamento. C'è solo un modo per risolvere la questione, un modo che ha lo stesso sapore ferroso del sangue. -
Mèxica. La bambina serpente
Anno 1516. Pedro Fuentes y Molina, affascinante hidalgo di infima nobiltà, osa alzare gli occhi su Lucía Ortíz, bellissima figlia del più ricco possidente di Medellín. Sorpreso dal padre di lei, per scampare alla vendetta e far perdere le proprie tracce raggiunge il nuovo mondo. Il marchese italiano Giancristoforo Calabri, alchimista e letterato, lascia il proprio castello e salpa - con il nome di Cristóbal - alla volta di Cuba, confidando nelle virtù dell'oro delle Indie per curare la figlioletta malata. Anche Jan Van der Vaals, timido interprete fiammingo, è attratto dalle notizie contrastanti che giungono in Europa e decide di imbarcarsi per l'isola caraibica. A Cuba i tre si arruolano, all'ultimo momento, nella spedizione di Hernán Cortés, intenzionato a conquistare il continente dell'Ovest di cui nulla si sa: il fantomatico ""México"""". Eppure, nel cuore dell'impero azteco, c'è qualcuno che ha letto nei segni del loro arrivo, e li aspetta: i tamán, misteriosi sacerdoti della Bambina Serpente.""