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L' odore delle mimose e altre storie
Con questa raccolta di novelle, scritte nell'arco di un ventennio, l'autrice di ""Matrimonio in campagna"""" torna al suo primo """"amore"""" e cioè al racconto che, ancora una volta, è prevalentemente di ambientazione isolana. Le storie, molto varie nei contenuti e nei toni, a volte comico-grottesche, a volte dolcemente rievocative, a volte drammatiche, sono raggruppate appunto per questo in tre sezioni: """"Il riso e il pianto"""", """"Racconti di guerra"""", """"Ricordi, ricordi"""". Le vicende, perlopiù di pura fantasia, si ispirano talvolta a fatti realmente accaduti. In esse una folla eterogenea di personaggi emerge prepotentemente con il suo carico di vita e di esperienze, liete e dolenti, ed ognuna di queste figure, sapientemente scolpita e caratterizzata dalla penna dell'autrice, ora con ironia ora con umana condivisione, è a suo modo indimenticabile."" -
Il complesso della vedova. Il volto oscuro della mente
Tante storie di vita vissuta si mescolano a miti e leggende popolari finendo col creare un romanzo che verosimilmente rievocherebbe una storia reale. Nomi e date di pura fantasia danno vita ad uno scenario che racconta come due destini apparentemente distanti finiscano inesorabilmente con l'unirsi per creare un qualcosa di unico e speciale. Così non è più l'idea degli anni vissuti a far grandi le persone, bensì la vita stessa con le gioie e i dolori che solo ed esclusivamente essa è in grado di donare. Il tunnel della depressione, la solitudine, le difficoltà del vivere quotidiano, il lasciare la propria terra nella speranza di un futuro migliore, tutti argomenti attualissimi che però nascondono, ciascuno per sé, un passato ricco di eventi e tradizioni, di dolci ricordi e traumi che finiscono col far da cornice ad un racconto in cui molti potranno ritrovarsi. -
Si conta e si racconta... Quattordici racconti di Salvatore Salomone Marino
..Allora avanti con mammo-draghi, lupimannari, le gambe e i gamboni, che per molti anni, ahimè, mi hanno fatto accapponar la pelle. Avanti con orchi, streghe, matrigne, Re, Regine, Reuzzi e Reginotte dalla traballante, equivoca morale. Dalle azioni a dir poco condannabili, e che all'ultimo momento il narratore o la narratrice cercano rattoppare con pezze dal colore equivoco, dalla discutibile lindura. È la morale dei vinti, dei reietti, dei dannati della terra, che cercano nelle fole, nei sogni, impossibili rivalse... Con questa pubblicazione, inserita nella collana ""L'immagine rovesciata"""", le edizioni Lussografica vogliono rendere omaggio a uno scrittore e poeta presente nel panorama della letteratura siciliana contemporanea con accesa tensione rogatoria e lucida creatività."" -
L'albero decaduto. Cartoline e memorie anche per conto di altri
Cosa si trova di interessante, se si rovista tra le pieghe di una memoria che liberamente si aggira tra ruderi vetusti, naturali scenari di quegli anfratti d'universo quali sono i vecchi quartieri? Attraverso una serie di quadri estemporanei sinteticamente abbozzati, nel libro di Salvatore Di Lorenzo risalta un affresco di eventi e di figure che si credevano svaniti; di suggestioni di suoni, di canti e colori i cui riverberi parevano ormai spenti. E affiora un pullulare di aneddoti e macchiette; di antiche favole, di remote letture fatte risorgere con vesti rinnovate; di intense emozioni accolte e assimilate guardando un magico schermo. Ed il vissuto di un sognare solitario diventa infine una memoria collettiva. -
Quasi al centro del mondo
Nella Sicilia interna della seconda metà del XVIII secolo, in un ambiente che, pur alla periferia dell'Europa, risente dei fermenti dell'Illuminismo, si svolge la storia, realmente accaduta, del conflitto tra il Conte Moncada, feudatario di Caltanissetta, e la nobiltà e la borghesia locale che cercano di liberarsi da un gravame che va loro sempre più stretto. Protagonista principale della vicenda è la figura storica del Barone Lucio Aurelio Barile, onorato uomo di studio che, in un arco di tempo che va dal 1754 al 1795, lega strettamente le sue vicende personali a quelle della richiesta di restituzione della Città al Regio Demanio. -
La casa dei pastori. Il seminario nella storia della chiesa e della so cietà nissena
Sulla linea già tracciata da C. Naro nei tre volumi ""La Chiesa di Caltanissetta tra le due guerre"""", F. Falci ci consegna un articolato spaccato della Chiesa e della società a Caltanissetta lungo un continuum che dall'istituzione della diocesi (1844), arriva ai nostri giorni; una lettura da credente laica con uno sguardo per così dire """"sinottico"""", critico e costruttivo, rivolto agli aspetti più propriamente ecclesiologici e pastorali, ma anche civili, sociali, culturali. Il seminario, la cui storia si ricostruisce in questo studio, ha formato centinaia di sacerdoti che, nel tempo, hanno animato la comunità diocesana, evangelizzando e partecipando attivamente alla promozione del bene comune; da esso sono uscite non poche figure carismatiche che hanno contribuito a imprimere alla giovane Chiesa i tratti peculiari della sua identità. L'autrice segue anche con particolare interesse la vicenda del laicato, formatosi soprattutto nelle fila dell'Azione Cattolica, e la presa di coscienza della sua corresponsabilità nella vita della Chiesa a partire dal Concilio, seguendone gli sviluppi e gli impegni negli organismi ecclesiali nel corso degli episcopati di mons. Garsia e di mons. Russotto."" -
L' autodromo di Pergusa. «I primi quarant'anni» (1958-1998)
"Si potrebbe definire un cassetto di ricordi quello che Nino Gagliano, dando alle stampe questo volume, ha voluto aprire a favore di tanti che rischiano di dimenticare quale automobilismo è passato intorno al lago di Pergusa. Ma non è solo questo. I ricordi si affollano, a volte sfuggono, confondono e addirittura ingannano chi li raccoglie tradendo anche la logica della loro selezione per offrirla unilateralmente alla memoria collettiva. Questo libro va oltre. Lascia alla cronaca lo spazio che merita senza scadere nell'enfasi proclamatoria buona solo a nutrire le illusioni dei neofiti e scava, invece, al cuore delle vicende trovandone presto l'essenza che sa trattare con ammirevole equilibrio a totale vantaggio di chi vuol capire""""." -
Relazione, parole e musica in psicoterapia cognitiva. Un approccio evoluzionista e metacognitivo alla musicoterapia (M.E.M.)
L'utilizzo degli strumenti sonoro-musicali non sono nuovi al cognitivismo. Anche se fino a non molto tempo fa le emozioni erano state relegate al ruolo di fonti di ""disturbo"""" rispetto alla ragione, la ricerca scientifica negli ultimi anni ha dimostrato la loro importanza per la comprensione della genesi e per la cura dei diversi disturbi psicopatologici. Oggi si sa che il cervello non è una """"scatola"""" impenetrabile e non è statico: migliorarne il funzionamento è possibile, attraverso strategie che mirano ad un maggiore e migliore equilibrio fra razionalità ed emozioni. L'approccio Metacognitivo, Evoluzionista alla Musicoterapia (M.E.M.), proposto in questo libro, si pone proprio questo obiettivo, cercando di utilizzare tutte quelle esperienze che sono direttamente collegate con il suono e con la musica all'interno della cornice concettuale di una psicoterapia cognitiva integrata. L'approccio M.E.M. pone al centro della propria epistemologia l'evoluzionismo e mira ad intervenire prioritariamente sui gap delle funzioni metacognitive. Il libro, ha un taglio pragmatico e può considerarsi come un manuale teorico-pratico per l'apprendimento e l'utilizzo dell'approccio M.E.M."" -
Cronaca e immagini. 52° Convegno internazionale di studi pirandelliani 2015
Pirandello e il teatro. Laboratorio teatrale su ""Questa sera si recita a soggetto""""."" -
Mario Ciaccio storico e teologo di Sciacca. Manoscritti mariani inediti
Mario Ciaccio è nativo e storico della città di Sciacca (Ag). Attivo nell'ultimo ventennio del XIX secolo, dopo il meticoloso lavoro di raccolta di un numero straordinario di documenti, ha pubblicato un'opera memorabile sulla città natale, dal titolo: ""Sciacca. Notizie storiche e Documenti"""", in due volumi. I suoi interessi di studioso non si limitano però alla storia, ma spaziano anche in ambito teologico, come attesta la produzione di manoscritti su questo argomento. Redatti tra il 1868 e il 1900, questi manoscritti (circa 500), per fortuna, sono stati raccolti e conservati in faldoni nella biblioteca comunale di Sciacca; tuttavia i manoscritti, finora quasi tutti inediti, aspettano di essere studiati. Visti nel loro complesso, sono espressione della spiritualità siciliana di fine '800 e riflettono la teologia dell'autore. Il presente volume si occupa di pubblicare e di studiare i manoscritti di un faldone che raccoglie testi a tema mariano. Il lettore noterà subito che Mario Ciaccio dimostra una vasta conoscenza della patristica e della dogmatica, padroneggiata con procedimenti retorici in uso tra gli intellettuali del suo tempo."" -
Dalla Sicilia a Mompracem e altro. Studi per Mario Tropea in occasione dei suoi sett'anni
Questo volume di studi, pubblicato con il contributo dell'Università degli Studi di Catania Dipartimento di Scienze Umanistiche, intende celebrare, attraverso una preziosa e variegata raccolta di scritti e saggi letterari di oltre 45 autori, l'attività di ricerca e di insegnamento di Mario Tropea in occasione dei suoi settant'anni. All'interno del volume emergono saggi di grande rilievo che vanno da Pascoli a Leopardi, da Verga a Pirandello, da Capuana a Campana e a Carducci, ma sono presenti anche interventi che tentano di cogliere la specificità degli scrittori di area siciliana, quali Serafino Amabile Guastella, Brancati, Tomasi di Lampedusa, Sciascia, Bonaviri, Laura di Falco, D. Tempio, S. Calì. All'interno del volume, inoltre, è presente anche una sezione salgariana, curata da 15 studiosi della letteratura italiana, in onore di Emilio Salgari a cui l'autore è legato da una lunga fedeltà, originata dalla sua partecipazione allo ""storico"""" e """"fondante"""" convegno salgariano di Torino del 1980, poi rinforzata dalla curatela dei """"Racconti"""" e, infine, suggellata da una recente monografia (Emilio Salgari, 2011)"" -
Dov'è finito il principe? Misteriose sparizioni a Macarina
Chissà che, finalmente, non sia arrivato il tempo per far luce sui misteri che ancora aleggiano sull'amabile collinetta. Chissà che, finalmente, non sia arrivato il tempo per porre la per eccellenza. ""Che fine ha fatto il tabbuto del Principe?"""". Nel giallo di don Giuseppe D'Aleo gli scenari si amplificano, si dilatano a dismisura nell'iperbole narrativa e nulla vieta che le trame legate al castello - pardon o cannuni - possano intrecciarsi con enigmatici esoterismi legati a fantomatiche organizzazioni che coinvolgono perfino le più alte sfere ecclesiastiche, o che cabale e numerologie artefatte possano dar vita a novelli priorati per la rinascita dei fasti macarinesi. E tutto questo & nella ridente città nissena, o meglio nei suoi meandri, teatro ideale di claustrofobie congiure e arcane cospirazioni."" -
Quaderni di Serafino Gubbio operatore (1916-2016). Atti del 53° Convegno internazionale di studi pirandelliani
"Quaderni di Serafino Gubbio operatore"""" è un romanzo di straordinaria potenza e avvincente complessità. Concepito da Pirandello all'indomani dell'invenzione del cinema da parte dei fratelli Lumières, si rivela come uno dei primi romanzi, se non il primo, a occuparsi creativamente del cinema, a essere un """"romanzo del cinema"""", un romanzo cinematografico. Ma è essenzialmente un romanzo pirandelliano, nel senso filosofico del termine, poiché lo Scrittore agrigentino vi versa il proprio pensiero e la propria estetica. L'atteggiamento di Pirandello nei confronti del cinema, è di rigetto, poiché lo considera come emblema d'una tecnologia e dello strapotere delle macchine che schiavizzano l'uomo. Ma, nonostante la diffidenza, guarda al nuovo mezzo di espressione con occhi diversi rispetto agli altri, perché, primo fra gli intellettuali italiani, ne percepisce le potenzialità e le capacità creative realistiche o di effetti speciali, e la portata del linguaggio nuovo idoneo a rivelare quell'oltre che è in tutto. Di tutta questa intrigante materia se ne occupa il 53° Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani che ne pubblica in anticipo le relazioni." -
Nel sogno dell'amore
Giovanni, giovane siciliano, dopo la morte del padre si ritrova addosso la responsabilità di sostenere la sua famiglia, non trovando nel suo paese un'occupazione che gli consenta di mantenere tale suo impegno, parte per Milano alla ricerca di un lavoro. Costretto ad allontanarsi dalla madre, dalle sorelle e dalla fidanzata, porta con sé incertezze e speranze e, dopo aver constatato l'inutilità del suo tentativo, sta per ritornare indietro, quando accade l'imprevedibile. Combattuto fra emozioni e sentimenti diversi, legati al suo rapporto con donne di varia tipologia, lascia che prevalga la sua natura più profonda. Nuovi amici ed eventi inattesi connotano la sua vita milanese e, quando le cose sembra che prendano una giusta piega... -
«L'anima dentro la notte che sogna». Gli incantesimi del mago Pirandello
Esplorare il labirintico mondo della scrittura pirandelliana è sempre un'operazione affascinante. Ma anche rischiosa. Nei labirinti, si sa, è facile smarrirsi, non trovare più la via d'uscita. Ma è proprio necessario? O, forse, il lettore ideale di Pirandello è proprio chi non ha alcuna voglia di uscire dal labirinto? Nasce da queste considerazioni questo volume che raccoglie, in forma problematica, alcune riflessioni sull'arte pirandelliana, considerata nelle sue mille contraddizioni feconde, nel suo essere sempre in bilico tra sogni, misteri, crude realtà. -
L' uomo dal basco. Un nisseno tra caricature, pubblicità e arte
Nell'attuale epoca caratterizzata e condizionata da una comunicazione e da una pubblicità sempre più globalizzanti, con questo testo si vuole rendere omaggio al nisseno Nicolò Granata, un antesignano degli odierni designer pubblicitari, che operò in anni ormai lontani con un raggio d'azione che da Caltanissetta si espanse nel resto della Sicilia. Fu un vero ""maestro"""" della matita che, a partire dagli anni Venti del 900, applicò la sua vena creativa non solo ad insegne e marchi pubblicitari, ma anche ai progetti per facciate e vetrine di esercizi commerciali, e molti dei quali ubicati nel centro storico nisseno. Caricaturista mordace e attivo sulla stampa dell'epoca, Granata coltivò un grande amore per l'arte, e per la pittura in particolare, cimentandosi nella realizzazione di dipinti che ebbero vetrina in più parti d'Italia e anche all'estero. Un personaggio molto attivo e versatile, da apprezzare per la sua inventiva oltre che per la sua raffinata tecnica grafica, di cui ci è parso giusto non disperdere la memoria. Ripercorrere l'attività dell'""""uomo dal basco"""" vuol dire, contestualmente, aprire piccole finestre su circa sessant'anni di vita e ambiente della sua città."" -
Chapelle
Le vicende narrate accadevano a Chapelle-Lez-Herlaimont, paese vallone detto dei Sette Gatti, provincia Hainaut, distretto minerario di Charleroi, pochi anni dopo la ""catastrophe"""" di Marcinelle, in Belgio. Fatti e personaggi reali si mescolano a fatti immaginari e inventati in una coralità fortemente contrassegnata da una natura conservatrice e poco incline a saltare gli steccati per orizzonti più ampi. Con rare eccezioni."" -
Ladri di antichità
Il volume raccoglie i contributi di archeologi, studiosi, giornalisti e rappresentanti delle Istituzioni che, a vario titolo, in passato e di recente, hanno operato al fine di contrastare il traffico clandestino di testimonianze culturali, rubate o scavate illecitamente per arricchire musei e collezioni private di tutto il mondo. In questo contesto, si vuole focalizzare l'attenzione sui danni gravi e irreparabili causati dall'azione devastante dei tombaroli e dei trafficanti di antichità. Contrastare questo fenomeno, che da secoli danneggia la nostra ricchissima terra, equivale a salvaguardare in eterno la nostra storia e le nostre radici. -
Mi abbandono al filo del vento. Ediz. critica
Rocco Ingria nacque a Barrafranca il 18 gennaio 1912. Dopo il diploma dedicherà tutta la sua vita allo studio e all'insegnamento in diverse scuole della Calabria e della Sicilia, per ultimare il suo percorso didattico proprio nella sua città natale di Barrafranca. A causa di un vecchio astio con la principessa Deliella, si impegnerà attivamente nelle lotte contadine attraverso la sua militanza nel Partito Comunista Italiano, nel quale trascinò una considerevole massa di contadini. Pubblica e scrive diverse Opere e diversi studi, in parte andati perduti. Nel presente volume vengono ripubblicati in edizione critica le sue tre Opere principali: ""Le Ceneri. Poema in versi liberi"""", """"Cantare è vivere. Raccolta di poesie"""" e """"Gli ultimi folli. Commedia in tre atti"""". Morì il 15 ottobre 1966, all'età di appena 54 anni."" -
Atlantide. Circospezioni e fantasticherie al tempo di Facebook
"... Facebook pare uno strumento con cui ciascuno può azzardare, in una modalità straordinariamente inconsueta e diretta, una sorta di ucronia e utopia, un tentativo iperbolico di materializzare i momenti e gli oggetti sfuggenti della propria esistenza. Una modalità hic et nunc del nostro stesso 'esserci' cui diamo finalmente una veste visibile, una rintracciabilità, una forma riconoscibile in quanto confrontabile con gli altri: non a caso la pubblicazione dei propri 'stati' o note tende spesso ad assecondare non solo la cronaca, soggettiva e oggettiva, degli eventi più 'importanti', ma finanche lo stesso scorrere reale del tempo, come se ogni momento volesse sopravviversi, non passare inosservato, sottrarsi all'oblio. Un'Atlantide che ogni giorno crea il mito di se stessa e che ogni giorno nelle acque turbinose di questo mito è sprofondata, con le sue superbe mura, i suoi intricati canali, le sue vocianti vie, i suoi tenui fregi d'oricalco, le sue velleità. Resta bensì la parola, o meglio l'illusione di una parola che tenga, che resista alle lusinghe di una sociocrazia inabissante, cannibalica, ed alla quale ciascuno affida come può una parvenza della propria realtà interiore..."""""