Sfoglia il Catalogo ibs023
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7381-7400 di 10000 Articoli:
-
In moto a Dakar nell'inferno del Sahara
Un racconto delle prime avventurose traversate transahariane in moto, dalle quali ha avuto origine la famosa Parigi Dakar. La sfida al deserto del Sahara raccontata da Fenouil, al secolo Jean-Claude Morellet, a bordo di una Kawasaki 900 e poi di una Kawasaki 350 Big Horn. Pilota di moto e navigatore su auto dal 1973 al 1993, ha partecipato a molte edizioni del Rally Parigi - Dakar, di cui è stato direttore nel 1994, ideando l'andata e ritorno Parigi/Dakar/Parigi. Recordman della Transahariana. Creatore e organizzatore del 1° Rally della Tunisia auto-moto, del Rally dei Faraoni, della Parigi-Dakar e del Rally della Pace Egitto-Israele, del Desert Cannonball, del Rally delle Piramidi. Fu pure organizzatore di diverse prove VTT e ULM nel deserto, e di due Rally del Nilo per barche. Ha vissuto in Camerun, in California e in Francia, dove risiede. Oggi organizza una gara di regolarità per auto d'epoca Le Mille et une Nuits, e raid estremi nel deserto in Egitto, America, Messico, Alaska e Siberia. -
Parigi-Dakar. I retroscena. Ediz. illustrata
Jean-Claude Morellet, in arte Fenouil, è stato uno dei più importanti e famosi protagonisti del Rally Parigi-Dakar, quando si svolgeva nei deserti africani. Fu anche il creatore del Rally dei Faraoni, in Egitto. Nel suo primo libro ""In moto a Dakar, nell'inferno del Sahara"""", racconta la sua meravigliata scoperta del motociclismo, del Sahara e dell'avventura. Qui descrive la folle storia della Parigi-Dakar e dei grandi rally sahariani, i venticinque anni di un grande circo motoristico, mediatico, finanziario e umano, di un'incredibile avventura, poi spazzata via dalla brama di denaro e, in seguito, dalla minaccia terroristica. Gli uomini che si lanciavano in quelle corse sahariane, allora sconosciute, erano alla ricerca di una nuova vita. Il libro contiene una rassegna di personaggi famosi: oltre a Thierry Sabine, di cui si racconta la tragica morte, Jean Todt, Jean-Marie Balestre, Bernie Ecclestone, Max Mosley, Jean-Claude Killy, Clay Regazzoni, Jacky Ickx, Ari Vatanen, Björn Waldegard, Hubert Auriol, René Metge, Pierre Lartigue e tanti altri, come i nostri campioni italiani Fabrizio Meoni, Edi Orioli e Franco Picco."" -
Jochen Rindt, campione del mondo
Jochen Karl Rindt (Magonza, 18 aprile 1942 - Monza, 5 settembre 1970) è stato un pilota automobilistico austriaco, campione del mondo di Formula 1 nel 1970. Il titolo gli fu assegnato postumo perché il pilota trovò la morte in un incidente sul circuito di Monza. Dotato di uno stile di guida aggressivo e spettacolare, era considerato uno dei migliori piloti automobilistici della sua epoca. Rindt trascorse buona parte della sua carriera in Formula 1, categoria in cui vinse sei Gran Premi, ma ottenne successi pure in altre categorie, quali la Formula 2 e le competizioni a ruote coperte, in cui conquistò la 24 Ore di Le Mans del 1965. A Monza, durante le qualifiche del sabato, perse il controllo della vettura appena prima della curva Parabolica, andando a sbattere contro il guard-rail. La sua vettura Lotus 72 si disintegrò e Rindt morì sul colpo. -
L'albero perduto della Parigi Dakar
La Parigi Dakar vissuta giorno per giorno è prima di tutto una corsa, ma è anche quello che succede dietro le quinte, sono gli avvenimenti di contorno. Concorrenti, organizzatori, meccanici e giornalisti sono uniti dalla stessa passione agonistica. E poi ci sono i ragazzini lungo la pista nel Sahel, in Guinea, e negli altri Paesi attraversati da questa competizione. Alla Parigi Dakar abbondano avventure e grandi disavventure, gli aneddoti tristi e quelli ridicoli. Lì, ho incontrato personaggi fuori dal comune e ho vissuto situazioni estreme che mi hanno permesso di ridefinire i miei limiti. Esperienze così lasciano delle tracce profonde. Questo racconto è una di queste tracce. -
Sir Frank Williams
Fondata da Sir Frank Williams e da Patrick Head, questo è il racconto del team Williams. Attraverso le parole di personaggi leggendari come Nigel Mansell, Alain Prost, Nelson Piquet, Damon Hill, Sir Jackie Stewart, Martin Brundle, Patrick Head, Jacques Villeneuve, Alan Jones, David Coulthard, Bernie Ecclestone, Ron Dennis, Riccardo Patrese, Jenson Button, Keke Rosberg e i segreti di progettisti e meccanici, il libro contiene tutti i retroscena della Williams e della Formula 1, senza dimenticare i momenti più drammatici - le tragiche morti di Piers Courage, nel 1970, e di Ayrton Senna, nel 1994, e l'incidente dello stesso Sir Frank Williams. -
Servire il mare
Un libro storico della prima grande navigatrice del '900: la francese Virginie Hériot (1890-1932), della quale Edizioni Mare Verticale ha già pubblicato ""Ailée, il veliero con le ali"""", “Sul mare”, e """"Il romanzo dell'infinito"""". Un racconto che è un manuale per imparare a navigare a vela, ma anche un prezioso diario delle più importanti regate dei primi del Novecento, compresi i Giochi Olimpici di Amsterdam del 1928, quando la Hériot vinse la medaglia d'oro. Il libro contiene cronache di navigazioni e di regate internazionali, lettere e colloqui con i più grandi personaggi dell'epoca. Prefazione del Ministro della Marina militare e della Marina commerciale francesi."" -
Thierry Sabine e la sua Parigi Dakar
Il 14 gennaio 1986 muore Thierry Sabine, precipitando a bordo di un elicottero durante il rally Parigi Dakar, da lui creato nel 1978. L'uomo avventuroso ha l’eccezionale capacità di aprire le porte all'evasione dal nostro mondo sempre più limitato. Questo fece Thierry Sabine, l'uomo che visse, e fece vivere a migliaia di appassionati, i grandi rally, come l'Enduro del Touquet e la Parigi Dakar. Nel corso di nove anni, tra il 14 gennaio 1977, quando si smarrì nel Ténéré e scampò alla morte, fino all'incidente del suo elicottero nel gennaio del 1986, assaporò la gioia della vittoria in tutte le sfide, dalle gare folli che aveva ideato, fino alla Parigi Dakar. Rimarrà per sempre l'icona dell'uomo d’avventura della fine del ventesimo secolo per tutti coloro che, seguendo il suo esempio, vorranno spingersi coraggiosamente ai limiti di se stessi. -
Il Moro di Venezia e il sogno di Coppa America
Il Moro di Venezia, nella coppa America 1992, fu un fenomeno clamoroso. Beppe Donazzan, allora inviato e capo dei servizi sportivi del Gazzettino di Venezia, seguì tutto l'evento mondiale. In questo libro racconta l'epopea della barca rossa, con il leone di San Marco stilizzato, voluta da Raul Gardini, al cui timone c'era Paul Cayard, diventato subito popolare, quasi fosse un calciatore. Dal bar di San Francisco, dove Gardini decise di lanciare la sfida al grandioso varo, con la regia di Franco Zeffirelli; dalle visite di Giovanni Agnelli e re Juan Carlos, alla conquista del Mondiale Maxi; dalla straordinaria vittoria alla Vuitton Cup, alla resa con onore nella finalissima con America3; dalla grande festa al rientro sul Canal Grande, alla magia di Venezia vista con gli occhi di Angelo Vianello, l'amico e marinaio di sempre di Raul Gardini. -
Il paese degli sherpa
Ella Maillart (1903-1997), nata a Ginevra, donna straordinaria, esploratrice e anche navigatrice, racconta in questa libro del suo viaggio nel mondo affascinante degli sherpa e del popolo del Nepal, negli anni in cui l'Himalya era ancora da scoprire e senza il turismo commerciale. Fotografie dell'epoca, un libro di grande valore storico per chi intende viaggiare in quelle zone allora inesplorate e selvagge, oggi tanto famose. -
Non c'è spazio per quel giudice. Il crac della Banca Popolare di Vicenza
Un libro sulle Banche Venete e sui responsabili del crac della Banca Popolare di Vicenza. La cronaca di uno scandalo incredibile, con tutti i retroscena, raccontata per la prima volta dalla protagonista. -
Volare
L'affascinante racconto autobiografico delle trasvolate oceaniche di Jean Mermoz, a bordo degli aerei Arc-en-Ciel e Croix-du-Sud. Famoso pioniere del volo, nato ad Aubenton nel 1901 in Francia, fu una figura leggendaria dell'Aéropostale, soprannominato L'Arcangelo. Tra il 1930 e il 1936, Mermoz fece ventiquattro traversate del Sud Atlantico. Scomparve misteriosamente nell'oceano Atlantico il 7 dicembre 1936 con l'aereo Croix-du-Sud, un Latécoère 300. Aveva 35 anni. Il libro contiene un importante contributo di Antoine de Saint-Exupéry: «Apparteneva alla razza bella, quella che affronta il mondo di petto. Non risparmiava mai i propri sforzi, non rifiutava alcun avversario... Per entrare in contatto con il mondo serve uno strumento, una pialla oppure un aratro. Il contadino, vangando, scopre un po' per volta i segreti della terra. E la verità è universale. Attraverso il manico di legno dello strumento, impara più che dalle pagine di un libro. E diventa saggio. Così questi uomini, attraverso i comandi dei loro aerei, la magia dei loro strumenti di lavoro, si erano formati una sorta di saggezza campagnola. Anche loro affrontavano da pari a pari quelle divinità elementari: la notte, il giorno, la montagna, il mare, la tempesta; scrutavano il cielo, semplicemente, come quei terrestri avrebbero osservato le loro vigne. Fu la fonte della loro serenità.» Con contributi di: René Chambe, Paul Bringuier, Didier Daurat, Max Delty, Henry Guillaumet, Joseph Kessel, François Mauriac, Maurice Rossi, Jacques Zimmermann, François de La Rocque. -
Prendere il largo con il Mumm 36
Cecilia, dopo tanti anni di alpinismo, ci racconta di una crisi e della sua svolta, quando abbandona le più alte cime dell'Himalaya per la vastità del mare. Descrive la passione che l'ha spinta a navigare nel Mediterraneo con un Mumm 36, una famosa barca da regata che attrezza per la navigazione d'altura, nonostante i pareri contrari degli esperti. Ha già una lunga esperienza sul 470, deriva di classe olimpica, ma quello che ancora non sa sulla navigazione lo impara sul Mumm 36. Coraggio, volontà e determinazione sono i valori necessari per un'impresa simile che assume un significato simbolico, come la metafora di un viaggio verso grandi spazi di libertà. Tra le righe ricorre spesso una parola che aiuta a capire una donna così particolare: la solitudine, quella che appare una condizione fondamentale, un prezzo necessario per essere se stessi. Il libro è preceduto da “Montagne di vita” e prosegue con “Alla Transat Jacques Vabre, passando per il Rolex Fastnet Race”. -
Colin Chapman, l'uomo e le sue auto
Il contributo di Colin Chapman al motorsport, dopo la guerra, è stato incommensurabile. Negli anni Sessanta e Settanta le sue Lotus Grand Prix Cars erano famose in tutto il mondo grazie a 13 Campionati mondiali vinti, di cui sette titoli costruttori e sei titoli piloti. Questo libro coinvolgente è la biografia definitiva dell’uomo che Enzo Ferrari descrisse nella sua prefazione come «geniale nelle sue intuizioni d’avanguardia». -
Ken Tyrrell. La biografia autorizzata
Ken Tyrrell è stato uno dei personaggi più rispettati della Formula 1 per quasi quattro decenni. Fu lui a scoprire Jackie Stewart e a vincere 33 Gran Premi e tre campionati del mondo come proprietario di una scuderia. Basandosi su approfondite ricerche e interviste a Tyrrell, il famoso giornalista sportivo Maurice Hamilton ha scritto la prima biografia autorizzata di «zio Ken», com’era affettuosamente chiamato nell’ambiente. Descrive l’avvento tardivo dell’ex commerciante di legname sulla scena dell’automobilismo all’età di ventotto anni. A un fugace successo come pilota negli anni ’50, quando corse accanto a Stirling Moss nella Formula 500, seguì la fortunata gestione di una squadra. Dagli umili inizi, lasciò il segno fin dalla seconda stagione in Formula 1, con la vittoria del titolo mondiale e ottenendo successi ancora maggiori con i suoi progetti all’avanguardia e le sue auto innovative. Il libro entra dietro le quinte del quartier generale della squadra nel Surrey, dove Tyrrell costruì il suo prototipo di F1 a sei ruote nella massima segretezza. Esamina i suoi rapporti con piloti del calibro di Jody Scheckter, Ronnie Peterson, Jackie Stewart e Martin Brundle. E traccia la controversa espulsione di Tyrrell dal campionato 1984, la sua necessità di vendere la squadra, e infine la sua commovente battaglia contro il cancro che alla fine se lo portò via. La storia di Ken Tyrrell offre una storia esemplare dei cambiamenti avvenuti nell’ambiente delle corse a partire dagli anni ’60. Prefazione di Jackie Stewart. -
Il piacere del tennis
La vita straordinaria di Jean-René Lacoste (1904-1996) raccontata da lui stesso, un racconto che ripercorre gli anni d'oro del tennis. Pur essendo stato un grande esponente del tennis mondiale, il nome di Lacoste è principalmente legato alla famosa polo con il coccodrillo, ideata nel 1933. Assieme a Jacques Brugnon, Henri Cochet e Jean Borotra, mise insieme la formidabile squadra dei ""quattro moschettieri"""" che strappò la Coppa Davis agli statunitensi nel 1927, vincendola poi per sei stagioni consecutive, fino al 1932."" -
Alberto Tomba e il sogno di cristallo
La vita è fatta di sogni, ognuno di noi a suo modo vive per realizzarne qualcuno. Chi ci riesce, chi no, non conta; l'importante è avere davanti una cometa che tracci un percorso. Questo è il racconto di un lungo inseguimento ad un sogno, fatto di cristallo. Il protagonista è Alberto Tomba, il più grande atleta che lo sport italiano abbia prodotto nel secolo scorso, il ragazzone venuto dall'Emilia a far saltare il banco del mondo dello sci alpino. A suon di vittorie aveva portato luce e musica laddove regnavano penombra e silenzio. L'Italia era ai suoi piedi, un paese, che viveva in quegli anni a sua volta un sogno di cambiamento attraverso una turbolenta trasformazione. Il Figlio della Neve aveva conquistato i pendii di Olimpia, ma non era ancora riuscito a far suo il trofeo che lo avrebbe consacrato a leggenda, la coppa del mondo di sci alpino. Gli era sfuggita per un nulla in almeno tre occasioni; poi quando ormai in pochi ci credevano, nell'inverno del 1995 pose la propria firma su un'impresa straordinaria, riportando in modo trionfale in Italia quella sfera sera di cristallo che ci mancava da vent'anni. Che poi l'ultimo azzurro a riuscirci fosse stato proprio il grande Gustavo Thoeni, divenuto allora suo mentore, non fece altro che consegnare quel trionfo alla mitologia dello sport. -
Bruce McLaren e il suo racing team
Bruce McLaren era un ragazzo dotato di un entusiasmo contagioso, che amava costruire auto, correre – e vincere. Giunto in Europa dalla Nuova Zelanda nel 1958, si unì al suo mentore Jack Brabham nel team Cooper di Formula 1, dando subito prova di un prodigioso talento. Nel 1959, a Sebring, si affermò come il più giovane vincitore di un Gran Premio, un risultato a cui fecero seguito numerosi trofei in Formula 1, in Formula 2, nella serie Tasman, a Le Mans e nella serie CanAm. Nel 1966, un Bruce ancora ventenne radunò un gruppo di appassionati, come Teddy Mayer e Robin Herd, e fondò il suo team da Gran Premio, che sopravvive ancora oggi. Oltre a guidare le proprie vetture – affiancato poi da Denny Hulme, che nel 1968 lasciò la Brabham – Bruce si occupava dello sviluppo e del collaudo. Era un pilota prudente e rispettoso dei limiti, una qualità che rese ancora più scioccante la sua morte, avvenuta nel 1970 mentre collaudava una CanAm a Goodwood.E pensare che, a dieci anni, i medici diagnosticarono a Bruce la malattia di Legg-Perthes, dicendogli che non avrebbe mai più potuto camminare. -
Louvre. Voyage insolite à la découverte d'un musée encyclopédique
Un modo inconsueto per scoprire il museo dei musei: partendo dalla cornice del dipinto per identificarne l'immagine e il suo autore. Uno strumento di indagine e di conoscenza, senza un centro, fra passato e presente attraverso un labirinto che dalla nostra mente ci porta al contempo altrove e verso noi stessi fra dettaglio e complessità. Un modo per indugiare nella nostra pazienza attraverso un'affaccendata laboriosità; senza arrendersi mai. Come nella vita. -
L' altro mondo. Corpo speciale omega. Vol. 1
Si tratta di quattro amici, agenti segreti della C.I.A., capaci di muoversi nel multiverso e nel tempo, che si sono trovati ad agire insieme solo per un caso fortuito, ma che hanno cementato la loro amicizia al punto che è prevedibile possano ancora vivere insieme molte altre avventure, delle quali questo romanzo narra solo la prima. -
Calore e immunità. Una terapia non tossica dei tumori è possibile. Libro intervista con un oncoematologo di fama mondiale
Dal cancro è difficile guarire. Anzi, quasi impossibile. Ma con vari tipi di tumore si può convivere anche per molti anni, se non decenni, garantendosi una qualità della vita accettabile. Per farlo, occorre stimolare opportunamente il sistema immunitario, grazie a una metodologia basata sull'ipertermia, ossia sul calore, che può efficacemente coadiuvare gli interventi classici come chemioterapia e radioterapia, limitandone fortemente gli effetti collaterali sul malato. È il ""Metodo Pontiggia"""", nato con la collaborazione di esperti internazionali, che questo libro introduce e illustra in modo sintetico quanto efficace, dando la parola direttamente ai pazienti. Con le storie dei pazienti raccolte da Adele Ferrari.""