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Straight Edge. Storie, filosofia e racconti della scena hardcore punk
Lo Straight Edge continua a essere da oltre 25 anni una controcultura punk hardcore che rifiuta ogni tipo di droga e dipendenza. Dal momento della sua nascita a Washington D.C. e Boston, sotto gli auspici di band leggendarie come Minor Threat e SS Decontrol, ha unito musica a comportamenti radicali nella sfera personale, sociale e politica. Alla più grande truffa consumistica propinata ai giovani dagli anni cinquanta, che il ribellismo vada d'accordo con il consumo di droghe e alcol, lo Straight Edge ha detto fieramente ""no!"""". Questo libro traccia la storia del movimento fino ai nostri giorni con contributi, interviste, brevi saggi e manifesti estetico-politici di artisti e musicisti come lan MacKaye (Minor Threat/Fugazi) e tutte le più interessanti band Straight Edge come Dennis Lyxzén (Refused/The (International) Noise Conspiracy), Mark Andersen (Dance of Days) and Andy Hurley (Fall Out Boy), ManLiftingBanner e Point of No Return; collettivi come Crimethlnc, Alpine Anarchist Productions e molti altri."" -
Original rude boy. Dalla Giamaica agli Specials, l'autobiografia dello ska inglese
All'alba dell'era Thatcher, in piena esplosione punk, in un'Inghilterra sull'orlo della depressione economica, l'arrivo dello ska ha rappresentato per molti giovani bianchi e neri la scoperta di una gioiosa colonna sonora della propria identità, con il mito del ""ragazzo di strada"""", il rude boy, il giovane ribelle. In questo libro Neville Staple, il frontman nero della band di culto degli Specials, si racconta in un'autobiografia che è anche quella di un genere musicale. Emigrato dalla Giamaica a 5 anni, fu affidato alle cure di un padre il cui criterio di disciplina rasentava in molti casi l'abuso, Neville Staple ha trascorso gli anni settanta tra continue risse con le bande di skinhead, taccheggi nei negozi, furti con scasso e riformatorio. Fino al momento in cui ha trovato la sua strada come cantante degli Specials e organizzando il leggendario """"2ToneTour"""", con Madness, Selectere Dexy's Midnight Runners che, oltre a essere uno strepitoso successo, scatenò duri scontri con i fascisti del National Front."" -
Underground italiana. Gli anni gioiosamente ribelli della controcultura
Gli anni ribelli, convulsi e gioiosi della controcultura italiana (1964-1973) raccontati da chi li ha vissuti in prima persona. Riti, miti, storie, vite, speranze e immagini di una generazione che ha cercato libertà e liberazione attraverso viaggi e fughe da casa, comuni e poesie, pacifismo e pratiche di decolonizzazione, musica e misticismo, rivoluzioni ed evoluzioni. -
Le teorie dell'alienazione. Hegel, Feuerbach, Marx
Agli inizi degli anni Sessanta in Italia non si poteva aprire una rivista, un settimanale, persino un quotidiano, senza incrociare la parola ""alienazione"""". C'era appena stato il boom economico, l'Italia cominciava a parigliarsi con la televisione, e già spuntavano gli opinion-maker: Moravia, Parise, Pasolini... La via scelta da un giovane bresciano laureatosi con Mario Dal Pra fu di approfondire il senso, o i sensi, di quella parola tornando al luogo da cui era sorta: il lascito di Jean-Jacques Rousseau alla gioventù tedesca. Fu così che Luciano Parinetto già da subito intuì la parentela stretta tra alienazione e utopia, come termini speculari e immediatamente richiamantisi. Questo libro presenta il materiale riordinato di un seminario tenuto alla Statale di Milano nell'anno accademico 1966-67. Marx vi è visto come il coronamento di un'avventura collettiva dello spirito, e al contempo come il suo esecutore testamentario. Di lì a poco, col Sessantotto, il marxismo avrebbe preso altre vie, già del resto abbozzate un lustro prima: scienza empirica avversa ad ogni spinta utopica con l'operaismo, ideologia terribilmente compatta e chiusa col maoismo... Fatto sta che nel giro di pochi anni il concetto di alienazione finì in soffitta, per restarvi. E riproporlo ora con Parinetto potrebbe sembrare addirittura fuori luogo (utopico?), non fosse per il sospetto che, come la lettera rubata di Poe, il suo oggetto è invisibile per troppa presenza."" -
Vita di Marx. Una biografia rivoluzionaria
La ""Vita di Marx"""" è stata scritta da Mehring mentre infuriava la Prima guerra mondiale. Il libro di per sé fu un avvenimento epocale; in primo luogo perché forniva all'avanguardia rivoluzionaria un eccellente strumento di informazione storica e di educazione politica - doti che conserva intatte ancor oggi -, ma anche perché i problemi affrontati nel corso della biografia avevano una impostazione nuova, rivoluzionaria, di rottura con la tradizione culturale preesistente. Mentre la storiografia socialdemocratica aveva ridotto, a forza di omissioni, reticenze e trucchi volgari, la figura di Marx al formato delle proprie esigenze di partito, Mehring con i risultati delle sue ricerche scardina ogni visione santificata del filosofo di Treviri. Ma il suo grande merito storiografico è stato quello di aver contestualizzato in modo differente l'aspro contrasto sorto tra Marx e Bakunin. Mehring ribalta l'allora opinione corrente che vedeva Bakunin come un nemico consapevole della classe operaia e leggeva l'anarchismo come una infiltrazione estranea nel movimento operaio, per viceversa dedicargli il giusto peso politico nel contesto dei movimenti della seconda metà dell'Ottocento. Una biografia che restituisce a Marx non solo il ruolo di grande intellettuale ma anche di militante impegnato nel riscatto concreto della classe operaia."" -
Anarchiche. Donne ribelli del Novecento
I libri di storia hanno declinato l'anarchia sempre al maschile. Eppure, sono tante le donne che hanno dedicato la loro vita e le loro migliori energie agli ideali di giustizia sociale e libertà. Nonostante il loro apporto sia stato determinante nella storia anarchica, ancora oggi restano poco conosciute o in gran parte dimenticate. Sulla soglia del libro troviamo Emma Goldman, sicuramente l'anarchica più nota, che già negli anni Trenta del Novecento era diventata una figura mitica del movimento. Insieme a lei sono narrate le vicende umane e politiche di Lucy Parsons, Virginia Bolten, Dora Marsden, Etta Federn, Virgilia D'Andrea, Noe Ito, Lucia Sànchez Saornil, Nancy Cunard, Mollie Steimer, May Picqueray, Ida Mett, Germaine Berton, Luce Fabbri e Maria Luisa Berneri. Quindici donne, diverse per cultura, temperamento, carattere e appartenenza sociale, ma con un tratto comune: per tutte quante essere anarchiche ha significato conservare la libertà del proprio sguardo, in grado di svelare i meccanismi dell'oppressione, della manipolazione e dello sfruttamento del potere, e dall'altra essere concretamente solidali con gli oppressi, gli umiliati, gli sfruttati, gli offesi, ovunque essi si trovassero. Prefazione di Ida Faré. -
I love hacking. Il meglio della rivista «2600» la bibbia degli hacker
"2600"""" è stata (ed è) la rivista più importante nella storia dell'hacking. Per lungo tempo il Nemico pubblico numero 1 dei servizi segreti di tutto il mondo. È il mito di migliaia di giovani smanettoni e idealisti. """"Gli hacker, nella loro ingenuità idealistica, rivelano sempre le cose che hanno scoperto, senza riguardo ai soldi, i segreti delle aziende, o le cospirazioni del governo. Noi non abbiamo nulla da nascondere, e questa è la ragione per cui siamo relativamente aperti nelle nostre faccende. [...] Ma il fatto che non siamo disposti a giocare al gioco dei segreti, ci trasforma in una minaccia tremenda agli occhi di coloro che vogliono tenere le cose importanti fuori dalla portata del pubblico. Ormai ci sono molte persone normali che condividono i valori degli hacker, cioè la libertà di parola, il potere dell'individuo davanti allo stato o alle corporation [...] perché la difesa dell'individuo è il vero punto importante."""" (Emmanuel Goldstein)" -
Droghe tribali
Cibi divini, alimenti per l'anima o strumenti visionari per il contatto col mondo sovrannaturale? Queste sono alcune delle principali ragioni per le quali le popolazioni tribali assumono droghe, attraverso l'ingestione di centinaia di formiche rigorosamente vive, lo scorticamento di parti di pelle per assorbirne gli effetti attraverso la ferita, la golosa ricerca di putrefazioni cadaveriche umane o ristillazione negli occhi di corrosivo succo di millepiedi. Nonostante l'apparente irrazionalità, c'è tanto significato, umanità ed emozione in questi comportamenti estremi. Nella cultura occidentale si continua a vedere le droghe come una forma di fuga dalla realtà. Nel mondo tradizionale, ma anche in alcuni ambiti del mondo moderno occidentale, il suo uso invece è ampiamente dettato da motivazioni differenti, spesse volte con l'opposto intento di ""vedere meglio la realtà"""": come negli scopi spirituali-religiosi, sciamanico-terapeutici, magico-divinatori, iniziatico-pedagogici, come correttivi del carattere, per scopi giudiziari, o come viatici pre-morte."" -
Marx ed Engels
Complici la crisi strutturale dell'economia e l'aumento dello sfruttamento, il pensiero di Karl Marx sta finalmente conoscendo un grande ritorno in tutto il mondo. A partire dai paesi anglosassoni, l'onda di questo rinnovato interesse sta arrivando anche nel nostro Paese. Per queste ragioni i testi qui presentati di Lenin presentano una motivazione non di occasione. Si tratta di contributi da lui scritti negli anni precedenti alla Rivoluzione russa in cui, con pulizia teorica e chiarezza didattica, espone alcuni dei nuclei fondamentali del pensiero di Marx: la teoria del valore-lavoro, l'eredità hegeliana, la caduta tendenziale del saggio di profitto, la questione della rendita. Ma anche la figura di Engels viene tratteggiata con parole emozionate, riservandogli un ruolo assolutamente non ancillare e di grande peso nell'elaborazione teorica di Marx. Agli occhi di Lenin il tutto era finalizzato a porre in rilievo il ruolo storico rivoluzionario del proletariato. Un testo attuale e appassionato, di chiarezza adamantina e di grande nitore teorico. -
Le ribelli della storia. Baccanti, gnostici e streghe: i vinti della storia e la loro eredità
La storia è fatta dai vincitori, è noto. Ma in molti casi i vincitori hanno dovuto prima fare i conti con spinte sovversive che ne mettevano in discussione il potere. A partire dalla nascita della democrazia ateniese sono emerse contro narrazioni, rivolte, visioni antagoniste della società estremamente radicali, il più delle volte animate da donne. In questo libro, si ripercorrono alcuni degli snodi cruciali della storia occidentale degli ultimi millenni. In primo luogo la rivolta delle società misteriche greche, le baccanti, legate al culto di Dioniso che - come testimonia Euripide nella sua tragedia - sono state un elemento cruciale di messa in discussione del potere. L'invenzione della democrazia - questa la tesi forte di Galli - non sarebbe stata altro che la risposta istituzionale da parte delle classi dominanti nei confronti di una rivolta altrimenti ingestibile. Stessa cosa con le consorterie segrete degli gnostici che prospettavano una visione duale della divinità, con un ruolo decisivo attribuito al principio femminile della creazione, decisamente antagonista a quella cristiana che si sarebbe poi imposta a partire dal IV secolo d.C. E infine la vicenda delle streghe, la cui repressione cruenta avrebbe impegnato le società patriarcali occidentali in un arco molto lungo di tempo, ma che alla fine avrebbe condotto alla nascita della democrazia moderna, come forma di recupero del conflitto sociale, di cui l'esistenza della stregoneria era il più estremo dei segnali. -
Socrate. Antologia di brani
Socrate è stato un maestro decisivo non solo per i suoi allievi (tra i quali Platone) dal punto di vista teoretico ma soprattutto dal punto etico, come testimonia per certi versi la sua scelta di bere la cicuta, nonostante gli fosse stata offerta in più occasioni l'occasione di allontanarsi dalla città e in tal modo di scampare alla decisione a lui contraria presa dall'assemblea ateniese. Ripercorrere il suo pensiero, che nasce dal confronto dialettico con le figure più importanti della sofistica antica, e non solo quindi attraverso la lettura mediata da Platone, è uno degli scopi precipui che muove l'interesse di Antonio Banfi. Accompagna la sua analisi una ricca selezione antologica di brani della tradizione filosofica antica in cui campeggia la figura di Socrate. Un testo di divulgazione a opera di uno dei più importanti storici della filosofia italiani del Novecento. -
Storia sociale della pirateria
Il marinaio e il pirata dell'età della vela sono romantiche figure storiche che occupano ancora oggi un posto speciale nella cultura popolare dei nostri tempi. Eppure, le condizioni di vita e le aspirazioni questi uomini audaci restano da noi poco conosciute. Come la maggior parte dei proletari del passato, hanno difatti lasciato pochi resoconti di prima mano della loro vita. In questo libro, Marcus Rediker utilizza una vasta gamma di fonti storiche (casellari giudiziari, diari, resoconti di viaggio, e molti altri documenti ancora) per ricostruire il mondo culturale e sociale dei marinai e dei pirati anglo-americani che solcavano i mari nella prima metà del Diciottesimo secolo. Ricostruisce la vita lungo il litorale, dove gente di mare di tutto il mondo affollava i porti e i suoi bordelli, tra birrerie, risse di strada, e anche il carcere. Lo studio di Rediker non poteva non esplorare le loro condizioni di lavoro: la disciplina dura, le fustigazioni brutali, le impiccagioni macabre, i salari reali. Fino a dimostrare in modo convincente le ragioni reali che portavano questi lavoratori alla scelta di diventare finalmente dei pirati. Un libro illuminante sia sulla pirateria, sia sul proletariato preindustriale, ma anche sulla nascita del capitalismo come sistema globale. Prefazione di Giulio Giorello. -
Blue planet project. Il documento più controverso sulla presenza aliena sulla terra
"Blue Planet Project"""" è il misterioso manoscritto che sarebbe stato scritto anonimamente alla fine degli anni sessanta da alcuni scienziati americani (e tra questi Jefferson Souza) che lavoravano in una serie di progetti scientifici del governo USA, volti a studiare le capacità tecnologiche delle forme aliene e la possibilità di stabilire con loro regolari relazioni diplomatiche. Il documento descrive con dovizia di particolari gli accordi segreti stipulati dal governo americano con alcune di queste realtà extraterrestri, e arricchisce i documenti con una serie di rivelazioni sulle loro caratteristiche (descrizioni fisiche, grado di aggressività, capacità tecnologiche, loro finalità sul pianeta Terra) e una serie di schizzi che ne descrivono le fattezze. Ma non solo: il libro spazia dagli schianti di velivoli non terrestri al Majestic 12, dalla battaglia che sarebbe avvenuta nella base segreta americana di Duke nel New Mexico alle misteriose mutilazioni animali e ai rapimenti di umani... Dati, ricostruzioni, resoconti, analisi, ipotesi sono passati in rassegna in questo dossier spiazzante, per la mole di informazioni che offre e per la loro straordinarietà. È arduo stabilire se il dossier sia genuino o meno. In ogni caso delinea comunque un quadro che globalmente conferma le conclusioni cui sono giunti decine di ricercatori in più di mezzo secolo di ricerche sulle forme di vita aliene." -
Ottobre 1917. Cronache dal Palazzo d'Inverno
John Reed è rimasto famoso per il reportage ""Dieci giorni che fecero tremare il mondo"""", un testo scritto nel vivo dell'ottobre 1917. Ma Reed fu molto di più di un testimone oculare di quell'evento: era un militante della sinistra americana e sarebbe diventato, nei tre anni prima della morte per tifo nel 1920, un attivo comunista, in Russia e negli Stati Uniti. Le pagine qui raccolte contribuiscono ad ampliare e integrare quella sua celebre cronaca, tanto esemplare quanto appassionata: si tratta di articoli, lettere, discorsi, appunti, riflessioni, che mostrano il diretto coinvolgimento dell'autore in fatti epocali, la sua lucidità nel cogliere le dinamiche in corso, la sua capacità nel descrivere situazioni, atmosfere e personaggi - tutte caratteristiche che qui, al calor bianco della Rivoluzione d'Ottobre, assumono grande maggiore vigore e intensità."" -
Poetate. La poesia è rivoluzionaria. Scritti, lezioni e interviste
Amiri Baraka è considerato uno dei massimi poeti americani del Novecento. Autore di più di quaranta libri tra saggi, poesia, teatro, storia della musica e della critica, Baraka è stato un attivista rivoluzionario e per questo anche un'icona importante della rivolta afroamericana. Influenzato dai grandi musicisti jazz (da Ornette Coleman a John Coltrane, fino a Sun Ra) ha assorbito dal loro incedere ritmico il passo di una poesia musicalmente strutturata. Baraka è stato un grande poeta rivoluzionario, un grande bardo, saggio ma non neutrale, che pur di esprimere le ragioni della vita ha sempre scelto di schierarsi politicamente. Contro l'arroganza del sistema e la brutalità del potere, assumendo posizioni scomode, acide, talvolta urtanti. In questo libro, Baraka discute la sua visione, argomenta, ci prospetta le sue ragioni, ci tallona criticamente per stimolare la nostra risposta attiva. Queste sue lezioni sul perché di una poesia rivoluzionaria ci conducono per mano al cuore delle ragioni della rivolta. Perché fare poesia significa anche assumere su di sé il dolore del mondo. Per poi trasformarlo. -
L' ayahuasca nel mio sangue. 25 anni di sogni con la medicina
Da qualche anno, l'ayahuasca è sbarcata in Europa. L'ayahuasca è un decotto, composto da una liana e dalle foglie di un'altra pianta, che ha effetti non solo psicotropici, ma soprattutto di guarigione fisica e psichica. Già descritta negli anni sessanta da Allen Ginsberg e William S. Burroughs, ora l'ayahuasca è entrata a far parte stabilmente del panorama psichico metropolitano, dove sempre più sperimentatori delle più diverse età si affidano alle sue virtù curative e alla sua capacità di oltrepassare le ""porte della percezione"""". L'ayahuasca nasce però nell'area della foresta amazzonica, dove viene consumata per scopi rituali da millenni dalle locali popolazioni indios. Tra i """"bianchi"""" che si sono avvicinati a questa Medicina, un ruolo fondamentale l'ha Peter Gorman, già giornalista e direttore di """"High Times"""", che a partire dagli anni ottanta si è progressivamente insediato nella giungla, sperimentandola sotto la guida di un maestro sciamano. """"L'Ayahuasca nel mio sangue"""" è la storia della sua incredibile iniziazione, che ha progressivamente trasformato l'autore in un potente guaritore. Gorman utilizza le sue capacità di giornalista d'inchiesta per costruire un libro che ricorda molto da vicino il primo Carlos Castañeda. Un racconto che è già diventato negli Stati Uniti """"il"""" classico per eccellenza su questo tema."" -
Punk & dread. Quando la cultura giamaicana incontrò il punk
Nato a Londra da genitori neri, Don Letts sin da giovane assimilò gli aspetti più interessanti della cultura giamaicana (rastafari, reggae e dub) fondendola con la cultura metropolitana londinese. Abbandonata la scuola si trovò a frequentare Vivienne Westwood e Malcolm McLaren e coloro che sarebbero diventati i Sex Pistols e i Clash. In breve divenne il resident dj del Roxy Club, dove nacque la scena punk, di cui egli stesso forgiò la colonna sonora, mischiando le sonorità giamaicane con la black music e il punk rock, ed emergendo fin da subito come una delle figure mitiche e più dinamiche della controcultura punk. Inoltre, con la sua piccola macchina in super-8 ebbe modo di filmare tutto quello che succedeva intorno a lui, riprendendo così oltre a Sex Pistols e Clash, PiL, Slits, anche Bob Marley, suo grande amico. Ha lavorato a lungo con John Lydon e Mick Jones; e dopo essersi trasferito a New York alla fine degli anni Settanta con Africa Bambaataa, Grandmaster Flash e la crema della nascente scena hip-hop, oltre a Gil Scott-Heron e molti altri ancora. Come regista ha firmato Westway to the World, il miglior documentario esistente sui Clash, Punk Attitude, The Punk Rock Movie e Dread meets Punk Rockers Uptown. È stato una delle colonne portanti del progetto musicale e multimediale Big Audio Dynamite, con Mick Jones (ex Clash) tra gli altri. Oggi è tra i promotori di Strummerville, una fondazione con forti finalità sociali, che aiuta i giovani musicisti, dedicata alla memoria di Joe Strummer. -
Bob Marley. La sua storia mai raccontata
I Wailers, Peter Tosh e Bunny Wailer, i mitici Coxsone Dodd e Lee Scratch Perry, la sua infanzia, la madre, Rita e tutte le altre, Cindy Breakspeare - miss Mondo 1976, il rapporto con il boss della Island, Chris Blackwell e il progetto di autoproduzione, la guerra civile in Jamaica, le gang, la filosofia rastafari, le continue croniche ferite all'alluce, il pallone, il mondo degli amici e musicisti che hanno avuto modo di suonare con lui, l'attentato con 56 colpi, l'esodo, le sue tournée in Europa e Stati Uniti, il Sunsplash... Ecco la storia di Bob Marley, con mille dettagli inediti... Come ha fatto Bob Marley a diventare così popolare e un'icona pacifista in un'epoca in cui esisteva solo il rock? Il giornalista britannico Chris Salewicz, che ha avuto modo di conoscerlo e frequentarlo, ci offre un resoconto dettagliato della vita di Bob Marley e del mondo giamaicano in cui è cresciuto. Con interviste a decine di persone che lo conoscevano da vicino e con cui aveva lavorato, un libro che restituisce a tutto tondo non solo la cultura Rastafari e la scena culturale giamaicana, ma anche ci permette di comprendere in profondità lo spirito stesso dell'uomo Marley e le sue più segrete aspirazioni. -
Deep Blues. Una storia musicale e culturale. Dal Mississippi Delta al South Side di Chicago e infine nel mondo
Un libro che è al contempo un vero e proprio viaggio antropologico alla ricerca delle origini del blues, ma anche il vibrante resoconto dei tanti incontri dell'autore con gli straordinari protagonisti della sua storia. Quando Palmer ci racconta nei dettagli questa vicenda ci restituisce anche l'odore dei campi di cotone e le atmosfere notturne delle bettole più infime del Sud degli Stati Uniti e di Chicago. Da Robert Johnson e Charley Patton a Muddy Waters - colui che elettrificò il blues - a Robert Lockwood e Sonny Boy Williamson, che cavalcando il programma King Biscuit Time diffusero per primi il blues sulle frequenze radio, fino a John Lee Hooker, Ike Turner, B.B. King e a tanti altri ancora, un libro bellissimo e appassionato. -
Club 27. La maledizione del rock e la morte degli dei
Creativi, controversi, magici e innovativi. Ricchi, mitici, assetati di sesso e droga, ma produttori della miglior musica rock mai scritta. E morti tutti a 27 anni. Questo è il maledetto Club 27. Chris Salewicz, una delle firme del giornalismo musicale britannico, ci racconta le tragiche e intime storie di queste avvincenti figure, attraverso il più intrigante mistero del rock'n'roll.