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Aurora, Rossini, Regio Parco. I territori oltre Dora
Le borgate dell'oltre Dora sono nate a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, in concomitanza con lo sviluppo industriale della zona nord della città. Sono agglomerati urbani che non presentano i grandiosi monumenti e i palazzi storici della Torino aulica, ma numerose cattedrali del lavoro con ciminiere/campanili e case dormitorio. Un territorio intessuto di fabbriche, di officine, di bòite, inframmezzato da case di ringhiera ed edifici popolari, roccaforte di una classe operaia dignitosa e combattiva. Una zona segnata dalla conformazione della Dora Riparia e reputata da tempo area di ""archeologia industriale"""", dove le grandi fabbriche stanno cedendo il passo a condomini e supermercati, e dove le antiche stratificazioni sociali stanno scomparendo travolte dai grandi flussi immigratori. Il nostro sarà un viaggio per capire la profonda trasformazione di Torino: da """"città capitale di uno Stato"""", chiusa in se stessa e autoreferenziale, in """"città fabbrica"""", contornata da una corona di attività e quartieri operai, e infine nella conversione odierna di """"città post-industriale""""."" -
Pozzo strada. Dal parco Ruffini alla Venchi Unica
Un quartiere nato dal cioccolato. Così potrebbe essere definito Pozzo Strada, ricordando la Venchi Unica di piazza Massaua e le altre botteghe di pasticceria. Ma sono parecchi i nuclei che sprigionano energia, come il portone di corso Peschiera da cui sono usciti l'aereo di D'Annunzio che sorvolò Vienna, le splendide auto dell'Ansaldo, gli autobus Viberti a due piani del centenario dell'Unità. E poi il centro più antico di tutti, il pozzo che ha dato il nome al quartiere, punto di ristoro dei pellegrini fra Santiago e Gerusalemme, già conosciuto nel Medioevo. Dall'inizio del Novecento le cascine hanno cominciato a ritirarsi di fronte a infinite fabbriche, da quelle buone, che hanno prodotto compressori, giocattoli, stampi industriali, tende per campeggio, a quelle cattive come la Capamianto, ormai bonificata, ma di cui si conserva un ricordo allarmante. Poi, dagli anni sessanta, il cronometro ha perso il controllo, mentre il quartiere si trasformava in uno dei più densi della città. Oggi è tempo di pensare a nuove relazioni comunitarie, più aperte e distese. Anche questo libro - attraverso le sue storie e oltre 400 immagini - cerca di fare la sua parte. -
Le confetture e le marmellate di nonna Bianca Rosa. Antichi modi e nuove idee per gustare la frutta. Vol. 2
In questo volume Bianca delle Conserve racconta come preparare confetture e marmellate con frutta e verdura, proprio come si usava fare nei tempi passati per non sprecare nulla e valorizzare ciò che la natura offriva. Oggi antichi sapori vengono riscoperti e valorizzati e in questo libro sono date molte ricette per assaporarli. Qualcuno potrà stupirsi di qualche ""strano"""" accostamento o utilizzo, ma quando l'avrà provato si ricrederà!"" -
Interleggendario. 2010, l'anno indimenticabile
Un grande libro sull'Inter, non solo sulla sua storia, sui suoi protagonisti, sulle sue vittorie e sulle sue sconfitte, ma il primo che racconta la metafora della vita letta secondo l'arte di ""arrangiarsi"""", attraverso il gioco del calcio, pardon, di chi scopre quasi all'improvviso di aver imparato a vincere! La passione dell'autore per la Beneamata traspare da ciascuna pagina di questo volume, catturando il lettore in un turbinio di emozioni e condividendo con generosità i momenti più folgoranti vissuti dai tifosi nerazzurri."" -
Tu felix Austria
Si può amare una città come si ama un'amante? Evidentemente sì, se capita di incontrarla in quel particolare momento della vita in cui è facile venire irretiti dal fascino della bellezza. La città che, con la stessa attrattiva di una donna, si offre all'autore di questo frammento autobiografico è l'elegante signora senza tempo, passata attraverso glorie storiche e altrettanto storiche vicissitudini, che la nome Vienna. Attraverso lo sguardo e i ricordi di Mauro Marcone la possiamo ammirare anche noi, in una serie di bozzetti; istanti che, lungo le vie cittadine, evocano profumi, sapori, suoni, colori... Sono i profumi che ci invitano a sostare negli accoglienti Caffè del centro, sono i sapori che troviamo nei ristoranti dove dell'ottimo riesling accompagna una cucina raffinata, sono le note della musica delle orchestrine sparse nei vari locali, e sono i colori che animano lo sfavillio di uno dei più celebrati luna Park del mondo, il Prater, con la sua ruota gigantesca. Non ci resta quindi che adeguarci al giudizio dell'autore quando sostiene che "" (...) anche il chiaro di luna a Vienna è più bello che altrove""""."" -
Quelli della panchina. Il vecchio Monferrato
I racconti di questo libro affondano le radici in un duplice terreno: rurale, l'uno; urbano, l'altro. In essi, l'albero della memoria proietta la sua ombra frondosa sulla regione del Monferrato e parla con la voce arcaica della famiglia contadina d'un tempo, affollata di nonni e nonne, di zii e cugini, di parenti lontani o emigrati e persi nelle nebbie del passato, immagini fugaci che riemergono all'improvviso. Possono provenire da una trincea della Prima Guerra Mondiale, comparendo con la stessa leggerezza con cui li scorgiamo in una festa campestre dopo la vendemmia, o scaturiscono da una vecchia canzone, o da una storiella procace quanto ingenua. Poi, i ricordi allungano le radici nella capitale della regione, penetrano in Casale, per rivivere le quotidianità scolastiche, i compagni di classe, gli amici del quartiere, i primi ardori sessuali, per finire - cuore di ogni attività ludica di allora -, nel trionfo dell'oasi verde del parco cittadino, su una panchina pronta ad accogliere ogni momento libero di un gioventù inconsciamente in bilico fra gli esiti del dopoguerra e l'attesa del boom economico italiano e, in fondo, bonacciona e senza pretese. -
Porta Palazzo. Una piazza crocevia del mondo
Porta Palazzo, una piazza che è diventata nel tempo il crocevia di tante etnie in bilico fra convivenze problematiche e variegato intreccio di culture; un luogo dai mille contrasti che non è più solo un mercato (uno dei più grandi in Europa); uno spazio dove è possibile incontrare il mondo in una rappresentazione multicolore e multiforme; un grande spiazzo nel centro cittadino dove regna il caos, ma con regole precise. La storia bicentenaria di Piazza della Repubblica è carica di eventi, di storie, di persone, di botteghe, di osterie, di particolari curiosi, tutte cose che abbiamo cercato di raccogliere in questo volume attraverso immagini e testimonianze. Quella che raccontiamo è la storia di Porta Pila, una piazza nata per essere una ""promenade"""" ed un """"loisir"""" per i torinesi ed è diventata la """"gran cuoca"""" e """"il ventre"""" della città."" -
Nuovi percorsi insoliti in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta
Dopo ""Percorsi Insoliti in Piemonte, Liguria e Val d'Aosta"""", l'autore pubblica nuovi percorsi ubicati nelle stesse regioni in modo da permettere ai suoi lettori di conoscerle meglio. Si tratta sempre di percorsi non difficili, escursioni o semplici passeggiate consigliati a coloro che amano la natura, i luoghi fuori dall'ordinario e quelli affascinanti per i loro misteri. Sono pertanto proposte gite a fortificazioni alpine, grotte, miniere, fenomeni naturali, chiese ed abbazie, un'arazzeria, musei speciali, strutture megalitiche, pitture rupestri, massi erratici, coppelle, archeologia dell'epoca romana, siti preistorici, orridi, Case Forti, sotterranei, Ru (canali d'irrigazione in quota), un tratto di Via Francigena, antichi acquedotti, le rievocazioni storiche e molto altro ancora. Alcuni itinerari sono geograficamente vicini, in modo da poter essere percorsi in più giorni consecutivi."" -
Sestriere. Una montagna di sport. 80 anni di grandi eventi
Ottant'anni di vita per il comune di Sestriere. Beppe Conti, giornalista che segue da sempre i grandi sportivi, racconta quel che è accaduto sul Colle in tutto questo tempo: una serie di eventi tali da far diventare Sestriere una sorta di capitale mondiale dello sport; qualcosa di magico. Basti pensare ai Giochi Olimpici di Torino 2006, ai Mondiali di sci '97, al Tour de France e al Giro d'Italia che hanno fatto tappa sul Colle, ai meeting di atletica e alla settimana dei piloti di formula uno, al calcio ed al golf Nel libro ci sono tutte le avvincenti storie che celebrano quei leggendari personaggi applauditi e osannati sul Colle: da Coppi a Bartali, Zeno Colò e Jean Claude Killy, Thoeni e Gros, Merckx e Hinault, Chiappucci e Pantani, il fenomeno Tomba e gli altri fuoriclasse dello sci, da Stenmark a Girardelli e Zurbriggen, ma anche Bubka e Lewis, i piloti di formula uno, Senna, Prost e Villeneuve. -
Storie di Grugliasco. Pestilenze e seterie, cascine e auto leggendarie
La bellezza dell'Italia è costituita da tante città, ciascuna con un suo carattere, spesso leggibile in antiche strutture e da riscoprire nelle tradizioni conservate o fatte rivivere. In un anno di ricerche l'autore ha scoperto in Grugliasco una città moderna dall'anima antica, in cui fatti lontani (come la peste del 1559) diventano occasione di incontri e feste, dove si riscoprono le vestigia di una industrializzazione che inizia nel 1400 e si rammenta la crescita rapida e tumultuosa del secolo scorso. Una città dove si sono ristrutturate, per nuovi usi, parchi e ville, chiese, cappelle, campanili e cascine barocche circondate da prati e mandrie, anche se le vicine fabbriche ricordano che Grugliasco è soprattutto città di lavoratori. Una città non è fatta solo di edifici, ma di persone e così molte pagine del libro sono costituita dai racconti dei cittadini. Emerge il ritratto di una città viva, in cui si lavora e si collabora, come testimonia la più grande festa cittadina, quella del Palio delle Gru. Forse le gru oggi hanno scelto altre rotte, per le loro migrazioni, ma ci piace pensare che esse passino ancora alte, sull'imbrunire, sopra la chiesa e l'antica torre del borgo. -
Letti a undici piazze. Una città, due autori, ventidue racconti
"Una ventina di racconti, dieci tuoi, dieci miei, accoppiati a dieci luoghi torinesi, per esempio dieci piazze, ognuno accompagnato da un disegno"""". Questa è l'idea da cui è nato questo libro. Una passeggiata per la città, Torino, attraverso gli occhi dei due autori, che si destreggiano in 11 racconti ciascuno, legati a una piazza. Dalla più famosa Piazza Vittorio Veneto alla meno conosciuta Piazza Bengasi, passando per il salotto di Torino Piazza San Carlo e il cuore della città Piazza Castello. Tutti i racconti sono accompagnati dai disegni di Mario Bianco, istantanee a china del racconto e della piazza." -
Milano di ieri e di ier l'altro
Questo libro narra di curiosità e aneddoti che hanno per sfondo una Milano ancora a misura d'uomo: groviglio di stradine che si snodano tortuose per gran parte del centro storico, spesso selciate a ciottoli e spartite dai due nastri di granito per il transito di carri e carrozze. E, poi, facciate patinate dal tempo e adorne di poggioli di ferro battuto, dietro le quali si celano cortili tra i più belli d'Italia. Tratti dalla rubrica Vecchia Milano che ogni giovedì, per quasi tre lustri, deliziò la sparuta schiera di coloro che nutrono interesse per le memorie della nostra città, i capitoletti che formano questo libro raccolgono svariate amenità, frutto del nostro pigro vagabondaggio tra le pieghe più intime della città. Così, il passaggio segreto che al Radetzky, dimorante nell'odierna Villa Reale di via Palestro, consentiva di ricevere di nascosto l'amante direttamente in camera da letto; Hemingway all'ippodromo di S. Siro e Kafka al teatro Fossati; Il gatto del scior Pinin in Rugabella e il ""topolino"""" che provvedeva a illuminare l'ottagono della Galleria; l'aria di Cuba in borg di scigolatt, già sede di uno storico mulino... Una Milano, appunto, di ieri e di ier l'altro."" -
Breve storia del Piemonte. Dai celto-liguri allo Stato Sabaudo
Il libro ha l'obiettivo di dare un'idea sufficientemente completa della storia della formazione dell'attuale Piemonte nel corso dei secoli e del succedersi degli eventi e dei popoli abitatori dell'area, fino alla costituzione dello Stato Sabaudo preunitario, nonché dei momenti fondamentali del suo sviluppo a cavallo delle Alpi. Per ragioni geopolitiche lo Stato Sabaudo non poteva che essere uno stato guerriero per difendere la sua indipendenza, salvo soccombere e finire accorpato ad una grande potenza europea quale era nei secoli XVI-XVIII la Francia. Poiché il punto di arrivo nell'Italia di oggi di una parte dello Stato Sabaudo è il Piemonte, viene posta l'attenzione sulla formazione nel corso dei secoli della Regione attuale nell'insieme dei suoi territori e delle città più importanti. Il testo è stilato con uno ""zoom grafico"""" che consente di scegliere, a seconda delle esigenze, una lettura essenziale oppure più approfondita ed è accompagnato da molte illustrazioni."" -
Toro '76. I campioni d'Italia si raccontano
I protagonisti dell'ultimo magico scudetto granata raccontano la fantastica stagione '75-'76. Le giornate di campionato scandiscono il ritmo di un romanzo, di partita in partita sempre più emozionante fino ad arrivare all'epilogo, quell'indimenticabile 16 maggio 1976. Con le dichiarazioni a caldo dei giocatori, ma anche di avversari, arbitri, dirigenti e giornalisti, questi ultimi capeggiati da uno scrittore di raro talento, Giovanni Arpino. Fra mille intense emozioni mai sopite rinascono storie inedite, avvincenti e commoventi. L'autore - presente in quegli anni quasi ogni giorno al Filadelfia per gli allenamenti e poi al Comunale per le partite, incluse le trasferte più belle - è andato a ritrovare i protagonisti dello scudetto dopo quarant'anni, per scoprire cosa hanno fatto nella vita e cosa stanno facendo adesso, collezionando numerosi racconti e aneddoti. -
Una Milano che non ti aspetti
Memorie di questa nostra cara città raccolte con diligenza e scritte con stile semplice, non senza un pizzico di arguta bonomìa. Sullo sfondo, le contradelle del centro storico, esplorate alla ricerca di qualche brandello del passato sopravvissuto agli assalti del piccone risanatore. Il tutto costellato da curiosità che sorprenderanno anche il lettore più attento e da notizie facete, per dare un po' di brio ad una materia di per sé cagione di nostalgici lai tra i cultori di venerande anticaglie. Lo sapevate, ad esempio, che nello stradario milanese compaiono ben quattro vie Crespi? E invece non ce n'è neanche una dedicata a Francesco Croce, l'architetto che realizzò la Gran Guglia del Duomo. Una data fatale: lunedì 15 maggio 1861, compare in piazza della Scala, presso lo sbocco della Galleria, il primo chiosco dei giornali... panico fra gli strilloni! Quattordici anni dopo, all'angolo di corso Vittorio Emanuele con via Pattari, fa capolino il primo orologio elettrico di Milano, finalmente non si dovrà più passare davanti all'orologio della torre del Broletto per regolare il proprio. -
Toro, la cavalcata del mondo
Il Torino torna protagonista e fa di nuovo sognare 25 anni dopo la possente epopea granata. L'ultima travolgente carica del Toro durò quattro stagioni e portò la squadra di Emiliano Mondonico ai vertici. I due libri raccontano tutti i momenti di quella gloria seguendone passo passo il nascere, il consolidarsi e il tramontare. Partita dopo partita, dal ritorno in serie A al sensazionale ingaggio nell'estate 1990 di Rafael Martin Vazquez, al quinto posto finale davanti alla Juve del disastro-Maifredi, al terzo posto della stagione successiva nobilitata dalle imprese europee di UEFA sino alla finale maledetta di Amsterdam e alla storica conquista nel giugno 1993 della Coppa Italia. L'epopea granata si concluderà nel marzo 1994 a Londra contro l'Arsenal, è la cronaca dell'avventura felice della Mondonico band sino alla sfida con l'Ajax. Cronaca ricca di episodi inediti, di ""dietro le quinte"""" stupefacenti, drammatici, esilaranti. Tutti vissuti in presa diretta dall'autore, che ha seguito l'ultima travolgente carica del Toro come cronista."" -
Quelli dell'Isola. Racconti e aneddoti del vecchio quartiere
Il libro è la narrazione di un viaggio nel tempo, vissuto dalla gente di un quartiere popolare alla periferia della grande metropoli di Milano: l'Isola. In queste pagine le trasformazioni urbanistiche avvenute in tre quarti di secolo passano in secondo piano, per lasciare il posto alle vicende di alcuni personaggi del quartiere, che ad ascoltarle suscitano ancora oggi emozioni, stupore e curiosità, e probabilmente orgoglio in coloro che hanno qui le loro radici. Il vecchio quartiere milanese era ricordato un tempo solo per la malavita che proliferava grazie alla delinquenza dei 'ligera' locali, malfattori e ladruncoli che paragonati ai gangster di oggi, suscitano ilarità per la goffaggine e l'ingenuità con le quali agivano. Ma l'Isola va raccontata anche per aver dato i natali a personaggi che pur provenienti da famiglie popolari, che vivevano in condizioni precarie, si distinsero diventando grandi protagonisti, affermandosi anche oltre i confini nazionali. Questa raccolta di note è dedicata ai vegliardi del posto, per non dimenticare ciò che è accaduto in queste strade in tanti anni, e ai giovani, per far loro meglio conoscere la storia dell'ambiente in cui vivono. -
Il mio Pantani. I miei campioni. Intervista
In una lunga e commovente intervista Romano Cenni racconta a Beppe Conti la sua vita di imprenditore, ma soprattutto di grande appassionato di ciclismo, un patron genuino ed appassionato in differenti epoche più che mai fascinose dello sport della bicicletta. Partendo dai giorni in cui da ragazzino correva al fianco di un fuoriclasse come Ercole Baldini, sino a quando ha conosciuto Coppi e soprattutto Luciano Pezzi, suo uomo di fiducia, un socio ed un fratello acquisito. Le stagioni di Vito Taccone e Ole Ritter in maglia Germanvox, poi il ritorno con Cipollini, Bartoli, Martinello e altri ragazzi di talento al debutto in maglia Mercatone Uno, sino alla folgorazione per Marco Pantani, il Pirata che con quei colori vinse Giro e Tour nella stessa estate, il'98. Una sorta di suo figlio adottivo. Ed il racconto assume così tinte forti e vivaci, gloriose e tragiche. -
Il mondo magico del vecchio treno
L'autore, che per motivi lavorativi e per esperienze personali, è sempre stato un grande viaggiatore, ha voluto rendere omaggio a questo mezzo di locomozione, che nel tempo non ha mai perso il suo fascino. È la fantasia che ispira la descrizione del treno ai tempi del leggendario Oriente Express, con le sue coreografie di ristoranti principeschi tra menu favolosi e calici scintillanti, durante un interminabile viaggio notturno, tra i pericoli delle bombe in tempo di guerra o sulle Ande peruviane in mezzo alle nubi del Condor, tra i paesaggi fantastici delle antiche vestigia dell'estinta civiltà degli Incas. Ed è il ricordo del primo viaggio con la famiglia, durante il mondo intatto dell'infanzia, che perdura anche oggi, e riaffiora quando ci si ritrova in una delle vecchie stazioni della propria città di origine. -
Abbadia, Barca e Bertolla. Borghi oltre la Stura
Visitiamo l'Oltre Stura, questo lembo della pianura torinese ai confini di Torino, pochi chilometri quadrati compresi fra il Po, la Stura, i comuni di Borgaro, San Mauro e Settimo Torinese. Nel Medio Evo un susseguirsi di terreni incolti e zone paludose, attorno dell'Abbadia di San Giacomo, quindi i primi insediamenti rurali... Un territorio legato all'acqua, ai fiumi, sia nelle attività lavorative, sia per la tormentata storia dei traghetti e dei ponti. Invitiamo il lettore ad intraprendere un breve viaggio: scoprirà una zona che ha conservato, fino a pochi decenni fa, caratteristiche peculiari, tali da poterla considerare quasi un paese all'interno della città. Abbadia, Barca e Bertolla: tre borgate, tre storie in un unico territorio, in cui convivono l'architettura medioevale, la tradizione dei lavandai e diverse curiosità imprenditoriali.