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Il risveglio del gigante
Questa è la storia di un gigante che dormiva da tempo immemorabile in una foresta. Questa è la storia degli animali che un giorno lo destarono dal sonno e che, operosi, convocarono altri animali per liberare il suo corpo dalle catene che la natura aveva creato su di esso. Questa è la storia di altre creature malvagie e furbe che, obbedendo al volere di capi corrotti e prepotenti, invece decisero che il gigante non doveva svegliarsi. Con ""Il risveglio del gigante"""" Giuseppina Tesauro racconta, nella perfetta forma di una favola, i vizi e le virtù dell'umanità intera. La storia narrata diviene metafora del mondo: ci sono gli uomini di volontà, gli scettici, i saggi e i creduloni. Ci sono i potenti, astuti e malvagi che, per i loro fini biechi, assoldano avidi aguzzini che, per raggiungere i loro torbidi obiettivi, non esitano a ricorrere al ricatto e alla calunnia. In un mondo governato da un potere corrotto e sinistro, perché il risveglio di un gigante dormiente dovrebbe rappresentare una minaccia? Chi è dunque questo gigante? Prefazione di Franco Lo Piparo."" -
Morte per acqua
È il 17 febbraio 1954 a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Una pacifica protesta per l'alto prezzo dell'acqua si conclude con i carabinieri che disperdono la manifestazione lanciando candelotti lacrimogeni. La folla fugge in preda al panico. Per terra restano i corpi di tre donne e un ragazzo. Il libro ricostruisce e analizza l'episodio e il processo che segue, ennesimi tasselli di un mosaico sul diritto negato che fa cogliere, al di là di altre possibili letture, il nesso cause-conseguenze di molte vicende storiche siciliane e non solo. -
L' ultimo Risorgimento. Settembre 1866: la rivolta del sette e mezzo
Nel settembre 1866 un'insurrezione popolare sconvolse la città di Palermo e i Comuni del suo hinterland, colpendo i centri del potere amministrativo, politico e militare. Le modalità di svolgimento furono assai simili a quelle dei moti antiborbonici dei decenni precedenti e molti capisquadra erano gli stessi che nel 1860 avevano portato alla vittoria la spedizione dei Mille. In questo caso, però, la controparte era costituita dal neonato Regno d'Italia a guida sabauda. In una società ad alto livello di «democratizzazione della violenza», il moto popolare fu preparato da un gruppo di repubblicani radicali in rotta con i moderati e con Mazzini, guidato prima dal generale garibaldino Giovanni Corrao e poi da Giuseppe Badia, cui diedero manforte esponenti clericali e filoborbonici in cerca di rivincita. Il carattere ibrido della direzione politica, il mancato collegamento col resto dell'Isola e l'approdo in città di 40.000 soldati con cannoni e mitragliatrici, facilitarono l'azione repressiva guidata dal generale Raffaele Cadorna, con la dichiarazione dello stato d'assedio, arresti di massa e tribunali speciali. Prefazione di Marcello Saija. -
Gramsci, dalla scuola di partito all'Anti-Bucharin
Questo volume, muovendo dall'ipotesi che nel dispositivo teorico gramsciano vi sia una sorta di traducibilità reciproca tra problema politico e problema pedagogico, indaga un'esperienza educativa promossa dall'intellettuale e militante comunista sardo nel 1925: la scuola di partito per corrispondenza, della quale rimangono due sole dispense, ampiamente analizzate nel testo di Maltese. In particolare, l'autore si sofferma sulla curiosa presenza, in esse, della traduzione della parte iniziale della ""Teoria del materialismo storico di Bucharin"""", che, pochi anni dopo, nei """"Quaderni del carcere"""", sarà al centro di una dura polemica. Pietro Maltese si è occupato del pensiero di Antonio Gramsci, del rapporto tra formazione e lavoro nel contesto della trasformazione post-fordista, della torsione neoliberale dei sistemi di istruzione contemporanea."" -
Romanzo politico. De Mauro, cronaca italiana
"Una cronaca politica? Non proprio. Un romanzo poliziesco? Neanche. Un giallo? No di certo. Un pamphlet? Per niente. Un diario civile? Non è il caso. Un libro di denuncia giornalistica? Per favore no! """"Allora che cos'è quest'opera della Saladino si chiederà il lettore. Difficile rispondere perché è all'incrocio di tutto questo, racchiude tutti questi generi ma non li contiene. Quello della Saladino è uno dei pochi esempi italiani di un canone molto difficile che possiamo definire, come per il titolo, romanzo politico. Un diario di un anno, dove sono segnati alcuni giorni con ciò che attorno alla vita dell'autrice accade: avvenimenti familiari, politici e di cronaca si intrecciano e insieme formano un coro di voci, odori e colori. Certo c'è De Mauro, c'è Palermo e c'è L'Ora, ma questi sono un fondale; sul palcoscenico vanno e vengono centinaia di protagonisti, individuali e collettivi, ognuno ha qualcosa da dire e la Saladino li fa parlare, senza mai un aggettivo o giudizio di troppo"""". (Dal saggio introduttivo di Antonino Blando)" -
Manuale di tecniche della scultura
"L'autore, dalla sua ricca e varia angolatura di scultore, di docente dell'Accademia di Belle Arti di Palermo, di profondo conoscitore della storia dell'arte, ha dato uno strumento di conoscenza indispensabile e un supporto fondamentale sia ai professionisti, scultori del futuro, sia agli amanti della disciplina. Infatti in modo chiaro ed efficace viene ribadito come teoria e pratica siano indissolubili, e alla conoscenza dei procedimenti tecnici e delle materie che si lavorano sia coniugato l'estro creativo [...].'Un prontuario delle diverse tecniche artistiche che inquadra interessi teorici, sempre secondo la coscienza della nobiltà dell'arte e della grandezza che ogni scultore vi esprime. I materiali esaminati sono l'argilla, la terracotta, il gesso, la gomma siliconica, la scultura in vetroresina, in legno, in pietra, in bronzo e in resina poliestere, il tutto arricchito da un ricco corredo fotografico'"""". (Dalla presentazione di Valeria Di Piazza)" -
Pio La Torre. Dirigente del PCI
Questo volume si pone l'ambizione di ricostruire gli aspetti principali della biografia di Pio La Torre, aspirando a confrontarsi con tutti gli ambiti della sua azione politica, non riducibile soltanto alla pur fondamentale attività di contrasto e denuncia della criminalità organizzata: la formazione nel PCI postbellico; l'attività di quadro politico e sindacale nella Palermo degli anni Cinquanta; l'esperienza alla guida del PCI in Sicilia e l'impegno meridionalista; la partecipazione alla Direzione nazionale; infine, il rapporto col movimento femminista e con quello pacifista. Attraverso un ampio ricorso a documenti d'archivio fino ad ora non utilizzati, i saggi contenuti nel volume offrono perciò una interpretazione della figura di La Torre che ne focalizza il ruolo nella storia siciliana e in quella della Repubblica. Prefazione di Francesco Giasi. -
Contra haereticos. L'Inquisizione spagnola in Sicilia
L'Inquisizione spagnola di Sicilia sottopose a giudizio ebrei, rinnegati, negromanti, streghe, protestanti ed eretici provenienti da tutta Europa; tramite uno strutturato sistema di ufficiali, familiari e collaboratori, mantenne il controllo del dissenso politico e religioso dalla fine del Quattrocento fino al 1782, condizionando la vita sociale e istituzionale del viceregno. Attraverso una ricca congerie di fonti provenienti dagli archivi di Palermo, Madrid e Simancas, il libro ricostruisce le vicende legate alla fondazione del tribunale in Spagna e in Sicilia, descrivendone la struttura, le sedi e il funzionamento. L'analisi della documentazione suggerisce l'ipotesi per cui il modello medievale siciliano costituì il precedente storico a cui si ispirarono Ferdinando e Isabella per la fondazione dell'Inquisizione in Spagna. Le carte contabili dell'amministrazione inquisitoriale, solitamente sottovalutate dagli studiosi, rivelano aspetti poco noti della vita all'interno della sede inquisitoriale: frodi, furti e conflitti giurisdizionali che caratterizzarono lungo tutto il Cinquecento la storia dell'Inquisizione in Sicilia. -
La città che non c'era. Lo sviluppo urbano di Palermo nel secondo dopoguerra
Tra il 1943 e il 1971 l'area urbanizzata di Palermo si amplia da 600 a 5.000 ettari. È il cosiddetto ""sacco di Palermo"""", un'espansione edilizia incontrollata, che porta il capoluogo siciliano a essere la città italiana con più vani inabitati in relazione a quelli edificati, mentre nei catoi del suo centro storico migliaia di persone rimangono relegate a una vita di stenti. Una storia diventata un topos nel racconto della città, con i suoi momenti di climax, rappresentati dalla distruzione delle ville della Palermo del Liberty. Il lavoro di ricerca dell'autore porta a un racconto a più voci che, pur senza sminuire le gravi responsabilità della politica e il pesante intervento di Cosa Nostra nella sistematica cementificazione dei giardini della Conca d'Oro, inserisce questa vicenda nel suo contesto storico, quello di una generale e corale corsa verso la modernità, che passa, qui come altrove in Italia, dalla separazione fisica dei ceti, che da verticale si fa orizzontale, creando zone che siano prova e certificazione dello status sociale acquisito o conquistato. Una storia che, depurata dal rimpianto per ciò che è stato perso, determina ancora l'identità contemporanea della città. Prefazione di Lidia Piccioni."" -
Quando l'ornamento non è delitto. La decorazione in Sicilia dal tardogotico al Novecento
L'origine della contrapposizione tra architettura e decorazione nasce dalla definizione di ornamento come parte accessoria, secondaria. L'arte dell'Italia meridionale viene etichettata come meramente decorativa, quindi limitata perché priva dell'elemento «strutturale». Questo volume attraversa cinque secoli di tradizione visiva siciliana per documentare, invece, la tendenza a integrare spazio, architettura e decorazione. I casi studio qui analizzati - dal tardogotico al Novecento - dimostrano come forma architettonica e decoro convivano, divenendo una caratteristica identificativa dell'arte siciliana. -
Simona e Mezzocielo
Le pagine di questo volume riflettono l'amicizia fra l'autrice e Simona Mafai, raccontata in gran parte attraverso Mezzocielo. Pur non volendo rappresentare la storia ufficiale né l'analisi documentaria completa della rivista, se ne ripropongono ampi stralci attraverso l'intervento di tante donne che con la loro presenza contribuirono al significato che per quasi trent'anni ha assunto. Dalla narrazione di Egle Palazzolo emerge il ruolo chiave di Simona Mafai nell'alimentare il dibattito politico e culturale su temi tuttora attuali e viene fuori quanto sia prezioso ciò che ha lasciato a coloro che anche oggi vorranno far proprio questo patrimonio collettivo. -
Il miraggio della terra in Sicilia. Dallo sbarco alleato alla scomparsa delle lucciole (1943-1969)
Questo volume costituisce l'ultimo e definitivo segmento di una ricerca che, sotto il titolo comprensivo ""Il miraggio della terra in Sicilia"""", si è articolata in quattro tappe: dalle leggi di eversione dell'asse gesuitico in Sicilia (1767) alla fine del Regno delle Due Sicilie (1860); dall'annessione della Sicilia al Regno Sabaudo allo scioglimento dei Fasci dei lavoratori (1894); dalla grande migrazione transoceanica alla caduta del fascismo (1943); e infine quest'ultimo tratto, dal 1943 alla pasoliniana """"scomparsa delle lucciole"""", cioè la crisi, nel decennio Sessanta, della civiltà contadina tradizionale: anni a noi più vicini attraversati da lotte contadine organizzate, da riforme agrarie estorte e presto vanificate, e da una nuova imponente ondata migratoria, questa volta verso le zone industriali dell'Italia settentrionale prima, e dell'Europa centrale poi. L'autore ha ripercorso con la massima precisione - e con notevoli novità per quanto riguarda la strage di dirigenti contadini perpetrata dal blocco agrario-mafioso - la storia e la cronaca di quel movimento fatto di episodi piccoli e grandi che ha saputo ricomporre narrativamente in uno straordinario epos contadino."" -
Taccuino del centenario. Nuovi appunti su Leonardo Sciascia
Nell'anno del centenario della nascita, un ritratto pressoché a figura intera di Leonardo Sciascia, un mosaico fatto di tante tessere che accostandosi si integrano a vicenda, formando infine l'immagine a tutto tondo di uno scrittore e di un intellettuale di rara pregnanza e complessità. Una serie di annotazioni, a metà strada tra saggismo e giornalismo, in cui l'elemento critico e quello biografico, l'esegesi e la cronaca, l'analisi e lo schizzo, proprio come in un taccuino di viaggio, compongono rigorosamente e appassionatamente un'identità culturale tra le più amate della letteratura siciliana e italiana. -
Michele Sala. Storia di un rivoluzionario di Altofonte
Michele Sala è stato fra le personalità di rilievo che hanno contribuito allo sviluppo del movimento operaio e contadino e alla crescita democratica della nostra società. Elio Sanfilippo in questo libro ne ripercorre il ruolo politico e sindacale, restituendo al lettore uno strumento utile alla valorizzazione della memoria storica di un rivoluzionario carismatico che ha ricoperto numerosi incarichi nel PCI e nella CGIL, protagonista delle fasi fondamentali della storia d'Italia: dal fascismo alla Resistenza, dalla Liberazione alla Repubblica, dalla costruzione della democrazia all'emancipazione sociale e civile del mondo del lavoro. -
La memoria impedita
Il 1° gennaio del 1862, a Castellammare del Golfo (Trapani), un violento rigurgito borbonico provocò morti e distruzioni nelle file dei Cutrara in quel momento al potere. Il libro ricostruisce i fatti e la reazione statale che ne seguì anche sul piano giudiziario, cercando di districarsi in una selva di silenzi, imprecisioni e fraintendimenti che, intenzionalmente o no, hanno nel tempo reso la vicenda di difficile lettura. -
Emozioni, rischi e stress. Indagini preliminari
Questa collana, concepita nell'ambito delle molteplici attività di studio e di ricerca attivate e promosse dall'associazione Mnemosine, ha l'ambizione di essere un 'luogo', di porsi come uno spazio concreto di dialogo per testimoniare il lavoro svolto e i progetti intrapresi ma anche per sollecitare nuovi e sempre più fecondi percorsi di indagine. Le Memorie sono narrazioni, intrecciano strade, collegano singoli e gruppi, ripensano e riplasmano e, così facendo, finiscono - talora non senza qualche rischio - per essere un universo in cui riconoscere se stessi e gli altri. In queste Memorie vogliamo allora lasciare il segno quasi 'autobiografico' di un cammino culturale e formativo e, al contempo, vogliamo aprire il sentiero a stimoli innovativi e a risultati inattesi, che possano ridisegnare e riconfigurare il perimetro dei nostri interessi. -
Il sacro al femminile. Figure e forme rituali in area mediterranea fra memoria e contemporaneità
Dalla documentazione archeologica riguardante musica e danza in Sicilia emerge una cultura profondamente intrecciata con le trame del femminile, legata alle Ninfe: figure storico/mitologiche comuni a tutto il Mediterraneo fin dal Paleolitico e di cui rimangono tracce - rifunzionalizzate - fino ad oggi. Il termine ""ninfa"""" raccoglie in un insieme simbolico diversi aspetti della natura e competenze eterogenee: identificate come erboriste, apicultrici, levatrici, balie, sacerdotesse di riti muliebri (menarca, gravidanza, parto), profetesse, le Ninfe amministrano culti iniziatici connessi alle dee di cui costituiscono il corteggio (Demetra, Persefone, Artemide, Atena...). Le ritroviamo in età medievale e moderna, trasformate nelle figure di donni di fora, magare, munaceddi o in specifiche Sante e Madonne, patrone e protettrici di boschi, sorgenti, grotte: i santuari delle precedenti divinità. Le autrici e gli autori di questo volume, inaugurando una collana dedicata al Sacro al femminile in Sicilia, ne mostrano le tracce nascoste in filigrana tra le righe della narrazione ufficiale, con l'intento di divulgare strumenti di ricerca utili alla trasformazione del paradigma culturale attuale."" -
La Pantera. Il primo movimento contro l'università neoliberale
Il volume ricostruisce le vicende della Pantera, un movimento universitario (in)sorto a Palermo nel dicembre del 1989 e ben presto diffusosi in tutta Italia. Esso si opponeva al progetto riformista dell'allora ministro Antonio Ruberti, qui considerato come il punto di abbrivio del processo, tuttora in corso, di trasformazione in chiave neoliberale del sistema italiano di istruzione terziaria. Attraverso l'analisi delle normative, la lettura della stampa dell'epoca, alcune interviste ai protagonisti di quella mobilitazione, l'autore fornisce un quadro complessivo delle proteste, interrogandone il senso e connettendolo alla contemporaneità segnata dall'egemonia culturale e politica del neoliberalismo. -
Nostra patria è il mondo intero. 150 anni di emigrazione siciliana
Questo volume, curato dal Museo delle Spartenze, si propone di promuovere la conoscenza del fenomeno migratorio avvenuto in Sicilia negli ultimi 150 anni, la cui memoria si rivela utile sia a comprendere a fondo le identità culturali siciliane sia ad affrontare le migrazioni contemporanee da e per questa isola. Il libro ripropone due saggi di Giuseppe Oddo - estrapolati rispettivamente da ""Il miraggio della terra in Sicilia. Dalla belle époque al fascismo (1894-1943)"""" e """"Il miraggio della terra in Sicilia. Dallo sbarco alleato alla scomparsa delle lucciole (1943-1969)"""" - a cui si aggiunge il contributo di Nicola Grato che approfondisce l'emigrazione villafratese in Svizzera."" -
Riflessioni pandemiche. Cronache di una guerra contro un nemico invisibile
Resta un senso di incertezza dentro ognuno di noi dovuto all'impossibilità di dominare il tempo. Se non è ancora arrivata la fine del mondo, Madre Natura ci sta certamente lanciando un ultimo avvertimento...