Sfoglia il Catalogo ibs023
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4661-4680 di 10000 Articoli:
-
Ventimila leghe sotto i mari
"Ventimila leghe sotto i mari"""" costituisce il secondo capitolo di una trilogia che inizia con """"I figli del capitano Grant"""" e si conclude con """"L'isola misteriosa"""". Ambientato nel periodo successivo alla guerra di secessione, narra le avventure dei protagonisti a bordo del sottomarino sperimentale Nautilus, costruito e comandato in segreto dal misterioso Capitano Nemo alla ricerca di ciò che appare come un misterioso mostro marino che affonda le navi incontrate lungo il suo percorso." -
Cuore
L'ambientazione è all'indomani dell'unità d'Italia, e il testo ha il chiaro scopo d'insegnare ai giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l'amore per la patria, il rispetto per le autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l'eroismo, la carità, la pietà, l'obbedienza e la sopportazione delle disgrazie. Un capolavoro che non ha mai smesso di commuovere e di educare le diverse generazioni di adolescenti, restando dopo ""Pinocchio"""", il libro italiano per ragazzi più tradotto al mondo. Età di lettura: da 7 anni."" -
Viaggio al centro della terra
Un'antica e misteriosa scrittura rinvenuta per caso, porta il professor Lidenbrock, in compagnia del giovane nipote, decifrato il manoscritto, a scoprire che in Islanda un vulcano spento nasconde un ingresso per addentrarsi negli abissi più nascosti al centro della Terra. È l'inizio di un sorprendente viaggio di migliaia di chilometri fra paesaggi fantastici, creature straordinarie, mostri preistorici e un oceano immenso che condurrà i protagonisti ad una soluzione imprevedibile. Età di lettura: da 7 anni. -
Tarzan delle scimmie
Nel cuore della giungla il piccolo Lord Greystoke viene sottratto a un destino di morte dalla gorilla Kala, che lo adotta e lo alleva teneramente. Osteggiato dagli altri membri della tribù, è determinato a non diventare cibo per leoni e leopardi, riuscendo a sopravvivere grazie alla sua forza fisica e alla sua intelligenza, che gli permettono di affrontare i pericoli e a guadagnarsi il rispetto dei gorilla, diventando loro re. Da quel momento si farà chiamare Tarzan delle scimmie e il suo urlo selvaggio e terrificante riecheggerà nella foresta. Ma nuove sfide Tarzan, ormai adulto, dovrà affrontare quando nella giungla giungeranno i suoi simili e incontrerà Jane, una splendida ragazza inglese. Tarzan dovrà scegliere tra il mondo civile, la vita selvaggia e la bellissima Jane. Età di lettura: da 10 anni. -
Il piccolo lord
"Little Lord Fauntleroy"""" è un romanzo per ragazzi pubblicato la prima volta a puntate e che rappresentò un successo commerciale per il giornale e per la sua autrice, favorito anche dallo stile innovativo delle illustrazioni di Reginald Birch che accompagnavano il romanzo. Da New York alla vecchia e nobile Inghilterra, dall'amore che lo lega alla madre nonché agli affetti veri conquistati con il suo carattere aperto e gentile, come quelli col droghiere e col lustrascarpe, ai modi bruschi e severi di un nonno sconosciuto, conte di Dorincourt, che lo porta via da New York per dargli un'educazione da aristocratica. Molte ed improvvise saranno le cose che cambieranno per il bambino dai riccioli d'oro che dovrà separarsi dagli affetti più cari per affrontare l'impresa difficile di sciogliere il nonno dal cuore di pietra. Età di lettura: da 8 anni." -
Il principe e il povero
In una Londra del '500, con al trono il famigerato Enrico VIII, avviene, per gioco, uno scambio di persona tra l'erede al trono Edoardo Tudor e Tom Canthy, un misero ragazzino londinese. Uno scambio che a sera sarebbe dovuto terminare con ognuno nuovamente nei propri panni. Ma non tutto però avvenne come era stato previsto, e a sera il principe non riuscì a tornare al palazzo. Ciascuno vivrà esperienze insolite ed assurde nei panni che non sono i propri, soprattutto il principino, costretto a misurarsi con i problemi, le miserie, i drammi della gente povera. Tutto alla fine si aggiusterà, con il riscatto di moltissime figure incontrate nel racconto ed un nuovo atteggiamento da parte del giovane re nei confronti dei più deboli. Età di lettura: da 9 anni. -
Cantico di Natale
È solo al tintinnio delle monete e al suono frusciante delle banconote che il vecchio e perfido Scrooge pensa e s'interessa. Tirchio, avaro, con un cuore di ghiaccio, disprezza il Natale che considera solo una perdita di tempo, finché non riceve la visita di tre spiriti del Natale passato, presente e futuro che lo costringono ad aprire gli occhi e il suo cuore. Età di lettura: da 8 anni. -
Le avventure di Pinocchio
Pinocchio, il burattino ricavato da un pezzo di legno, altro non è che l'incarnazione dell'infanzia di ogni tempo. Le tragicomiche peripezie del burattino irrispettoso, continuamente in bilico fra la voglia di divertirsi e il desiderio di diventare ""un ragazzino perbene"""". Cacciandosi continuamente nei guai e non sopporta la disciplina, è ingrato verso chi gli vuol bene; per poi pentirsi, ma incappando in una bugia, subito il suo naso cresce a dismisura! Attorniato da personaggi indimenticabili come il buon Geppetto, il saggio Grillo Parlante, la dolce Fatina, l'orribile Mangiafuoco, Lucignolo e il Gatto e la Volpe, (la più famosa coppia di """"briganti"""" della letteratura), passa da una disavventura all'altra e ogni episodio si trasforma in un'insostituibile lezione di vita. Età di lettura: da 7 anni."" -
Pollyanna
Pollyanna, una ragazzina allegra ed esuberante, rimasta orfana di entrambi i genitori, viene affidata alla zia Miss Polly Harrington, la quale accetta di mantenerla solo per un profondo senso del dovere. Donna nubile, giovane e bella, ma con il cuore indurito dalla solitudine, tratta con freddezza l'arrivo della piccola, che tuttavia non si scoraggia, grazie al gioco della felicità insegnatole dal padre, la travolge col suo ottimismo e la sua gioia di vivere, contagiando perfino tutto il paese. Quando anche la zia comincia ad addolcirsi, un crudele scherzo del destino rischia di non poterla più far giocare al suo amato ""gioco della felicità""""."" -
Robin Hood
Sullo sfondo della vicenda storica del tradimento del principe Giovanni Senza Terra ai danni del fratello Riccardo Cuor di Leone, in una Nottingham funestata da soprusi ed ingiustizie, Robin Hood vive nascosto nella foresta di Sherwood, privato dei suoi beni. Insieme ad un'allegra compagnia di onesti fuorilegge, si narrano le appassionanti imprese dell'eroe leggendario che ""ruba ai ricchi per dare ai poveri"""". Età di lettura: da 9 anni."" -
I tre moschettieri
Nella Francia del '600, il giovane D'Artagnan si reca a Parigi in cerca di fortuna. Divenuto amico dei moschettieri Porthos, Athos ed Aramis, entra con loro al servizio del re. Con le loro imprese, sullo sfondo di una Francia, prima di Luigi XIII e di Richelieu, e poi di Mazzarino e Anna d'Austria, all'insegna del motto ""Tutti per uno, uno per tutti!"""" diventano i protagonisti di una vorticosa bailamme di intrighi, complotti, macchinazioni e misteri, della corte francese del XVII secolo, vincendo i nemici e le difficoltà grazie al coraggio e alla forza della loro amicizia. Età di lettura: da 10 anni."" -
Il richiamo della foresta
La vita di Buck, abituato al clima mite e alla tranquillità degli Stati Uniti del Sud, ha un'improvvisa svolta quando, per una scommessa persa, viene venduto e spedito nel Nord, come cane da slitta. Piegato all'obbedienza da un esperto allevatore, riesce a sopravvivere alle privazioni e al clima avverso; ma qualcosa è cambiato: riaffiora l'istinto degli antenati che risveglia il lui il suo ""sangue di lupo"""". Tra natura ed educazione, amore per il padrone e slancio incontenibile verso la libertà, un breve romanzo la cui descrizione del mondo degli uomini, attraverso gli occhi di un cane, si fonde con la ricerca di amore e di libertà."" -
Pombo. Dalla Sierra Maestra a La Higuera: dieci anni con Che Guevara
Harry Villegas è un ragazzo afrocubano di diciassette anni. Dopo il colpo di stato di Fulgencio Batista del 1952, Villegas aderisce alla lotta contro la dittatura e incontra, nel 1957 a Canabacoa, sulla Sierra Maestra, il leggendario guerrigliero argentino Ernesto Guevara: il Che. Diviene la sua guardia del corpo e partecipa a tutta la campagna dell'esercito ribelle di Fidel Castro fino all'ingresso trionfale a L'Avana e alla vittoria della revolucion. Nasce tra il Che e Harry Villegas una profonda amicizia che porterà il giovane afrocubano a seguire il Che prima in Congo e poi nella tragica esperienza boliviana. Il libro, attraverso la testimonianza di Harry Villegas, a cui il Che in Congo aveva dato il nome di battaglia di Pombo, ricostruisce le tappe più significative dei dieci anni che Pombo ha passato al fianco del Che Guevara. L'ambiente in cui si snoda il racconto di Pombo è la Cuba rivoluzionaria, con le sue utopie e il paesaggio lussureggiante che Cristoforo Colombo definì come "" luogo tra i più belli che mai l'occhio umano abbia potuto ammirare"""". Poi il Congo, dove un pugno di internazionalisti cubani si recò per aiutare un popolo che si era da poco liberato dal colonialismo. E infine la Bolivia, con i suoi altipiani e la giungla inospitale."" -
Nietzsche e la biologia
Nietzsche parte dal corpo e dalla fisiologia per ottenere ""la rappresentazione esatta della nostra unità soggettiva"""". Dobbiamo concluderne che il corpo nietzscheano non è che una nuova maschera della soggettività moderna? Questo libro ricostruisce, anche da un punto di vista storico, il contesto biologico in cui si situa la corporeizzazione del soggetto promossa da Nietzsche (nei suoi rapporti con Darwin, Roux, Haeckel, Virchow), ma tenta di mostrare come in realtà essa inauguri un'epoca del tutto nuova. Il soggetto, divenuto corpo vivente, non si costituirà d'ora in poi se non nella prova, che è sempre anche una ferita, infertagli da un'alterità che gli resiste. Solo a partire da questa dimensione diventa possibile comprendere il progetto nietzscheano di selezione e interrogare i suoi rapporti, veri o presunti, con il biologismo e l'eugenetica. Quale deve essere la politica del vivente di fronte alle proprie ferite? Deve sanarle intervenendo con energiche misure terapeutiche, oppure lasciarle a se stesse sfidando l'infezione? Interrogarsi oggi sul destino della sofferenza, della malattia e della morte, alla luce di tutte le pratiche di manipolazione del vivente sviluppate da quel vivente che è l'uomo, significa ritrovare una domanda che Nietzsche ha saputo porre per primo."" -
L' attore cinematografico
Che l'attore sia una star o che abbia un ruolo secondario, che sia silenzioso o loquace, distante o familiare, è grazie a lui che il film ci parla, ci commuove, ci affascina. Al centro della scena, egli dà un contributo essenziale alla ricchezza della rappresentazione cinematografica. Qualsiasi film si nutre di una specifica relazione tra l'attore e il suo personaggio. Tutti i grandi momenti del cinema sono stati accompagnati da una riflessione sull'attore. Fin dalla sua nascita, il cinema continua a inventare nuove modalità di recitazione e presenza. Dal teatro al cinema, dalle teorie sovietiche all'Actors Studio, dalla naturalezza americana alla verità bruta dell'attore non professionista, l'attore è una delle grandi avventure di un secolo di cinema. -
Il vocabolario di Deleuze
Questo lavoro ha alcuni meriti indiscutibili che lo rendono unico nel panorama degli studi critici su Deleuze: in primo luogo si lascia alle spalle gli stereotipi che troppo spesso accompagnano qualsiasi discorso su Deleuze (filosofo dell'anarchia del desiderio, dell'antipsichiatria, dell'immaginazione al potere...) procedendo deciso, oltre la fascinazione deleuziana con il suo duplice effetto di seduzione o di repulsione, a interrogarne semplicemente e radicalmente i concetti. In secondo luogo segue con radicalità e coerenza quell'indicazione metodologica offerta da Deleuze che ne marca l'originalità e la distanza dalle varie declinazioni dell'ermeneutica del novecento: muovendo dall'assunto che la pratica filosofica non è altro che creazione di concetti e che tali concetti esauriscano nel loro viluppo speculativo tutto il senso di un pensiero, interpretare una filosofia esige lo sforzo e l'esercizio di una lettura ""alla lettera"""" dei concetti. La lettura di questo Vocabolario di Deleuze vuole comprende il suo pensiero, svolgendo pazientemente e tenacemente concetti quali quelli di """"rizoma"""", """"taglio-flusso"""", """"cristallo di tempo"""", """"ritornello"""", """"corpo senz'organi"""", che hanno inciso profondamente nella filosofia degli ultimi decenni e che ancora richiedono di essere accolti nella ricchezza e profondità sia della loro forza speculativa sia della loro effettualità etico-politica, entrambe tutt'altro che avulse dal nostro presente."" -
Spinoza. Una fisica del pensiero
Questo testo di François Zourabichvili accetta con coraggio teoretico la sfida posta dal divenire, di cui troppo spesso la filosofia ha neutralizzato la carica altamente problematica e concettualmente indomabile. Assumere le provocazioni del divenire in tutte le loro serie conseguenze comporta, per Zourabichvili, fare i conti con un concetto, non nuovo ma ben poco frequentato nella nostra tradizione di pensiero, di contro spesso associato a saperi morti o marginali come l'alchimia e la magia: il concetto di ""trasformazione"""". Non è questa l'unica originalità di questo testo bello e difficile, qui presentato nella rigorosa traduzione di Franco Bassani, perché il filosofo che Zourabichvili elegge a propria guida nella sua costruzione dei lineamenti di una filosofia della trasformazione è Baruch Spinoza per Hegel filosofo della staticità della Sostanza. Zourabichvili, di contro, sconfessa totalmente la vulgata di uno Spinoza parmenideo per mostrare di contro, con un lavoro testuale di grande cura e profondità, la radicalità con cui Spinoza ha pensato il divenire, accettando di esso l'esito forse più sconcertante: la trasformazione, per l'appunto. Affrontare con rigore il pensiero della trasformazione in Spinoza vuol dire confrontarsi con una nozione di """"forma"""" del tutto inedita che diviene il cuore cruciale dell'intera indagine. Presentazione di Crisina Zaltieri."" -
Altruismo e cooperazione in Petr A. Kropotkin
The Mutual Aid, a factor of evolution fu pubblicato a Londra nel 1902 dallo scienziato e pensatore russo Pëtr Alekseevic Kropotkin (1842-1921). Per oltre un secolo l'atteggiamento della cultura ufficiale nei confronti di quest'opera d'importanza capitale oscillò tra l'ostracismo decretato dai sostenitori del cosiddetto ""darwinismo sociale"""" e il tacito impiego delle sue scoperte da parte di antropologi e biologi. Le idee seminali in essa contenute hanno tuttavia trovato conferma pressoché in ogni ambito della vita sociale: dalla nascita delle società di mutuo soccorso alla diffusione della cooperazione, dal sorgere delle organizzazioni di protezione civile alla crescita d'iniziative legate al volontariato medico e assistenziale, sino alle manifestazioni di solidarietà popolare che scaturiscono in modo spontaneo per superare collettivamente gravi disastri e calamità. A centosettant'anni dalla nascita di Kropotkin e a centodieci dalla prima edizione in volume del Mutual Aid, con la presente pubblicazione ci si propone di divulgare la conoscenza di quest'opera anticipatrice e di accrescere ulteriormente la fama del suo autore, mostrando quanto le sue originali intuizioni sulla cooperazione e il mutuo appoggio, intesi come fattori evolutivi essenziali, abbiano validamente resistito alla prova del tempo e ancora oggi continuino ad alimentare dibattiti e ricerche di frontiera sia nel campo delle scienze naturali che in quello delle scienze umane."" -
Dire fare donare. La cultura del dono nelle comunità in trasformazione
Questa pubblicazione prende le mosse dal progetto Il volontariato è un dono di tutti. La cultura del dono per stare bene e nasce con l’intento di raccogliere molteplici punti di vista, testimonianze, riflessioni sul dono e sulla cultura del dono. Fra gli interrogativi di fondo che sostanziano lo scritto: se e in che modo il dono può diventare volano di reciprocità e attivatore di nuove relazioni sociali e come muta la relazione fra donatore e ricevente nelle nostre comunità, caratterizzate da radicali trasformazioni sociali, economiche e politiche. Il testo, a cura di Cinzia Migani, Matteo Scorza, Andrea Pagani, Giancarlo Funaioli, Roberta Gonni ed Ennio Sergio, contiene contributi multidisciplinari di estremo interesse. Fra gli altri, citiamo quelli di Arrigo Chieregatti (direttore della collana InterCulture), Giuseppe Licari (direttore della rivista Narrare i gruppi), Stefano Zamagni (noto economista che da anni studia il terzo settore) e di specialisti della relazione di aiuto, di volontari e di volontari-scrittori. Il libro si articola in tre sezioni: la prima è dedicata ad una riflessione sul volontariato e sulla reciprocità relazionale che attiva la cultura del dono; la seconda raccoglie saggi sul tema del dono che riflettono, a partire da punti di vista molteplici e complementari, su come il dono, attraverso il meccanismo della reciprocità, contribuisca a costruire e a consolidare legami sociali e comunitari; la terza mette al centro storie di dono, che rappresentano testimonianze preziose e mostrano come sia possibile trovare, anche nelle circostanze più complesse e complicate, percorsi per generare comunità competenti e capaci di farsi carico dei problemi propri e altrui. Il volume rappresenta una testimonianza dell’importanza del dono e di come sia fondamentale centrare la vita delle nostre comunità sulle relazioni intersoggettive e reciproche. La fotografia di Silvia Camporesi in copertina introduce l’affresco dei temi trattati. L’insieme dei fili verticali che si perdono verso l’alto rendono bene, infatti, l’idea di ordito, di identità singole che, disposte in parallelo, sembrano entità separate ma che l’occhio di chi guarda già immagina intrecciarsi con la trama per la creazione di splendide forme. I soggetti in gioco interagiscono tra loro nella creazione di una identità collettiva, donandosi reciprocamente. -
Cinema e pittura. Condivisioni, presenze, contaminazioni
Il cinema non viene dalla pittura, eppure le idee sull’immagine e sull’arte elaborate dal primo non possono essere adeguatamente restituite senza il riferimento alla seconda. Di nuovo il rapporto di queste arti va ben oltre gli effetti della presenza della pittura nel film (biografia di pittori, opere citate, recupero di modelli e forme). Piuttosto, occorre evidenziare l’insieme di conoscenze e pratiche, di problemi e soluzioni che il cinema sperimenta a contatto con la pittura. Come si passa dalla pittura al cinema? Dall'impressionismo ai fratelli Lumière? Dal XIX al XX secolo? Il cinema, per alcuni, arriva a liberare la pittura (E. Faure); per altri riesce a realizzare un’idea di arte totale che l’opera pittorica non poteva o non riusciva a realizzare (S. M. Eisenstein); per altri ancora ha compiuto una grande riforma dell'idea stessa di arte (W. Benjamin). Queste tesi sorgono anche quando il nascente cinema e la pittura in crisi mostrano chiaramente la loro reciproca attrazione: è l'inizio di un'intensa sperimentazione incrociata. Tutto viene condiviso. Le ricerche e sperimentazioni della pittura sono esplorate e riprese nel cinema (H. Richter, V. Eggeling); alle nuove forme cinematografiche guardano con interesse artisti come F. Léger e M. Duchamp; oppure i cineasti intervengono direttamente sul film con tecniche pittoriche (S. Brakhage). Gli approcci privilegiati da questo libro di estetica sono stimolanti contributi alla storia tanto delle immagini che dell’arte.