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Testaviroira
Un appartamento in città, una coppia schiva non dà più notizie di sé. Si sfonda la porta, e l'orrore odora forte come il mistero di uno strano vivere. Chi sono i Ventura, perchè fuggivano il mondo? Qual è la verità della loro esistenza ora così miseramente giunta alla fine? La Tarditi indaga nelle vite di uomini e donne, scopre il male che giustifica il male, e con una storia (vera) di assassinio e violenza ritorna a narrare l'universo contadino del Novecento piemontese, tra miserie morali e terribili dolori intimi: non tutto si giustifica, ma si comprende qualcosa di più, oltre il pettegolezzo, oltre la cronaca scarna di un giornale. -
Il cuore dello Sgamba. L'unica recinzione dove essere liberi
Leila Giannini è una vispa ragazzina di 11 anni, frequenta la prima media e ama molto gli animali. Tanto che con il suo fedele amico a quattro zampe Tristan, durante l'estate, ha raccolto allo Sgambatoio (amorevolmente chiamato Sgamba) dei cani della pineta di ponente di Viareggio le storie di vita dei nostri fedeli amici tramite, naturalmente, i loro padroni. Il ricavato del libro sarà in parte devoluto al canile municipale di Viareggio per l'acquisto di cibo e medicinali. Prefazioni di Vincenzo Strippoli comandante della Polizia Municipale di Viareggio e dirigente del canile, e del dott. Enrico Petri anima propulsiva di Viareggio, che hanno prestato sensibilità, cuore e competenze a questo piccolo grande progetto con un grande cuore e tante, tante codine scodinzolanti. -
Videocitofonoshow
Durante un periodo di assenza, un amico chiede di accudire alla sua casa, regalando così all'ospite un'esperienza eccezionale: il videocitofono dell'appartamento, infatti, è in grado di svelare l'anima dei passanti, i loro pensieri, le loro storie. Ne nasce una piccola ma riuscita galleria di personaggi emblematici, testimoni di una realtà ""familiare"""", ma per la prima volta scrutata in profondità, nel bene e nel male, tra le pieghe più nascoste. Il barbone Cosimo, la signora Mina, Donato il tossico, l'indimenticabile vecchietta con il carrellino della spesa, queste ed altre figure scorrono con vivacità davanti ai nostri occhi in un insolito reality. Mezzo pamphlet, mezzo divertissement, questo libro si anima di ironia e di tenerezze, di polemica e di poesia, dandoci l'illusione di vivere sullo straordinario pianeta dell'autenticità. E la possibilità di condividere con l'autore il bisogno di alimentare un sogno."" -
Emilio Ghione. L'ultimo apache. Vita e film di un divo italiano
Uno studio approfondito e organico intorno alla figura di Emilio Ghione, che grazie a un sistematico lavoro di esplorazione in archivi italiani e stranieri, non punta solo a ricostruirne la filmografia e la biografia attoriale e registica, ma gli restituisce in pieno il ruolo cruciale di punto di confluenza e irradiazione di molte tensioni e spinte del cinema muto italiano. Emilio Ghione, cineasta e divo, è l'eroe notturno del primo cinema italiano. Za-la-Mort è il suo personaggio emblema, incarnazione del mito popolare dell'apache: ""buono"""" e """"malvagio"""", abitante ambiguo e irredimibile dei bassifondi urbani. Una figura e un nome che, dagli anni Dieci del secolo scorso, hanno percorso tra oblio e carsiche riapparizioni la cultura e l'immaginario del nostro paese. Non solo viene qui ricostruito l'albero genealogico da cui nasce la figura di Za-la-Mort, ma anche tutto il tessuto di relazioni letterarie, teatrali, sociali e culturali europee, l'humus, da cui il principale personaggio di Ghione prende vita e si sviluppa."" -
La rabbia. Ediz. illustrata
"La rabbia"""" è un poema filmico in prosa e in versi in cui Pier Paolo Pasolini affronta il malessere degli anni della Guerra fredda e oltre, fino alle soglie del boom economico, interrogando il senso di eventi quali la sanguinosa repressione sovietica dell'Ungheria, la rivoluzione cubana, la liberazione delle ex colonie europee, l'elezione di Papa Giovanni XXIII, la morte di Marilyn Monroe. Il testo viene qui pubblicato in versione integrale e riproposto nel suo serrato dialogo con le immagini, per restituire l'impressionante forza visiva dell'opera. Affiorano già i temi della critica pasoliniana della modernità: la televisione è lucidamente definita """"nuova arma"""" per la diffusione """"dell'insincerità, della menzogna"""", e mentre incombe uno sviluppo tecnologico senza progresso si delineano i lineamenti della """"nuova Preistoria""""." -
American stranger. Il cinema di Monte Hellman
Dove conduce il cinema di Monte Hellman? E da quali premesse va fatto partire? La sua carriera dura da cinquantanni, e con pochi film realizzati (alcuni però entrati di diritto nella storia del cinema e della cultura americana 'moderna': Le colline blu, La sparatoria, Strada a doppia corsia), si è svolta sotto il segno di un'originalità impermeabile a ogni definizione. Da un lato l'apprendistato con Roger Corman e una contiguità con la New Hollywood dei Coppola e Bogdanovich, dall'altro lo sviluppo di un'esperienza che segna un netto scarto rispetto agli esiti del 'nuovo cinema americano'. Irregolare all'interno di un cinema che già stava sovvertendo le regole, Monte Hellman è Vamerican stranger, l'americano esiliato dal suo contesto originario: legato al cinema di genere e spesso di serie B, ma anche troppo intellettuale per essere inquadrato nel cinema commerciale. Non a caso un americano in fuga verso l'estero, come Welles costretto a un continuo vagabondaggio tra i cinema di mezzo mondo (America, Europa, Asia). Attraverso una serie di saggi originali, la riproposta di alcune delle più importanti interviste realizzate negli ultimi trent'anni, un omaggio di Quentin Tarantino e una filmografia critica, questo libro propone un'ampia riflessione su un cineasta che ha saputo rivisitare i luoghi classici dell'immaginario americano (il western, la frontiera, la violenza, il road-movie) nella luce inedita offerta dalla letteratura dell'assurdo e dalla filosofia esistenzialista. -
Con il cinema non si scherza. Conversazione con Goffredo Fofi. Con DVD
Mario Monicelli, 'padre della commedia all'italiana', il maestro che non voleva essere chiamato maestro, uno dei più grandi registi del cinema italiano, scompariva il 30 novembre 2010, a 95 anni. Una vita molto lunga, un talento molto profondo e uno sguardo straordinariamente acuto sul Paese, la sua storia e i suoi mutamenti, ne hanno fatto l'autore di alcune delle più belle narrazioni italiane del Novecento: tra i tanti, film come ""La grande guerra"""" e """"I soliti ignoti"""", """"I compagni"""" e """"Amici miei"""", """"Guardie e ladri"""" e """"Speriamo che sia femmina"""". Nell'autunno del 2008, nella sua casa romana di via dei Serpenti, Monicelli ha incontrato a più riprese Goffredo Fofi, per una lunga conversazione nella quale ha rievocato i propri anni nel cinema e insieme interpretato, con la brusca passione culturale e civile che gli era propria, vicende e costumi italiani passati e presenti. L'incontro tra due amici di lunga data, e due intellettuali in diverso modo 'irriducibili', produce qualcosa di più intenso e dialettico di un memoir d'autore: un libro che è insieme un nuovo racconto di Monicelli sulla propria vita e il proprio cinema, un'ultima prova del suo genio austero e beffardo e un documento prezioso sugli anni che ci siamo lasciati alle spalle."" -
Hiroshima mon amour-Notte e nebbia. DVD. Con libro
Siamo a Hiroshima, nell'estate del 1957. Un'attrice francese arriva nella città dell'esplosione atomica per girare un film sulla pace, portando con sé tracce strazianti del proprio passato. Incontra un uomo giapponese, hanno una breve storia d'amore. ""Si sono incontrati il giorno prima in un bar, si amano eternamente"""" (Georges Sadoul). Presentato al Festival di Cannes 1959, Hiroshima mon amour, il primo film diretto da Alain Resnais e il primo sceneggiato da Marguerite Duras, è una delle opere che cambiano il corso della storia del cinema. Si muove senza cesure tra piani temporali diversi, infrange la narrazione lineare, si abbandona al mistero della memoria, collettiva e privata. Nel contrappunto tra i documenti d'una tragedia storica e le immagini d'una tersa lacerante storia d'amore, Resnais e Duras andavano dritti al cuore della condizione umana. Un film la cui eco e la cui """"terribile dolcezza"""" non si sono mai spente, ora in un restauro che esalta la complessità del lavoro fotografico. Il documentario Notte e nebbia, che Resnais girò nel 1955, """"per non dimenticare e per incitare alla vigilanza"""", è rimasto nel tempo la più allucinante, vera e giusta testimonianza di quel che fu l'orrore dei campi di sterminio. Edizione restaurata nel 2015 da Argos Films."" -
Footlights-Il mondo di Limelight. Ediz. illustrata
Prima di essere uno dei grandi film della maturità di Chaplin, ""Limelight"""" (Luci della ribalta, 1952) nasce in forma di romanzo: un romanzo breve scritto nel 1948, intitolato """"Footlights"""", custodito dagli Archivi Chaplin e rimasto inedito per oltre sessant'anni. Ambientata nella Londra del 1914, profondamente calata in un mondo perduto di memorie personali, questa prova letteraria è un caso unico nella carriera di Chaplin e risplende per la vividezza dello stile, l'equilibrio narrativo, la libertà con cui si muove tra la vivacità colloquiale (che confluirà inalterata nel film) e il respiro dickensiano di descrizioni e caratteri. David Robinson, biografo e più eminente studioso chapliniano, conduce il lettore alla piena comprensione di questo tesoro d'archivio, """"storia di una ballerina e di un clown"""" che affonda le radici in un lontano, breve ma decisivo incontro nel 1916 tra Chaplin e Nijinsky. """"Il mondo di Limelight"""" è il racconto del making del film e insieme una emozionante ricostruzione della Londra anni Dieci: prendono vita nelle sue pagine le strade e i teatri di Soho, gli impresari e gli spettacoli d'arte varia, il music-hall, i palcoscenici e il variopinto pubblico dell'Empire e dell' Alhambra, i balletti di Leicester Square... Il libro è illustrato da documenti e fotografie inedite e da rarissime testimonianze iconografiche di Londra così com'era negli anni della formazione chapliniana."" -
Resistenza naturale. DVD. Con libro
Dieci anni dopo ""Mondovino"""", Jonathan Nossiter racconta l'urgenza e le sorprese di una nuova resistenza italiana: nel vino, nell'agricoltura e nel cinema. Scopre un movimento di vignaioli e agricoltori 'naturali' che ci offre speranza e gioia tramite la ribellione contro un sistema politico-economico che omologa e avvelena la produzione agroalimentare. Vivendo come molti di noi sognerebbero, Corrado Dottori e Valeria Bochi (La Distesa), Elena Pantaleoni e Giulio Armani (La Stoppa), Giovanna Tiezzi e Stefano Borsa (Pacina) e Stefano Bellotti (Cascina degli Ulivi), nuovi contadini in fuga dalla città, lottano per l'autenticità, la biodiversità e la libertà. E il vino, con la sua forza vera e simbolica nella nostra cultura, diventa portavoce di una denuncia che investe tutta la catena di produzione alimentare. """"Resistenza naturale"""" intreccia la forza documentaria di un mondo affascinante ma nascosto con le finzioni del passato e del presente, risvegliando il ribelle sopito in ciascuno di noi."" -
Factory. Vol. 1
Cinque persone si risvegliano all'interno di una fabbrica abbandonata e cadente. Non si sono mai visti. Non sanno chi li abbia rinchiusi lì dentro né perché, e non hanno alcun ricordo di come ci sono finiti. La fabbrica è un labirinto senza via d'uscita, e dai suoi tetri corridoi arrivano suoni e voci di altri esseri umani. Un racconto a fumetti, creato da Gianluca Morozzi e da Michele Petrucci, nel primo di tre volumi che usciranno a cadenza quadrimestrale e che comporranno la prima stagione di questa serie. -
Fiocco rosa. Gravidanza e maternità nei racconti delle donne italiane
"Fiocco rosa"""" racconta di maternità voluta o negata, e delle difficoltà che derivano dal mutare del ruolo della donna nella nostra società. Così i racconti di questa antologia affrontano inevitabilmente il tema dell'aborto, ma anche delle difficoltà veramente sovrumane di tante donne che cercano di coniugare la naturale esigenza di avere figli con le scelte imposte dalla vita professionale, che vede la maternità come un ostacolo incompatibile con la carriera. Diciassette racconti dai quali emerge uno spaccato realistico e deprimente della nostra società: avere un bambino non è più un """"lieto evento"""", ma è soprattutto un problema da cui scaturiscono preoccupazioni a non finire. Spicca l'assenza, nella maggior parte dei racconti, di una figura maschile importante. I mariti sono figure indistinte e lontane, di cui raramente si parla e che quasi mai collaborano alla gestione dei figli. Ma a dispetto di qualunque ostacolo le protagoniste di questi racconti sono assolutamente determinate nel loro desiderio di maternità, e a crescere i propri figli dando loro il meglio di cui dispongono. Consapevoli di essere abbandonate a se stesse, sono pronte a fare tutto da sole e a far fronte con l'amore alle mancanze altrui." -
The contractor
Su un'isola senza nome, un gruppo di persone al soldo dei servizi segreti americani interroga prigionieri senza identità, catturati dalla rete di sicurezza ordita dopo l'11 settembre. Sull'isola regna una patina di sicurezza e di ordine, ma la realtà è che le regole sociali sono saltate e non valgono più. George Young è un ""contractor"""", un esaminatore, lavora sull'isola come consulente free lance per il governo americano: deve interrogare prigionieri dei quali non sa nulla, per carpire da loro informazioni delle quali ignora il contesto. Un giorno durante un interrogatorio un prigioniero muore, generando nel protagonista un turbamento, una crepa nelle sue certezze che lo porterà alla rovina e al riscatto. Charles Holdefer scrive un romanzo di forte impatto emotivo e allo stesso tempo profondamente politico: il """"contractor"""" protagonista del romanzo non cercherà solo di capire chi o cosa è diventato, ma anche cosa ne è stato del suo paese. Un'alchimia fra thriller e dramma psicologico, in aperta polemica con il modo di condurre la guerra al terrorismo dell'amministrazione americana. Un libro che racconta dall'interno le prigioni private americane, un'occasione per riflettere sulla giustizia e sui valori dell'occidente."" -
Byron a pezzi
Alla morte del padre, un ricco industriale dal carattere eccentrico, il giovane Byron riceve in eredità un diario, un moleskine nero nel quale è contenuto il segreto della sua nascita. Infatti il diario, scritto dal padre trent'anni prima, racconta di una relazione amorosa consumata con una ragazza di Ravenna, dalla quale nasce un figlio che per qualche motivo misterioso la madre non ha potuto tenere con sé. Byron decide dunque di partire alla volta di Ravenna, città che non conosce, per ritornare alle proprie origini e rintracciare la madre. Ombroso e riflessivo, il giovane Byron affascinerà con il suo aspetto e la sua intelligenza tutti i personaggi con i quali entrerà in contatto: un gruppo di giovani che stanno realizzando un film sulla storia della città, una coppia in crisi per un figlio che non arriva, un fotografo che a Ravenna ritrova l'amico della giovinezza, un giovane ricercatore inglese a caccia del manoscritto proibito del poeta George Byron. Involontariamente o meno tutti rimarranno influenzati dalla presenza del giovane, e tutti a modo loro lo aiuteranno a ritrovare le tracce della madre. -
Rum. L'incredibile epopea dei bucanieri
Nel XVII secolo, in un'atmosfera priva di ogni romanticismo, nelle isole dei Caraibi si incrociano le vite di tre reietti di un'Europa devastata dalle guerre per la supremazia economica. L'olandese Langlos, schiavo fin dall'adolescenza, ha attraversato una vita di aberrazioni a cui è sopravvissuto aggrappandosi all'ironia. William, figlio di ricchi naufragatori inglesi, affronta un definitivo rovescio di fortuna. Fare, nobile ereditiera francese, esautorata, confinata in un convento, rapita e infine schiavizzata, cerca di non perdere la ragione davanti a un mondo nuovo ben più ostile e ipocrita di quello che l'ha condannata. I tre si incontreranno tra Hispaniola e la mitica Tortuga, e troveranno la forza di sognare una vita degna di questo nome, prima della feroce resa dei conti con un mondo senza regole né umanità. A partire dalle antiche cronache e dai diari dell'epoca, l'autrice restituisce la realtà di quella che fu la vita dei pirati, e la straziante bellezza di un mondo che fu tutto fuorché semplice avventura. Un mondo che seppe resistere e opporsi a lungo all'autorità di quel Vecchio Continente che si avviava a diventare la potenza incontrastata dell'età moderna. -
Factory. Vol. 2
Continua l'odissea dei prigionieri della fabbrica abbandonata, alla ricerca di una via d'uscita e soprattutto di un senso alla loro tragica situazione. Ritroviamo Martin, Gregor, il dottore, la piccola Caren e la Sposa insieme a un nuovo prigioniero, l'artista concettuale Dorian D. Tutti alle prese con i tanti misteri del luogo in cui sono imprigionati, costretti a difendersi dalla Donna col martello, dall'Uomo cane e dai pericolosi abitanti del sotterraneo. -
Factory. Vol. 3
In questo terzo volume di Factory cominciano a svelarsi alcuni dei misteri che ruotano intorno alla fabbrica e ai suoi prigionieri. Martin e la Sposa ritornano dal limbo bianco in cui hanno galleggiato a lungo e trovano il cuoco Gregor prigioniero dell'agghiacciante famiglia di freak che vive nelle cantine. Il musicista Dorian e la piccola Caren sono in fuga attraverso umidi tunnel sotterranei, inseguiti da Dietrich, l'Uomo Cane. E il Dottore, rimasto solo, urla misteriose invocazioni negli enormi spazi della fabbrica vuota. Scopriremo che c'è un traditore, fra i prigionieri. E che forse ci sono altre persone, nascoste in altri anfratti e in altri livelli dell'edificio. E che potrebbe esserci una via d'uscita per l'esterno, sempre che ci sia ancora, un mondo esterno... -
Il ladro di parole
Barbara è una famosa scrittrice in lento declino. Lavora a un nuovo romanzo, ma le parole la tradiscono in continuazione. Diventa sempre più faticoso riempire la pagina bianca, così come diventa sempre più difficile accettare i segni dell'età che avanza. Accanto a lei, a condividere un'esistenza scandita dal ticchettio dei tasti sul computer, c'è Betta, la fedelissima redattrice e segretaria tuttofare. Una sera d'estate però una copia del manoscritto viene perduta. Un incidente che segna una svolta in quel mondo fatto di parole. Si fa vivo un invadente sconosciuto che riscrive l'opera pagina per pagina. Sfronda, modifica e inventa nascosto dietro a un indirizzo e-mail, scardinando il sentimento di complicità che unisce le due donne e modificando profondamente il loro rapporto. Affascinata suo malgrado dalla sfacciataggine e dal talento dell'uomo, Betta si lascia coinvolgere in una corrispondenza nella quale affiora la sostanziale componente erotica della scrittura. Barbara, offesa e violata in ciò che possiede di più intimo, cerca invece improbabili occasioni di rivincita. Alla fine ciascuno dei tre dovrà fare i conti con ciò che ha guadagnato e ciò che ha perduto. -
La città dei fossili
Una città millenaria e i suoi abitanti possono cambiare il destino di un dodicenne turco che tutte le sere si esibisce in un numero estremo? La città appare come il prodotto di una stratificazione geologica e culturale, un cristallo, un enorme fossile che racchiude nell'ambra i gesti e i pensieri dei suoi abitanti. Il circo che giunge in città all'inizio del romanzo rappresenta invece l'estremo opposto, un mondo itinerante e senza radici, un microcosmo che non si lascia imprigionare. I pensieri e gli avvenimenti che coinvolgono tutti i personaggi rimandano con un filo invisibile al piccolo protagonista turco e al suo mistero. ""La città dei fossili"""", romanzo collettivo scritto da otto giovani autori, è il frutto del laboratorio di scrittura Raccontare Ravenna."" -
La cucina dei pirati. Marosi, amaretti, marasche e mariuoli
"Ma i pirati, come mangiavano?"""" Una domanda all'apparenza insignificante, e che invece si rivela centrale per conoscere le abitudini di persone che vivevano di abbordaggi, affondamenti e ruberie. Grazie ai suoi studi sulla storia della pirateria, l'autrice è riuscita a trovare alcune importanti testimonianze fra i diari, le lettere e i fogli sparsi che spesso se ne stanno chiusi nelle casse da marinaio, in fondo agli archivi polverosi dei sotterranei museali. Il resto è stato ricostruito ed è tornato alla luce sotto forma di ricette, attraverso esperimenti culinari in certi casi protratti per anni, alla ricerca degli ingredienti originari o dei loro più diretti succedanei. E il risultato, l'aspetto e il profumo di questi cibi, è un premio speciale, capace di riportare in vita qualcosa di un mondo che ha sempre esercitato un fascino potente su tutti noi."