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Libri per uomini semplici. Bibliografia illustrata dell'universale economica della cooperativa del libro popolare
La storia illustrata della collana editoriale ""Universale Economica"""" della milanese Cooperativa del Libro Popolare (Colip), rappresenta un primo tentativo di riassumerne le vicende, inseguendone le tracce dalla nascita (1949) alla scomparsa dagli scaffali delle librerie (1954), cercandone l'anima e l'essenza attraverso i nomi dei suoi autori e dei suoi collaboratori, tra i quali figurano, come fiori all'occhiello, Moravia e Montale. Ma un nome su tutti giganteggia: quello di Giangiacomo Feltrinelli che della Colip fu dapprima il perfetto animatore, poi il robusto finanziatore, ed infine il """"padrone di casa"""" in ombra, sino all'epilogo che fu tutt'altro che triste però, dal momento che ne acquisì senza alcun tentennamento il nome (e oggi l'""""Universale economica"""" Feltrinelli ha superato lo stupefacente numero di 9000 titoli!) e il logo (l'insostituibile """"Canguro""""), saltando il numero 200 ad omaggiarne il """"ricordo"""", come poi farà Elvira Sellerio per i numeri centenari della collana blu """"La memoria"""" nel nome di Leonardo Sciascia che tale collezione aveva curato dai suoi inizi suggerendone col """"titolo"""" la stessa """"sostanza""""."" -
Librai, librerie et amicorum. Appunti per una bibliografia futura
Da Nicolò Franco (1539) a Pasquale Langella (2017) migliaia di schede, di librai e di librerie per cercare di raccontare un mondo meraviglioso, ""appunti"""" in vista di una bibliografia che mai sarà completa com'è di ogni bibliografia che si rispetti. La nuova edizione, completamente rivista e aggiornata rispetto alla prima del 2008, di una bibliografia ancora unica nel suo genere."" -
Dialogo della stampa (1562)
Il ""Dialogo della stampa"""" di Lodovico Domenichi, che qui si ristampa in anastatica per la prima volta dopo la prima e unica stampa cinquecentesca (Venezia, Gabriele Giolito, 1562), rappresenta un inno alla stampa a caratteri mobili soprattutto di quella veneziana, con protagonista ovviamente Aldo Manuzio, ma è anche un'inedita rivalutazione del lavoro tipografico del figlio Paolo Manuzio e della sua Stamperia del Popolo Romano (1561-1570). Il Dialogo è però soprattutto la testimonianza del lungo affaire che vide Domenichi schierato contro l'antico amico, ora rivale, Anton Francesco Doni che giusto dieci anni prima aveva pubblicato il quasi identico Ragionamento della stampa fatto a i marmi di Fiorenza (Venezia, Francesco Marcolini, 1552), un dialogo con gli stessi tre protagonisti di quello del Domenichi, il quale accusò l'ex amico di plagio. Una lunga querelle che gli studiosi hanno cercato di sbrogliare. Con questi due saggi di Ugo Rozzo, pubblicati nel 2018 e nel 2019 e che rappresentano i suoi ultimi lavori, essendo lo studioso prematuramente scomparso nel 2020, abbiamo finalmente la possibilità di sciogliere il nodo su chi ha plagiato chi, Doni oppure Domenichi. Due saggi di brillante e chiara documentazione, che fanno luce anche su altri aspetti del Dialogo del Domenichi, in rapporto sia al Ragionamento del Doni che al mondo della stampa, al valore dei libri e della lettura. Completa il volume uno scritto bibliologico di Chiara Nicolini, esperta di libri antichi, che si sofferma sull'interessante esemplare postillato, ora in collezione privata, utilizzato per questa ristampa."" -
Francesco Lumachi. Contributo alla biografia di un libraio editore fiorentino d'inizio Novecento
"Francesco Lumachi è stato uno dei grandi bibliofili del Novecento. Commesso a Firenze della locale succursale della Libreria Fratelli Bocca, la rilevò nel 1899 diventandone direttore e facendosi libraio-editore. Pubblicò una sessantina di libri, tra cui spiccano Il tragico quotidiano di Papini, le Beffe della morte e della vita di Pirandello, Le Fiale di Corrado Govoni, La crittogama di Bruno Cicognani. Ma Lumachi scrisse anche articoli di bibliofilia, cordiali esempi di un'epoca felice della storia del libro: radunati in volume, i pezzi diedero vita alle deliziose collezioni Nella repubblica del libro (1907) e Historie per gli amici de' libri (1910). Negli anni seguenti l'attività di Lumachi entrò in un inesorabile declino: pubblicò nel 1935 le Bricciche fiorentine, dopo le quali scomparve dimenticato. Questo studio biografico ne fa finalmente riemergere la figura e il valore di editore e bibliofilo."""" (Antonio Castronuovo)" -
Penso a te, che sei tutt'uno con la poesia di tuo padre. Lettere inedite di Anita Pittoni e Linuccia Saba (1957-1966). Ediz. critica
Il carteggio fra Anita Pittoni e Linuccia Saba è la testimonianza dell'incontro-scontro tra due donne di forte temperamento e con una spiccata personalità. Vi affiora anche la stima professionale e personale che avevano una per l'altra tanto che la descrizione del lavoro di entrambe rimane sempre al centro dei loro scritti. Raramente si lasciarono andare a confidenze intime; infatti, nelle lettere sono pochi i riferimenti al loro legame affettivo, ad eccezione della reciproca preoccupazione per la loro salute e della partecipazione ai numerosi lutti che le colpirono entrambe. Primo fra tutti la scomparsa di Umberto Saba, che diede avvio al loro scambio epistolare. Da quel momento, nelle loro lettere, le due donne elaborarono soprattutto idee e progetti per ricordare il grande poeta triestino, molti dei quali purtroppo non videro mai la luce. -
Di posto in post. Bricciche bibliofile su facebook
Melville si sbagliava, ma sarebbe bello organizzare un confronto tra di lui e Aldo Lo Presti, insigne bibliofilo che invece, a nostro parere, non sbaglia mai. La bibliofilia è del resto una sorta di scienza esatta con un ampio margine non di errore ma di fantasticheria, come sapevano Giuseppe Pontiggia e molti altri citati in queste deliziose e sapienti ""bricciche"""" editoriali distillate generosamente su Facebook a beneficio di tutti noi, volenti o nolenti frequentatori magari un po' distratti dei social."" -
Con Crali il futurista. Cronache del movimento futurista 1909-1992
In questo volume Con Crali il Futurista, trascrizione integrale d'una lunghissima intervista concessa dall'aeropittore Tullio Crali a Domenico Cammarota dal 1988 al 1992, sono ricostruite le memorie inedite del Movimento Futurista durante il ventennio fascista e oltre, in una narrazione densa di contributi critici e inediti retroscena, raccolti dalla viva voce d'uno dei più grandi protagonisti dell'arte italiana del '900; di particolare importanza storica risultano le tante pagine dedicate alla genesi e allo sviluppo dell'Aeropittura, di cui Crali è stato il maggior interprete artistico. Completano il volume una ricca appendice di rari Manifesti e altri scritti critici di Crali; di cui la Biblohaus ha in corso di stampa anche lo spettacolare libro-oggetto parolibero a colori Aeromusiche d'Alfabeto in libertà (1944), raccolta scritta insieme a F.T. Marinetti e Raul Cenisi, e finora rimasta parimenti inedita. -
Storia aneddotica della réclame
"Arrivato oggi, ardo vivo dal desiderio entrare vostra casa, rifugerommi umilmente in cucina, laverò vostre stoviglie senza bisogno acqua calda, luciderò, pulirò tutto con poca spesa. Provatemi! Vi convincerete che sarò molto utile e vi farò risparmiare tempo e fatica. Mi trovo in tutti i negozi. Saluti, auguri, vostro X.""""" -
Omaggio a Nicolò Bettoni (1770-1842). Tre rari scritti ottocenteschi ristampati in anastatica
Un omaggio a Nicolò Bettoni, il grande editore italiano del primo Ottocento, con la ristampa in anastatica di tre rari scritti a lui dedicati nell'800. Il primo di Piero Barbèra è il maggiore contributo biografico sull'editore, mai ristampato in forma anastatica fin dal 1892. Il secondo raro scritto, ancora sconosciuto, rappresenta un contributo pubblicitario delle edizioni bettoniane in forma di dialogo tra un tipografo, un libraio e un forestiero, pubblicato dallo stesso Bettoni nel 1828 e mai più ristampato. L'ultimo dei rari scritti ottocenteschi qui pubblicato è una epistola in versi di Francesco Pimbiolo degli Engelfreddi (1753-1823), edito a Padova dai fratelli Penada nel 1813, mai ristampato da allora. Un piccolo contributo collettivo, quindi, per una maggiore conoscenza di uno dei grandi editori italiani dell'Ottocento. -
La Divina commedia smyle. Ediz. italiana e inglese
Età di lettura: da 7 anni. -
The Sistine Chapel. Ediz. illustrata
Le immagini di questo volume sono il frutto della campagna fotografica realizzata in Cappella Sistina tra il dicembre 2015 e il gennaio del 2016. -
La Cappella Sistina. Ediz. illustrata
Le immagini di questo volume sono il frutto della campagna fotografica realizzata in Cappella Sistina tra il dicembre 2015 e il gennaio del 2016. -
Teatro Comunale di Bologna. Ediz. italiana e inglese
Edizione bookshop teatri. -
Pinocchio. Ediz. italiana e inglese
Età di lettura: da 7 anni. -
Il brutto anatroccolo-The ugly duckling
Età di lettura: da 4 anni. -
Cappuccetto Rosso-Little Red Riding Hood
Età di lettura: da 4 anni. -
Biancaneve-Snow White
Età di lettura: da 7 anni. -
Alessandria d'Egitto oltre il mito. Architettura archeologia trasformazioni urbane. Ediz. italiana e inglese
Il libro raccoglie i contributi di ricerca, gli studi e i progetti di architetti, urbanisti, archeologi, con l'obiettivo di ricomporre i pezzi della conoscenza finalizzandoli a delineare scenari, prospettive e figure per il futuro di Alessandria, città di frontiera che sta tra Oriente e Occidente. Oltre il mito significa proiettarne in avanti l'immanenza. Si tratta, ancora una volta, di concepire la rifondazione della città e delle sue relazioni alle diverse scale geografiche, senza pregiudizi, ma , al contrario, partendo dal presupposto che l'identità è una costruzione e che essa si fonda sulla capacità pazientemente affinata di comprendere, di vedere nelle cose al di là dell'aspetto immediato. Al di là, inoltre, di antitesi riduttivamente poste tra locale e globale, tra città e megalopoli, tra antico e nuovo. -
Cento erbe della salute. Che val la pena conoscere per vivere meglio
In questo libro - con immagini molto dettagliate a piena pagina - sono descritte alcune tra le piante più utili all'uomo, alla sua salute ed al benessere che ancora si trovano nei campi e nei boschi intorno a noi. La presentazione viene fatta mediante semplici schede, sempre affiancate da fotografie a colori che facilitano il riconoscimento della specie vegetale. Per la maggior parte sono specie spontanee che crescono normalmente nelle nostre montagne e nelle zone collinari dell'Appennino, o sono specie esotiche molto note e facilmente reperibili (ad es. l'aloe). In molti casi sono piante conosciute ed utilizzate ancora oggi, come camomilla, malva, finocchio ed aglio, In altri casi sono invece piante il cui impiego è andato perdendosi con gli anni, e si tratta quindi di un sapere che può essere recuperato anche da chi non è mai vissuto in campagna. -
L'indiano Buddha. E altri maestri di serenità
Questo saggio si propone di prospettare un compendio di sapienza pratica per chi vuol ricercare o sviluppare prospettive utili a riprendersi la serenità smarrita, coniugabile ad una ritrovata libertà interiore. Il maestro che può condurci a ciò è il Buddha storico; figlio dell'India e della sua sapienza vedico-upanishadica, non un dio o un profeta, ma semplicemente uno dei più grandi pensatori dell'umanità e un medico dell'anima, tuttora attuale. Dal suo esempio, riferendoci sovente alla sua originaria parola raffrontata con quella similare dei nostri Antichi (dai Presocratici agli Stoici, fino a Spinoza, Schopenhauer e Jung), si cerca di offrire alcuni nuovi ed agevoli spunti di esplorazione intellettiva intorno a ciò che si presenta alla mente come reale (ad esempio, la propria sofferenza esistenziale, un ricordo penoso, ecc.), ma non lo è, se non per la mente a cui si dà credito, o non sussiste come ci appare. L'istruirsi a discriminare certe sembianze create dalla mente rispetto alla realtà quale è, può rivelarsi inoltre confacente per la comprensione di se stessi e dei propri consimili e, persino, per accettarsi. Chi ritiene di sperimentarsi nell'approfondimento di una condotta esistenziale più armonica quale ci è offerta da Siddhartha il Buddha e dai suoi omologhi, può persino rintracciare una personale ""via"""" per emanciparsi dai tanti condizionamenti """"multimediali"""" e virtuali. Il prenderne lucida coscienza consentirà di riappropriarsi con le proprie forze di una stabile forma di serenità interiore.""