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Differenze inventariali. Quello che anca, quello che avanza, quello che non torna mai nei conti dell'amore
Una purezza talmente reale da divenire ""cruenta"""", fatta di emozioni vissute, amore, delusioni e corpi trasformati in poesia. È una forma d'arte senza tempo che ci conduce nello spazio personale e intimo del raccoglimento. È nel silenzio che prende forma. La ricerca delle parole, la metrica, le pause, tutto nel rispetto reciproco di precise regole, una disciplina lessicale e sonora, al fine di ciò che indurrà nel lettore. Occorre essere coraggiose, e Lei lo è, per lasciar intravedere la propria anima in versi. Un percorso che assomiglia ad una battaglia continua verso ciò che era ed è; nel tentativo di sopravvivere ed essere ricordati attraverso la dea v?c, la parola. Una forza creatrice che arriva dritta ad affondare il colpo dove più siamo vulnerabili: ne usciamo doloranti, sorridenti, malinconici, affannati e sgretolati; tanto da non essere più gli stessi lettori."" -
I legami del mio sogno reale
I legami di una famiglia, di una vita passata in giro per il mondo; un album di ricordi che il protagonista, Patrick Evans, un giovane ragazzo australiano, sfoglia passando in analisi gli intrecci possibili, reali ed immaginari della sua esistenza. Patrick costruisce la sua storia, un viaggio fra passato e presente, in cui tutto ciò che ha vissuto diventa attore e protagonista del racconto da lui narrato in prima persona. Una vita sognata, una vita vissuta come se fosse un sogno, non illusorio e fittizio, ma concreto, vivo, presente: un sogno reale, per l'appunto. Patrick fa i conti con la sua identità di sognatore e insegue il suo sogno: lasciare la sua attività nell'azienda di famiglia e studiare giornalismo a Londra... -
Angela Merkel contro i morti viventi. E tu da che parte stai?
Post apocalisse zombi. L'unico Paese al mondo dove non si prova nemmeno a eliminare i morti viventi è l'Italia. Secondo quanto stabilito dall'art. 1 della legge n. 578/1993 (N.B.: la norma esiste realmente), «La morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo». Poiché negli zombi funziona una parte del cervello (il romboencefalo), secondo la legge italiana sono vivi e pertanto non possono essere eliminati. Il protagonista vorrebbe quindi fuggire in Germania, dove Angela Merkel con grande efficienza ha quasi ripulito il Paese. Si diffonde tuttavia la notizia che proprio in Italia sarebbe stata trovata una miracolosa cura in grado di ripristinare le funzioni intellettuali degli zombi. Sarà vero? Il protagonista cerca di scoprirlo in compagnia dei suoi vicini di casa e di Apollonia, una bizzarra ragazza raccolta per strada, la quale sostiene di essere una strega del Seicento e di avere viaggiato nel tempo a cavallo di una scopa. -
Ritratti
"E Ritratti è il titolo della bella e articolata raccolta di Enzo Montano, che consta altresì di suggestivi contributi ai maestri della pittura. I ritratti sono vivi nella morfologia e nel colore. Ed è come se lo scrittore, abbozzata la forma e il tratto, abbia dato l'incipit ad ognuno di essi ad intraprendere un cammino verso il compiersi della vita in tutti i suoi impulsi ed eccessi, propri del genio degli artisti.""""" -
Satura
Il titolo di questa raccolta fa riferimento alla parola latina satura: una pietanza riccamente farcita, la satura lanx, era composta dalle primizie più svariate e anticamente veniva offerta alle divinità. Letteralmente, satura indica infatti un ""miscuglio"""", a tal punto che ha il nome di (lex) satura anche una proposta di legge comprendente diversi provvedimenti non collegati fra di loro. Da satura - che, come genere letterario, affonderebbe le sue radici nel IV-III secolo a.C. - discende il nome latino della satira, la cui fortuna, nel mondo latino e oltre, è attestata ancora nei secoli successivi in forme sempre più definite. In senso letterario, la satira latina è un componimento farsesco che risente dell'influsso etrusco e dell'anima dei fescennini, antichi carmi popolari, prevalentemente nuziali, di origine italica: i fescennini consistevano in rudimentali forme drammatiche che, in ambito agreste, prevedevano lo scambio di battute salaci e licenziose in onore di una divinità fallica. Una possibile etimologia della parola fescennini riguarda d'altronde il fascinum, che indica proprio il membro virile con funzione probabilmente apotropaica. Anche all'origine della satira si trovano, come nei fescennini, rappresentazioni drammatiche, in onore di Cerere, fatte di musica, canto, danza, recitazione: propriamente, un variegato """"miscuglio"""" di generi. Se la satura è caratterizzata, alle sue origini, da grande varietà di temi, di motivi e di toni, in modo simile anche questa raccolta non può certo dirsi omogenea, in questo senso; presenta temi chiaramente attinenti alla fascinazione e al rapporto con divinità ctonie e con radicati archetipi; e manifesta tratti evidentemente drammatici. Ma di queste e di altre analogie ti accorgerai da te, inoltrandoti nella lettura."" -
L' Italia che lavora: parità di genere
"L'Italia che lavora: parità di genere"""" è una raccolta di scritti (poesie e racconti) nati dalla penna di alcuni autori che hanno affrontato il tema delle disparità lavorative tra uomini e donne. E tutti hanno raccontato, dal loro punto di vista, la realtà lavorativa italiana." -
Siccome fragore di mare lontano
"Malinconie, nostalgie, tristezze, ansie, improvvise a sorprendermi giungono. Prepotenti da lontano le sento arrivare, siccome fragore di mare lontano. Come l'onda spumeggiano, si distendono, si dilatano, s'allungano a ghermire. Inerme le accolgo, mi lascio sopraffare e, consolatoriamente, scrivo, perché la Poesia ha questo compito sublime di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci romba nell'anima e di placarlo, di trasfigurarlo nella suprema calma dell'arte, così come sfociano i fiumi nella vastità celeste del mare."""" (Francesca Santucci)" -
Fallo, subito!
"Accingersi a scrivere la prefazione di un libro non è così semplice come si potrebbe pensare. La penna deve correre, mantenendo l'equilibrio, su una fune tesa fra due punti equidistanti sospesi nel vuoto. Potrà sembrare eccessiva come affermazione ma l'equilibrio oscilla tra il riuscire a non raccontare la trama del romanzo e, contemporaneamente, incuriosire chi si accosterà alla lettura. È il lasciapassare di ciò che si andrà a leggere, è come un diamante da incastonare su un gioiello in platino. Lucio Cucinotta, giovane autore, non è alla sua prima pubblicazione. Ha esordito con la silloge poetica """"Sprazzi d'Estro"""" nel 2016 e l'anno successivo con il romanzo """"Luci dall'Ombra"""". Il nostro autore ha una scrittura diretta che lascia poco spazio all'immaginazione e, pur privilegiando l'uso di qualche metafora, riesce a catapultare l'ignaro lettore nel cuore della narrazione, per poi allentare la presa e sviluppare la trama. È categorico, imperativo, e lo è, giocando con le parole, fin dal titolo: """"FALLO, subito!"""" La tematica principale, di cui si legge, riporta a una pagina controversa del nostro vivere quotidiano; un lato di quella """"diversità"""" di cui tanto si parla ma la cui accettazione ancora stenta ad affermarsi, facendo a gomitate per trovare la giusta collocazione in una società che professa civiltà ma che di civile ha ben poco. Molti i temi che il nostro autore sviluppa più o meno intensamente, riportando altresì in versione romanzata l'aspetto di una vicenda strettamente personale, fornendo quindi alla narrazione una breve impronta autobiografica; si parla tra l'altro, ma non solo, di azioni di potere e corruzione in ambito medico e di malasanità, con cui almeno una volta nella vita ognuno di noi ha dovuto fare i conti. Intenso dalla prima all'ultima pagina, visivo e dal forte impatto emotivo; una narrazione nella quale un rigo dopo l'altro sarà quasi impossibile non accostare ai personaggi e alle loro vicende, qualcuno di nostra conoscenza. Una lettura le cui emozioni suscitate, difficilmente potranno essere dimenticate..."""" (dalla Prefazione di Teresa Anania)" -
Storia del Festival della canzone arbëreshe. Inserto 38° Festival, anno 2019
Spettacolo nello spettacolo a San Demetrio Corone, in occasione del Festival della Canzone Arbëreshe, grazie alla riuscita combinazione fra le nuove leve canore del panorama artistico arbëresh, che hanno presentato le dieci canzoni inedite del Festival e la professionalità della cantante, figlia d'arte, Irene Fornaciari, che al ritmo del soul/blues ha presentato al numeroso pubblico il suo brillante repertorio musicale. A fare da scenario alla manifestazione la cornice della millenaria abbazia di Sant'Adriano, impreziosita, per l'occasione dai colori artistici di Rajmonda Paloli (Albania). -
La bambina di porcellana
"Dorme sullo sgabello del bar quasi tutto il giorno, davanti al bicchiere vuoto di vino bianco. Basta poco però, un fruscio leggero alle spalle, un tacco accennato sul pavimento o una parola sussurrata piano, per risvegliarla e farle riprendere la verve delle grandi occasioni. Gli occhi nocciola si spalancano, enormi, prima che la bocca sottile trovi le parole giuste per convincervi a restare, ad ascoltare i suoi racconti. Allora estrae dalla tasca una palla di vetro e forse, proprio perché una volta, capovolgendola, potevi veder cadere la neve, lei la muove ritmicamente, come se ancora, minuscoli fiocchi di neve potessero fluttuare sul piccolo mondo racchiuso. - Tanto tempo fa, il mondo era girato per il verso giusto e non sottosopra come adesso. Il sorriso sdentato mostra la carie nera dei pochi denti superstiti e incornicia il viso patetico. Persino gli scialli che avvolgono il corpo della vecchia riportano al secolo passato. - Io ero la regina di Lamenigo, prima del Covid. Avevo costruito un albergo negli anni Sessanta e lavoravo come una matta, senza risparmiare energie e tempo. Ora mi tengono qui, un soprammobile del quale sbarazzarsi appena sarà possibile. Ma io resisto e col piffero che tiro le cuoia per dar soddisfazione ai giovani. Io... non schiatterò mai! Grida con tanta foga da mostrare le tonsille mentre sghignazza. Scende dallo sgabello con una sorprendente agilità e stira gli scialli con le mani. Al posto della palla di vetro, ecco che appare un libercolo unto e bisunto. - Sedete qui vicino a me e ascoltate le mie storie! Ne ho viste di belle in tanti anni qui dentro e sono tutte raccolte in questo quaderno. Ognuno combatte la sua battaglia sulla terra e io ho il grado di generale hotel, potete crederci. La mano libera prende un lembo del vostro abito e con grazia insolita vi accompagna ai divanetti blu. Siate indulgenti. Non ricordo bene cosa centrassero con la sua vita, ma qualche racconto è così grazioso che vale la pena tramandarlo."""" (Preludio)" -
Le opere d'arte sacra nella Calabria del XIX secolo
«""La Calabria, cosi come la Provincia di Cosenza ha una rilevante quantità di risorse culturali che rappresentano le testimonianze della sua civiltà e possono concorrere a costruire e sostenere i processi di sviluppo del territorio"""", cosi si esprimeva Jole Santelli quando parlava di Calabria della sua amata Calabria a cui ha dato se stessa pur di vederla risorgere come una fenice, dalle ceneri dalle quali era stata sommersa. Questo volume, realizza diversi obiettivi di carattere culturale, ma principalmente permette di scoprire e valorizzare una parte dell'identità storica della nostra Calabria artistica. La produzione di arte religiosa ha avuto un ruolo determinante nelle politiche di riconquista della società adottate dalla chiesa nel corso della Restaurazione. A fronte di questa evoluzione, che nel corso del Settecento si era estesa dai ceti più colti a strati sempre più ampi della società, la chiesa si pone come obiettivo primario la Restaurazione delle forme tradizionali di religiosità.» Introduzione di Fulvia Michela Caligiuri. Presentazione di Roberta e Paola Santelli."" -
A mio padre
"A mio padre"""" è un'antologia realizzata con il contributo di più autori. Si tratta di una raccolta di racconti e poesie dedicati e dedicate ai propri padri." -
Lunazioni. Calendario poetico del tempo sospeso
"Lunazioni, raccolta di poesie (cui si aggiungono, comunque, testi e rivisitazioni teatrali fra i quali Quando il vento soffia forte (2012) e Qualcosa di più che una semplice passione (2019): il primo incentrato sull'omicidio della studentessa potentina Elisa Claps; sulle tragedie psicosociali scaturite dalla ludopatia, la seconda), non è soltanto un neologismo su situazioni opposte; quanto invece perfetta sintesi stilistica di quest'artista calabrolucana (originaria di Mormanno, residente a Nova Siri da diversi anni). Il pianeta speculare al globo terrestre richiama l'interiorità crepuscolare - foriera del buio notturno - il punto d'osservazione, il disincanto, il mistero. I versi di Rosanna trascendono una stasi che diventa azione, scelta progettuale, centro propulsore d'interessi. La magia lunare, presente a macchia di leopardo nella raccolta, è anche luce, svelamento, condivisione. Punto di partenza, la visione onirico-romantica ben presto rientra nella quotidianità reale intrisa, nonostante tutto, di difficoltà, inquietudini, malessere. In questo rimescolamento di carte, tanto per restare in tema di piani contrastanti, il passaggio della superficie lascia il posto ben presto allo scandagliamento interiore da cui emerge la luce della speranza, necessaria per l'ingranaggio esistenziale. Ecco l'azione sincronizzata, pronta a trasformarsi in affinità (coagulazione), catarsi (trasformazione), reciprocità (contaminazione). Con l'occhio vigile ed immobile della Luna"""". (Nicola Melfi)" -
Gli araldi di Salomone
"Francesco ha un approccio narrativo singolare. Il continuo intreccio tra il surreale, le visioni oniriche a occhi aperti e la realtà, rendono la lettura dei suoi testi, inizialmente grottesca e a tratti eccentrica per poi accorgersi, man mano che ci si addentra nelle sue storie, che tutto ha un senso e nulla è lasciato al caso, neanche il titolo. Paolo, personaggio chiave del romanzo, alter ego del suo creatore potremmo dire, come il Re Salomone dotato di sapienza divina e capace di improvvise citazioni erudite di provenienza remota e senza conoscerne l'esatta motivazione, vive un andirivieni di passato e presente, rimpianti per aspettative di vita sfumate, fiducia che Cronos conceda la possibilità di cambiare le cose grazie al passato che torna presente fornendo speranza per il futuro... Ma è davvero così? Sono realmente gli """"Araldi di Salomone"""" a far compagnia a Paolo? Un filo di Arianna lega ricordi di giovinezza tessuti al telaio di Penelope, la nostalgia di un'età in cui la paura di osare fa ora a pugni col rimpianto di aver lasciato che fosse la vita a mescolare le carte e a giocare la partita. E nel gioco, si sa, c'è che vince e c'è chi perde... Ma qui, chi è il vincitore e chi il perdente? In mezzo a tutto questo vi è l'anima del nostro Paolo, perennemente tormentata, in continua oscillazione tra sentimenti contrastanti e rassegnati; rinchiusa tra recondite certezze e desiderio di novità; brama quel salto nel buio la cui anabasi verso la redenzione suscita timore nei confronti dell'ignoto. Ma il tempo scorre... panta rei... non torna indietro, non fa sconti a nessuno, i rimpianti servono solo a logorare ancora di più quei cuori afflitti da ciò che la mancata audacia ha impedito di fare. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte e al nostro Paolo non resta che un'inquietudine dettata dal dubbio: quanto di ciò che ha """"vissuto"""" non è stato solo frutto di qualcos'altro? Forse è proprio questo il messaggio finale sul quale il nostro autore vuol farci riflettere ... Quanti vivono le incertezze, le paure, le controversie, le angosce del presente e la malinconia dell'infanzia? Chi non ha mai sognato a occhi aperti confondendo fantasia e realtà? In quanti si è realmente contenti del proprio vivere quotidiano? Mal comune mezzo gaudio!? Forse... Ma ciò nonostante, da un perpetuo dualismo sensazionale, emerge imponente il desiderio di riscatto personale per ritrovare quei valori storici, economici, sociali e culturali che sembrano, a volte, appartenere a generazioni ormai estinte. (Teresa Anania - Blogger de """"Il Mondo Incantato dei Libri"""")" -
Frottoliere
"Questo è un libro del tipo frottola in rima, genere minore praticato dagli autori per bambini. Il Frottoliere Valentino sfrutta ogni occasione, personale o di costume, per comporre versi partendo dai piedi o dalla cima. La sintassi è piana e procede per giustapposizione, sfuggendo ai radar del lettore fine, si guarda bene dal voler forgiare un'opinione, lontana dal gusto buono dei critici di professione per rivolgersi al lettore del domani, che a volte, tra un post e una canzone, senza ragione legge un libro di barzellette di un campione o una storia confessione di un comico della televisione."""" (L'Autore) Età di lettura: da 6 anni." -
Governare insieme. Uno spazio utile per gli amministratori locali. Vol. 1
"Nel presente volume, primo di una specifica collana editoriale, sono stati inseriti i primi cinquanta articoli usciti nell'omonima rubrica """"Governare Insieme. Uno spazio utile per gli amministratori locali"""" che viene pubblicata ogni martedì e giovedì, di cui mi è stata affidata la cura a gennaio di quest'anno e che ha fatto fin qui registrare la partecipazione di diversi autori, in particolare amministratori locali ma anche esponenti di primo piano della vita istituzionale nazionale che hanno inteso condividere le loro riflessioni, talvolta frutto di lunghe esperienze. Negli articoli finora usciti hanno trovato spazio in particolare le seguenti tematiche: sviluppo locale, sanità, ambiente, energie rinnovabili, questione meridionale, lavoro, urbanistica, giustizia, politiche sociali, fisco e finanza pubblica, turismo, polizia locale, cultura e beni culturali, sport. Ovviamente diversi articoli sono stati dedicati all'emergenza pandemica da Covid-19 il cui contenimento ha molto impegnato i Comuni e gli altri enti locali e uno spazio rilevante delle riflessioni è stato inoltre riservato come era giusto che fosse al tema dell'ambiente e della cosiddetta transizione ecologica, altra grande sfida del nostro secolo. Altri articoli hanno riguardato in generale le politiche di sviluppo locale, di gestione dei contesti urbani, anche metropolitani, e il funzionamento degli apparati burocratici e amministrativi degli enti, con particolare riferimento a quelli meridionali.""""(Dall'Introduzione di Francesco Lo Giudice)" -
L' esemplare vicenda di Augusto Germano Poncarè
Augusto Germano Poncarè sta morendo, sul pavimento della redazione del quotidiano salernitano ""Il Cittadino""""'di cui è stato il direttore. La sua agonia è il pretesto con cui una misteriosa voce narrante ripercorre la storia della sua vita mentre lo osserva, compiaciuto, morire. Così si snoda, attraverso il Secolo Breve, L'esemplare vicenda di Augusto Germano Poncarè, stimato intellettuale senza esserlo davvero, individuo capace di passare indenne attraverso il Fascismo e il '68, frequentando Croce, Moravia, Flaiano e Pasolini, in un mondo delle lettere che sembra non avvedersi dell'equivoco e sullo sfondo di una Salerno corrotta, animata da personaggi mediocri e arrivisti. Amleto De Silva scrive un romanzo lucido e disincantato che con il ritratto di Poncarè ci restituisce il racconto di un'impostura come tante, tra le storture e le aberrazioni della società e l'amara sconfitta degli ideali."" -
Comportati da uomo
Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, un autista un po' rozzo urla al barbiere che ruba i soldi ai suoi clienti: comportati da uomo!, sfidandolo a duello. Per il protagonista, invece, vorrà dire aiutarlo. E così anche per un figlio che si commuove alla vista di un padre ridotto a marionetta in una fabbrica ormai in disuso, per un bancario che ha i sensi di colpa per le sofferenze degli altri, per una volontaria della mensa che si appassiona alle sorti di un uomo sconosciuto in difficoltà, per un professionista stimato che piange per la malattia del figlio, per un pendolare che compra centinaia di tartarughe di ceramica da un sordomuto sul treno, per un barista che cerca di redimere un drogato di slot, per un postino di paese che aiuta lo zio matto a costruirsi un'improbabile astronave con la quale raggiungere Marte. -
Farabeuf o la cronaca di un istante
Farabeuf è un congegno narrativo spietato ed erotico, il tentativo estremo di raccontare un fermo immagine nel tempo di un racconto: l'istante di supplizio e piacere tra una coppia di amanti che giocano e si trasfigurano nel Dottor Farabeuf e la sua assistente, si travestono, cambiano maschere, viaggiano verso Oriente. Un amalgama di amore, sesso e morte che attraverso una scrittura incisiva, corporea e avanguardista assieme, ritorna sui suoi passi e rilancia in modo magico, come un'arte combinatoria antica, l'esperienza del lettore contemporaneo. -
La rampicante
Candidato al Premio Strega 2019«Il romanzo ripropone con coraggio il tema dei trapianti, schierandosi pittosto esplicitamente in favore della rivelazione dell'identità dei donatori. La rampicante è dedicato a Giancarlo Ravidà, diciannovenne investito e ucciso da un'auto pirata il 3 gennaio 2015. Morendo Giancarlo ha salvato la vita di altre nove persone.» - Ansa.itrnrn«La rampicante è nata soprattutto dalla rimodulazione e dalla ricollocazione, ambientale e storica, di un fatto (di cronaca) realmente avvenuto agli inizi degli anni Novanta.» - Affaritaliani.itrnrnrnNelle Marche, sospese tra Medioevo e terzo Millennio, la storia di una famiglia apparentemente come tante. Riccardo è un figlio che si ribella alle logiche del branco; Edera è una ""bambina rampicante"""" che sente delle voci (nella testa) e inconsapevolmente dispensa saggezza; Sor Cesare è un padre che esercita la propria egemonia comprando l'affetto di chi lo circonda. """"La rampicante"""" è un viaggio dentro sé stessi che sovrappone tutti gli strati della tragedia shakespeariana: la verità, l'amore, l'inganno, l'avidità, la paura, la vendetta. Un crescendo di emozioni che, spiando dentro la scatola nera di una famiglia qualsiasi, scortica le deformazioni di una società, fatta di ipocrisia, che ignora il proprio destino. Fino a quando """"la rampicante"""" riporta le cose al loro posto. Davide Grittani ha scritto un romanzo sull'importanza del dono, su com'è difficile riconoscerlo, su com'è arduo meritarlo e infine su com'è categorico dimenticarlo.""