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Stato civile. Un'autobiografia
Come il Mishima delle ""Confessioni di una maschera"""", prima di accedere alla maturità, Pierre Drieu La Rochelle avverte l'urgenza di chiudere i conti con il suo passato. Il giovane biografo non annota i suoi ricordi per esorcizzare i demoni dell'infanzia, ma per conservarne tutta la freschezza dirompente. Un Drieu prima di Drieu, né rosso né nero, cantore di una fase della vita carica di magia e crudeltà, un Robinson Crusoe in pieno Novecento che avrebbe ripetuto, in una vertigine di disperazione, il gesto dell'Europa intera. Nella giovinezza raccontata dal ventottenne Drieu troviamo tutti gli elementi di quella che sarà la sua personalità più matura: la mistica del rischio e dell'autenticità, la lealtà e l'ebbrezza della prima volta, quel disprezzo delle convenzioni e delle leggi, l'invisibile solidarietà che lega criminali e avventurieri, poeti e profeti."" -
Tutto il teatro 1939-1970
Oltre alla storia delle religioni, alla narrativa e alla pubblicistica, Mircea Eliade non mancò di occuparsi anche di teatro, scrivendo diverse opere e confrontandosi con i grandi classici della cultura europea. Le cinque pièces – la maggior parte delle quali inedite in Italia – vengono qui raccolte in un unico volume, arricchite da un rigoroso apparato critico e biografico: un’opera omnia drammaturgica che getta luce su un’attività meno conosciuta, ma altrettanto importante, del grande intellettuale romeno. -
Il nonno
L’alchimia dell’incontro tra due generazioni, in un silenzioso passaggio di testimone che ripete, di volta in volta, il prodigio di una crescita, il trascorrere delle stagioni, dagli anni Trenta ad oggi, dalle case alle piazze, dal «Corriere della Sera» a «Lotta Continua»… La strada del nonno volge al tramonto. Quella del giovane è appena iniziata. La cronaca di una Paese passa anche da qui, dalle testimonianze familiari, mute tracce di quel che siamo diventati. -
James Bond. Fenomenologia di un mito (post)moderno
"Il mio nome è Bond, James Bond"""": frase cult, immutata da Agente 007 Licenza di uccidere a Spectre, ancora oggi tra le più ripetute e amate nella storia del cinema. Pronunciata negli anni da attori molto diversi tra loro - Sean Connery, Roger Moore, Pierce Brosnan fino a Daniel Craig, ultima incarnazione della spia inglese più sexy di sempre - che si sono fatti carico dei diversi portati politici, storici, sociologici e di gender messi in campo di volta in volta dalla saga di 007. Dalla letteratura allo schermo, passando per i videogiochi, l'enogastronomia, le riviste di gossip e la semiotica, la fenomenologia di Bond viene ricostruita attraverso i saggi di studiosi che si interrogano sull'attualità di un mito che continua a rilanciarsi senza perdere in grinta e smalto, alternando vodka martini (agitato, non mescolato) e birra, mai rinunciando ad avere una Bond-girl mozzafiato accanto a sé." -
L'impero dell'Islam. Il sistema che uccide l'Europa
"Ci stanno ammazzando e noi offriamo la nostra piena collaborazione, partecipando a un suicidio collettivo di cui nemmeno ci chiediamo la ragione. La Morte trionfa, e festeggia scatenandosi in una danza macabra, saltellando gioiosa su una montagna di cadaveri, mentre tutt'intorno, agli spettatori attoniti, non resta che aggiornare quotidianamente la mostruosa contabilità della fine. L'Impero del capitalismo finanziario e quello dell'islam ci strangolano: fratelli gemelli, marciano divisi per colpire uniti. Muoiono gli stranieri sui barconi, stremati dal freddo e dalla fatica o gettati in acqua dai trafficanti di uomini. Muoiono gli italiani straziati dalla crisi. Muoiono gli imprenditori, strangolati dall'austerità criminale imposta dall'Unione europea. Muoiono i risparmiatori, a cui manager di banca strapagati hanno sottratto piccoli patrimoni accumulati in una vita intera. Muoiono ragazzi di nemmeno trent'anni, falciati da loro coetanei che indossano tute nere e sparano, berciando in gloria di una religione violenta e mortifera. Muoiono intellettuali e vignettisti che hanno osato raffigurare il profeta di quella religione, nel colpevole silenzio della cultura che avrebbe dovuto difenderli e sostenerli. Muore la libertà di espressione, muore il pensiero critico. Muoiono i popoli europei, e con essi la civiltà occidentale.""""" -
Volevo dipingere la luce del sole. Vita di Edward Hopper tra pittura e cinema
Nighthawks, Morning Sun, Gas: sono tre dei quadri più conosciuti di Edward Hopper, considerato con Pollock il fondatore dell’arte americana. Le immagini di Hopper, apparentemente “semplici”, hanno contribuito a cesellare una precisa idea di America: infinita, solitaria e perturbante. «Volevo dipingere la luce del sole» è una biografia umana e artistica, arricchita da una ricognizione dei film che la evocano e da un inserto che mostra la vicinanza formale tra quadri e fotogrammi: per descrivere vita e opere di Hopper e come i registi più diversi – da Hitchcock a Wenders, da Cronenberg a Lynch – l’abbiano reinterpretato. -
Vietato al padre
Barbara e Rodrigo, sorella e fratello, sono uniti da un vincolo magico in cui l'affetto trova nell'immaginazione e nella fantasia i suoi naturali complementi. La morte, tragica e inaspettata, si scaglia su questo legame, obbligando Barbara ad affrontare il dolore della perdita, in un drammatico percorso che la porterà a ricostruire la vita segreta del fratello. Costretto in un matrimonio ambiguo, stregato da una donna possessiva, subdola e calcolatrice, Rodrigo lascia alla sorella un testamento sussurrato di sogni e di ricordi. Sono indizi sospesi tra realtà e immaginario, tracce, forse, di una verità occultata per troppi anni. Per scoprirla Barbara dovrà dar fondo a tutte le sue risorse emotive, scontrandosi con la freddezza di una donna che ha eletto l'egoismo a ragione di vita, in una lotta dagli esiti inaspettati. -
Sul cinema e altre imperfezioni
Sono passati undici anni dalla scomparsa di Ezio Alberione, animatore culturale instancabile, firma principe di una rivista, duel diretta da Gianni Canova, che ha completamente rivoluzionato il modo di intendere e fare critica cinematografica negli anni Novanta. Pensatore raffinato e scrittore arguto, Alberione sapeva far dialogare sacro e profano, usando la settima arte come purissima forma di pensiero. Il volume, curato da Marì Alberione e Fabio Vittorini, raccoglie quindici illuminanti saggi dell’autore. Pagine che, passando da Truffaut a Spielberg, dalla tv alla Divina Commedia, risultano di attualità sconcertante, segni di una verve intellettuale che nessuno, oggi, sembra più possedere.rnrn«Ezio coincideva totalmente con la propria scrittura e tuttavia lasciava anche che la vita – la sua vita – tracimasse oltre la scrittura, che esondasse fuori dalla pagina. È questo che mi ha sempre, da subito, colpito in lui. Che mi ha punto. La sua capacità di essere tutto dentro le parole e le frasi che scriveva ma – al contempo – anche di essere altrove. Spesso dove non ti aspettavi di trovarlo.» - Gianni Canova -
L'ultimo Beatle. Neil Aspinall, dietro le quinte del mito
A cinquant'anni dal leggendario Sgt. Pepper, questa biografia, la prima in Italia, ricostruisce la vita di Neil Aspinall, l'uomo dietro le quinte dei Beatles. È giovanissimo quando incontra McCartney e Harrison: dalle sigarette fumate di nascosto dagli insegnanti ai primi tour per l'Inghilterra il passo è breve. È lui a guidare il mitico camioncino che nei tour si riempie di graffiti e dediche. In seguito, grazie a un sorprendente intuito negli affari, arriva ai vertici della Apple Corps, fondata dal quartetto di Liverpool. Schivo e riservato, evita microfoni e giornalisti, ma è sempre in prima linea con i Fab Four, difendendoli dai fan - e, all'occorrenza, da loro stessi. Se sono arrivati a «essere più popolari di Gesù Cristo», parte del merito è suo. Un culto di cui Aspinall rimane la fedelissima vestale, anche dopo lo scioglimento, tanto da trascinare in tribunale la Apple di Steve Jobs. Talvolta la storia di una band non si esaurisce in ciò che illuminano i riflettori o nel chiasso dei fan prima dei concerti. È il caso di quel gruppo di Liverpool che in Neil Aspinall trovò un prezioso collaboratore, un amico, l'orma di un destino. -
L'occhio di Krishna
E se Salgari avesse vissuto in prima persona le avventure di cui fu brillante narratore? Nella gaudente Italia di inizio Novecento, tra il sorgere dei movimenti nazionalisti e le prime rivendicazioni delle suffragette, il romanziere riceve una richiesta di aiuto da parte di Sandokan. Il pirata di cui ha raccontato le gesta, infatti, esiste veramente ed è caduto vittima di un tranello del malvagio Lord Brooke, suo acerrimo nemico. Emilio Salgari raccoglie attorno a sé un manipolo di eroi: il poeta-guerriero Gabriele D’Annunzio (sì, proprio quel D’Annunzio), il capitano Francesco Viganò, autore di fantasmagorici racconti sottomarini, e l’ardimentosa giornalista Vera Marlin, simbolo del più audace femminismo. Il bizzarro gruppo di avventurieri partirà alla volta dell’India per misurarsi con un nemico misterioso e letale, dando vita a un’avvincente narrazione nel solco della migliore tradizione europea dell’avventura esotica e fantascientifica. -
Eroi della scienza. Esploratori dell'ignoto
Nove storie, nove avventure nel mondo della ricerca scientifica italiana, raccontate attraverso lo sguardo appassionato dei protagonisti. Dalle imprese nello spazio dell'astronauta Paolo Nespoli, alle rivelazioni tra i ghiacci antartici dell'ingegnere Chiara Montanari, fino ai misteri dei neutrini indagati dal fisico Lucia Votano, il libro dà voce a chi con dedizione s'impegna per condurre il nostro pianeta verso un futuro migliore. Sono scienziati, ricercatori, studiosi ogni giorno in prima linea per garantire il progresso dell'umanità: eroi della scienza, esploratori dell'ignoto. -
Richard Linklater. La deriva del sogno americano
Se non appartenete alla schiera dei suoi fan forse il nome non vi è noto. Eppure, è molto probabile che abbiate visto almeno uno dei suoi film: perché al cinema di Richard Linklater prima o poi si incappa. Magari attraverso le vicende di due suoi amanti da feuilleton romantico, Ethan Hawke e Julie Delpy, che si incontrano su un treno Prima dell'alba e cambiano per sempre le loro vite. O passando per un finto insegnate uh po' matto che insegna AC/DC e Led Zeppelin alla School of Rock. O ancora seguendo dodici anni di una famiglia in tempo reale in Boyhood, uno dei più arditi esperimenti del cinema recente. Tutto questo e molto altro ancora e Richard Linklater: sperimentale, indipendente, filosofico, e anche amante dello sport, ribelle, americanissimo. -
Africa. Storie di un inviato speciale
Prima di un continente, per Emilio Fede l'Africa è stata un enigma da sciogliere, un mistero in cui avventurarsi, una frontiera interiore. Quarantaquattro paesi visitati, spesso in condizioni disperate, alla ricerca di notizie di prima mano. Nessun giornalista, in quegli anni, è stato testimone di ciò che «mr. Fede» ha visto: la storia l'ha voluto sempre in prima linea, tra le persone, nelle strade, tra i ribelli e le armi spianate. Ha così conosciuto un'Africa molto diversa da quella costruita dalla mitologia pop occidentale: un'Africa sfregiata dal colonialismo e dall'apartheid, dilaniata da guerre civili e colpi di stato, martoriata dalle carestie e dalle malattie. Prefazione di Toni Capuozzo. -
Carrozza nº 7
Una sanguinosa guerra civile dissangua il Paese. Il professore Zeit, cultore di Machiavelli, riceve un misterioso incarico che lo spinge a imbarcarsi in una indimenticabile avventura: cercando di raggiungere in treno la città di Quorum, svelerà il drammatico intreccio di politica e potere del quale lui, come tutti, non è che un'ignara pedina. Fra intrighi diplomatici, azioni militari, personaggi tragicomici e un'appassionata storia d'amore, il viaggio di Zeit dipinge una lucida allegoria di quella modernità che stiamo vivendo nella nostra attualità politica. -
Voglio rivedere papà
Giuseppe Poggi Longostrevi, medico e noto imprenditore nel settore delle cliniche private, si toglie la vita il 12 settembre 2000. L'uomo, al centro di una maxitruffa ai danni della sanità pubblica, è stato soggetto al bombardamento mediatico della stampa quotidiana. Ma chi era veramente Giuseppe Poggi Longostrevi? A diciotto anni dalla sua tragica scomparsa, la figlia Valeria ricompone il puzzle di un'esistenza complessa, portando alla luce l'immagine di un uomo geniale e tormentato, combattuto tra l'impeto dell'innovazione scientifica e i disagi del disturbo bipolare. Memorie, fantasie e testimonianze si intrecciano nel ricordo di un genitore sui generis, una figura donchisciottesca, indagata dallo sguardo lucido e intimista di chi lo ha conosciuto e amato. -
Omar
Giovane pastore giordano, Omar è restio ad accettare le imposizioni ferree della comunità rurale in cui vive. In fuga dalle tradizioni di un Islam che non comprende, comincerà un viaggio verso il cuore di un Medio Oriente denso di contraddizioni, alla ricerca di una libertà che parrebbe solo intravedersi nel miraggio di una terra lontana chiamata Europa. Dagli altipiani giordani fino alle assolate coste libiche, l'odissea di Omar al Nasser, già profugo in patria, si configura come una discesa negli abissi dell'incomprensione umana, al cui interno si agitano i pericoli del terrorismo più radicale. -
Joe Wright. La danza dell'immaginazione, da Jane Austen a Winston Churchill
Sono pochi i registi capaci di trasformare grandi romanzi in film epocali. Joe Wright è uno di questi, maestro degli adattamenti letterari - da ""Orgoglio e pregiudizio"""" ad Anna Karenina, passando per """"Espiazione"""" - con i suoi movimenti di macchina coreografici, gli omaggi al mondo dell'arte, cast stellari spesso capitanati dalla musa Keira Knightley. Pubblicata all'indomani di """"L'ora più buia"""" - protagonista Gary Oldman, vincitore del premio Oscar 2018 per la sua interpretazione di Winston Churchill - e impreziosita dai contributi di due collaboratori storici, il direttore della fotografia Seamus McGarvey e il compositore Dario Marianelli (premio Oscar per la colonna sonora di """"Espiazione""""), la monografia italiana dedicata alla produzione di Joe Wright ne analizza l'intera carriera, inclusi gli esordi in tv e le pubblicità per Chanel, sempre in bilico tra realismo e fantasia."" -
Carlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare
Amati, odiati, mitizzati, derisi, rimpianti, insultati: Carlo ed Enrico, ovvero ""I Vanzina"""". Una griffe tra le più riconoscibili del cinema italiano, di sicuro una delle più prolifiche. Sapore di mare, Vacanze di Natale, Eccezzziunale…veramente, I fichissimi, Sotto il vestito niente, S.P.Q.R. 2000 e ½ anni fa, A spasso nel tempo e Il pranzo della domenica sono solo alcuni dei loro sessanta film. Figli di Steno, uno dei padri della commedia nostrana, hanno proseguito la tradizione di famiglia non disdegnando anche altri generi, dal giallo al melodramma. Per quarant'anni hanno raccontato l'Italia e gli italiani con leggerezza e acume, senza mai prendersi troppo sul serio."" -
La verità recitata. Tutto il teatro. Vol. 2
Con La verità recitata prosegue la pubblicazione integrale delle opere teatrali di Giuseppe Fava, giornalista, drammaturgo e romanziere siciliano, ucciso da Cosa nostra nel 1984. Nelle sue pièce ha saputo infondere la potenza del proprio impegno civile, mettendo in scena il dramma di un Paese soffocato da piccole e grandi ingiustizie quotidiane. Da Delirio a Sinfonie d'amore, passando per Foemina ridens, Fava mette a nudo le miserie dell'animo umano, avvalendosi di una pluralità di stili differenti. Si delineano così alcuni profili di personaggi che vivono ai margini, dei quali l'autore sonda i sogni, i desideri o il totale disincanto innanzi a una società che li ha privati di ogni speranza. Chiudono il volume I' soltato 'mballaccheri, commedia ispirata al Miles gloriosus di Plauto e qui pubblicata per la prima volta, e Ultima violenza, dramma in cui assistiamo al crollo di una giustizia che ha smarrito il senso del proprio operato. Il volume presenta inoltre un accurato apparato storico-critico, una biografia dell'autore, note introduttive e schede tecniche dedicate a ciascun testo, poiché il corpus teatrale di Giuseppe Fava si può ormai ritenere un insieme di classici che non possono e non devono essere dimenticati. -
Come facevano a vivere nell'Ottocento senza tranquillanti?
Liz è una donna che naviga senza rotta tra le sue molteplici personalità, alla costante ricerca di un'identità. Divisa tra tre uomini che incarnano prospettive di amori agli antipodi, ripercorre la sua eccitante e seducente vita, tra eventi esclusivi e paradisi naturali. Tra una convivenza con John Malkovich e un party in compagnia di Madonna, si dipana la matassa di un'esistenza di eccessi e costrizioni. Carla Milesi sperimenta e dà vita a un romanzo naif e tragicomico con protagonista una donna fragile ma assetata di esperienze.