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La morte ti presenta il conto. La nuova indagine del magistrato Elena Macchi di Varese
Ambientato nell'estate del 2019, in un luglio torrido, il noir si apre con una prefazione degna di un horror, in cui si descrive la tortura eseguita da un misterioso assassino su un uomo, prima di ucciderlo. La vittima è Enea Maggi, titolare insieme al fratello Amedeo, di una ditta che fabbrica macchinari per la lavorazione della gomma. Il suo cadavere mutilato viene rinvenuto dalla donna delle pulizie. Il P.M. Elena Macchi viene chiamata sul luogo del delitto. Le indagini hanno inizio. Anche in questo quinto episodio che la vede protagonista, il magistrato Macchi è affiancata dal sostituto commissario Antonio Pozzi e dal commissario capo Auteri della questura di Varese. Elena Macchi si reca a Vedano Olona, dove ha sede la Maggi S.r.l. per parlare con Amedeo. Qui conosce Paola Carnevali, la giovanissima segretaria, un tipo un po' particolare, con la quale il P.M. riesce a instaurare un buon rapporto che le sarà di aiuto per scoprire la verità sul caso. Il misterioso assassino colpisce di nuovo, rendendo ancor più intricata la matassa. La seconda vittima, infatti, il commercialista Renato Balivo, pare non avere nulla in comune con la prima e le indagini si fanno sempre più complesse. A queste si intrecciano le vicende della vita personale del magistrato, focalizzata intorno alle figure di un compagno e di due genitori anziani, di cui la madre gravemente malata. Nello svolgimento della vicenda, subentrano a un tratto nuovi personaggi, come la escort Marina Monti e l'ingegner Riga, e diversi altri di contorno atti a narrare una storia che condurrà a un'inattesa soluzione del caso. La storia si svolge tra Varese (il centro, la zona del tribunale e la questura in primis; Casbeno, Vedano Olona, le grotte della Valganna, Casciago, Calcinate del Pesce, Gavirate, Campo dei Fiori), San Bernardino e Milano (Cadorna, Castello Sforzesco, Parco Sempione, El Porteño Arena). -
Giallo al Cimitero Maggiore. Una nuova indagine per le «squinzie» Bonetti e Valli
Milano, Cimitero Maggiore, all'improvviso tra le tombe iniziano a passeggiare personaggi che dovrebbero risiedere nei loculi. Zombie? Niente affatto, ma ci vuole poco ad Anita Valli per capire che gatta ci cova e scoprire l'ennesima trama gialla. Forse l'agenzia di pompe funebri Legno di Pero ha qualche responsabilità in questa faccenda? Come è possibile che persone morte e sepolte vadano a zonzo per Milano? E chi c'è nella tomba al posto loro? Con l'amica Mirella Bonetti, Anita avvierà una nuova indagine strampalata che porterà le due ""squinzie"""" di via Gallarate ad occuparsi di clochard che spariscono, di sepolture sospette, di baristi gentili e di viaggi in Liguria a bordo del vecchio furgone con cui Anita trasporta mobili restaurati. Il buon amico Marchino, al solito, le aiuterà. Jarod il labrador farà del suo. E si spera che, questa volta, il bel commissario Giorgio Santini non sia costretto a soccorrerle in extremis."" -
Sangue nel Redefossi. Lorenzi indaga a San Giuliano Milanese
Una serie di delitti si verificano a San Giuliano Milanese e in Piemonte, vicino a un rifugio alpino di Macugnana, davanti al ghiacciaio del Monte Rosa .Viene denunciata la scomparsa di un dirigente di una nota azienda sanitaria privata ma la segnalazione non viene presa in grande considerazione al commissariato di Lambrate dove la polizia è impegnata, in un agosto caldo e soffocante, ad occuparsi di quello che pare essere il penoso caso di suicidio di un anonimo commercialista nella vicina via Ampere. All'interno del rimorchio di un camion abbandonato nelle campagne dell'hinterland milanese una raccapricciante scoperta che metterà a dura prova l'umanità e la professionalità dei carabinieri di San Giuliano Milanese. Cristina, giornalista di radio popolare, aiutata dalla sua nuova assistente Marta Jovine, si occuperà di quest'ultimo caso e l'inchiesta della giornalista assumerà un profilo molto pericoloso. -
Tempesta su Mariani
È la metà di marzo quando durante una mareggiata il commissario Antonio Mariani assiste al recupero del corpo nudo di una giovane donna. Non è necessario essere un anatomopatologo per capire che la causa del decesso non è l'annegamento ma la profonda ferita dalla base del collo all'inguine. Nei giorni precedenti erano stati trovati i corpi di altre due donne, decedute a causa di ferite analoghe. Le vittime, occasionalmente, facevano sesso a pagamento: questa notizia aveva suscitato l'interesse dei media; già si parlava di un serial killer delle prostitute e Mariani sa che questo terzo delitto rafforzerà l'ipotesi. Il commissario si concentra soprattutto sui dettagli che rendono questo omicidio diverso dai precedenti. Il corpo è stato ritrovato in mare, gli altri due no: uno vicino alla stazione ferroviaria di Sampierdarena e l'altro non lontano da quella di Brignole. Ma il dato discordante più significativo è la vita di questa terza vittima: Valeria Cottini era una giovane ricercatrice universitaria con un promettente futuro, perché era in corso di pubblicazione un suo saggio sulla prostituzione nella Genova del Quattrocento. Eppure, non si può escludere che sia stata vittima del ""killer delle prostitute"""", perché in rete gira un suo video hard. L'indagine è resa più complicata dai pessimi rapporti fra il commissario e l'ispettore Paciani che è convinto di avere di fronte un """"serial killer delle prostitute"""" e che tutte le ricerche di Mariani siano soltanto un modo per disturbare e infangare persone influenti. Ma Antonio continua a scavare nella vita delle vittime. E la sua ricerca metterà in pericolo la sua famiglia."" -
Omicidi a Milano. Il commissario Ferrazza e l'ispettore Ceolin sotto attacco
Non c'è pace per l'ispettore Ceolin detto 'Ndemo tosi. A nove mesi dalla vicenda che l'ha segnato personalmente e professionalmente, la morte della sorella Teresa, una nuova bufera si sta per abbattere su di lui, fatto oggetto di accuse gravissime e, di riflesso, sul suo capo, il commissario Daniele Ferrazza, neo papà di una bimba di tre mesi, Alice. Chi ha ucciso Adelaide Rigamonti, la moglie dello stimato imprenditore che controlla il mercato dell'assistenza ai rifugiati e quello del riciclo dei rifiuti? Chi ha ucciso Gianluca De Marco, il presidente della cooperativa Siamo Umani? Un groviglio di delitti, calunnie, rapimenti, conflitti familiari, apparentemente slegati tra di loro, metterà a repentaglio la coscienza e la rispettabilità dei poliziotti del commissariato, dove per la prima volta fa la sua apparizione un personaggio singolare, Amanda Valli, la nuova vice di Ceolin, che grazie alle sue competenze informatiche conquisterà un posto al sole tra i colleghi e di fronte alla stessa Procura. Una donna ""tosta"""", come la definisce Ferrazza, reduce da un'esperienza traumatica che l'ha toccata nei suoi affetti più cari, un """"bulldozer"""" che non si ferma davanti a nulla pur di portare a termine i compiti, ufficiali e non, che le vengono affidati. Il trio, coadiuvato dall'investigatore ex carabiniere Romano Montanari, si troverà a combattere contro poteri immensi e sconosciuti, il nuovo Leviathan, dirà qualcuno: Nessuno sulla terra è pari a lui/fatto per non aver paura/lo teme ogni essere più altero/egli è il re su tutte le fiere più superbe. Un nemico contro il quale il potere della legge può fare ben poco, perché esso è """"oltre la legge"""". È un noir, questo di Bastasi, dove è importante non tanto chiedersi """"chi è l'assassino?"""" ma """"perché? Come è possibile?"""". Un romanzo che, tra le righe, racconta silenzi e solitudini cui è difficile sfuggire se l'unica cosa che sappiamo fare è rifugiarci nell'illusione delle comode mura di casa."" -
Era la Milano da bere. Morte civile di un manager
Massimo Gerosa, manager in carriera, viene improvvisamente licenziato dalla COMOR, il colosso dell'informatica dove lavora. Le motivazioni sono vaghe. La moglie lo costringe ad andarsene di casa e anche la figlia diciannovenne, che all'inizio mantiene i rapporti con il padre, a un certo punto se ne allontana. Dopo nove mesi vissuti tra alberghi di quart'ordine e il suo SUV adibito a dimora, Massimo finisce a fare il guardiano notturno nella sede di un movimento di estrema destra, di cui gradatamente sposa l'ideologia impregnata di nazionalismo, di razzismo e di antisemitismo. Arriva, addirittura, a immaginare e a proporre un attentato contro Roberto Modigliano, che Massimo considera la causa della sua ""morte civile"""" e che, oltre a essere lo stimato uomo d'affari destinato a di- ventare il prossimo ministro dell'economia, è anche l'esponente di una nota famiglia ebraica del milanese. Ma Modigliano nasconde un terribile segreto... Sullo sfondo di un paese devastato dalla crisi economica, dalla decadenza culturale e dalla solitudine sociale, si dipana un racconto feroce nel quale, con un montaggio alternato, l'autore ci conduce per mano attraverso le vicende parallele dei suoi personaggi e ci porta fino al punto in cui convergono in un tragico e definitivo gioco al massacro: una rappresentazione impietosa della società dei nostri giorni, sopra un palcoscenico da tragedia greca, cui solo la progressiva presa di coscienza di Cristina, la giovane figlia di Massimo, riuscirà a donare un filo di luce."" -
La scelta di Peggy Harper
Destinato a una grigia carriera di impiegato, il giovane Christopher Tatham lotta per realizzare il suo sogno e affermarsi sulle scene dei teatri londinesi. Grazie all'aiuto dello zio, comincia un'incerta carriera d'attore, accettando parti di terz'ordine, in attesa che un giorno arrivi la sua occasione. Quando incontra l'incantevole e ambiziosa Peggy Harper, le cose sembrano finalmente cambiare, trascinando i due giovani in un frenetico alternarsi di successi e delusioni, compromessi e tradimenti. Peggy e Christopher, legati da una promessa di matrimonio, dovranno fare i conti con un mondo che metterà a dura prova la loro integrità e la loro relazione sentimentale. Amato da scrittori come Orwell e Wells e ancora sconosciuto ai lettori italiani, Leonard Merrick in questo romanzo dipinge un nitido, affascinante affresco della Londra di inizio Novecento, in cui si intrecciano le vite di attori squattrinati, madri ossessionate dal successo dei figli, registi arroganti e impresari senza scrupoli. -
Il ladro gentiluomo
Raffinato, romantico e geniale, A J. Raffles è il prototipo del ladro gentiluomo, una figura letteraria che, dalla fine dell'Ottocento ai nostri giorni, avrà ininterrotta fortuna. Abile nel travestimento, sempre elegante, Raffles si divide tra il cricket e il crimine, trascinando l'amico Bunny Manders in imprese pericolose al limite della follia. Raffles e Bunny sono ispirati a due celebri coppie dell'epoca: una reale, quella composta da Oscar Wilde e dal suo amante Lord Douglas, e una di finzione, ovvero Sherlock Holmes e il Dottor Watson. Del celebre investigatore, Raffles costituisce una sorta di antitesi, che si definisce avventura dopo avventura nei perfetti meccanismi narrativi congegnati da Hornung. Dietro l'abilità e leggerezza di scrittura, questi racconti nascondono una segreta ribellione contro la sensibilità vittoriana. -
Imparare ad amare
Riprendendo fin dal titolo la celebre sentenza della ""Gaia scienza"""" di Nietzsche """"si deve imparare ad amare"""", l'autore ripercorre la storia del rapporto tra ethos ed eros in filosofia, del sogno d'amore in psicanalisi fino ai legami di separazione. """"Amare"""" non è un imperativo morale, l'impersonale """"si deve"""" non è lo stesso del """"tu devi"""": imparare ad amare è ciò che impone la vita al mondo, non si può sfuggire, è un obbligo d'esistenza. La riflessione di Giuseppe Ferraro, tra i più attenti studiosi contemporanei dei rapporti tra filosofia, etica e pedagogia, si articola attraverso l'analisi di alcuni capolavori della letteratura, come """"Anna Karenina"""" e """"Cime tempestose"""", e prosegue con l'interpretazione di diversi passi fondamentali dei dialoghi platonici, senza tralasciare uno sguardo attento al tema dell'eros nella psicanalisi freudiana. """"Imparare ad amare"""" è un saggio intenso e rigoroso, scritto con piglio divulgativo, che interroga la verità della filosofia sui legami di desiderio, amore e amicizia."" -
Sporche femmine scioviniste. Le donne e l'irresistibile ascesa della Raunch Culture
Gli ultimi anni della storia delle donne sono stati segnati da Sex and the City, dai tanga, dagli spettacoli di varietà rivisitati in chiave strip. Oggi per una donna non basta avere successo: per essere ascoltate bisogna farsi desiderare a tutti i costi. ""E noi ci siamo cascate"""", scrive Ariel Levy. Cosa vuol dire, allora, che una donna è raunch? Significa: """"scandalosa"""", """"sfacciata"""" e, soprattutto, """"convinta di saperla lunga"""". Ecco quindi ricche ereditiere come Paris Hilton che diventano celebri per aver girato un porno, presentatrici che strillano in Tv mostrando improbabili seni rifatti, politiche agghindate come alberi di Natale. Originale e provocatoria voce del giornalismo americano, l'autrice denuncia le contraddizioni di quello che viene spacciato per il """"nuovo potere delle donne"""", e il suo libro è una spietata critica alla deriva dell'identità femminile che si rivolge ai lettori come alle lettrici."" -
New York anni Ottanta. L'arte in presa diretta
Rosma Scuteri racconta New York e la sua arte. In un viaggio che vede ogni tappa segnata dall'urgenza di un incontro, ci scorrono davanti il genio, i prodigi e le follie di un intero decennio, ora accesi dalla potente miccia del ricordo, ora risolti dal lungo respiro della riflessione critica. Dalla caccia a Rammellzee alla scoperta di David Hammons, dallo Squat Theatre all'immaginario elettronico di TODT: le mille schegge di questa testimonianza si ricompongono in un quadro di rara forza comunicativa. I party interminabili, i sopralluoghi ad Harlem, gli spazi sinistri del Lower East Side, gli opening notturni e le infinite possibilità offerte dalla Grande Mela fanno da controcanto alla pura esperienza estetica, restituendo il senso di un tempo e di una città in cui fare e consumare arte erano tutte espressioni di un'esuberanza senza complessi né limiti. -
Anne Frank. La voce della Shoah
Nel giugno del 1942, un mese prima di essere costretta a nascondersi insieme alla sua famiglia per scampare alla persecuzione nazista, Anne Frank riceve in dono un diario per il suo tredicesimo compleanno. Le sue pagine saranno lette da milioni di lettori, che attraverso i pensieri di Anne, uccisa nel campo di Bergen-Belsen, conosceranno e cercheranno di comprendere l'orrore della Shoah. Ma il Diario non è soltanto una preziosa testimonianza storica: è un'opera letteraria, scritta da un'adolescente straordinariamente consapevole che, negli ultimi mesi trascorsi nel rifugio di Amsterdam, sottopose le sue parole a una continua e accurata revisione. Con un approccio originale, dove il rigore dell'analisi non è scindibile dalla commozione, Francine Prose ripercorre la vita di Anne Frank, narra della sua tragica morte e ne fa emergere la sorprendente statura di artista. -
Lettere d'amore a mia moglie. 1932-1944
Tra gli anni Trenta e Quaranta, Publio Magini, allora giovane ufficiale dell'aeronautica, scrive all'amata Virginia. Attraverso le sue parole vediamo crescere una storia d'amore tenera e intensa, che si intreccia inevitabilmente con le vicende di un drammatico decennio della storia italiana. Si susseguono così il matrimonio a Roma all'inizio del 1935 e la brevissima residenza a Firenze, la nascita dei figli, il richiamo sotto le armi a seguito dell'aggressione fascista all'Etiopia, il lavoro di istruttore alla scuola di Volo senza Visibilità, lo scoppio della guerra e i raid aerei del 1942. Poi, dopo il 25 luglio '43, l'impegno a fianco del nuovo governo Badoglio e i dieci mesi di separazione, fino alla liberazione di Roma. Nell'ultima lettera, scritta alla vigilia dell'ingresso degli Alleati nella capitale, riemergono tutte le emozioni e gli entusiasmi che diedero inizio alla corrispondenza, come a segnare un nuovo inizio per questa relazione sentimentale, filo luminoso che racconta con lucida passione gli anni più bui della storia del nostro Paese. -
Biografia di una chiocciola. Storia confidenziale di @
A metà strada tra il personal essay e l'esposizione accademica, il volume racconta le diverse e curiose storie di dispositivi e macchinari, telegrafi e tastiere, simboli e caratteri che hanno in qualche modo contribuito alla creazione della posta elettronica. Su tutto svetta lei, la chiocciola informatica, con una vicenda che inizia dal Medioevo, per poi intrecciarsi con una singolare testimonianza leonardesca: quella del precocissimo esempio, inventato a fini giocosi, di una A inscritta in una O. La storia che segue è una sorprendente epopea di tastiere e sequenze di caratteri: episodi di una ""guerra"""", combattuta a colpi di prototipi e brevetti, che avrebbe portato all'affermazione planetaria della tastiera QWERTY, all'invenzione della carta carbone e a quella di un rudimentale modello di macchina da scrivere, dietro cui si cela un tenero gesto d'amore. I diversi filoni narrativi convergono verso quell'unico segno, timbrato a fuoco sulla nostra seconda pelle: tutto, è il caso di dirlo, ruota attorno ad @."" -
Al di là dell'impressionismo
Félix Fénéon è un giovane intellettuale anarchico che nella Francia fin-de-siècle scrive di critica d'arte. A Parigi nell'estate del 1886 registra con tempismo e acume la profonda trasformazione che la pittura di avanguardia sta attraversando a opera di un gruppo di artisti, da lui battezzati ""neoimpressionisti"""". """"Al di là dell'Impressionismo"""" è la traduzione integrale dell'unico libro pubblicato da Fénéon, """"Les Impressionnistes en 1886"""": un opuscolo che raccoglie alcune recensioni di mostre, riuscendo a fotografare una svolta cruciale nello sviluppo dell'arte moderna. Con la sua prosa raffinata, sintetica quanto evocativa, Fénéon è il primo interprete di Seurat e Signac, e della loro """"pittura per punti"""": strumento scientifico per la libertà espressiva."" -
Alla ricerca del Baron Corvo
Scrittore, pittore, fotografo, aspirante sacerdote cattolico e dandy omosessuale, Frederick Rolfe ha rappresentato nella sua vita un personaggio sospeso tra l'abiezione e il senso del sublime, votato alla ricerca del successo e destinato alla sconfitta. L'uomo che volle farsi chiamare Baron Corvo non ottenne in vita il riconoscimento letterario a cui aspirava, ma la sua esistenza si svolse davvero come una drammatica e provocatoria opera d'arte. Quello che sappiamo di lui deriva principalmente dalle indagini di A.J.A. Symons, che ne tracciò nel 1934 questo straordinario ritratto. Symons affascinato dal suo soggetto, nel quale non potè evitare di riconoscersi almeno in parte - costruisce così un avvincente gioco di specchi, facendo filtrare l'imponente mole di testimonianze attraverso una scrittura limpida e una raffinatissima struttura narrativa. -
Vicini
Il protagonista di questo romanzo di esordio di Claude Houghton per la prima volta in traduzione italiana, è un giovane scrittore che decide di prendere una stanza in una pensione, sperando di trovare un ambiente tranquillo per poter lavorare. Una notte, il suono di una risata fuori dalla porta gli rivela che nella stanza accanto c'è Victor, un nuovo vicino verso cui il narratore prova fin da subito un odio e un'avversione incontrollati. Presto i suoi sentimenti si trasformano in un'ossessione per le frequenti conversazioni e le avventure amorose dell'indesiderato vicino, che possono essere sentite con chiarezza attraverso le sottili pareti. Da quel momento, la stanza si riempirà delle pagine in cui il giovane scrittore racconta fin nei minimi particolari la vita quotidiana di Victor. Il titolo è una storia surreale e coinvolgente, in cui il protagonista scoprirà solo alla fine il senso della propria esistenza. -
Uguali, diversi, normali. Stereotipi, rappresentazioni e contro narrative del mondo rom in Italia, Spagna e Romania
Nei secoli i rom sono stati visti quasi sempre come gruppi omogenei con determinate caratteristiche, gli irriducibilmente diversi, ontologicamente differenti, emblema dell'illegalità quasi fisica e corporea; nei casi positivi, invece, come i rappresentanti dell'autenticità, della libertà, della vera natura dell'uomo quasi a ricalcare il mito del ""buon selvaggio"""". Quanto l'immaginario sui rom corrisponde alla visione che hanno di se stessi? In questo volume ci proponiamo di mettere in luce il gioco di rappresentazioni da parte dei diversi attori sociali (vari gruppi di rom, istituzioni, mass media, associazioni rom, accademici, studenti) che concorrono a costruire """"l'immagine dei rom"""". Il tentativo è quello di dare vita, anche attraverso il coinvolgimento dei rom stessi in qualità di ricercatori, a una contro narrativa del mondo rom, un luogo di voci e contro voci, di sguardi incrociati che metta in luce le forme di agency e di resistenza dei soggetti che interagiscono per rinegoziare la propria appartenenza."" -
Il detective cieco
Max Carrados è un detective decisamente singolare: rimasto cieco in seguito a un incidente a cavallo, ha dedicato la sua vita a sviluppare i quattro sensi che gli rimangono e a tenere in allenamento le sue straordinarie doti speculative. Le sconcertanti capacità dell'investigatore - come leggere il giornale facendo scorrere le dita sull'inchiostro o indovinare i sentimenti di una persona dalla sua andatura - sfiorano i confini del soprannaturale, e le sue avventure a fianco dell'amico Louis Carlyle, ex procuratore caduto in disgrazia, brillano tanto per l'ingegno narrativo che per l'effervescenza dei dialoghi. Scritte tra il 1914 e il 1934 dall'eccentrico Ernest Bramah, le storie di Max Carrados sono un classico atipico della narrativa poliziesca, un geniale cocktail di suspense e ironia di cui questo libro raccoglie gli esordi. -
Il postimpressionismo. La promessa di una nuova arte. Ediz. illustrata
Alla fine del 1910, Roger Fry, già stimato critico e pittore, organizza alle Grafton Galleries di Londra una mostra d'arte contemporanea francese, coniando la fortunata definizione di ""Postimpressionismo"""". Per il pubblico britannico, ancora molto affezionato ai temi e ai toni dell'epoca vittoriana, è la prima vera occasione per conoscere alcuni dei più importanti esponenti della scena europea, tra cui Cézanne, Gauguin e van Gogh. Per Fry è un passo fondamentale nello sviluppo di una nuova visione dell'arte come mezzo d'espressione delle emozioni, senza obblighi di oggettività e realismo. La mostra suscita uno scalpore imprevisto e segna uno spartiacque nell'evoluzione del gusto; si replica nel 1912, con una seconda esposizione, che precisa e conclude il discorso sulle nuove tendenze. Questo libro racconta una stagione cruciale per l'estetica del Novecento, raccogliendo un'ampia selezione di testi di Fry, in gran parte inediti in italiano.""