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Sfilata rosso sangue. Un'altra indagine per taglie forti
Sono passati due anni da quando Clara, Patti e Rosanna, proprietarie della Boutique ""Tutta Curve"""" per taglie forti nel cuore di Genova, hanno risolto il caso di Vico dell'amor perfetto. La vita sembra procedere tranquilla per le tre amiche diversamente rotonde, ma le cose stanno per cambiare. Tutto comincia il giorno in cui Clara sale su un treno diretta a Milano. Nella borsa ha un invito per la sfilata di Apollonia C., la sua stilista curvy preferita, che inaugura la Fashion Week milanese con un evento che rivoluzionerà la dittatura della taglia 38. Non sa che sta per imbarcarsi in un'avventura piena di insidie. Già, perché tra abiti spettacolari e modelle capricciose, giornaliste eccentriche e furti inspiegabili, qualcuno sta tramando nell'ombra un orribile delitto. E non è che l'inizio! Il suo intuito la porterà a indagare insieme alle socie nel luccicante mondo della moda dove nulla è come appare, in cerca di una mente criminale assetata di sangue. Nessuno è al di sopra dei sospetti. Le straripanti top model curvy Stella LaForesta e Dodi Remora, per esempio, sono davvero amiche o, in realtà, si odiano? E come mai la tirannica neodirettrice della rivista di moda """"Femme"""" è così sulle difensive? Senza contare che Tito Livio, marito toy boy di Apollonia con la passione per la musica rap, ha un'aria poco raccomandabile. Perfino Dominique, l'amabile pierre che ha invitato Clara alla sfilata, potrebbe non essere quello che sembra. Ma alla fine, anche grazie all'aiuto della commissaria Pia Onorato, implacabile femminista con un debole per i travestimenti e il giardinaggio in vaso, la verità verrà a galla."" -
Scirocco e zagara. Un giallo siciliano per il maresciallo Mariangelo
Mariangelo mastica amaro. Il cadavere di padre Giovanni Rossi, noto alle cronache per i suoi affari con la malavita locale e l'accoglienza dei migranti, viene trovato nella piscina della sua lussuosa villa. Mentre le alte sfere ecclesiastiche chiedono una rapida risoluzione del caso, il maresciallo Mariangelo e il brigadiere Fascia si fanno largo tra prostituzione, mafia, traffico di migranti e un progetto di accoglienza per orfani. Finiranno in una fiaba nera come la notte più buia, un inferno dal quale non vi è uscita e le nefandezze umane sono lame nel costato dei giusti. Nell'oscurità del crepuscolo le acque del lago si increspano. Una sirena, catturata nelle reti di un pescatore, è costretta a vivere lì, mentre un mostro a sei zampe la osserva, pronto a stringerla nella sua morsa. È proprio il mostro a stuzzicare la voglia di giustizia del maresciallo. Sullo sfondo della città di Barcellona Pozzo di Gotto, tra i sapori di una Sicilia che profuma di Zagare, granite, mentre il sole ottunde le menti e il sangue scorre, invadendo il letto del Longano, Gianluca dovrà sfidare la sua angoscia per il mare e salvare quel che resta del suo matrimonio con Giuseppina, desiderosa di un figlio e di vivere nella sua città natale: Lipari. È proprio nel mare della paura che si nasconde la soluzione alla prima indagine del maresciallo Mariangelo. -
A distanza ravvicinata. La prima indagine di Mistral e Pietro
Lavagna, estate 1998. Pietro Farné è un giovane maresciallo dei carabinieri, fresco di nomina, incaricato di una strana missione: sorvegliare un'anziana turista di origine tedesca, Frau Gertrud Stingel, e la sua accompagnatrice, Viviana Prestigiacomo. Un compito apparentemente noioso, ma al quale si interessano addirittura i servizi segreti. Mistral Garlet, invece, è una studentessa universitaria, che si è concessa qualche giorno di vacanza perché sente l'esigenza di riflettere sul proprio futuro. Casualmente si ritrova a essere vicina di ombrellone proprio di Gertrud Stingel e resta colpita dalla personalità sfaccettata dell'anziana signora, nonché dal rapporto complesso che sembra esistere tra la tedesca e la sua badante. Nella notte tra l'11 e il 12 agosto, la svolta. Gertrud Stingel viene uccisa nel proprio appartamento e Viviana Prestigiacomo scompare. Il caso appare subito difficile da risolvere. Chi è l'uomo che veniva a trovare Gertrud con una certa regolarità? E dove la accompagnava? Perché aleggia come un fantasma l'ombra di un vecchio criminale nazista? E chi è, invece, l'altro misterioso individuo che sembrava muoversi sottotraccia attorno a Viviana? Ma soprattutto: che fine ha fatto la badante? È ancora viva? È lei l'assassina? Sì, perché una nuova vittima viene ritrovata e la scia di sangue sembra destinata a non fermarsi ancora. Attorno a questi misteri si snodano parallelamente l'inchiesta condotta dal maresciallo Pietro Farné e l'indagine dilettantesca e appassionata di Mistral. Si dipana così un fitto intreccio di scoperte e rivelazioni, che porterà i due a seguire piste differenti ma convergenti, sfiorandosi ripetutamente senza mai realmente incrociarsi davvero, come due pedine mosse da un destino beffardo. Fino al raggiungimento della verità, sullo sfondo dei festeggiamenti per la Torta dei Fieschi: due delitti, due indagini, una sola verità. O nessuna? -
La ragazza del Club 27. Milano, Porta Venezia: un'indagine della magliaia Delia
Milano, quartiere di Porta Venezia. Un vivace microcosmo multietnico dove convivono borghesi e nullafacenti, giovani creativi da ogni parte del mondo e vecchi milanesi. Nella prestigiosa Torre Rasini risiedono i Morigi, una famiglia altolocata e integerrima agli occhi di tutti. L'unica macchia nella loro vita sembra essere la giovane Marianeve detta Neve, una ragazza ribelle e dal diminutivo beffardo, considerando la sua dipendenza dalla cocaina. Tra i tanti tatuaggi sul corpo, ne ha uno sul polso che mette i brividi: la scritta The 27 Club con sotto un teschio. Si rifà al leggendario elenco di artisti, tutti morti a 27 anni. Da Jimi Hendrix a Kurt Cobain, da Jim Morrison a Amy Winehouse. Anche Neve, a breve, compirà ventisette anni. Non ha amici, solo un cucciolo di bulldog, e la sua unica confidente è la vecchia magliaia Delia, sempre pronta a offrire calore umano a chi ne abbia bisogno. Finché una notte di luglio, il cadavere di Diana Morigi, madre di Neve, viene ritrovato nel parco. Qualcuno l'ha uccisa a coltellate. La prima indiziata è proprio la ragazza, che con lei ha sempre avuto un rapporto conflittuale. Ma le indagini condotte dal commissario Attilio Masini, uomo sensibile e amante di Schopenhauer, porteranno alla luce segreti e vizi inconfessabili dei Morigi e di tutte le persone che gravitano intorno a loro. Ognuno sembra nascondere un motivo per avere desiderato la morte di Diana Morigi. La soluzione del caso stenta a emergere e un nuovo omicidio complicherà le cose. E sarà ancora una volta la magliaia Delia, con il suo intuito speciale, a scoprire la verità. Spaventosa e inaspettata. -
Dodici lumache e una banana split. Un nuovo strampalato caso per Martino Rebowsky
Martino Rebowsky è uno dei dodici uomini più felici sulla faccia della terra. Ormai sempre più grasso, più misogino, più pigro, più strafatto, più allo sbando e più rock 'n' roll, passa le sue giornate a dormire e a guardare serie tv su Netflix, mentre di notte - come un moderno guru della Genova by night - va in giro a filosofeggiare per i locali del centro storico o a suonare la sua tromba nei peggiori club della città. Ma qualcosa sta per cambiare. Quando improvvisamente sparisce nel nulla Bianca, una delle spogliarelliste del Perciò, gli equilibri zen della sua vita sballano radicalmente. Rebowsky, assoldato da Lele ""il fighetto"""", proprietario del night, dovrà cercare la ragazza scomparsa e farlo alla svelta; Lele non vuole sbirri tra i piedi, quindi, in cambio di una discreta somma di grano, dovrà trovare Bianca senza fare troppo chiasso in giro. Aiutato come sempre dalla sua amica Marilù - ricca e naïf - Martino, improvvisandosi maldestramente investigatore privato, si troverà improvvisamente catapultato in una surreale e bizzarra indagine, contornata da folli nottate, Porsche fiammanti, musicisti ossessivo compulsivi, hipster vegani, provocanti spogliarelliste, fotografi radical-chic, incensisti senza capo né coda, grassi finanzieri corrotti e artisti maledetti. Ma che fine ha fatto, davvero, Bianca? E di chi è quel cadavere trovato in mare, domenica 12 maggio?"" -
Le bugie della notte. Un'indagine di Alessandro Meucci e Maurizio Vivaldi
Paolo Buzzi e Davide Bazzani sono due affermati professionisti. Brillanti, eleganti e convincenti, soprattutto a parole. Il primo sostiene di essere una sorta di sensitivo e con una serie di stratagemmi coinvolge, loro malgrado, proprio le forze dell'ordine, in un susseguirsi di situazioni paradossali. Il secondo, invece, affascinato dal lato oscuro della perversione umana, decide di osare sovvertendo regole, convenzioni, morale e logica. Due storie che scorrono senza mai incrociarsi, legate però da un fatale intreccio di menzogne, dissimulazioni, millanterie e inganni. Perché dietro all'apparenza si cela un qualcosa di incredibile. Chi sono veramente costoro? E cosa nascondono? Domande che, senza una risposta, rappresentano per gli investigatori Maurizio Vivaldi e Alessandro Meucci un vero e proprio tormento. Un'indagine complessa in una Torino che deve affrontare una nuova sfida con l'imponderabile. -
Due delitti. Due indagini per Alessandro Pinna
Alessandro Pinna è un investigatore privato di cinquant'anni che vive e lavora a Genova. Ama la musica classica, le citazioni in latino ed il suo gatto di nome Catullo. Si occupa, come dice lui, solo di corna ed eredità: fino a quando accetta l'incarico sulla misteriosa morte di un diciottenne a Boccadasse. Semplice incidente oppure omicidio? Eppure Pinna, solo qualche anno prima, era un alto ufficiale dei Carabinieri: abituato ad indagini complesse e delicate. Perché questo cambio di vita? Che cosa gli è successo? Lo scopriremo nell'altra indagine del romanzo ambientata nel passato: quando, ancora militare, si occupa dell'omicidio di un prete nella sua parrocchia al CEP sulle alture di Voltri. Due indagini che si intersecano nei ricordi. Nel doloroso presente e nel difficile passato. E nell'incrocio fatale con la dottoressa Luciana Verdi, medico legale, e le scelte che hanno segnato in modo indelebile la vita di Pinna. -
Requiem veneziano. Un'indagine del commissario Enzo Fellini
Dentro una gondola viene scoperto il cadavere di una donna. Si chiama Gudrun Kessler ed è una soprano tedesca. Ha quarantadue anni. Chi l'ha uccisa? Perché? Il Superuomo - così si firma l'assassino - prende di mira cantanti liriche e poliziotti. Nonostante la gravità degli eventi, il questore Egisto Badalamenti è interessato a un unico obiettivo: rincorrere l'opinione pubblica. A complicare ulteriormente le cose, ecco un piccante affaire de coeur tra Fellini e... Riuscirà, il nostro commissario, a risolvere il caso? Venezia è protagonista assoluta anche in questo nuovo romanzo di Nathan Marchetti. -
La distanza più breve. Finale di partita per Costante e Serravalle
Nuove nubi offuscano il cielo sopra le vite sospese di Tancredi Serravalle e del commissario Giacomo Costante. Sulla loro amicizia aleggia l'ombra dei sensi di colpa, delle recriminazioni e di troppi silenzi. La violenza di ricordi passati e di una vendetta non ancora consumata torna a riecheggiare nella mente del professore e rischia di trascinarlo in un gorgo senza vie di fuga. È un finale di partita che non ammette incertezze. -
Boccadoro e la calda estate. Genova, 1940
Genova, 9 giugno 1940: la città è attanagliata da un caldo soffocante e dal timore per l'entrata dell'Italia nel conflitto che già lacera i Paesi vicini. Il commissario Boccadoro viene incaricato di indagare sullo strano caso di una falsa banconota da cinquecento lire, lasciata in una cassetta delle elemosine nella chiesa di Santa Maria delle Vigne e spacciata da don Giorgio, sacerdote ""orfano"""" della sua Valle d'Aosta. Le indagini portano presto a individuare chi ha realizzato il cliché - un noto falsario morto però anni prima - ma il caso si complica quando una coppia rimane vittima di un feroce agguato davanti al ristorante San Pietro, alla Foce: chi è la donna rimasta gravemente ferita? Quale piano si sta ordendo nell'ombra e quale ruolo vi giocano i biglietti falsi che continuano a saltare fuori? Mentre Mussolini dichiara guerra e i primi bombardamenti colpiscono Genova e Savona, Boccadoro combatte su due fronti: convincere sua moglie a """"sfollare"""" con i figli a Calice Ligure e rincorrere un'ombra che sembra essere tornata dal passato. Sul finale incombe la sagoma possente del transatlantico Conte Rosso, che giunge in Porto per imbarcare... Anche in questo terzo avvincente romanzo (dopo Nero Dominante e Boccadoro e il cappotto rosso) della serie ambientata ai tempi del fascismo, l'autore ha ricostruito in maniera storicamente convincente sia una Genova in parte scomparsa, sia personaggi noti che interagiscono con quelli di invenzione, sia speranze, paure e ideologie allora imperanti. In queste pagine il dolore e la morte sono certo presenti, ma stemperati dai dolci momenti privati che l'umanissimo commissario cerca di donare a sua moglie Elena e ai figli Giulia, Irma e Umberto, a tratti veri dominatori della scena."" -
Un pastis al Bar Marco. La prima indagine sanremese di un barista-investigatore
È domenica pomeriggio 22 marzo 1981 e al Bar Marco tra i tavoli da carte e il rumore dei flipper riecheggiano le partite di calcio. Tutti seguono la radiocronaca e controllano la schedina. A Sanremo, a pochi passi dai lustrini luccicanti del Casinò, dall'aristocratica clientela degli hotel dell'Imperatrice e dagli splendori delle ville liberty, il Bar illumina un quartiere sorto rapidamente, senza anima apparente ma stracolmo di umanità parallele. Qui sui tavoli del biliardo si sfiorano senza incontrarsi, destini impegnati a sopravvivere alla vita e vite impegnate a sopravvivere ad un destino. Vite in movimento apparente, vacuamente oscillanti al caso come la pallina della roulette, e destini sfilacciati, duri da mordere, incatenati ad un filo di necessità. Destini appesi al bancone del Bar Marco, fra un bicchiere di troppo e una sigaretta mai spenta, in attesa del tredici che ne cambierà per sempre segno e direzione. Una vincita milionaria, il furto della schedina, un mistero da risolvere in un intreccio di emozioni e traiettorie. Un ingorgo di miserie, furbizie, espedienti e sudore che trova la sua perfezione provvisoria nella geometria euclidea del biliardo, nella esatta corrispondenza della sponda, nella fredda pazienza del ragno che tesse l'ineludibile disegno della tela. Una melodia distillata in infinite modulazioni fra tonalità maggiori e minori, scale ascendenti e discendenti, alla ricerca di una cifra armonica che riempia e sazi gli spazi dell'anima ruota intorno a Mario, il barista-investigatore dalla debordante umanità. -
Ventimiglia riviera dei fuochi. Una nuova indagine per il capitano Martielli
«Martielli, lei sa che il diritto non è una scienza esatta: un giudice può motivare, come un bravo avvocato, il tutto e il contrario di tutto. E se gli indizi non sono univoci, c'è spazio per agire. Voi investigatori siete stati la tappa conclusiva e risolutiva di un piano politico complessivo su scala nazionale. Quello della normalizzazione del territorio della Liguria di ponente.» Mancano pochi mesi alle nuove elezioni amministrative a Ventimiglia, quando inizia la stagione degli incendi. Prima quello nel bar costiero Chiringuito, poi altri a intermittenza tra il litorale e le periferie. Tutti con un comune denominatore: la guerra interna tra i gruppi di 'ndrangheta per la riconquista della città. Nel frattempo, occorre mettere in salvo il magistrato Viviana Croce, rappacificatasi col capitano Roberto Martielli: la donna è in pericolo di vita perché sta indagando a fondo sui sistemi di potere occulto delle mafie. E le rivelazioni del super pentito Cosimo Repaci possono aprire uno squarcio nel processo Ponente pulito. Sullo sfondo, il clima è sempre più teso nella città di confine con la Costa Azzurra, tra le manifestazioni dei cittadini e Beppe Minasi pronto a tornare in campo per riconquistare il palazzo comunale. Nel frattempo, si deve correre ai ripari per salvare la testimone chiave dell'attentato al Chiringuito, prima che sia troppo tardi. Tra un colpo di scena e l'altro, Martielli e la sua compagna ritrovata vanno avanti senza mai fermarsi, convinti di poter contribuire a riportare la giustizia in questo territorio martoriato. Ma le sorprese non sono finite. E li spingeranno a compiere scelte estreme e coraggiose. Prima di affrontare la prossima avventura. -
Delitti all'ombra dell'ultimo sole. La banda dell'Albarola
Davide, filmaker ciondolante; Marco, padre di Davide e produttore di Albarola; Laura, anatomopatologa innamorata; Sergio, proprietario di un pub ristorante; Ettore, culturista, padrone di una palestra; Nanni di Rienzo, bluesman napoletano cieco; Ayew, chitarrista nero albino; Stecco, cuoco; Enrico, barista; Filippo, Attila, Adele, Agnese, Orsetta, Andrea, Gaia, fino al commissario Ortensia Ferraris e gli agenti Bacci, Cafiero e Caruso. Cosa hanno in comune tutti questi personaggi? Un locale: All'ombra dell'ultimo sole, una rotonda sul mare dove bere, mangiare e ascoltare musica, costruita lungo l'antico terrapieno ferroviario, tra Levanto e Bonassola. Una sera, sulla piccola spiaggia di sassi antistante, viene ritrovato il corpo senza vita di una bellissima donna. L'ha davvero portata il mare? O è stata volutamente abbandonata lì? È il primo di una serie di delitti che ruoteranno tutti attorno al locale. Un giallo in soggettiva, dove ogni singolo personaggio racconta la sua personale visione dei fatti: un protagonista collettivo fatto di 20 corpi e 20 teste. -
Non ho una buona notizia da darti
Nelle prime ore del mattino il Vicequestore aggiunto Parodi Marco viene contattato telefonicamente presso la propria abitazione dal capoturno della Squadra Volante, ufficio da lui diretto. Un suo capopattuglia è stato accoltellato nel corso di un intervento. Durante il tragitto che Parodi percorre per raggiungere la Questura, transita nelle vicinanze dello stadio comunale che lo porta a ricordare i suoi primi servizi di ordine pubblico svolti quando era di stanza presso il Reparto Celere. Non sono stati anni facili; dal carattere ansioso, Parodi rievoca i momenti particolarmente delicati della propria professione: le ""cariche di polizia"""", i disordini allo stadio, gli scontri con gli accesi e irriducibili gruppi ultrà. Rivede quelle facce paonazze urlanti, quelle bocche schiumanti, gli slogan infamanti, gli sputi. Molti di quei servizi sono stati motivo di conflitti interiori. Peraltro, la vita presso il Reparto ha anche determinato momenti emotivamente intensi come il particolare affiatamento nato tra lui ed il cane poliziotto Mark. Appassionato ciclista ha come valvola di sfogo le rilassanti pedalate che, libero dal servizio, svolge nella verde campagna dell'entroterra genovese. Il romanzo termina con l'arrivo di Parodi in Questura dove lo attende un'amara verità, che scoprirà coordinando le indagini per scoprire l'autore dell'accoltellamento del suo capopattuglia."" -
Le domeniche del commissario Feroci
Il commissariato di via Majorana, situato in un quartiere del Levante di Genova, solitamente si occupava di piccoli furti, di spaccio nei pressi delle scuole e di risse tra ecuadoriani ubriachi. Da sei mesi alla guida della Squadra Mobile è arrivato il commissario Egisto Feroci, genovese DOC, proveniente da vari incarichi nel Meridione, dove ha risolto casi complicati. Il suo cognome non si accorda col suo aspetto gradevole, con la voce misurata e con lo sguardo chiaro e diretto. Un caso complicato gli si propone una domenica mattina, allorché il cadavere di una donna viene trovato sulla spiaggia di Quinto. Età sui quaranta, sembianze signorili, niente documenti. ""Morte per strozzamento"""" diagnostica il medico legale. Le prime indagini danno scarsi risultati. A distanza di circa 4 o 5 giorni avviene un altro femminicidio, questa volta sulla sponda del Lago Maggiore, che la polizia del luogo interpreta come una rapina finita male. Ma il commissario Feroci non ci sta: per lui i due delitti sono collegati. Una serie di avvenimenti coinvolge la vita privata di alcune persone: un giornalista, una scrittrice, un antiquario, un industriale farmaceutico, una gemmologa, una maestra e due commesse della """"Soap & Soap"""". I loro destini si incrociano, quasi casualmente, ma aprono prospettive utili per le indagini. Il commissario Feroci con la sua perspicacia e la sua determinazione riuscirà a sciogliere tutti i nodi e ad assicurare il colpevole alla giustizia."" -
La matta di Milano. La prima indagine del commissario Caronte
Milano, inverno 1964. In una gelida alba, la portinaia di uno stabile di viale Montenero, trova un cadavere sul marciapiede di fronte a casa. Si tratta di un giovane con la testa fracassata, privo di documenti. L'indagine viene subito affidata al commissario Caronte, conosciuto per certe asperità del carattere e uno stile di vita piuttosto originale. Probabilmente non è il poliziotto ideale, soprattutto in un'Italia come quella dei primi anni Sessanta. Poco propenso a retorica e formalità, cerca di svolgere al meglio il proprio lavoro, assistito da alcuni collaboratori fidati, in particolare il buon Perotti, col suo carico di problemi famigliari, una salute non proprio di ferro e il look vagamente alla Bogart. Nel tempo libero, il commissario, oltre a frequentare una donna affascinante e capace di smussare, con eleganza, i suoi lati più ruvidi, ama leggere romanzi classici di avventura e volumi di storia italiana, frequentare sale biliardo, cabaret e soprattutto osterie sul Naviglio, in particolare quella del Tenaglia, alla Ripa di Porta Ticinese: lì si mangiano i piatti tipici, si beve e si cantano le canzoni della Mala fino a notte fonda. Con lui, quasi sempre, i suoi migliori amici: Beppe, giornalista de ""La Gazzetta dello Sport"""", buongustaio tiratardi grande tifoso del Milan di Rocco e Rivera, e Rommel, cronista di nera de """"Il Corriere della Sera"""", dongiovanni, appassionato di jazz, elegante e squattrinato. Con loro, i personaggi di una Milano che sembra sospesa nel tempo, in un mondo che sta rapidamente cambiando, tra grandi mutamenti sociali e forti tensioni politiche. L'indagine prende una direzione precisa quando viene accertata l'identità del giovane morto. Si tratta di Giuseppe Magnaghi, detto Pino, disoccupato residente alla Bovisa. Con lui abitano il padre, la madre, un fratello minore che sogna di """"fare il corridore in bicicletta"""" e una sorella, Maristella, bellissima ragazza di vent'anni che con Pino condivide il desiderio di emanciparsi da quella vita che ritengono squallida."" -
Nelle viscere di Bologna. Un'indagine di Galeazzo Trebbi
23 maggio 2005, San Mauro Mare, durante un appostamento Trebbi e il suo amico e collega Giorgio Vincenzi rimangono coinvolti in un conflitto a fuoco con alcuni criminali albanesi, Vincenzi muore e Trebbi rimane gravemente ferito. 23 Maggio 2017 Trebbi si reca alla Certosa per l'anniversario della morte dell'amico e incontra gli ex colleghi che non gli hanno perdonato la morte di Vincenzi ritenendolo in parte responsabile. Inizia in questo modo la nuova indagine di Trebbi fra passato e presente, rimorsi e sensi di colpa. Trebbi accoglie la richiesta di aiuto di un altro vecchio amico che gli chiede di rintracciare una donna scomparsa e come spesso accade le vicende si intrecciano. Indagando sulla scomparsa della donna Trebbi si ritroverà ad affrontare vecchi fantasmi e avrà la possibilità di fare pace per sempre con i propri demoni facendo luce finalmente sulle vere cause della morte di Giorgio Vincenzi. -
Milano e i pensieri oscuri. La strana indagine del commissario Ferrazza
Rincasando dopo una cena con il commissario Ferrazza, l'ispettore Ceolin si trova di fronte a una scena raccapricciante: sua sorella Teresa è stata uccisa a coltellate e poi impiccata alla ringhiera di una scala a chiocciola. Teresa, che in passato aveva aderito a ideali di sinistra, negli ultimi anni era diventata militante di un movimento di estrema destra, Supremazia Italia. Ed è in questi ambienti che iniziano le indagini per individuare l'autore o l'autrice dell'atroce delitto. Al centro dell'accaduto pare ci sia la scomparsa di un malloppo di cinquecentomila euro, una somma considerevole che fa gola a tante persone, a qualunque schieramento politico appartengano. In una catena di ulteriori omicidi, di fughe e ritrovamenti, di tradimenti e di rimorsi, il coro degli innumerevoli personaggi del romanzo disegna un universo umano e sociale al limite della disgregazione, all'interno del quale i nostri investigatori si muoveranno con estrema difficoltà. Un mondo amorale e autocentrato, permeato di individualismo e di opportunismo, a stretto contatto con un'ondata migratoria che lentamente sta cambiando i connotati della città, provocando violente reazioni contrapposte. Saranno l'amore di Laura e una notizia inaspettata che consentiranno a Daniele Ferrazza di uscire dal caso senza grossi contraccolpi, mentre chi apparirà fortemente abbattuto sarà l'ispettore Ceolin, e non solo per la tragedia che l'ha indirettamente colpito. Con ""Milano e i pensieri oscuri"""" Bastasi si sposta dal noir classico dei suoi precedenti romanzi all'esplorazione di altri territori, dove non esiste un'univoca soluzione del caso: perché qui l'ambito dell'indagine è soprattutto il lato oscuro acquattato nella mente di ciascuno di noi, che ci spinge ad azioni e comportamenti anche in netto contrasto con i nostri convincimenti razionali."" -
Torino operazione secondo tempo. Finale di partita per Crema e Bernardini
In un'anonima mattina di febbraio, una donna si presenta al cospetto del commissario Crema per segnalare la sparizione del figlio, un rider impegnato in una battaglia sindacale per rivendicare i diritti dei fattorini. Il poliziotto sottovaluta, almeno inizialmente, le preoccupazioni della donna finché non si trova a fare i conti con una terribile realtà che giocoforza dovrà affrontare. Iniziano giorni difficili per Sergio che è alle prese con importanti cambiamenti anche in ambito personale: Giulia Bonamico, il suo magistrato del cuore, e Mario Bernardini, il critico cinematografico con cui collabora da anni, potrebbero uscire di scena lasciando un enorme vuoto nella sua quotidianità. Il commissario Crema, dopo uno tsunami che non toccherà solo lui, dovrà iniziare a giocare il secondo tempo della sua vita, quello in cui nulla sarà come prima. -
La spia di Cechov
Genova, vigilia di Natale del 1985. Un anno strategico. A Fiumicino l'attacco terroristico di Abu Nidal scuote il governo Craxi. Il Pci guidato dal ligure Natta, in seguito all'improvvisa morte di Enrico Berlinguer, perde dopo dieci anni la guida di Genova. La sinistra esce sconfitta anche dal referendum sulla scala mobile. Reagan lancia lo scudo spaziale, poi incontra a Ginevra il leader dell'Urss: il nuovo segretario generale del Pcus è Gorbaciov che con la perestrojka spinge per una distensione fra i due blocchi. In questo panorama in forte evoluzione arriva a Genova un brillante super-scienziato sovietico per partecipare a una conferenza sul futuro del nucleare con un collega statunitense. Sarà la prima occasione di prova di dialogo tra Usa e Urss? Potrebbe essere così, ma il fisico di Mosca scompare misteriosamente poche ore prima del congresso, proprio dalla sede della Federazione comunista cittadina. È il panico. Ed è a questo punto che entra in gioco l'antica sezione Pci Vapori, retta da un gruppetto di ""nonni"""", gli ultimi comunisti duri e puri, innamorati dell'Unione Sovietica e della Rivoluzione di Ottobre. I dirigenti locali del partito ne hanno deciso la chiusura, ufficialmente per mancanza di iscritti. Gli anziani compagni sono in ebollizione, svuotano con rabbia e rimpianti la loro """"casa politica"""" a ridosso della darsena portuale, rileggendo le loro storie e riempiendo le casse di copie della """"Pravda"""" e discorsi di Palmiro Togliatti. Ecco che alla porta della Vapori in piena notte bussa proprio il fisico sovietico in fuga perché troppo innamorato dell'Italia, dell'arte italiana e di un grande dipinto, in particolare: La battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Ma la fuga di Andrej Sergeevic Prozorov in realtà nasconde un pesante segreto privato... E i vecchi compagni, per riscatto, decidono di disobbedire e accompagnarlo in camper in questa incredibile """"vacanza"""" italiana inseguiti da agenti segreti, spie e misteriosi dirigenti del partito sempre in incognito, mentre da Roma Craxi, Andreotti e Natta osservano preoccupati. Un feuilleton tinto giallo tra cronaca, storia, politica e arte.""