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Narciso
Stammi vicino Erato / o musa della poesia amorosa / or m'aiutate, con miele e latte / a scrivere il mio canto. Simona Novacco è una poetessa italiana che risiede in Abruzzo. La collana ""I Canti"""" della Nulla die celebra la regina della letteratura in ogni epoca: la poesia."" -
Il gitano
Gibilterra è solo una lingua di terra in equilibrio sulle onde, i confini non sono valicabili e nemmeno lo si può desiderare. Fuori è pericolo, dentro è conforto. Morea Blanco è soltanto una bambina quando tutto avviene. Pedala forte sulla sua bici in discesa da Europa Road sino ai four corners, fino al confine, per raggiungere la cugina Salomè e i suoi amici sui motorini. Ciò che accade dopo lei non lo ricorda. La faccia insanguinata del gitano non l'ha mai vista. Ora ha più di quarant'anni, il passato affiora nelle sembianze dei complessi che sono sempre esistiti, ma c'è qualcuno in grado di allontanarla da quel suo corpo da gigante di cartapesta e farla sentire leggera. Le permette di dimenticare, elidendo le forme per concedersi all'etereo. Morea Blanco è adulta, ma il suo viso è sempre lo stesso. Lo riconosce subito Greta O'Dell, che non è altro che Greta Sciaccaluga, una sua vecchia compagna di scuola, candidata a Chief Minister di Gibilterra per i Socialdemocratici. Elezioni scontate, un futuro certo, se solo prima non ci fosse stato il passato. Se solo non ci fosse stato il gitano a corrompere i ricordi. -
Io, tu e le piramidi
Limbrunire (Francesco Petacco) nasce a Sarzana (La Spezia). E' cantante, musicista e produttore. ""Io, tu e le piramidi"""" è il suo primo romanzo. Amore, viaggio, musica, storia, rifiuto, perdita, erotismo, paternità, malattia, amicizia, vita bucolica: questi e altri grandi temi ricorrono fra le pagine del racconto. E ogni storia sembra il microcosmo di esperienze condivise universalmente. «A volte non servono perché e nemmeno risposte. Occorre solamente assecondare la voce silenziosa che alberga in ognuno di noi»."" -
Caratteri interi
"Caratteri Interi"""" - dalla pienezza delle parole che esprimono la vita e dalla solidità d'animo che serve per affrontarla - racconta la nascita, l'essenza e la fine di un sentimento amoroso suggerendo versi per la rinascita emotiva e la crescita personale." -
Presenze
La perdita delle persone care lascia una oscura sensazione di buio. Eppure resta in noi il desiderio del colore che loro hanno dato alla nostra vita: ci resta, oltre al senso del distacco, il riflesso luminoso della loro presenza. È solo abbracciando la separazione che quel colore torna a esistere intorno a noi. Allora possiamo vederlo: negli oggetti che ci circondano, nei rumori familiari, nell'aria che respiriamo, nella natura. Se siamo capaci di ""guardare"""" e """"ascoltare"""", le assenze diventeranno presenze emotive, intime. E colorate come i riflessi delle ali di una farfalla."" -
Il nudo
«Ad agitare il mio animo non erano solo le loro impudiche gesta, ma soprattutto le affermazioni e le confidenze che si erano scambiati: non potevo crederci, non poteva esser vero.» Siamo nel 1400. Nel castello di Rossena Re Carlo si sveglia da un sonno profondo all'interno della cornice di un quadro. La memoria è perduta. L'alternarsi dei personaggi nella sala del trono dove il ritratto è appeso svelerà segreti inconfessabili, amori clandestini, inganni e le oscure trame ordite ai danni del sovrano... -
Binario 22. Tutta colpa di Arrigo
Nella Milano degli anni Settanta, Tommaso conosce Sonia. Nasce fra loro una grande amicizia che si trasforma in breve tempo in un sentimento semplice e puro, l'amore dei bambini. Si separano e si ritrovano molti anni dopo al funerale del padre di un'amica comune. L'incontro risveglia il ricordo dei giorni vissuti in un periodo difficile, attraversato da lotte e fermenti sociali. Quel mondo adesso è finito, l'antica amicizia, forse, non basta più. -
Paki in un bicchiere
"Paki in un bicchiere"""" è la biografia romanzata di un cane liberato da un canile, approdato ai fasti di una vita mollemente borghese giocata sul registro di una quieta quotidianità non esente da incursioni nel dongiovannismo animale o da avventure oniriche che lo vedono preda dei ricordi di un matrimonio con una proterva e manesca mastina napoletana. Tra le pieghe di un'esistenza bonaria, la vita del cane dal pelo fulvo s'intreccia con quella degli umani che lo hanno sottratto alla reclusione. Proprio i suoi amici bipedi trarranno gli insegnamenti più rilevanti, per varcare le soglie dell'umanità e ricongiungersi con l'origine lontana della nostra specie." -
Fai danzare l'anima
Prefazione di Salvatore Ferlita. -
Attraverso il nulla, su una barca che affonda
Le poesie di ""Attraverso il nulla, su una barca che affonda"""" hanno il dovere di esorcizzare il Nulla: quello esterno, colmo di cose vane, utili solo a distrarre; quello intimo, esistenziale, comune agli uomini di tutti i tempi, che all'idea della morte, già dai primi anni di vita, vedono aprirsi una voragine sotto i piedi. Lo spirito e le parole che compongono le poesie di questa silloge sembrano pervasi di negatività e pessimismo, ma la verità è che tali poesie manifestano una volontà di reazione dell'uomo alle proprie condanne. Esse sono un inno alla vita, altrimenti non avrebbero senso di esistere."" -
Bianco baleno
Mentre il mondo è sconvolto dalla pandemia, in una piccola isola del Mediterraneo accadono eventi misteriosi e incontri catartici, che modificheranno il corso della banale esistenza di Paolo, la cui mente si aprirà, miracolosamente, a una nuova consapevolezza cosmica. La visione di un bianco baleno, infatti, sarà per lui l'inizio di una nuova vita. E, per la prima volta, imparerà ad amare. Una notte, oltrepassato il sottile arco luminoso che si staglia all'orizzonte come un ponte fra terra e cielo, giungerà in un'altra dimensione di eterna beatitudine, in cui il dolore, la paura e la morte sono scomparsi per sempre. -
Tracce parallele
Il romanzo racconta la storia di Alessandro di Trento e Antonio di Roma, due uomini che ignorano l'uno l'esistenza dell'altro fino a quando il destino li farà incontrare in un modo bizzarro e inaspettato. Grazie a una donna misteriosa e a un vicequestore illuminato, i due iniziano a indagare sul loro passato, portando a galla una storia inimmaginabile che sconvolgerà per sempre la loro vita, mentre le indagini vengono ostacolate da chi sta cercando di occultare la verità, tra omicidi e colpi di scena. -
Io sono Medea
Fuggita dalla Colchide, Medea vive in una Grecia meticcia e ricca di anacronismi (quella del mito, ma anche quella ortodossa, in piena crisi economica e terra d'approdo dei migranti). Il divorzio è stato indolore: Giasone si è risposato e si è fatto una famiglia con Glauce, figlia di Creonte, suo socio d'affari nel settore alberghiero e in un subappalto per il transito del cobalto dall'Africa ai mercati internazionali attraverso il porto di Atene, il Pireo, gestito dai cinesi. Medea invece, che ha ormai quarant'anni, è sola e senza figli. È barbara perché non è madre: è impermeabile a familismi e nazionalismi, estranea alla trasmissione di interessi e privilegi. Medea osserva con distacco la nostra società per sottoporla a una critica radicale. Ne viene fuori una figura femminile eversiva, che indaga le ragioni della sua non maternità, così come le Medee della letteratura antica e moderna (di Euripide e Seneca, ma anche di Pier Paolo Pasolini e di Christa Wolf) analizzavano le molte ragioni per uccidere o non uccidere i figli. -
Presepio
Pastori erranti in geografie sempre nuove, gli uomini cercano risposte nell'alterità, sperando di trovare equilibri più proficui che giustifichino il loro essere e il loro agire. Dopo ""Insanabili Divergenze Emotive"""", Gaetano Pepe (Caserta, 1987) esplora la realtà stridente della quale siamo, al contempo, fini autori e arguti interpreti, spettatori esigenti e critici ferventi. In costante bilico tra sacro e profano, tra ordine e caos, tra aulico e volgare, il presepio siamo noi."" -
Le meraviglie del 2000
"Le meraviglie del 2000"""", romanzo di Emilio Salgari (Verona, 21 agosto 1862 - Torino, 25 aprile 1911), è stato pubblicato la prima volta nel 1903. La fantasia dell'autore si proietta sulla descrizione del mondo un secolo dopo gli inizi del 1900. I due protagonisti decidono di ibernarsi per tornare in vita a cento anni di distanza e conoscere le meraviglie del duemila. L'opera presenta spunti intuitivi sorprendenti: dal Condor che trasporta passeggeri nel cielo, alle notizie diffuse per immagini, al treno che viaggia sottoterra, ai tentativi di stabilire connessioni con i """"marziani"""" mandando segnali nell'atmosfera. Prefazione di Antonella Santarelli, curatrice della collana Pantheon, Il Secolo breve." -
Sognatore stonato
Il sognatore stonato è un illuso, un ubriaco, un idealista e un bambino. Uno che vede tutto nero, ma che morirebbe per difendere il pensiero altrui. È un controsenso limpido come l'acqua di un torrente. Il sognatore stonato è ognuno di noi. Ciascuno con la propria vita appiccicata addosso come una seconda pelle, che cerca un modo per tirare a campare. Una matrioska di sentimenti che vuole ingannare la morte e con la poesia illudersi immortale. -
Se così deve essere
Dalla postfazione di Zina Borgini Presidente dell'Associazione Culturale ""Apriti Cielo"""": """"C'è un doppio registro temporale nella scrittura di Teresa Mariniello, le storie o i personaggi del passato si incuneano nel presente della narrazione anche nella forma verbale, come a indicare una sorta di contemporaneità degli avvenimenti, un tempo fatto non solo di cronologia ma di tracce, umori, odori, che perdurano con il loro significato nelle azioni che si vanno svolgendo e si fanno ancora presente""""."" -
Viaggi, amori e qualche birra di troppo
Nonostante le dimensioni ridotte, questa raccolta è frutto di una gestazione piuttosto lunga, maturata nel corso dei vent'anni dell'autore. Il risultato è una sorta di diario di bordo di un viaggio che lo porta dalla periferia milanese al quartiere parigino di Montmartre. Un percorso segnato dalla dicotomia tra il desiderio costante di viaggiare e il bisogno di trovare un rifugio sicuro e creare legami duraturi. Il desiderio d'evasione, la scoperta di luoghi e sensazioni e la ricerca della stabilità: temi in cui si possono riconoscere molte persone che hanno attraversato i vent'anni, a patto di aver cercato di viverli pienamente. Michele Ambrosini, nato e cresciuto a Milano, inizia ad amare la poesia da adolescente, grazie a Les Fleurs du Mal di Baudelaire. La poesia, insieme ai viaggi, diventa il filo conduttore della sua vita. Durante gli studi e dopo aver conseguito una laurea in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su Rimbaud, continua a fare i lavori più disparati e a viaggiare, prima di mettere radici a Parigi, nel quartiere di Montmartre. Questa è la sua opera di esordio. -
I brividi hanno sempre ragione
Dopo una gestazione lunga trent'anni che va dall'adolescenza all'età adulta, Paolo Venditti esordisce con l'opera prima, I brividi hanno sempre ragione, testimonianza del personale viaggio di un animo irrequieto, tra amori tormentati, stagioni in sacrificio alla cicala e virtù che si mescolano ai vizi. Gli ambienti e il linguaggio sono quelli della metropoli, cruda e disincantata, dove non mancano un'amara riflessione sul sociale e sulla fragilità umana, uno scanzonato cinismo e cadute a picco nel buio di vicoli pregni di spiritualità; e come fosse brezza marina tra i palazzi, così si muove l'ironia tra queste righe, antidoto alla sventura finanche a ridere di sé stessi. Paolo Venditti (Torino, 1975) si appassiona a varie forme d'arte fin dall'infanzia: il disegno, la pittura e soprattutto la poesia. Un primo amore che non di rado trova ospitalità nell'attività di musicista come: Pablo e i suoi Neurotrasmettitori. I brividi hanno sempre ragione più che un esordio è una necessità di tornare alle origini, un mettersi a nudo, spogliando le vesti del cantautore per mostrare il poeta che c'è sotto. -
Offerte del fuoco
"Offerte del fuoco"""" è una poesia, a tratti metafisica, di rivolta e di opposti: c'è l'ombra e la luce; la guerra e la pace; l'odio e l'amore; il grigio cittadino e i colori della natura; la morte e la voglia di vivere; un mondo sporco e corrotto dal quale però emergono spiragli di bellezza e di speranza; la filosofia e la più terrena quotidianità; la divinità e l'uomo. Ed è lui il solo vero attore su questo palcoscenico: artefice del proprio destino, posto di fronte a un bivio (palingenesi o rovina), raccoglie i frutti di ciò che ha seminato nella sua millenaria esistenza (come fossero idee platoniche; archetipi kantiani) e li soppesa scegliendo quelli da sacrificare a Dio affinché, con il suo aiuto, possa imboccare la strada in grado di dargli un domani. Ben presto, però, si accorgerà che è qui su questa Terra la sola risposta che cerca."