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Dell'amore nelle forme del tempo
Dell'amore nelle forme del tempo indaga un passo conflittuale e profondo dell'evoluzione e dello sviluppo del sentimento più controverso, affascinante e insondabile del sentire umano: l'amore. Che sia in forma materiale e amorosa o che si tratti dell'Amore incondizionato e universale, il termine raccoglie in sé le necessità, le voci naturali e le impressioni interiori dell'essere come le esperienze esteriori del mondo. -
Sulla bocca di nessuno
"Ho trascorso dieci anni della mia esistenza a divulgare poesia tra i muri delle città. Pitturare lo spazio urbano a disposizione è diventata una pratica alquanto diffusa al giorno d'oggi. L'idea è la stessa che spinge i writers e gli artisti di strada a mobilitarsi, ovvero emancipare la creatività rendendo fruibile, tra le vie, il risultato del proprio estro. Ho trascorso dieci anni della mia esistenza così, cercando di non prestare orecchio a quella flebile voce che durante l'arco degli ultimi anni mi ha permesso di comprendere, con maggiore lucidità, ciò che desideravo davvero, ovvero scrivere (e non necessariamente sulle superfici verticali della città). Ho riscoperto dunque il fascino della carta, e l'arte di saper brandire, con orgoglio, la penna dello scrittore."""" Mathias PdS, classe 1990, è un poeta di strada italiano. Nel 2012, insieme a Ivan Tresoldi e ad altre realtà collegate al mondo dell'arte di strada, fonda a Milano il movimento di poesie di strada. Il fine è quello di promuovere la poesia scrivendola sui muri, riportandola tra la gente." -
Aucun
Parigi. Philip è un giovane uomo di bell'aspetto, affermato professionalmente. Un seduttore infallibile: la sua audacia e sfrontatezza con l'altro sesso vengono spesso premiate, permettendogli di creare un ""harem ideale"""", dove riesce a frequentare le une all'insaputa delle altre. D'improvviso due donne che appartengono alla cerchia delle sue frequentazioni vengono uccise in modo brutale. Ogni indizio porta alla sua colpevolezza. L'avvocato Tapie, ingaggiato in sua difesa, scorge delle incongruenze, e comincia un'indagine parallela con l'aiuto di un'agenzia investigativa. Emergono una serie di profili di personaggi potenzialmente coinvolti nel crimine. Il lettore entrerà in ognuno di essi, nelle loro fragilità confondendo il torto e la ragione, come in una guerra dove non ci sono né vincitori né vinti, dove tutti sono potenziali colpevoli ma anche innocenti, provati dalla vita e quasi giustificati nel loro agire. Ma la verità, anche se scomoda, sconvolgente e inaspettata emergerà come sempre."" -
Giulia
«Mio Dio! È tornata, capisci? È tornata!», buttai fuori come se avessi avuto in gola un boccone indigesto. «Chi è tornata?», disse lui ancora più preoccupato. «Giù-Lià!», urlai disperata. Giulia è una donna che sembra avere perso tutto nella vita, a cominciare dal suo nome che non sa più nominare. Vivere o morire è la domanda, è forse morire la risposta? -
Orizzonte rosso sangue
Alcuni misteriosi omicidi e il terrore di un assassino che si aggira indisturbato tengono in ostaggio la giovane borgata di Grassello di Sicilia seminando il terrore tra i paesani che fino a quell'aprile del 1880 avevano vissuto in pace. Emanuele Cortisanti, detto Nenè, è uno dei pochi contadini che ha studiato: anche per questo decide di seguire le indagini dei Carabinieri Reali e si spinge ben oltre mettendo a rischio la sua stessa vita. Tra la raccolta d'indizi, dubbi e prove schiaccianti cui Nenè non riesce a dare una concreta risposta si snoda la trama che restituisce i volti e i desideri di un mondo dominato dalla miseria, dalla fatica e dal grande divario che segna un solco profondo tra il popolo umile e i ricchi signori della borgata. -
Il personalismo comunitario di Emmanuel Mounier
«Rifare il Rinascimento, così abbiamo detto poco fa. Ma è doppiamente da rifare se, per essere completo deve essere duplice e cioè personalista e comunitario. Il primo Rinascimento è fallito come la rinascita personalista ha trascurato quella comunitaria. Contro l'individualismo dobbiamo riprendere possesso del primo, ma vi riusciremo solo con l'aiuto del secondo. Cerchiamo di non sbagliare anche noi; altrimenti arriveranno giuristi e borghesi del collettivismo, simili ai giuristi e borghesi dell'individualismo e, come questi, parassiti di una grande causa, e altrettanto nefasti. E vi è qualche probabilità che, col ritmo incalzante degli avvenimenti e delle propagande del nostro tempo, la loro opera non si trascini per secoli». -
Paroxetina
Nell'anima di ogni individuo si creano crepe più o meno ampie. Ogni crepa è un sasso gettato dentro al pozzo dell'esperienza, dei ricordi, della crescita. Capita raramente che dalle voragini che si creano fuoriescano altri pezzi di noi. E sono demoni, lingue di fuoco infernali, macchie che agganciano il destino e stridono dentro ai pezzi di cervello restati illesi. Non puoi controllare la fuoruscita di te da te stesso. È lì che ognuno cerca riparo in qualche caverna di fortuna e spera che la pioggia possa dare una tregua e abbandonare i giorni. Ho una caverna che si chiama Paroxetina. Un insieme d'immagini, guide, strette di mano. Una mappa che porti l'altro te fuori dal labirinto che si è creato. Paroxetina è una terapia. È chimica ricerca di benessere, scientifica accettazione di sé stessi, materno abbandono alla guida. È un graffio sulle pareti della coscienza, un lento scendere per risalire, una nuova, improvvisa forza prima dell'abbandono definitivo. Paroxetina illude di portarti oltre e t'incatena allo stesso punto sino alla fine. -
In adorazione di Venere
"In adorazione di Venere"""" è una silloge poetica dedicata all'amore per sé stessi. L'amore è visto come assoluta fonte di conoscenza, la possibilità stessa del vivere. Tra figure retoriche, simbologie, ritmi la silloge ripercorre una storia fatta di immagini e silenzi naturali, visti come corrispettivo materiale della donna che l'autrice sceglie di amare, appunto sé stessa. Amore la cui natura è eterna, incorruttibile, trascendente, viatico per una consapevolezza ed energia per una trasformazione interiore, fisica, mentale, psicologica." -
Birds
La nostra vita è un susseguirsi di metafore, più o meno evidenti ai nostri occhi: nel caso di Birds la rivelazione avviene grazie al volo degli uccelli, padroni del cielo, del mare, della città, ma anche santi protettori e motivo di ispirazione per una poetessa rinchiusa nella sua dolorosa gabbia di assenza. Le poesie raccolgono le emozioni di dolore, scoperta, ammirazione e rabbia per una vita in cui il volo sembra negato e ogni passo ci incatena ancora di più alla terra. -
Paesaggi
In Paesaggi i componimenti, come dipinti espressionisti, rivelano segni, interpretano il mondo sensibile, ne intuiscono le connessioni. Il paesaggio naturale è protagonista, diventa metafora dei moti dell'anima, dell'amore, dell'esistenza. Il linguaggio evocativo delle poesie, il ritmo sincopato dei versi, come in un rituale magico in connubio coi sensi, raccontano un musicale divenire, un essere parte indistinguibile dal tutto, un finale di luce. -
Parabole
"Non abbiamo saputo / sentire nel vento / il lamento dei cristi / sui Golgota, / né le rose selvatiche / sfuggite al tagliaerba, / distratti anche ora / che piove già il rimpianto.""""" -
Nero
Nero - titolo che sta a indicare una sorta di lutto dell'identità - è un vero saggio di raffinatezza poetica, non un mero esercizio di stile, ma un mosaico di poesie che seguono un loro filo rosso e possono comunicare le une con le altre esattamente come se facessero parte di un unico corpus tematico di cui la silloge offre, con precisione quasi scultorea, una raffigurazione in cui il poeta stesso è in dialogo con parti di sé stesso e del tutto che la sua anima abita, con inquieto e problematico statuto di esistenza. -
Ti sono grata, in silenzio
"La poesia di Alessandra Montesanto è una poesia essenziale, incisiva, aperta all'interpretazione, all'interrogazione, al confronto. C'è nei suoi versi un avanzare timido, un cercare e cercarsi, una scelta accurata, pesata, delle parole, delle simbologie, delle similitudini."""" (Anna Fresu)" -
Il bosco sacro-Le bois sacré. Ediz. bilingue
Il Bosco Sacro è certamente un'opera unica nel panorama del teatro e della poesia del Novecento. Questo testo di Edmond Rostand, pubblicato per la prima volta nel 1908 (rappresentato come pantomima) e che finalmente esce in lingua italiana grazie alla traduzione di Stefano Duranti Poccetti, mette insieme mito e contemporaneità. Porta all'incontro tra gli dèi e una FIAT 35-45 HP che giunge in una foresta mistica abitata da presenze divine che saranno così meravigliate dal veicolo da volerlo addirittura provare. Il testo si fa perfetta allegoria della Parigi abitata dall'Autore, attenta al passato e perennemente devota al progresso. -
Il giudizio degli altri. Ossia il gioco di forze
Il giudizio degli altri? Molti lo temono e parecchi lo desiderano... Il giudizio degli altri, ossia Il gioco di forze è un romanzo breve sui generis, con caratteristiche di storia senza inizio né fine. Fra i personaggi che si alternano nel raccontare, vi è pure il narratore onnisciente a personificare la costruzione della realtà, sia nel sentito dire, sia nella percezione che ciascuno di noi ha del vero, del falso e del plausibile. Più che la narrazione, ciò che conta agli occhi di ogni io narrante è la propria versione dei fatti per conciliarla con i propri convincimenti, anche quando fossero palesemente errati o frutto di un gioco di forze che sfugge al controllo cosciente di chi agisce. Dicerie, vita privata, vita pubblica, realtà e finzione s'intrecciano nelle esistenze di ciascuno fra conformismo e trasgressione. Salvatore Giordano, editor, saggista e scrittore, è sociologo e insegna Scienze sociali. -
Gradi di separazione
Quando si è lontani, le parole sono l'unica forma di approssimazione possibile, e non ci si avvicina mai abbastanza. Non si può farlo. Qualcosa si perde, si teme di scomparire: i sei gradi di separazione che, secondo una teoria, legano ciascuna persona a un'altra, diventano infiniti. La silloge racconta il tentativo, mai finito, di colmare la distanza. -
Il cucchiaio
In questa silloge l'autrice fa parlare un ""femminile ferito"""" quasi con devozione e senza vergogna, come se la ferita stessa avesse una voce che vuole """"darsi"""" al lettore senza pudori, seppur con la delicatezza del canto poetico."" -
Incontriamoci nel mondo 24. Diario di un'anima in Cammino
"Incontriamoci nel Mondo 24"""" è il diario di un viaggio, soprattutto interiore, alla riscoperta della propria essenza; è il racconto di un pellegrinaggio verso Santiago de Compostela, lungo il Cammino francese, da Saint Jean Pied de Port, in Francia, sino a Finisterre, in Galizia. L'inizio del percorso è sancito, come spesso accade, da una crisi alla quale bisogna cedere, un cambiamento da affrontare. Tutto il Cammino sarà caratterizzato da una focalizzazione sull'ascolto dei segni che la vita ci comunica, ma ai quali spesso non facciamo caso, e sulla possibilità di un'evoluzione personale. Il Mondo 24 non è altro che una dimensione altra, un luogo metaforico di incontro e confronto con gli altri, ma soprattutto con sé stessi." -
Il cammino di Giustino sul sentiero della santità
Il vagabondaggio di un novello pifferaio che con il suono della voce e le parole di un poeta conquista il cuore raccontando, ogni sera, la storia di un'esistenza straordinaria. «...Poi si schiarì la voce, chiuse gli occhi e, seguendo le stelle di un firmamento che solo lui vedeva, iniziò il racconto.» -
La belva di Garait
Torna la squadra investigativa di Tracce Parallele coadiuvata da un paio di importanti nuovi collaboratori. Il questore Gerola e la sua squadra sono questa volta alle prese con l'orrore che si rifugia in un bosco del Trentino. La belva di Garait è una lenta discesa nel buio dell'anima che porterà i protagonisti a confrontarsi con le loro certezze, per riuscire a dipanare l'intricata matassa di questa indagine che li condurrà davanti al lato più oscuro dell'animo umano.