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Destra e sinistra al tempo delle neuroscienze. Dalla letteratura al design
Circolano molte semplificazioni giornalistiche sulle rispettive competenze dell'emisfero destro e sinistro del cervello. Contro di esse, l'importante scoperta che, di fronte a una nuova esperienza, si attiverebbe dapprima l'emisfero destro e solo successivamente l'informazione passerebbe all'emisfero sinistro è stata in seguito codificata dalla comunità scientifica in questi termini: i nuovi stimoli sono preferenzialmente processati dall'emisfero destro, mentre la routine lo è dal sinistro. All'emisfero destro arriverebbe dalla realtà un corpo pulsante di vita, mutevole dall'oggi al domani; all'emisfero sinistro una spoglia cadaverica, non più contagiosa, né proiettata a un futuro da cui è stata esonerata per sempre. E l'intera storia dell'uomo - come questo libro documenta, passando in rassegna ambiti differenti quali la pittura, il cinema, il design, la letteratura, l'architettura - è la storia di un'incessante sopraffazione di un emisfero sull'altro, in Occidente con una nitida prevalenza del sinistro sul destro. Nessuna aria di gioviale camaraderie tra destra e sinistra. Un cupo, esulcerato conflitto in cui il valore di un emisfero spesso cresce in proporzione alla resistenza che incontra il suo riconoscimento da parte dell'altro, e dove le differenze tra l'uno e l'altro sono talvolta semplici interruzioni di reciprocità. -
Le parole per scriverlo. La parola e la ferita
Il libro analizza l'opera di alcune scrittrici che sono state capaci di un'elaborazione del dolore felicemente risolta sul piano letterario. La prima tappa, che parte da Irène Némirowsky e da Marie Cardinal, rende conto di un difficile guadagno di libertà fatto all'interno di una relazione madre-figlia conflittuale, ma che approda infine a una riparazione. La seconda tappa si occupa dello sradicamento e della perdita della lingua materna in Ágota Kristóf. La terza parla dell'accettazione della limitatezza nella narrativa di Flannery O'Connor: secondo l'autrice, l'intima accoglienza della propria fragilità apre una crepa salvifica in cui può insinuarsi la grazia. L'ultima tappa, dedicata a Anna Maria Ortese, riflette sul tema della perdita e raccoglie l'invito dell'autrice a un amore e a una compassione universali, che si rivolgono non solo agli esseri umani più sfortunati, ma a tutte le creature e all'intera natura, la cui violazione ha condotto l'umanità in un vicolo cieco. -
#Noirestiamoacasa. Il mondo visto da fuori ai tempi del covid-19
La chiusura delle principali attività (lockdown) e l'obbligo di rimanere in casa (#iorestoacasa) offrono al sociologo un'occasione del tutto anomala di analisi. Le riflessioni contenute nel volume mirano ad avviare un percorso di analisi sulla condizione straordinaria che le nostre società stanno vivendo. La (rara) possibilità di guardare la società dall'esterno, a prescindere dai soggetti che la compongono, così come è possibile vedere le città senza gli abitanti, mette nella condizione di elaborare alcune considerazioni su come si ridefiniscono i processi di interazione a partire dai media, dalla nozione di distanziamento sociale, e su come la società futura (#nientesaràpiùcomeprima) sarà anche il risultato di come è stata vissuta la fase precedente. Il volume contiene contributi di Francesca Comunello, Francesca Ieracitano, Maria Cristina Marchetti, Donatella Pacelli, Angelo Romeo, Emanuele Rossi, Massimiliano Ruzzeddu. Prefazione di David Le Breton. -
La vergine senza età e altri studi di antropologia
In quest'opera Salvatore d'Onofrio esplora i temi emblematici del discorso sull'uomo. Si va dal corpo e i suoi fluidi alla regola della proibizione dell'incesto, dalle contaminazioni identitarie che da sempre definiscono il rapporto tra noi e gli altri ad alcune delle figure che hanno marcato la storia della disciplina: Giuseppe Pitrè, Claude Lévi-Strauss, Lucien Sebag, Françoise Héritier, Philippe Descola. Elemento unificante dei venti saggi di questo volume è il concetto di ""manipolazione simbolica"""", cioè l'idea che la realtà entro cui gli uomini conducono la loro esistenza necessita, per potersi riprodurre, di particolari dispositivi culturali che gli stessi uomini hanno elaborato sin dalla loro apparizione nel mondo. Ne risulta una comprensione nuova e sistematica del modo in cui le società umane intervengono per regolare il rapporto tra i sessi e le generazioni, oltre che l'interscambio con le potenze divine e la natura."" -
Mantrana. Un gioco
"Mantrana"""" è una collezione di aforismi che costituisce una """"magica enciclopedia"""" del sapere. Ciascun Mantra - in sé autonomo - è ordinato tematicamente insieme ad altri a formare diverse raccolte. """"Mantrana"""", però, è anche una sorta di domino in cui ogni giocatore può disporre i Mantra a proprio piacimento. Può dare agli uni la precedenza nei tempi rispetto agli altri, trovare nuove relazioni tra i Mantra e allinearli diversamente. È come cercare conchiglie sulla spiaggia, disporle secondo motivi e scompigliarle di nuovo: il gioco vive proprio di questo." -
Il virus e la specie. Diffrazioni della vita informe
Prendendo le mosse dalla constatazione che SARS-CoV-2 interagisce strettamente con la categoria di specie, al contempo rafforzandola (con la sua selettività infettiva) e destabilizzandola (con i suoi salti), questo libro attraversa i territori su cui prosperano le specie endemiche delle norme e delle classificazioni, per mostrare quanto la specie operi nella produzione istituzionalizzata di mostri sempre più pallidi e costituisca una delle armi più affilate utilizzate dal capitale nella guerra sulla vita informe. Il movimento che percorre queste pagine è quello di una progressiva torsione della nozione di bio/necro/politica per coglierne la reale estensione, un'estensione che eccede di gran lunga l'umano. -
La fiaba russa
Grazie alla geniale opera di Vladimir Propp, l'analisi folcloristica entra a pieno titolo tra gli strumenti di studio della semiotica generale. Questo libro può essere considerato la summa teorica del lavoro di Propp, che, per tutta la vita, ha cercato di elaborare una scienza della fiaba. Al di là dei contenuti, del contesto, della funzione sociale, ciò che distingue la fiaba è soprattutto la sua poetica specifica. Scomponendo un vasto numero di racconti popolari russi in unità narrative più piccole, Propp è stato in grado di estrarne una tipologia, più o meno fissa, di struttura narrativa. Così, il libro ripercorre le mille varianti delle fiabe di magia, di quelle in forma di novella, delle fiabe cumulative, con animali e così via, rintracciandone ogni volta tipologie e differenze, abbozzando classificazioni provvisorie. Tutto un immaginario fantasioso e, al tempo stesso, meccanico che è ancora il nostro o che, forse, dovrebbe esserlo. Prefazione di Gianfranco Marrone. -
Storia del partito comunista dell'Unione Sovietica
Il libro di Pierre Broué sulla storia del Partito comunista dell'Urss è un classico della storiografia marxista. In questo testo l'autore ripercorre la nascita, le lotte, l'ascesa e la drammatica sconfitta dell'organizzazione marxista che più di ogni altra ha inciso sul corso della storia. La cronaca storiografica di Broué parte dalle origini, dalla fondazione del primo gruppo marxista russo, l'Emancipazione del lavoro di Plechanov, e arriva sino all'epoca chruscëviana, un periodo storico lungo più di settant'anni che abbraccia tutta la vita del partito bolscevico sino al suo tragico epilogo con l'affermazione del partito staliniano. La puntuale ricognizione storica compiuta da Broué permette, dunque, di comprendere le trasformazioni teoriche, organizzative e politiche subite dal partito bolscevico e coglierne così la complessa traiettoria nella storia del Novecento. Introduzione di Francesco Giliani. -
Biopolitica della catastrofe. Comunità di sopravvivenza, immaginario della catastrofe climatica e politiche della sicurezza
Il moderno fascino per il disastro è un sintomo del nostro rapporto con il futuro. Analizzando l'immaginario della catastrofe, dalle sue radici culturali e storiche nel Romanticismo, attraverso le narrazioni del cataclisma climatico e della Guerra fredda, fino alla popolarità contemporanea della finzione apocalittica e dei blockbuster sulla fine del mondo, Eva Horn mostra come il fiorire di rappresentazioni di disastri non sia altro che il tentativo di dare un volto alla catastrofe di cui ci sentiamo parte. Considerando le opere di Lord Byron, DeLillo, McCarthy e film come Independence Day e Io sono leggenda accanto a scenari scientifici e metafore politiche, i tre saggi di cui si compone il volume affrontano gli esperimenti di pensiero catastrofico, la questione della sopravvivenza, le scelte legittimate da stati di eccezione immaginati e le contraddizioni insite nelle misure preventive adottate in nome della sicurezza tecnica o politica. -
Bob Dylan & Like a Rolling Stone. Filologia composizione performance
Like a Rolling Stone, pubblicata da Bob Dylan nel 1965, è una pietra miliare del rock e della popular music contemporanea. In questo libro, Mario Gerolamo Mossa indaga per la prima volta tutte le fasi creative del capolavoro dylaniano, dalla sua ideazione fino alle più significative esecuzioni dal vivo, facendo ricorso a numerosi materiali inediti e adottando una metodologia interdisciplinare particolarmente attenta al rapporto tra oralità e scrittura. Come scrive Alessandro Carrera nella prefazione, questo saggio ""offre l'analisi più ampia, minuziosa e ossessiva mai condotta di Like a Rolling Stone in qualsiasi lingua"""", ricostruendo la storia di una voce che da oltre mezzo secolo affida alla cruciale domanda """"Come ci si sente?"""", How does it feel?, la ricerca di una verità imprevedibile e transitoria, libera da ogni ideologia come da ogni pregiudizio."" -
Critica delle forme di vita
Alla domanda ""Gli altri vivono nel modo giusto?"""", il liberismo sembra preferire """"Chi sono io per giudicare?"""". Rahel Jaeggi vede la situazione in modo diverso. Giudicare non è solo valido ma anche utile, sostiene. Il giudizio morale non è un errore, l'errore semmai sta nel modo in cui giudichiamo. Sia il modo di giudicare esterno - derivato da idee su Dio o sulla natura umana - sia quello interno - basato sulle idee di una determinata società -, però, hanno gravi difetti, nonché detrattori. In """"Critica delle forme di vita"""", Jaeggi offre una terza via: si tratta della critica immanente. Essa inizia con il riconoscimento che gli stili di vita sono intrinsecamente normativi, perché affermano la propria bontà e rettitudine. E hanno anche uno scopo coerente: risolvere i problemi sociali di base e far progredire i beni sociali, la maggior parte dei quali è comune a tutte le culture. Per Jaeggi possiamo giudicare la validità delle rivendicazioni normative di una società valutando come questa risponde alle crisi, se è in grado di superare in senso emancipativo le contraddizioni che nascono dall'interno e di aprirsi a percorsi di apprendimento collettivi. Contro i racconti relativisti e assolutisti, Jaeggi mostra, quindi, che è possibile una critica sociale razionale."" -
Plato amicus sed. Introduzione ai dialoghi platonici
In questo libro, Nietzsche dimostra il profondo legame tra filologia e filosofia, due discipline nate insieme e destinate a restare in aperto dialogo per sempre. L'immagine di Platone offre a Nietzsche il pretesto per fare i conti con la famosa trasvalutazione dei valori che risuonerà nel messaggio profetico di Zarathustra. Alla luce di ciò, la tesi secondo cui Nietzsche è un antiplatonico risulta, almeno in parte, infondata. Nietzsche intrattiene un rapporto costante con la filosofia di Platone che, seppur in parte criticata, manifesta al filosofo dell'eterno ritorno l'incarnazione per eccellenza del tragico destino del filosofo, destinato a incamminarsi sulle alte vette del pensiero per poi tornare sulla terra a confrontarsi e lottare con l'ordine costituito. Platone per Nietzsche è l'uomo d'azione, il pensatore aristocratico - ma radicale - che lotta contro tutte le forme stereotipate della cultura. Prefazione di Carlo Sini. -
Film che pensano
Per quali ragioni il filosofo che lavori sul cinema è tuttora considerato poco ""serio"""", alla stregua del dilettante perditempo o del chierico infedele? E per quali ragioni, almeno in Italia, è ancora tenacemente presente la convinzione che, per quanto ci si possa sforzare di congiungerli, cinema e filosofia restino due ambiti irrevocabilmente distinti? Questo libro risponde a tali interrogativi, ritraendo un quadro variegato e stimolante della natura evocativa del cinema. La prima parte del testo approfondisce le molte e decisive questioni attinenti alle peculiarità del cinema, nel contesto della tradizione filosofica occidentale da Aristotele a Heidegger. La seconda e la terza parte si soffermano rispettivamente sull'opera di alcuni grandi maestri del cinema contemporaneo (Truffaut ed Eastwood, Fellini e Wilder, Spielberg e Garrone, Wenders e Scorsese) e su alcuni film memorabili (Moulin Rouge! e Il mestiere delle armi, American Beauty e Chicago, per citarne alcuni). Senza voler proporre una nuova teoria sul cinema, e ancor meno la rimasticatura aggiornata di una fra le tante concezioni del cinema oggi in circolazione, il libro ci dimostra in che senso e con quali suggestive implicazioni si può affermare che davvero i film """"pensano""""."" -
Atlante degli incontri con la macchina
Riunire in un volume le esperienze meta-scientifiche di un gruppo di giovani ricercatori è una sfida che già negli anni scorsi, in questa collana, ha consentito al pubblico incontri sulle frontiere dei saperi di oggi e di domani. Dalla presa di coscienza epistemologica di che cosa sia una macchina, nella sua accezione più ampia di ""artefatto che consumando una risorsa modifica lo stato di un sistema"""", alcuni valorosi dottorandi del corso di Epistemologia della macchina, nella Scuola di dottorato del Politecnico di Torino, hanno intrapreso un'avventura per declinare le macchine nelle loro funzioni multidisciplinari, studiandole secondo un metodo del tutto nuovo, che unisce la scienza pura alla pura fantasia. Nasce così un """"Atlante degli incontri con la macchina"""" per mezzo del quale è possibile compiere viaggi (immaginari, ma non solo) tra passato e futuro, perché la letteratura rende possibile scoperte ben oltre la curvatura dello spaziotempo."" -
Scenari. Rivista semestrale di filosofia contemporanea & nuovi media. Vol. 12
Attraverso il commento dei fatti più significativi nell'ambito della politica, della cultura, dell'arte e dell'economia, la rivista Scenari, semestrale di approfondimento culturale di Mimesis Edizioni, vuole costituirsi come un potente laboratorio di idee e dibattito, fornendo ai lettori la possibilità di commentare gli articoli attraverso blog appositamente dedicati. -
L' ipotesi neocattolica. Politologia dei movimenti anti-gender
Il volume ripercorre la traiettoria dei movimenti cattolici che, tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo, hanno fatto della lotta contro ""la teoria del gender"""", le unioni civili, l'educazione di genere, le politiche antidiscriminatorie, la gestazione per altri, l'aborto, l'eutanasia ecc., l'occasione di una ricomposizione del campo di mobilitazione e di azione politica cattoliche in Italia. Partendo da un'analisi del punto di vista degli imprenditori della causa antigender, ovvero dal loro posizionamento negli spazi della Chiesa, del cattolicesimo contestatario e dell'arena pubblica, l'autore propone uno studio delle interazioni e delle traiettorie militanti, degli scambi tra partiti e movimento, dei conflitti e degli eventi - dalla Marcia per la Vita ai Family Day, fino ad arrivare al Congresso mondiale delle famiglie del 2019. L'ipotesi neocattolica è, al contempo, un'ipotesi di ricerca e l'ipotesi che muove questi nuovi movimenti cattolici."" -
L' alfabetizzazione in italiano L2 per apprendenti adulti non nativi
L'alfabetizzazione rappresenta un processo piuttosto trascurato sia in relazione alla ricerca in linguistica che in glottodidattica, al contrario dell'interesse manifestato in altri settori disciplinari, soprattutto nell'ambito delle scienze dell'educazione e della formazione. L'acquisizione della lettoscrittura da parte di apprendenti non nativi in età adulta, inoltre, identifica un settore particolarmente debole per quanto concerne gli studi accademici, al di là di pochi contributi, soprattutto di ambiente anglosassone. I flussi migratori e i bisogni formativi dei migranti in materia di alfabetizzazione rendono attualmente stringente la rivendicazione di uno statuto autonomo da parte di questo settore di studio, che coinvolge tanto la didattica dell'italiano come L2 quanto quella della lettoscrittura. Questa monografia presenta una ricerca sulla dimensione dell'alfabetizzazione rivolta ad apprendenti di italiano come L2 indagando la dimensione teorica e le pratiche didattiche. Sulla base dei risultati della ricerca sarà possibile individuare alcune indicazioni utili per la formazione del personale docente. Prefazione di Giulio M. Facchetti. -
Estetica e geografia
La qualità estetica della geografia è suggerita sin dall'etimologia della parola stessa: il disegno della terra. Dei luoghi si possono dare immagini scientifiche, come la mappa, oppure immagini artistiche: dipinti e disegni, poesie sul paesaggio, forme di land art. Spesso la rappresentazione artistica e quella cartografica sono considerate contrapposte: l'una rifletterebbe il punto di vista soggettivo dell'artista, mentre l'altra sarebbe oggettiva e indiscutibile. L'obiettivo di questo libro è invece di ripercorrere le ragioni di un'alleanza tra estetica filosofica e geografia. Seguendo una linea interpretativa che, da Alexander von Humboldt e Carl Sauer, giunge fino alle teorie non rappresentazionaliste della geografia contemporanea, passando per autori come Martin Heidegger, Joachim Ritter, Rosario Assunto e Marc Augé, la geografia emerge infine come un terreno di incontro particolarmente felice tra arte e scienza. -
Cultura tedesca. Ediz. italiana e tedesca (2020). Vol. 58: io viaggiante. Studi al confine tra autobiografia e letteratura di viaggio, L'.
"Cultura tedesca"""" è una rivista semestrale, diretta da Marino Freschi, dedicata alla civiltà letteraria di lingua tedesca. Con un comitato scientifico composto da studiosi di fama internazionale, la rivista articola ogni numero in una seziona monografica dedicata a un autore significativo oppure a un luogo emblematico di quella cultura (Austria, Praga, Trieste) o a movimenti, motivi, correnti (Romanzo, Mito, Simbolo, Poesia e Immagine, Ebraismo). La seconda sezione è riservata a interventi liberi con saggi, articoli, rassegne, recensioni." -
Il ritorno della mitologia e la rinascita dell'arte
È possibile sottrarre alla mitologia quell'alone magico-religioso che da sempre la caratterizza riconducendola ad una esperienza del quotidiano? La sua incauta negazione sarebbe, però, un sicuro impoverimento dell'esistenza e della creazione artistica. Un eventuale pericolo si anniderebbe non tanto nella conservazione della mitologia, quanto nella possibilità che l'attribuzione di una supremazia al mythos partorisca mostri, così come potrebbe generarli una predominanza del logos. Per Iengo ""non vi può essere mythos assolutamente sgombro di logoi come logos assolutamente sgombro di mithoi"""". La poesia, l'arte e la letteratura, per tornare ad essere interpreti della contemporaneità, devono tener presente questo spazio di compossibilità nel quale celebrare il produttivo incontro tra il mito e la ragione. Il saggio di Francesco Iengo è introdotto e discusso da Aldo Marroni, Giulio A. Lucchetta e Ugo di Toro.""