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L' imperialismo e altri scritti sulla storia
Se la teoria della storia è un oggetto classico della riflessione di Louis Althusser, non altrettanto si può dire dell'imperialismo. I nove testi di questa raccolta, e in particolare il Libro sull'imperialismo, connettono invece i due temi. In questo scritto del 1973, già distante da Per Marx e Leggere il Capitale ma in una logica non del tutto riconducibile al materialismo aleatorio, Althusser cerca di pensare una forma del conflitto e una temporalità non teleologica ma neppure consegnata al caso. L'imperialismo è così metafora di una forma non corrispondente a se stessa - sia essa incarnata in un modo di produzione, nell'unità di una filosofia o in un'immagine della ""mondializzazione"""" - e di uno scarto storico che non è solo deviazione contingente. In questo senso gli scritti sulla storia, compresi in uno spazio che va dal 1963 al 1986, mostrano l'esigenza duplice che anima l'intera meditazione althusseriana sulla storia: la determinazione della necessità dei processi e la possibilità di una loro trasformazione."" -
Psicologia sperimentale e teoria della forma. Scritti 1922-1938
Il volume raccoglie, in edizione critica, quattro importanti documenti (Introduzione alla psicologia sperimentale, La psicologia della forma, Forma e assimilazione, Elementi di psicologia della forma) che offrono una lucida testimonianza del magistero padovano di Vittorio Benussi (1878-1927) in ambito psicologico-sperimentale (in particolare nel campo della psicologia della percezione, della temporalità e dei fenomeni ipnosuggestivi). Più ancora, essi consentono di riconsiderare, da un punto di vista storico ed epistemologico, le complesse modalità attraverso cui, grazie alla fondamentale mediazione del suo principale allievo Cesare Musatti (1897-1989), l'eredità benussiana è di fatto confluita - anche in forza di un'originale riflessione critica condotta sui fondamenti della Gestalttheorie - nella variegata tradizione fenomenologico-sperimentale e percettologica italiana secondo un asse che idealmente unisce le Scuole di Graz e Berlino con quelle di Padova, Trieste e Bologna. -
Gillo Dorfles. Vivere il presente osservando il futuro. Annotazioni e divagazioni per un libro in divenire
"La storia non ha quasi mai un andamento rettilineo, non solo per chi ne è il protagonista, ma per chi ne valuta gli accadimenti dall'esterno in un secondo tempo. È per questo, anzi, che molto spesso i dati storici ci sorprendono a posteriori e ci chiediamo come mai non corrispondano a quel processo che a noi sembrerebbe il più legittimo. Ma, se questo è il caso più comune, tuttavia, ci sono dei casi che vanno al di là della normale procedura che a noi sembrerebbe una ragionevole successione dei fatti; e spesso questa accidentalità è proprio quello che cambia inaspettatamente il procedere degli eventi. Ne abbiamo molti esempi sotto gli occhi; e del resto basta leggere attentamente un testo storico, senza pregiudizi 'di parte', per scoprire una quantità di contraddizioni che rendono più affascinante la vicenda storica.""""" -
«We don't need no education». Come dovrebbero essere i libri di testo e come studiare in poco tempo
I disturbi e le difficoltà nell'apprendimento si spiegano soltanto in parte con le cause genetiche; stiamo assistendo infatti a un fenomeno sociale, esasperato da cause ambientali ed esterne. Tra queste, la più importante è senza alcun dubbio l'iperstimolazione. All'interno di un mondo iperstimolante, anche i libri scolastici possono presentare un eccesso di stimoli, spesso non coordinati, che vanno ad affollare la mente dei bambini e dei ragazzi. Questo lavoro affronta il tema attraverso una chiave di lettura innovativa e trasversale: parte dai processi di pensiero, percettivi e di elaborazione degli stimoli, e rilegge il sistema didattico e le caratteristiche dei libri di testo. Propone inoltre una serie di indicazioni pratiche e utili agli educatori per migliorare l'efficacia dell'insegnamento e offre ai ragazzi stessi uno strumento per ottenere risultati migliori nell'apprendimento scolastico, in maniera semplice e non dispersiva. Il volume presenta strumenti operativi e mappe staccabili, utili per insegnanti, genitori, autori di libri scolastici e ragazzi per affrontare le difficoltà a scuola e i cosiddetti Disturbi Specifici dell'Apprendimento. -
Dark Deleuze
Il filosofo francese Gilles Deleuze è noto come pensatore della creazione, dell'affermazione gioiosa e dei concatenamenti rizomatici. In questo breve libro, Andrew Culp controbatte polemicamente che questo canone della gioia, una volta radicale, ha perso la sua capacità di resistenza al presente. Concetti una volta creati per sconfiggere il capitalismo sono stati riciclati nei mantra del business, che gioiosamente affermano: ""Il potere è verticale; il potenziale è orizzontale!"""". Culp riscopre la negatività dimenticata di Deleuze. Egli scompagina l'interpretazione prevalente attraverso una rete sotterranea di riferimenti alla cospirazione, alla crudeltà, al terrore del fuori e alla vergogna di essere umani. Infine, ravviva l'opposizione a quanto vi è di intollerabile in questo mondo. Un Deleuze rivoluzionario per il mondo digitale di oggi, di felicità compulsiva, di controllo decentralizzato e di sovraesposizione."" -
Il più grande comico morente. La comicità e il teatro di Nicola Vicidomini
Considerato un innovatore del linguaggio umoristico e della scrittura di scena, il più grande comico morente ha dato vita a uno stile senza precedenti, che individua in una visionarietà di intonazione mistica e grottesca il suo elemento fondante. Le sue performance, di indubbio interesse filosofico, rappresentano un puro, quanto esilarante, attentato all'antropocentrismo. Il suo teatro - luogo del più inesorabile fallimento, collasso del senso - disegna universi sospesi, a tinte forti, totalmente affrancati da narrazioni, immaginari e linguaggi comuni. Vicidomini ha registrato negli ultimi anni, con gli spettacoli Scapezzo, Veni Vici Domini e Fauno, attraversando con i suoi ""attentati"""" anche la televisione e la radio. Prefazioni di Cochi Ponzoni e Nino Frassica. Postfazione di Maurizio Milani."" -
L' anomalia del genio e le teorie del comico
Perché troviamo divertente una barzelletta? Su quali conoscenze condivise si fonda il suo effetto comico? Come tutte le forme di narrazione, anche le barzellette attingono a un patrimonio retorico che deve essere padroneggiato con consapevolezza per risultare efficace. In questo saggio, Felice Accame prende in esame - tra il serio e il faceto, più sul serio che sul faceto - le strutture costitutive della barzelletta nonché la sua funzione nelle strategie relazionali. -
La filosofia di Jimi Hendrix. Viaggio al termine del mondo
Cinquant'anni senza Hendrix, eppure nessuno è ancora riuscito a dimenticare una delle personalità più geniali della musica, né, tantomeno, a eguagliarla. Dopo aver esplorato gli orizzonti filosofici di Eric Clapton e Pat Martino, Alberto Rezzi si tuffa nell'universo del chitarrista originario di Seattle. Tutti i linguaggi utilizzati da Hendrix - dal simbolico al corporeo, dal poetico al musicale, dal fantascientifico al sonoro - sono volti a costruire, canzone dopo canzone e performance dopo performance, nuove esperienze del mondo o, meglio, di mondi diversi. In questa inesausta ricerca sta la chiave della sua ""filosofia"""", qui posta in dialogo con le intuizioni cosmologiche di Giordano Bruno e quelle costruttiviste di Nelson Goodman. Una filosofia che si traduce in una inesauribile sete di libertà espressiva, destinata a interrogare l'arte e la musica del futuro."" -
Sul bordo del caos. Complessità, terapia sistemica e dipendenze
La clinica delle dipendenze è una pratica complessa, appassionante, faticosa. Ma è anche molto più di tutto questo: è il confronto - a volte brutale - con questioni comuni a ogni essere umano. Come ci ritroviamo imprigionati in comportamenti, posizioni relazionali e narrazioni da cui non riusciamo più a uscire? E, più profondamente, come attraversiamo le fasi di cambiamento della nostra vita e le parentesi di instabilità che ne conseguono? Questo libro, frutto di diversi anni di esperienza sul campo e di insegnamento, propone delle mappe innovative per orientarsi nel paesaggio delle dipendenze. La teoria del caos, la terapia narrativa, la teoria dei sistemi complessi e una visione ricorsiva del tempo sono il filo rosso che guiderà il passaggio dalla teoria alla pratica, dalla classificazione ai modelli di intervento, dall'epistemologia ai numerosi casi clinici. -
Storia sociale del jazz
Pubblicato per la prima volta con lo pseudonimo di Francis Newton, ""Storia sociale del jazz"""" è il tributo di Hobsbawm al jazz e all'impatto rivoluzionario che questo genere musicale ebbe sulla società dei suoi tempi. Hobsbawm, l'intellettuale che ha segnato la cultura europea con la sua riflessione sul Novecento come secolo breve, è interessato a osservare in queste pagine la società che si muove attorno al jazz, un universo notturno di anime inquiete, mosse dal desiderio di cambiamento, dalla forza di un'innovazione che non si ferma al campo musicale. Una storia del jazz raccontata da uno dei più autorevoli storici del Novecento. Prefazione di Massimo Donà."" -
La bolla olimpica. Illusioni, speculazioni e interessi dietro ai cinque cerchi
Da Messico '68 con la strage di Piazza delle tre Culture alle morti per doping, dagli ""sfrattati"""" delle favelas ai """"saccheggi"""" ambientali: in ognuna delle edizioni della storia recente, la bandiera a cinque cerchi ha lasciato una scia di povertà e ipocrisia, a Rio come a Londra, ad Atene come a Torino. Ma i cittadini reagiscono: dalle Olimpiadi di Denver '72 in avanti, tantissimi referendum hanno respinto i tentativi di candidatura forzata promossi da sindaci e governatori. Homeless, movimenti ambientalisti, giovani e imprenditori lungimiranti insieme hanno saputo modificare scelte che sembravano irreversibili. Attraverso una ventina di contributi qualificati e diverse interviste, Silvio La Corte restituisce la voce a coloro che si sono opposti a questa corsa sfrenata senza vincitori, ma solo con vinti."" -
Atlante dell'Antropocene
Nella mitologia greca, Atlante era il titano sulle cui spalle gravava il peso della Terra. Quando nel 1538 Gerardo Mercatore introdusse gli atlanti stampati, il significato della parola ""atlante"""" si modificò, non implicando più una responsabilità nei confronti della Terra, ma una forma di dominio. Quasi cinque secoli più tardi, la situazione si capovolge nuovamente: questo Atlante mostra come il tentativo di controllare e possedere la Terra sia impossibile e l'unico risultato di questa folle idea sia quello di rimanervi schiacciati. Cambiamenti climatici, erosione della biodiversità, cambiamento demografi co, urbanizzazione, inquinamento atmosferico, deterioramento del suolo, catastrofi naturali, incidenti industriali, crisi sanitarie. Per la prima volta, un atlante che riunisce tutti i dati sulla crisi ecologica dei nostri tempi. Prefazione Bruno Latour."" -
Hegel
Per Heidegger il confronto con Hegel è stata un'esigenza costante nel corso del suo itinerario speculativo e filosofico. Gli scritti a lui dedicati sono notoriamente complessi, ma mostrano una profonda connessione tra i due pensatori e il rapporto di entrambi con la fenomenologia. Nella presente pubblicazione viene proposta una traduzione chiara e attenta di un trattato sulla negatività, ""La negatività"""" (1938-39), e di """"Commento all'Introduzione della Fenomenologia dello Spirito"""" (1942), in cui Heidegger offre una lettura penetrante della fenomenologia dello spirito di Hegel. Riprendendo temi sviluppati nei """"Contributi alla filosofia"""" (1936-38), Heidegger mette in relazione la sua interpretazione di Hegel con la nozione di """"evento"""" - """"parola guida"""" del suo pensiero. Le interpretazioni qui presenti sono considerate fondamentali in quanto inseriscono Hegel nella traiettoria filosofica di Heidegger."" -
Interpretazione della poesia di Walt Whitman
Un'intelligente analisi del grande poeta americano e allo stesso tempo uno specchio della personalità di un giovane che sarebbe diventato uno dei più importanti scrittori del Novecento: Cesare Pavese. Questa brillante ricerca su Walt Whitman ha il fascino di un lavoro acuto e originale, in cui si ravvisano caratteristiche dei testi più maturi, pur essendo stata scritta da un Pavese appena ventunenne, che la presentò come tesi di laurea nel 1930. Collocabile agli albori della scoperta della letteratura americana, che appassionò molti giovani italiani e indispettì la cultura fascista, quest'opera sorprende per il piglio sicuro dell'autore, diverte per i toni polemici nei confronti della critica whitmaniana, incuriosisce per la condanna della celeberrima ""O Captain, My Captain!"""", coinvolge per lo slancio della trattazione. Dalle pagine di questo libro emerge con forza una profonda empatia nei confronti di Whitman e della sua """"poesia del far poesia"""", che costituì certamente un punto di riferimento imprescindibile per Pavese."" -
Prove di autoritratto
"Per chi come me aveva sostenuto la necessità dell'innovazione della cultura politica di sinistra, era arrivato il momento del cambiamento"""". E sono proprio i cambiamenti ad aver trasportato l'esistenza di Salvatore Veca verso una concretezza che ancora oggi non ha finito di esaurirsi. In questa sorta di autobiografia, il filosofo offre un ritratto dell'Italia, dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri. """"Prove di autoritratto"""" testimonia come un individuo possa decidere del proprio destino e rendere concrete le idee in una coerente procedura filosofica, dove la vita e il pensiero diventano i poli per una dialettica capace di sottolineare l'umano in ogni gesto, in ogni scelta. Un procedere tra le opere e i giorni di un filosofo che ha sempre posto la ricerca e l'impegno sociale al centro delle proprie urgenze." -
Un silenzio di voci. Muri, case e città
Il libro indaga sul valore del silenzio attraverso il dialogo con i muri, le case e più in generale con le voci silenziose dei fabbricati che formano la città. I racconti delle case si svelano nell'interpretazione della molteplicità dei loro silenzi, mostrando quanto questi contengano e rivelino. Una riflessione sulle voci degli edifici che si muove attraverso l'ascolto dei loro elementi costitutivi, delle loro forme e dei loro materiali. Attraverso alcuni percorsi urbani, viene restituita una diversa modalità di accostamento e di comprensione dello spazio, dove i silenzi vengono ascoltati, interpretati e descritti, e dove i muri degli edifici diventano pagine di storie silenziose. -
Disabile chi? La vulnerabilità del corpo che tace
Negli ultimi anni la disabilità è entrata nella retorica mediatica grazie a una serie di libri che ha avuto il merito di raccontare le asperità di quest'esperienza (sdoganando pensieri indicibili in cui persino un genitore è avvolto), e grazie a una maggiore presenza di disabili negli spazi televisivi e nella rete, dove si denunciano discriminazioni sociali e si descrive la dimensione quotidiana di questa condizione. Tuttavia tale esposizione mediatico-letteraria serve solo a estetizzare la disabilità per spingere all'indignazione o per rappresentare una sorta di riscatto consolatorio - ""sì, lui è così, ma ce l'ha fatta"""". Questo atteggiamento edificante rischia di non rivelare il reale valore della disabilità, che riguarda la vulnerabilità della nostra specie esposta al rischio biologico dei giorni (tra l'altro, un potente rimosso del western way of life). Per evitare l'accettazione fantasma dovremmo ripensare un concetto più fluido di norma solo dopo aver scelto di restare fedeli a questa immanente rottura nell'ordine dell'esistenza."" -
L' invasione della vita. Le scelte difficili nell'epoca della pandemia
La pandemia da Covid-19 ha radicalmente modificato il nostro modo di vivere. Abbiamo dovuto osservare misure di isolamento e distanziamento sociale che mai avremmo pensato di adottare. Molte attività sono state sospese, ridotte o trasformate, con gravi ripercussioni sull'economia e sulla qualità di vita. I profondi e inaspettati cambiamenti, vissuti in un clima di ansia e paura, hanno funzionato da lente di ingrandimento attraverso cui interrogarci, anche al di là dell'emergenza, sul valore stesso dell'esistenza. È nata così l'esigenza di un dialogo interdisciplinare che ci aiuti a comprendere non solo quale sia la strada migliore per uscire da una situazione di emergenza, ma anche a porre le basi per costruire una società che eviti di ripetere scelte che, come si è visto, se errate, possono avere conseguenze drammatiche. Il libro raccoglie valutazioni e riflessioni di studiosi appartenenti a varie aree, dall'etica alla psicoanalisi, dalla filosofia alla medicina, dall'ecologia alle scienze della comunicazione. Tra i temi affrontati: le relazioni con gli altri e tra le diverse generazioni, i problemi dell'ambiente e il mondo animale, i fenomeni della globalizzazione, l'etica della comunicazione, il ruolo della scienza e il difficile dialogo con la politica. -
Crisi della legge e potere del giudice
Trattare del rapporto tra legge e giudice riveste ai nostri giorni una grande importanza, perché la questione dell'interpretazione giudiziale - già rilevante in tutto il secolo che ci precede e, anzi, già nell'Ottocento - ha acquistato un peso via via maggiore alla luce dello sviluppo esponenziale, nell'attuale vita del diritto, del ruolo svolto dagli organi giurisdizionali, in particolare dalle Corti supreme. È divenuto, perciò, vitale - al fine della sopravvivenza stessa del significato che la legge e il diritto, presi nella loro indispensabile interconnessione, devono mantenere entro la nostra civiltà - dedicare il giusto spazio di indagine ad alcuni temi emergenti: l'oggetto e il metodo dell'interpretazione giudiziale, il condizionamento ideologico dell'operato del giudice, il ruolo della legge e la necessità di integrare la legalità con la legittimità. Il tutto in una visione che non escluda la concezione del diritto inteso anche come quell'ordinamento statuale veicolo di un ""interesse comune"""" che può dare un senso aggiunto alla fruizione dei diritti soggettivi."" -
Mitologi, mitografi e mitomani. Tracce del mito attraverso i secoli. Scritti per i 65 anni di Fulvio Ferrari
Percorsi e protagonisti del mito attraverso il tempo: poeti, ciarlatani, avventurieri e buffoni, figure e costellazioni diverse che si ricompongono in un patrimonio comune e formano un tessuto di conoscenze condivise, un serbatoio di idee, di immagini e di storie che continua a proiettare la sua ombra sul nostro immaginario. Questo volume risale alcune tracce del sedimentarsi del mito nella nostra cultura, spaziando dalle letterature medioevali a quelle moderne, passando attraverso discipline e scritture diverse, come orbite che gravitano intorno a un medesimo centro, e prestandosi al tempo stesso all'occasione di celebrare uno dei maggiori studiosi italiani che al mito ha dedicato una parte considerevole del proprio sforzo esegetico, Fulvio Ferrari, al quale esso è dedicato.