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La conversione di un uomo moderno. Pavel Florenskij e il sentiero dell'esperienza religiosa
La conversione di Pavel Florenskij è stato il momento decisivo che ha fatto da spartiacque nella sua vita. Al tempo stesso, essa fu un giudizio decisivo sul modello di razionalità che ha dominato in Occidente lungo l'intera epoca moderna. Messa infatti a tacere la millenaria esperienza religiosa, le promesse del razionalismo hanno infine lasciato l'uomo disilluso e in balìa dei suoi dubbi, vittima di un tragico sdoppiamento esistenziale. Il coraggio di riattivare l'esperienza pregna di meraviglia che ha segnato la sua infanzia, la decisione di incamminarsi nuovamente sul sentiero dell'esperienza religiosa, porterà invece Florenskij a esiti tanto inaspettati quanto ricchi. Un nuovo modo di esercitare la ragione nella sua rinnovata poliedricità, la novità di una conoscenza del reale capace di non censurare nulla e, infine, il riannodarsi di antichi fili che legano la nostra esperienza al vissuto di ogni homo religiosus sono allora gli stupendi frutti della visione del mondo florenskijana. Oltre l'opportunità di una crescita personale, riflettere su questo complesso percorso offre anche l'occasione, lungo tutto il libro, di far ""dialogare"""" Florenskij con altri grandi pensatori come Guardini, Eliade o Pareyson, lasciando emergere come la sua sia indubbiamente una delle voci più sorprendenti del panorama culturale del Novecento. Prefazione di Lubomir Zak."" -
Le nuove sfide antropologiche. Tra memoria e visione del futuro
"Le nuove sfide antropologiche: tra memoria e visione del futuro"""" è il tema del convegno internazionale che l'Università Europea di Roma ha organizzato l'11 e il 12 dicembre 2019 nel Pontificio Istituto Notre Dame di Gerusalemme, nell'ambito delle attività di Formazione Integrale. Hanno preso parte ai lavori: l'Università Europea di Roma, l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, la Bar-Ilan University, la The Hebrew University of Jerusalem, l'Università degli Studi dell'Aquila, la Tel Aviv University, il Pontificio Istituto di archeologia cristiana e The Shrine of the Book (Il Santuario del Libro dell'Israel Museum)." -
La forza delle idee. Silvano Arieti: una biografia (1914-1981)
Silvano Arieti è stato una figura di primo piano nel panorama della psichiatria internazionale del Novecento. A causa delle leggi razziali, nel 1939 si stabilisce a New York, dove completa la sua formazione psichiatrica, giungendo ad affermarsi nel 1955 con Interpretazione della schizofrenia: un libro di enorme fama tradotto in molte lingue, la cui seconda edizione, del 1974, risulterà vincitrice del National Book Award. Il presente volume ricostruisce la parabola biografica di questo psichiatra narrandola al lettore come un duplice viaggio: da una parte, nella vita e nella riflessione di un uomo; dall'altra, nella storia di una disciplina - la psichiatria - che nel corso del Novecento attraversa un arco complesso di trasformazioni, dibattiti, scontri, contraddizioni: uno scenario in cui Arieti si muove da protagonista, promuovendo la causa di una epistemologia plurale capace di cogliere e ritrarre la complessità dell'essere umano senza cadere nella trappola di facili riduzionismi. -
All'origine del divenire: il labirinto dei labirinti di Emilio Villa
I Labirinti di Emilio Villa costituiscono un materiale autografo di fogli sparsi inediti, a carattere poetico e non, appartenente per lo più alla sua produzione dei primi anni Ottanta del secolo scorso. In questa proposta editoriale ne viene pubblicata e analizzata per la prima volta una selezione che rappresenta un possibile percorso offerto dall'autrice, all'interno di questo corpus, in grado di evidenziare un filone portante dell'approccio villiano al tema. L'approfondimento di questo versante dell'opera di Villa si allarga alla sua intera attività seguendone le tracce sia biografi che sia attraverso la ricognizione della sua intera produzione testuale. A questo si riallaccia un'analisi dei temi di fondo della sua poetica, fi no a delineare una ipotesi di un'origine della parola nella chiave di un divenire di cui Villa si qualifica a suo modo come profeta, anticipatore di un eschaton in grado di riconnettersi all'arché. -
Storie a vista. Retorica e poetiche del fototesto
Uno dei fenomeni più rappresentativi della letteratura contemporanea è la diffusione capillare di fototesti. Eppure la maggior parte degli studi sulla letteratura d'oggi prende poco in considerazione questo tipo di opere e la storia letteraria fa fatica a riconoscerne la diffusione e le specificità nel corso dell'Ottocento e del Novecento (la cui presenza è tutt'altro che occasionale). Storie a vista vuole supplire a questa duplice mancanza: da un lato, recuperando la lunga durata dell'evoluzione letteraria attraverso la ricostruzione di un panorama mai sistematizzato che riscopre autori poco noti o esperienze marginali e contemporaneamente guarda sotto una nuova luce autori canonici, ma di cui l'operazione fototestuale è spesso trascurata o del tutto ignorata; dall'altro lato proponendo una cartografia per orientarsi nelle multiformi esperienze del fototesto contemporaneo, suggerendo percorsi interpretativi, mappe e categorie. L'attenzione al dialogo fra il testo letterario e l'immagine fotografica permette anche di ripensare e ridiscutere alcuni assunti della storiografia letteraria e contribuisce ad aggiungere dei tasselli al dibattito sulla letteratura odierna. -
La coscienza del paesaggio. Armando Dillon e la tutela in Liguria
Per il paesaggio gli anni Cinquanta sono anni di attesa e di lotta. La legge 1497 del 1939 sulle bellezze naturali, offriva all'Italia repubblicana una concezione del paesaggio come nesso inscindibile di natura e storia, e introduceva l'idea della pianificazione paesaggistica. Ma nell'Italia della speculazione edilizia e della nascita del turismo di massa la tutela del paesaggio è tutt'altro che pacifica. In pochi anni l'assalto al territorio appare in tutta la sua evidenza. Solo pochi sembrano consapevoli di quello che sta accadendo: Armando Dillon è tra questi. Soprintendente ai Monumenti della Liguria dal 1955 al 1964, la sua storia racconta il tentativo di molti intellettuali italiani, impegnati per garantire un altro futuro al paesaggio italiano. -
«Prof, perché dobbiamo studiare la matematica?». La teoria ortogonale dell'educazione e alcune idee per una nudo-didattica-pudica
Partendo dal caso della matematica come emblema di una generale crisi della motivazione allo studio, il testo avanza alcune critiche ai presupposti dell'attuale pensiero educativo, e formula una teoria dell'educazione fondata sull'idea che ciò che educa non sia il comportamento intenzionalmente progettato sulla base di tecniche, ma il riverbero involontario del mondo dell'educatore, leggibile nelle sfumature dinamiche del suo agire. -
Escatologia quotidiana. «The last judgement» di Maxim Kantor
Il dipinto su tela dal titolo ""The Last Judgement"""" di Maxim Kantor, pronipote del grande matematico e nipote del grande scrittore russo, artista lui stesso di fama internazionale, è l'occasione per riflettere e meditare su una teologia o meglio su una escatologia del quotidiano. Infatti, la tela racconta una scena quotidiana della vita stessa dell'autore, vari sono i personaggi coinvolti in una scena di vita familiare. I simboli però rinviano e permettono di aprire a una vera riflessione che spazi dal filosofico al teologico passando per la spiritualità. Prefazione Maxim Kantor."" -
Scritti di filosofia della storia
Ludwig Friedrich Ancillon rappresenta, paradigmaticamente, quella parte dell'illuminismo tedesco più prossima al potere politico e alle sue istituzioni culturali. I due scritti proposti in questo volume evidenziano il suo esplicito interesse per la filosofia della storia nella continuità tra l'Aufklärung e il potere politico. Introduzione di Sebastiano Ghisu. -
Religioni & media. Una introduzione per problematiche
Con l'impegno a essere più preparati a confrontarci con le credenze altrui e avere più strumenti per capire il nostro rapporto con le ""realtà religiose"""", questo libro, nella sua prima parte, si rivolge a non specialisti per provare a suggerire come non sia affatto facile parlare """"non religiosamente"""" di religione. Non è facile e tuttavia è urgente. Sono così offerte rapide ricognizioni sul concetto stesso di """"religione"""" e su quello di """"sacro"""", sulla possibilità di uno studio laico e scientifico. Nella seconda parte del libro, a partire da casi di studio, si è cercato di approfondire il rapporto tra media e religioni andando oltre al solo reperimento di temi e immaginari religiosi presenti nei mezzi di comunicazione. Dal momento che questi ultimi sono produttori in se stessi di immaginario, dal momento che l'esperienza che facciamo dei nuovi media - pervasivi, avvolgenti e ontofanici come non mai - è per molti aspetti sempre più religiosa, diventa forse opportuno provare a leggere la contemporaneità non col passato, ma al contrario sforzarsi di vedere tutto con uno sguardo nuovo. Ed è quindi evidente come il tema """"religioni e media"""" ci spinga a ripensare differentemente cosa siano le religioni e cosa siano i media."" -
FA.G.E. Family genogram of emotion. Un nuovo strumento per lavorare con le emozioni in terapia
Nel modo di intendere la clinica proposto nelle pagine di questo volume non c'è solo linguaggio, conversazione, ma anche azione, corpo ed emozioni. Cosa significa provare un'emozione? In terapia e nella vita quotidiana è possibile riscontrare molteplici modi di esprimere o meno le emozioni. Le relazioni tra emozioni e situazione sono simili per i diversi individui, ma è l'esperienza personale che confeziona il processo come unico per ogni individuo. Nella visione socio-costruzionista qui avanzata le emozioni non solo hanno risvolti interiori ed esteriori, ma vengono co-costruite di volta in volta all'interno delle relazioni, e anche il posizionamento individuale all'interno delle relazioni co-costruisce il sistema emotivo, seguendo una circolarità ricorsiva. Rifacendosi alle teorie delle neuroscienze, dell'attaccamento, della mentalizzazione e dell'altravisione, le due autrici hanno elaborato uno strumento che permette loro di tradurre tutto questo in pratica clinica. Prefazione di Antonio Caruso. -
Capriole. La «folie Baudelaire», tra soggetto e immagine
Bisogna imparare a masticare, solo così si può ridar vita. Anche a Baudelaire. E questo scritto è innanzitutto un tentativo di critica artistica. Non resta che combattere, senza nemici. Non resta che andare. Tutto è là. Qui si odono le corrispondenze, a una profondità ove è l'indescrivibile della vita a far le regole. Superamento delle dualità, delle dialettiche, del risentimento. Caducità dell'infinito, o meglio, infinito della caducità. Vertigine, ""silencio"""", choc. Capriole."" -
Intervista con la New Media Art. L'osservatorio digicult tra arte, design e cultura digitale
Il libro Intervista con la New Media Art. L'osservatorio Digicult tra arte, design e cultura digitale si basa sull'esperienza di una delle più importanti piattaforme internazionali indipendenti in rete, fondata dal critico e curatore Marco Mancuso, che nel corso degli ultimi quindici anni ha monitorato l'evoluzione e l'impatto delle tecnologie e della scienza sull'arte, il design e la società contemporanea. Attraverso una serie di saggi scritti da alcuni dei suoi autori più importanti e una ricca collezione di interviste a sessanta artisti e designer che hanno segnato la storia della New Media Art dal 2005 a oggi, il volume evidenzia come i codici e i linguaggi dell'arte tecnologica siano gli strumenti ideali per un approccio multidisciplinare, una radicale osservazione e una profonda comprensione della realtà culturale ed espressiva che caratterizza il nuovo millennio. -
Contemplare Allâh. Regole sulla via interiore di maestri musulmani
Il messaggio dei maestri dell'Islam è giunto fino a noi superando le crisi delle varie epoche con una freschezza sempre rinnovata, poiché è il soffio di Verità a ispirare la testimonianza vissuta e gli insegnamenti dei maestri. Nessuno di loro nutriva l'intenzione di fare un'opera originale, poiché le regole della scienza sacra derivano direttamente dalla Rivelazione del Corano e dalla Luce della profezia, collegando dottrina interiore e quadro religioso esteriore. Ciò che i maestri cercano è un ritorno all'origine, al principio fondamentale della nostra vita umana, ovvero la santa conoscenza di Allâh. Se è particolarmente complesso per noi comprendere appieno il carattere del sufismo, ci consola che questa disciplina possa essere di regola e sostegno per la vocazione contemplativa di alcuni uomini e donne ancora oggi come secoli fa. -
La pietra dei filosofi. Dall'alchimia alle «Petrose» di Dante
Lo studio si propone di riconsiderare criticamente l'antica nozione di pietra in relazione al concetto lirico-scientifico di ""pietra filosofale"""". La riflessione epistemologica e l'analisi comparata di fonti alchemiche, filosofiche, mito-religiose e letterarie vengono volte in tal senso alla ricognizione di tre delle funzioni che la pietra sembra esibire nel corso della storia: la funzione generativa, la funzione curativa e quella immaginativa. L'emergenza della ricorsività di motivi legati alla pietra, e ai suoi sostituti figurali che ne hanno permesso l'occultamento, consente da un lato di considerare la pietra filosofale come il complesso collettore fisico-simbolico reso oggetto speculativo dall'alchimia dei tempi di Dante Alighieri, e, dall'altro, di formulare una nuova ipotesi interpretativa delle quattro liriche dell'autore meglio note come petrose, gettando luce sulla trama simbolica sotto cui per secoli è rimasta celata la discussa identità della donna Petra."" -
Essere/contraddizione. Confronto con Emanuele Severino
Con la scomparsa di Emanuele Severino si è conclusa una stagione importante della filosofia non solo italiana e non solo contemporanea. Quello del pensatore bresciano è stato infatti un progetto di portata teoretica e di impianto sistematico tale da lasciare in eredità alla ""filosofia futura"""" inedite responsabilità. A partire da un indifferibile programma di studio e approfondimento, ma anche di adeguata valorizzazione e diffusione della filosofia italiana contemporanea, un patrimonio notevole, di assoluto rilievo internazionale. Dopo Severino una nuova stagione di studi e ricerche è tanto più urgente e necessaria. Questo libro, risultato di un confronto di lungo momento fra l'autore ed Emanuele Severino, attraversa criticamente l'intera sua opera, da Struttura originaria all'estremo Testimoniando il destino. Non un saggio biografico, né storico-filosofico, ma uno studio per linee interne al sistema e ai problemi di una straordinaria esperienza intellettuale ed umana."" -
Il viaggio rivoluzionario dell'eroe. Narrare, conoscere, ribellarsi
In tutte le narrazioni è visibile una struttura invariante: il protagonista è spinto a intraprendere un'avventura che lo strappa alla realtà quotidiana e lo porta in un mondo straordinario nel quale dovrà superare prove mortali per sconfiggere il nemico e riportare a casa un dono capace di restaurare l'ordine violato. Questa è almeno la tesi sostenuta da Christopher Vogler nel Viaggio dell'eroe - un celebre manuale di sceneggiatura a uso dell'industria cinematografica hollywoodiana, che a sua volta si riferisce ai precedenti studi di mitologia comparata di Joseph Campbell. I saggi contenuti in questo volume, da un lato, mettono alla prova questo pattern per analizzare i dilemmi della soggettività e della presa di coscienza negli ambiti apparentemente lontani della narrativa, della politica e della conoscenza scientifica; dall'altro, criticano e arricchiscono questa stessa struttura, mediante l'analisi di una serie di esempi tratti da scrittori (Bianciardi, Conrad, Evangelisti, Dick, King, McCarthy, Prunetti, Tolkien), pensatori (Benjamin, Bloch, Jung, Kuhn, Marx) e da una vasta filmografia che include titoli quali: Tutti a casa, Apocalypse Now, Blade Runner, Matrix, La ragazza che sapeva troppo, Joker, Torneranno i prati. Con questo libro la narratologia esce dall'accademia e aspira a cambiare il mondo, mentre il Signore degli Anelli, It e Joker prendono posto accanto al Capitale, alle Tesi sul concetto di storia e al Principio Speranza. -
Noi. Far rivivere la speranza sociale
In un periodo storico caratterizzato dal mito del progresso individuale, Ronald Aronson richiama la nostra attenzione sul concetto e sulle pratiche della speranza sociale, che può costituire la base per la riscoperta della volontà collettiva e di nuove forme di azione politica. Questa tipologia di speranza non si è mai realmente assopita e la ritroviamo oggi in alcuni movimenti come Occupy Wall Street o tra i sostenitori di Bernie Sanders. Per Aronson è però necessario distinguerla dalla mitologia del progresso, secondo la quale la storia sarebbe dominata da un principio intrinseco di crescita e di miglioramento, che non prevede necessariamente l'impegno degli esseri umani a realizzare da soli il loro destino, individuale e collettivo. La speranza sociale deve opporsi a questa immagine illusoria del progresso, come anche alla tendenza contemporanea al cinismo e ai rischi di una individualizzazione della speranza stessa, che la renderebbe incapace di puntare a una vera rivoluzione politica e sociale a livello globale. Ci sono tante false speranze, ma tra queste dobbiamo riscoprire l'unica vera speranza, che è quella di poter dare una risposta collettiva ai problemi che affliggono il mondo contemporaneo. -
Il pensiero presocratico
Guido Calogero è stato uno degli interpreti più importanti e innovativi del pensiero presocratico del Novecento. Il suo interesse per i Presocratici nasceva da una visione organica della logica antica considerata nell'intera vicenda della sua determinazione storico-teoretica. Era quindi intimamente connessa con l'interpretazione che del pensiero di Aristotele Calogero offrì nei suoi Fondamenti della logica aristotelica del 1927. In questo libro egli delineava le due diverse istanze della logica noetica, fondata sulla pura appercezione intellettuale del contenuto noetico, e della logica dianoetica, articolata nella sintesi predicativa che ha per oggetto il sinolo indissolubile di materia e forma, i cui remoti ma chiari precedenti giacciono nel pensiero presocratico, nella ""coalescenza"""" (che non significa identità) di logica, ontologia e linguaggio, e nei due diversi imperativi della logica della visione e della logica della dizione. Questo volume raccoglie tutti gli scritti dedicati da Calogero al pensiero presocratico, e li fa precedere da una Introduzione che ne chiarisce i presupposti teorici e i nessi essenziali. Esso comprende tutte le voci della Enciclopedia Italiana (finora mai rese disponibili in un volume autonomo), tre recensioni, una delle quali monumentale, e infine saggi di grande rilievo dedicati a Senofane, Parmenide, Zenone e Gorgia. Per la ricchezza del suo contenuto il libro costituisce un'ampia introduzione al pensiero presocratico visto nella complessità della sua tessitura."" -
La regolazione del terapeuta. Interventi somatici per gestire il controtransfert
Il lavoro di psicoterapeuta porta al confronto costante con situazioni di dolore e angoscia. Nonostante il terapeuta sviluppi una soglia di tolleranza elevata nei confronti di situazioni che occasionalmente o cronicamente possono mettere a repentaglio il suo equilibrio psicologico, nondimeno il rischio di essere seriamente coinvolto nelle esperienze traumatiche delle persone che supporta deve essere tenuto in considerazione. Questo libro dal taglio pratico si presenta come un workbook per terapeuti, identificando le proprie difficoltà con i pazienti, riconoscendo i segnali di allarme, e utilizzando strategie regolatorie per proteggersi e gestire il controtrasfert.