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Dalla generazione all'individuo. Giovinezza, identità, impegno nell'opera di Pier Vittorio Tondelli
La giovinezza è il filo rosso che accompagna la produzione letteraria e giornalistica di Pier Vittorio Tondelli fin dallo scandaloso esordio di Altri libertini nel 1980, romanzo in cui i giovani protagonisti sono presentati come degli outsider, dei non integrati che vivono ai margini del mondo borghese. A partire dall'analisi di alcuni inediti ritrovati negli archivi del Centro Documentazione Tondelli, questo saggio prova a ricostruire i modi della rappresentazione della giovinezza nell'opera dello scrittore correggese, inclusa la sua attività come editor delle tre antologie del progetto Under 25, offrendo uno sguardo inedito che intende valorizzare la riflessione politica di questo autore. Lungo il corso della sua attività letteraria, fiorita negli anni del riflusso, Tondelli si mantiene un autore impegnato, in un momento storico in cui il concetto di impegno sta profondamente cambiando volto e prende la forma di una veemente opposizione al linguaggio della società di massa. -
Luoghi e comunità. Storie di rigenerazione
Il volume si propone di indagare percorsi sostenibili che conducono all'attivazione di pratiche di resilienza e di rigenerazione socio-territoriale di spazi ""critici"""" o sottoutilizzati, grazie al coinvolgimento diretto delle comunità locali. La varietà delle esperienze qui presentate si inserisce infatti nel quadro dei paradigmi della sostenibilità e della rigenerazione, i quali conferiscono al volume una cornice epistemologica coerente, che trova applicazione nell'analisi di esperienze e iniziative avviate nel contesto esteso della regione urbana milanese, diventando quest'ultimo laboratorio d'elezione nelle pratiche di risignificazione spaziale avviate dalle comunità e dai soggetti istituzionali locali. Alla base di tali esperienze si pone un forte tratto comune, rappresentato dall'impegno profuso e dalla spinta utopistica che conduce le comunità a far rivivere e risignificare i luoghi, capaci di rispondere a certe urgenze collettive non più procrastinabili. Gli Autori analizzano quattro casi di studio diversi, con l'obiettivo di restituire al lettore, seppur in misura parziale, la complessità delle relazioni attraverso strumenti di indagine quali-quantitativi tipici delle scienze socio-territoriali come documenti cartografici e fotografici, questionari, interviste in profondità e osservazione partecipante: dalle pratiche di agroforestazione rigenerativa in essere al margine sud-orientale della città, alle iniziative di rivitalizzazione commerciale del quartiere Isola; dai giardini condivisi presenti diffusamente all'interno del perimetro urbano milanese fino ai processi di delocalizzazione delle comunità residenti attorno alla grande infrastruttura aeroportuale di Malpensa."" -
Patografie: voci, corpi, trame
Comparse alla fine del Novecento, le patografie dischiudono un'esperienza autobiografica di malattia attraverso una narrazione scritta. Malgrado le medicai humanities si siano interessate ai memoir della malattia, in Italia manca una focalizzazione critica e teorica su questo tipo di testi. Il presente libro si propone di colmare tale lacuna introducendo la narrativa patografica da una prospettiva primariamente letteraria, analizzandone la natura e il funzionamento testuali e facendo il punto sugli studi esteri dedicati alle scritture della malattia. Attraverso un approccio comparatistico che prende in esame narrazioni in lingua tedesca, inglese e francese, oltre agli esempi italiani, la patografia viene indagata come oggetto letterario, rappresentativo di modalità espressive caratteristiche della narrativa contemporanea e atto a stimolare proficue teorizzazioni sulle possibilità del linguaggio, sull'etica della scrittura e sulla partecipazione del lettore. -
Letture francescane. La biblioteca dei Minori Osservanti di San Nicolò di Carpi nell'anno 1600
Nella primavera del 1600 venne avviata in Italia un'inchiesta sui libri posseduti dalle biblioteche degli ordini religiosi per estirpare in modo capillare le opere proibite dalla chiesa. Anche presso la Biblioteca dei Minori Osservanti di San Nicolò di Carpi il padre Giovanni Francesco Malazappi, obbedendo agli ordini dei superiori, compilò e spedì a Roma l'inventario dei 662 volumi del convento. Dalla sua analisi è emerso che la monumentale biblioteca, voluta all'inizio del Cinquecento dal principe Alberto III Pio, custodiva ancora, nell'anno 1600, i suoi antichi volumi, mentre le edizioni più recenti, del pieno e tardo '500, erano distribuite nelle celle dei religiosi e rispecchiavano le loro funzioni e i loro nuovi interessi. Accanto agli elementi comuni riconducibili ai testi fondamentali della cultura francescana elaborati presso le scuole medievali, si nota l'apertura verso altri territori del sapere, come la linguistica, l'astronomia, l'ermetismo cabalistico, il collezionismo, le biografie di uomini illustri e il misticismo. Nonostante la censura, erano ancora vivi e operanti gli echi della grande stagione dell'Umanesimo e del Rinascimento. -
Milo de Angelis. Le voragini del lirico
Il libro propone un percorso nell'opera di Milo De Angelis, dall'esordio di Somiglianze (1976) sino alle sue ultime raccolte, al fine di mettere in evidenza le caratteristiche di un autore che intende la scrittura in versi come radicale e tragica esperienza del reale, potenza originaria e dionisiaca. Segnata da una frontale contestazione del disincanto del moderno, così come da una declinazione ""apocalittica"""" del sublime, la poesia deangelisiana cerca l'assoluto nell'istante lirico, approfondendo la postura verticale di un soggetto per il quale la coscienza del negativo e della finitudine umana rigettano non tanto la visione ottimistica dell'esistenza, quanto il depotenziamento passivo, o pessimistico, del pathos. A partire da questi concetti, il libro punta a cogliere e interrogare i nodi di una delle più compiute e perentorie riproposizioni del lirico nella letteratura europea dagli anni Settanta a oggi, mostrandoci il profilo di un autore che fa della scrittura una questione di vita o di morte, una """"chiamata in giudizio"""" a cui non è dato sottrarsi."" -
Autobiografie (2020). Vol. 1: Ricerche, pratiche, esperienze.
Dialoghi intorno all'autobiografia. -
Economia come legge della casa. Ovvero l'abitare economico de «I Promessi Sposi»
Attraversando le pagine de I promessi sposi, il saggio sviluppa un approccio etimologico al concetto di economia, intesa come vera e propria ""legge della casa"""". Si intrecciano così tre fili di indagine: l'approccio analitico al testo manzoniano, la filosofia dell'abitare e l'aristotelica """"scienza della casa"""", in cui la comunità familiare fornisce la cellula base di un più ampio corpo politico. Tra le abitazioni del romanzo si distingueranno, dunque, quelle in cui la legge della casa mantiene il suo vigore e quelle in cui l'economia della giusta misura manca o si è affievolita. Si incontreranno inespugnabili palazzotti e castellacci, vere e proprie tane che solo alla fine si apriranno all'applicazione della legge della casa. Si passerà poi attraverso lo stanzone dell'Azzeccagarbugli e la casa paterna di Gertrude, esempi lampanti dell'arroganza del business che si contrappongono all'ospitalità piena, offerta dalla casa del sarto, e alla casa """"ritrovata"""" di Renzo e Lucia, in cui l'economia riscopre le antiche tracce della solidarietà e della cooperazione."" -
Curare la psiche. La relazione come fattore di cambiamento. Strategie terapeutiche nelle patologie difficili
L'autore espone le esperienze, le ricerche e le strategie di intervento maturate in quarant'anni di lavoro come terapeuta delle ""patologie difficili"""", psicosi e altre forme severe. Il concetto base per una buona terapia è che, qualsiasi sia il modello di intervento utilizzato - psicoterapia, psicofarmaci, assistenza -, è necessaria una relazione di fiducia tra paziente e terapeuta quale condizione indispensabile per ottenere miglioramenti clinici. La qualità della relazione paziente-terapeuta è il fattore terapeutico più efficace, un mezzo di cambiamento aspecifico che agisce accanto ai fattori specifici propri di ciascun modello utilizzato. Le """"patologie difficili"""" richiedono l'utilizzo integrato di più modalità di intervento, scelte sulla base del bisogno specifico del paziente, nella ricerca del quale egli diventa nostro prezioso collega e insegnante. Gli assunti teorici sono suffragati da esemplificazioni cliniche tratte dalla casistica personale dell'autore."" -
Filosofia del digitale
La cifra della ""rivoluzione digitale"""" non sta semplicemente nel promuovere grandi cambiamenti, bensì nell'aprire a inedite concezioni del mondo e dell'essere umano. La sfida intellettuale e scientifica alla base di questo volume è, dunque, indagare le implicazioni delle attuali tecnologie digitali (reti telematiche, piattaforme, intelligenza artificiale, big data, Internet delle cose, realtà virtuale ecc.) adottando una prospettiva critica e globale. Ciò corrisponde a superare una visione """"tecnocentrica"""", che troppo spesso si focalizza sul potenziale delle tecnologie sottovalutando il contesto culturale, sociale e politico, oltre che i valori e i modelli ideali degli individui e delle comunità con cui le innovazioni si devono necessariamente confrontare. I contributi all'interno di questo volume esaminano, con gli strumenti tipici delle discipline umanistiche, le diverse modalità in cui gli esseri umani possono rapportarsi al digitale, modificando se stessi e le tecnologie in un intreccio di azioni e retroazioni dinamiche e complesse."" -
Attraverso il corpo. Filosofia e letteratura in David Foster Wallace
Attraverso un'ampia prospettiva teoretica riconducibile alla filosofia della letteratura, questo studio si propone come strumento di approfondimento e, più in generale, come una riflessione sulla questione del corpo nell'opera di David Foster Wallace. Sviscerando gli aspetti e gli argomenti filosoficamente più rilevanti di romanzi, racconti, saggi, interviste, lavori preparatori e materiali inediti, il volume discute nozioni operative e concetti teorici fondamentali - tra cui scrittura e letteratura, autore e lettore, interno ed esterno della narrazione - con riferimento a metodologie e approcci culturali che vanno dalla fenomenologia alle tematiche di genere. In questo quadro, esso intende mostrare fino a che punto l'intera opera wallaciana sia sorretta da un apparato filosofico, che la alimenta e la sostiene dall'interno, testimoniando infine una complementarità fra filosofia e letteratura, che appare presente e operante tanto nel processo compositivo, quanto nella struttura finale dei dispositivi letterari. -
Il ventre e nel ventre. Riflessioni sull'infanzia dall'antichità a oggi
Questo volume ha l'obiettivo di costruire un fecondo dialogo interdisciplinare su temi delicati e non privi di ricadute sull'attualità: archeologia, antropologia, geografia umana, storia del diritto e della medicina possono infatti scrivere pagine importanti sull'infanzia, contribuendo alla formazione di una coscienza civica e di un'attenta responsabilità sociale rispetto a tematiche tuttora di grande urgenza. Prefazione Cristina Cattaneo. -
Monismo e democrazia. Come l'illuminismo radicale ha creato la modernità
Le ricerche sul cosiddetto Radical Enlightenment hanno ampiamente dimostrato come oggi non sia più possibile tenere in disparte il ruolo svolto dal pensiero radicale nella creazione di una società democratica ed emancipante. Allo stesso modo non si può più fare a meno di considerarne il peso nelle riflessioni riguardanti l'emancipazione dell'individuo e il suo inserirsi in una società laica, fondata sui principi egualitari e tolleranti affermatisi soprattutto durante l'ultimo trentennio del XVIII secolo. Prestare maggiore attenzione sulle origini di questi principi, che si diffusero in gran parte grazie all'operato della corrente radicale, repubblicana e democratica, permette di ottenere una prospettiva più ampia sulla storia intellettuale dell'Illuminismo, che rischierebbe altrimenti di perdere un pezzo fondamentale della sua evoluzione. -
La cura nell'accompagnamento autobiografico. Klinè
Quando la scrittura diventa cura? E di che ""cura"""" si tratta quando il desiderio di scrivere di sé non risponde a istanze di apprendimento, di formazione, di conoscenza, ma appartiene a un Io ferito, sofferente, fragile? Come si trasformano le metodologie autobiografiche nell'incontro a due dell'accompagnamento autobiografico? Quali sensibilità e competenze sono necessarie per aver cura della scrittura dell'altro in situazioni di fragilità, di malattia, di lutto, di smarrimento esistenziale? Quali sono gli ancoraggi teorici e metodologici dello sguardo clinico nell'accompagnamento autobiografico ad personam? Il testo, nel tentativo di rispondere a tali domande, ripercorre l'esperienza formativa maturata in Klinè - percorso di specializzazione della Scuola Mnemosyne della LUA - che segna il passaggio dalla cura di sé ad aver cura dell'altro, dove le formule e i contenuti delle metodologie autobiografiche sono indagati secondo il focus della relazione d'aiuto"" -
Rappresentare la postmetropoli. Percorsi visuali per gli studi urbani
Con la teoria postmetropolitana si consolida una nuova consapevolezza dello spazio. La crescente complessità dei fenomeni urbani porta inevitabilmente a dover ripensare i linguaggi e i codici degli urbanisti. Nonostante la postmetropoli riconosca in Los Angeles la propria città di riferimento, il testo gioca con questa teoria e la spinge all'estremo, usando le concettualizzazioni del modello americano - in modo provocatorio e controfattuale - per meglio comprendere i fenomeni in atto in uno dei territori più marginali d'Italia. La Sicilia sud-orientale è un ""territorio di eccezione"""", in bilico tra pressioni agricole e rappresentazioni massmediatiche che ritraggono un'affascinante località barocca e incontaminata, lontana dalla realtà. Qui gli strumenti dell'urbanistica classica non riescono a dialogare con queste immagini molto forti, egemoniche e """"selettive"""", in grado d'indirizzare le azioni politiche e turistiche, a scapito delle vocazioni e delle necessità locali. Il testo condivide, quindi, la necessità di un visual turn anche per gli studi urbani e racconta come l'utilizzo degli strumenti visuali possa aiutare - come è già avvenuto per sociologi, antropologi e geografi - le discipline più tecniche a sviluppare una sensibilità particolare nel momento in cui ci si confronta con la vita urbana, in California come in Sicilia."" -
I poteri degli schermi. Contributi italiani a un dibattito internazionale
La cultura umana ha da sempre interrogato il potere delle immagini. Ma che ne è dei poteri degli schermi? Sì, quelle superfici intimamente legate alle immagini in modo tanto evidente quanto misterioso, capaci di mostrare e nascondere insieme. È tempo di interrogare anche i loro poteri, perché è proprio questo nostro tempo che, incontestabilmente, ci fa vivere tra e attraverso gli schermi. Attenzione, però: questo stesso tempo ci fa indirettamente capire che i rapporti fra esseri umani e schermi non sono solamente un problema di oggi, ma un fenomeno che attraversa tutta la storia e la preistoria dell'umanità. Studiosi italiani di filosofia, cultura visuale, neuroscienze, letterature comparate, cinema e media, gli autori dei contributi qui raccolti risultano diversamente situati non solo per i loro campi di ricerca, ma anche per i Paesi in cui operano, arricchendo perciò il crescente dibattito attorno agli schermi con inediti dialoghi transistorici, transdisciplinari e transnazionali. -
Tra l'altro e se stessi. Studi sull'identità
"Se l'oggetto di questo studio - l'intrigo tra il proprio e l'estraneo - fosse paragonato a un'ellisse, i suoi due fuochi sarebbero costituiti dai concetti di singolarità e affezione. I diversi fenomeni approfonditi in quest'opera - come una certa forma di straniamento, l'interlocuzione originaria con l'altro e l'atto di preghiera in cui si dà del tu a Dio - ruotano intorno all'essere affetti dalla singolarità, da quanto è unico. Si è scelto di affrontare l'essere singolare da prospettive e ambiti del tutto eterogenei per rendere giustizia della sua complessità e irriducibilità. I fenomeni della depressione e della stupidità ci interessano poi in modo particolare, perché svelano ex negativo il dileguarsi della singolarità""""." -
L' arte romana oltre l'autore. Originalità, imitazione e riproduzione
L'individuazione di un soggetto come autore appare da sempre una caratteristica fondamentale della produzione visuale, attore trainante delle umane esigenze espressive. L'autorialità e tutte le derivazioni semantiche a essa riferite come la dicotomia originale/falso sono accezioni moderne. Il concetto di autorialità è legato innanzi tutto alla pratica del ""riconoscimento"""": il riconoscimento dell'intenzionalità individuale, il riconoscimento pubblico dell'autore da parte dei fruitori e soprattutto degli studiosi, il cui unico scopo sembra spesso essere la scoperta della personalità e della biografia dell'artista. Prendendo in esame una serie di opere scultoree in nudità, il presente volume cerca invece di dimostrare come questo sforzo tutto intellettuale e ingannevole non tenga conto delle prerogative specifiche della cultura artistica della Roma antica, che hanno poco a che vedere con il sistema autore-artista-originale su cui si struttura la concezione contemporanea di """"Arte"""". La produzione artistica romana è quindi definita da caratteristiche diverse come l'imitazione, la riproducibilità, la serialità e la traduzione culturale di linguaggi artistici precedenti."" -
Libertà antica e moderna a confronto
"Libertà antica e moderna a confronto"""" (Londra, 1734) è il manifesto della nuova libertà etico-politica che si afferma dopo la rivoluzione inglese del 1688, tra i """"Due trattati sul governo"""" di Locke (1690) e """"Lo spirito delle leggi"""" di Montesquieu (1748). Con il nuovo ordine politico fissato nei princìpi del governo rappresentativo sorgono i tratti fondamentali della società moderna qui descritti: un'opinione pubblica frutto della libertà di stampa, i partiti politici con le strategie di produzione del consenso, la manipolazione della comunicazione attraverso la retorica scritta e parlata, l'uso della storia in funzione degli interessi del presente, la formazione di un establishment. Lord Hervey - vicino alla corte e fidato comunicatore del primo ministro inglese Robert Walpole - celebra i vantaggi della nuova società, capace di accrescere denaro e libertà e di contenere i due opposti pericoli del dispotismo e del disordine. Nella diatriba sulla superiorità tra antichi e moderni, egli propende decisamente per i moderni, sottolineando i benefici delle nuove istituzioni, non senza rilevarne le importanti benché talora ambigue ricadute antropologiche." -
Dal ragtime a Wagner. Treemonisha. Opera in tre atti di Scott Joplin
Scott Joplin (1867-1917), pianista e compositore afro-americano, è stato il maggior esponente dello stile ragtime, fiorito tra Ottocento e Novecento fra il Sud e il Midwest degli Stati Uniti. Musicista originale e curioso, melodista di straordinario talento, Joplin è nato e cresciuto tra i repertori propri dell'oralità, ma ha anche ricevuto un'educazione alla musica eurocolta ed è stato influenzato dall'opera di Richard Wagner e di altri autori classici. Anche per questa ragione, negli ultimi anni della sua carriera, ha scritto un balletto, una sinfonia e due opere, tra cui la bellissima Treemonisha (1911), riscoperta mezzo secolo dopo, andata nuovamente in scena e incisa più volte su disco. Il saggio analizza la complessa sintesi di elementi europei e afro-americani, propria di quest'opera visionaria e in anticipo sui tempi, e la sua diversa ricostruzione filologica da parte di due autorevoli esperti statunitensi quali Gunther Schuller e Rick Benjamin. La postfazione presenta uno scritto inedito di Giorgio Gaslini. -
Deleuze. I movimenti aberranti
"I movimenti aberranti"""" è uno dei più importanti testi dedicati al pensiero di Gilles Deleuze, che la presente traduzione rende disponibile al lettore italiano. Il titolo del volume indica un concetto prezioso per attraversare la fitta selva di """"logiche irrazionali"""" prodotta dal pensiero deleuziano e ingaggiare un intenso confronto teorico con il suo lessico e la sua concettualità. Questo percorso si concretizza attraverso molteplici temi e figure appartenenti a campi disciplinari eterogenei, fra cui l'arte, la scienza, la psicoanalisi, l'antropologia e la sociologia. Il testo di David Lapoujade costituisce un'opera fondamentale, in virtù della sua chiarezza, per leggere Deleuze e una proposta filosofica netta per interpretare il mondo contemporaneo. Per questo, Lapoujade evidenzia il carattere fortemente creativo e politico della produzione teorica del filosofo francese, dal momento che """"il pensare, per Deleuze, è sempre concepito come un atto guerriero""""."