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Atlante dei paesaggi riciclati. Ediz. illustrata
Questo volume mostra i tanti progetti realizzati nel mondo per recuperare il suolo, o per rendere nuovamente fruibili le porzioni di territorio che nell'ultimo secolo hanno subito l'aggressione dell'industrializzazione e di altri fenomeni di trasformazione e sviluppo che ne hanno compromesso la qualità originaria. In secondo luogo, il libro fornisce un itinerario consapevole delle possibilità di re-invenzione di spazi alterati, aree sfruttate, ambiti impoveriti attraverso progetti multidisciplinari che abbiano la capacità di ripensare radicalmente una nuova, contemporanea idea di paesaggio. Si tratta di terreni bonificati, cave recuperate, ex discariche, Terrains Vague, ambiti inutilizzati che negli ultimi venti anni sono stati riconosciuti come spazi potenziali per una nuova ricchezza sociale, economica, ambientale e che diventano occasione di una nuova forma di progetto contemporaneo. I progetti sono organizzati per ""grandezze"""" di territorio recuperato con una selezione ragionata di progetti internazionali ed effettivamente realizzati, così da descrivere i risultati fin qui ottenuti e i benefici apportati e aprendo una finestra su possibili scenari futuri."" -
L'inverno della cultura
"Quando il sole della cultura è basso sull'orizzonte, anche i nani proiettano grandi ombre."""" Con questa citazione di Karl Kraus si apre questo nuovo saggio di Jean Clair. Con la chiarezza e la lucidità che ne caratterizzano lo stile, l'autore riprende e approfondisce in questo testo alcuni dei temi trattati nel suo libro """"La crisi dei musei"""" (Skira 2008). Le amare riflessioni di un amateur, una passeggiata solitaria attraverso l'arte di oggi, le sue manifestazioni e le sue espressioni. Il ritratto impietoso di un paesaggio saccheggiato, venale e mortificato, di un'allegria vagamente funerea." -
Sport e stile. 150 anni d'immagine al femminile. Ediz. italiana e inglese
Il volume ricostruisce l'evoluzione dell'immagine e del corpo della donna nello stretto rapporto tra moda e sport, seguendo il mutare in parallelo degli stili di vita, della rappresentazione fisica e delle forme di percezione dell'identità femminile tra XIX e XXI secolo. La ricerca, condotta da un gruppo di studiosi dell'Università degli Studi e del Politecnico di Milano, ha permesso l'acquisizione di una ricca serie di documenti iconografici e fonti letterarie e la costruzione di un percorso che, con andamento cronologico, spazia attraverso temi molteplici e differenti approcci critici: i nuovi scenari sportivi, l'avvento dell'agonismo, le differenti discipline, i contesti della socialità, la nascita del tempo libero e del turismo, l'evoluzione della moda, l'emancipazione femminile, la caduta dei pregiudizi, la commercializzazione dell'immagine disinibita del corpo, la ricerca sui nuovi materiali sintetici, la crescita del sistema moda e del Made in Italy, l'affermazione dello sport come oggetto del giornalismo, del cinema, della letteratura, dell'arte. -
Venezia Egitto
Come Cleopatra sedusse prima Cesare e poi, fatalmente, Marc'Antonio, così il fascino dell'Egitto seppe conquistare prima Roma e poi, nel tempo, l'intero Occidente. Questo volume illustra i rapporti tra Venezia e l'Egitto nel corso di quasi due millenni: dai ritrovamenti archeologici che documentano le relazioni in età classica fino all'apertura del canale di Suez, un progetto elaborato dalla Serenissima nel primo Cinquecento e realizzato solo nel 1869. Nel mezzo stanno figure ed eventi spesso eccezionali, lungo un filo rosso storico finora mai dipanato nel suo insieme. Dalla traslazione del corpo di san Marco da Alessandria nell'828 alle avventure ottocentesche di esploratori come Giovanni Battista Belzoni, uno dei padri dell'archeologia italiana, e Giovanni Miani; dalle peripezie di mercanti e diplomatici all'inseguimento di merci, tesori, terre, alle curiosità di umanisti e scienziati, alle prese con i misteri dei geroglifici, delle piramidi e dell'antica scienza dei faraoni. Il tutto illustrato con reperti preziosi e opere d'arte che mostrano come i grandi maestri veneziani - da Giorgione a Tiziano, da Tintoretto a Tiepolo, a Piranesi - immaginarono l'Egitto. -
Dentro il labirinto
Edoardo Persico fu uno dei massimi critici dell'architettura razionalista. Nato a Napoli nel 1900, si trasferì giovanissimo a Torino dove ebbe alterne vicende: operaio alla FIAT, direttore editoriale di una piccola casa editrice, nume tutelare del Gruppo dei Sei. La notte gli capitava di dormire sulle panchine dei parchi. Arrivato a Milano, divenne condirettore dell'emblematica rivista di architettura ""Casabella"""" e pur avendo scritto pochi articoli fu un vero e proprio faro nella vita artistica e intellettuale italiana. L'11 gennaio 1936, in pieno fascismo, fu trovato morto nel bagno della sua abitazione. Era stato stroncato da un infarto o era stato ucciso, come sussurravano alcuni dei suoi amici? E in questo caso, era un assassinio politico o un delitto passionale? Andrea Camilleri conduce un'indagine in prima persona e con il suo intuito di grande narratore arriva a una soluzione che non si potrà più ignorare."" -
Da Bacon ai Beatles. Nuove immagini in Europa negli anni del rock. Ediz. illustrata
Pubblicato in occasione dell'importante mostra milanese, ""Da Bacon ai Beatles"""" indaga le tendenze della figurazione in ambito italiano ed europeo negli anni in cui si assisteva a una reazione alla cosiddetta dittatura dell'astrazione, con l'arte informale in testa, e all'affermarsi in America del fenomeno della pop art, sbarcato a Venezia per la Biennale del '64. In Italia e in Europa, tuttavia, l'interesse per l'immagine ha assunto, rispetto al verbo pop, una connotazione autonoma, specifica e peculiare, tesa verso una ricerca formale articolata e una riflessione sociale più profonda, che sostituisse alla logica massmediatica le ragioni dell'esistenza umana. Idealmente compreso tra un antefatto storico legato ai primi studi sulla figura compiuti da Giacometti e il 1968, data di rottura che inaugura un ciclo socio-culturale completamente nuovo, il volume analizza le ricerche degli autori che spartirono con i maestri storici, da Giacometti a Bacon, ma anche Dubuffet, Appel o César, un'analoga attenzione per la stratificazione ottica della realtà: quegli strati che si sommano e sovrappongono, in cui si accavallano visioni, luoghi, oggetti, corpi, in un'ottica quotidiana, ma con esiti antinaturalistici che talvolta arrivano a lambire i limiti dell'astrazione."" -
Roberto Demarchi. Vangeli astratti
Roberto Demarchi presenta nella chiesa di Santa Rita un itinerario che è nato proprio per il luogo in cui viene esposto ma, nel contempo, propone un discorso di respiro universale che prescinde da qualunque luogo fisico e che è, in verità, un vero e proprio luogo dell'anima. Dodici dipinti che, in astrazione, interpretano una serie di momenti cruciali tratti dai Vangeli, installati su strutture pensate e realizzate dall'artista per creare un ciclo vero e proprio, quasi all'uso degli antichi, con un linguaggio che non si potrebbe concepire più moderno e audace. Si avverte bene la volontà di porsi in un punto di equilibrio tra evidenza e mistero, tra semplicità assoluta e complessità insondabile. Non si può definire un simile atteggiamento nei termini di ""moderno"""" o """"avanguardistico"""", anche se il linguaggio di Demarchi è iscritto in modo perentorio nei termini di una modernità rigorosa e intransigente. Ma l'obiettivo della sua arte non è diverso da quello della grande arte rinascimentale o barocca. È, in altri termini, un intento comunicativo che vuole coinvolgere l'osservatore in una esperienza globale fatta di bellezza e di armonia."" -
Ermitage a Padova. Ediz. illustrata
L'Ermitage di San Pietroburgo conserva più di una ventina dei massimi capolavori di Rembrandt: ritratti, soggetti religiosi, scene di genere, episodi mitologici, collocabili dall.inizio degli anni trenta del secolo XVII, nella giovinezza dell'artista, fino agli anni sessanta, da annoverarsi tra le opere più mature. Tra queste si trovano due tele molto intense, il Ritratto di vecchia e il Ritratto di vecchio ebreo dipinti entrambe nel 1654 e portate in Russia dalla Francia nel 1781. Già i contemporanei di Rembrandt apprezzavano la maestria con la quale egli riusciva a rappresentare l.età senile attraverso i capelli candidi o il volto solcato dalle rughe. Questi tratti convincevano per la loro verosimiglianza, tanto che la sua arte era in grado di competere con la natura stessa. Grazie all'espressività e alla profondità psicologica gli ""studi"""" di Rembrandt divennero oggetto di intenso interesse collezionistico; attorno alla metà del XVIII secolo la maggior parte di queste tele si trovava all.interno delle collezioni europee più prestigiose, tra cui quella dell.imperatrice Caterina II; alla fine del suo regno nell.Ermitage imperiale cinquantotto quadri portavano la firma di Rembrandt. Quasi la metà di essi erano ritratti di vecchi. Pubblicato in occasione dell'esposizione padovana, il volume presenta questi due eccezionali ritratti del maestro olandese provenienti dal museo russo, affiancati dal nucleo di incisioni rembrandtiane dei Musei Civici di Padova."" -
IDxEA Italian design and engineered architecture. Ediz. inglese e arabo
Negli ultimi anni una parte importante della nuova architettura italiana ha trovato fortuna e occasioni di sperimentazione all'estero dove la relazione tra progetto, design e ingegneria italiani sono visti come una risorsa e un simbolo fortemente apprezzato. Lo studio IDxEA, nato dall'incontro di storie ed esperienze trasversali rispetto a questi mondi, ha avviato una fortunata fase di progetti e lavori in Russia e Libia con una serie di lavori che vanno dalla tutela del patrimonio storico passando dai nuovi edifici terziari e aree museali evolute. Questo volume raccoglie questi contributi rileggendoli grazie a un ricco apparato di disegni, fotografie e dettagli costruttivi. Introduzione di Luca Molinari. -
Rinascimento a Roma
Il volume documenta il percorso artistico del XVI secolo, attraverso il passaggio dall'alto e superbo magistero dell'arte del primo Rinascimento, ancora sostanziato dalla cultura umanistica, a un'arte fortemente condizionata da una nuova e coinvolgente spiritualità religiosa. Il libro ripercorre i massimi capolavori realizzati nella capitale in un periodo cruciale per la storia dell'arte: dalle opere architettoniche di Michelangelo, fino alla decorazione della Cappella Sistina e alle stanze vaticane di Raffaello, fino ad importanti dipinti di Sebastiano del Piombo, Perin del Vaga, Francesco Salviati e altri maestri del Cinquecento. -
Profezia dell'architettura
Per il suo ultimo libro Andrea Camilleri si è ispirato alla figura di Edoardo Persico, uno dei massimi teorici dell'architettura moderna. Scrittore e critico, amico di Gobetti, Edoardo Persico fu una guida intellettuale per artisti e architetti antifascisti. Condirettore di ""Casabella"""", dopo essere stato collaboratore della rivista """"Belvedere"""" e fondatore della Galleria Il Milione, fece conoscere in Italia le grandi personalità dell'Architettura internazionale suscitando accesi dibattiti e indicando nuovi percorsi. Enfant prodige della modernità, il suo pensiero è ancora straordinariamente attuale e, a distanza di anni, i suoi scritti conservano intatta la loro freschezza, come i quattro fondamentali dedicati all'architettura che abbiamo raccolto in questo volume: L'Architettura mondiale (1933), Gli architetti italiani (1933), Punto ed a capo per l'architettura (1934), Profezia dell'architettura (1935), oggi praticamente introvabili."" -
Arte del XX secolo e oltre. Movimenti, teorie, scuole e tendenze
Che cosa è accaduto nell'arte nell'ultimo secolo? Quali movimenti, teorie artistiche, scuole e tendenze si sono succedute nel mondo delle arti visive dal 1900 a oggi? Quali i codici delle idee generatrici delle varie opere o la corretta comprensione dei diversi momenti storici? Il volume di Loredana Parmesani, critico d'arte e autrice di numerose pubblicazioni sull'arte contemporanea, raccoglie e documenta la nascita, lo sviluppo e il tramonto dei movimenti artistici del XX secolo, in Italia e nel mondo: dall'Espressionismo al Surrealismo, da Cobra a Fluxus, dalla Pop Art alla Body Art, dal Postmoderno al graffitismo, alla fotografia, alla computer art. Il volume si pone come un piccolo dizionario-vademecum, un utile manuale che introduce al mondo dell'arte di XX secolo, risultando un utile strumento di conoscenza per gli appassionati di arte contemporanea e il grande pubblico. -
Cattedrale di Cremona. I restauri degli ultimi vent'anni (1992-2011)
Il volume, voluto dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del IX centenario della fondazione della cattedrale di Cremona, presieduto da Carla Di Francesco, è incentrato sugli interventi di restauro realizzati negli ultimi vent'anni nella Cattedrale di Cremona. Lo scopo è molteplice: non solo presentare le novità emerse durante i lavori, come il recupero delle cappelle del Santissimo Sacramento e della Madonna del Popolo, dell'altare di San Michele e di quello della Madonna delle Grazie, ma anche fornire la documentazione delle sculture interne del grande rosone del Porrata (1274) e dei loggiati esterni, con indicazione dei marmi, dell'epoca di realizzazione e dello stato di degrado; così che gli storici, in assenza di documenti d'archivio, possano definire meglio le fasi costruttive di questo complesso monumento. Infine, si vuole rendere memoria storica delle modalità di intervento quale premessa necessaria per l'ordinaria manutenzione e per eventuali futuri restauri. Il libro - curato da Achille Bonazzi, delegato vescovile per la diocesi di Cremona e regionale per la Lombardia per i beni culturali di proprietà ecclesiastica, docente alla facoltà di Scienze dell'Università di Parma - è ritmato sui diversi periodi storici e si avvale anche di scritti di storici dell'arte quali Lia Bellingeri, Giorgio Bonsanti, Marco Tanzi e Giusy Zanichelli. -
Sophia Vari. Le armoniche evoluzioni della forma
La monografia presenta alcune significative opere della scultrice e pittrice greca Sophia Vari. Un'artista contemporanea, fortemente influenzata, come dimostrano le sue opere, dalle origini della cultura mediterranea, dal classicismo greco che sempre riaffiora nelle sue grandi e monumentali opere, ricche di reminiscenze barocche e piene di sensualità. Sophia Vari ha rielaborato tutte le suggestioni che le sono venute dall'arte antica, reinterpretandole come riferimenti formali e ideativi della sua ricerca, che affonda le radici nelle svariate tendenze della scultura contemporanea e in particolare nel cubismo e nel surrealismo. -
Il candelabro sepolto
Che fine ha fatto la Menorah, il simbolo per eccellenza del popolo ebraico che illuminava l'arca del Tempio di Gerusalemme? Dopo la distruzione del tempio e il saccheggio della città, nel 70 d.C., fu portata a Roma, in trionfo da Tito insieme agli altri tesori trafugati agli ebrei, un bottino talmente prezioso da essere raffigurato sull'Arco dell'imperatore. Per anni il candelabro fu conservato insieme con le altre spoglie della prima guerra giudaica, finché a Roma arrivarono i Vandali di Genserico che ne fecero ancora bottino di guerra portandola a Cartagine, di nuovo in trionfo. Ma solo finché Giustiniano non riuscì a recuperarla per trasferirla a Bisanzio, poi chissà... Stefan Zweig racconta il suo vagare come metafora stessa del popolo errante, pochi anni prima di porre fine alla propria esistenza di esiliato, in fuga dall'oppressione nazista. Nella postfazione Fabio Isman si mette a sua volta alla ricerca della Menorah per scoprire che potrebbe trovarsi ancora a Roma... -
Piero. Un pittore per due nemici
Piero della Francesca fu l'impeccabile ritrattista di due nemici giurati, Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro, tra i quali seppe giostrarsi mantenendo una propria, intangibile autonomia, mentre altri maestri del Rinascimento legarono le loro sorti alle alterne fortune dei protettori. ""Matematico e pittore"""", queste le particolarissime credenziali con cui si presentava, riuscì ad assicurarsi stima e rispetto ovunque andasse, ed ebbe casa - una vera casa signorile - e sostanze. In questo saggio, Carlo Bertelli mette a confronto i volti dei due nemici giurati - il Ritratto di Sigismondo Malatesta, oggi al Louvre, e la Pala Montefeltro, oggi a Brera, - e ripercorre le vicende della lunga carriera di Piero della Francesca, di cui è profondo conoscitore, con l'accuratezza del critico e il coinvolgimento del vero appassionato."" -
L'intervallo perduto
Al centro di questo libro di Gillo Dorfles è il concetto di intervallo e della sua perdita, inteso come pausa all'interno di un'opera o lungo lo sviluppo di un'azione, ma, anche, come l'interruzione che separa un'opera o una qualsiasi operazione creativa dal suo contesto. Il riverbero di questa assenza in campo artistico ha dato luogo a fenomeni negativi e positivi insieme: in seguito alla compromissione dell'elemento intervallare sono sorte forme artistiche quali l'arte informale, la musica dodecafonica, il monologo joyciano, mentre altre forme già presaghe di una evoluzione futura, mirano al recupero dell'intervallo, come certa musica postweberniana, certe forme d'arte visiva o teatrale. -
Baj, un quadro. I funerali dell'anarchico Pinelli. Ediz. italiana e inglese
In occasione dell'esposizione milanese del celebre dipinto di Enrico Baj a Palazzo Reale, il volume propone la ristampa anastatica del catalogo della mostra del 1972, mai realizzata. La mostra avrebbe dovuto essere inaugurata il 17 maggio 1972, ma fu annullata per l'uccisione del commissario Luigi Calabresi, che aveva diretto le indagini sulla strage di piazza Fontana, nel corso delle quali aveva trovato la morte Giuseppe Pinelli. A quarant'anni dai tragici avvenimenti di piazza Fontana, il volume ripresenta la pittura civile di Baj, con un testo in cui l'artista spiega come e perché fu concepito e realizzato ""I funerali dell'anarchico Pinelli"""", oltre agli scritti di Giorgio Marconi, che acquistò l'opera per aiutare la vedova di Pinelli, Dario Fo e Roberta Cerini Baj."" -
Giotto. The Scrovegni chapel
La cappella voluta da Enrico Scrovegni nella nobile e colta città di Padova è una delle pietre miliari della civiltà occidentale, e segna una svolta radicale nell'arte e nella sensibilità moderne. Alle soglie del Trecento, mentre Dante sta scrivendo la Divina Commedia, Giotto realizza uno straordinario racconto visivo: è uno dei non frequenti casi in cui si può a giusto titolo parlare di una ""rivoluzione"""" nella storia della pittura. La dimensione umana si fonde con il sacro, la realtà prevale sul mistico distacco, i sentimenti irrompono sulla scena, le figure e le architetture si staccano dalla rigida linearità e acquistano volume e potenza. Una concezione unitaria lega insieme tutte le superfici affrescate (pareti laterali, arco trionfale, volta a botte, controfacciata), e la straordinaria varietà narrativa degli episodi e dei personaggi è magistralmente orchestrata con una coerenza stringente e con l'intatta forza della comunicazione attraverso le immagini. Seguendo scena dopo scena gli affreschi di Giotto, questo volume illustra l'intero percorso narrativo e visivo della Cappella degli Scrovegni, spiegando i contenuti allegorici e mostrando di volta in volta gli aspetti tecnici, stilistici ed espressivi di uno dei più importanti cicli pittorici dell'arte europea."" -
Doina Botez. Il corpo dell'immagine. Opere 1989-2013. Ediz. italiana e inglese
Nata a Bucarest nel 1951, Doina Botez dal 1989 vive e lavora a Roma, dove si dedica esclusivamente all'attività di pittura e grafica. Nella sua opera riesce ad esprimere anche alcuni aspetti tragici della dittatura rumena, nelle illustrazioni dei versi di una importante poetessa dissidente. Questa monografia offre un'ampia prospettiva sulla produzione dell'artista, attraverso le numerose opere su tela e i lavori in tecnica mista su carta che ben restituiscono la sua elegante e sensuale visione dell'arte, fatta di tormentate pennellate e ambigue presenze. Le figure metamorfiche, i personaggi mitologici e le scene barbariche sembrano fuoriuscire dalla tela per raccontare nella loro matericità una storia che la Botez riesce a narrare nelle due dimensioni attraverso i colori squillanti delle tradizioni popolari del suo Paese natale. La tecnica pittorica mista concorre a creare un diaframma fra soggetto e spettatore in una visione prospettica deformata, raffigurando più volti in un volto, corpi umani ed animaleschi insieme, erotici, terrificanti o grotteschi, cancellandone i caratteri tradizionalmente intesi e descrivendo la metamorfosi con appassionata attenzione al fine di renderlo diverso da sé per caricarlo di altre capacità espressive, altri poteri che rivelano l'energia segreta ed oscura della fantasia e del sogno.