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Scultura in Lombardia. Arti plastiche a Brescia e nel Bresciano dal XV al XX secolo
Brescia è una città di pietra. Le vicine cave di marmo di Botticino ne sono state, attraverso i secoli, la fonte primaria di rifornimento. Così la struttura urbana, con i rivestimenti degli edifici pubblici e delle chiese, i portali, le finestre, le colonne e i capitelli, si è stratificata con il contributo di quella pietra bianca con striature marroncine che, lucidata o martellinata, levigata o rustica, ancora oggi domina cromaticamente l'orizzonte visivo della città. La lunga e mai interrotta filiera produttiva legata alla materia prima - dai cavatori ai lapicidi, dai maestri del costruire agli scultori - ha costituito, inevitabilmente, la ragione del ""talento"""" del territorio bresciano nell'ambito della scultura e delle arti plastiche dai tempi della fondazione romana a oggi. Il volume ripercorre la storia e le qualità stilistiche degli scultori e delle opere che hanno caratterizzato la città e il territorio dall'età del primo Rinascimento, con i monumentali cantieri della Loggia e di Santa Maria dei Miracoli, fino alla prima metà del Novecento con le scultura per il complesso novecentista di piazza della Vittoria."" -
Hayez. Ediz. illustrata
La pittura antica, la storia, il teatro, il ritratto sono gli astri che orientano la vicenda di Francesco Hayez, l'artista che incarna la grandezza, le contraddizioni e il senso stesso dell'Italia ottocentesca. Vissuto nel secolo dei grandi ideali e delle grandi trasformazioni, Hayez ha avuto l'avventura di essere allo stesso tempo amatissimo e detestato, di essere identificato con la quintessenza della retorica del secolo (Il bacio è diventato uno stereotipo popolare paragonabile solo alla Gioconda leonardesca) ma anche con il suo alto sentire: Giuseppe Mazzini scrive entusiasta che egli è ""l'artista più inoltrato nel sentimento dell'Ideale che è chiamato a governare tutti i lavori dell'Epoca"""", perché è l'interprete dei grandi sentimenti popolari, e addirittura per Lorenzo Benapiani, studioso coevo, """"nel campo suo, egli è il Garibaldi dell'epoca sua""""."" -
Renzo Ferrari. Nel colore dei giorni. Opere 2006-2009
Questa pubblicazione è stata realizzata in occasione del conferimento a Renzo Ferrari del Premio di Pittura Morlotti-Imbersago alla carriera, XII edizione. Il premio è stato assegnato ""all'opera di Renzo Ferrari, artista luganese da sempre attivo tra la Svizzera e l'Italia, segnatamente a Milano dove, muovendo inizialmente nel fervore culturale della Galleria delle Ore di Giovanni Fumagalli, ha dato vita a partire dagli anni sessanta a una vasta e personalissima ricerca tra figurazione ed espressionismo, alla ricerca suggestiva di una 'verità', che l'artista esplora cercando di tornare all'origine, di ritrovare la potenza originaria dei segni e l'energia primitiva del colore"""". Il volume documenta, tramite brevi excursus, un nucleo coerente di opere realizzate fra il 2006 e il 2009 con tecniche quali il disegno, l'incisione calcografica, nonché gli inediti teatrini tridimensionali, così da consentire un confronto e un incrocio con la pittura, sempre centrale nella poetica dell'artista svizzero."" -
Camera oscura
Sappiamo tutti che Lewis Carroll amava i bambini ed era un grande affabulatore. Di mestiere professore di matematica alla Christ Church di Oxford, talvolta portava le figlie del preside Liddell a fare dei picnic. La piccola Alice Liddell era la sua preferita e per lei scrisse ""Alice nel paese delle meraviglie"""". Il libro, si sa, fu uno strepitoso successo e Lewis Carroll fu sempre più attorniato dalle sue piccole ammiratrici, che lui, un pioniere della fotografia, amava ritrarre in costumi esotici, in tableaux vivants e, dal 1867, anche nude. Tutte le famiglie rimasero soddisfatte delle fotografie delle figlie ignude, fuorché una, che pose fine bruscamente alle sedute. In questo nuovo racconto, Simonetta Agnello Hornby narra la storia di questa amicizia interrotta attraverso gli occhi della bambina ormai cresciuta e della sua compagna Alice. Una collana dedicata ai racconti dell'arte. Storie inedite per scoprire curiosità e segreti dei grandi maestri dell'arte. Scritti da giornalisti, critici e storici dell'arte, musicisti e archivisti, questi racconti vogliono avvicinare un pubblico sempre più vasto al mondo dell'arte, alle sue curiosità e ai suoi segreti."" -
Bosch
Inventore ""nobilissimo e meraviglioso di cose fantastiche e bizzarre"""" (L. Guicciardini), Hieronymus Bosch fu un vero maestro nel rappresentare strane apparenze e spaventevoli, orridi sogni. Dotato d'un ingegno creativo ammirevole e di una perfetta padronanza della tecnica pittorica, Bosch divenne celebre per le sue opere enigmatiche e inquietanti, raffiguranti soggetti di ispirazione religiosa attraverso una ricchissima trasfigurazione fantastica. Fulcro delle costruzioni immaginifiche dell'artista fiammingo è l'immagine della dannazione eterna, resa attraverso elementi dell'iconografia tradizionale (il fuoco, le pene corporali alle quali sono soggetti i dannati) e una straordinaria proliferazione di figure simboliche, incarnazione degli incubi più spaventosi."" -
Enrico Baj. Dalla materia alla figura
Il percorso creativo di Enrico Baj coniuga il piacere ludico (ovvero il piacere di stupirsi e di stupire il prossimo) a una severa disamina della società che ci circonda e che sembra continuamente attirata da una masochistica vocazione per la catastrofe. È il 1951 quando il maestro milanese fonda con Sergio Dangelo il movimento nucleare con il pensiero rivolto al De Rerum Natura di Lucrezio e al rischio di catastrofe atomica che incombe sul nostro pianeta appena uscito dalla guerra. Le sue opere di quegli anni evocano un mondo devastato dall'immane tragedia e propongono un day after che ha cancellato l'umanità o l'ha trasformata in un rinnovabile incubo. Da qui, attraverso i caustici ""generali"""" e le frivole """"dame"""" si arriva all'ultimo, coloratissimo periodo delle """"maschere tribali"""" e dei """"totem"""" in cui l'""""objet trouvé"""" partecipa appieno al gioco compositivo dell'artista. La monografia si articola in sette sezioni (Il movimento nucleare, I primi collage, Le montagne, I generali, Le dame, Da me, Le maschere) e raccoglie 57 opere eseguite a partire dal 1951 fino alla fine degli anni '90, periodo in cui i concetti di """"materia"""" e """"figura"""", che avevano precedentemente interessato l'elemento pittorico, danno vita alle """"maschere tribali"""" e ai """"totem"""", in cui la pratica del """"ready made"""" diventa l'ennesimo pretesto per una disamina dei comportamenti umani, capaci di mescolare nello stesso tempo una tecnologia sempre più sofisticata ad atteggiamenti regressivi."" -
Architettura sostenibile. Durabilità del progetto urbano ed efficenza energetica dell'architettura. Ediz. italiana e inglese
Un'occasione di riflessione sulla compatibilità tra architettura e habitat, tra produttività economica, tutela delle risorse e qualità dell'ambiente. L'architettura sostenibile rappresenta la sfida che è necessario affrontare nel nostro presente e nel prossimo futuro per garantirci uno sviluppo equilibrato fondato su una piena compatibilità tra processo costruttivo e qualità dell'habitat. Il volume riunisce i progetti che hanno partecipato alla sesta (2009) e settima (2010) edizione del Premio Internazionale Architettura Sostenibile ideato e promosso dalla Facoltà di Architettura di Ferrara e dall'azienda Fassa Bortolo, leader nel settore delle soluzioni innovative per l'edilizia. Il Premio vuole incentivare e promuovere architetture che sappiano rapportarsi in maniera equilibrata con l'ambiente, che siano pensate per le necessità dell'uomo e che siano capaci di soddisfare i bisogni delle nostre generazioni senza limitare, con il consumo indiscriminato di risorse e l'inquinamento prodotto, quello delle generazioni future. -
Per-corsi di arte contemporanea. Dall'Impressionismo a oggi. Ediz. illustrata
Questo volume, pur strutturandosi come un manuale, lascia emergere la sua natura di discorso sull'arte, di posizione teorica, di racconto e di sguardo critico. Differisce da altri manuali sull'arte perché esclude le formule compilative e indaga i motivi e le ""interferenze"""". Ciò che si è cercato di riprodurre è un clima, un ambiente, un orizzonte. Si è scelta una temporalità ribaltata, dove gli accadimenti camminano all'indietro: un'irregolarità temporale che introduce ad altri tipi di irregolarità, lo scorrere nell'arte di un tempo alterato e totale. Subito le problematiche più urgenti ed evidenti del contemporaneo, e dopo, con un balzo lungo cent'anni, scopriamo le tensioni di fine Ottocento e la nascita del nuovo secolo. Da qui in avanti il tempo scorre normale. Frammenti di manifesti teorici, parti di testi critici originali, dichiarazioni di poetica, la storia delle grandi mostre sono parte integrante della lettura di situazioni che si sono volute testimoniare con le voci che le hanno determinate. In uno dei """"Racconti in sogno"""" di Yves Bonnefoy si immagina l'artista dell'ultimo giorno: """"Il mondo stava per finire, giacché l'insieme delle immagini prodotte dall'umanità avrebbe superato il numero delle creature viventi"""". Questo libro inizia da qui, dal momento in cui pare che l'equilibrio tra la vita e il sembrare dei segni possa spezzarsi, dal momento in cui le immagini sembrano potersi sostituire alla vita."" -
La notte di Mattia
Mattia abita una favola con fate, streghe, folletti e altri personaggi incantati ma lui è umano. Il suo incontro con la fata dell'Amore tingerà la sua esistenza di lilla ma gli regalerà anche le sofferenze inscindibili dagli amori. La sua vita è breve come una notte mentre gli amori che lascia sono eterni. Il racconto è stato scritto secondo la più antica tradizione fiabesca, con tutti gli ingredienti delle favole. Le illustrazioni sono fotografiche e assolutamente aderenti allo spirito della favola senza trasposizioni contemporanee di un testo volutamente classico. ""La notte di Mattia"""" è un'allegoria del lutto, della ricerca delle persone amate e scomparse, della speranza di un luogo dove ritrovarsi. Emmanuelle de Villepin è nata in Francia nel 1959. Giovanissima si è trasferita a Ginevra, dove si è laureata in legge, e quindi a New York. Dal 1988 vive stabilmente a Milano con il marito e le tre figlie. Presso Longanesi ha pubblicato i romanzi """"Tempo di fuga"""" e """"La ragazza che non voleva morire"""" per il quale nel 2009 ha vinto il premio Fenice Europa. Neige De Benedetti è nata a Milano nel 1988. Dopo la maturità classica, ha studiato fotografia al London College of Communication. Collabora con """"Vogue Italia"""" e ha realizzato vari progetti editoriali, umanitari e pubblicitari. Questo è il suo primo libro."" -
The landscape of Waste
Lo scarto sembra oggi rappresentare nuova materia per il progetto, non solo come materiale ma come questione che impone una revisione degli strumenti della trasformazione: dall'analisi alla restituzione grafica, alla definizione stessa di architetture e paesaggi. Il resto come palinsesto su cui stratificare nuove realtà, la raccolta differenziata come strategia di conoscenza dei sistemi, la lettura etimologica del termine come punto dal quale partire per fissare coordinate spaziali e bibliografiche, il collezionismo di brandelli del passato e il loro nuovo disporsi, la ripetizione come altra forma di elencazione di scarti e loro nuova significazione sono le possibilità che il progetto mette in atto per costruire una seconda possibilità di senso di ciò che è stato rifiutato. Posizionamenti, scomposizioni, moltiplicazioni, disposizioni, ripetizioni sono strutture organizzative per operare con la parte e non più con l'intero, con lo scarto e non più e solo con l'opera compiuta e conclusa in sé. Il testo propone scene e scenari, strategie e tattiche, costruzioni fisiche e teoriche per lavorare con i resti della modernità anelando alla nuova vita delle macerie. -
L' Italia delle città. Ediz. italiana, inglese e cinese
Il volume documenta il progetto di Peter Greenaway L'Italia delle Città, realizzato nel padiglione italiano in occasione di Shanghai World Expo 2010. Per sei mesi, durante la world Expo 2010 di Shanghai, i 30.000 visitatori giornalieri del padiglione italiano si sono trovati ad attraversare uno spazio magicamente disegnato da una sinfonia di immagini e di suoni: con un inedito esperimento di ""cinema architettonico"""" creato da Peter Greenaway, il pubblico cinese è stato catapultato in una giostra visiva e sonora che offriva un viaggio nelle mille piazze delle mille città italiane, dalle bimillenarie architetture di Pompei fino alla Roma del dopoguerra."" -
L' artista, il poeta
Un'originale antologia dedicata all'attività poetica dei grandi artisti del Novecento. Una campionatura esaustiva dell'attività in versi dei maggiori artisti italiani del '900. Un'occasione, per l'estimatore dell'arte, di ritrovare tutti insieme quei testi dispersi in edizioni introvabili. Da Carrà a Martini, da Messina a Melotti, pittori e scultori che, simultaneamente al loro mestiere, hanno indagato forme e cadenze della parola poetica o, più semplicemente, artisti che hanno utilizzato la scrittura come uno studio preparatorio, quasi fosse un disegno, un bozzetto. -
Youngju Oh. Brezza-The beautifull wind
Questa pubblicazione mette in luce la personale creatività dell'artista Youngju Oh, architetto e designer, che, nel corso della sua intera esistenza, ha saputo coniugare la tradizione delle sue origini con un progetto attuale di intercomunicazione culturale tra le varie discipline fondando a Milano lo StudioDAdO, luogo di incontri e di lavoro. L'arte della ceramica appartiene alla sua particolare creatività. Youngju Oh, attraverso una ricerca avanzata di materiali, dà vita alla singolare operazione ""Brezza"""", un work in progress, una continua metamorfosi di forme e colori, un habitat umano e poetico di petali e fiori rivolti alla trascendenza della Natura e alla regalità dell'Arte: l'arte di Youngju Oh. Il volume è il catalogo della mostra di Venezia (Thetis Nuovissimo Arsenale, 15 dicembre 2010 - 31 gennaio 2011)."" -
Breve storia dell'arte moderna
Con rara capacità di sintesi Jean Clair offre, in questo breve saggio, una griglia di lettura della storia dell'arte del XX secolo. Al di là delle definizioni - o autodefinizioni - di artisti e movimenti, Jean Clair legge il ""secolo breve"""" in filigrana, come una """"concatenazione segreta di incontri e influenze che finisce per scrivere una storia ben diversa da quella ufficiale che ci viene proposta"""". """"Se un osservatore, come sono io, tenta di trovare un denominatore comune nella produzione contemporanea, a tutta prima si trova in grave imbarazzo di fronte alla sua diversità. Ma se poi, tenendo a mente l'orinatoio di Duchamp e la merda d'artista di Manzoni, considera le grandi manifestazioni - a Kassel, al Whitney Museum, o la mostra 'Sensation' a Londra e a Brooklyn - coglie un punto in comune che ne emerge prepotente: non più 'vedere', neppure 'pensare', ma 'sentire'."""""" -
Lorenzo Lotto
Lorenzo Lotto, veneziano, fu uno dei protagonisti della pittura italiana del Cinquecento. Il suo carattere schivo e il suo stile personale, lontano dall'ufficialità, lo portarono a lavorare in centri marginali, soprattutto a Bergamo e nelle Marche. Le pagine di Anna Banti, pubblicate per la prima volta nel 1953, hanno contribuito in modo decisivo a riscoprire la sua figura. -
Le creature fantastiche
Un corteo bizzarro di creature fantastiche, alcune buone altre cattivelle, alcune belle altre bruttarelle. Dal drago sputa fuoco alla sirena incantatrice, dallo scorbutico Minotauro alla terribile Medusa: una sfilata strabiliante di tipetti piuttosto originali! Età di lettura: da 6 anni. -
Storia di un quadro
Pittsburgh 1913. La comunità tedesca organizza una grande esposizione in occasione dei venticinque anni del regno dell'imperatore Guglielmo II. Tra le numerose manifestazioni c'è la mostra di un collezionista, tal Hermann Raffke. La mostra, che dapprima sembra passare inosservata, comincia ad avere un sempre più crescente successo, dovuto a un solo enigmatico quadro. Il dipinto raffigura il collezionista fra le sue opere, intento a osservare un quadro che lo ritrae nella stessa situazione, come in un gioco di specchi all'infinito. Tuttavia, a un attento esame, si scopre che in ognuna di queste riproduzioni c'è un particolare diverso: si scatena così una gigantesca caccia per individuare le varianti che porterà a un'incredibile scoperta... -
Brera incontra il Puskin. Collezionismo russo tra Renoir e Matisse. Ediz. illustrata
Tra Ottocento e Novecento, in un periodo di grandi cambiamenti sia nell'arte sia nella società russa, nacquero una serie di raccolte personali di arte contemporanea tra le più rilevanti e rappresentative al mondo. L'estrema attenzione per le correnti artistiche non ancora affermate, la capacità di individuare il pregio delle opere d'arte e di scorgervi autentici capolavori, riflettono il leggendario senso degli affari, il particolare intuito, che talvolta rasentava l'azzardo, degli industriali moscoviti. Tra essi, spiccano le leggendarie figure di Sergej Puskin e Ivan Morozov, le cui collezioni di capolavori, che spaziano da Monet a Picasso, da Renoir a Matisse, sono confluite in parte al Museo Statale delle Belle Arti ""A.S. Puskin"""" di Mosca, e dal 2006 sono esposte nelle sale della Galleria d'arte europea e americana del XIX e XX secolo. Grandi mercanti d'arte e mecenati, i collezionisti Puskin e Morozov erano dotati di grande intuito: considerati bizzarri nella loro terra d'origine, la Russia appunto, questi personaggi erano due moderni e ricchi borghesi di larghe vedute. Amici personali degli artisti, quali Bonnard, Matisse, Picasso, acquistano senza discutere quadri che non interessano né i collezionisti né tantomeno i musei, ma seguendo i propri gusti e la propria indole: passionale e istintivo, Puskin segue la strada maestra dei grandi passaggi artistici; rigoroso e cauto, Morozov si sofferma sulle vie più solitarie che lo portano a scoprire grandi protagonisti del Novecento."" -
La Vucciria
"Io, Agonzio Calandrino, cordaro, che ho bottega in una via della piazza di grascia detta Bocceria Grande... trovatomi la matina dello cinco settembriro de lo mille e seicento e cinco inanzi alla bottega intento a certe cassette rassettare, vidi nel negotio de davanti a lo mio ov'è vendita di panni per vestimenti e tela d'olona una giovine femina assai di personale aitanza e opulentia nonché mirabile per copia e lucidezza di chiome..."""" Così inizia il racconto di Andrea Camilleri direttamente ispirato al famoso quadro di Renato Guttuso dedicato alla Vucciria, il più grande e più famoso mercato di frutta e verdura, di pesci e di carne di Palermo. """"Un narratore o un commediografo, davanti alla Vucciria, avrebbero materia di scrittura sino alla fine dei loro giorni,"""" scrive Camilleri. """"La vucciria la conosco bene. Negli anni '44-'47 frequentavo l'università di Palermo e quasi ogni giorno mi ci recavo per mangiarmi 'u panu cu 'a meusa di cui ero ghiottissimo. Era un luogo che apriva la fantasia. Perché era un luogo dov'erano possibili accadimenti impossibili altrove."""" Il libro è completato da una prefazione di Fabio Carapezza Guttuso che racconta come venne dipinto il quadro, la sua simbologia, e la sua collocazione finale. Il volume è illustrato dai numerosi particolari del quadro e da diverse fotografie scattate dallo stesso Guttuso nel mercato come preparazione al dipinto." -
Salvatore Ferragamo. Ispirazioni e visioni. Ediz. italiana e inglese
L'ispirazione è il filo conduttore di questo volume realizzato in occasione della mostra fiorentina dedicata a Salvatore Ferragamo: un viaggio a ritroso nel suo immaginario, alla ricerca delle fonti della sua fantasia creativa che in quarant'anni o poco più di attività ha prodotto una miriade di modelli di calzature e quattrocento brevetti d'invenzione. Il volume ripercorre i momenti più significativi della vita dell'artista, dalle esperienze a Hollywood al ritorno a Firenze, dai contatti con il Futurismo e le sperimentazioni d'avanguardia all'incontro con Jacobsen e Andy Warhol. Il catalogo comprende una sezione dedicata a un creativo contemporaneo, Stephen Jones, che lavora nel mondo della moda come Ferragamo e che con Ferragamo ha molti punti in comune: nel lavoro di entrambi la creatività incontra competenze tecniche, cultura individuale, curiosità, capacità intuitiva, coraggio.