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Mostrati 2021-2040 di 10000 Articoli:
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Scienza della comunicazione
Il libro approfondisce la funzione della comunicazione affidata alla scienza - che ha per oggetto la ricerca della verità naturale ed umana - senza confondere l'oggetto di tale scienza, cioè il comunicare, con i mezzi della comunicazione stessa utilizzabili in diversi contesti sociali. La comunicazione si regge sul rapporto dell'uno con l'altro, costituendo una relazione: essa stabilisce che l'uno è per l'altro e non senza o contro l'altro, come dal significato etimologico di comunicazione, vale a dire ""avere qualcosa in comune da scambiarsi"""", """"rendere partecipe""""."" -
«Ci restano le citazioni». L'opera di Agostino Venanzio Reali
"Ci restano le citazioni"""", così si intitola una poesia della raccolta Congedo in cui, insieme a Quasimodo e a Dante, Agostino Venanzio Reali cita anche se stesso. Ci restano le citazioni, scrive, ma non perché egli viva il disagio dell'epigono, non perché già tutto sia stato detto. Il fatto è che la parola umana è sentita troppo povera se lontana dalla scintilla del divino. La natura così decisamente intertestuale dell'opera di Reali non ha nulla di accademico, se pure colta; serve invece al confronto nel momento in cui la citazione solleva le grandi domande che accomunano gli autori. I contributi raccolti nel volume indagano l'opera letteraria e artistica sotto punti di vista diversi e diversificati, con il concorso di studiosi e autori che - muovendo da orizzonti culturali, sensibilità, interessi in tanti casi e per tanti aspetti anche molto vicini, in alcuni altri sicuramente lontani - aprono ulteriori e interessanti prospettive ermeneutiche. Il che offre il vantaggio della ricchezza di una visione più ampia, dal punto di vista della ricerca letteraria, artistica, biblica e filosofico-teologica." -
Le donne di Saturno
"Le donne di Saturno"""" racconta la storia di tre donne italo-canadesi, tra la Montreal contemporanea e la Calabria degli anni Cinquanta. Cathy, Lucia e Angie sono perseguitate dai ricordi di misteriose vicende accadute in un lontano passato, nel paesino calabrese da cui provengono. Cathy torna in Italia nel 2019, per rivedere i luoghi della sua infanzia e tentare di finire un romanzo, iniziato molti anni prima, sulla tragica storia di Lucia. L'amica era stata trovata in fin di vita, a Montreal, nel 1980, per un brutale atto di violenza domestica. Il racconto dell'evento traumatico origina una spirale di ricordi, che riportano in vita le memorie del borgo, tra piazze, vicoli e passeggiate serali a una fontana di acqua sorgiva, dove i ragazzi si scambiavano bigliettini amorosi. Il mondo gioioso del paese si frantuma strada facendo, per il sopravvenire di disillusioni e di disgrazie, e poi scompare nel 1957, con la traversata da Napoli ad Halifax, cui seguono gli anni del difficile adattamento al Canada. Nel periodo euforico degli ultimi anni Sessanta, quelli dell'Expo 67, e poi degli anni Settanta e Ottanta dell'integrazione, il senso delle radici sembra indebolirsi. Spinta dalla violenza subita da Lucia, Cathy inizia a ricercare i nessi di causa-effetto, i legami e le concatenazioni tra il passato e il presente. E riflette così sull'esperienza migratoria, sugli stereotipi etnici, sul tokenismo culturale, sul multiculturalismo canadese, sulla condizione della donna italo-meridionale. Sarà solo dopo il suo ultimo viaggio di ritorno che i fili, tanto della coscienza quanto del racconto, riusciranno a riannodarsi, trovando un finale capace di dare senso alle lacerazioni della diaspora." -
L' esistenza umana secondo lo spirito di Gesù. Il cammino cristiano nell'attesa della beata speranza guardando Maria
«Chi vive dell'Eschaton è radioso, epifanico, anch'egli rivelativo del Dio-agape, perché vivendo nello Spirito del Risorto, mostra i tratti caratteristici della risurrezione già nello scorrere dei tempi e delle stagioni. L'uomo spirituale vive ""secondo lo Spirito"""" e lo Spirito è quello di Gesù che porta alla verità intera, cioè alla """"verità nella carne"""", rifacendo in qualche modo il percorso dell'Incarnazione, o, meglio, innestandosi nel dinamismo dell'annuncio: """"il Logos si è fatto carne"""" (Gv 1,14). [...] """"Sensibili allo Spirito"""", i santi dicono che l'avventura cristiana nel mondo è possibile, che la rivelazione di Dio è vivibile sulla terra, non solo da Dio (cioè dal Figlio di Dio nella carne) ma anche dagli uomini: è una schiera innumerevole, con a capo Maria di Nazareth, la madre di Gesù, colei che con il suo Fiat ha reso possibile la nascita nel mondo del Verbo di Dio. [...] Qualche anno fa, all'Istituto Teologico Calabro, nel contesto del riordino del programma del percorso accademico, si è pensato di far confluire i trattati di Escatologia, Teologia Spirituale e Ma-riologia in un unico corso, che avrebbe dovuto mantenere l'unità delle differenti trattazioni attraverso l'orizzonte pneumatologico. [...] L'opera che presento è il frutto di questa intuizione di rinnovamento e di ripensamento dei trattati teologici. È peraltro un primo esempio di come si potrebbe operare anche con gli altri trattati, ponendoli in effettiva """"sinergia"""" teologica.» (Dalla Prefazione di Antonio Staglianò)"" -
Il rapinatore «gentile». L'avventura di Oreste: le banche, il carcere e il senso della vita
«Mi sono spesso domandato - soprattutto da un certo periodo in poi della mia vita - perché mai avessi scelto di diventare un rapinatore. A quasi settant'anni non ho trovato ancora una risposta pienamente esaustiva rispetto alla profondità della domanda. Il male, dentro il quale ci caliamo, infatti, è come un pozzo molto oscuro nel quale si scende per diverse ragioni, per complesse circostanze, e dal quale è difficile risalire. Una realtà dalla quale - questo ""pozzo"""" - si può, però, venire faticosamente fuori dando credito al desiderio e al coraggio di guardare da un'altra parte, diversa dal buio che domina quella cavità scavata nella """"terra"""" di ognuno di noi, uomini e donne. Desiderio e coraggio che possono solo essere sostenuti dalla presenza di persone che ti vogliono bene, che sanno guardare ben oltre la tua faticosa volontà di risalire. C'è gente che allunga il braccio e ti tira su dal """"pozzo"""" oscuro, magari calandosi qualche metro in giù, verso di te, in mezzo a quelle tenebre, senza aspettare che tu abbia fatto il primo passo lungo quella scaletta... Cosa che è accaduta anche a me». Comincia così il romanzo di Oreste, rapinatore """"gentile""""."" -
Cavour prima di Cavour. La giovinezza fra studi, amori e agricoltura
Il libro racconta i primi quarant'anni della vita di Camillo Benso, Conte di Cavour, la parte meno nota dell'esistenza del grande statista. E poco raccontata dagli storici che si sono concentrati soprattutto sugli anni della sua stagione politica. In realtà, Cavour in giovinezza fu imprenditore agricolo, viaggiò in Europa, amò diverse donne, già sposate, e una di queste, forse la più importante, la genovese Anna Giustiniani, arrivò al suicidio per lui. Cavour era figlio cadetto e, in quanto tale, non aveva diritto al patrimonio della sua ricchissima famiglia, destinato, secondo le usanze dell'epoca, al primogenito, il fratello Gustavo. Ma questa condizione di relativa indigenza - c'era comunque il sostegno economico del padre - fu determinante, lo spinse verso attività imprenditoriali in cui ebbe molto successo: l'amministrazione delle tenute di Grinzane (Cuneo) e di Leri (Vercelli), i concimi, le ferrovie. Modernizzò i metodi di produzione sia del vino che del riso. -
Il gregge smarrito. Chiesa e società nell'anno della pandemia
L'anno della Pandemia è stato per la Chiesa Italiana, un difficile banco di prova, alcune criticità latenti da anni, come lo scollamento con la società reale, la distanza tra fedeli e pastori, l'irrilevanza nel pensiero socio-politico, sono emerse con decisione e hanno rafforzato un senso di smarrimento che comunque veniva da lontano. È sembrato importante interpretare questo segno dei tempi, utilizzarlo come fosse uno stress test o, per usare un termine tradizionale, un esame di coscienza, un discernimento per ripartire poi con maggior vigore e consapevolezza. Una Chiesa che parla prevalentemente ""ai suoi"""" e si fa portatrice solo di valori """"suoi"""", che non sa fare sintesi delle tante iniziative sociali che nascono nel suo ambito, finisce per essere una Chiesa che parla senza contare e agisce senza parlare. Occorre tornare nel Mondo, riscoprire il destino comune che lega Chiesa e società, rioccupare quell'area di confine tra l'essere nel mondo e l'essere del mondo, nello spirito di aiutarsi tutti, di riscoprire e far riscoprire la reciprocità e l'interdipendenza, cercando di essere lucidi e generosi; tornando a far ardere i cuori più che a insegnare dottrine. Mettere un piede fuori dal suo recinto aiuterà la Chiesa a non cadere e permetterà alla società di riconoscerla e forse di imitarla in quella presa di coscienza per cui nessuno si salva da solo. È compito anche dei laici attivarsi per un'emancipazione della coscienza fraterna che dia coraggio e un maggiore senso di responsabilità nel dare, nel ricevere e nell'illuminarsi vicendevolmente. In questo difficile momento di ricostruzione civile, aiutarsi tutti non è allora sinonimo di aiutare tutti, ma è l'impegno per una ricostruzione basata sull'aiuto vicendevole."" -
Intelligenza artificiale tra mito e realtà. Motore di sviluppo o pericolo imminente?
"Il libro che avete tra le mani indaga l'intelligenza artificiale con lo spirito giusto: mettendo, cioè, da parte ogni vecchia certezza tolemaica e affrontando senza rete – come in una svolta copernicana contemporanea – una materia così inedita e complessa, per molti aspetti letteralmente sconvolgente. È un libro che studia questi fenomeni in modo coraggioso (vorrei dire: perfino intrepido) ed altruista... Giancarlo Elia Valori offre, cioè, al lettore, un quadro dei problemi a 360 gradi, consentendo a quanti sono digiuni del tema, innanzi tutto una miniera straordinaria di informazioni... Ogni pagina si presta a letture e riletture, perché ognuna di esse suggerisce uno spunto, una riflessione, un approfondimento, una curiosità. Valori parte dalla storia del fenomeno, da quel genio assoluto di Alan Turing, che ne è stato il pioniere indiscusso, e giunge sino a delineare il futuro."""" (dalla prefazione di Oliviero Diliberto)" -
Antonio Landolfi. Socialista laico, liberale, libertario, garantista
Le riflessioni di Antonio Landolfi sono ancora valide e attuali e vale la pena tornare a soffermarsi sulla sua figura limpida ed esemplare, che rappresenta un esempio di coerenza e di lungimiranza, capace di anteporre i principi ideali e l'etica pubblica agli interessi personali e che ha saputo indicare un orizzonte di progresso e di libertà. Per la sua concezione etica della politica è stato un severo critico della corruzione, dei populismi e di tutti i comportamenti erosivi dei sani principi della democrazia. Professava la sua fede per il socialismo con grande convincimento d'animo e per questo suo approccio appassionato e disinteressato può senz'altro essere definito un apostolo del socialismo dei nostri tempi. Testimonianze di Fabrizio Cicchitto, Bobo Craxi, Paolo Franchi, Ugo Intini, Emanuele Macaluso, Giacomo Mancini, Claudio Martelli, Franco Piperno, Gianni Pittella, Claudio Signorile, Sergio Talamo e Marco Villani. Prefazione di Gianvito Mastroleo. -
Fintegration. La trasformazione digitale del sistema bancario
Fintech e Big Tech stanno trasformando il modo di fare banca sia con la tecnologia sia con un diverso modello di interazione con i consumatori e le aziende. Per questo le banche tradizionali piccole e medie non possono non considerare con particolare attenzione le mosse dei nuovi competitors ed evolversi verso logiche di Fintegration. Altrimenti, la competizione con le aziende della platform economy ne distruggeranno i fondamentali industriali, economici e finanziari. -
L' America di Margherita Sarfatti. L'ultima illusione
Nella primavera del 1934 Margherita Sarfatti (1880-1961) compie un lungo viaggio nel Nord America. Vuole immergersi nella nazione «più grande del vero», farsene un'idea personale al di là degli stereotipi. Accolta come una ""regina senza corona"""" tiene conferenze, parla alla radio, cerca di spiegare il fascismo agli americani e, soprattutto, al presidente Roosevelt, che la riceve alla Casa Bianca. Al ritorno si illude di convincere Mussolini della necessità di stringere rapporti con Washington, nel nome di una comune civiltà, piuttosto che con la Berlino di Hitler. Ma per il dittatore l'America «non conta niente». Alla raffinata intellettuale veneziana non resta che un'ultima carta: affidare nel 1937 il suo testamento politico e culturale a L'America, ricerca della felicità, un saggio in cui luci e ombre si alternano, nel quadro di un complessivo innamoramento per gli Stati Uniti. Pochi mesi dopo – in piena campagna antisemita – il libro viene ritirato dal commercio. La donna che aveva creato il mito del Dux sceglie l'esilio."" -
GeoTrade, Rivista di geopolitica e commercio estero (2021). Vol. 1: Biden, Brexit e Xi. Cosa cambia per l'Europa?.
Rivista di Geopolitica e Commercio Estero. -
Lo spleen di Pietroburgo. Dostoevskij e la doppia identità russa
Nell'opera letteraria e pubblicistica di Dostoevskij, l'immagine di Pietroburgo non scaturisce dalla arbitrarietà creativa, ma indica il destino dell'imperialismo tragico, quale luogo di transizione dell'identità russa. Pietroburgo vive un'esistenza misteriosa dettata dalla tragedia della doppia identità della Russia. Il doppio non è una categoria psicologica, ma istoriosofica, perché derivante dallo spleen che svela i retroscena dell'esperienza storica. Lo spleen di Pietroburgo, quale capitale del pensiero russo, è la prima ipostasi della riflessione istoriosofica e politica di Dostoevskij che è orientata sia a disvelare gli sdoppiamenti del periodo pietroburghese della storia russa, sia a stabilire un confronto con le altre capitali del XIX secolo, Londra e Parigi. Mentre Pietroburgo è una capitale astratta e premeditata, Londra e Parigi appaiono come una profezia dell'apocalisse e il Palazzo di Cristallo è l'emblema della negatività stagnante del mondo post-storico. -
In nome della proprietà
Il presente volume raccoglie i testi delle lezioni, con i dovuti aggiustamenti e le annotazioni, che gli autori hanno tenuto alla Scuola di Liberalismo ""Ludwig von Mises"""" 2020 - XI edizione di Catanzaro. Gli stessi, da prospettive diverse, hanno analizzato i rapporti tra proprietà e libertà, cogliendo il profondo legame esistente tra i due essenziali istituti, come tutti gli studiosi liberali hanno sempre ricordato. L'esistenza di tale nesso è indiscutibile, poiché soltanto una protezione della proprietà è in grado di assicurare a ogni individuo quella sfera di autonomia che l'espansione dei poteri pubblici e delle burocrazie finisce per dissolvere. Né è possibile evadere la questione della proprietà, che è diritto naturale fondamentale, la quale non può essere eliminata, senza finire entro un quadro del tutto confuso e conflittuale, dove alla fine trionfa il più forte. Per questa ragione, chi crede che la libertà sia un valore fondamentale deve proteggere la proprietà e osteggiare lo statalismo, che oggi è connaturato all'espansione lenta ma inesorabile del potere politico. Essa ha prodotto anche una soggezione della legge e del diritto alla decisione politica e un conseguente dilagante interventismo dello Stato, il cui perimetro deve essere ridotto, attuando una serie di riforme strutturali per eliminare sprechi e inefficienze, a limitare la tassazione e liberare risorse per lo sviluppo dell'economia. Prefazione di Giorgio Spaziani Testa; Postfazione di Corrado Sforza Fogliani."" -
La mediazione familiare. Uno strumento per la risoluzione dei conflitti familiari in Calabria
Il testo è la sintesi di dieci anni di lavoro svolto dall'autrice presso il centro famiglia di Catanzaro ed il tribunale di Lamezia Terme, lavoro che ha trovato il pieno sviluppo nella ricerca sociologica svolta presso la cattedra del prof. Corposanto direttore del corso di laurea in Sociologia dell'Università Magna Græcia di Catanzaro. La prima parte si focalizza sul percorso storico e culturale della mediazione familiare in Italia ma non solo, sottolineando come l'excursus giuridico impervio per il riconoscimento del ruolo professionale del mediatore, abbia inciso moltissimo sul concreto utilizzo dello strumento nelle aule di tribunale e nei centri adibiti al sostegno alle famiglie. Tuttavia lo sbarramento delle porte delle classiche categorie professionali ha permesso alla mediazione familiare di trovare un varco luminoso nelle aule dell'autorevole università calabrese che con cura e dedizione l'ha accolta. Il libro è l'auspicio che il connubio possa essere fecondo. -
Formiche. Vol. 170
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line www.formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese www.anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
Carlo Donat-Cattin. La vita e le idee di un democristiano scomodo
Democristiano atipico la cui vita, drammatica ed esaltante è ricca di episodi curiosi e paradossali. Carlo Donat-Cattin è stato il leader DC che ha anticipato l'impeto e la schiettezza di un modo nuovo di fare politica, scalzando riti avvolti da veli curiali e dalla retorica di un progressismo di maniera. Un uomo politico, un cristiano scomodo, descritto attraverso i suoi discorsi e i suoi scritti, le parole degli amici e degli avversari dentro e fuori della Dc. Protagonista politico nei mesi dell'autunno caldo che portano all'approvazione dello Statuto dei Lavoratori, persona di grande concretezza (uno dei migliori ministri della storia repubblicana), dall'intuito acuto, dalla visione ricca di presagi, descrive prima di altri il declino di un'Italia ferita dalla caduta dei suoi valori fondanti. Lottando fino all'ultimo per una libertà incarnata nei diritti dei subalterni e per l'etica del lavoro. -
La pedagogia meridiana. Un progetto culturale per il rilancio dell'Italia
Dopo 160 anni dall'Unità, è possibile finalmente inserire il Mezzogiorno in Italia partendo dal miglioramento dell'istruzione? Questa è la sfida della pedagogia meridiana, un progetto educativo che parte da Sud, puntando sulla responsabilità degli educatori del Mezzogiorno, nella consapevolezza che scuole e università democratiche siano basate sul merito, unica possibilità per ridurre le inevitabili distanze sociali di partenza. Infatti vanno chiariti a livello nazionale gli scopi dell'istruzione. Le strutture educative, appunto, non possono trasformarsi in ammortizzatori pubblici che erogano stipendi ai docenti e che diventano un'area di parcheggio per gli studenti. La pedagogia meridiana può essere la premessa di una pedagogia della nazione, per rinnovare profondamente le scienze educative nel nostro Paese, facendole diventare discipline di frontiera nel XXI secolo. È una risposta a quel demone meridiano che assale a metà della giornata, e quindi della vita, sull'inutilità del cammino finora percorso e sulla fatica sprecata che sembra legata all'attività educativa contemporanea. Una sfida culturale decisiva dalla quale può dipendere il futuro del nostro Paese. -
La casa del nonno
La ridente città di Salerno è il teatro delle vicende raccontate nel libro, che si immergono in una storia più vasta, che attraversa per intero il XX secolo e arriva alle soglie dei nostri giorni. Il racconto si snoda con un ritmo che coinvolge e appassiona, attraverso un susseguirsi di eventi che muovono dall'iniziale rapporto tra Gustavo Ferrari e Antonino Moscato e coinvolgono i loro discendenti. Essi ruotano attorno all'affitto di una casa nel centro appartenuta a un barone, e si muovono in parallelo con i fatti che hanno investito la società italiana nel medesimo periodo considerato e hanno determinato trasformazioni politiche, economiche e sociali al suo interno. Il romanzo induce a riflettere sulle logiche profonde della società, sull'importanza dei rapporti umani e sulla centralità della proprietà, che non è una ricchezza statica, ma è dinamica, che vive e si trasforma anche in funzione del suo utilizzo. Essa è al servizio di finalità proprie e altrui, nell'ambito di uno scambio volontario che reca benefici a tutte le controparti ed è creatore di reddito per l'intera collettività. È inoltre associata al rispetto per l'altro, all'idea stessa di diritto, e consente tante cose, tra le quali il dispiegarsi della generosità umana con il dono e la condivisione. Prefazione di Carlo Lottieri. Presentazione di Giorgio Spaziani Testa. Postfazione di Daniele Rabia. -
Pepi l'americano
Nel racconto di una vita, il senso di un ""legittimo contendere"""" che va avanti da anni. È la storia di Pepi, istriano di Fianona. L'infanzia difficile tra disagi e umiliazioni; il desiderio di riscatto; la serena quotidianità stravolta dall'armistizio dell'8 settembre del '43; gli eventi storici che, minando ogni certezza, determinano, per amore dei figli, la scelta di lasciare la terra d'origine. Prefazione di Tommaso Labate.""