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Mostrati 2001-2020 di 10000 Articoli:
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L' integrazione dell'economia indiana nel commercio internazionale. Le opportunità per le imprese italiane
Grazie al suo vasto mercato interno, ad un tasso di crescita tra i più sostenuti e una popolazione estremamente giovane, l'India costituisce una delle principali economie a livello mondiale. Le recenti politiche governative, basate su una serie di riforme economiche volte a ridurre le inefficienze del sistema, sviluppare le infrastrutture, ridurre il gap tecnologico, attirare investimenti dall'estero e favorire un maggiore inserimento nelle catene globali del valore, stanno avviando l'India ad essere una superpotenza globale e diventare un mercato dal quale non si potrà prescindere. Nonostante la sua crescente importanza vi è in Italia una percezione non ancora adeguata al ruolo che l'India è destinata a ricoprire nei prossimi anni. Questo studio, oltre ad analizzare le principali caratteristiche del sistema produttivo indiano, offre indicazioni puntuali sui margini di crescita dei vari settori manifatturieri e sulle potenzialità per le imprese italiane di inserirsi proficuamente su questo importante mercato, sia in termini di export che di investimenti diretti. Le opportunità per le imprese italiane vengono valutate partendo da una elevata disaggregazione merceologica, utilizzando una metodologia (EXPAND) che permette di individuare i principali concorrenti e di valutare il potenziale di export nei diversi comparti manufatturieri indiani. -
Il carro della storia. Bianchi, Carlopoli, Marcedusa, Catanzaro, Val Sangone. Banda-Brigata Nebiolo Secondo, già Frico
Una ricerca storica che prende l’avvio dal rinvenimento della scritta “ex comandante partigiano” sotto il nome dell’ing. Antonio Tallarico, su una lapide nel cimitero di Carlopoli. Chi era? Cosa ha fatto? Perché sepolto qui? Domande per rispondere alle quali Angelo Falbo compie un’approfondita ricerca che lo conduce a incrociare le vicende della Brigata Frico, poi Nebiolo Secondo, e la sua partecipazione alla lotta partigiana in Val Sangone. La ricerca prosegue con la ricostruzione, anche attraverso documenti conservati dalla famiglia, dell’origine del Casato di discendenza del Partigiano Comandante Tallarico Federico, del fratello Antonio e della sorella Caterina. Tutti e tre divenuti partigiani combattenti. -
Alberi monumentali in Calabria. Con una storia delle foreste calabresi
Questo libro, con la prefazione di Daniele Zovi, contiene una “storia ed antropologia delle foreste calabresi”, che ne ricostruisce l’affascinante vicenda evolutiva ma anche i miti, le tradizioni, i riti che ancora hanno i boschi per protagonisti, ed una “lista fotografica” che raccoglie decine e decine di alberi monumentali disseminati in ogni dove, faticosamente rinvenuti da Francesco Bevilacqua, divulgatore della natura e della cultura calabresi, in quarant’anni di peregrinazioni a piedi nei luoghi più impervi e remoti di una regione dell’Europa.Viaggiatori e studiosi che giunsero in Calabria tra la fine dell’800 ed i primi del ’900 scrissero pagine memorabili sull’imponenza delle selve calabresi e sulla monumentalità dei loro alberi. Perfino grandi autori classici, fra i quali Virgilio, avevano decantato la grandiosità di quella che fu la mitica Silva Brutia. Nonostante i saccheggi perpetrati nei secoli, la Calabria, con 468.000 ettari di boschi, è fra le prime quattro regioni d’Italia per estensione di foreste. E in Calabria si sono conservati molti lembi di foreste vetuste ricche di alberi monumentali: pini, abeti, faggi, querce, ontani, aceri, pioppi, castagni che in alcuni casi superano i 1200 anni di età, gli undici metri di circonferenza ed i quaranta metri di altezza. Dal Pollino all’Aspromonte, le foreste della Calabria sono l’orpello più straordinario del paesaggio calabrese, crocevia bio-geografico che raccoglie specie botaniche i cui areali si estendono in ogni direzione. -
Le forme e la storia (2021). Vol. 2
Rivista semestrale di Filologia moderna diretta da Nicolò Mineo e Antonio Pioletti. -
Le relazioni pandemiche. Istruzioni per l'uso
In questo libro l'autore propone, con criterio cronologico, un'antologia di suoi scritti eterogenei che seguono l'evoluzione del primo anno di pandemia da Covid19. Ne risulta una lettura socio-culturale dei molti fenomeni che continuano ad incidere sulla nostra vita in alcuni suoi aspetti fondamentali: sanitari, ludici, relazionali, culturali, politici... Un viaggio dentro le mille sfaccettature di una rivoluzione epocale. -
Lineamenti di teologia. Un approccio alla teologia per laici principianti nel dialogo tra saperi diversi. Vol. 1
«Si tratta di un testo che affronta la grande questione del dialogo tra i diversi saperi, in particolare tra la fede, la ragione e le scienze... La riflessione teologica, in dialogo con le conoscenze scientifiche, è particolarmente preziosa per una visione globale dell'esistenza umana e per una prospettiva di senso che non si limita solo allo studio della ""cosa"""", dell'""""oggetto"""". Si tratta infatti di allargare la """"ragione"""" per abbracciare l'intera realtà, considerata nella sua complessità e nella sua profondità. D'altra parte la stessa riflessione teologica si arricchisce confrontandosi con quei saperi che operano in base al metodo proprio delle scienze ed elaborano teorie che aiutano a spiegare in modo razionale e secondo modelli logici ciò che accade in natura». Dalla Prefazione di S.E. Mons. Gianni Ambrosio."" -
La storia senza aggettivi. Studi in onore di Luigi Rossi
Tra i docenti che promossero l'istituzione della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Salerno - della quale è stato anche Preside tra il 2009 e il 2013 -, Rossi ha contribuito ad animare il dibattito scientifico ed a stimolare il continuo aggiornamento della proposta culturale in seno all'Ateneo salernitano. Attribuendo particolare rilevanza alla dimensione pubblica dell'intellettuale, ha avviato numerose iniziative culturali sul territorio, grazie ad una peculiare sensibilità verso la missione pedagogica insita nel mestiere di storico. Così come ha contribuito a ripensare metodi e paradigmi, stimolando allievi e studenti a percorrere con curiosità i sentieri di Clio, rifiutando di auto-confinarsi nelle presunte certezze della turris eburnea accademica. Il volume costituisce uno sfaccettato panorama intellettuale che riflette solo parzialmente gli interessi del vasto ed articolato orizzonte illustrato da Luigi Rossi, un tentativo di testimoniare la fecondità del suo magistero, un'attestazione di riconoscenza da parte di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo. -
Giorgio La Pira. Diplomazia, politica e pace nel Mediterraneo
Il volume approfondisce l'azione di Giorgio La Pira per la pace, la diplomazia e la politica del Mediterraneo. Nella prefazione Durand scrive quanto la mistica, la profezia e la politica abbiano caratterizzato il ""santo sindaco di Firenze"""", determinando, secondo Sebastiani, una """"diplomazia umanitaria"""" lontana dagli interessi economici e dalle troppe incrostazioni di presunte supremazie culturali. Una diplomazia atipica ma ben inserita tra le pieghe di quella ufficiale. In ambito nazionale quanto internazionale, La Pira ha praticato, secondo Bassetti, sempre la """"politica dell'umano"""". Una politica che, come approfondisce Curcio, ricerca la pace, sul modello della lezione maritainiana, attraverso la spiritualità e l'azione. Una ricerca che con Certini diventa un realismo ancora attuale che si occupa della storia delle persone. Un realismo che si interseca, come è chiaro nel contributo di Chenaux, continuamente con il pensiero del filosofo e ambasciatore Jacques Maritain. Prefazione di Jean-Dominique Durand."" -
Comprendere il Novecento tra storia e scienze sociali. La ricerca di A. James Gregor
Questo volume raccoglie una varietà di contributi offerti da alcuni studiosi in occasione del convegno organizzato dalla ""Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice"""" e dalla rivista """"Il Pensiero Storico"""", a un anno di distanza dalla scomparsa dello studioso americano A. James Gregor (1929-2019), politologo e sociologo della storia che si è distinto come uno tra i maggiori e più autorevoli esperti mondiali sul fascismo e i movimenti autoritari. Gli studiosi che hanno preso parte alla realizzazione di questo volume, pur differenti per formazione, metodologia, ambiti di ricerca e convinzioni personali, hanno individuato nell'opera e nel pensiero di Gregor numerosi e originali spunti di interesse, meritevoli di essere sottoposti ad una rilettura critica. Dall'insieme dei contributi si evince in modo definitivo il ruolo di Gregor quale indiscutibile punto di riferimento per gli studi comparatistici sul fascismo e le varie tipologie di regimi nazional-populisti. Prefazione di Alessandro Campi."" -
Mani vuote
Mani vuote è un romanzo di formazione, che gira intorno ad un sistema oppressivo costante. Una lunga vessazione che dura una vita. La voce narrante matura, attraverso le sue faticose esperienze, un senso di resistenza, un sistema di rafforzamento che mano a mano diventa sempre più solido. Un destino che Emilio, il protagonista, andrà a cercare lontano, ma che gli ha fornito le condizioni e i principi di un saper resistere alla violenza del vivere. In questo romanzo, la semplicità della parola, la qualità della frase che non incespica mai, che non è mai sovrabbondante, che gira per le sue stradine poco affollate e trova sempre uno sbocco al mare, diventano arte letteraria di livello straordinario. La nettezza, la frase pulita, la chiarezza delle intenzioni, la mancanza di doppi specchi, di doppi giochi, di giochi di parole, fanno della prosa di Strati una delle più chiare del nostro Novecento. (Dalla prefazione di Giuseppe Aloe) -
Alright, compa'
Alright, tutto a posto, compa', sembra il mantra di laureati ultra trentenni alla ricerca di un lavoro adeguato e di un'identità sociale. Il protagonista è un insegnante precario in fuga da sé. Da qualche tempo Firenze gli appare scolorita, orizzonte piatto; mentre i suoi sodali, che vivono una condizione simile, hanno preso a galleggiare come nebbia giallastra. Decide allora di raggiungere un vecchio amico, anche lui del Sud, proprietario nei dintorni di Manchester di un ristorante nel quale anni prima era stato a servire e a lavare piatti e tazzine. Il viaggio-pellegrinaggio in un'Inghilterra fredda e piovosa diventa una sfida che può portare alla rinascita. Le serate afterhours al ristorante - allegre di musica, di sensualità, di fraterna amicizia - sono appigli per non andare alla deriva. Tra i ricordi degli anni trascorsi e forti bevute, tra sensazioni di vuoto, di smarrimento e di malinconia, poco a poco una luce sembra filtrare dai cieli spessi del Nord, e l'animo aprirsi alle speranze di un nuovo futuro. Un romanzo generazionale, scritto con tratti di penna che lasciano il segno. -
Alla scuola del silenzio. Un itinerario di contemplazione. Antologia di autori certosini
Il libro si propone come un piccolo scrigno capace di rivelare i suoi innumerevoli tesori a chi voglia coglierli con cuore puro e aperto al dialogo con l’Assoluto.«Lettura, meditazione, preghiera, contemplazione. Questa è la scala dei monaci, mediante la quale essi sono sollevati dalla terra al cielo». Così scriveva Guigo II, priore della Certosa di Grenoble, intorno agli ultimi anni del XII secolo. E questo continua ad essere l’esercizio d’ascesi a cui ogni monaco certosino è quotidianamente chiamato. Questo volume raccoglie i frutti spirituali di oltre nove secoli di contemplazione e li offre al lettore d’oggi alla ricerca di uno strumento di preghiera e meditazione. Da San Bruno di Colonia a Guigo I e II, da Marguerite d’Oyngt a Nicolò Albergati e ancora a Dionigi, Lanspergio, Le Masson e, più vicini a noi nel tempo, a Pollien, Simoni, Guillerand, Poisson, i brani proposti sono suddivisi per grandi temi che guidano il lettore nel suo cammino. Alla fine del volume un indice tematico e un denso profilo biografico di ciascuno degli autori presenti consentono di attraversare le pagine del libro anche secondo itinerari personali, che lasciano a chi le legge la libertà di costruire il proprio percorso. -
Antonello Gagini e la Pietà. Storia di un capolavoro riscoperto
Questo libro solleva il velo di mistero che da più di due secoli avvolge come un'aura la Pietà di Soverato, capolavoro marmoreo di Antonello Gagini scolpito cinquecento anni or sono per l'ordine degli Agostiniani zumpani. Dalla collocazione originaria al culto tributatogli nei secoli, passando attraverso l'artista, la committenza, il senso più recondito del suo significato iconografico e iconologico, sono molteplici gli aspetti affrontati dall'autore. Non ultimo, l'infelice storia conservativa, la ferocia del tempo e della mano dell'uomo e, finalmente, la rinascita nella nuova sede, tra il rispetto e l'ammirazione di un popolo che nel prezioso manufatto di Antonello Gagini riconosce il duplice significato di oggetto di culto e di opera d'arte. Ne viene fuori una piccola grande storia scritta da uomini che nell'arte e nella bellezza cercavano una via per scalare il cielo, un racconto avvincente che attraverso le vicende di un piccolo mondo, rievoca il senso più vero e autentico della resilienza meridionale, tenacemente forte nonostante le grandi intemperanze della natura e gli accadimenti della storia. -
Sant'Umile di Bisignano
Al secolo Luca Antonio Pirozzo (Bisignano, 26 agosto 1582 - Bisignano, 26 novembre 1637), è stato un religioso italiano dell'Ordine dei Frati Minori; beatificato il 29 gennaio 1882, è stato proclamato santo da papa Giovanni Paolo II il 19 maggio 2002. A Bisignano, piccolo centro alla porte di Cosenza, ha vissuto un uomo, Luca Antonio Pirozzo, che con la sua vita semplice è divenuto punto di riferimento per molti. Fu dotato di doni singolari. Sapeva leggere nei cuori, aveva il dono della profezia, faceva miracoli. Benché analfabeta, dava risposte sopra la Sacra Scrittura e sopra qualunque punto della dottrina cattolica tali da far meravigliare insigni teologi. Godette della fiducia dei Papi Gregorio XV e Urbano VIII, che lo chiamarono a Roma per avere i suoi consigli. Il suo segreto? In questo libro la risposta tanto sorprendente quanto semplice. -
Storie di fisco e di amore. Quello che non sai dei dottori commercialisti
Un giorno, nello studio di Franco De Carlo, noto dottore commercialista di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, si presenta un giovane che ha chiesto e ottenuto di poter svolgere il suo percorso di pratica professionale proprio in quegli uffici. Tra i due - il professionista senior e quello junior - nasce un'immediata simpatia che incoraggia l'esperto dottore commercialista a cominciare con il giovane un racconto ""a cuore aperto"""" della sua lunga esperienza lavorativa. Da tempo cercava un'occasione per fare una sintesi della sua vicenda professionale e anche umana. E infatti, il dialogo tra i due si allarga anche alla sfera personale, mischiando tra loro storie di fisco e d'amore. L'avviato professionista si confida a tal punto con il giovane da dilungarsi sul suo passato, sulla sua formazione e sull'incontro con la ragazza che diventerà sua moglie e madre delle tre intraprendenti figlie, ma anche fattiva collaboratrice nello studio di dottori commercialisti che lui fonderà. Nel dialogo tra i due, il professionista senior ripercorre anche la storia del fisco in Italia, filtrandola con le sue personali esperienze del microcosmo di contribuenti, società e imprese della provincia trevigiana. Un racconto - quello di Franco De Carlo - che si dipana in pagine leggere, divertenti, talora spassose, mostrando come gli italiani si sono rapportati e di come si rapportano oggi con il fisco. Un libro che documenta anche la lunga battaglia del fisco contro l'evasione in una guerra spesso persa. Un libro, soprattutto, che dimostra quanto sia sempre più centrale per lo sviluppo dell'economia italiana la figura dei dottori commercialisti."" -
33° Rapporto Italia 2021. Percorsi di ricerca nella società italiana
La società complessa sembra opporre forte resistenza al lavoro di ricerca sociale; ogni lettura ideologica forte è destinata ad essere in breve falsificata dall'altissimo numero di fattori in gioco e dall'inestricabile rete che li intreccia e li organizza su piani diversi. Ciò non significa, tuttavia, che si debba rinunciare a priori ad una lettura macro-sociologica della realtà, ad una lettura per blocchi di fenomeni e per grandi processi di trasformazione. Quel che sembra inevitabile è, piuttosto, abbandonare la pretesa di possedere la verità nella sua intaccabile interezza. Il crollo delle sicurezze socio-ideologiche degli ultimi decenni dovrebbe averci insegnato almeno questo: una maggior consapevolezza ed un maggior grado di modestia. Siamo impegnati in un lavoro di conoscenza che si definisce progressivamente, che costantemente rivede i propri strumenti operativi, le proprie ""verità"""", i confini della propria esperienza. Alla base del Rapporto Italia c'è questa consapevolezza e la conseguente volontà di non cedere al fascino di un punto di osservazione forzosamente unificante. Il nostro lavoro è, piuttosto, il tentativo di compenetrare fra loro prospettive diverse, di seguire, finché le tracce lo rendano plausibile, diversi percorsi, di costruire provvisori piani di comprensione e spiegazione dei fatti. Come strumenti di lavoro e di orientamento (ma solo in quanto tali) quest'anno abbiamo isolato sei polarità sociali che, per ragioni diverse, ci sono sembrate decisive nell'attualità del caso-Italia, benché, in nessun caso """"decisivo"""" voglia dire """"unico"""" o """"insostituibile"""": Continuità, Frattura, Oikos, Kosmos, Sostenibilità, Insostenibilità Scienza, Coscienza, Salute, Malattia, Meridione, Settentrione. La prima cosa che bisogna dire circa la struttura del Rapporto riguarda, dunque, la scelta metodologica e culturale di individuare quella che abbiamo chiamato """"la dialettica degli opposti"""". La scelta merita una qualche spiegazione. Nella difficoltà di rappresentare la complessità, abbiamo operato sui luoghi """"estremi"""" dei processi sociali, nella convinzione che ai confini le logiche sociali si decantino e mostrino con maggiore evidenza la loro forza o la loro debolezza. La dialettica degli opposti ha questo innegabile vantaggio che, abbandonato il sogno statistico della media, mostra le polarità e gli intrecci fra i termini estremi. Ovviamente c'è anche un limite: quello di tenere in minore considerazione il corpo centrale della problematica, ma questo è il prezzo che il Rapporto ha deciso di pagare allorché ha fatto la sua scelta metodologica e culturale. Si tratta di un metodo che può non essere condiviso, che può essere criticato in nome di altri possibili metodi, ma che a noi è sembrato particolarmente istruttivo e, soprattutto, rispondente alla linea di lavoro che il nostro Istituto persegue attraverso le sue ricerche. Detto questo, si potrebbe credere che i singoli saggi dedicati alle diverse polarità individuate pretendano di possedere una qualche esaustività. In verità le cose non stanno in questo modo. Sarebbe stato praticamente impossibile pensare di esaudire le diverse questioni con un saggio breve: ogni punto preso in considerazione dal nostro Rapporto avrebbe meritato ben altro spazio. I diversi saggi operano, al proprio interno, un taglio di lettura, disegnano un percorso di riflessione. Si può dire che essi stanno, rispetto al tema... -
Greci, barbari o una via di mezzo? La discussione sulla lingua speciale dei cristiani nella polemica anti-cristiana di Porfirio
Le domande che, attraverso l'opera di Porfirio, esaminata in questo libro, accompagnano la ricostruzione dei rapporti tra cristiani ed elleni, nonché tra cristiani e barbari, sono state talvolta risolte in termini contrappositivi (quasi non ci sia nulla da correlare tra Gerusalemme e Atene), o anche in termini di reciproca assimilazione, in questo caso con la conseguenza di dover decidere se la semantizzazione ellenica della verità creduta abbia fatto del bene all'orizzonte gesuano, o se invece abbia inaugurato la deprecabile compromissione del cristianesimo con l'ellenismo, come la stagione novecentesca riformata, di cui Adolf von Harnack è un qualificato esponente, non soltanto ha paventato, ma ha cercato di superare. -
Armonie future. Accordature innovative per tempi cacofonici
Nel filone della ricerca corale e interdisciplinare sull’innovazione armonica, il libro di Luca De Biase tenta di impostare una visione sulle possibilità di armonizzazione per l’avvenire. Con un’ipotesi: la consapevolezza ecologica in un’interpretazione innovativa può diventare il terreno sul quale ricostruire un’idea di bene comune.I motivi di incertezza sul futuro si moltiplicano. La cacofonia di opinioni, timori, tensioni e aspettative sembra ogni giorno aumentare di volume. All’uscita da una crisi epocale ci si domanda che cosa resterà dell’esperienza fatta e in che modo si costruirà l’avvenire. Ma soprattutto ci si chiede se ha senso sperare in un’armonizzazione o se gli umani sono condannati a convivere in conflitto con la natura e con sé stessi. Ormai si è compreso che le previsioni sono sempre azzardate. Un fatto è certo: qualunque potenziale risposta confortante non potrà che passare per importanti e intelligenti innovazioni. -
Antropologia e potere. Modelli scientifici, filosofici e filologici dell'acculturazione tra Otto e Novecento
Fenomeni e rappresentazioni dell'acculturazione nel mondo moderno e contemporaneo Stefania Achella Potere ed esclusione. La pratica della soggettivazione nella dialettica hegeliana Giancarlo Magnano San Lio Antropologia e storia: il dibattito su evoluzione, razze e culture in Germania tra Otto e Novecento Ivana Randazzo Kurt Goldstein: considerazioni sulla conservazione e l'incremento della razza umana Giuseppe Cantillo Metafisica della cifra e mistica in Karl Jaspers Stefan Knauß Ö?entlichkeit als Quelle und Ereignis von Di?erenz. Akkulturation im Anschluss an Charles Taylor und Seyla Benhabib Marica Magnano San Lio Acculturazione e malattia mentale: Foucault e il ""grande internamento"""" Antonino Di Giovanni Pensare al di là. Gaetano Salvemini, Luigi Sturzo e alcune considerazioni su «acculturazione» ed «esilio» Giuseppe Bentivegna Samuel Ramos: il progetto di un'antropologia filosofica Corrado Giarratana Il """"ser"""" americano nell'interpretazione di O'Gorman Fernando Ciaramitaro La aculturación nell'America ispanica. Modelli e interpretazioni nel XXI secolo Michela Catto Le virtù degli altri. Gesuiti a?ascinati dalla vita secondo natura Santo Burgio Tradizione e acculturazione nella filosofia africana contemporanea Gaetano Lalomia Il Sindbad alla luce della categoria di «acculturazione» Giuseppina Ferriello Contaminazioni e specificità di ponti-diga persiani Luigi Ingaliso Non hanno i Cinesi nessuna scientia. Astronomia e matematica al tempo delle prime missioni gesuitiche in Cina Katia Serena Cannata Cultura scientifica, tecnica e politica in Europa tra Settecento e Ottocento. Termodinamica e fattori politico-sociali Marta Maria Vilardo L'acculturazione dal linguaggio."" -
Foreste, prevenzione dagli incendi e sicurezza ambientale
Il volume affronta tre macro aspetti relativi al contesto forestale della regione Calabria: pianificazione, gestione e interventi sul patrimonio boschivo, previsione e prevenzione degli incendi e sicurezza ambientale. A pochi anni dall'approvazione dell'Agenda 2030 ed alla conclusione della decennale Strategia mondiale della biodiversità 2011-2020 è fondamentale concentrarsi sui temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Inoltre, i devastanti effetti indotti dalla pandemia COVID19 hanno portato alla redazione del programma integrato Next Generation EU che prevede importanti impegni di spesa mirati anche all'adozione di modelli di sviluppo sostenibile riferiti all'ambiente, all'adattamento climatico ed alla biodiversità. In questo scenario di profondo cambiamento, il libro offre importanti contenuti ed idee progettuali che potrebbero guidare il processo di transizione, su scala regionale e nazionale, verso la difesa, lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio forestale.