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Dalla Brutte Époque al Governo Draghi. Le prospettive del Recovery Plan
Un libro che racconta gli effetti dell'emergenza Covid-19 scoppiata dal febbraio del 2020 sul sistema politico-istituzionale italiano... Fino alla ferma assunzione di responsabilità del Presidente della Repubblica Mattarella che con grande velocità e determinazione assegna l'incarico di formare un ""Governo del Presidente"""", senza formule politiche, a Mario Draghi. Nelle pagine del libro si esamina il significato e gli effetti che la formazione di questo Governo ha sul sistema politico. La seconda parte del libro si diffonde su tutto l'iter complesso, faticoso e confuso che ha condotto alla seconda bozza del Recovery Plan. Prefazione di Lamberto Dini."" -
Meritocrazia
Si stima che ogni anno, dall'Europa, fuggano verso gli States circa 100.000 cervelli. Secondo un recente studio del CNR, l'Italia è al quarto posto dopo Regno Unito, Francia e Germania. Tuttavia, mentre i maggiori paesi europei costituiscono anche un polo d'attrazione per i migliori talenti stranieri, l'Italia registra un flusso di brain drain decisamente negativo. I giovani soprattutto preferiscono emigrare in luoghi dove le loro idee e competenze vengono valorizzate in base a criteri meritocratici, dove la creatività viene stimolata perché considerata una risorsa importante per la crescita, non solo economica, del sistema paese. La cultura del merito è oggi, in Italia, al centro del dibattito nel mondo intellettuale e politico. Questo saggio cerca di analizzare le dinamiche che finora non hanno consentito a molte delle migliori energie nazionali di spiccare il volo, offrendo nel contempo degli spunti di riflessione per uscire dalla situazione di sostanziale empasse in cui l'Italia si trova. -
Oracoli e profezie, miracoli e magie. Storia e storiografia della Tarda Antichità
Oracoli e profezie, miracoli e magie insistono nell’area del mistero, della religione e del sacro. Essi sono presenti con maggiore o minore evidenza in tutte le epoche, le società e le culture a noi note. Emergenti e ufficiali, variamente censurate e sommerse, si tratta di realtà che vivono anche sottotraccia nelle più avanzate società occidentali, dove sembra decretato il trionfo della scienza e dell’empirismo razionalistico. Il mondo antico e tardoantico era immerso nel mistero, nella religione e nel sacro, oltre ogni pregiudizio filosofico, culturale o religioso. Pagani e cristiani credevano, ciascuno in riferimento alle proprie divinità e realtà religiose, in oracoli e profezie, miracoli e magie. E queste esperienze di vita e di cultura erano territorio di confronto e scontro con la verità della propria storia, servivano a dimostrare la verità della rispettiva religione. Una plurisecolare tradizione culturale e storiografica ha tenuto separata la storia religiosa dalla storia culturale, politica, sociale ed economica. Solo negli anni Ottanta del secolo scorso, dopo un lungo e lento percorso di avvicinamento alla comprensione di questi fenomeni, la storiografia ha colto i profondi collegamenti tra i mutamenti della Tarda Antichità e le esperienze riferibili a oracoli, profezie, miracoli e magie. -
Botteghe d'arte
«Botteghe d'arte non è solo un libro di memorie familiari. Nella sua testualità - che sfugge a una precisa collocazione di genere - la ricostruzione biografica s'intreccia al costume, al dibattito sull'arte, al respiro panico di una natura, che, con la sua ciclicità di vita e morte, bellezza e distruzione, per l'autore, più della storia scandisce i ritmi esistenziali degli umani; la metafora del mare ne è immaginifica rappresentazione: da un lato scintillante bellezza di onde, lune, maree, dall'altro cupo blu di odissee e furenti mareggiate in un continuo fronteggiarsi di onda e scoglio, salvamento e perdizione», dalla prefazione. Una storia familiare che rappresenta un viaggio nel Mezzogiorno d'Italia, a cavallo tra XIX e XX secolo, attraverso i volti dei Murizzi e degli Incorpora. Una narrazione che ci condurrà per tre botteghe d'arte, alla scoperta di un pezzo di Sud inedito. Prefazione di Maria Attanasio. -
Tutta una vita
Tutta una vita racconta l'esperienza, introiettata da Pino, personaggio principale, dell'incontro-scontro tra due cognizioni esistenziali della Nazione, del Sud e del Nord, dagli anni entusiastici del boom a quelli euforici di fine Novecento. A differenza di quanto avviene in altri romanzi dell'epica stratiana, qui non è l'anelito all'affrancamento dal bisogno materiale a muovere il protagonista, ma il desiderio di emancipazione spirituale, tagliare i ponti con l'immobilismo e i vincoli familistici della società da cui proviene, fare ingresso nella modernità, partecipare a una realtà libera, appagante, dove valgono altri e disinibiti principi morali, la dimensione contemplativa, l'arte, la bellezza: la civiltà. Ma esiste davvero un mondo siffatto? E se è un dato che la nuova ricchezza sta infettando il Meridione con un progresso affaristico e corrosivo, il Settentrione è poi indenne da questo nuovo corso? O ha perduto anch'esso la sua innocenza? Questo romanzo, opera conclusiva e inedita di Saverio Strati, narra con estrema pietas il travaglio di un'esistenza che aspira al grande sogno, cercando di schivare, per come può, le insidie di un destino beffardo. Un'opera lucida e premonitrice che ci restituisce il senso della nostra Storia più recente. Prefazione di Vito Teti; Postfazione di Pasquale Tuscano. -
Mio padre è un prete. Storie e segreti tra conventi e sacrestie
"Figli della colpa, concepiti fra parrocchie e conventi. Nascite occulte, frutto di relazioni proibite e perfino di violenze sessuali. È un esercito, sparso per il mondo, formato da """"irregolari"""". Chi sono? Quanti sono? Migliaia o forse decine di migliaia. Centinaia in Italia. Cifre approssimative, raccolte da associazioni impegnate a svelare un fenomeno antico e sommerso, che travolge la regola (contestata) del celibato e i voti di castità, vigenti nella Chiesa Cattolica Romana. Più che le statistiche qui interessano le vite difficili dei protagonisti: figli di preti, per lo più. E di monache che, forzatamente o non, hanno ceduto ai desideri di maschi prepotenti. Persone segnate nel profondo, spesso psicologicamente fragili, inseguite dalla vergogna delle proprie origini. Ma in queste pagine vi sono anche figli che hanno superato il trauma. Combattivi, a testa alta rivendicano verità e diritti. Di più: alcuni di loro si mostrano orgogliosi nell'affermare """"mio padre è un sacerdote""""."""" Prefazione di Ernesto Miragoli. Postfazione di Lucetta Scaraffia." -
Un Sud diverso e migliore
Il Mezzogiorno ha bisogno di politiche lungimiranti e innovative, di visione e progettualità. Risorse ambientali, beni culturali, attrattori turistici e un nuovo storytelling territoriale: su questo deve puntare il Sud per agganciare finalmente il vettore dello sviluppo, lontano da inutili logiche assistenziali, attingendo a risorse infinite. Nicola Irto, forte delle esperienze politiche e istituzionali vissute in questi anni, analizza la Nuova Questione meridionale e traccia la rotta, dal Mediterraneo all'Europa, di un Sud diverso e migliore. -
Formiche (2021). Vol. 167: Game (non) stop. Indagine sul potere dei videogiochi.
"Formiche"""" è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus." -
Sindacalismo. Rivista di studi sull'innovazione e sulla rappresentanza del lavoro nella società globale (2021)
Sindacalismo la rivista di studi sulla rappresentanza del lavoro nella società globale. Una ricerca di dialogo e di confronto tra la ricerca scientifica internazionale, gli ambienti di studio, l'opinione pubblica, i soggetti sociali, gli operatori economici, i movimenti politici e le istituzioni del paese al fine di favorire una maggiore comprensione della realtà socio-economica che si sviluppa nei differenti livelli d'indirizzo di una società aperta, pluralista e democratica. -
Ripensare Alvaro
«Questo libro è uno scrigno che ti porta dentro il tesorio alvariano. Il tesoro del profondo sud, l'ultima letteratura in grado di credere ancora che l'alleanza tra parola e lettore possa cambiare tutto, tutto» – Roberto SavianoRipensare Alvaro, come ci aiutano a capire i saggi presenti in questo volume – dove si considerano aspetti, di solito ignorati o considerati secondari, come il suo muoversi tra Aspromonte ed Europa, i suoi legami con scrittori della sua terra e grandi intellettuali organizzatori di cultura nazionale, la sua incisiva presenza nel teatro, nella radio, come nel cinema e nelle grandi questioni del suo tempo – significa abbandonare ogni pigrizia intellettuale, rinunciare a mitologie e a retoriche identitarie, farsi guidare dalla potenza e dalla forza, dall'etica, di una scrittura letteraria raffinata ed elegante, che era insieme originale etnografia, ricerca e salvaguardia per il futuro di mondo scomparso, memorie e vita, antropologia delle genti di Calabria e del Sud Italia, che vanno inseriti in quella nazione italiana, Mediterraneo e in quell'Europa alle quali egli sentiva, con convinzione, di appartenere. Forse questa Calabria e questa Italia e questa Europa, sempre più sconosciute a se stesse, desacralizzate, giunte alla fine di un lunga storia, hanno bisogno di inventare un senso di comunità e di ritrovare un'anima anche a partire da autori come Alvaro. -
Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Prospettive interculturali, linguistiche e letterarie nei suoi scritti
Nel panorama editoriale attuale non è sempre facile trovare le edizioni integrali degli scritti degli autori e autrici che possiamo considerare maestri di spirito, come ad esempio le mistiche e i mistici, specie di quelli contemporanei. La collana delle Opere complete di Chiara Lubich offre in questo senso uno strumento prezioso e, proprio per offrire il risultato di studi condotti sui suoi testi, è stato organizzato il Convegno «Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Un approccio linguistico, filologico e letterario ai suoi scritti». L'evento, promosso dal Centro Chiara Lubich e dal Gruppo di studio e di ricerca di Linguistica, Filologia e Letteratura della Scuola Abbà del Movimento dei Focolari, si è svolto a Trento dal 24 al 26 settembre 2020, nel contesto delle celebrazioni per il centenario della nascita di Chiara Lubich, con la partecipazione di relatrici e relatori provenienti da diverse parti del mondo. Il presente volume raccoglie le relazioni e le comunicazioni presentate al Convegno, suddivise in due parti che rispecchiano i principali filoni di ricerca messi in atto sui testi di Chiara. Nella prima parte si approfondisce la lettura, sotto il profilo linguistico e letterario, di quel corpus di testi da lei scritti negli anni 1949-1951, che riflettono una particolare esperienza dell'autrice: quella, per usare una sua metafora, del «viaggiare il Paradiso». In questi testi la parola si fa dono di una dimensione esperienziale profonda e inedita, assumendo non di rado i toni e lo stile del discorso poetico, attingendo ad un patrimonio di immagini e metafore che offrono anche spunti per raffronti intertestuali. La seconda parte è incentrata sul valore degli scritti di Lubich come «donna del dialogo», sensibile e attenta alla dimensione multiculturale dei suoi interlocutori sparsi per il mondo e capace di usare e offrire la parola come mezzo per edificare un percorso comune e mettere in contatto le diversità, non annullandole ma valorizzandole secondo i dettami dell'amore evangelico. -
Il cambiamento impossibile. Biografia di uno strano democristiano
«In questo libro si ritrova nella sua interezza una figura singolare e rilevante di protagonista della vita pubblica italiana e, insieme, una rappresentazione genuina, coraggiosa, non scontata, di due decenni cruciali, quelli nei quali si avviò a conclusione e si chiuse una intera fase storica dell'Italia repubblicana». Così, il 4 ottobre 2011, Giorgio Napolitano scriveva sulle pagine del Corriere della sera. Un mese dopo la scomparsa di Mino Martinazzoli l'allora presidente della Repubblica tratteggiava, attraverso le parole della prima edizione di questo volume, la figura dell'uomo che cercò di salvare la storia della Democrazia cristiana insieme con una concezione della politica a servizio del bene comune e dello sviluppo del Paese. Il rapporto con Aldo Moro, lo scandalo Lockheed, il giallo di Ustica e la morte di Sindona. Il maxi processo alla mafia e i rapporti con Giovanni Falcone, la contestazione della legge Mammì sugli assetti radiotelevisivi culminate nelle dimissioni di cinque ministri compresi Martinazzoli e Sergio Mattarella, la fine della Dc, i rapporti con la Lega e con Berlusconi. A dieci anni dalla sua morte riproponiamo, arricchite dalle testimonianze dei politici di ieri e di oggi e dalle sue stesse parole che la prima stesura non aveva incluso, i ricordi di un politico atipico che tentò di cambiare le sorti del nostro Paese e la degenerazione di una politica sempre più asservita al culto della personalità. Con la sua ironia, a tratti irriverente, Martinazzoli disegna l'Italia che fu, che è e che forse sarà. Il quadro complesso di una Repubblica sempre in bilico fra ascesi e dannazione. -
Vincenzo Padula e i briganti. Storiografia e discorso pubblico
Il tema del brigantaggio negli ultimi anni è al centro di un dibattito pubblico spesso polarizzato su posizioni contrastanti, ma non sempre suffragato dall'indagine storico-critica. Attraverso gli scritti di Vincenzo Padula, apparsi su «Il Bruzio», si è voluto approfondire una pagina cruciale di un fenomeno complesso e radicato sia nella storia dell'Italia meridionale che nel discorso pubblico attuale. Nei suoi scritti Padula approfondì la complessità del fenomeno, le sue radici di lungo periodo e le diverse energie che si fronteggiarono al suo interno. I temi e gli interrogativi posti da Padula portano ancora oggi a confrontarci con la storia dell'Ottocento e del brigantaggio meridionale con uno sguardo non solo territoriale. -
Istituzioni del federalismo. Rivista di studi giuridici e politici (2021). Vol. 4
La pubblicazione, a carattere trimestrale, ospita contributi sulle autonomie territoriali di taglio multidisciplinare, seppure con una naturale preferenza per l'ambito giuridico-politico. -
Bonjour Casimiro. Il barone e la villa fatata
Il libro tratteggia la vicenda di un uomo contemporaneo che si reca nei luoghi in cui visse il barone Casimiro Piccolo, acquarellista e fotografo, il quale, a partire dal 1932 scelse di abbandonare Palermo e i salotti ovattati della nobiltà cittadina, per trasferirsi nella villa di famiglia sulle appartate colline di Capo d'Orlando. Un ""ritiro"""" dalla città voluto dalla madre, che Casimiro condivise con il fratello, il celebre poeta Lucio Piccolo, e con la sorella Agata Giovanna, esperta di botanica. La villa spesso era frequentata anche dal cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa che amava soggiornarvi per ritrovare qui un'atmosfera familiare e cercare spunti per quello che sarebbe stato il grande capolavoro letterario del Novecento. Quel luogo, incastonato fra il mare e i monti Nebrodi, in realtà non rappresentò mai una chiusura, ma l'occasione per guardare il mondo che cambiava da un punto di osservazione altro, in cui anche spazio e tempo sembravano assumere un senso differente dall'ordinario. Le pagine di questo romanzo rappresentano un viaggio, un'immersione del protagonista nell'universo di Casimiro, popolato da gnomi, ninfe, maghi, folletti e da altri spiriti della natura che il barone-artista affermava di incontrare nelle lunghe passeggiate notturne per i giardini e le campagne della tenuta e immortalava nei suoi acquerelli a tema magico. Ed è un attraversamento delle regole ordinarie spazio-temporali, con incontri impossibili e il disvelarsi graduale di una verità, in cui si sovrappongono realtà e mondi onirici. Sullo sfondo, memorie di antiche famiglie aristocratiche siciliane che oltrepassano gli anni per giungere fino a noi."" -
Don Orione, la sede apostolica e i vescovi d'Italia. Dagli scritti e dalle testimonianze sul fondatore e la Piccola Opera della Divina Provvidenza
Questo volume, di natura storica, si inserisce in quel tessuto di rapporti apparentemente feriali, che in realtà costituirono l'intreccio della società italiana di fine Ottocento e inizio Novecento. Dalla narrazione emerge la struttura della Chiesa nazionale di quel periodo, fragile per certi aspetti (l'unità d'Italia era recentissima con la perdita, per il Papa, dello Stato Pontificio) eppure tanto dinamica, sotto l'impulso dell'enciclica Rerum novarum di Leone XIII. Anche mons. Bandi di Tortona e Don Orione, in comunione con i papi e i vescovi della penisola, tentarono di dar vita ad una Chiesa vicina alla gente, con lo slogan di ""fuori di sacrestia"""". La nuova Chiesa si concretizzava per la nascita di Associazioni, Scuole, Colonie agricole e persino Banche rurali per aiutare contadini e artigiani. Don Orione, per il suo ruolo attivo nella Questione romana e per la vicinanza ai modernisti, emerge come """"buon samaritano"""", capace di ricomporre relazioni e sanare ferite sociali e personali."" -
Crisi della civiltà liberale e destino dell'Occidente nella coscienza europea fra le due guerre
Il presente studio è centrato sulla crisi della civiltà liberale fra le due guerre, così come si è presentata nella sua molteplicità di aspetti filosofici, etici, politici e ideologici: l'impatto del conflitto mondiale nell'universo della cultura, la problematica idea di libertà, il dibattito sulla natura dei regimi totalitari, la critica del comunismo e del fascismo, l'avvento della società di massa, la ricerca di un'alternativa all'esistente, la controversa questione circa l'identità storico-culturale dell'Europa e, più in generale, dell'Occidente e del suo destino. Dall'esame complessivo di questo insieme emergono le ragioni per cui, a fronte di visioni del mondo radicalmente avverse alle sue finalità ideali (come lo sono stati il comunismo, il fascismo e il nazismo), la civiltà liberale non è stata in grado di difendere la sua ragion d'essere, la libertà; ciò a conferma della sua precarietà e fragilità. Risulta chiaro altresì come in questo trentennio la vera divisione politica e ideale non sia passata tra il fascismonazismo e il comunismo, o tra il fascismonazismo da una parte e il comunismo e la democrazia liberale dall'altra, ma tra la civiltà liberale e i nemici della ""società aperta"""", ovvero, indistintamente, fra tutti i totalitarismi e la libertà. È questa la contrapposizione - libertà o non-libertà - che costituisce il vero criterio di spiegazione e valutazione per tutta l'età contemporanea, a partire dalla rivoluzione francese."" -
Regioni. 50 anni di fallimenti
Dopo 50 anni dalla loro istituzione si può ben fare un bilancio sul regionalismo italiano. Poche luci e molte ombre, emerse con nettezza nell'attuale fase dell'emergenza Covid ma che erano già venute allo scoperto nel corso degli ultimi anni. Questo libro riflette, con un serrato confronto tra i due autori, quello che molta parte della sinistra italiana (e non solo, in verità) sta mettendo a fuoco: non si è raggiunto l'obiettivo di avvicinare l'Istituzione ai cittadini e le Regioni si sono via via trasformate in macchine elefantiache che hanno moltiplicato i problemi anziché aiutare a risolverli. Particolare attenzione è riservata alla nascita della Regione in Calabria, marcata dalla rivolta di Reggio, un momento della storia locale che ha finito per segnare comportamenti e valutazioni, con la duplicazione delle sedi, la contrapposizione municipalistica tra città e il moltiplicarsi di una burocrazia molte volte inefficace e causa dei problemi. -
Albert Einstein. Dal pacifismo all'idea del governo mondiale
Albert Einstein è stato uno dei promotori del movimento per la pace in Europa all'inizio del XX secolo, denunciando instancabilmente l'imperfezione della nostra società determinata dalla presenza di una istituzione primitiva come la guerra, e dedicando le sue energie alla messa al bando della guerra stessa. Dopo l'ascesa al potere di Hitler, ha però abbandonato il pacifismo per abbracciare una visione federalista, secondo la quale la causa principale della guerra risiede nella divisione del mondo in stati sovrani e l'unico possibile veicolo di pace non può essere che il governo mondiale. Questo libro si occupa della visione di Einstein sulla guerra e sulla pace, e traccia l'evoluzione del suo pensiero su tali questioni, frutto dei numerosi confronti con fisici come Bohr, Planck e Szilard e intellettuali come Dewey, Freud, Gandhi, Mann Mumford, Rolland, Russell, Schweitzer e Tagore. I concetti chiave al centro di queste discussioni sono stati le cause della guerra - incluso il dibattito Einstein-Freud sulle ragioni psicologiche e politiche della guerra - e i mezzi per prevenirla, la distinzione tra antimilitarismo, pacifismo, internazionalismo e federalismo, la linea di demarcazione tra organizzazioni intergovernative e organizzazioni sovranazionali. Prefazione di Giampiero Bordino. -
Soluzioni innovative per l'innalzamento della salute e della sicurezza della popolazione
Questo libro rappresenta un compendio di quanto è stato fatto nell'ambito della collaborazione tra il laboratorio di genetica dell'invecchiamento dell'Università della Calabria e la SADEL (Gruppo Baffa). Entrambi i protagonisti di questa collaborazione hanno una lunga esperienza nell'ambito dell'assistenza e della cura degli anziani. La loro interazione ha permesso non solo di studiare meglio ed in un ambito più grande gli aspetti generali dell'invecchiamento, ma anche di verificare nuove strategie di cura che possano migliorare la qualità di vita delle persone sia in residenze protette che a casa. Gli articoli pubblicati sulle maggiori riviste internazionali del settore così come le presentazioni ai congressi scientifici, rappresentano una parte, importante, dei risultati ottenuti e che è riportata in questo libro. Un'altra parte dei risultati è l'esperienza accumulata e la conoscenza sempre più approfondita delle problematiche da affrontare che non si possono mettere in un libro ma che stanno portando a nuovi progetti e a nuovi risultati.