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Natino Chirico. Calligrafie astratte. Ediz. illustrata
«Natino Chirico ha avuto sempre un'altra sponda davanti a sé guardando l'orizzonte. In gioventù fu quella del Mare Ionio con lo sfondo dell'Etna fumante; o quella di Ganzirri, che da Scilla quasi tocchi con mano mentre pensi ai mostri di Omero. Abituato al confronto col mito e alla horribilitas che esso porta con sé, l'artista non ha paura di misurarsi con l'oltre estremo, là dove l'unico approdo è l'immaginazione. Il suo ""tuffatore"""", dalla plasticità classica, si lascia alle spalle la tomba di Paestum per lanciarsi senza esitazioni in acque sconosciute. La forza e il coraggio che la figura esprime non possono che uscirne esaltati. Chi ha fede nei propri mezzi è pronto al balzo nell'infinito. Anche questo libro, che raccoglie confessioni, estro e colori, in fondo è una sfida. Gli Charlot colorati da mille schizzi si sono messi in cammino verso nuove mete, per giungere fino ai nostri occhi e ai nostri cuori. Del resto, la tela non li ha mai potuti imprigionare: il movimento è segno lampante nell'arte pittorica del loro creatore. Lo stesso hanno fatto gli altri personaggi famosi, che il cromatismo inconfondibile di Chirico può spingere fino alle più lontane mete. Me li figuro in fila indiana nel loro viaggio immaginario, mentre consultano le carte cromo-geografiche figlie dello stesso genio ispiratore. E così le grandi uova, pronte a schiudersi alla vita; o gli animali dall'aspetto primordiale che rimandano alla formazione originaria del mondo, eco del misterioso big bang che ci ha reso tutti - uomini e bestie - creature animate.» (dalla prefazione di Enzo Romeo)"" -
L' arte della privacy. Metafore sulla (non) conformità alle regole nell'era data-driven
Che cosa c'entrano Tiziano e Leonardo Da Vinci con la privacy e la (non) conformità alle regole nell'era degli algoritmi? E le vedute di Canaletto e Guardi con una due diligence o le stanze di Pietro Longhi con lo smart working? Che relazione intercorre fra un artista di corte del '500 e un Data Protection Officer del XXI secolo? Può un pittore non essere umano ma solo artificiale, e una natura morta essere fatta - anziché di fiori, selvaggina o bottiglie - di hardware, software e documenti obsoleti? Un'opera elettronica è mera arte o può nascondere, e perfino costituire in sé e per sé, validi titoli giuridici? La copia - di un quadro come di un modello legale - è sempre un falso e un indesiderabile illecito? In questa esplorazione, che va dall'arte più antica alla crypto art dei giorni nostri, l'autore - avvocato dei dati e collezionista - ci accompagna attraverso un cammino metaforico straordinario e fuori dal comune, mettendo assieme il senso del bello e la sensatezza degli adempimenti, la compliance e la creatività, l'estetica dell'innovazione e delle sanzioni. A distanza di 75 anni dall'Arte del Diritto di Carnelutti, L'Arte della Privacy è un un saggio in grado di liberare dalle gabbie della specializzazione, con le chiavi dell'immaginazione, gli studiosi e i consulenti legali così come i manager aziendali, ma anche di incuriosire e sfidare i cultori di nuove tendenze artistiche digitali. -
Elogio del rigore. Aforismi per la patria e i risparmiatori
Il 24 giugno 1915 Alberto Albertini scrisse a Luigi Einaudi a nome del fratello Luigi, storico direttore del «Corriere della Sera» (col quale l'economista piemontese era cresciuto alla scuola di Luigi Luzzatti in Assopopolari, scrivendo sulla rivista «Credito popolare», tuttora edita) per pregarlo di «volerci mandare una piccola serie di aforismi, di massime, di consigli brevissimi (poche parole e poche linee ciascuno) per esortare il pubblico a sottoscrivere il prestito» volontario di quell'anno e sostenere lo sforzo bellico della nazione. A quel prestito ne seguirono poi altri 5, fino al 1920. Gli scritti di Einaudi vengono ora pubblicati per la prima volta tutti insieme, accompagnati da scritti di grande pregio, dovuti ad illustri firme. Gli aforismi (che — pur definiti tweet dal curatore di questa pubblicazione — andarono peraltro aumentando di lunghezza di anno in anno, fino a costituire veri e propri ""trattatelli"""" di economia) sono anche un prezioso (e finora sconosciuto) aiuto per la conoscenza — trasmessa da un autentico testimone — dello """"spirito pubblico"""" durante la Prima Guerra mondiale nonché della condizione di vita dei combattenti al fronte e dei loro famigliari a casa."" -
Com'è cambiato il mercato del lavoro in Italia e come cambierà. Dialogo con sei Ministri del Lavoro protagonisti delle riforme degli ultimi 25 anni A. Orlando, T. Treu, C. Damiano, M. Sacconi, E....
Com'è cambiato il lavoro negli ultimi 25 anni? Il giuslavorista Francesco Rotondi ripercorre le tappe più significative di un lungo processo di cambiamento del lavoro dal punto di vista delle numerose riforme intervenute negli ultimi tre decenni fino ai giorni nostri, con uno sguardo al contesto politico e sociale in cui quelle scelte e mediazioni sono maturate. Questo viaggio a ritroso negli anni è svolto tramite un dialogo/intervista alle personalità di rilievo della politica che hanno ricoperto la carica istituzionale di Ministro del Lavoro dalla fine del secolo scorso ad oggi: Andrea Orlando, Tiziano Treu, Cesare Damiano,Maurizio Sacconi, Elsa Fornero, Nunzia Catalfo. Dal libro affiora una sorta di fil rouge che in qualche modo accomuna i diversi interventi di riformulazione delle regole del lavoro a prescindere dai differenti colori politici e culturali che le hanno ispirate. Tutti i protagonisti, infine, hanno delineato una proposta di riforma per il futuro. -
Storie di vescovi e re. Religione e politica nell'Occidente cristiano dopo l'impero
Questo volume raccoglie tre saggi di Rossana Barcellona e un contributo di Teresa Sardella, distillato di alcuni dei suoi studi sulla storia della chiesa di Roma al tempo di papa Simmaco. A legare i quattro capitoli è l'interesse per i processi di trasformazione e di assestamento che attraversano l'Occidente e ne ridisegnano il quadro politico-istituzionale, oltre che religioso e culturale, all'indomani della caduta dell'impero. L'arco cronologico entro il quale si muovono è contenuto dentro un secolo che ha in un certo senso metabolizzato la realtà della fine dell'impero, il secolo VI: un segmento di tempo nel quale si avviano o consolidano dinamiche destinate a segnare buona parte del medioevo, con protagonisti vescovi e re. In Occidente, infatti, i regni romano-barbarici, che soppiantarono l'ex impero, riorganizzarono forme di stabilità politica e sociale facendo leva sulle chiese e sulle gerarchie ecclesiastiche: i complessi intrecci di queste relazioni costituiscono il canovaccio stesso del tessuto storico sul quale si innestano le vicende dei secoli successivi. -
Guida al parco delle Serre
"In una terra di parchi e di biodiversità, il Parco naturale delle Serre ne riassume l'essenza. Una montagna nel cuore del mediterraneo che getta lo sguardo sulle coste sabbiose del versante ionico, da una parte, e sulle spettacolari falesie della più variegata costa tirrenica, dall'altra. Un esteso bosco in cui l'abete bianco pare abbia trovato la sua dimora più accogliente, ma anche il faggio ed il castagno pare siano espressione della luce del mediterraneo e dell'abbondante acqua che cade sulle vette. È proprio l'acqua la vera anima di queste terre. L'acqua protagonista quando conquista le basse quote attraverso spettacolari cascate e genera, a valle, il letto bianco di fantastiche fiumare. È l'acqua che accoglie lo svasso maggiore ed il volo maestoso degli aironi nel lago dell'Angitola. L'acqua che i dati analitici rivelano essere la più pura fra le tante comparate dagli istituti di ricerca. Una terra che solo una storia ingiusta ha posto in uno stato di temporaneo torpore, lontana e per troppo tempo rassegnata ad una sorte di marginalità. Una storia da rileggere e a volte anche da riscrivere. L'archeologia industriale del """"territorio del ferro"""", dalle Ferriere di Mongiana e della Ferdinandea alle miniere di Pazzano, ne rappresenta la testimonianza più evidente. Un territorio che aspetta di essere conosciuto per raccontare una storia virtuosa fatta di eccellenze e di centralità negli scenari industriali e artigianali di qualche secolo fa. Così come le vicende legate alla straordinaria presenza della Certosa di San Bruno possono aiutare a conoscere l'essenza di una terra aperta alla spiritualità ed avanzata nell'arte della lavorazione del granito, del legno e del carbone. I piccoli borghi, martoriati dall'abbandono conseguente a scelte funzionali a interessi molto lontani, sono di nuovo pronti ad aprire le loro porte e a raccontare le vicende di un trascorso di affascinante semplicità. Questo lavoro, frutto della passione dei più grandi conoscitori di tutti gli aspetti del Parco delle Serre, non ha la pretesa di far conoscere tutte le sfaccettature di un complesso e meraviglioso mosaico fatto di paesaggi di media ed alta quota, affacciati a levante ed a ponente su quel mare che ha contribuito a scriverne la storia e a plasmarne la cultura. Al contrario, vuole fornire gli elementi per alimentare la curiosità e l'intraprendenza di quei visitatori desiderosi di vivere un territorio che non mancherà di sorprendere ed affascinare."""" (dalla presentazione di Giovanni Aramini, Commissario Straordinario del Parco delle Serre)." -
Istruzione e formazione professionale di fronte al Decreto legislativo n. 61/2017. Modelli territoriali e principi di unitarietà
Modelli territoriali differenziati e principi di unitarietà convivono nell'Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). In questa materia la Costituzione attribuisce autonomia legislativa alle Regioni, così consentendo il pluralismo dei sistemi regionali della IeFP. Al contempo, la Costituzione assegna allo Stato il compito di dettare apposite norme che vincolano le leggi regionali per ragioni di unitarietà e a tutela dei pari diritti dei cittadini. Nel libro le discipline sulla IeFP vigenti in 21 enti territoriali, 19 Regioni e 2 Province Autonome, sono poste a confronto con le norme generali sull'istruzione professionalizzante introdotte dal Decreto legislativo n. 61 del 13 aprile 2017, relativo alla revisione dei percorsi dell'Istruzione Professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'Istruzione e Formazione Professionale. L'obiettivo è quello di verificare il complessivo grado di coerenza/incoerenza dei modelli territoriali rispetto a questi principi di unitarietà del sistema. -
Rivista di politica (2021). Vol. 3: Tobias G. Smollett (1721-1771): tra conservatorismo e satira politica.
Trimestrale di studi, analisi e commenti diretta da Alessandro Campi. -
Alle origini delle scienze sociali
Quella che viene spesso chiamata «epoca della società» è stata un periodo in cui alcuni straordinari pensatori si sono dati il compito di affrancarci dalla credenza, dominante nella storia dell'umanità, secondo cui gli eventi sociali sono la conseguenza diretta della volontà di un qualche attore: un convincimento che porta ad attribuire all'intervento di altre entità quel che non è possibile imputare alla nostra azione. I fenomeni che non sono il risultato immediato dell'intenzionalità degli esseri umani (e che tuttavia sono determinati dal loro agire) vengono in tal modo trasformati nel prodotto voluto da una popolazione di forze invisibili che, evocate o di loro spontanea iniziativa, prendono parte, nel bene e nel male, alle vicende della quotidianità. Il vuoto lasciato all'abbattimento di tale credenza è stato preso dal rapporto intersoggettivo. Si è compreso che, a causa dell'interazione sociale, l'azione umana genera, accanto o in sostituzione di esiti intenzionalmente perseguiti, una sequenza di esiti non programmati. È questa la maniera in cui sono nate norme e costellazioni di norme come il linguaggio, la famiglia, lo Stato, la moneta, il diritto, il mercato. Ciò impone lo studio delle conseguenze inintenzionali prodotte dalle nostre azioni; conseguenze che possono essere di carattere negativo e positivo. Per correggere i nostri errori, è necessario individuare le condizioni che danno origine alle prime; per avvantaggiare lo svolgimento della vita sociale, è necessario individuare le condizioni che danno origine alle altre. L'analisi di queste ultime, oltre a gettare luce sul processo che ha portato alla nascita delle più importanti istituzioni sociali, ha reso possibile la «scoperta» di un modo radicalmente nuovo di rendere compatibili le azioni umane: quello in cui la scelta individuale prende il posto della prescrizione di una singola mente ordinatrice. L'autore rivisita in particolare le opere di Pierre Bayle, Bernard de Mandeville, David Hume, Charles-Louis de Montesquieu, Adam Smith; e mostra al lettore il percorso da cui sono nate le scienze sociali. -
L' impero del diritto. Una sfida per lo Stato e per la politica
Nel corso degli ultimi tre decenni le democrazie consolidate hanno subito, per diverse ragioni, un significativo calo di legittimazione. Le contestazioni popolari all’operato dei Parlamenti hanno portato in molti a pensare che fossero i tribunali l’arena deputata a risolvere, con rapidità ed efficacia, i problemi sociali via via emergenti. Da parte loro, i giudici sembrano aver assecondato questa tendenza, reclamando una sorta di autorità di supervisione su altri organi dello Stato, ben al di là delle prerogative loro concesse dalle carte costituzionali. Con dovizia di esempi mutuati dalle sentenze delle corti britanniche, statunitensi ed europee e attraverso uno stile argomentativo lineare quanto arguto, il libro riflette su questo processo e sui pericoli insiti in una visione della politica e del diritto che alteri i contrappesi tipici dei sistemi democratici avanzati, pregiudicandone la tenuta con gravi rischi per la loro stessa sostenibilità, oggi come nel futuro prossimo. -
Niente da vedere. Cronaca dal Polesine e altri spazi sconfinati
Papozze, prima dell'alluvione del '51, la cosiddetta Rotta, era adagiato sul Po e aveva circa cinquemila abitanti. Polesella è spezzata in due da un ponte che collega il Veneto all'Emilia. Ad Adria un'ennesima tragedia italiana sul lavoro. I Lidi Ferraresi invece, votati al turismo di massa, tra valli palustri e canali, si estendono, tra Rovigo e Ravenna, per venticinque chilometri di costa. Oppure ci sono i paesi di Fratta Polesine e Molinella, patrie dei carbonari ottocenteschi e di Matteotti il primo, del sindacalismo e del socialismo il secondo, dove ora la Lega si incunea fino a imporsi e, a volte, addirittura spopolare. Quelle che seguono sono pagine e scatti nati da viaggi nel ""grande vuoto"""" padano, in uno spazio circoscritto che parte dall'entroterra ferrarese per estendersi ai fiumi Adige e Reno, fin verso il limite estremo della pianura. Si tratta di esplorazioni realizzate entro l'arco di due anni da uno scrittore e un fotografo atipici, sulle orme di scrittori e fotografi del passato, che costruiscono un portolano fatto di geografie dei margini settentrionali. Di queste terre piane e d'acqua, del Polesine come di qualsiasi anonima provincia italiana, da queste parti spesso si sente dire che non c'è niente: niente da vedere. I due protagonisti, nel tentativo di guardare l'Italia attraverso uno degli ultimi spazi sconfinati della pianura più industrializzata d'Europa, con in mente Adorno e Benjamin, sembrano voler dire che ogni luogo è un mondo. Ne emerge un inedito, a tratti sorprendente immaginario della pianura tra i fiumi che lambiscono l'Adriatico, in cui decifrare i segni del paesaggio circostante, raccogliere storie marginali, attraverso strampalate e improbabili ricognizioni, porta a interrogarsi, da Nord a Sud, sul destino dell'Italia più fragile."" -
L' orientamento scolastico nella complessità sociale
L'orientamento scolastico è un particolare della vita della scuola tra i più dibattuti e che contempla più aspetti, dalle politiche educative, alle politiche di governance del territorio, senza dimenticare gli attori coinvolti nel percorso educativo come i dirigenti scolastici, i docenti, il personale ATA, non per ultimi gli studenti e i loro famigliari. L'orientamento diviene volano di innovazione e sviluppo personale, sociale, relazionale, territoriale indipendentemente dal grado di scuola che lo studente frequenta. Sarà l'occasione per approfondire gli aspetti legati alle azioni di orientamento che possono essere messe in atto in contesti di complessità sociale attraverso una serie di riflessioni riguardanti: le aspettative dei giovani, i possibili strumenti innovativi di orientamento dettati dalle nuove tecnologie e le buone pratiche. -
Nel labirinto del secolo breve. Protagonisti abruzzesi negli anni della modernizzazione
Nello scenario del ""nuovo"""" Abruzzo, che si delinea nel secondo Novecento, emergono alcuni protagonisti su cui si concentra l'attenzione dei saggi proposti in questo libro. Esponenti di una intellighenzia il cui ruolo significativo nel processo di modernizzazione del Paese si realizza attraverso percorsi esistenziali e professionali diversi. Se alcuni conservano un rapporto indiretto, """"sentimentale"""" con la realtà abruzzese, la maggior parte di loro interpreta la tendenza della regione ad inserirsi nelle dinamiche di sviluppo economico, sociale e culturale dell'Italia, in qualche caso, dell'Europa. Ne scaturisce una fotografia, non esaustiva ma rappresentativa, di un ceto dirigente che, nei diversi ruoli e nelle esperienze maturate, traccia una linea di continuità fra il processo di trasformazione italiano e quello regionale."" -
Il caso degli speleologi di Lon L. Fuller e alcuni nuovi punti di vista. Un approccio alla filosofia del diritto attraverso dieci pareri di fantasia
The Case of the Speluncean Explorers è certamente l'opera più nota del filosofo del diritto americano Lon L. Fuller (1902-1978), in cui l'autore immagina un processo a carico di quattro speleologi accusati di aver ucciso e mangiato un loro quinto compagno che li accompagnava in una sfortunata spedizione. Fuller nell'operetta espone i cinque pareri di altrettanti giudici dell'ipotetica Corte Suprema di Newgarth: ogni parere incarna una posizione giusfilosofica, e nel suo complesso l'opera introduce il lettore ad alcune delle più importanti questioni giusfilosofiche di tutti i tempi, quali l'interpretazione della legge, il rapporto tra i poteri dello Stato, i limiti della legittima difesa, la pena di morte. Al «caso» fanno seguito i pareri di Anthony D'Amato e di Andrea Porciello. I dieci pareri sono infine corredati da due saggi di Andrea Porciello, il primo su Fuller e i concetti chiave del suo pensiero e il secondo in cui si esplicita la filosofia contenuta nei pareri riportati. -
Ricostruzione
Vengono qui pubblicate le poesie composte in gioventù da Felice Mastroianni e raccolte dall'Autore in tre opuscoli (Frammenti, Notturno e Alba lontana) pubblicati negli anni 1941 e 1942 presso l'editore Patitucci di Castrovillari in edizioni ormai introvabili. -
Ombre. 43 italiani dimenticati
"Ombre"""" si propone un fascio di luce su 43 illustri sconosciuti italiani, vissuti in varie epoche, meritevoli per qualche ragione di essere ricordati ma che, invece, hanno avuto la ventura di rimanere ignoti, di restare nella penombra o di entrare nel dimenticatoio non appena svanito il fugace momento di popolarità. Si parla qui, fra gli altri, del più grande mandolinista del mondo, della prima donna che vinse le Olimpiadi, dell'inventore dei coriandoli, di uno straordinario portiere di calcio condannato all'oblio da una sola partita, della Mata Hari d'Italia, dell'abate rivoluzionario che si fece poeta, del vero padre del telefono, dello scienziato che contribuì in modo determinante alla nascita dell'aspirina e della professoressa che introdusse la pallacanestro nel nostro Paese." -
Perché le fabbriche fanno bene all'Italia
L’Italia può fare a meno della sua industria? Senza la sua storia industriale e un’esperienza manifatturiera radicata nel territorio e nella società l’Italia avrebbe la stessa posizione che occupa oggi nel mondo? No, sostiene Rachele Sessa nel saggio Perché le fabbriche fanno bene all’Italia. Se ci raccontiamo come il Paese più bello del mondo non è solo per i monumenti, l’arte o il paesaggio, ma anche per la nostra capacità di produrre oggetti e macchinari apprezzati ovunque per efficienza ed eleganza, un valore aggiunto industriale tipicamente italiano. Quanta consapevolezza c’è oggi di questo patrimonio e del valore dell’industria? Per far fronte alle due grandi sfide del futuro prossimo: la transizione digitale e quella ambientale è fondamentale smettere di pensare alla fabbrica con gli stereotipi del ’900. Invece le fabbriche, per loro natura e se ben guidate, sono templi di modernizzazione sparsi sul territorio. E dunque è tempo che l’opinione pubblica conosca meglio le opportunità offerte dal mondo dell’industria, non solo in campo tecnologico ma anche sul piano della generazione di innovazioni e di sperimentazioni utili all’intera società. Per questo l’industria deve ritornare al centro delle politiche di una nazione come l’Italia. Schierarsi per “il partito dell’industria” rappresenta una scelta civile, prima che politica in senso stretto. -
Il patrimonio culturale di interesse religioso in Italia. Religioni, diritto ed economia
Il patrimonio culturale di interesse religioso è oggi più che mai strumento di sviluppo economico e di promozione del territorio. Il volume, a partire dall'analisi del regime giuridico, propone idee e riflessioni su nuove strategie e azioni per la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali di interesse religioso occupandosi tra l'altro: della costruzione di modelli di governance efficienti per la gestione del patrimonio culturale; delle forme di collaborazione con la Chiesa cattolica; dell'offerta di arte per lo sviluppo economico del territorio; di nuove strategie di marketing digitale; di sostenibilità e fruizione del patrimonio culturale religioso; dei parchi culturali ecclesiali; della fruizione degli edifici di culto per finalità culturali; di organizzazione e gestione dei musei ecclesiastici. -
Homeland. Sulle strade di casa del mio paese di là
In Homeland Vito Teti aggiunge un nuovo capitolo all'indagine antropologica sul proprio paese, San Nicola da Crissa, scelto come metonimia per comprendere le comunità del Mezzogiorno e delle aree interne meditarranee, accomunate, nel passaggio alla modernità, da una storia di mobilità, di emigrazioni e di radicali trasformazioni dei luoghi, dei riti e dei legami. Le strade del paese, questa volta, sono quelle della Little Italy di Toronto, tra College e Dundas, in cui nel '900 una grande parte di San Nicola si trasferisce, ricreando altrove la comunità. Nella relazione tra il paese la Homeland d'oltreoceano, Teti registra il progressivo esaurimento del proprio mondo, in una vicenda che nei mesi della pandemia sembra segnare le sue battute finali. Il libro ci mostra, così, le immagini dei sannicolesi di Toronto - amici e paesani partiti bambini, negli anni '50 e '60, e diventati quasi doppi dell'autore; Teti, insieme a Salvatore Piermarini, ha continuato a fotografarli e raccontarli in viaggi ricorrenti, alla ricerca dei volti e dei corpi che proiettavano la loro ombra nel paese d'origine, sulle soglie delle case rimaste chiuse. -
L' Università Mediterranea per i borghi della Calabria. Riflessioni sulla transizione ecologica e digitale
L'emergenza sanitaria che si protrae dagli inizi del 2020 ha imposto un ripensamento degli stili di vita e dei modelli socio-economici del nostro Paese nel contesto del processo di globalizzazione in atto negli ultimi decenni. Tale ripensamento si innesta in una specifica attenzione recentemente rivolta ai Borghi, quali entità territoriali depositarie di caratteri culturali, paesaggistici, naturalistici e identitari da valorizzare secondo i principi della ""blue"""" e """"green"""" economy nel segno della transizione ecologica e digitale. L'attribuzione di una nuova centralità ai Borghi è pienamente congruente con le priorità dichiarate nei diversi strumenti finanziari nazionali e internazionali di prossima attuazione, come, ad esempio, nella programmazione 2021-27, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU. Conservazione, ecologia e innovazione tecnologica rappresentano i termini di un paradigma su cui la comunità scientifica dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria è da tempo impegnata, attraverso un approccio multidisciplinare rivolto particolarmente al contesto calabrese, espressione di una visione unitaria e condivisa da tutte le sue componenti. Questo volume, che raccoglie oltre trenta contributi di docenti della Mediterranea, pubblicati dal Quotidiano del Sud da ottobre 2020 a maggio 2021 all'interno dello spazio dedicato al dibattito sui Borghi calabresi promosso dal giornale, è espressione del campionario di idee, punti di vista, sensibilità, studi ed esperienze maturati negli anni nell'ambito delle attività di ricerca e formative dell'Ateneo. In questo senso, si offre come un utile riferimento per la società civile e per le amministrazioni locali in vista delle sfide future, soprattutto in chiave di interpretazione, valutazione, programmazione e pianificazione delle attività di governo dei territori e delle comunità.""