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La scommessa cattolica. C'è ancora un nesso tra il destino delle nostre società e le vicende del cristianesimo?
C’è ancorarnun nesso trarnil destinorndelle nostrernsocietà e lernvicende delrncristianesimo?rnrnNon si tratta di rincorrere qualcosa chernstarebbe davanti – la piena affermazionerndella modernità, con tutti i suoi successi – nérndi inseguire un sogno di restaurazione dellarnChiesa – cullandosi nella nostalgia di unrnpassato ormai perduto. Si tratta, piuttosto, dirnrecuperare la consapevolezza di averernqualcosa di inaudito da dire a questo tempo.rnrnDuemila anni di storia, un miliardorne 300 milioni di fedeli in continuarncrescita grazie alla spinta demograficarndei paesi del Sud del mondo. Eppurernla Chiesa cattolica appare invecchiatarne impacciata, soprattutto in Europarndove per la maggior parte dei trentennirnla «questione di Dio» non ha alcunarnrilevanza, e gli scandali finanziari ernsessuali hanno inferto un duro colpo allarnsua reputazione. In Occidente il destinorndella fede deve misurarsi con un passatornin cui si sono intrecciati cristianesimo,rnmodernità, secolarizzazione, e con unrnpresente che vede convivere progressornscientifico e religioni fai-da-te. In chernmodo allora la Chiesa potrà stare alrnpasso con la vicenda moderna di cuirnè stata una matrice, ma che oggi larnmette in difficoltà? C’è ancora posto perrndomande che non si esauriscano nellernpromesse della tecno-scienza? E, d’altrorncanto, che futuro ha una modernità chernrecida completamente il dialogo con larnreligione? -
Famiglie nonostante. Come gli affetti sfidano i confini
Affermare e promuovere la «cittadinanzarnfamiliare», intesa come diritto dei componentirndi una stessa famiglia a vivere insieme,rna riunirsi se divisi da un confine, a non esserernseparati forzatamente, a condividere larnmedesima cittadinanza nel paese che abitano:rndi fronte alle politiche migratorie attuali,rnquesta è una sfida oggi cruciale.rnrnQuando si parla di famiglia, sul piano politico, etico e anche religioso e dell'importanza della sua integrità, si pensa sempre solo alle famiglie autoctone, raramente a quelle degli immigrati e tantomeno a quelle separate dai confini o dalle politiche migratorie. Ogni migrante finisce per avere almeno tre famiglie: la prima è quella del paese d'origine, immersa in un contesto sociale conosciuto che l'accompagna e la sostiene; la seconda è quella che deve affrontare la prova della separazione, quando uno dei membri adulti parte per cercare lavoro all'estero; la terza è quella che si ritrova nel paese di immigrazione, completamente o parzialmente (a seconda delle politiche sul ricongiungimento familiare): un «lieto fine» agognato che si trasforma spesso in un ricominciamento carico di incertezze. Sebbene in Europa negli ultimi anni, a fianco del riconoscimento dell'integrità familiare come diritto umano si fossero, più pragmaticamente, favoriti i ricongiungimenti per contrastare l'anomia degli immigrati, le politiche «sovraniste» con la contrapposizione netta tra «noi» e «loro» stanno erodendo tale possibilità e riportando una politica restrittiva. -
Sirene. La seduzione dall'antichità ad oggi
Sempre oscillanti tra un regno e l’altro: realerne immaginario, vita e morte, logos e mythos,rnsapienza e conoscenza, profezia e poesia.rnrnDal mare color del vino del raccontornomerico sono migrate per giungerernfino a noi, saltando come delfini da unrngenere all’altro, risalendo le correntirndella rappresentazione, dall’oralità allarnscrittura, dalla poesia alla pittura, dalrncinema alla televisione, dall’analogico alrndigitale. Sono le sirene, che nel corso delrnloro viaggio interminato e interminabilernhanno cambiato più volte sembiante.rnE continuano ad affiorare alla superficierndella contemporaneità dai gorghi delrnnostro immaginario proprio perchérnrestano i simboli della fluidità dell’essere.rnIl canto delle sirene ci seduce come larnvoce dell’amante natura che sembrarnvolerci parlare, per poi voltarci le spallernincompresa. E tornare a inabissarsi nelrnsuo mistero. -
La battaglia di Cefalonia. Diario di un reduce
La vicenda della divisione «Acqui» arnCefalonia dopo l’8 settembre 1943 èrnuno degli episodi della nostra guerra chernancora continua a suscitare interrogativirne discussioni. rnrn«In ognuno di noi vi è il presentimento che, d’orarnin poi, noi saremo lasciati per qualunque decisionernin balia di noi stessi» - 9 settembre 1943rnrnPerché, a differenza dellarnquasi totalità delle forze italiane dislocaternnei Balcani, la «Acqui» resistette airntedeschi e combatté, venendo sopraffattarne in parte significativa sterminata?rnL’intenso e drammatico diario delrncapitano Ermanno Bronzini raccontarnl’intera vicenda della «Acqui» dall’8rnal 24 settembre, ossia dalla notiziarndell’armistizio alle trattative con i tedeschi,rnallo scontro armato, alla sconfitta finalerncon la fucilazione di massa degli ufficialirndi cui l’autore è uno dei 37 superstiti: unarntestimonianza preziosa dal punto di vistarnstorico ma anche umanissima nel registrarerni sentimenti di uomini chiamati a scelterndifficili e ad affrontarne le conseguenze,rnfino a quella estrema della morte. -
La lingua disonesta. Contenuti impliciti e strategie di persuasione
«Un bel libro che si sofferma sul nesso tra lingua e propaganda, sulle diverse strategie grazie alle quali la lingua può diventare strumento di persuasione.» – La LetturarnLa democrazia è un sistema politico in cui le persone hanno in teoria potere di scelta su chi delegare; allo stesso modo, il libero mercato è un sistema economico in cui le persone potrebbero scegliere che cosa comprare. Di fatto, la competizione politica e quella commerciale si giocano ormai in gran parte sulla limitazione di tale potere. Questo libro si occupa delle strategie linguistiche della persuasione, che sfruttano soprattutto i contenuti impliciti. A illustrare il tema, l’autore porta una ricca messe di esempi attuali e meno attuali di pubblicità commerciali e di discorsi politici, di cui si svelano logiche e meccanismi cognitivi. Alla luce dei recenti studi sul cervello, si chiarisce poi perché è più facile far passare per vero un contenuto falso se, invece che parlarne esplicitamente, lo si dà per presupposto o si induce chi ascolta a dedurlo da sé. -
Il colore del buio
Una cripta ultraterrena dalla quale si escernpiù vivificati che mai, una camera oscurarndove la luce si fa oscurità e l’oscurità si farnluce: la Rothko Chapel è dedicata a nessunarnreligione, a tutte le religioni, ma soprattuttorncelebra il credo dell’artista che l’harnconcepita, la religione della luce in ognirnsuo apparire, inclusa la sua assenza, inclusornil nero. Nel percorso interiore tracciatorndalla geometria ottagonale del luogo essarninsegna a riconoscere il colore del buio,rncogliendo quella che è l’altra facciarndell’ossessione occidentale per lo splendorerndel sole: il mistero potente dell’ombra. -
Desiderio
Se dovessimo raffigurare qualcosa di sfuggenternma violento come può esserlo il desiderio,rnche immagine sceglieremmo?rnrn Forsernquella che più di tutte ci parla dell’ambivalenzarnerotica, la Marilyn di Warhol: unrnvolto statico e mobile, popolare e raffinato,rntenero e provocante, angelico e carnale, inrncui trova espressione quell’impulso versornl’oggetto che sempre è doppiato dall’impossibilitàrndi raggiungerlo. Con le sue palpebrernabbassate è noi che chiama, ci vuolernma sembra dire «non mi avrai», come queglirnamori che credevamo di avere ma nonrnabbiamo avuto, farfalle che entrano nelrnretino per uscirne un secondo dopo. -
Guerre ed eserciti nell'antichità
La guerra nell'antichità, considerata nel più largo contesto sociale, politico, economico e culturale, è l'oggetto di questo volume. L'evoluzione dell'istituzione militare nella Grecia antica, dall'oplita alla falange macedone, con i suoi combattenti per terra, ma senza dimenticare la guerra navale. Le guerre e i combattenti della grande tradizione della Roma antica, le trasformazioni dell'esercito romano, lo stretto rapporto - a quell'epoca - fra servizio, o mestiere, militare e cittadinanza politica, dai primi regni alla vicenda dell'Impero, sino alla decadenza finale e alla conclusiva anarchia militare. Un'antichità militare, analizzata e raccontata dai migliori specialisti, che sembra lontana nel tempo, ma che parla anche alla nostra contemporaneità. -
Storia dell'ellenismo
Il volume offre un quadro dettagliato e aggiornato dell’età ellenistica, dalla morte di Alessandro nel 323 al suicidio di Cleopatra VII nel 30 a.C. L’area culturale che si disegna con l’eredità del sovrano macedone è vastissima e va dal Mediterraneo occidentale fino all’India. Lo scenario si modifica con l’espansione graduale di Roma nell’Oriente greco. Sono inoltre approfonditi aspetti di rilievo della società del periodo, tra i quali la nuova figura del sovrano, l’economia e la religione, il complesso rapporto fra i Greci e le popolazioni altre. -
Risorgimento. Un viaggio politico e sentimentale
Il Risorgimento raccontato come un lungo viaggio travagliato dentro la contemporaneità e verso l'Italia unita, un viaggio che parte fra le onde agitate ma promettenti degli anni napoleonici e approda alle delusioni e ai rimpianti dell'Unità realizzata. È una storia di progetti e velleità, azioni e sogni, congiure, repressioni, rivoluzioni e guerre; una storia della politica ma anche dei sentimenti; e soprattutto, come la più recente ricerca ha sottolineato, una storia di persone che si mettono in gioco, fatta di passioni individuali e collettive che vengono qui restituite attraverso la voce dei protagonisti, grandi e piccoli: giovani e vecchi, uomini, donne e persino bambini, profughi. -
Storia minima d'Europa. Dal Neolitico a oggi
Che cos'è l'Europa? Un'entità geografica, un patrimonio storico, una costruzione ideologica? Tutto questo insieme: una cosa dai tratti imprecisi ma concreti, che si è venuta formando nel corso dei millenni. A partire dal termine stesso e dalla definizione dell'ambito spaziale, il libro illustra gli snodi, i processi e le trasformazioni principali che hanno condotto all'Europa di oggi: dall'eredità del mondo greco-romano alla diffusione del cristianesimo, allo sviluppo delle città e degli stati, dall'espansione coloniale alle rivoluzioni e ai nazionalismi, dai totalitarismi novecenteschi all'Unione europea. -
L' Italia tra le grandi potenze. Dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda
«Caratteristica della storica è la capacità costante di intrecciare l'analisi del nuovo mondo bipolare, diviso sull'asse Est-Ovest, con le vicende interne italiane dalla caduta del fascismo fino alla prima metà degli anni Cinquanta. Tale nesso non è sempre colto dagli studiosi». - RobinsonrnrnrnElena Aga Rossi è una delle maggiori studiose della politica e dell'intervento degli Alleati in Europa e soprattutto in Italia durante la guerra, e dell'influenza dell'Unione Sovietica in Italia nei primi anni della guerra fredda. Sull'una e l'altra tematica ha prodotto nel tempo una cospicua serie di ricerche originali che hanno in più casi costituito punti di svolta della ricerca storica sulla Campagna d'Italia e in generale sulla storia politica del nostro paese fra guerra e dopoguerra. Ora i risultati di quelle ricerche trovano qui una sistemazione fortemente unitaria, che segue tre assi fondamentali: i piani alleati per la divisione dell'Europa elaborati dagli alleati durante la guerra; la Campagna d'Italia degli angloamericani; i rapporti del PCI con l'Unione Sovietica. Nel complesso, un contributo di prima grandezza sugli aspetti cruciali che determinarono il futuro dell'Italia postfascista e la sua collocazione internazionale. -
Interpretazione di culture
Se fino alla seconda metà dell'XIX secolo l'antropologia era praticata studiando le culture tramite i resoconti di viaggiatori ed esploratori, con l'affinarsi della disciplina per avvicinarsi ai popoli e alle culture si è fatto sempre più ricorso a ricerche sul campo. È a quest'opera ormai divenuta un classico imprescindibile - che dobbiamo la rivoluzione concettuale secondo la quale le culture umane non sono qualcosa di oggettivo solo da osservare. Simili alla tela del ragno, sono insiemi (testi) contenenti simboli e significati, che vanno interpretati in relazione a un determinato contesto. Le società - secondo Geertz - come le vite umane contengono la propria interpretazione. -
Espatriati ed esuli nella storia della conoscenza
A partire da una straordinaria messe di casi rintracciati in un arcornstorico che va dal XV secolo all’epoca contemporanea, il librorndocumenta gli effetti positivi che il fenomeno dell’espatrio producerndal punto di vista del progresso intellettuale. Mettendo a contattornla loro cultura di partenza con quella del paese di arrivo, espatriatirned esuli contribuiscono infatti all’avanzare e al diffondersirndella conoscenza: informazioni nuove e stili di pensiero differentirncircolano, si ibridano, aprono le menti e sprovincializzanornla cultura. Nel bilancio della vita culturale l’espatrio (volontariorno subìto) è dunque un guadagno più che una perdita. Una lezionernda tenere presente, quando si facciano avanti tentazioni autarchiche. -
Le mafie nell'economia legale. Scambi, collusioni, azioni di contrasto
Le mafie continuano a prosperare sia nelle zone di insediamento tradizionale sia in quelle di nuova espansione. In particolare, risulta in crescita la loro presenza nell’economia legale, favorita da situazioni in cui si ravvisa una «confusione» tra lecito e illecito. Il libro affronta questi temi, approfondendo i rapporti e gli scambi tra mafiosi e imprenditori. Viene quindi analizzata l’area grigia, intesa come un campo organizzativo in cui prendono forma relazioni di collusione e complicità. Essa costituisce oggi il fronte più avanzato – e anche più problematico – del contrasto alle mafie. Per disfare il nesso tra mafia ed economia sono necessarirn– secondo gli autori – strumenti di azione differenziati, non solo di tipo repressivo, ma anche di tipo preventivo e «curativo». -
La parola e la spada. Violenza e linguaggio attraverso l'Iliade
Il linguaggio è un’alternativa alla violenza o un suo strumento? Mettendo in discussione la separazione tra violenza verbale e violenza fisica, il libro indaga il rapporto che lega linguaggio, violenza e natura umana, nel contesto della madre di tutte le guerre, quella combattuta a Troia e raccontata nell’Iliade, dove armi e parole concorrono a realizzare una violenza distruttiva. Le vicende narrate nel poema omerico diventano allora casi esemplari, utili a illustrare il potere che il linguaggio ha di inaugurare nuove forme di violenza esclusive dell’animale che parla. -
La forza dei sentimenti. Anarchici e socialisti in Italia (1870-1900)
Il libro descrive le passioni e i sentimenti che animavano i rivoluzionarirnitaliani di fine Ottocento.rnrn Carteggi e diari, autobiografie e memorie illuminanornle ragioni di una militanza che – tra esaltazioni e disillusioni, arresti ernclandestinità, esilio e manicomi – assunse per molti i tratti di una vera ernpropria scommessa esistenziale. La scelta della rivoluzione fu generata da unornslancio etico verso un mondo più giusto, prima che da una coerente adesionernideologica a una dottrina politica. Dinamiche familiari, letture, relazioni dirnamore e di amicizia, odi personali e politici compongono un mosaico dirnstorie individuali da cui emerge il lessico insieme politico e sentimentale delrnsovversivismo italiano di fine secolo. -
Il test di Rorschach. Applicazioni e nuovi ambiti di intervento nel terzo millennio
Il libro fornisce un puntuale aggiornamento dei progressi scientificirnconseguiti negli ultimi anni nel campo dell’assessment dirnpersonalità «Rorschach-based», passando in rassegna i vari ambitirnin cui il test di Rorschach viene attualmente impiegato e quellirnin cui potrebbe esserlo nel prossimo futuro. In particolare sonornesaminati vantaggi e criticità dell’utilizzo di questo celebre testrnin contesti come quello forense, ospedaliero-sanitario, di comunitàrne psicopatologico. Frutto della collaborazione dei maggiori espertirndella materia, il testo sarà di grande utilità per tutti coloro cherna vario titolo (psicoterapeuti, psicologi clinici, psicologi forensi,rnpsichiatri) utilizzano il Rorschach nella loro professione. -
Da credenti nella sinistra. Storia dei Cristiano Sociali 1993-2017
Il libro ricostruisce la presenza e il ruolo del Movimento dei Cristiano Sociali, attivo dal 1993 al 2017, nella vita politico-istituzionale e culturale-religiosa italiana. I padri del movimento, Ermanno Gorrieri e Pierre Carniti, con il contributo di personalità come Carlo Alfredo Moro e Pietro Scoppola, intesero offrire uno sbocco politico nuovo a una presenza sociale e civile di credenti prevalentemente impegnati in organizzazioni come la Cisl, le Acli, l’Azione Cattolica, l’Agesci, Confcooperative e nel mondo del volontariato. Dopo la scelta di campo per i Progressisti, alla vigilia delle elezioni del 1994, contro l’idea di un centro cattolico equidistante tra i due schieramenti, i Cristiano Sociali hanno partecipato da protagonisti all’esperienza dell’Ulivo e hanno contribuito alla costruzione dei Democratici di Sinistra, come formazione politica unitaria e plurale della sinistra italiana. In Parlamento, nelle amministrazioni locali e nella società hanno svolto un importante ruolo sui temi della pace, del lavoro, delle politiche sociali, della sussidiarietà, dello sviluppo del Terzo settore, della famiglia, dei diritti civili, della libertà religiosa e della laicità. Hanno dato, infine, un contributo significativo alla fondazione e al consolidamento del Partito Democratico, da loro sempre pensato come casa comune dei riformisti, nella quale fare fruttare ricchezza di culture e di storia, di risorse umane, di competenze e di sensibilità. Conseguito lo scopo dell’unità dei riformisti, è maturata la decisione di sciogliere il movimento politico organizzato, per proseguire – fino al 2017 – come associazione di cultura politica. Prefazione di Romano Prodi. -
Stranieri nel ricordo. Verso una memoria pubblica delle migrazioni
Come si narrano le migrazioni e come se ne trasmette la memoria? Se il museo, l'archivio e il monumento sono le forme istituzionali della memoria dello Stato-nazione, i movimenti migratori mettono in crisi il quadro sociale e semiotico entro cui si racconta il passato e se ne trasmette la memoria. Nato da un progetto presso il Centro di ricerca sull'emigrazione della Repubblica di San Marino e il suo Museo dell'emigrante, il volume raccoglie dieci contributi che riflettono sulle forme della memoria pubblica nel racconto delle migrazioni. La scelta di riunire il punto di vista di studiosi e operatori culturali offre al lettore una riflessione sui modi di narrare e trasmettere la memoria delle migrazioni nel mondo contemporaneo a partire da casi di analisi e concrete esperienze di progettazione.