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Guerre corsare nel Mediterraneo. Una storia di incursioni, arrembaggi, razzie
Nelle acque e lungo le coste delrnMediterraneo, soprattutto fra larnsponda cristiana e quellarnmusulmana, dal Cinque alrnSettecento imperversarono irncorsari: non pirati né predoni, marnguerriglieri del mare che agivanorncon patenti statali. Erano in granrnparte maghrebini insediati adrnAlgeri, Tunisi e Tripoli, ma anchernl’impero ottomano aveva i suoirncorsari. Le città da cui muovevano,rnle navi con cui operavano,rnle regole, le pratiche, i rituali,rncome veniva spartito il bottino,rncome era organizzato il commerciorndelle prede e degli schiavi: il librorndescrive gli usi della guerrarncorsara e ne ripercorre le vicendernprincipali, con uno sguardo allarnpoco conosciuta attività dei corsarirneuropei (italiani, francesi, maltesi,rnspagnoli) contro gli stessi europei. -
Storia dello sport in Italia
L'elevatissimo indice del consumo di sport in Italia ha pochi paragoni. Il libro racconta le origini di questa particolarità partendo dalle origini del fenomeno, la seconda metà dell'Ottocento, per arrivare ai nostri giorni. Dalla cultura del corpo coltivata per difendere i confini della patria il libro passa ad analizzare la nascita del divismo sportivo negli anni Trenta e la funzione dello sport come strumento del consenso durante il fascismo. Nel dopoguerra lo sport diventa strumento di riscatto di una nazione uscita in macerie dal conflitto: la conquista del K2 o le vittorie di Coppi e Bartali risarciscono il sentimento nazionale. Dagli anni Settanta e Ottanta lo sport accompagna i nuovi miti di una nazione proiettata nel lancio del Made in Italy: la vittoria della nazionale di calcio ai mondiali del 1982, i trionfi della Ferrari o le imprese di Azzurra paiono certificare l'inserimento dell'Italia nel novero delle economie più avanzate. -
Dai romani a noi. Conversazione con Francesca Prescendi e Daniele Morresi
Che rapporto c'è fra il nostro presente e il passato remoto del mondo classico? In che modo esso ci parla, fa parte della nostra cultura, è un elemento costitutivo della nostra identità? E l'identità, poi, che cos'è? E la tradizione? Interrogativi attorno ai quali da tempo si concentrano gli studi di Maurizio Bettini, che al mondo classico, romano in particolare, ha dedicato contributi profondamente innovativi, da un lato affrontandolo in una nuova prospettiva antropologica, e dall'altro ponendolo in dialogo con il presente. Nel libro, Francesca Prescendi e Daniele Morresi ripercorrono con Bettini tutti gli argomenti forti della sua ricerca: dal tema dell'identità e della tradizione a quello del tradurre, dal folclore al politeismo, alla superstizione, al mito; fanno poi il punto sugli studi di antropologia del mondo antico, e delineano infine il percorso scientifico dello studioso. -
Storia culturale del made in Italy
Alto artigianato, tradizione di eccellenza, senso del bello: è questo in sintesi ciò che si intende per Made in Italy. Realtà o mito, questa immagine ha una storia, ed è quella raccontata nel libro, che prende le mosse dalla straordinaria fioritura artistica del ’4-500,rnper raccontare come nel ’6-700 i viaggiatori stranieri che visitano l’Italia riconoscano in essa la patria dell’arte. Nell’Ottocento gli storici danno forma a un’idea di Rinascimento che si diffonderà soprattutto in America, alimentando un forte collezionismo di oggetti e opere d’arte italiane. Nel secondo dopoguerra la nascente industria della moda italiana, alla ricerca di un suo spazio nel mercato dominato dalla haute couture francese, si ricollegherà rncon successo al mito dell’eccellenza rinascimentale, sinonimo rndi prestigio e di sapienza artistico-artigianale. -
L' Egitto tra rivoluzione e controrivoluzione. Da piazza Tahrir al colpo di stato di una borghesia in armi
Dall'insurrezione di massa con epicentro in Piazza Tahrir, al Cairo, alla sconfitta del regime di Hosni Mubarak nel febbraio del 2011 e alla successiva transizione rivoluzionaria, fino alla trasformazione dell'Egitto in un regime militare dopo il violento colpo di stato guidato da al-Sisi nel luglio del 2013: il libro ripercorre la complessa dinamica rivoluzionaria e controrivoluzionaria che si è sviluppata in Egitto negli ultimi dieci anni, indagando la genesi del processo rivoluzionario, il suo svolgimento e le ragioni che ne hanno decretato la sconfitta. -
La grande fuga. Salute, ricchezza e origini della disuguaglianza
«Se volete sapere perché il benessere dell’umanità ha avuto unarncrescita così straordinaria, leggete La grande fuga» - Bill GatesrnrnCosì come La grande fuga, famoso film del 1963, racconta l’evasionerndi un gruppo di soldati da un campo di prigionia della Seconda guerrarnmondiale, questo libro evoca la fuga dalla deprivazione e dalla morternprecoce come costante nella storia dell’umanità. Le azioni che, unarngenerazione dopo l’altra, sono state intraprese per rendere l’esistenzarnmeno dura hanno tuttavia prodotto un incessante oscillare tra progressorne disuguaglianza. Avremo mai un progresso senza disuguaglianza? Non sirnparla qui solo di denaro, ma anche di salute, di felicità, e della possibilitàrndi vivere abbastanza a lungo per godere delle opportunità della vita. -
La Germania sospesa
A settant’anni dalla nascita della Repubblica federale, la democrazia tedesca viene tuttora considerata tra le più stabili ed efficienti in Europa. D’altra parte, le vicende più recenti indicano che anche il sistema politico tedesco non può considerarsi al riparo dalle sfide che stanno affrontando tutte le democrazie occidentali. Con l’approssimarsi della fine dell’era Merkel, ecco delinearsi l’immagine di una Germania sospesa: rnfra la tradizionale stabilità e le incognite del presente. Il volume offre uno spaccato della Germania contemporanea con taglio storico rne politologico, collegando i nuovi scenari politici al loro passato. rnTra i temi esaminati: il ritorno della Storia nel dibattito pubblico, rnle trasformazioni della politica europea tedesca, la crisi dei grandi partiti rne l’affermazione di Alternative für Deutschland, le elezioni federali rndel settembre 2017 e la leadership della cancelliera Merkel. -
Linguistica e nazionalismo tra le due guerre mondiali
Il volume affronta il rapporto tra linguistica e nazionalismo, nel contesto italiano ed europeo, dai primi del Novecento al secondo dopoguerra. Presupposto dell’indagine è la forte potenzialità ideologica espressa dalle filologie moderne, il cui paradigma fondativo affonda le radici nella cultura romantica e nella correlata costruzione delle identità nazionali. Particolare attenzione è dedicata ad alcuni glottologi «austro-italiani», la cui riflessione civile sulla convivenza di comunità linguistiche diverse approdò, nella temperie sciovinista del primo conflitto mondiale, all’irredentismo massimalista e poi alla piena adesione al fascismo, fornendo un sostegno «scientifico» a rivendicazioni annessionistiche e a programmi di italianizzazione forzata di regioni di frontiera. Lo studio sulle lettere del carteggio D’Ovidio-Schuchardt risalenti agli anni 1915-1921, approfondisce un caso emblematico del prevalere della passione patriottica anche tra cultori delle scienze del linguaggio che pure avevano aperto la strada alle ricerche sul contatto e la mescolanza linguistica. Riflettere oggi sui condizionamenti politici subiti dalla linguistica nell’età dei nazionalismi e dei totalitarismi novecenteschi può contribuire a contrastare la manipolazione ideologica del binomio lingua-identità e quella retorica dei populismi che, anche all’interno dell’UE, sembra infondere nuova linfa all’antagonismo dei vecchi stati nazione. -
Dal Romanticismo all'Informale. Lezioni 1970-1973
Il tema, dunque, che intendo concludere quest'anno porta per titolo Dal Romanticismo all'Informale. È stato scelto, non soltanto, ripeto, per informarvi su mie personali acquisizioni, da me raggiunte nemmen troppo presto, ma con la fiducia di introdurvi in un'area della civiltà artistica europea che o non conoscete o conoscete in modo molto incerto e lacunoso. Uno dei temi meno conosciuti, segnatamente nell'area dell'arte - e naturalmente non per colpa vostra - è proprio il Romanticismo. [...] Ora, non aver nozione abbastanza chiara dell'arte di questo grande momento significa, a mio avviso, non avere idee chiare su una delle fonti essenziali dell'arte contemporanea; giacché, a mio avviso, almeno due delle grandi correnti artistiche del nostro secolo, il Surrealismo e l'Informale, hanno la loro origine prima in seno al Romanticismo. -
La lotta alla povertà è innovazione sociale. La lotta alla povertà. Rapporto 2020
Povertà non è solo mancanza di mezzi, ma anche di fiducia, relazioni, salute, opportunità, speranza. Quando le privazioni coesistono, diventano emergenza, esclusione, mancanza di futuro. Le attuali risposte di welfare privilegiano il prestazionismo e l'assistenzialismo, contribuendo a una costosa recessione di umanità, senza proporre soluzioni per uscire dall'emergenza. Il Rapporto 2020 della Fondazione Zancan, dopo aver analizzato la dispersione delle scelte politiche e legislative, si concentra sulle pratiche generative e i loro potenziali. Si stanno diffondendo nel nostro Paese con scelte coraggiose e strategiche, per meglio collegare la lotta alla povertà all'innovazione sociale. Il Rapporto considera la lotta alla povertà «con i poveri» un investimento prioritario e fruttuoso per l'intera società. È una sfida impegnativa e necessaria, per trasformare i servizi di interesse generale in occupazione di welfare, per privilegiare i diritti a corrispettivo sociale, per cercare soluzioni con i poveri, verificandole nei limiti esistenziali delle diverse povertà. -
Diritti umani e inclusione
I contesti sociali caratteristicI contesti sociali di questi ultimi tempi stanno stimolando numerose riflessioni sulla necessità di investire nella costruzione di contesti inclusivi e capaci di dare vita ai diritti umani. Per tutto questo è necessario l’apporto di discipline e saperi diversi, che aiutino a tracciare delle nuove e originali traiettorie al fine di garantire opportunità e una piena partecipazione all’interno dei nostri ambienti a tutte le persone. La sfida di questo volume è proprio quella di fornire una lettura multidimensionale dei contesti sociali attuali e un’analisi delle barriere all’inclusione, che vanno ben oltre quelle architettoniche, e si nascondono nel linguaggio, nelle abitudini, nei pregiudizi sociali, nelle scelte politiche; di declinare i contributi che diverse discipline possono fornire alla costruzione di contesti inclusivi, incentrati sui diritti umani e sul benessere delle comunità e di tutte le persone; di promuovere una mentalità e sensibilità inclusive e una visione interdisciplinare per avviare proficue collaborazioni anche di tipo professionale. -
Testimoni dell'eschaton. Monaci siro-orientali in un’età di torbidi
Il VII secolo è nel Vicino Oriente un tempo di radicali mutamenti. Si apre con una lunga guerra che oppone la Persia a Bisanzio per il controllo delle terre che si estendono dal Mediterraneo all'altopiano iranico, fino ai confini della Cina, e si chiude con l'affermarsi del califfato omayyade che pone fine al regno sasanide e respinge i bizantini entro i confini dell'Asia Minore. In questo contesto di profondi rivolgimenti la chiesa siro-orientale, minacciata nella compattezza delle sue comunità dalla vivace propaganda di chiese rivali, deve affrontare anche i problemi che le pone la nuova dominazione arabo-islamica. I sedimentati benché precari rapporti con il potere — un potere sempre ""pagano"""" — devono essere ripensati, e questo riattiva al suo interno sensibilità e tradizioni pastorali, teologiche e spirituali diverse e contrapposte. I saggi qui raccolti esplorano tali tensioni facendo perno su quell'ala del monachesimo siro-orientale che allora proponeva alla comunità cristiana dinanzi all'eretico e al """"pagano"""" la mera testimonianza dell'eschaton e della carità. Di questi ambienti la figura più rappresentativa è Isacco di Ninive, vescovo e solitario, nato negli ultimi anni della stagione sasanide e attivo soprattutto nei primi decenni dell'affermazione del potere omayyade, nel periodo di massima fioritura della testimonianza e scrittura mistica in area siriaca."" -
Decisione robotica
Questo volume, aggiungendosi a «Calcolabilità giuridica» (2017) e «Il vincolo giudiziale del passato. I precedenti» (2018), compie e chiude una trilogia di riflessioni, svolte nei «Seminari Leibniz per la teoria e la logica del diritto» tenuti presso l’Accademia Nazionale dei Lincei. I tre volumi non attuano un disegno prestabilito, ma si svolgono, l’uno dall’altro, secondo una linea di spontaneità logica. I temi si ordinano in sequenza da sé soli, come per una necessità interiore, che li guidi e li disponga nel tempo. La decisione robotica è un arduo e grave tema, che il giurista, affascinato e insieme respinto dalla tecnica, affronta con timore o sospetto. La decisione affidata al robot non è un fenomeno anti-umano, un miracolo o una catastrofe. È una decisione «umana», e appartiene, anch’essa, alla storia integrale dell’uomo. Con scritti di Antonio Carcaterra, Alessandra Carleo, Maria Rosaria Covelli, Massimo De Felice, Derrick de Kerckhove, Luisa De Renzis, Franco De Stefano, Andrea Di Porto, Gregorio Gitti, Natalino Irti, Giovanni Legnini, Massimo Luciani, Giovanni Mammone, Marisaria Maugeri, Carlo Mottura, Erica Palmerini, Filippo Patroni Griffi, Antonio Punzi, Enzo Vincenti. -
Il marketing territoriale
Il benessere delle comunità nazionali deriva sempre più dalle interazioni tra Sistemi Territoriali Locali (STL) di medie dimensioni (città, distretti, regioni), che ne costituiscono il tessuto economico, sociale e ambientale. Il marketing territoriale è un approccio finalizzato a indurre i fruitori di questi STL – residenti, turisti, imprese locali o esterne – a collaborare al loro sviluppo sostenibile. Il presente volume, diviso in due parti, propone un metodo originale e integrato per predisporre strategie di successo basate sulla piena conoscenza dei STL. La prima parte presenta un modello di pianificazione di marketing territoriale in quattro fasi: la prima relativa agli elementi fondamentali della strategia (ambito, soggetto, risorse, e oggetto strategici); la seconda all’analisi interna dei STL; la terza al confronto tra STL concorrenti; la quarta al controllo degli esiti delle strategie di sviluppo locale adottate. Nella seconda parte del volume, il modello è applicato al caso dei STL salentini in modo che ogni singola fase della pianificazione è presentata con l’ausilio di dati reali e di tutti i comandi dei software utiliz-zati nelle analisi (SPSS, Excel, ATLAS.ti, UCInet, FuzzyTECH) volte a definire i confini dei STL, la loro vocazione, il network dominante, le aree strategiche d’affari, il confronto tra identità e percezione dell’offerta, le strategie di adattamento conseguenti e, infine, il grado di sviluppo realizzato. -
Mozart. Sociologia di un genio
È proprio vero che il talento artistico è il prodotto di un processo interiore che si compie in solitudine? E che la grande opera d'arte è indipendente dalla vicenda esistenziale del suo creatore? È quanto si è portati a credere nel caso di Mozart, in cui l'immagine dell'uomo non si accorda per nulla con l'ideale del genio. E invece - argomenta Elias - proprio la miscela tra origini modeste e frequentazione della società di corte, così come la compresenza di straordinario talento e di giocosità infantile si sono rivelati fattori decisivi nella parabola umana e artistica del sommo compositore. -
Il capo. La grande guerra del generale Luigi Cadorna
Luigi Cadorna diresse con poteri pressoché assoluti le operazioni militari italiane nella Grande Guerra. L’enorme consenso personale e la debolezza dei governi di Roma lo misero al riparo da ogni critica: nonostante l’insuccesso dei suoi piani, le enormi perdite di vite umane, il rischio di una sconfitta sul fronte trentino nel 1916, egli rimase al suo posto fino alla disfatta di Caporetto, nell’autunno 1917. Quanto era stato incensato prima, tanto venne demonizzato poi. Nel contesto della cultura militare europea e della storia italiana dell’epoca, Cadorna appare come il rappresentante, non eccezionale, di una generazione di professionisti delle armi ossessionata dal passato inglorioso, dalle umilianti sconfitte e dai difetti di un paese che ritenevano debole e indisciplinato. -
Il nostro silenzio avrà una voce. Piazzale Loreto: fatti e memoria
All'alba del 10 agosto 1944, a Milano, tra piazzale Loreto e via Andrea Doria, su ordine degli occupanti tedeschi, quindici prigionieri antifascisti sono fucilati. Per ore i loro corpi restano esposti al pubblico, e chi li vede non dimentica. Poeti e scrittori, attivi nella politica e nella Resistenza, come Alfonso Gatto e Padre Turoldo, o residenti nella zona, come i giovani Tadini e Loi, vivono l'episodio come culmine dell'offesa all'uomo attuata nella guerra civile. Sul fatto grava una lunga rimozione storica, soverchiata dalla ben più nota esibizione dei corpi di Mussolini e dei suoi gerarchi. Fatti e interpretazioni si ripropongono qui, attraverso fonti d'archivio anche inedite: il coraggio della resistenza, la pretestuosità della rappresaglia, le strategie degli occupanti e i ruoli dei collaborazionisti, l'esposizione della morte, l'elaborazione del credo e della liturgia per pensare la strage. Riappaiono così i due volti del Piazzale in un percorso tra storia, memoria e letteratura. Se un luogo dell'antifascismo e della collettività è diventato emblema della rimozione, malgrado le tragedie che rappresenta, se nessuno sa più dove fosse «quel» distributore di benzina, allora vale la pena di porsi degli interrogativi. -
Diritto ed economia di banche e mercati finanziari
Lo studio della disciplina delle banche e dei mercati finanziari non può più ormai prescindere da un approccio interdisciplinare che, attraverso un costante dialogo tra diritto ed economia, sappia cogliere il contesto nel quale le regole operano e i loro effetti. Procedendo sulla innovativa strada già intrapresa con i precedenti manuali, gli autori presentano i fondamenti giuridici ed economici della normativa dei mercati finanziari, illustrando l’evoluzione dell’ordinamento che nell’ultimo quinquennio ha ridisegnato l’assetto nazionale e comunitario. Istituti e regole sono analizzati seguendo un ordine dapprima orizzontale (attività, prodotti, intermediari, mercati), quindi verticale (disciplina di sistema e profili specifici). Particolare attenzione è dedicata non solo ad un inquadramento del Testo unico bancario, ma anche ai temi più complessi e dibattuti, quali i poteri delle autorità creditizie europee, l’attività di vigilanza micro e macro prudenziale, le misure per la gestione e il risanamento delle crisi finanziarie, la corporate governance e la disciplina del bilancio delle banche, la struttura dei gruppi cooperativi. -
Gli internati militari italiani in Germania 1943-1945
Con l’armistizio del settembre 1943 e il conseguente rovesciamento delle alleanze, i militari italiani si ritrovarono nemici degli ex alleati tedeschi. Salvo quelli, pochi, che accettarono di affiancarsi ai tedeschi e confluire nell’esercito della neonata repubblica di Salò, oltre mezzo milione di soldati italiani furono deportati in campi di concentramento nazisti. Nel libro, una completa e approfondita descrizione dell’esperienza di prigionia degli Imi, gli internati militari italiani in Germania: l’atteggiamento tedesco, le direttive per la loro gestione come forza lavoro nell’industria bellica, le condizioni materiali di vita e di lavoro, dalla caduta di Mussolini al rientro in patria dopo la fine della guerra. -
Finanziare le infrastrutture. Storia, innovazione e teoria dalle «vie» romane al partenariato pubblico-privato
La questione del finanziamento delle infrastrutture, da sempre centrale nell'agenda di ogni società, risulta a oggi ancora largamente inesplorata dal punto di vista storico. Questo volume ne propone quindi una ricostruzione di lungo periodo, ripercorrendo le modalità attraverso cui si sono trovate e organizzate le risorse per costruire e gestire le infrastrutture in Europa dal medioevo ai giorni nostri. Dopo avere individuato nell'età romana l'origine di due modalità ancora oggi alla base della loro realizzazione e gestione (vale a dire la distribuzione dei costi sui frontisti e il principio del pay as you use), gli autori analizzano le specificità dei contesti storici e degli attori coinvolti facendo emergere i diversi equilibri istituzionali da cui le varie soluzioni - tasse di scopo, debito pubblico e privato, equity-based finance, e partenariato pubblico privato - sono emerse nel corso dei secoli. Le molteplici forme di finanziamento sono poi riassunte in una tavola sinottica che ne rende chiaramente visibile l'ordine d'apparizione e la localizzazione, così come la coesistenza. Questa storia ci insegna infatti che, contrariamente a quanto spesso si sostiene, è impossibile identificare un modello unico che in ogni tempo e in ogni luogo si sia dimostrato superiore in termini di sostenibilità, crescita e ricaduta sociale; ci indica le diverse combinazioni dei fattori istituzionali, tecnologici ed economici che hanno dato origine a path-dependences spesso ignorate e invece cruciali nel determinare il successo o il fallimento di una soluzione; e ci suggerisce, infine, che il riferimento al passato deve essere visto come un richiamo alla realtà, che evidenzia la complessità di ciò che è stato e di ciò che è, e ci fa capire il campo delle possibili soluzioni che si aprono in ogni determinato momento. A una di queste, il partenariato pubblico privato, che vanta radici molto lontane nel tempo, è dedicata la seconda parte del volume, che ne affronta in maniera specifica e articolata gli aspetti teorici, normativi e operativi.