Sfoglia il Catalogo feltrinelli010
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4861-4880 di 10000 Articoli:
-
Alla ricerca di una nuova identità americana: modernismo e primitivismo nelle riviste statunitensi in Europa (1921-1932)
A partire dal 1921 si diffondono in Europa numerose riviste indipendenti edite da intellettuali, scrittori e artisti statunitensi, che grazie al loro soggiorno nel Vecchio Continente favorirono un fruttuoso scambio culturale tra le due sponde dell'Atlantico. Il presente volume presenta un excursus incentrato su un campione di undici periodici, tra cui si distinguono per importanza «Broom», «The Little Review» e «Transition», con l'obiettivo di far emergere gli orientamenti culturali condivisi dal gruppo espatriato con le avanguardie europee e i modi in cui erano stati adeguati alla realtà statunitense. L'analisi serrata degli apparati iconografici delle riviste, condotta secondo le categorie esemplari del modernismo e del primitivismo, permette di delineare il complesso dibattito ospitato al loro interno: un laboratorio intellettuale che esprime in modo esaustivo quella commistione di temi e pulsioni (identità, nazionalismo, localismo, internazionalità, eclettismo) che contribuirono a definire l'immagine della nazione nordamericana sulla scia del nuovo ruolo politico ed economico. -
Eresia catara e Chiesa romana. Il dissenso negato. Fede, libertà di pensiero e potere
Sono liberamente disponibili centinaia di documenti (bolle, decretali, epistole, etc.) che costituiscono il corpus giuridico e dottrinale con il quale la Chiesa di Roma nel medioevo ha promosso, sostenuto ed attuato una vera e propria campagna di sistematico sterminio degli eretici, di coloro cioè che in materia di religione professavano idee, concezioni ed opinioni differenti da quelle che la Chiesa fissava come ortodosse, uniche, immutabili. La persecuzione è durata secoli, attraverso uno speciale tribunale ecclesiastico denominato Inquisizione, che pur sotto mutato nome e con qualche adeguamento ai tempi, tuttora esiste, così come esistono ancora quelle Norme sopra citate, che non sono mai state formalmente abrogate, ma semplicemente lasciate inapplicate. Questo libro è per tutti: consente a chiunque di avvicinarsi alla prima conoscenza di come è stata trattata nella Storia della Chiesa, e di riflesso in quella più generale dell'intera Umanità europea, la dilacerante questione relativa alla libertà di opinione, che è di fatto il tema del testo e rimane tuttora argomento attualissimo e purtroppo ancora non del tutto risolto nella civiltà contemporanea. -
Invidia. I sette peccati capitali. Percorso psicoantropologico. Nuova ediz.
Scrivere dell'invidia corre il rischio di restare un meta-peccato capitale del tutto inadempiente: un peccato che si rispetti necessita di un certo pathos, di un buon grado di sofferenza, di una tensione che preluda il godimento. E perché l'invidia, e la gelosia (sua fragile ancella del cuore, con poche speranze di raggiungere la virtù negletta dell'invidia, padrona della mente, primogenita e viscerale) dovrebbero offrire una qualche proibita soddisfazione, al punto di essere annoverate tra i canonici vizi? L'invidia, che ha un rapporto stretto con un altro peccato capitale, l'ira, è triste. ""... dall'ira nasce la tristezza"""" dice Gregorio Magno, """"perché la mente turbata, quanto più è squassata da moti scomposti tanto più si condanna alla confusione, e, una volta persa la dolcezza della tranquillità, si pasce esclusivamente della tristezza""""."" -
Confraternite e compagnie ebraiche nel ghetto di Firenze. «Con quiete e vantaggio dei poveri»
Il libro, articolato in sei sezioni, si pone come un primo tentativo di descrivere a grandi linee e con l'aiuto di documenti coevi, i molti aspetti della vita degli ebrei del ghetto di Firenze attraverso le istituzioni assistenziali proprie della comunità ebraica. Il soccorso agli indigenti, che nell'ebraismo risponde ad un precetto della morale, viene gestito a Firenze, oltre che dalla cariche comunitarie, da circa tredici sodalizi, con sede, statuti, amministrazione e rituali propri, talvolta mantenuti, talora trasformati a seconda delle necessità immediate e del clima storico circostante. Accanto alle istituzioni costitutive delle comunità (le sinagoghe, il cimitero, il bagno rituale destinato alle donne), le confraternite si pongono come luoghi di aggregazione importanti, utili ad affrontare e superare non soltanto le difficoltà in campo economico, ma anche la pressione della società maggioritaria circostante. I loro campi di azione, l'istruzione dei giovani, la tutela della salute, il riscatto dei prigionieri e dei carcerati per debiti, la concessione di doti alle ragazze povere e molte altre forme di soccorso alle fasce più deboli della comunità. -
Ambiente cultura territorio. Saggi di geografia culturale
La geografia umana è la disciplina scientifica che studia come le società di esseri umani costruiscono i luoghi nei quali vivono, come usano la superficie della Terra, come i fenomeni sociali si distribuiscono nello spazio e come gli stessi esseri umani abbiano consapevolezza e coscienza dei fenomeni connessi con l'idea di spazio e di distanza. La disciplina è maturata lungo molteplici fronti, variando nel tempo approcci, metodi e argomenti di maggiore interesse. All'interno della geografia umana, la branca di studi che prende il nome di geografia culturale si è distinta come autonomo campo di studio inizialmente in reazione alle teorie deterministiche ambientali, prevalenti ancora fino ai primi decenni del Ventesimo secolo. Al fine di comprendere meglio, e fino in fondo, i meccanismi sottesi alle relazioni uomo-ambiente, prima la geografia culturale, della cosiddetta Scuola di Berkeley, poi la nuova geografia culturale, con il contributo di molti geografi di ogni parte del mondo, hanno progressivamente accolto i metodi di indagine di altre discipline. Testi di Grazia Arena, Salvatore Cannizzaro, Gian Luigi Corinto, Leonardo Mercatanti, Maria Sorbello. Prefazione di Andrea Riggio. -
Dante tra Ipocràte e Galieno. Il lessico della medicina nella Commedia
Come tutti i capolavori della letteratura, anche la Commedia dantesca si presta ad infinite letture e, non ultima, quella medica, che conferma la competenza di Dante sia negli aspetti teorici e filosofico-scientifici, sia in quelli pratici, relativi alla materialità del corpo, alla salute, alla malattia. Questi temi, nell'opera dantesca, sono stati oggetto di numerosi e raffinatissimi studi, che, però, rimangono lavori specialistici, preclusi al pubblico generico e, soprattutto, lontani dal mondo degli studenti, che, invece, possono trovare nei versi della Commedia propizie occasioni per sentire Dante più vicino e per avventurarsi in originali percorsi di ricerca e di approfondimento. Dante, col lucco rosso dell'Arte dei Medici e degli Speziali; Dante nei luoghi dell'eccellenza medica basso-medievale - Bologna, Padova, Verona -; Dante testimone della fondazione dell'ospedale di Santa Maria Nuova, ad opera di Folco Portinari, padre di Beatrice... Al di là di questi spunti, che mettono in luce particolari circostanze formative e determinati elementi biografici, è, però, la sua opera che offre le testimonianze più evidenti relative al rapporto col mondo della medicina e della sanità. -
I sepolcri dei Medici. Traslazioni, esumazioni, ricognizioni (1467-2019) La storia. La cronaca. Due casi emblematici
Concepito con l'intento di fornire un quadro completo delle traslazioni, esumazioni e ricognizioni delle sepolture medicee che si sono svolte negli ultimi sei secoli, il volume si articola in tre parti e si dipana attraverso 23 capitoli. I primi 16 costituiscono ""La Storia"""" e vanno dalla prima traslazione di un Medici di cui si ha testimonianza scritta - quella relativa al deposito funebre di Cosimo il Vecchio nel 1467 - fino all'operazione di Pieraccini e Genna che si aprì nel 1945 e si esaurì dopo circa un ventennio. I cinque capitoli successivi costituiscono """"La Cronaca"""", scritti con un taglio più giornalistico e comprendenti sia il Progetto Medici (la più ambiziosa operazione di studio scientifico dei depositi funebri del ramo granducale dei Medici), sia le altre operazioni successive. Vi è infine una terza parte in cui trovano spazio """"Due casi emblematici"""", ovvero le ricostruzioni documentarie sia della ricerca del luogo di sepoltura della granduchessa Bianca Cappello, sia dei """"viaggi"""" post mortem che il deposito funebre di Cosimo I de' Medici ha compiuto all'interno (e fuori) del complesso laurenziano di Firenze tra il 1574 e il 2004."" -
Non solo inquietudine
Se esiste qualcosa di completo in Non solo inquietudine, libro di esordio (opera prima) di Anna Salmeri, è il sentimento. Tutto quello che gravita attorno alla sua sensibilità è pezzo, cocci di immagini, schegge. Il pensiero passa per la sua mente, senza mai essere totalmente formato. Dalla oscura densità, dall'emozione silenziosa, le parole sorgono in flashes. E così, in istantanee, sono scritte sulla carta. Il poema è un riflesso di quella luce verbale sul fondo notturno del silenzio. Versi corti e misurati come è misurato ciò che Anna osa esprimere dinnanzi a tanto magma esistenziale. Versi che sono punte di iceberg e rimettono sempre all'oceano del non detto, ad un infinito senso ed ad una vita vissuta. Thomaz Albornoz Neves -
Francesca da Rimini nella leggenda e nella storia con fregi e disegni inediti di Ingres e di Ary Scheffer. Ediz. bilingue
Benché datato 1883, ""Françoise da Rimini dans la légende et dans l'histoire"""" getta una luce per nulla affievolita sul controverso fatto al centro del celebre episodio del V Canto dell'Inferno della Divina Commedia. I risultati dell'approfondita indagine a tutto campo condotta da Charles Yriarte sono tutti confermati anche dagli studi recenti. La ristampa anastatica dell'opuscolo rende merito all'arte tipografica francese dell'ultimo quarto del XIX secolo. Fregi, capilettera e illustrazioni con le incisioni su invenzioni di Ingres e di Ary Scheffer sono il complemento indispensabile al testo, con risultati che esulano dall'editoria ordinaria ma che sono l'esito puro e semplice di un'inedita forma d'arte: il libro-museo che abbraccia un soggetto ponendolo dinnanzi ai nostri occhi vivo come un tempo, con tutte le sue meraviglie e tutti i suoi stupori. Alla traduzione in italiano del testo dedicato a uno dei miti tra i più intriganti, popolari, e amati, della cultura occidentale, dilagato nelle più diverse forme d'espressione artistica, seguono le sapienti e puntuali note di Moreno Neri che, partendo dal testo, illustrano le origini del mito di Francesca."" -
Duomo e Battistero di Firenze. Aneddoti, miti e leggende
Il libro è una piacevole raccolta di aneddoti, miti e leggende che aiutano a conoscere della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Cupola di Brunelleschi e il Battistero di San Giovanni. Piccole storie popolari, aneddoti sulla costruzione, ritratti di protagonisti, notizie biografiche del Brunelleschi, burle, descrizioni di parti architettoniche che hanno una storia peculiare ed eventi che si intrecciano con la tradizione religiosa. Il libro è completato dalle cronologie della costruzione e da un nutrito apparato iconografico. -
Inventario delle lettere a Raffaello Ramat conservate presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Critico letterario, docente di Letteratura italiana presso il Magistero di Firenze e politico, Raffaello Ramat (1905-1967) è stata una figura di assoluto rilievo nel panorama culturale e politico fiorentino tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento. Fondatore nel 1941 insieme ad Alberto Carocci della rivista «Argomenti», soppressa dal regime fascista solo dopo pochi numeri, per le sue idee subì per ben due volte il carcere e il confino. Divenne partigiano e, nel dopoguerra, fu consigliere comunale e poi assessore alle Belle Arti nella giunta di centro sinistra del comune di Firenze, guidata dal sindaco La Pira. Il fondo di lettere, donato dagli eredi alla Biblioteca nazionale di Firenze, testimonia i rapporti di Ramat con i maggiori studiosi, docenti e critici letterari del secolo scorso quali Luigi Russo, Mario Fubini, Walter Binni, Attilio Momigliano, Enrico Falqui, intellettuali e politici della statura di Piero Calamandrei, Giorgio Spini, Guido Calogero, Lelio Basso, Sandro Pertini, Giorgio La Pira, scrittori e poeti come Angelo Barile, Pietro Mastri, Giorgio Bassani, Vasco Pratolini, Gianna Manzini. -
Lo sguardo della Medusa
La vista è il più nobile dei sensi, quello che permette di costituire la realtà del mondo nella mente umana. Nell'Olimpo dei Greci, la visione è una prerogativa divina di Atena, che ha occhi chiari e scintillanti, con i quali domina i campi di battaglia. Lo sguardo più spaventoso dell'antichità era quello della Medusa, capace di pietrificare chi osava guardarla in faccia. Con l'aiuto soprannaturale di Atena, Perseo evitò di farlo, usando uno specchio per vedere dove indirizzare la spada per tagliare la gola all'unica bella e mortale delle tre Gorgoni e donare la testa di Medusa alla dea protettrice. L'uso degli occhi ha i caratteri del sacro e del potere perché consente il dominio del mondo, l'individuazione delle distanze, dello spazio, delle identità, delle differenze tra uomo e donna. Guardare è potere, usare lo sguardo è potere. Con gli occhi si vede e si costituisce il mondo, i singoli particolari e l'intera conoscenza umana. Gli occhi vigilano e controllano lo spazio circostante, ne determinano i confini che spariscono quando la vista è a perdita d'occhio. L'occhio vede il mondo esterno, lo guarda e lo trasforma in paesaggio, ma è anche l'unico strumento per vedere il mondo. -
Saggezza gastronomica
La Dieta Mediterranea è patrimonio culturale «immateriale» dell'umanità: questo riconoscimento da parte dell'Unesco conferma che la Cucina è Cultura. E la tradizione gastronomica deve essere tutelata e valorizzata, ma anche apprezzata nelle sue molteplici valenze, che vanno al di là dell'approccio esclusivamente alimentare, per diventare tappa di un percorso creativo e di un cammino, che produce sapere e saggezza. Il cibo, cioè, deve diventare un capitolo fondante del nostro quotidiano, un libro da leggersi prima e dopo il momento di avvicinarsi ai fornelli, in quanto, intorno ai fornelli, si acquisisce una multiforme sapienza, che non è limitata solo all'esecuzione di una ricetta o alla preparazione di una pietanza, ma diventa un piccolo universo di sapori, gesti, profumi, che, a loro volta, suscitano sensazioni ed evocano ricordi. Ripercorrere queste citazioni, rileggerle, evocarle nel loro contesto o assaporarle nella nostra quotidianità è un'esperienza che unisce, di nuovo, il mondo della Cucina a quello della Cultura letteraria. -
Ars medica nelle Gallerie degli Uffizi. Nuova ediz.
Questo volume aiuta a comprendere come, storicamente, i canoni estetici fossero diversi e mutevoli tanto quanto le idee sulla fenomenologia di salute e malattia, e come nell’espressione artistica il bello possa manifestarsi anche in presenza di patologie evidenti all’occhio di un clinico esperto. Ma soprattutto, il merito degli studiosi che vi hanno partecipato è quello di aver messo a confronto campi del sapere diversissimi tra loro, alimentando la sempre fruttuosa discussione interdisciplinare e aiutando a comprendere la storia dell’arte attraverso quella della medicina. I capolavori delle Gallerie degli Uffizi si trasformano in strumenti didattici e si arricchiscono di nuove chiavi di lettura per visitatori, turisti, curiosi. Il mondo della Medicina, infatti, affiora in queste opere, diventando spunto per originali approfondimenti e per inedite incursioni. Diventano, in questo modo, pretesti per mettere in luce aspetti della cultura medica del passato e del presente, interpretazioni altre, utili a sviluppare l’occhio artistico e l’occhio clinico. -
«Nel vento con le rose». Una storia fiorentina del 1944. Nuova ediz.
La vita a Firenze nel 1943-1944, i timori, le speranze, il lungo cammino verso San Gimignano, rivivono nelle lettere di due giovani innamorati. Decisi a sfidare lo squallore quotidiano per realizzare il loro sogno, poi spezzato dalla crudeltà dell'uomo e della guerra. Un pacco di lettere chiuse in un cassetto. Una memoria lontana, sommersa da un doloroso silenzio. Quell'amore era nato come una favola rosa e come un sogno era stato vissuto, fra gli ultimi mesi di vita del fascismo e l'avanzata alleata. Fra i tramonti sul Lungarno, gli attentati, il coprifuoco, l'occupazione tedesca e la tragica distruzione dei ponti. A Firenze combattimenti e scontri sembrano ancora così lontani, nella primavera del 1943. Anche se il tetro clima di guerra incombe implacabile nella vita di ogni giorno. Altro riserva il destino. Eppure, al di là dei documenti, delle sentenze, dell'efferatezza del fatto storico ricostruito nei dettagli, della insulsa atrocità della guerra, restano le lettere di Fernando a Maria Cecilia, le passeggiate per l'amata Firenze, la cronaca delle nottate al giornale, le speranze e le ambizioni di una giovinezza troncata. -
La forma del cielo. Manuale di architettura sacra
Il volume si propone essenzialmente come opera divulgativa dei principi sottesi alla realizzazione di quei manufatti architettonici che ancora oggi destano stupore e ammirazione. In questo manuale sono riuniti elementi di storia, filosofia, metafisica, matematica, geometria e architettura; nessuno di questi elementi è ovviamente trattato in maniera esaustiva, ma di ognuno sono stati accennati gli elementi funzionali alla comprensione del quadro complessivo. Nello sviluppo del testo vengono indicate puntualmente le fonti, a cui si potrà attingere per gli approfondimenti. Nell'esposizione degli elementi di base della teoria, l'autore ha tenuto costantemente conto del loro aspetto operativo più che di quello speculativo, rimandando alla bibliografia indicata l'approfondimento di quest'ultimo. Una sorta di lettura laica dell'architettura sacra, in cui gli esempi riportati, oltre a testimoniare una certa pratica edificatoria, consentono di verificarne l'applicazione pratica da parte di popoli diversi e lontani nello spazio e nel tempo, di modo da comprenderne la logica e le motivazioni. Particolarmente indicato a chi si avvicina a questo tema per la prima volta. -
Le miniere di Porter
Un noir metafisico, due amiche che si ritrovano per portare alla luce un nuovo sapore, estraggono da una serie di fatti incalzanti nuove opportunità di crescita. Con spirito indagatore e in nome di una ""consapevolezza diffusa"""" di cui ogni essere umano fa parte, Prani e Porter si avventurano nella concretezza dei cibi e delle città, intese come schemi viventi. Il diario di Prani a NY è un amorevole dialogo costellato di risposte dai volti più diversi. La ricerca della genuinità in ciò che mangiano porterà alla scoperta di altrettante verità nascoste su veleni abitualmente posti o nascosti in evidenza, a cui non si fa caso. Gli ultimi dialoghi, sempre più """"purificati"""", porteranno entrambe nella metafisica delle differenze tra visioni spirituali, permettendo loro di osservare le percezioni avute sia in rapporto a queste che come indizi di un'indagine """"finale"""" che non è tale, ma si svolge in un continuo dialogo tra realtà e psiche umana che la delinea."" -
La storia di un Fioraio artigiano di Firenze
L'Autore racconta la storia della famiglia Gabbrielli che per secoli sono stati giardinieri di una storica villa fiesolana. Nel 1902 Emilio apre una bottega artigianale di Fioraio a Firenze e sposa una ragazza originariamente analfabeta, Chiarina, che fino ai sedici anni aveva portato capre a pascolare sull'aspro appennino romagnolo, ma era poi diventata dama di compagnia delle ""Ladies"""" inglesi proprietarie della villa. Nel 1920 Chiarina diventa paraplegica e poco dopo Emilio muore per infarto, lasciando un figlio di 11 anni, Maurizio. Chiarina cede la gestione della bottega a un altro Fioraio, che prende il ragazzo a lavorare con sé come garzone. Nel 1940 Maurizio parte soldato per la guerra e sopravvive grazie alla generosità di alcuni soldati greci. Guarito di una ferita torna in bottega e finita la guerra conosce e sposa Valeria, figlia di braccianti della Bassa Modenese, la quale deciderà di ricercare l'albero genealogico dei Gabbrielli dove si innestano i copiosi ricordi aneddotici familiari. La storia documenta la rapida e profonda trasformazione dalla realtà rurale e cittadina di Firenze, sostanzialmente immutata per secoli, durante il secolo XX."" -
Anja e Dostoevskij a Firenze
F?dor e la giovane moglie Anja soggiornano otto mesi a Firenze, dal novembre 1868 al luglio 1869, quando la città è Capitale. Lui ricorda un suo precedente soggiorno nell'agosto del 1862 con l'amico Strachov: ricorda la bellezza, il sole, i prezzi abbordabili e le riviste russe al Gabinetto Vieusseux. Trova una Firenze totalmente diversa, straripante di gente, piovosa e con i prezzi alle stelle. Nelle lettere alla nipote e agli amici si intrecciano le contraddizioni, le lodi e le insofferenze per la città. Dove ""i prezzi sono rincarati, ma non come a Pietroburgo"""". Dove il fiume non ghiaccia mai, ma l'estate è soffocante. Dove la salute pare peggiorare, ma in seguito sembra aver tratto giovamento. Dove non riesce a lavorare, ma finisce """"L'idiota"""" e pone basi importanti per le opere future. Più gli alloggi sono umidi e soffocanti, più gode delle passeggiate a Boboli dove si incanta dinanzi alla fioritura delle rose a gennaio; più soffre l'isolamento, più stringe il legame con Anja, e alimenta dentro di sé il misticismo."" -
Turismo e itinerari culturali in Sicilia
Il turismo culturale, opportunamente organizzato in percorsi che collegano luoghi ameni di particolare interesse e bellezza, appare la declinazione migliore del paradigma della sostenibilità. Lo sviluppo sostenibile dell'industria turistica è compatibile solo con modelli di comportamento imprenditoriale e di fruizione più responsabili e rispettosi del patrimonio culturale e naturale. Intraprendere un itinerario culturale non è solo beneficiare di un prodotto turistico, significa soprattutto praticare un'esperienza che provoca una mutazione positiva dell'anima. Il patrimonio territoriale siciliano, da tempo base materiale e culturale per la realizzazione di molti itinerari turistico-culturali, custodisce molte altre potenzialità in attesa di essere valorizzate. La vitalità delle iniziative già intraprese deve essere affiancata dall'ideazione, l'organizzazione e continua gestione di nuovi itinerari culturali: qualsiasi politica di programmazione non è tale se non è continua, lungimirante, flessibile, attenta a cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dal mutare del contesto.