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Musica solida. Storia dell'industria del vinile in Italia
"Musica solida"""", cioè la musica incisa su supporto fisico, che sia ceralacca, vinile o cd, contrapposta a quella attuale, liquida o, come uno dei discografici intervistati nel volume la definisce efficacemente, gassosa. La musica del passato, che spesso ha rivestito un ruolo rilevante socialmente e culturalmente, raccontata attraverso la storia di chi in Italia l'ha fabbricata, cioè le case discografiche, dalle origini in forme ancora artigianali fino agli sviluppi del secondo dopoguerra e del boom dei 45 giri, per arrivare ai decenni successivi e alle crisi dovute all'evoluzione tecnologica dei supporti, fino ad arrivare alla quasi totale eliminazione di essi e alla sostituzione dei solchi dei vinili con una serie di 1 e 0. Un pretesto per riscoprire, attraverso la ricerca storica, le radici culturali di questo mondo musicale che è stata arte ma anche scienza al servizio dell'arte." -
Onde lunghe. Testo russo a fronte. Ediz. bilingue
"Onde lunghe"""" è dedicato agli elementi dell'acqua e dell'etere radiofonico, e raccoglie i migliori testi di alcune delle raccolte poetiche pubblicate da Timofeev negli ultimi dieci anni. Che cosa potrete trovare in """"Onde lunghe""""? Troverete versioni alternative della realtà e dediche a icone pop semidimenticate; vi racconterà delle passeggiate di un padre e di un figlio e degli afterhour notturni per Riga. Quando prenderete in mano """"Onde lunghe"""", andrete al mare, anche se non vi muoverete di un centimetro. Qui, dove si incontrano il mare e la terraferma, la prosa breve e la poesia, dove i loro ritmi si sferzano a vicenda come onde su una riva che si allunga fino all'orizzonte, qui c'è un punto di quiete. Quale? Trovatelo voi." -
In un cielo di stelle rotte. Nuova ediz.
Uno scrittore senza nome è nella sua vecchia casa di Ferrara, alle prese con gli appunti di storie che non ha mai pubblicato. Utilizzando libri, canzoni e ricordi cerca di comporre innumerevoli tessere in un mosaico unitario, utilizzando i mondiali di calcio come innesco narrativo. Il risultato è la ricostruzione di un lungo periodo storico attraverso due secoli, cinque parti e venti racconti (o, romans, alla Perec) tangenti, intersecanti o paralleli alle varie edizioni della competizione internazionale. Nel mosaico di Mazzoni trovano posto un anarchico a Montevideo, le tigri di Mompracem, riti vudù nell’Italia fascista, un misterioso girovago indonesiano, un vecchio ubriacone in un bar di Rio, Caraibi e violenza carnale, l’Lsd, Corea del Nord e psichedelia, la guerra del Vietnam e la controcultura, la Ddr, i desaparecidos, la guerra delle Falkland, i Nar, Gramsci, la Colombia di Escobar, l’Iran, l’attrice porno Karen Lancaume, Nizza, l’Angola e la guerra di indipendenza, Bucarest, Aruba, New York, Keith Moon, i Beatles… -
A cosa stai pensando
Michele Barbieri non prende sul serio niente e nessuno. In ufficio è circondato da colleghi invidiosi e malevoli; Sandra, la sua compagna, blogger totalmente assorbita dal suo lavoro, ha scelto il nome della loro bambina tramite un sondaggio sui social. I due, più che amarsi, si prendono cura della figlia in un clima freddo e teso. Un giorno Michele rischia di essere travolto da un’auto sulle strisce pedonali. Non succede nulla, ma lui reagisce scagliando contro la vettura un sampietrino trovato lì per terra. Poi fugge, ignaro delle conseguenze del suo gesto. Tornato a casa, scopre che un “pazzo”, in centro, ha scagliato un cubetto di porfido contro un’anziana signora, ferendola in modo grave. Qualcuno ha documentato la scena su un post che è diventato virale. Michele decide di continuare la sua vita come se nulla fosse successo. Ma non è facile: non può fare a meno di interrogarsi su se stesso; flirta con Morgana, scrive per sapere se l’ha riconosciuto; cambia il proprio look… E proprio quando smette di comportarsi da brava persona, la sua vita pare volgere al meglio. -
Innuendo. Vol. 2: Cicatrici dal mare.
Freddie si lancia alla ricerca del suo misterioso passato e dell'origine dei suoi strani poteri. Tra rapimenti e pestaggi, papponi e sparatorie, Freddie comincia a capire la relazione tra le sue azioni e gli effetti che esse possono avere, su se stesso e su chi gli sta vicino... -
Quando i padri camminavano nel vuoto
Gli occhi taglienti di un bambino raccontano lo smarrimento della generazione che ha fatto la guerra, “i padri che camminavano nel vuoto”, e la progressiva presa di distanza dei figli da questi padri. Due piste si intrecciano, quella delle avventure tragicomiche del padre (latinista di provincia, donchisciotte sconfitto ma pieno di dignità) e quella della storia d'amore per la bellissima Giuditta. Un amore che nasce da bambini, che si perde e si rinnova più volte. -
Angolo nullo
Dalle difficoltà dell'integrazione, alla volontà di crearsi un'identità. Dalle denunce contro gli interessi del mondo esterno, alla scoperta di territori interiori. Dal giorno come obbligo e affanno, alla notte come liberazione e sicurezza. Dall'amore, alla solitudine. ""Angolo nullo"""" sono i versi di una vita che esiste, ma cerca di non mostrarsi per quello che è."" -
Krakatite
Il dottor Prokop possiede la formula segreta di un esplosivo senza precedenti… ma è un uomo infelice, che cerca realizzazione e amore e finisce per farsi rubare la formula, mettendo a repentaglio il mondo intero. Romanzo distopico e fantascientifico in anticipo sulle mode letterarie, in ""Krakatit"""" Capek ha previsto le possibilità della fisica atomica e il pericolo della guerra nucleare già negli anni Venti, opponendo a uno scenario catastrofico la tradizione umanistica ceca."" -
La pianura degli scherzi
Quattro prose: due edite (""Il fiordo"""", """"Sebregondi retrocede"""") e due postume (""""La causa giusta"""", """"Le figlie di Hegel""""). """"La pianura degli scherzi"""" raccoglie le prime opere narrative di Lamborghini che appaiono in Italia. rn«Quattro racconti che, per la loro impossibile aderenza a un canone già noto, sembrano provenire dal futuro» – Il VenerdìrnQuattro titoli per presentare il mondo allucinato di questo genio crudele, che intese distruggere la letteratura e divenne oggetto di un autentico culto letterario. Avanguardista pigro, sovversivo morboso, Lamborghini scriveva di sesso, violenza e politica. Perché il sesso e la violenza (ma dovremmo dire: il sadismo più immaginifico e sfrenato) erano le giuste chiavi per descrivere la politica e la società argentine del secondo Novecento. Un po' marchese de Sade e José Hernández, un po' Lautréamont e Rimbaud, Lamborghini è diventato un mito scomodo ma imprescindibile della letteratura sudamericana, non solo grazie agli sforzi del suo """"erede"""" César Aira, ma soprattutto grazie all'assoluta purezza della sua poetica, oggi più che mai in grado di ferire, perturbare e far riflettere sulla natura dell'uomo e dei rapporti umani."" -
Santi, poeti e commissari tecnici
Santi, poeti e commissari tecnici è una raccolta che racconta con ironia e tenerezza e una scrittura scoppiettante il senso di una fine: il crollo del mito tutto italiano del ""campionato più bello del mondo"""", una bufala identitaria a cui abbiamo voluto credere per anni, una vera e propria religione di stato la cui dissacrazione ci renderà - si spera - un po' più leggeri e meno tronfi, un po' più umani, sopportabili e meno sfegatati.Santi, poeti e commissari tecnici è uno spaghetti-fantasy calcistico dai toni agrodolci che parla dritto al nostro cuore, al cuore di una nazione che sul calcio ha strepitato troppo e troppo a lungo perché, versata una lacrima, non fosse giunto il momento di riderci su."" -
Più di là che di qua
Un viaggio in bicicletta nell’Aldilà. Un monaco buddhista di tradizione tibetana, ex ciclista, per mezzo di una tecnica rituale trimillenaria s’intrufola nello stato post-mortem e ci vaga per un po’, riuscendo a rintracciare le biografie di famosi personaggi della storia mondiale. Che cosa è successo nell’Aldilà ai brandelli d’anima di Garibaldi o Bach per esempio, Socrate e Savonarola, Hitler e Cleopatra, Presley e Moravia, Leopardi e Totò? Di curriculum mortis si potrebbe parlare, o ancora meglio della descrizione dello stadio intermedio dopo la morte che in quella tradizione precede sempre una rinascita. Un intermezzo chiamato Bardo che dura 49 dei nostri giorni, ma che in quella dimensione ha tempi diversi e dilatati a dismisura, in cui le anime restano in qualche modo impigliate nei fatti e nelle circostanze della vita passata. E 49 sono le storie, più la cronaca di una corsa ciclistica davvero ultraterrena, in cui l’autore, con la sua solita prosodia vicina al recitato, getta al contempo uno sguardo divertito e dissacrante, ma pure delicato e impertinente sulle nostre vite “di qua”. -
With love. Epifanie. Di Kurt Cobain e di me nella Torino sociale degli anni Novanta
"In questo inusuale e irregolare racconto ricco di aneddoti, romanzo/ricordo, Mungo pur mantenendo un gusto bibliografico abbandona la penna di giornalista, si toglie la corazza e racconta le sue esperienze e le sue emozioni attraverso i Nirvana, e Bleach, Nevermind, In Utero, i concerti mancati per colpa del destino e quelli ai quali ha partecipato, sempre per colpa del destino. I videoclip della band visti durante un viaggio a Parigi, tra stonature e vita vissuta, diventano il pretesto per ricordare la sua storia e quella della sua città, Torino, di ciò che è avvenuto a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e il primo lustro dei Novanta, una Torino fatta di Fiat, di operai e cassa integrazione, di occupazioni, di scontri, di concerti, di ragazze bellissime e inarrivabili, di rivalsa sociale, di studio e di ozio, di Pavese, di poeti dimenticati e band storiche (Nerorgasmo sopra tutti). Di canzoni incise nella memoria. Dolorosamente. All'ombra della Mole Antonelliana, sotto i portici più lunghi d'Italia, con una voce sincera, a tratti aggressiva e gridata, a tratti commossa nel ricordo, come trascinata dal maggiore fiume nazionale, in assonanza con la band americana..."""" (dalla prefazione di Massimiliano Nuzzolo)" -
Grand Hotel. Romanzo sopra le nuvole
Fleischman, il personaggio principale del ""romanzo sopra le nuvole"""", è un trentenne solitario, rimasto orfano da ragazzino. La sua vita è un fallimento. Non è mai riuscito in nulla. Non ha mai neppiure lasciato la sua città, Liberec, nei Sudeti, al confine ceco-tedesco. Non ha mai avuto una ragazza. Ma Fleischman comprende le nuvole, le alte e le basse pressioni e le direzioni dei venti, gli effetti dei fronti caldi e freddi. La sua vita è un diagramma in cui annota il tempo atmosferico e lo scorrere del tempo. Fleischman, che non conosce nemmeno il suo nome proprio, è il tuttofare del Grandhotel di Jested, l'avveniristico e gigantesco hotel rotondo a forma di astronave (realmente esistente) che sovrasta la città. In questo luogo magico, sospeso tra la terra e il suo amato cielo si rende conto che troverà una via d'uscita dalla sua città e dalla sua stessa vita solo attraverso le nuvole. Nei suoi piani irrompe la cameriera Ilja, che un giorno arriva come un'apparizione alla reception dell'hotel. Ma la decisione di lasciare la città a ogni costo non è più reversibile, e la fuga non può che essere verso il cielo, in mongolfiera..."" -
Bolaño selvaggio
Dopo essere stato un poeta marginale e contestatore, Roberto Bolaño (1953-2003) è diventato in poco tempo un mito e un'icona per la nuova generazione di lettori e amanti della letteratura ispano-americana. Esplorare da prospettive e punti di vista diversi l'inesauribile immaginario di Bolaño è lo scopo di questa raccolta di saggi, a cui hanno partecipato studiosi (come Celina Manzoni, pioniera degli studi bolañiani), traduttori (come Chris Andrews, che riversa in inglese le pagine di Bolaño) e figure molto vicine allo scrittore cileno, nonché di primo piano nel mondo letterario (come Ignacio Echevarría, Juan Villoro, Rodrigo Fresán, Enrique Vila-Matas, Alan Pauls, Carmen Boullosa). -
Il crinale del tempo
Una sera di neve leggera Francesco si imbatte nel manifesto mortuario di un uomo che pensava di aver dimenticato. E lui, che come ghostwriter ha scritto le storie di altri, che ha prestato la propria penna e il talento per dare colori nuovi alle vicende personali di tanti – dagli invalidi ai partigiani e martiri fino a star dello spettacolo – capisce che è arrivato il momento di raccontare anche la propria storia, quella più dolorosa, quella della violenza che lui e il fratellino hanno subito da bambini per mano dello zio amato. Si riapre così una ferita profonda che pensava rimarginata e dimenticata. Ed invece un dolore sordo e latente si riveste di nuove spine, e Francesco attingerà dalla scrittura l'energia positiva per affrontarla. Un po'come gettare sale su una ferita aperta e solo poi cauterizzarla. Shock e sollievo che si alternano tra le righe in un procedimento circolare. Si rivede sul balcone la sera che suo padre ha scacciato lo zio da quella casa ""disonorandolo"""" con le male parole. Lo rivede le ore prima lavorare la terra del loro orto ignaro della rabbia dei suoi genitori, con quelle spalle ossute muoversi come tronconi di ali spezzate da angelo del male. Ripercorrere i ricordi ha il senso di inondarli di luce, svelarli al mondo distruggendone il potere annichilente come il sole uccide un vampiro. Allora, meticolosamente, li riesuma lasciandoli scorrere come veleno antico e inefficace nelle vene perché siano anche antidoto al male di vivere con un tale peso. Così quello zio torvo che ha deviato l'innocenza dei due nipoti giovanissimi con una violenza sessuale non sarà più un trauma antico. Una scrittura calibrata sulla ricerca del rispetto delle diverse sensibilità perché nella lettura nessuno inorridisca, ma quanto possibile lirica e alla ricerca di immagini e di idee propositive. Il messaggio è che per la soluzione dei traumi della vita bisogna confidare nel proprio talento alimentandolo ed esercitandolo perché esso è luce. E la luce, anche la più fievole, sconfigge il buio. Sempre."" -
La vita moltiplicata
Nella sua nuova raccolta Ghelli racconta storie e personaggi che si muovono sul labile crinale che divide la realtà dal sogno e dall’inconscio. Fin dal titolo, ""La vita moltiplicata"""", l’autore dimostra di voler scommettere sulla scrittura come strumento capace di intercettare altre dimensioni – altre rispetto a quella che siamo soliti definire “realtà” – dove si moltiplicano le immagini, i quadri e le scene mentali. Il risultato finale è quello di un grande cinematografo interiore in cui i protagonisti, e con essi i lettori, si muovono in cerca di una via di fuga dal sogno a occhi aperti che sembra averli intrappolati per sempre."" -
Con Bata nella giungla
Bata è un marchio di scarpe diffuso in tutto il mondo. Ma chi erano i Bata? E cosa ci facevano nella giungla brasiliana? I Bata erano calzolai. Erano cecoslovacchi. Che c’entra la giungla allora, con le scarpe? -
I morti non sanno nulla
Dopo una vivace serata, il dottor Theroux, autorevole psicanalista di fama internazionale, viene trovato morto nel parco della sua villa in svizzera, ucciso da un colpo di rasoio. Dino Fabbri, fotografo, innamorato dell'altra protagonista, Carlotta Maltraverso, paziente del dottore, inizia una indagine parallela a quella della polizia, scoprendo una fitta rete di relazioni tra coloro che ruotano attorno alla figura di Theroux. Il racconto, dai dialoghi cinematografici, si colora di ironia sottolineata da un disegno che attenua i momenti drammatici e le situazioni erotiche, in un crescendo di eventi e di confessioni che sposteranno i sospetti dall'uno all'altro dei personaggi fino all'inquietante conclusione. -
Vit(amor)te
Quarantaquattro poesie per ventidue arcani maggiori disegnati dall'autrice: parole e immagini come gemelle danzanti. Scrivere e illustrare poesie è per Valeria Bianchi Mian un'attività quotidiana, consolidata sperimentazione e strumento nel suo lavoro di psicoterapeuta. ""Vit(amor)te"""" raccoglie le poesie giovanili e quelle scritte tra il 2014 e il 2019, affiancandole alle figure dei Tarocchi. È una Totentanz che passa dalla nigredo, l'Opera al Nero, e punta alla rinascita, è un cerchio di versi che si fa spirale attraverso i disegni. Il filo conduttore di """"Vit(amor)te"""" è l'idea della natura viva: è una bozza di verde, lo spunto generativo, il germoglio rigoglioso o la foglia secca, il respiro della terra su cui camminiamo, natura che matura nella nostra psiche. La storia del diventare se stessi comincia dal Matto incompiuto, un germe, il seme ritrovato, e porta al ricominciare da capo."" -
La leggenda del Re Eremita
"Chi è il Re Eremita? Quale leggenda porta con sé? Dove vive? In quale tempo? Sappiamo che questa figura leggendaria ha origine nella Magna Grecia, ma Cetta De Luca spariglia le carte e intesse una favola nera, sanguinaria e vendicativa. [...] una parabola moderna che entra nei meccanismi psicologici della malavita organizzata calabrese e delle sue vittime femminili, donando loro, persino nella vendetta estrema ma mai consolatoria, il dolce sguardo di chi sa oltrepassare l'orizzonte dell'inganno e del dolore."""""