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I sogni non hanno testimoni
"L'ultimo romanzo di Giorgio Tomesani rientra nella categoria del noir. È in primo luogo un noir a colori, si potrebbe dire addirittura dai toni mediterranei, perché, insieme alle parentesi continentali di Milano e Ticinesi ed intercontinentali di Los Angeles, tutto si muove lungo il perimetro di questo bacino """"nostrum"""": Barcellona, le Baleari, Nizza, Marsiglia, Riccione. Luoghi di mare, con le loro diverse, ma solari atmosfere. Ma è anche un noir di movimento, i luoghi cambiano e si intrecciano secondo il fil rouge del bere, con cocktail, whiskey, vini e champagne raffinatissimi, e del mangiare, con ristoranti noti e meno noti, tutti accomunati dalla frequentazione assidua dell'autore. È, infine, un noir di donne affascinanti e di uomini, una dialettica di personaggi delineati, dal carattere preciso. Anche se il protagonista è maschile, le donne ideali di Tomesani sono i veri motori della vicenda, animatrici di passioni e sogni - senza testimoni - e distruttrici di vite, le loro e le altrui."""" (Paolo Pennacchi)" -
Non piangere che dicembre arriva presto
Dal racconto di una riga, umoristico e paradossale, a quello di varie pagine con tutta la tensione drammatica della resistenza alla dittatura, queste storie, aquiloni di fantasia nel cielo torbido della cronaca, toccano molte corde, dominicane e di ogni luogo, dallo stordimento alcolico della musica alla violenza di genere, dallo sperduto paesino di frontiera raggiunto da internet all’ospizio dove finiscono i boia, dall’onnipresenza dei delatori a un amore per sordomuti, da una madre che non deve addormentarsi (perché chi appare nei suoi sogni muore) fino al peggior incubo del dinosauro: l’uomo. -
Le tre verità
Berlino 1934: Hitler è cancelliere da un anno quando, sul fiume Dahme, nel sobborgo berlinese di Köpenick, vengono ripescati i corpi del regista cinematografico Albrecht Krakauer e del suo psichiatra, Bernhard Morden. Le ragioni delle morti restano poco chiare, il governo chiude rapidamente il caso. Bonn 1968: in piena contestazione giovanile, un convegno rievoca il cinema di Krakauer. Fritz Mond, noto regista fuggito negli Stati Uniti durante il Nazismo, viene invitato per raccontare l'arte e la vita dell'amico di un tempo. Non si limiterà a questo, ma rivelerà il sorprendente autore del crimine. Qualcosa però non torna, molto rimane inespresso. Basilea 2002: il caso Krakauer rispunta nelle parole dell'enigmatico Peter Mercier, finito in analisi dopo aver fatto ricerche sulla vicenda. Lo psicanalista Johannes Andreas avvia, con lui, il più complesso percorso terapeutico della sua vita professionale. Le verità che giungono a districare, sono tre. Imprevedibili eppure ovvie. Ognuna esprime la realtà del male: violenza, inganno, passione. Ognuna è complementare rispetto alle altre. Ma il mistero è veramente risolto? -
I sette raggi cosmici. La cerimonia del Wesak. La Festa della buona volontà
I tre brevi saggi qui riuniti costituiscono un unicum nell'intensa attività spirituale di Silvana Silvagni. Sono infatti da considerare come tre momenti imprescindibili nel cammino evolutivo. S'incomincia con l'individuazione dei raggi cosmici. «Ogni raggio» scrive l'autrice «esprime una qualità radiante e ognuno dà al mondo della forma significato, leggi e impulso a evolversi». Per la legge del ""come in alto così in basso"""", i raggi influenzano l'universo in generale e ciascun individuo in particolare. L'assimilazione dell'energia cosmica è amplificata in determinate ricorrenze, come la Cerimonia del Wesak, la cui importanza viene così sintetizzata da Silvagni: «I cambiamenti sui piani invisibili sono già cominciati da tempo, le energie nuove sono già disponibili e durante il Wesak si apre l'accesso a livelli superiori di consapevolezza». La benedizione impartita dai grandi maestri alle pendici del monte Kailash non raggiunge soltanto i fedeli presenti sul luogo, ma tutti coloro che riescono a stabilire un contatto. «Durante la meditazione,» spiega l'autrice «andremo con la mente nella valle del Wesak, riceveremo realmente la benedizione del Buddha e del Cristo e porteremo questa benedizione, questa grande luce, nel nostro ambiente». Altro evento collegato a un plenilunio, stavolta dei Gemelli, è la Festa della buona volontà. Una ricorrenza che favorisce e orienta nella giusta direzione quel desiderio di amore, spesso sopito, latente o fuorviato, che, unito alla saggezza, può trasmutare i buoni propositi in atti concreti a beneficio di tutta l'umanità."" -
Un vento dell'est
Spesso l’argomento degli immigrati in Italia viene affrontato su giornali e mass media in maniera arida facendo riferimento a dati, statistiche, numeri, oppure, in altri casi, viene proposto puntando su toni patetici e strappalacrime. Viceversa ""Un vento dell’est"""" scandaglia le storie private di due personaggi immigrati in Italia, esaminando non solo i loro bisogni materiali, ma soprattutto quelli legati al loro spirito, alla loro anima appunto, fondamentalmente il loro bisogno d’amare ed essere amati. Le due storie raccontate affondano le loro radici nell’attenta analisi psicologica dei comportamenti, delle illusioni, delle scelte dei protagonisti, anime venute da lontano, ma è investigato anche l’atteggiamento di chi, in Italia, viene a contatto con loro e attraverso questo rapporto finisce per cambiare le proprie convinzioni e il proprio sguardo sulla vita. Due storie completamente diverse, ma parallele per certi versi, che sicuramente possiedono forti punti in comune ed entrambe culminano in una scelta finale, che condizionerà il futuro dei giovani protagonisti e di chi sta loro accanto. Una soffusa ispirazione dickensiana anima le due storie: """"Oliver Twist"""" fa capolino nella prima e """"Grandi speranze"""" traspare nella seconda, a sottolineare come certe situazioni e certe emozioni travalichino i tempi."" -
Le origini della medicina moderna (1845-1910). Le trasformazioni della medicina da pratica a scienza
Nella seconda metà dell'Ottocento fu scoperto che le malattie infettive sono causate da entità invisibili capaci di riprodursi (i microbi), furono gettate le basi dell'immunologia, furono scoperti i Raggi X e sintetizzato il Salvarsan, il primo “proiettile magico” in grado di distruggere i germi senza provocare danni al paziente. Non si trattò di un semplice “progresso”, ma di una vera e propria “rivoluzione”, che trasformò la medicina da “pratica” a “scienza”. Come scrisse Charles Richet, che sarà poi Premio Nobel: “Non resta più niente della vecchia medicina. Tutto il passato è stato cancellato. Prima del 1872 si credeva ai miasmi, al genio epidemico... Non si era molto lontani dal supporre l'esistenza di un angelo sterminatore. Il vecchio edificio della scienza medico-chirurgica, che resisteva da venti secoli, è stato demolito in venti anni”. Questo libro illustra non solo le grandi conquiste della medicina in questo periodo, ma anche le vicende umane di quei grandi “rivoluzionari” che ne furono artefici. -
Giardini di pietra
In una città della Toscana, si svolge la vicenda di Giorgio e Dorotea. Lui è primario dell’ospedale della città, gode di un certo prestigio e di una condizione economica soddisfacente, ma ha un retaggio familiare opaco. Con la sorella più grande non ha un buon rapporto; col fratello più giovane, missionario, ha saltuari ed effimeri incontri. Non ha vere amicizie e nessuna altra esperienza è riuscita a consolidarsi stabilmente. Finché incontra Dorotea, conosciuta durante la malattia del giovane marito, poi deceduto. Tra i due si instaura un rapporto che non riesce ad assumere una forma stabile. La giovane vedova, infatti, ritorna in città solo dopo un lungo periodo trascorso a Biella con i suoceri, che la tengono legata con un ricatto, da cui riesce con fatica a liberarsi, pur tornando da loro in occasione della tumulazione del marito nella nuova cappella. Lo fa senza dirlo a Giorgio, che riceve un curioso e inaspettato invito da una collega, Vittoria, a recarsi in Tanzania. Un viaggio che lo segnerà profondamente come l’incontro con Gianni, un suo cugino, che non vedeva da molti anni. Giorgio è informato dalle amiche del definitivo rientro di Dorotea. Ma questo non basterebbe a rinsaldare il loro rapporto senza l’esperienza decisiva di alcuni avvenimenti: per lei, l’attesa di un grande evento; per lui, l’esempio di generosità e umanità di Vittoria e di Gianni. -
Scaccomatto
Gilberto Salentini, ufficiale di polizia in congedo, sventa un complotto ordito per ricattare un importante uomo politico. Tuttavia l'encomio ricevuto non chiude il caso: l'uomo politico pretende di avere quanto potrebbe comprometterlo e arriva alle minacce per ottenerlo. Consapevole che le prove dell'impianto ricattatorio di cui è in possesso sono la garanzia della propria incolumità, Salentini rifiuta di consegnarle. Sul torbido sfondo di un accordo Stato-mafia, s'innesta l'ombra di un potente boss latitante da oltre trent'anni dopo aver ordinato l'esecuzione di un alto funzionario dello Stato. Costretto a nascondersi da servizi segreti deviati che lo inseguono per eliminarlo, il protagonista riuscirà a uscire dalla pericolosa situazione con un'abile mossa finale. -
L' uomo che abbaiava ai gabbiani
È un libro da meditazione e per questo non per tutti. Scritto in forma di diario, è la storia della ricerca di significati attraverso la sensibilità filtrata dalla ragione. È anche la critica a questa ricerca e ai risultati che ha dato al personaggio in termini di rapporti umani. Copre due periodi importanti nella vita del protagonista, quando - non ancora quarantenne - affronta il mondo al massimo delle sue energie e professionalità e trent'anni dopo quando trova ancora la forza di cercare un senso nelle cose raggiungendo, alla fine, un equilibrio del tutto personale. -
C'era 49 volte un paese
Un paese che aveva dimenticato grazia e bellezza per mettersi in fila davanti al potere, un paese di cattivi schierati contro i finti buoni, di treni miracolosamente immobili e di rabbie sempre sul punto di sfogarsi, un paese che aveva smarrito il buon senso degli altri e la propria lingua, un paese angusto. Un paese dove per strada potevi incontrare il gatto, la volpe, i gattopardi e tanti lupi. Un paese da favola, per 49 volte! -
Storie di baci
Questo libro è un inventario di baci dati al volo: sul predellino di un treno, da sotto il balcone, sul sedile posteriore di un taxi o su quello anteriore di un'automobile che corre verso le vacanze. Però è anche una summa dei baci più celebri, nella letteratura e nell'arte: il bacio della buonanotte di Proust e i baci dipinti da Klimt, Hayez e Chagall. La tremula rosa nel giardino delle carezze, come lo definì Paul Verlaine, è analizzato nelle sue innumerevoli sfumature: il baciamano del principe di Salina e i baci tra uomini d'onore: in Italia se ne sono visti anche troppi. Il giovane Werther di Goethe, più che baciare, lo desiderava ardentemente, così come Consalvo, l'alter ego di Leopardi. Un posto di rilievo spetta al veneziano Casanova, che dette più baci di tutti, e a colei che senza un bacio non si sarebbe mai risvegliata dall'incantesimo di una strega. François Truffaut e Federico Fellini li hanno ritratti nei loro film, e Graham Greene... Insomma è un inventario che potrebbe non finire mai; perché il bacio - al pari dell'amore - è una lista infinita. -
Mind
"Mind"""" è un romanzo dal respiro globale, in continua oscillazione tra il bucolico e il futuristico, tra il desiderio di fuggire e la voglia di lottare. Da Roma a Monaco di Baviera, dalle colline sannite alla frenetica Johannesburg, la trama si sviluppa seguendo gli amori del suo protagonista, Francesco Vanguardi, un filosofo italiano di mezza età, che aspira a diventare pastore, ma è obbligato a combattere. Vi è costretto dalla comparsa di Mind, il successore dello smartphone, che legge le onde cerebrali dei suoi utilizzatori. I suoi padroni controlleranno presto il mondo intero se nessuno vi si opporrà." -
Le Furie
La fine del liceo segna per Melania, adolescente cresciuta in un contesto matriarcale dell’entroterra sardo, un momento di svolta. L’abbandono della terra natale e la presa d’atto dei propri desideri saranno solo le prime di una serie di tappe in un labirinto di sguardi e di proiezioni. Il filo della vita porterà la protagonista a riflettere sui limiti e sulle ambiguità dell’identità femminile, ripercorrendo le orme di una nonna e una madre le cui ombre la seguiranno anche oltre il confine col mare. -
Troppo cuore. L'ultima inchiesta di Marè
Un romanzo popolare, anzi “un romanzetto”: così l’autore ama chiamare i suoi quattordici gialli. E il presente, niente meno, per l’ultima inchiesta di Marè. E naturalmente l’ultima non sarà. Ma giallo e popolare sì. Di genere? Ma sì, con tutti i crismi: trama, mistero, feuilleton, indagini, indagati, svelamento (ma non consolatorio) del mistero... Sembra però di poter dire che quest’ultima prova in prosa di emmequ segni un passo indietro – o in avanti? o di lato? – rispetto ai precedenti. La storia narrata è ancora, come sempre, vicenda privata inserita e intrecciata alla storia dell’Italia e del tempo; come sempre i caratteri si danno soprattutto attraverso il dialogo; come nei precedenti Roma non è solo teatro ma coprotagonista della storia: sì, ma in questo ""Troppo cuore"""", l’azione va a esaurimento (solo un colpo di pistola, insomma), mentre lievita e cresce, col sottofondo di gran jazz e di songs belle assai, ricerca culturale sociologica e morale. C’è insomma, a dispetto del titolo, molto più di cervello che di cuore. Fino alle soglie, o ben addentro, quello che, nato nel ’900 (e se Dio vuole ancora in vita), romanzo saggio fu detto. E così la lingua: la quale, forse per codesto, si dà meno mossa e impastata, meno impasticcata, meno intruglio di italiano e dialetto, di colto e di volgare. E di seguito il Marè, come fosse davvero all’ultima balera, ci diventa tormentato insicuro e malmostoso come mai. E, ma stavolta veramente, sempre più triste solitario y final."" -
Una maestra ribelle
È il 1906. L’Italia sta vivendo un grande decollo economico e sociale, ma non per tutti è così. In un mondo apparentemente perfetto, dove ogni cosa sembra rispondere a un ordine preciso, si dipana la vicenda di Agnese Paresti. Agnese è una maestra che viene chiamata a insegnare in un paesino di montagna. Qui il tempo si è fermato in un presente quasi magico ma, a poco a poco, la giovane si rende conto dell’esistenza di un terribile segreto che grava sull’intero paese. La maestra che l’ha preceduta si è suicidata e un crudele meccanismo di regole sta triturando la vita di Lena, di Igino e di Ughetto. Sono i diversi, presenze invisibili, vittime di una comunità primitiva e rassegnata. Quando Agnese ne verrà a conoscenza, troverà nella ribellione l’unica risposta possibile all’indifferenza. -
Le scarpe nuove di Gennaro Alfano. Le inchieste del commissario De Felice
Una donna che una sera non fa ritorno a casa, il marito che ne denuncia la scomparsa ma pare non gliene interessi più di tanto, un'amica della scomparsa che ne insidia il marito, e poi un truffatore che si spaccia per mago, un gagà che vive alle spalle delle donne, uno strozzino nel mondo delle scommesse clandestine... Colpi di scena, informatori, e pizzichi di umorismo che rendono più lieve la lettura, ancora una volta il commissario De Felice dovrà dipanare un caso di scomparsa dai tragici risvolti. -
Numerologia
«La numerologia» spiega Silvagni «si fonda sul principio basilare che i numeri non sono soltanto elementi per contare, per calcolare misure e quantità, ma hanno qualità particolari, esprimono idee e forze, e hanno un proprio contenuto simbolico. Sono presenti nell'ordine cosmico e con la loro energia influenzano gli esseri umani e gli eventi». E ancora: «Il numero è l'essenza delle cose, il simbolo delle leggi che regolano l'universo e tutti i processi spirituali, e ogni simbolo è un accumulatore e un condensatore di energia. Ogni numero è quindi un'entità vivente, attiva: un condensato delle forze archetipiche che operano in lui». Questo saggio contiene esempi concreti di numerologia applicata alla persona e anche alla coppia. Le affinità fra i partner sono state ricavate dall'autrice attraverso lo studio comparato di numerologia e astrologia. -
Rhome
Enea, l'ultimo principe di Ilio, dopo la caduta della sua città conduce i superstiti fino alla costa occidentale. Qui un nocchiero sconosciuto, Palinuro, lo convince a interrogare l'oracolo di Delo: il responso spinge Enea a prendere il mare, insieme ai compagni e allo stesso Palinuro. Da qui, la storia di Enea si intreccia a quella di una donna troiana sfuggita al saccheggio della città. Nelle terre delle Amazzoni viene catturata da mercanti fenici e condotta schiava a Tiro, dove la giovane principessa Elissa le offre ospitalità e amicizia. La donna ha la mente turbata e il corpo coperto di cicatrici: il nome che le Amazzoni le hanno dato è ""Rhome""""."" -
L' Oreste trasformato
La silloge è articolata in trentasei componimenti poetici riconducibili a due schemi tradizionali, l'elegia e il sonetto, che si alternano nell'intera raccolta; il distico elegiaco è costruito abbinando un novenario ed un settenario in luogo dell'esametro, mentre il pentametro è reso con una coppia di settenari. Quanto al ritmo, esso risulta più variato rispetto alla scansione prosodica classica, il numero delle sillabe, dunque, si distingue come sola fedele coincidenza tra i due metri. La struttura del sonetto risulta invariata se non in merito alle rime, quindi, tenendo conto di un frequente ricorso a dialefe e sinalefe, i versi delle due quartine e delle due terzine di ciascuno sono riconducibili all'endecasillabo. Alle liriche è affidato il ruolo di far avviare la narrazione in prima persona di un'infelice, morbosa vicenda d'amore e, con il suo dispiegarsi, si ispessisce, altresì, l'intersezione con una complessiva riflessione di carattere esistenziale, che gradualmente si emancipa dalla dimensione soggettiva della voce narrante per approdare a sentenze di taglio gnomico, diretto, proprie della stagione lirica arcaica, il cui tono esasperato non tradisce quella sensibile lucidità, ambiziosa a renderle quanto più condivisibili, soprattutto svincolate da qualsiasi intreccio. In conclusione, non è inopportuno ribadire che in ciascuna poesia, sia al livello del significante che del significato, si è ricercata l'integrazione tra l'istituzione letteraria e la personale esigenza espressiva cui l'autore è stato chiamato da un'inquietudine che ha sperato di riflettersi e indagarsi nelle risonanze di un patrimonio inesauribilmente suggestivo. -
Le notti degli angeli. Le inchieste dell'ispettore Luigi Fabris. Vol. 1
Nella Torino del terzo millennio chi sono gli angeli? Sono ""nomi sconfessati, coperti da uno strato di fondotinta, negazione di un sesso rifiutato, cresciuto per caso in un corpo estraneo"""". E sono le vittime di un killer che, con precisione chirurgica, mutila le sue vittime e scompare senza lasciare tracce. Sono angeli che sopravvivono prostituendosi: Marta/Antonio, Jessica/Alberto, Sabrina/Claudio. A seguire le indagini un ispettore di polizia, Luigi Fabris, con la passione per il free climbing e una Jeep sulla via della rottamazione. Trovare l'assassino degli angeli è il suo primo caso di difficile soluzione, dove l'indagine si amalgama al coinvolgimento emotivo, mettendone a dura prova l'integrità professionale. Intorno all'ispettore gravitano i personaggi della sua squadra: il commissario Valenti, il suo capo appassionato di viaggi in villaggi turistici e di balli latino-americani; gli agenti della sua squadra (Turris, alle prese con un romanzo che non trova una fine ed eternamente fidanzato con Luisa; Galli, che non sorride mai; Mucci, l'unico agente (forse) normale e Pomicini, un metro e ottanta di donna dalla celata femminilità). E nel mondo di Fabris arrivano anche Youssouf, un ragazzino marocchino; Gloria, un'amica delle vittime (il cui nome anagrafico è Mario); Eva, la patologa dagli occhi di ghiaccio e dal passato oscuro collegato a una data nefasta; Ferrara, il capo di Eva che ha con lei un rapporto professionale conflittuale. Una vendetta che parte dal passato e trova nel presente un tragico epilogo. Ma dove il presente rappresenta anche la soluzione di un'altra indagine, all'apparenza minore, di sfondo, che cambierà la vita al piccolo Youssouf, il cui sogno è studiare per diventare poliziotto, come il suo amico Turris e come quelli della tv. Torino fa da sfondo all'indagine, una Torino prevalentemente notturna, dove gli angeli non riescono a nascondersi e a sfuggire al loro tragico e inaspettato destino. Prefazione di Bruno Gambarotta.""