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Il condominio che non c'è
"Il condominio che non c'è"""" è un viaggio alla ricerca dell'utopia: un luogo nel quale un numero più o meno grande di famiglie, che condividono lo stesso tetto, che entrano ed escono dallo stesso portone, che percorrono le medesime scale, abbiano improntato il proprio vivere quotidiano alla civile convivenza, alla reciproca tolleranza, al rispetto della dignità e dei diritti altrui; che abbiano messo al bando l'invidia, la maldicenza e l'egoismo per fare posto alla generosità e all'altruismo anche all'esterno del microcosmo che abitano. Il viaggio, compiuto da un redivivo Diogene in abiti moderni, riconoscibile dalla sua lanterna che rischiara il cammino alla ricerca dell'uomo, non condurrà alla meta agognata, ma saprà accendere e alimentare la speranza che in una terra e in un'epoca lontanissime possa nascere un giorno """"il condominio che c'è"""". Il condominio, vero e proprio spaccato della nostra società civile, diviene dunque una metafora delle dinamiche sociali e degli attriti che ne derivano e che si estrinsecano compiutamente nell'assemblea, luogo principe per i processi sommari, per le invettive e le affermazioni di principio, per le sopraffazioni e il rifiuto di ogni clemenza. Nel condominio persino le riunioni organizzate per fini ludici, quali un'innocente tombola natalizia, si trasformano in psicodrammi nei quali i condomini indossano (inconsciamente) gli abiti di personaggi teatrali (ecco i condommedianti) per dismetterli una volta abbandonata la scena e tornare a essere gli uomini e le donne di tutti i giorni. Il contenuto è organizzato in nove racconti brevi, ciascuno dotato di propria autonomia narrativa ma tutti ambientati in un condominio, che non è mai lo stesso, così come mutano gli interpreti, mentre i personaggi sono sempre quelli che caratterizzano l'ambiente condominiale: l'amministratore, i condomini, gli inquilini, i consiglieri, i fornitori. Tra i temi affrontati vi sono la violenza, la generosità, la malvagità, l'amore, il razzismo, la crudeltà, la solidarietà, la solitudine, la conversione: una tavolozza dai contrasti assordanti, ma il condominio è questo." -
La conquista
Lorenzo è un cardiochirurgo di successo. Nella sua vita esistono soltanto il lavoro e la forte amicizia che lo lega a Luca e Maya. Lorenzo non concepisce l'amore e la condivisione che scaturisce da esso. Perché dovrebbe sacrificare la propria libertà e ingabbiarsi in una relazione stabile? Il suo fascino gli consente di vivere relazioni occasionali con qualunque donna egli desideri. L'apparente serenità di Lorenzo viene però scossa quando nel bar dove è solito ritrovarsi con i suoi amici arriva Margherita, una ragazza energica e solare. Una novità assoluta per Lorenzo. Il loro incontro è un caso fortuito, l'amicizia che nasce fra i due è frutto di una squallida scommessa fra lui e i suoi amici. Ma Margherita non si limiterà soltanto a scuotere la rigidità di Lorenzo. Attraverso di lei il ragazzo scoprirà un mondo nuovo fatto di sentimenti e di condivisioni. Una “conquista” che lo accompagnerà fino alla scoperta decisiva della propria personalità. Perché la freddezza e l'aridità non sono mai la risposta migliore da dare alla vita. -
Le improbabili indagini dell'ufficiale Rizzo
"Uno scrivere, un modo di raccontare indubbiamente fuori dal comune sentire, quello di Raffaele Polo. Non è facile trovare aggettivi per definirlo: accattivante? Evocativo? Surreale? Misteriosamente affascinante? Intrigante? Sornione? Sì, perché nel suo raccontare ha una caratteristica che molto di rado ho riscontrato nell'altrui scrivere, seppur di nomi illustri: Raffaele Polo si fa beffe delle convenzioni del tempo, dello spazio, dei luoghi comuni della mente e dello snocciolarsi della vita quotidiana. Con una scrittura fortemente evocativa, trasporta il lettore nello spazio e nel tempo; certo, lo sanno fare anche altri, ma la sua abilità è particolare: salti repentini tra presente e passato che però non recano alcun nocumento allo scorrere degli eventi. Perché per Raffaele Polo la dimensione temporale ha altre misure, e riesce a calare il lettore in una diversa visione spazio/tempo, coinvolgendolo a tal punto da rendere credibili eventi surreali"""". (Dalla prefazione di Dedo di Francesco)" -
Graffi
Geltrude scopre di essere figlia di più madri: la madre ovulo, la madre provetta per il concepimento, la madre gestante surrogata. Poi c'è la donna che afferma di essere la madre naturale, che però sono due: quella alla luce del giorno, affascinante e splendida in società, e quella narcisista e violenta con sua figlia. E poi c'è Fosco. Un ispettore curioso che condurrà l'inchiesta sulla morte della ragazzina e sulle responsabilità di colei che professa di essere sua madre. Ne verrà fuori una strana indagine che avrà altrettanto strani risvolti. Geltrude ci parla della sua storia da uno speciale aldilà e ci chiede di avere pazienza prima di scoprire tutte le carte del suo racconto. Di come sia realmente andata. E di chiarire il mistero su chi sia veramente sua madre, e su se stessa. -
Il vantaggio dell'ostrica
Tra Francia e Italia del Sud, 1972 e 1973. Elenoire è una ricercatrice universitaria all'Accademia di Belle Arti di Parigi. Dopo l'espulsione dall'istituto a causa del suo ruolo all'interno del movimento femminista, attraversa un periodo di crisi. Questo evento scatena una vera e propria rivoluzione nella sua vita e in quella di coloro che le stanno accanto. La vacanza forzata dal suo lavoro la convince a seguire il marito Philippe, console a Marsiglia, in un viaggio diplomatico lungo i fiumi francesi. Nel corso di questa traversata Elenoire inizia una relazione clandestina che la trascinerà in un doloroso percorso interiore. Le pagine del diario della madre la accompagnano in questo cammino, nel quale dovrà fare i conti anche con il passato. Il suo, e quello di qualcun altro. -
Diario del disincanto di J. J. Panama
Qual è la parte più malata del dolore? Forse il fatto che si lascia sentire ma non sapere e noi, Eppure, pagina dopo pagina, con il solo scudo dei propri pensieri, Panama deve affrontare il dolore più grande, quello della persona cara; e lo fa con umile saggezza, con la costanza di chi compie la coraggiosa scelta di amare la vita, anche quando questa scorre precipitosamente verso il nulla. In questa storia eminentemente umana di esistenze che si intrecciano, non sempre si comprendono ma spesso si accompagnano, il lettore può mettersi in viaggio al fianco del protagonista e guardare con occhi nuovi la vita che si dipana giorno per giorno, malgrado tutto. -
L' imperatore dei sogni
Cos'è che fa grande un uomo davanti alla storia? I suoi sogni decidono per lui, tracciano la strada, hanno radici profonde, lontane, da ricercare nel passato. In una Sicilia medioevale multiculturale, Costanza d'Altavilla viene condotta nella capitale, dove si immergerà in una realtà palpitante, conoscerà il promesso sposo, Enrico, e una giovane musulmana, Fatima, sostegno insostituibile. Un lungo viaggio condurrà al matrimonio di Costanza e alla nascita dell'erede, destinato a diventare il futuro imperatore Federico II di Svevia, che dovrà misurarsi con la solitudine e con pericoli di ogni genere, ma mostrerà grandi risorse... Eventi imprevedibili, in uno scambio continuo tra realtà e fantasia, contorneranno la sua esistenza e coglieranno di sorpresa il lettore, ma alla fine del romanzo il cerchio si chiuderà, riconducendo tutto all'origine... -
Luoghi
Luoghi poetici, luoghi fotografici, luoghi letterari. Sono le tre sezioni in cui è suddiviso questo libro singolare, formato da parole e immagini. -
Libertà piuttosto che liberismo
Il denaro è l'energia propulsiva di ogni sistema economico, ma deve trovare un ruolo in sintonia con le esigenze dell'umanità. In un contesto dominato dall'ideologia neoliberista, l'atto economico è stimolato solo dal desiderio di ottenere denaro. Nel modello economico dominato dalla finanza predatoria, l'economia diventa un mezzo per l'arricchimento individuale, prelevando risorse prodotte dalla società per le sue stesse esigenze. Il limite tra lecito e illecito diventa incerto poiché l'impulso economico dal quale si originano i comportamenti di entrambi è l'accumulo di denaro senza preoccupazioni per l'escluso. La ragione di esistere della politica si trova nel compito di contrastare questi eccessi di egoismo individuale. -
Lo spirito che muove la giostra
Quello che a Ferrara tutti chiamano Pedagogico è un rudere invaso dalla vegetazione e dai rifiuti, ai margini della campagna. È quanto rimane del vecchio ospedale psichiatrico infantile di Aguscello. Dopo la chiusura, agli inizi degli anni '70, è divenuto un rifugio per clandestini e senza tetto, ma non solo. Leggende popolari, come quella della giostrina mossa dalle anime dei bambini morti, fanno del Pedagogico un polo magnetico per cacciatori di fantasmi, oltre che un luogo in cui si celebrano messe nere. Un sabato mattina di ottobre al suo interno viene scoperto il cadavere di un uomo anziano. Attorno al corpo tre candele, mentre sul petto è inciso un pentacolo, simbolo inconfondibile degli adulatori di Satana. Presto si scopre che la vittima è uno psichiatra che aveva iniziato la sua carriera all'interno del Pedagogico. Un delitto che sconvolge l'apparente tranquillità di una città di provincia. A gestire il caso è il giovane commissario Giovanni Falchi. Sulle sue spalle grava la responsabilità di un'indagine complessa, seppure segnata da una matrice fin troppo chiara. Falchi, supportato da una squadra dove svetta il dissacrante ispettore Zuffi, indaga senza trascurare elementi coperti da cinquant'anni di oblio. Il commissario dovrà fare i conti con lo scetticismo che lo accompagna, stretto tra il sofferto legame con il calcio giocato e le ombre del proprio passato, in un'età che lo pone nel difficile transito tra la gioventù e una maturità ancora da conquistare. Prefazione di Rudy Bandiera. -
Madamè
Ci sono: un grosso uomo nero con una lupara in mano, un ragazzo con nomi di attrici di poliziotteschi anni '70, una donna con un cappotto fucsia, un goffo cecchino napoletano e un'anziana signora che non dice nulla, tutti insieme, in una grande sala buia, ad aspettare che qualcuno li scriva. Ecco. Tutto qui. E chi dovrebbe scriverli? Fa poco, quasi nulla, sembra sia bloccato. Però qualcosa succede. Anzi, succede tutto. E non di tutto. Succede proprio tutto. Questo romanzo è la storia di ogni vita. Meglio, questo romanzo è la vita che merita ogni storia. Meglio ancora, questo romanzo è la storia che di ogni vita dovrebbe rimanere, ad un certo punto. Perché dentro ognuno di noi ci sono uomini neri, lupare, anziane mute, donne con cappotti colorati, cecchini partenopei, melodie di Bach e Wagner, ragazzi legati a una sedia, che si dimenano, urlano, piangono, imprecano e, alla fine, alla fine di tutto, esplodono in milioni di lapilli amaranto che ricadono a terra, lampeggianti come cuori senza gabbie, che soffocano su uno sbuffo di polvere e da lì, proprio da lì, iniziano ad avere un nome. Il nome di ogni spazio. Il proprio posto. -
Ildegarda e il mistero dell'arciere
In un contesto storico-geografico preciso e definito, descritto con pennellate chiare e decise (frutto di ricerca seria e approfondita), Ildegarda di Bingen si trova a vivere e agire incontrando personaggi di ogni estrazione sociale; condivide esperienze e situazioni di vita con le consorelle e i monaci benedettini “vicini di casa”, con nobildonne e cavalieri, prelati e abati, donne, uomini e ragazzi del popolo più umile. I fatti coinvolgono i protagonisti, che vengono descritti nella loro natura essenziale, ma completa. Alla descrizione dei luoghi ed alla narrazione dei fatti si fonde l’introspezione psicologica dell’anima dei singoli personaggi e l’analisi del contesto sociale e culturale in cui vivono e agiscono. Quasi fosse un giallo-poliziesco il racconto si snoda narrando alcuni omicidi alla cui soluzione Ildegarda dà un contributo essenziale. Fatti e personaggi di fantasia si amalgamano con luoghi, persone e situazioni storiche. Intreccio narrativo e connotazione storica si fondono arricchendosi reciprocamente, senza stridere né contrastarsi, ma esaltandosi e valorizzandosi a vicenda. -
Quella lunga notte
Un corpo assalito da una malattia che non perdona. L'incapacità di parlarne agli amici. Una passione che degenera. Un delitto. Nel romanzo il lettore è guidato in una vicenda, dove realtà e finzione si mescolano di continuo e per il protagonista la scrittura diventa vita e la vita si fa scrittura. -
Via del singhiozzo
Le grandi strade sono segnate dalla storia degli uomini, esse come gli acquedotti portano la vita da un posto all'altro. Di solito vicino alle grandi strade ne sorgono altre più piccole, che fungono da scorciatoie e quando anch'esse non sono più usate, si riempiono di scarti, pozzanghere, erbacce. Qui con il passar del tempo cresce un mondo stranito, miscuglio di città e campagna, immaginazione e realtà, intreccio di sogni fatti ad occhi aperti e ad occhi chiusi. Ma tutta la strada ed i suoi abitanti riconoscono il suono di uno strano violino che scaccia l'incuria ed i suoi derivati. A quel punto la piccola strada risuona più forte che mai. -
Fulcrum
L'organizzazione segreta Fulcrum, guidata da menti immerse nelle ombre più nere, assolda un gruppo di scienziati per sfruttare il più grande giacimento di greggio, in uno dei tanti Stati destabilizzati dalle primavere arabe. Gianluca Anesini, protagonista nell'Ordine dei Silenziosi, ritorna come ufficiale dei ROS dei Carabinieri, per unirsi a un gruppo interforze internazionale che dovrà indagare su diversi fronti e aprire la scatola dei segreti che avvolgono Fulcrum. Un'ellissi temporale ci riporta poi al 73 d.C. e alla Rocca di Masada. Un piccolo gruppo di superstiti, formato da donne e bambini, sopravvive al massacro degli Zeloti e inizia la sua fuga attraverso il Nord Africa, passando dal Mar Morto e approdando in una terra nuova, in un piccolo villaggio abitato da cristiani, anch'essi in fuga dalle persecuzioni. Qui il giovane Aris entrerà in contatto con antiche pergamene, teli con resti e reliquie, oggetti che raccontano la vita e la morte di Cristo. A lui verrà affidata una pietra con un'iscrizione in latino contenente un antico segreto. Il filo rosso che collega secoli così lontani è ancora una volta manovrato da Andrea Ghini, mercenario senza scrupoli, pronto a fare altre vittime e a ottenere, finalmente e con ogni mezzo, ciò che brama da una vita. -
Conversazioni con la polvere
Pamphlet 'colto e divertente' scritto sotto forma di dialogo tra due cameriere immaginarie che giungono alla provocatoria conclusione che l'unico atto veramente rivoluzionario per poter raggiungere la chiara definizione di che cosa sia una Donna o l'Essere Femminile sia quello di cancellare in un colpo tutto il sapere fino a ora raggiunto. Munite solo di stracci e paletta, cercheranno di demolire l'intera conoscenza, che è esclusivamente maschile, spolverando tutto il sapere sedimentatosi sui libri della Biblioteca Universale, nei quali si trova scritto che per tutta la moltitudine di singole individualità maschili corrisponde sempre un solo e unico prototipo, l'Uomo con la U maiuscola: l'Essere Universale, Unico e Neutrale; mentre per definire l'altra metà del cielo vi si trovano solo lunghe e snervanti liste di singoli esemplari femminili: dalla borderline alla santa sacrificale, dalla eroina passionale alla nevrotica intellettuale. Quindi, l'universalità non solo non esiste ma è profondamente androcentrica. Forti di questa certezza andranno alla ricerca della Stanza Originaria, la fonte della percezione del mondo al femminile, analizzando, come controprova, la vita e i testi di molte scrittrici, tra le quali alcune molto importanti ma poco conosciute in Italia: Elsa Triolet e Lidya Zinovieva-Annibal. -
Aiutavo il destino
Alessio è giovane e la vita gli sta sbocciando tra le mani. Ha vinto il campionato di calcio col Casale ed è riuscito a parlare per la prima volta con la donna dei sogni. Ma esplode la Grande Guerra e lo scaraventa lontano in un inferno di sangue. Sarà l'inizio di un viaggio interminabile che lo porterà per trincee, ospedali, gallerie e montagne gelate a lottare per riprendersi tutto quello che gli hanno tolto. -
Il maestro illecito
Le condizioni della Piana, secondo il maestro dell'A, il protagonista del romanzo, sono ""la copia esatta della regione e dello Stivale intero"""". Sette misteriose, consorterie mafiose, violenze diffuse tra i migranti al lavoro nei giardini d'arance. A far precipitare il tutto, tra gennaio e maggio del 2014, ci sono tre fatti di notevole valore sociale: la morte di una coppia e di un bambino di soli tre anni, uccisi e bruciati nella loro auto; l'uccisione violenta del parroco don Lazzaro; la messa di Papa Francesco nella piana dell'ex-zona industriale di Sibari. Eppure in questa liquidità caotica il maestro Rolando dell'A nutre speranze, partendo dalla povertà, dall'ignoranza e dalla razionalità. E lo fa mettendoci la sua vita. Nel tempo libero, insegna italiano ai migranti e ne fa una comunità di maestri che non solo imparano a leggere e a scrivere, ma anche a comprendere come la realtà """"viene"""". A raccontare tutto questo è la voce narrante del giovane poeta Santo Siciliano, sarà lui a cercare il raccordo spezzato tra le generazioni sperse della postmodernità."" -
Professione researcher
Un lettore appassionato di rarità letterarie rimane incuriosito dalle note introduttive di un libro in cui si è imbattuto casualmente. L'autore del romanzo è scomparso e sembra di capire che il mistero della sua sparizione sia legato alle storie contenute nel libro. È solo una trovata pubblicitaria o l'autore è davvero sparito? E le storie sono vere o è solo finzione letteraria? Il lettore lo capirà piano piano rendendosi protagonista di una puntigliosa caccia al tesoro che lo vedrà vagare dall'Oriente al continente americano, intrecciando inevitabilmente la sua vita a quella del misterioso scrittore scomparso. -
Il buio bianco
"Il buio bianco"""" narra la storia di Demis Berardi, la pecora nera del paese. Attaccabrighe violento e irascibile, Demis, dopo essere stato espulso da scuola, vive le sue giornate diviso tra il lavoro di manovale e il cameratismo con Gillo, Marco e Bicio, gruppo di coetanei in cerca di evasione. Solo due ex compagni di classe, Berto e Sveva, la ragazza di cui Demis è innamorato, vedono in lui un animo fragile e disperato, bisognoso di comprensione e tenerezza. Ma la rabbia di questo giovane uomo «secco come un lupo, lungo, biondo, occhi di luna cattiva» ha il sopravvento: e così un giorno, insieme al suo branco di amici, Demis sarà protagonista di un atto atroce ai danni dell'amata Sveva. Un atto che lo condannerà a errare in eterno, confuso nella nebbia oscura della propria anima, «la nube al principio e alla fine del mondo»."