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Mulieres Salernitanae. Storie di donne e di cura
Una città del Mediterraneo medievale: Salerno, la Città della Medicina. Sei donne, donne che curano, e le loro storie, che si snodano dal 1084 al 1422. Sei aspetti del femminile, in un mondo che cambia, e che riserva molte sorprese. Un mondo forse diverso da come lo abbiamo sempre immaginato. -
La piazza
Libro candidato da Piero Mastroberardino al Premio Strega 2021rnAntonio ha un peso che lo opprime, ricordi che solo l'eroina può rendere sopportabili. Giuliana tiene nascosto dentro di sé un passato traumatico, da cui vorrebbe fuggire. Domenico, invece, il passato non lo vuole dimenticare, perché nessun altro debba subire la sua stessa ingiustizia. Salvatore dell'illegalità ha fatto un mestiere, legandosi alla camorra. Storie diverse, ma tutte legate a Rosa, una donna plasmata da legami famigliari in cui crede ostinatamente, nonostante gli abusi subiti dagli uomini della sua vita. Tutti eccetto Domenico che, come i suoi figli, le ha dato solo amore. Proprio quando una verità tremenda riemerge, a Rosa tocca l'onere di difendere la sua famiglia dai criminali legati al marito e mettere in salvo il futuro dei suoi figli. A qualunque costo.Proposto da Piero Mastroberardino al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:rn«Sono lieto di proporre la candidatura dell’opera dal titolo La piazza, di Angela Vecchione, pubblicata da Robin.rnNella Napoli degli anni ‘80 segnata dalla presenza della criminalità organizzata, il libro affronta tematiche ancora oggi di forte impatto sociale: gli abusi sessuali, la dipendenza dall’eroina, l’aborto, la camorra.rnUna storia tutta al femminile caratterizzata da uno stile limpido e crudo, estremamente realista. Nella sua durezza emerge l’umanità di un mondo che riesce a volersi bene nonostante tutto, lasciando intatta la speranza.» -
La storia di Bobi
Bobi, il cane di Bob Stevenson, se n'è andato da casa. Se n'è andato perché Bob lo ha offeso: «Ma lo sai, Bobi, che sei davvero un cane?». Nel suo viaggio alla ricerca di una nuova famiglia, farà la conoscenza dei mille topi del granturco che hanno da consegnargli i messaggi di Bob, il suo Bob: vuole il suo ritorno. Ma il cane è allegramente cocciuto e forse sta riscoprendo un'altra possibilità di vita. La strada va avanti e si alternano i giorni di marcia alle notti di sogno nel granturco, sempre ricche di sorprese. Qui avrà anche l'occasione di ascoltare le poesie del maestro Giordano Ratto Bruno! La storia di Bobi è anche la storia di Bob. La storia di Bobi è soprattutto la storia di una grande, grandissima amicizia che non vuole finire. -
Racconti veneziani. Ediz. integrale
Con il saggio introduttivo ""Henri de Régnier a Venezia"""" di Marco Catucci. I Racconti veneziani, scritti sul filo del ricordo e mai, come precisa l'autore stesso nella sua introduzione, mentre era a Venezia, giocano sulle apparenze: maschere, specchi, riflessi, travestimenti. Omaggio a Venezia, travestita spesso anche nei nomi, occasioni e incontri rivissuti e ricreati nella memoria, labirinti e figure sfuggenti, i Racconti veneziani danno l'esatta misura di uno scrittore dalla prosa cristallina e seducente, fedele alle proprie ossessioni, simmetrico e allo stesso tempo vertiginoso. Traduzione integrale di Albino Crovetto dell'edizione parigina del 1927 dei Contes vénitiens, illustrata con gli acquerelli e le vignette di Charles Martin."" -
Casa di Savoia: La dama di voluttà-Carlo Emanuele II
Alexandre Dumas (1802-1870), uno dei più celebri romanzieri e drammaturghi dell'Ottocento, autore dei ""Tre moschettieri"""", del """"Conte di Montecristo"""", de """"La Regina Margot"""" e di tanti altri romanzi storici di grande successo, ideò un ciclo di romanzi sulla Casa di Savoia pubblicati dalla casa editrice Perrin di Torino tra il 1852 e il 1856. Ne """"La dama di voluttà"""" seguiamo gli amori, le avventure, la vita familiare di Vittorio Amedeo II e gli intrighi della corte di Savoia attraverso le apocrife memorie (frutto della fantasia della Comtesse Dash) della contessa di Verrua, che fu per dieci anni l'amante del re. In """"Carlo Emanuele III"""", con un procedimento inedito e geniale, facendosi in parte quasi specchio del primo romanzo, la vita di Vittorio Amedeo II è vista invece con gli occhi del figlio, suo successore e poi suo rivale."" -
Gli illuminati. Ediz. integrale
Mentre inseguiva le sue allucinazioni, Nerval riuniva in volume i suoi ritratti della follia, sotto il titolo Gli Illuminati. I singoli ritratti erano nati dalla curiosità per gli enigmi della mente, che erano i suoi. Attraverso le vite degli altri Nerval scriveva - nelle analogie e nelle discordanze - la propria autobiografia esistenziale. Scacciata dall'irrazionale del sogno e della follia nelle opere di fantasia, la ragione tornava a essere, nei racconti biografici, la misura delle cose - tuttavia con la sfida di parlare di sé nel sottotesto, mentre il discorso del testo dissolveva le manie e le farneticazioni dei suoi eccentrici eroi. -
Racconti profetici
La pubblicazione dei Racconti profetici venne annunciata come imminente nel 1900 sulla rivista «Partisans », ma in realtà non vide mai la luce. Nonostante molti progetti al riguardo, Ryner non riunì in volume i suoi numerosi racconti pubblicati su rivista. Quella che qui si offre al lettore italiano è un'ipotetica, ma plausibile, ricostruzione della raccolta, corredata dalle litografie di Alexis Mérodack-Jeaneau, l'illustratore del volume mai ultimato. Tra viaggi nell'universo ed esplorazioni dell'onirico, uomini volanti e profeti innamorati, questi racconti (con alcuni piccoli capolavori come La Rivolta delle Macchine e L'uomo-scimmia) rinnovano temi, personaggi e tendenze del genere fantastico. Emerge da ogni pagina la volontà profetica di Ryner, che in tutti i suoi scritti si è adoperato perché la parola torni a essere un ponte tra l'uomo e la natura, tra l'uomo e le cose, ma soprattutto tra l'uomo e l'uomo. -
Prigionieri del deserto
Il capo mandriano John Curry sta attraversando il deserto a cavallo per salvare la vita di un bambino indiano, quando viene disarcionato. Tratto in salvo per caso da una donna sposata, sola e con un marito geloso e intrigante che diventerà un suo mortale nemico, si trova via via coinvolto in un traffico illegale fra contrabbandieri e misteriosi riti indiani. A meno che Curry non cavalchi di nuovo, tre persone moriranno e una di loro è proprio lui stesso. Pubblicato per la prima volta a puntate in rivista con il titolo Desert bound, e l'anno successivo in volume con il nuovo titolo, Captives of the Desert si differenzia dalle tipiche narrazioni di Zane Grey per vari aspetti, e per altri è meritevole di interesse filologico. Nostalgico del mito della Frontiera come tutta la produzione del grande autore americano, questo romanzo è però già rivolto al nuovo secolo che avanza, con le sue contraddizioni e i suoi pericoli, trasportandoci in quell'America di inizio Novecento che stava affannosamente tentando di edificare un epos degno della propria identità nazionale. -
Poesie. Testo russo a fronte
Arvo Mets nasce a Tallinn nel 1937. Dopo aver imparato la lingua russa, compie gli studi a Leningrado e a Mosca e inizia a comporre poesie in russo. Negli anni Settanta frequenta gli ambienti letterari moscoviti e si afferma come uno dei principali rappresentanti del verso libero. Dal 1975 al 1991 collabora con la prestigiosa rivista letteraria ""Novyj mir"""". Muore a Mosca nel 1997. La posizione di Mets non ha nulla dell'evasione, della contemplazione panica, del senso di superiorità di chi anela alla fusione con il mondo della natura per fuggire quello degli uomini e delle cose. Al contrario, è nel quotidiano, nel lento susseguirsi di gesti apparentemente banali, come un risveglio domenicale, una fugace occhiata alle gambe di una bella ragazza, o la cura del figlio appena nato, che il poeta si lascia sorprendere dall'immensità del creato. La presente raccolta include poesie di Arvo Mets rimaste fino a oggi inedite. La disposizione dei componimenti rispetta la volontà dell'autore, così come è stata trasmessa dalla vedova Natalija."" -
Di me, di te, di noi
2 Agosto 1980: Lucia resta gravemente ferita per l'esplosione della bomba alla stazione di Bologna. I protagonisti del romanzo sono gli amici di sempre, legati a Lucia, accomunati dai loro verdissimi anni e dalla ricerca dell'amore, che freme nei loro cuori. -
Danze per bestie selvatiche
Danze per bestie selvatiche è un racconto in immagini, in discorsi di alcuni fatti accaduti nell'arco di sette anni (e qualche mese). Un ciclo evolutivo che inizia e finisce con una crisi passando per l'innamoramento, il tradimento, l'elaborazione di traumi passati, molti viaggi e una morte importante. L'uso dei versi, per lo più sciolti e liberi, è la scelta compositiva che più della forma racconto è in grado di operare una restituzione visiva, quasi cinematografica degli avvenimenti, dei sentimenti, delle emozioni. Poesie come danze utili alla comprensione di stati corporei ed emotivi che necessitano una masticazione e una digestione più lunghe per essere accettati. Un atto di cura riferito ad un sé, a un tu, a un noi, a un tutti nel desiderio di nutrire gli aspetti meno addomesticati dell'essere spesso attraverso la relazione con le bestie che incontriamo, che siamo. -
Le amiche di Irene
Quattro ragazze, quattro realtà, quattro vite. Quando le LADI, Luciana, Ambra, Donatella e Irene, si incontrano la loro amicizia traccia un solco indelebile nelle loro esistenze. Luciana trova un supporto per affrontare le difficoltà che la madre, immancabilmente, crea sul suo cammino e qualcuno con cui vivere la propria innocenza. Perché oltre all'aspetto esteriore c'è di più, e le sue amiche sanno apprezzare la sua sensibilità. Ambra scopre la bellezza della condivisione, perché quando i problemi si condividono sono più semplici da affrontare. Per questo le sue amiche sono donne incredibili. Donatella cerca il coraggio di sentirsi leggera a discapito di ciò che le dice la bilancia, perché le amiche devono intuire tutto, anche un disagio nascosto. Irene è il loro collante, sa che sono straordinarie e grazie a loro ha una casa in cui tornare dopo ogni viaggio in giro per il mondo. In fondo loro sono le amiche di Irene e questa è la loro storia. -
Brontola il cielo
Brontola il cielo e metodo istintivo: la penna si poggia sul foglio e, in una manciata di minuti, vomita emozioni. Le poesie che ne nascono sono fotografie dell'anima e, al pari di un'istantanea, rappresentano il tutto di un momento pronto a tramutarsi nel niente dell'attimo successivo. Il titolo Brontola il cielo è una metafora scelta dall'Autrice per raffigurare un'anima tormentata che non riesce a sentirsi compresa nel suo erigere la scrittura al di sopra di tutto; si sente quindi costantemente in bilico tra penna e rinuncia, gioia e sensi di colpa, vita che vorrebbe vivere e vita che gli altri vorrebbero che vivesse. -
Una sezione per ogni campanile. Il PCI nella provincia di Rieti negli anni '40 e '50
Nel giugno del 1944, le truppe tedesche abbandonarono Rieti. Da quel momento, iniziarono ad organizzarsi alla luce del sole tutte le forze democratiche, aspramente combattute dal regime fascista. Tra queste c'era il Partito Comunista Italiano, che in provincia, già all'indomani della caduta di Mussolini, datata 25 luglio 1943, aveva costituito alcuni piccoli nuclei nel capoluogo e in qualche paese. ""Una sezione per ogni campanile - Il PCI nella provincia di Rieti negli anni '40 e '50"""" racconta la storia del partito nei primi anni del dopoguerra, spaziando dal posizionamento dei comunisti nel contesto internazionale alle beghe interne alla federazione reatina, dalle proposte per lo sviluppo del territorio ai giudizi sulla situazione politica italiana, dalle campagne elettorali fino alle innumerevoli e sempre presenti difficoltà organizzative. La narrazione è basata su un esame approfondito dei documenti contenuti nella sezione """"Regioni e province"""" dell'archivio storico del Partito Comunista Italiano, conservato presso la Fondazione Gramsci di Roma, che comprende testimonianze di varia natura. Dalle carte traspare anche, a più riprese, un quadro abbastanza nitido delle condizioni socioeconomiche della provincia di Rieti, zona per lo più povera e arretrata, in gran parte carente dei servizi essenziali. Lo scopo di queste pagine è mettere in luce un passato finora poco conosciuto, contribuire alla definizione e alla conoscenza di un frammento importante della storia locale."" -
Adele e Spank sola andata
Estate 2014. Adele, in compagnia dell'amato cane Spank, arriva al Camping Edera in fuga da un amore finito che le ha lasciato il cuore a pezzi e molta voglia di bere. La sua strada incrocia quella di Danilo, pusher d'animo nobile, prigioniero di un passato doloroso. Al fianco dell'improbabile coppia agisce Tommy Paletta, fratello di Danilo, innamorato di Maria e del gelato gusto puffo. A chiudere il cerchio il cinquantenne Scheggia, diviso tra i doveri paterni e i piaceri del corpo. Quattro personaggi agli antipodi, legati gli uni agli altri in una catena indissolubile che li porterà, la notte di Ferragosto, a oltrepassare ogni limite. -
Eterno autunno. Dodici incubi di carta
Dodici storie. Un immaginario comune che è contemporaneamente fantastico e cupo. Attimi di trepidante attesa che si alternano a momenti di angoscia, stati d'animo penosi, paesaggi meravigliosi e impossibili. Ci sono omicidi e aggressioni. Qualcuno muore e qualcun altro si salva. Capita di assistere ad avvenimenti inspiegabili o prodigiosi. E accade che i personaggi compiano scelte più o meno condivisibili, proprio come nella vita, interrogandosi su quanto sia possibile scendere a compromessi con una realtà, ben diversa da quella a cui sono abituati, senza impazzire o lasciarsi soggiogare. -
I morti non sono contenti
Una donna ripercorre le tappe della sua vita, seguendo il filo dei suoi pensieri e delle sue visioni. Riflessioni, ricordi e suggestioni anche di un passato lontano si intrecciano in una molteplicità di scenari che da Orvieto e Pisa si estendono fino alla Russia, a Budapest, al Mediterraneo, alla fattoria di Faringdon, alla Grande Bibliothèque. Un'ironia pungente e dissacrante accompagna il lettore a scoprire come lo Spirito del Tempo possa influire sulla storia individuale. -
Smorfie gaie e smorfie tristi. Con il saggio introduttivo «L'importanza di essere Roberto»
Roberto Bracco (1861-1943) fu giornalista, novelliere e drammaturgo, autore di canzoni e soggetti cinematografici. Eletto nelle liste di Giovanni Amendola nel 1924, partecipò alla secessione dell'Aventino e fu uno dei pochi intellettuali italiani a non venire mai a patti con il regime fascista, pagando la sua coerenza ideologica con l'ostracismo nei confronti delle sue opere, e con il veto alla candidatura al premio Nobel per la letteratura proposta tra il 1922 e il 1926. Luigi Capuana giudicò le Smorfie gaie e le Smorfie tristi, pubblicate dall'editore Sandron all'inizio del Novecento e qui riunite in un unico volume, ""tra i più splendidi prodotti dell'evoluzione della novellistica odierna in Italia"""". Con il saggio introduttivo «L'importanza di essere Roberto» di Marco Catucci."" -
Un debutto nella vita
Con la novella originale di Laure Balzac. Illustrazioni tratte dall'edizione Michel Lévy del 1874. Viaggiando sul ""cuculo"""" da Parigi al castello di Presles, Oscar e i suoi giovani compagni di viaggio si riempiono la bocca di frottole inverosimili; mentendo con la stessa facilità con cui respirano, parlano di Orienti da cartolina, conquiste femminili vere o presunte, castelli e battaglie in terra di Spagna: tutto è pretesto per vanterie e scherzi all'apparenza leggeri che però avranno conseguenze sul loro futuro. La morale di questo racconto crudele, che è anche un romanzo di formazione, è che un universo fittizio, costruito su frasi senza senso, crolla alla prima occasione, soprattutto nella Francia che si avvia alla monarchia borghese di Luigi Filippo. La realtà riprende allora i propri diritti per ristabilire l'equilibrio tra le parole e le cose: un equilibrio governato dalla legge del taglione."" -
Viaggio (a ritroso) in Inghilterra e Scozia
Jules Verne (1828-1905) a trentun anni, parte da Nantes per sbarcare a Liverpool ma, costretto a passare per Bordeaux, dovrà compiere un viaggio a ritroso. Solo l'acquisizione delle carte e dei suoi taccuini da parte della municipalità di Nantes ha consentito di recuperare un manoscritto ricco di malizia e di ironia, di immagini fantasiose e dettagli veri, che contiene già tutta la futura opera verniana.