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Prima la Russia, poi il Tibet
In Russia, stretta nella morsa di una carestia, Lenin era appena morto, la dittatura di Stalin era all'inizio e il Grande Terrore doveva ancora iniziare. Preso il primo volo commerciale verso l'India, impiegandoci lo sbalorditivo tempo di sette giorni, Byron fu catapultato nei tumultuosi ultimi anni dell'impero anglo indiano. Ghandi era imprigionato, mentre rivolte e scontri tra Indù e Mussulmani erano all'ordine del giorno. Infine Byron penetrò nel Tibet, il paese proibito. Visitando ""la terra delle nevi"""" vide il Tibet com'era quando il Dalai Lama era ancora alloggiato a Palazzo del Potala, vent'anni prima dell'invasione cinese. Prima la Russia... Robert Byron si muove tra le antiche chiese russe, gli affreschi e le icone con l'animo dell'esploratore, scevro da luoghi comuni e itinerari prestabiliti che potrebbero condizionare il suo sguardo indagatore. ...poi il Tibet. Il secondo viaggio gli svelerà la bellezza arcana di un paese non ancora contaminato dalla Rivoluzione Industriale, dal """"virus delle macchine"""". Riunite in un solo volume le impressioni suscitate da questi due territori di confine, la cui diversità è un simbolo delle formidabili contraddizioni che fanno della vita del Ventesimo secolo un privilegio e un enigma."" -
Il sipario sui sogni
"Se lei sapesse che il nostro mondo e tutte le cose in esso contenute sono proiezioni provenienti da un livello di realtà al di là dello spazio e del tempo; e se sapesse che persone molto infelici possono ritrovare la felicità, spostandosi da un livello ad un altro, lei non le aiuterebbe?"""". Questo il quesito che si trova ad affrontare Frida Falk, psicoanalista junghiana, quando Magnus Ström le racconta dell'esistenza del Movimento Liberi Sognatori e la mette in contatto con quattro pazienti che hanno bisogno del suo aiuto per transitare da un livello di realtà all'altro. Quattro storie di perdita: una madre che ha perso una bambina, un anziano pittore privato della vista, un ragazzo transessuale orfano della propria identità e un profugo nigeriano, la cui capacità di vivere sembra essere annegata insieme ai suoi sventurati compagni di viaggio. Ma se trovare la felicità nei sogni equivalesse a perdere la vita? E se aiutare quattro persone a ritrovare ciò che hanno perduto significasse per Frida smarrire se stessa?" -
Tim, partitura a due voci
Un uomo intelligente e spregiudicato, che persegue i suoi scopi con fredda determinazione, e una ragazza seria e dolce, ma forse non abbastanza coraggiosa per vivere l'amore fino in fondo, alternano le loro voci per parlare di un giovanissimo artista, tanto geniale quanto fragile, che è il vero protagonista di una storia di successo e di tragedia. -
Il paziente scaduto e il sole di Mogadiscio
Napoli, 2016. Maurizio attende la morte in un reparto per lungodegenti. Mogadiscio, 1946. Il sole che splende sulla città è rovente, non lascia scampo. Il filo che lega queste due realtà così distanti è l'amore di Renata e Rino, un amore caparbio e ostinato che riesce ad attraversare e superare la distanza, l'incertezza economica e la malattia. In un dialogo senza veli con il suo migliore amico, Maurizio ripercorre le tappe fondamentali del rapporto dei suoi genitori. E soltanto parlando di questo amore riesce finalmente a riconciliarsi con la vita. -
Parlavo con me ma volevo che sentissi anche tu
"Parlavo con me, ma volevo che sentissi anche tu"""" è una raccolta di poesie composte nell'arco di circa cinque anni e proposte in ordine per la maggior parte cronologico. L'opera è nata da un'esigenza personale di confessare sulla carta emozioni e momenti particolari che hanno reso la quotidianità dell'autrice un percorso extra-ordinario." -
La casa sulla scalinata
Intrecciando sul filo dei ricordi realtà e fantasie, la protagonista ricrea con nostalgia la storia quasi secolare di una casa e della sua gente sullo sfondo di un’antica città destinata al declino. Nell’affollarsi dei personaggi spiccano le figure ancora ottocentesche della matriarca Giuseppina e delle sue figlie, donne libere che, ciascuna a proprio modo, osarono andare contro le convenzioni e forgiarsi il destino. -
Moishele
Moishele è giovane quando i tedeschi invadono la Polonia e gli ebrei del villaggio dove vive vengono deportati. Riesce a evitare il destino degli altri grazie all'aiuto di Steiner, un amico di famiglia che lo nasconde in soffitta. Però si trova costretto a condividere questo spazio buio e angusto con Annuska, polacca che non esita a esprimere il proprio antisemitismo. Questo è solo il primo dei personaggi femminili che con le loro parole e azioni segneranno Moishele in questi anni di violenza, fuga e riflessione. L'autore restituisce, in una moltitudine di punti di vista, fatti che ha vissuto in prima persona, personaggi che forse non ha incontrato, ma a cui è in qualche modo passato accanto. Ma anche riflessioni su un capitolo della Storia che non deve essere messo a tacere. -
La rete dell'inganno
Il corpo dell'ingegner Poggi viene ritrovato in un fosso alla Magliana; ha il collo ricoperto di sangue ma i vestiti sono puliti. Greta Arcuri viene assalita da un uomo incappucciato mentre passeggia a Villa Borghese. Il mondo della tecnologia sta per essere travolto dal successo di una nuova app che comprometterà la privacy di milioni di utenti. Le vite di Mauro e Francesco, due giovani reporter, saranno sconvolte da questi eventi solo apparentemente sconnessi tra loro. Entrambi si troveranno catapultati in una realtà incomprensibile, governata da un misterioso burattinaio che dall'ombra sembra poter decidere i destini dei personaggi e dell'Italia intera. -
Il figlio della foca. Celentano e Fantastico 1987
Ricordate la clamorosa edizione di Fantastico - popolarissimo varietà Rai del sabato sera - condotta nel 1987 da Adriano Celentano? Rammentate le gaffe, le pause, i predicozzi e le trovate spiazzanti e sconcertanti del Molleggiato? Avete già dimenticato le polemiche, i titoli sui giornali, gli editorialisti scatenati, i dirigenti della televisione pubblica terrorizzati, le vicende giudiziarie, le interrogazioni parlamentari? ""Il figlio della foca"""" racconta la storia del programma più pazzo, ingovernabile e sgangherato della tivù italiana. Una vicenda in cui compaiono, a vario titolo - oltre ovviamente all'ex ragazzo della via Gluck - Dario Fo, Umberto Eco, Little Steven, Franca Rame, Vittorio Feltri, Little Richard, Pippo Baudo, Giorgio Bocca, Comunione e Liberazione, Vasco Rossi, Walter Veltroni, Enzo Biagi, Enzo Jannacci e tanti altri. Un libro che parla, a suo modo, di un'epoca - quella del pentapartito, delle lottizzazioni, della televisione analogica, della dittatura del telecomando, della guerra degli ascolti tra la Rai e la Fininvest - lontana eppure vicinissima..."" -
Tre problemi di fisica
La critica di alcuni elementi del metodo infinitesimale rende possibili modelli descrittivi idonei all'interpretazione convincente di fenomeni fisici rimasti indecifrati dall'epoca dei greci, se non con approssimazioni maldestre. Travi, stadere e soprattutto gli oscillatori armonici estendono la problematica relativa alle interazioni tra la massa e la gravità, altrimenti escluse, secondo il principio di equivalenza. -
Sutura
Sutura è una raccolta di liriche divisa in due sezioni. Nella prima la ""storia"""" è illustrata da una pari alternanza di testi in italiano e in dialetto napoletano. Nella seconda sezione i componimenti italiani sono in numero maggiore rispetto a quelli in dialetto, e prevale una forma poetica più lunga (essa si apre e si chiude con due poemetti). Il volume termina con un catalogo di emblemi."" -
Credevo fosse la vita invece era il lattosio
Credevo fosse la vita invece era il lattosio è una raccolta poetica ispirata dalla ricerca del senso del quotidiano, dove la bellezza pare schiacciata dalla solitudine, dalla superficialità, dai vuoti e dalle partenze. Contro una società che fa sentire l'autore un estraneo, l'esaltazione dei sentimenti e la reminiscenza paiono le uniche armi per contrastare tale predatrice dell'anima. Prefazione di Fabio Minari. -
Per campi e per spiagge, viaggio in Bretagna
In un avvincente diario di viaggio scritto a due mani, i giovani intellettuali Gustave Flaubert e Maxime du Camp si servono del loro diverso talento per immortalare una ""France profonde"""" già in via di dissolvimento. Il prodotto è una ricchissima fonte di curiosità e suggestioni certamente capace di attirare sulle loro orme anche il viaggiatore del XXI secolo."" -
Racconti amazzonici
L'acqua, il vento, gli alberi e il cielo. Un mondo di erbe magiche, esseri mitici protettori degli animali, spiriti malvagi, anaconde e giaguari, cacciatori avidi e prosperi amori nella città incantata dei delfini rosa sul fondo del fiume. Un'ispirazione personale garbata e attenta, che si fonda sull'ascolto rispettoso delle storie narrate dalle popolazioni amazzoniche, intrise della visione indigena e meticcia, insieme schietta e animista, concreta e fantasiosa. Nella selva tutti gli esseri, animati e inanimati, sono uniti da una rete di incroci, equilibri e scambi. Anche l'uomo è parte di questo flusso molteplice, collettivo, profondo, che ignora le frontiere. Così una saggezza ancestrale ci avverte che quel che facciamo alla natura lo facciamo a noi stessi e ai nostri sogni. -
I guanti del Barone o La storia di Amy
Louisa May Alcott (1832-1888) deve la sua immensa popolarità al romanzo ""Piccole donne"""" (1868), ma dall'inizio della sua carriera e fino alla prima metà degli anni Settanta scrisse storie gotiche e thriller pubblicati anonimamente o con lo pseudonimo di A. M. Barnard. Uno dei pochi racconti di questo genere riconosciuti in vita dall'Autrice è """"I Guanti del Barone"""" (""""The Baron's Gloves""""), uscito anonimo a puntate sul settimanale """"Frank Leslie's Chimney Corner"""" nel 1868 e ristampato molti anni più tardi nella raccolta """"Proverb Stories"""" (1882). Tutto l'intreccio di questo racconto ruota intorno a un equivoco sull'appartenenza di un paio di guanti ritrovati a Coblenza. Concepito come un eccentrico 'marivaudage' entro la cornice di un 'travelogue' fra Germania e Svizzera, ha un significato particolare nel percorso della scrittrice, è una sorta di ponte, di passaggio, tra il thriller gotico e """"Piccole donne"""", mediato dalle esperienze della Alcott nel suo primo viaggio in Europa, come infermiera e dama di compagnia di Anna Weld. Il romanzo è per la prima volta tradotto in italiano da Elisabetta Parri. Con il saggio introduttivo """"Un paio di guanti per Louisa May Alcott"""" di Marco Catucci."" -
Il nano verde
"Il Nano Verde"""" (""""The Green Dwarf""""), storia d'amore e d'avventure ispirata ai romanzi di Walter Scott, ma anche abile e ironica parodia del romance, fu scritto da Charlotte nel 1833. La storia è raccontata dal giovane Lord Charles Wellesley, scanzonato e ironico figlio minore del duca di Wellington, sulla base della testimonianza del capitano Bud, semplice alfiere al tempo in cui avvennero i fatti, nel 1814. Sullo sfondo delle guerre africane fra l'esercito del duca di Wellington e i valorosi guerrieri Ashanti, l'amore contrastato fra il conte St. Clair e la contessa Charlesworth riesce a trionfare nonostante gli intrighi del perfido colonnello Percy e del misterioso Nano Verde. Il romanzo, tradotto in italiano da Elisabetta Parri, è preceduto dal saggio introduttivo """"Charlotte e Branwell Brontë a Verdopolis"""" di Marco Catucci." -
Moschko del «Parma». Storia di un soldato ebreo
Moschko von Parma, al centro della produzione letteraria di Franzos, si situa all'inizio degli anni '80. Trae spunto da un evento storico di grande rilievo, risalente a cento anni prima: l'estensione del servizio militare agli Ebrei, concessa da Giuseppe II, l'imperatore illuminato, con le sue Toleranzpatente degli anni '80 del XVIII secolo. Ancora alla metà del secolo successivo la ""novità"""" appare mal digerita. Tra le stradine fangose dello Schtetl """"simbolo"""" di Barnow, vive Moschko, un giovane poverissimo ma alto e robusto; un'eccezione tra i Figli di Israele di quelle zone, denutriti e poco propensi all'esercizio fisico. Moschko si distingue per una profonda inquietudine e uno spirito ribelle. Non vuole rassegnarsi a sopportare il giogo dell'intolleranza e dell'emarginazione. Vuole diventare soldato, suscitando l'esecrazione della sua comunità. Frustrato in questo tentativo, sceglie di fare un mestiere comunque inusuale per un ebreo, il fabbro. Attraverso i suoi occhi e il suo cuore semplice e generoso, impariamo a conoscere la gente di Barnow, composta da Polacchi, Ruteni ed Ebrei, questi ultimi rassegnati al proprio destino, fino al dramma finale, a cui anche la Natura sembra partecipare commossa. Franzos non nasconde l'arretratezza delle comunità israelitiche orientali, flagellate dalla povertà, dall'alcol e dalla ristrettezza di vedute, ma le chiama al riscatto. Accusato ingiustamente di voler sostenere una politica assimilazionista, egli è piuttosto un sostenitore appassionato di un ideale di bontà universale, che si erge contro ogni intolleranza nei confronti di chi è """"diverso"""" e di chi si trova in posizione di minoranza - Ruteni, Slavi, Ebrei, non importa - senza tuttavia che ciò debba comportare la perdita delle individualità culturali di ciascuno."" -
Aprile è il mese più crudele. Le inchieste del commissario Santulli
L'assassinio della giovane editor Sara Florenzi lascia al commissario Santulli pochissime tracce, numerosi indiziati e un criptico verso poetico da interpretare. Chi si nasconderà dietro l'uccisione? Un collega geloso o un amante abbandonato? Ma proprio mentre Santulli si pone queste domande, altri due omicidi si susseguono a distanza di pochi giorni, mettendo in difficoltà il team investigativo. Riuscirà il commissario a districare i nodi, a scoprire la verità e a scovare i colpevoli? -
Agente del caos. Le inchieste dell'ispettrice Sasha Trieste
La vita di Sasha Trieste, ispettrice di polizia in una Venezia distopica, non è mai stata semplice. Di qui una freddezza e una lucidità che le permettono di affrontare di petto i casi più intricati, come quello di Carnevale, un killer che si aggira tra le calli della città mietendo vittime innocenti. Il ritorno all'ordine dipende da lei. Riuscirà a centrare l'obiettivo solo considerando se stessa come strumento del Caos che combatte, assecondando quella forza oscura che, travolgendola, le svelerà sorprendenti verità. -
Il caso del condominio Impero. Le indagini del commissario Marrone
Cremona, 1° gennaio 1953. Il commissario Generoso Marrone è di turno durante l'ultima notte dell'anno. Una telefonata all'alba interrompe la calma del primo gennaio 1953: una disgrazia attende il suo intervento al Condominio Impero, distante poche centinaia di metri dalla Questura di Cremona. La scena che il commissario e i suoi colleghi si trovano di fronte li lascia sgomenti: distesa sul pavimento, nell'androne del palazzo, si trova una giovane donna, il viso pietosamente coperto da due fogli di giornale. Inizialmente tutto fa pensare a un incidente, ma l'aspetto del cadavere insospettisce il commissario. Determinato a scoprire la verità e smascherare l'assassino, durante le indagini si trova a fare i conti con i comportamenti assai singolari di alcuni condomini, tra cui un avvocato impertinente, un presbitero con una compagnia singolare e un'anziana e rispettata contessa. Ad ogni nuova scoperta l'indagine si infittisce, mostrando gli oscuri legami tra il Condominio Impero e una solo apparentemente tranquilla Cremona.