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Imprese e vagabondaggi di Alfanhuì
La libera, solitaria e picaresca scoperta del mondo da parte di un bambino speciale, che non si adatta a un'educazione preconfezionata e costruisce da sé un proprio percorso di autoformazione. Partito in cerca di conoscenza all'età di Lazarillo, Alfanhuí ha il dono di entrare in comunicazione con l'armonioso disordine della natura. Trova il proprio maestro ideale in un eccentrico tassidermista e sperimenta la realtà burattinesca della metropoli e i ritmi lenti e sbiaditi delle campagne. Le peculiari leggi di coerenza del suo mondo danno a tratti alla narrazione un sapore da paleo-fantascienza, ma è la sua disponibilità a farsi raggiungere da ogni cosa che osserva a redimere in fantasia e poesia gli incontri di questo viaggio fino alla soglia oltre la quale la terra di nessuno dell'infanzia si perde per sempre. -
Ultimatum (e altre esclamazioni)
Vernici evanescenti e giapponesi di porcellana; Bertoldi portoghesi; ultimatum futuristi ai poeti laureati, come D'Annunzio o Yeats; cronache reali di avvenimenti immaginari; satanisti scomparsi e interviste mai concesse. Un bric-à-brac di prose del Pessoa sconosciuto, umorista e paradossale, che presenta l'ennesimo suo volto eterodosso. -
Un matrimonio senza musicanti
Sholem Aleichem sa cogliere l'unità profonda dell'esperienza umana, nella quale commedia e tragedia sono indistinguibili e non separabili, pena la loro trasformazione in pagine di un atlante anatomico. Questa unità è minata dallo sviluppo capitalistico, che contrappone la nascente Großstadt industriale al piccolo Shtetl, il successo dell'individuo alla tenuta della comunità, con la conseguente perdita della dimensione ""verticale"""" dell'uomo. Nell'opporsi all'""""universalità del soggettivismo proclamata dal romanzo classico"""" (Magris), Sholem Aleichem non si limita a fare la cronaca """"di una cultura morta in una lingua morta"""" (Nissan), bensì stabilisce una linea di continuità tra passato e presente, pur se quest'ultimo è visto come instabile e poco amichevole. In lui """"l'arcaico smaschera le illusioni del passato prossimo e quindi del moderno e svela come falsi i surrogati dei valori trascendenti a ermati dall'individualismo classico"""" (Magris). Quale strada dunque resta ancora aperta se non quella dell'ironia, del Witz, del sorriso che coglie l'inconsistenza del mondo sub specie aeternitatis e, nello stesso tempo, manifesta un sentimento di """"con-passione"""" per l'umanità tutta?"" -
Il viaggiatore sfortunato. Le picaresche avventure di un paggio nell'Europa del Cinquecento
Pubblicato nel 1594, ""Il viaggiatore sfortunato"""" rappresenta il primo esempio di romanzo picaresco inglese. In Italia venne pubblicato nel 1972 nella collana Centopagine diretta da Italo Calvino, ma da allora è stato dimenticato. Racconta le avventure di un paggio, Jack Wilton, che segue l'esercito in Francia e visita l'Italia al seguito del padrone, il conte di Surrey, tra scherzi giocati ai potenti, fughe rocambolesche per salvarsi la pelle e la storia d'amore con la cortigiana Diamante. Un libro divertente, una satira sferzante che dai tempi di Enrico Vili si fa beffe di militari, dotti e mascalzoni."" -
Spettri
"Ed ecco che nel racconto Spettri viene strappata l'ultima maschera della finta assennatezza, e pieno e altissimo risuona il canto della notte trionfante. Le persone si trasformano in matite che mani invisibili usano per tratteggiare bizzarri arabeschi: si può forse parlare di responsabilità quando uno non sa perché sulla pergamena del mondo lui disegna orecchi d'asino e un altro ali d'angelo?"""" (dallo scritto di Andrej Belyi)" -
Impronte
Un'opera autobiografica in cui ogni poesia diventa lo specchio di un momento preciso del percorso evolutivo chiamato vita, la traccia di un particolare modo di sentire e percepire la realtà sempre diverso e in continuo mutamento, una ricerca interiore in perpetua evoluzione. Frammenti di un umano in costruzione. -
Parole in viaggio. Poesie in fuga dai silenzi
"Come fenicotteri in volo le parole viaggiano verso i lidi del cuore, sospese su esili ali planano sicure spinte dal vento delle emozioni. Solo la poesia che è in noi può guidarle, se il silenzio non le spaventa."""" (Fenicotteri in volo, 2020)" -
Un libro di poesie di en
Quattro sezioni esplorano la caotica esistenza della scrittrice: in Amore tumultuoso si racconta un amore pieno di passione che provoca sofferenza; in Le Spleen de Nice, ispiratosi a Le Spleen de Paris di Baudelaire, il senso di oppressione e malinconia provato per un periodo a Nizza; in Desolazione, l'ansia e le crisi ricorrenti; in Appartenenza ciò che le ricorda di essere felicemente se stessa. -
Realtà ad occhi chiusi
Anni 2020. Cinque amici poco più che ventenni - Mitch, Frank, Alice, Tia e Sara - sperimentano una misteriosa ""droga"""" chiamata Ypno, capace di indurre sogni lucidi di altissimo livello. La dipendenza dal mondo onirico, però, è un rischio che si fa via via più concreto. Mitch se n'è accorto e farà di tutto per evitare che Frank si perda nei suoi sogni d'amore per Alice. Almeno finché non inizierà lui stesso a provare qualcosa per l'amica... Anni 2030. Un uomo solitario si trascina in un mondo deprimente e straniante. Divorato dai sensi di colpa per una tragedia causata dieci anni prima, abusa del Dreaming, un dispositivo che permette di pianificare i propri sogni e di viverli con lucidità. Proprio quando la disperazione sembra sul punto di travolgerlo, una proposta inaspettata rivitalizza la sua esistenza senza scopo: una vecchia conoscenza lo convince a unirsi a un oscuro progetto per il collaudo di una nuova esperienza onironautica. Nel tentativo di distinguere la verità dall'inganno e la realtà dal sogno, il protagonista dovrà fare i conti con il proprio drammatico passato. Scoprirà a sue spese che agli estremi confini dell'onironautica tutto diventa più sfumato e incerto, tanto da affievolire persino le barriere del tempo e dello spazio."" -
Tra poesie, beat generation e filosofia odierna
Un pensiero sulla Beat Generation, analizzandone le cause e il significato, sognando i viaggi di Kerouac attraverso una breve storia, quella di un ragazzo che trova un libro che lo aiuterà ad aprire il cuore e la mente attraverso una serie di poesie e riflessioni su temi importanti come religione, politica, uguaglianza e sesso. Un libro per chi vuole accettare pensieri diversi dai propri. -
Di tutti gli occhi che ho amato, i tuoi hanno il colore del mare
Questo libro è una raccolta di poesie sull'amore, sulla contemplazione della bellezza e sulla malinconia della lontananza. Un quaderno di pensieri e disegni che fluiscono senza consecuzione temporale e che racconta una storia d'amore a distanza non mediante fatti ed episodi, ma usando la delicatezza del ricordo e dell'emozione. -
Un nessuno in 40ena
Fiumi di pensieri sciolti in un cielo non sempre limpido. Non sanno stare in silenzio, esplodono. Un ""Nessuno in quarantena"""" mette in risalto l'essenza e l'indistruttibile anima di ciascun uomo. Sofferenza, amore ed infine libertà."" -
Un ragazzo in fuga
Davide Galetti è un adolescente come tanti: va al liceo, gioca a calcio con gli amici e sogna il Torino. La sua vita viene sconvolta improvvisamente quando qualcuno, assoldato dal padre Joe ""Occhi di Tigre"""" Galetti, criminale latitante che lo vuole morto, tenta di sparargli in pieno giorno. Davide deve così scappare con la madre e abbandonare amici, sogni e speranze. Sul treno per Venezia, però, il sospetto di essere seguito si concretizza spaventosamente e lo costringe a rifugiarsi dal suo amico Frank, a Milano, per fuggire da un padre che non si ferma davanti a nulla pur di rimediare a un torto subito. Qui, tra avvocati senza scrupoli, commissari sospetti e il miraggio di una vita tranquilla, Davide sarà costretto a crescere prima del tempo. Oppresso da un segreto inconfessabile, sceglierà di combattere dalla parte della giustizia o affronterà il padre con le sue stesse armi?"" -
Amerigo Vespucci. Il contributo alla scoperta del Nuovo Mondo. Ediz. illustrata
Questo libro offre una nuova ricostruzione delle attività scientifiche e di navigazione di Amerigo Vespucci basata sullo studio del loro contesto storico. L'autore sostiene che tutti i manoscritti o testi che Vespucci ha lasciato ai posteri siano attendibili e veritieri, salvo alcuni emendamenti che gli furono imposti per motivi legati agli interessi politici ed economici di coloro che autorizzarono i viaggi. I più antichi documenti autentici, che risalgono alla fine del XV secolo o all'inizio del XVI secolo, confermano la bontà di questo metodo interpretativo. Fortunatamente sono disponibili attenti studi filologici delle principali opere scritte da Vespucci, mentre alcuni dei suoi disegni originali avvalorano, chiariscono e arricchiscono quanto narrato nelle sue lettere. Alcuni di questi disegni possono essere individuati nella grande mappa di Waldseemüller nota come Universalis cosmographia (1507). -
Le domeniche con Gadda quando veniva a casa mia
Gadda è sempre stato considerato un uomo solitario, e invece ha avuto amici devoti come pochi e considerava l'amicizia una grande forma di esercizio della moralità dell'individuo. E questo libro è proprio la storia di una grande amicizia, vissuta al di fuori degli ambienti letterari del tempo, e quindi al di fuori di ogni sospetto di convenienza. Maurizio Barletta ha conosciuto Gadda nel 1949, quando era ancora un bambino. La profonda amicizia che legava Gadda a suo zio, commilitoni nella Grande Guerra, offrì a Barletta la possibilità di frequentarlo fino alla fine degli anni '60, nel periodo della sua formazione intellettuale. Una straordinaria opportunità per cogliere, inizialmente anche nella disarmata sensibilità di un ragazzino, la complessità caratteriale di Carlo Emilio Gadda ma anche la profonda umanità che contrassegnava ogni episodio del quale finiva inevitabilmente per essere protagonista. Gli episodi narrati in queste pagine sul filo dei ricordi, rivelano la compresenza nei suoi rapporti con gli altri di ciò che caratterizza la sua scrittura: il sarcasmo, l'istinto comico, l'improvviso e inatteso furore che si risvegliava in determinate situazioni. Nei numerosi aneddoti qui raccolti, si può cogliere come in lui fossero ben presenti una sorta di perpetuo stupore di fronte all'irragionevolezza dei fatti e il desiderio di sciogliere il nodo nel sarcasmo, la gergalità comica, l'estro linguistico che suggellava ogni suo racconto anche puramente verbale. -
Le radici del pensiero. Alla scoperta di una sorprendente intelligenza biologica che può aiutare anche gli uomini a vivere meglio. Ediz. illustrata
Negli alberi è custodito un patrimonio di grande saggezza: lo confermano le modalità con cui gli individui arborei si organizzano nel corso della loro esistenza. Ne ""Le radici del pensiero"""", degli alberi si esaminano molteplici aspetti (struttura, strategie di accrescimento e riproduzione, gestione delle risorse, memoria biologica), che costituiscono altrettanti capitoli del libro. Il testo è impostato su base rigorosamente scientifica. Nel corso della trattazione, i """"comportamenti"""" degli alberi vengono confrontati con quelli umani, per arrivare alla conclusione che, nonostante l'uomo sia dotato di un cervello (un indubbio vantaggio sotto molti punti di vista), gli alberi sono sorprendenti per la saggezza biologica che mettono in evidenza. Un tipo di saggezza che può rappresentare un riferimento anche per noi. Ascoltare la voce degli alberi - mettere in contatto le loro radici con le nostre - potrebbe aiutarci a vivere un'esistenza più essenziale, autentica e, soprattutto, logica."" -
Ecce Deus. Delitti al Concilio di Nicea: le indagini di Celso Valerio Afro
Asia Minore, confini dell'impero Romano, 325 d.C. Omicidi eccellenti dalla crudeltà delirante e inspiegabile ossessionano la prefettura di Nicomedia. Le autorità locali, invischiate in preoccupazioni politiche e spionaggi burocratici, non trovano soluzioni. Dell'inchiesta viene allora incaricato Celso Valerio Afro, ex ufficiale romano oscuro e inquietante, un tempo brillante militare, ora uomo solitario, forse malato. Sullo sfondo, la situazione politica dell'impero all'alba del congresso di Nicea e di quei mutamenti che cambieranno per sempre la storia. -
Il ponte rosso, menzogne cubane e altre storie
Storie che s'aggirano nei territori dell'amore e del sesso, uno dei fulcri del mito di Cuba sfacciata e ardente, languida e sfrenata, amara e allegra. La tragicomica pantomima del rapporto tra cubani e turisti, con le sue menzogne, i suoi slanci, le sue disperate follie. Ma anche il mondo dei marginali spinti ad attraversare il ponte rosso della violenza omicida da regole fatali e feroci, dal rum clandestino che brucia il senno, dalle contraddizioni di una vita perduta. Scritti tra gli anni '90 e oggi, i migliori racconti di uno scrittore che usa con pari abilità la concretezza e la fantasia. Con ""L'Universo visto dall'Avana"""" di Danilo Manera."" -
L' ultimo viaggio
Le lettere di Arthur Rimbaud disegnano la mappa dei viaggi dell'ultimo decennio di vita del poeta nelle inospitali terre d'Arabia e d'Africa bagnate dal Mar Rosso, raccontano la sua vera ""stagione all'inferno"""". Lasciata la Francia per una promettente attività commerciale per quanto esposta ai fallimenti, questo """"negoziante"""" (così Rimbaud diceva di sé), che misteriosamente aveva scelto il silenzio dopo una dissoluta giovinezza marcata da una folgorante produzione poetica, andrà incontro a uno straziante destino. Sfuggito ai pericoli che sempre minacciarono gli europei inoltratisi in territori spesso ignoti e ostili, l'infaticabile camminatore che fu Rimbaud sarà colpito da una grave malattia a una gamba. Tornato in Francia, a nulla valse l'amputazione dell'arto. Il dolore che nessun medicinale riuscì a lenire ci mostra un Rimbaud che fa dimenticare l'arrogante giovane poeta delle notti parigine. Gli scritti della sorella Isabelle sono l'accorata testimonianza dell'ultimo viaggio di questo enigmatico personaggio. L'immagine dell'avventuriero è frantumata dalle lettere di Arthur e dal racconto della sorella. Per ricostruire il volto autentico di un uomo che proprio con la disperazione dei suoi ultimi giorni mostra i limiti umani del suo mito. Anche per questo la vita di Rimbaud non cesserà di affascinarci."" -
Le pantere di Algeri
Siamo nel Seicento: il castello della bella contessa Ida di Santafiora viene assaltato dai pirati saraceni provenienti da Alaeri e che per la loro ferocia vengono chiamati ""pantere di Algeri"""". Aiutati da Zuleik Ben-Abad, un moro che la contessa tiene prigioniero e di cui è innamorata perdutamente, i pirati riescono a fare breccia e rapiscono la giovane contessa nonostante l'arrivo del barone suo promesso sposo. Aiutato da Testa di Ferro, il suo fedele servo, il barone va ad Algeri per vendicarsi di Zuleik e salvare la contessa. Per farlo dovrà affrontare mille avventure pericolose e combattere con i saraceni, spietati nei confronti degli infedeli.""