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Cinema come poesia. Capitoli sui bordi di un'immagine
Attraverso una serie molteplice e suggestiva di prospettive e la presentazione di una polifonia mobile e vasta di casi, questo libro entra nel vivo di uno dei nodi più incandescenti della prassi filmica e dello stesso pensiero sinestetico che sovrintende ad essa. La questione, vale a dire, di una dialettica specularità delle forme cinematiche nei confronti di quelle letterarie, e più in particolare poetiche. Un rapporto in cui, nell'assumere i modi e le tensioni del linguaggio altro, un linguaggio (quello filmico, ma non meno, quello letterario) giunge a riconoscersi scoprendo la propria stessa alterità. Attingendo a quel fuoco metamorfico, che lo spinge oltre se stesso per lasciar spazio alla sua materia di visione. Fino a dar vita a individui estetici dotati di un'unicità sempre nuova, spesso ""inclassificabili"""" ma sempre in dialogo gli uni con gli altri, quasi una comunità eterogenea e, per questo, tanto più dinamica."" -
Sogna ragazzo sogna. Amilcare Rambaldi e la nascita del premio Tenco
Amilcare Rambaldi - un esportatore di fiori - è stato l'inventore delle principali rassegne canore che ogni anno tornano a prendere forma e voce, entrambe sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo, la sua città natale: il Festival della canzone italiana - da tutti conosciuto come ""il"""" Festival di Sanremo - e la Rassegna della Canzone d'Autore, più nota come Premio Tenco. Entrambe le manifestazioni sono momenti importanti per la musica ma - nella sostanza - sono diverse come più non si potrebbe. Nel centenario della nascita di Amilcare questo libro ne racconta la vita e le imprese in relazione al Premio Tenco, attraverso un attento lavoro di ricostruzione reso possibile a partire dal poderoso archivio custodito da Enrico de Angelis, curatore artistico della Rassegna: una gran mole di notizie, lettere, aneddoti, ricordi, qui ben documentata dalla mano appassionata di Marco Ghirelli, anch'egli nato e cresciuto nel Ponente ligure. Perché da Sanremo è partita una lunga storia, che arriva fino a noi grazie ad Amilcare e a tutti i suoi """"ragazzi""""."" -
Frammenti di vetro
Ricordi, impressioni, episodi di vita quotidiana apparentemente di poca importanza, per qualche motivo emersi dal caos della mente.""Non esistono storie senza importanza"""", per cui non valga la pena soffermarsi, capire, raccontare. Molti ricordi sono rintanati in angoli nascosti del cervello e c'è sempre tanta paura a farli emergere, ma questa paura svanisce quando vengono fissati e circoscritti su un foglio di carta. Sono come """"frammenti di vetro"""" sparsi sul pavimento: li devi scovare uno per uno e raccoglierli in un angolo della stanza per non farti male. Un'altalena continua, tra l'infanzia, l'adolescenza e la maturità dell'autore, rappresentando l'intero periodo che va dal secondo dopoguerra al tempo di oggi. Molte delle persone che compaiono in queste pagine oggi non ci sono più: questo libro è dedicato a loro."" -
Sesto senso. Una famiglia ebrea in Casentino
Nel 1943, per quasi cento giorni una famiglia ebrea - Aldo e Alda Lusena e la loro piccola Bianca Maria - si nascose a Biforco, un piccolo centro dell'alto Casentino, per sfuggire alla persecuzione razziale. Caduti nelle mani di faccendieri senza scrupoli che volevano impossessarsi delle loro ricchezze, vennero intimoriti al punto di scegliere il suicidio piuttosto che la paventata deportazione. La lettura delle carte processuali ritrovate di recente consente di rievocare una terribile vicenda che nasce con le leggi razziali e diviene via via più aberrante mano a mano che l'innocua e indifesa famiglia diventa vittima dell'altrui cupidigia, che non si ferma nemmeno di fronte alla morte. Dei contorni di questa vicenda si conserva ancora una viva memoria in Casentino, ma la sua narrazione attraverso le testimonianze processuali svela i risvolti inquietanti di un aspetto della Shoah finora rimasto nell'ombra. -
Persone che non c'erano
Viareggio: giorni di carnevale. Una ragazza, una chat line, uno sconosciuto. Una famiglia; una madre troppo comprensiva e un padre forse troppo all'antica. Un'unica paura: la paura più grande di ogni genitore. Una serie di efferati omicidi legati da un unico filo conduttore, anzi, da fili di perline colorate. Un caso complicato per l'Ispettore Vannucci e il suo assistente Rizzo, un'indagine inquietante che farà precipitare la città in una morsa di paura. Il ""Mostro"""" o la """"Setta di Viareggio""""? Vendetta personale o estorsione mafiosa? Chi è che vuole Laura a tutti costi? E perché? Azione, mistero, sorrisi, un susseguirsi di eventi e colpi di scena, narrati nel modo più nostrano e schietto, fino a un epilogo assurdo, sconcertante... e forse inevitabile."" -
Centonovantuno cappotti. Inediti garibaldini della terra di lavoro
I testi che qui si presentano, scritti nel 1879, sono stati scoperti per caso più di un secolo dopo che erano stati nascosti in un solaio. L'autore è Giuliano Iannotta (1826-1885), capitano della Legione del Matese, una formazione volontaria che si organizzò nell'agosto 1860 per affiancare in Campania l'Esercito meridionale di Garibaldi. -
Sicilia. I piatti della festa e della vita quotidiana
"Parlare di cucina in Sicilia è dare corso ad un viaggio dentro un viaggio. Ingredienti e sapori, tecniche e piatti fanno affiorare tempi e luoghi lontani. L'anima araba nei dolci e nelle spezie; la Magna Grecia e tutto il mondo antico nello spargere di miele gli alimenti; le regole superbe dei Monsù di Francia. Fantasmi generosi, accorsi da ogni dove, sono lì a vigilare sul fare domestico, a diffondere sapienza, mescolare elementi, fino a far diventare unica la tradizione: sontuosa e schietta allo stesso tempo."""" (dalla prefazione di Valeria Faletra)" -
Carne d'aquiloni
"La poesia della silloge """"Carne d'aquiloni"""" è di certo un percorso d'anima, lo spazio - tra un prologo ed un epilogo - che verbalizza e rende manifesto un divenire interiore colto in quella dimensione primaria - ma non per questo irrazionale - dove mondo fenomenico, oggetti, sostanze concrete e realtà, diventano metafora, simbolo, allegoria, correlativo oggettivo, che (non da Eliot o Montale ma da molto prima) proclamano l'alterità del linguaggio poetico, la sua non domata, indomabile caparbietà a farsi vicaria di un dire, una dicibilità che, come il fuoco di Prometeo regalato agli uomini, è lingua degli dei, lingua rubata dalla bocca di un dio o dalle labbra furiose di un demone..."""" (dall'Introduzione di Francesco Palmieri)" -
Cuore di tenebra
"Cuore di tenebra"""" fu pubblicato per la prima volta in tre puntate nel 1899 sul Blackwood's Magazine di Edimburgo e in volume nel 1903. I fatti che vi sono narrati risalgono, nella biografia dell'autore, a una decina d'anni prima: è il 1890 quando Conrad s'imbarca per la sua prima e unica avventura africana. Da bambino la grande parte di mappa ancora bianca al centro dell'Africa, la regione del fiume Congo, l'aveva fatto sognare di eroiche esplorazioni. Quando infine riesce ad andarvi, imbarcandosi come comandante su una nave della Société Anonyme Belge pour le Commerce du Haut-Congo, ne torna quasi in fin di vita e carico di una verità amara: """"la disgustosa conoscenza della più abietta corsa al saccheggio che abbia mai deturpato la storia della coscienza umana e delle esplorazioni geografiche"""". Tale conoscenza è consegnata a caldo a qualche pagina di diario e a una manciata di lettere dal tono piuttosto reticente, e sedimenta qualche anno dopo nelle pagine di questo romanzo immortale, le cui lunghe risonanze hanno percorso l'intero Novecento e non smettono di farsi sentire." -
Orchestre e bande multietniche in Italia
"Spesso si dimentica quanto la musica, con la sua lunga storia di contaminazioni e di prestiti, sia stata uno dei più importanti strumenti di integrazione tra le culture. Continua a esserlo anche oggi. E questo volume, nato da una felice intuizione del Meeting delle Etichette Indipendenti e di Francesco Fiore, ce lo ricorda nel modo migliore: facendoci incontrare direttamente i protagonisti di un fenomeno di proporzioni importanti, diffuso sull'intero territorio italiano. Come testimonia questa pubblicazione, le orchestre multietniche italiane sono vere e proprie fucine di integrazione e comunicazione interculturale: a dimostrazione dell'eccezionale capacità della musica di unire e abbattere barriere."""" (dalla prefazione di Nicola Zingaretti)" -
Poema 1990-2000
Raccolta di poesie. -
I cancelli del cielo
Pier Luigi, un giovane maresciallo dei carabinieri, viene assegnato come comandante alla caserma di Corniglio, un piccolo borgo antico sperduto tra le montagne dell'Appennino Tosco-Emiliano. La vita grigia e monocorde di paese fa emergere in lui la consapevolezza di non aver ancora raggiunto un adeguato equilibrio interiore. Un delitto inaspettato, in un luogo all'apparenza imperturbabile, sconvolgerà la sua fragile esistenza. L'omicidio di un avvocato in pensione, porterà il militare alla ricerca disperata di prove nascoste, che affondano le loro radici in un lontano passato. L'indagine lo costringerà a scontrarsi con i pochi superstiti di una antica società segreta. Il confronto si dimostrerà aspro e duro e costringerà Pier Luigi a mettere a rischio sull'altare della verità l'amore finalmente trovato. -
Storia del genere umano
La Storia del genere umano prende avvio con una sovrapposizione, di sapore quasi vichiano, tra storia dell'uomo e storia dell'umanità, secondo uno svolgimento che va dalla fanciullezza alla maturità. I primordi del genere umano vengono immaginati come uno stato di vera e propria infanzia, in cui tutti gli uomini nascono allo stesso tempo e sono tutti bambini. -
La solitudine della cattedra
"La solitudine della cattedra"""" è un memoir nato dall'esperienza di lavoro di un'insegnante di francese nella scuola media superiore. Può essere letto come un faro che illumina dall'interno alcune delle tante componenti della scuola: la complessità dell'insegnamento, gli ostacoli da affrontare per svolgere al meglio il proprio lavoro, il perenne confronto fra una scuola sostanzialmente statica e una società in continua trasformazione. Il fulcro del testo è la complessità della relazione che, sempre, s'instaura tra insegnante e studente e il modo in cui l'interrelazione modifica entrambi nello scambio, producendo una presa di coscienza dell'evoluzione di ognuno. La struttura epistolare, sotto forma di lettere indirizzate a singoli studenti, fa emergere la personalità di ognuno ma, pur nell'unicità del singolo, si possono riconoscere caratteri e comportamenti che appartengono a tutti. Affiorano così piccoli eventi e importanti scoperte, domande a cui si cerca, tutti insieme, di dare risposta, momenti di crisi e di complicità. Si svela, in trasparenza, la quotidianità delle tante ore trascorse insieme, che compongono un mosaico in grado di restituire la storia di una piccola comunità." -
Qui e ora
Poesie per la vita e per la felicità. -
Warten. Diario di guerra e prigionia
"Olinto, nel suo breve ma intenso ricordo scritto nelle trincee del Monte Nero, ci fa intuire di essere giunto al fronte nell'anno e nel mese peggiore degli oltre tre anni di guerra. Vi arriva probabilmente nei giorni fatali della più cocente sconfitta del nostro esercito e dalle parole laconiche ma che suonano anche di accusa nei confronti dei suoi comandanti 'ora vi racconterò come erano i nostri superiori che è per loro che sono in queste mani', appare chiaro che si sta combattendo la dodicesima battaglia dell'Isonzo che passerà alla storia come la 'disfatta di Caporetto'. Era il 24 ottobre 1917. Olinto ci parla anche di una nuova guerra, della guerra di trincea, ma anche di una guerra dove ancora vigevano i principi dell'onore del vinto, dove i prigionieri venivano trattati 'come i suoi colleghi' riferendosi ai 'bravi tedeschi' scrive Olinto. Chissà cosa avrà pensato l'autore di queste parole venti anni dopo quando avrà assistito all'Olocausto"""". (Dalla Prefazione di Giulio Fè)" -
Oltre ogni pensiero
I conflitti interiori di un uomo a confronto con la propria vita: scelte inesorabili e riflessioni sui veri valori. Il libro intende essere un insegnamento per i giovani e viene adottato nelle scuole della provincia di Taranto. -
Pensare dal limite. Contributi di teoria critica
In questo libro sono trattate figure di intellettuali che ""hanno dato voce alle dissonanze e alle discontinuità, opponendosi alla totalità che raccoglie in sé, annullandole, le singolarità"""", come Hannah Arendt, Zygmunt Bauman, Rosa Luxemburg, Elias Canetti, Günther Anders, Danilo Montaldi, Gustave Flaubert e Don De Lillo. Pensatori dal limite e del limite, per """"stabilire prospettive in cui il mondo si dissesti, si estranei, riveli le sue fratture e le sue crepe""""."" -
Io, vivace invalida senza frontiere
Un'autobiografia di vita intensissima narrata in forma di diario, quasi come un romanzo. Un racconto arricchito da foto, stralci di poesie, canzoni e citazioni, che nel finale evidenzia il suo eccezionale valore. Un libro che è un inno alla vita e alla combattività, un messaggio di energia e indipendenza. Inizia con una malattia invalidante esplosa d'improvviso all'età di 16 anni. Il conseguente handicap motorio permanente, nonostante cinque anni di ostinata riabilitazione, induce la 21enne ex-sportiva Paola, disillusa, a concepire il suicidio, ma dopo riflessioni, lei decide di vivere e di farlo pienamente, non a metà. -
Yuri
Yuri è un ragazzo depredato, senza riferimenti, senza voce, senza memoria: puro istinto di sopravvivenza in un mondo ostile, sadico, lercio. Ma è vivo, nonostante tutto, inchiodato alla inconsapevole battaglia di ogni giorno, armato della sua sola ostinazione, aggrappato a un libro antico come a un giubbotto antiproiettile. In quelle pagine - fatte di cavalieri e creature sorprendenti - c'è la chiave del suo coraggio, della sua abilità di vita. Una dura allegoria dell'adolescenza di oggi, depredata del futuro e della speranza da un mondo spesso ostile, sadico e lercio come quello di Yuri.